tag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post4510918579287861543..comments2024-03-26T14:43:19.527+01:00Comments on Anoressia: after dark: Dire di no alla campagna "Just say no (to anorexia)"Veggiehttp://www.blogger.com/profile/11990381810503033018noreply@blogger.comBlogger37125tag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-29705113223338884472013-10-25T18:39:11.841+02:002013-10-25T18:39:11.841+02:00@ Raki89 – Bè, è inevitabile che in passato ci sia...@ Raki89 – Bè, è inevitabile che in passato ci siano stati dei preconcetti sui DCA… E’ più “grave” che ci siano tuttora, e che venga veicolata un’informazione sbagliata…Veggiehttps://www.blogger.com/profile/11990381810503033018noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-11474452796075644702013-10-21T11:59:48.188+02:002013-10-21T11:59:48.188+02:00Già, non sopporto quando dicono che là causa dell&...Già, non sopporto quando dicono che là causa dell'anoressia siano i mass media, quando invece non e' così! Pure mia nonna una volta che stavamo ascoltando in tv parlare di anoressia ha detto "adesso gambo capito che e' una forma di disturbo alimentare derivati dalla psiche, una volta semplicemente pensavano fosse inappetente e là ingozzavano a forza e veniva isolata come malata, neanche troppo intelligente"<br />Ma parla di anni in cui i masa media non c'erano neanche!Rakihttps://www.blogger.com/profile/15423682970936250678noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-53756381066213633622013-09-06T16:23:11.158+02:002013-09-06T16:23:11.158+02:00@ barde live – La tematica della perfezione l’ho m...@ barde live – La tematica della perfezione l’ho menzionata perché l’hai portata te per prima nei tuoi commenti… ed è comunque un bene che tu non ci creda, perché non esiste… E se non credi che la vita sia una favola, lascia perdere tutte le illusioni sulla possibilità di controllare la tua vita (e men che meno attraverso l’alimentazione…), perché la vita è, purtroppo o per fortuna, una cosa che non si controlla per antonomasia… e cerca d’impegnarti con tutta te stessa, giorno dopo giorno, per fare cose che possano renderti serena… <br /><br />@ BlackBird – E’ una scelta il sintomo, ma certo non è una scelta la malattia… non una scelta consapevole, per lo meno… non una scelta totalmente razionale, e della quale dunque si può avere piena facoltà di recedere in qualsiasi momento…<br />Veggiehttps://www.blogger.com/profile/11990381810503033018noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-20046030901232327062013-08-30T18:36:21.505+02:002013-08-30T18:36:21.505+02:00ho letto solo adesso il tuo post...
quanto è vero!...ho letto solo adesso il tuo post...<br />quanto è vero! quante volte ho sentito quella frase!<br />quante volte mi sono sentita dire che dovrei impegnarmi un po' e mangiare, quante volte mi hanno detto che è stupido tenere alla magrezza più che alla vita!<br />ma non è una scelta! BlackBirdhttps://www.blogger.com/profile/15780043143323171835noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-5437580426398420272013-08-30T17:44:53.672+02:002013-08-30T17:44:53.672+02:00Scusami veggie credi che io non sappia bene che la...Scusami veggie credi che io non sappia bene che la vita non è una favola? Credi che io non sappia che nella vita reale non succede mai e vissero tutti felici e contenti?<br />Non mi sembra di aver detto cose molto errate sulla perfezione, io non credo nella perfezione.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/12656243595021107204noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-31520690918714277582013-08-30T15:03:46.014+02:002013-08-30T15:03:46.014+02:00@ Kim – Dato che hai lasciato 2 diversi commenti, ...