tag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post2669251253371819701..comments2024-03-26T14:43:19.527+01:00Comments on Anoressia: after dark: Definizione di "ricovero"/4: La vita dopo un DCAVeggiehttp://www.blogger.com/profile/11990381810503033018noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-79094608099848926922014-02-07T18:33:19.263+01:002014-02-07T18:33:19.263+01:00@ justvicky – Mi è un attimino sfuggito il tuo int...@ justvicky – Mi è un attimino sfuggito il tuo interrogativo… Comunque (e anch’io ti parlo per estrema generalizzazione… e sai quanto aborro le generalizzazioni!...) io credo che i due “profili della persona media con DCA” che hai elencato, si ascrivano rispettivamente a persone malate di anoressia e persone malate di bulimia… e questo ovviamente senza prendere in considerazione eventuali comorbidità presenti… Il fatto che questo post sia più focalizzato sull’aspetto del controllo e del perfezionismo, deriva in realtà dal fatto che questi studi sono stati centrati molto più sull’anoressia che sulla bulimia, per questo sono un po’ di parte… <br />Per il resto, io penso che sia inevitabile che la vita di una persona che si ammala di DCA subisca una sorta di interruzione… dalla quale non si può prescindere, perché il nostro background inevitabilmente condiziona il nostro presente (e futuro)… si può solo cercare di andare avanti nel migliore dei modi possibili. Una cosa in realtà in tutte quelle frasi è finita: il sintomo. Sugli aspetti psicologici, invece, c’è sempre da lavorare per poter andare avanti… Il lavoro di una vita…<br /><br />@ Wolfie – Sono molto d’accordo con quello che hai scritto a proposito del tuo concetto di “ricovero”… In quanto al futuro… io non mi limito a sperarlo per te: conoscendoti, sono sicura al 100% che avrai una vita bellissima e soddisfacente… te lo auguro di cuore!...<br /><br />@ Vele/Ivy – Sì, effettivamente lo è… forse anche più del “prima” e del “durante”, perché devi vivere con delle consapevolezze che prima non avevi, e mettercela sempre tutta per cercare di non ricadere…<br /><br />@ Miriam – Vedi risposta che ho dato a justvicky!...<br /><br />@ GaiaCincia – Sì, anch’io spero proprio che vengano fatti ulteriori studi al riguardo… E, a proposito, grazie per il link!... Anch’io trovo sia un’idra veramente molto carina!... (Anche se, pure io non ho né Smartphone né Tablet…)<br />Veggiehttps://www.blogger.com/profile/11990381810503033018noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-91766195093473140462014-02-05T16:32:18.556+01:002014-02-05T16:32:18.556+01:00Dopo un periodo così...destabilizzante come quello...Dopo un periodo così...destabilizzante come quello passato a convivere con un dca, credo che la parte più difficile sia imparare a perdonarsi. Spero che ci siano presto ulteriori studi su dca-perfezionismo, l'argomento mi affascina :)<br /><br />A te invece volevo segnalare questa interessante app: <a href="http://recoveryrecord.com/" rel="nofollow">Recovery Record</a>. Vorrei tanto poterla provare e magari recensire, ma non ho uno smatphone né un tablet! Spero che ne facciano una versione gratuita per browser, tutti hanno diritto a ricevere l'aiuto che meritano...<br /><br />Ciao!GaiaCinciahttps://www.blogger.com/profile/04396712954376689235noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-31384015817891829382014-02-04T10:16:29.910+01:002014-02-04T10:16:29.910+01:00Per justvicky:
In che senso intendi all infinita t...Per justvicky:<br />In che senso intendi all infinita tristezza che cè dietro a vite riiniziate dopo un dca?<br />sl miriamAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-86589482194612158412014-02-02T17:12:58.886+01:002014-02-02T17:12:58.886+01:00Penso che il "dopo" DCA sia difficile da...Penso che il "dopo" DCA sia difficile da affrontare quanto il "prima" e il "durante". Interessante come sempre questo post di approfondimento!Vele Ivyhttps://www.blogger.com/profile/16863245403011659633noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-74166119066294010602014-02-01T22:44:14.038+01:002014-02-01T22:44:14.038+01:00Non vedo nessun “continua” alla fine di questo pos...Non vedo nessun “continua” alla fine di questo post, e un po’ mi dispiace perché ho trovato molto interessante la tematica trattata. Però, dall’altra parte, credo che questo post sia il miglior epilogo possibile alla definizione di “ricovero”.<br />Anch’io sono d’accordo sia con le ragazze che hai citato, sia con gli autori che stilano la conclusione delle studio: anche io interpreto il concetto di “ricovero” nella stessa maniera. <br />Non si guarisce mai del tutto, resta sempre qualcosa dentro, una voce nella testa, degli impulsi da soffocare: man mano che si va avanti, si diventa sempre più capaci di tenere testa a dei comportamenti che ormai sappiamo riconoscere come chiaramente patologici, per cui col tempo (e con la terapia) possiamo trovare dentro di noi la forza e la capacità di non metterli più in atto; però non svaniscono del tutto. O, per lo meno, PER ME non sono svaniti del tutto. Sono fortunatamente lontanissima dai giorni in cui mi abbuffavo e correvo a vomitare anche 5 o 6 volte al giorno, senza freni, però non ho neanche un comportamento completamente spontaneo nei confronti del cibo. Allo stesso modo, non sono più completamente chiusa in me stessa come lo ero quando stavo in piena bulimia, mi sono poco a poco riaperta al mondo ed ho ricominciato a studiare, mi sono laureata, ho ricominciato a frequentare le amicizie, mi sono fidanzata, ho ricominciato ad avere degli hobby, eccetera, però di tanto in tanto affiorano sempre delle resistenze, dei rifiuti, con cui devo venire a patti perchè mi rendo conto che sono un residuo del dca. Faccio ancora terapia, sono ancora seguita da una nutrizionista, sono ottimista sul fatto che le cose potranno andare ancora meglio, però non credo che arriverò mai ad ignorare o non dare assolutamente alcun peso al mio passato. Però confermo che c’è una vita oltre al dca. E, sinceramente, a me va bene così: oggi come oggi sono soddisfatta della mia vita e dei traguardi che ho raggiunto, quello che faccio mi piace, e ho al mio fianco persone a cui voglio bene. Continuerò a contrastare gli impulsi bulimici, ed ho fiducia nelle mie capacità di tenergli testa. Non escludo la possibilità di avere delle ricadute, ma sono consapevole che adesso ho gli strumenti (anche psicologici) per rialzarmi e ricominciare ad oppormi alla bulimia. Forse non avrò mai una vita priva di ogni minimo accenno della bulimia, ma avrò comunque una vita bella e soddisfacente (almeno, lo spero!!!!!!!!!!!!)<br />Wolfienoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-41540611676816005792014-02-01T11:09:10.945+01:002014-02-01T11:09:10.945+01:00Io ho un interrogativo riguardo il bisogno di cont...Io ho un interrogativo riguardo il bisogno di controllo. Conosco "due specie" di persone affette da dca(ovviamente sto stereotipizzando al massimo): la prima è abbastanza perfezionista in studio,lavoro, aspetti di vita, e si riflette in ciò che hai scritto. La seconda no, per niente. Il secondo genere di persona è quella che beve\usa droghe\ sballa molto frequentemente. E sono tutte sostanze che non danno controllo.<br /><br /><br />IN ultimo, ed è una riflessione del tutto personale, ogni volta che leggo di vite "riniziate" dopo un dca mi viene da pensare a che tristezza infinita c'è dietro. Sì forza, sì determinazione, ma comunque da tutte quelle frasi, per quanto belle, traspare benissimo che non se ne è andato niente. justvickyhttps://www.blogger.com/profile/01850014404860289745noreply@blogger.com