@ Kim – Dato che hai lasciato 2 diversi commenti, ti rispondo anch’io separatamente… <br />Per quanto riguarda il 1° commento… Bè, se è il dettaglio che ti ha particolarmente colpito, direi che hai fatto bene ad incentrare il tuo commento su quello… poiché, alla fine, la nostra mente è estremamente selettiva: ti tutte le stimolazioni che costantemente le giungono, prende ed elabora coscientemente solo quelle che reputa più importanti. A parte questo… penso che sia la mia che la tua spiegazione siano altrettanto valide… anzi, direi complementari. Cioè, io credo che possano essere vere ambo le considerazioni… perché è verissimo che purtroppo ancora oggi circolano tantissimi falsi luoghi comuni sull’anoressia, che la gente esterna alla patologia proietta su chi conosce e ne soffre, ed è vero anche che c’è un gap tra consapevolezza sciente e emotività… per cui, penso che siano assolutamente vere e valide ambo le spiegazioni, e penso che in quel “Non tu” detto dalla gente siano presenti entrambe le cose.<br />Per quel che concerne il 2° commento… Sono completamente d’accordo su ciò che scrivi relativamente alla considerazione che c’è modo e modo per presentare una medesima cosa, e che una campagna del genere proposta da un’agenzia di moda fa sia pensare “ma da che pulpito viene la predica?!”, sia consolidare il falso luogo comune che le persone con anoressia sono delle scemotte con la fissa di voler fare le modelle. E concordo al 100% con la tua considerazione che il cibo sia un “dettaglio” (nel senso che lo intendi tu), perché sono ben altre le cose che si cercano nell’anoressia, e che è una patologia che ti rimane dentro a prescindere dal tuo peso… Io non ho avuto il tuo stesso vissuto, però anche per me l’anoressia non è mai stata affatto la patologia del cibo o del peso, bensì la patologia del bisogno di controllo assoluto. Per cui, non posso che concordare con tutto quello che hai scritto a proposito della necessità di fare campagne, sì, preventive, ma che giocano su tutt’altre cose. Un abbraccio… <br />Veggiehttps://www.blogger.com/profile/11990381810503033018noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-40923737570010904022013-08-30T15:03:27.867+02:002013-08-30T15:03:27.867+02:00@ justvicky – Sono perfettamente d’accordo con te ...@ justvicky – Sono perfettamente d’accordo con te su ambo le questioni. Sulla prima, perché credo di aver detto e ridetto millemila volte che l’anoressia è una malattia mentale e non fisica. Ma purtroppo, essendo il fisico la prima cosa che balza all’occhio, che è esterno alla patologia continua a vedere sempre e solo quello… e allora giù di luoghi comuni sulla moda, la società, e quant’altro… Forse un po’ anche perché fa comodo incolpare questi “fattori collettivi” (anche se credo che chiunque, riflettendoci un attimo, capirebbe che se veramente dipendesse dalla moda, TUTTE le persone avrebbero un DCA, perché TUTTE sono sottoposte alla stessa stimolazione mediatica…) perché è un qualcosa che deresponsabilizza… Anche sulla seconda parte del tuo commento sono d’accordo, anche perché ogni persona è una storia a sé, e quindi dire cose come “tutte le persone con anoressia sono intelligenti” o “tutte le persone con anoressia sono ipersensibili”, rappresenta una generalizzazione che mal tollero, perché fa fare di tutta l’erba un fascio… Ci sta benissimo che si ammalino alcune ragazze particolarmente intelligenti e sensibili… ma non è una cosa valida in assoluto. Da qui, secondo me, l’importanza della diagnosi precoce più che della prevenzione… e, soprattutto, credo sarebbero importanti campagne di sensibilizzazione della gente al problema, affinché i primi segnali della malattia su una ragazza possano essere più facilmente individuati ed agiti da chi le sta intorno… Un abbraccio forte forte anche a te…<br /><br />@ Marcella – Son d’accordo sul fatto che per problemi come i DCA (ma anche la tossicodipendenza ed affini…) è estremamente difficile (per non dire impossibile…) agire efficacemente da un punto di vista preventivo… e che ci vorrebbe un qualcosa di diverso a monte, nell’educazione dei bambini/e fin dalla prima infanzia… E senz’altro, anche in questo son d’accordo con te, sarebbe importante sensibilizzare le persone sulla problematica… ma facendo una campagna di sensibilizzazione seria, non le solite 2 cavolate che si sentono in TV… In quanto alla tua considerazione sul tirarsene fuori prima che diventi una cosa troppo seria…io non lo so da cosa dipenda, a naso direi però che dipende dal background individuale…Veggiehttps://www.blogger.com/profile/11990381810503033018noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-39113458539455015752013-08-30T15:02:39.122+02:002013-08-30T15:02:39.122+02:00@ barde live – Certo che anche se è solo per farsi...@ barde live – Certo che anche se è solo per farsi pubblicità, mi sembra riprovevole il farla speculando sulla salute altrui… Senz’altro, comunque, una campagna del genere, quale che ne sia stato l’intento primario, lascia un po’ il tempo che trova… e sono d’accordo con te quando dici che l’azione dovrebbe essere organizzata e anche mirata in maniera differente, per poter acquisire un’efficacia maggiore… Inevitabilmente, io credo che l’anoressia sia effettivamente la malattia del controllo, che nasce da un bisogno ben più profondo di controllare tutto, alimentazione compresa… eppure, poi, si rivela un’arma a doppio taglio, perché quello che all’inizio sembrava di poter controllare, alla fine è ciò che ci controlla in misura spietata. E credo che questa sia un po’ anche la risposta al tuo secondo commento. Io penso che, nella vita, sia impossibile dimenticare quello che ci è successo… nel bello e nel cattivo tempo… però, se è vero che non possiamo dimenticare, è altrettanto vero che c’è una cosa che possiamo fare: reagire in maniera costruttiva a tutto quello che, in passato, ci ha fatte stare male. Nella vita non devi dimostrare niente a nessuno se non a te stessa… e l’ “essere grande” non dipende da quello che fai, ma da una maturazione interiore che cresce con l’età e con le esperienze di vita, facili o difficili che siano, che riusciamo ad affrontare in maniera positiva. La vita non è una favola, barde live. Non è vero che succedono i peggiori pasticci, ma poi tanto alla fine “tutti vissero felici e contenti”. Queste sono le favole, sono i film. Nella vita reale non funziona così. Nella vita reale devi cercare di evitare i casini, perché quando ti ci infili sono cazzi e basta, non c’è nessun eroe che viene a salvarti, devi fare tutto da sola, e più cadrai in basso, più starai male e più sarà difficile uscirne. È tutto qui. La “perfezione”, pure, è un concetto da telefilm americano: nella vita reale non esistono persone perfette, ma solo persone che si fanno il mazzo per arrivare a fine giornata. Persone che combattono, e che per questo sono delle vincenti. Non perché non cadono, ma perché si rialzano. Nessuno si accorgerà mai di quali sono i tuoi problemi fino a che tu non prenderai il coraggio a due mani e ne parlerai esplicitamente. Nessuno ti darà mai una mano fino a che non chiederai aiuto. I riflettori non sono puntati su di te, perciò se vuoi qualcosa… bè, datti da fare e prenditela. Se vuoi distruggerti fisicamente e psicologicamente, dipende tutto da te. Ma anche se vuoi rialzarti e combattere, e dimostrare a te stessa quanto tu possa essere veramente forte, anche questo dipende da te: ed è proprio questo che farà di te una vincente. Essere artefici della propria vita non significa decidere quanto e cosa mangiare: questa, anzi, è la peggiore schiavitù in cui tu ti possa rinchiudere, perché farai dipendere tutta la tua vita da una cosa che te la rovinerà. Essere artefici della propria vita significa viverla senza condizionamenti esterni, ascoltando te stessa, cercando di fare quello che ti rende serena. Perché la vita non ha un senso, sei tu che devi viverla e trovargli il tuo significato. Ti abbraccio…<br /><br />@ La mamma di una ragazza con anoressia – Sono completamente d’accordo: una campagna di questo tipo è fuorviante. Penso che le agenzie di moda dovrebbero fare il loro lavoro stando fuori da questo pseudo-impegno civile, e che invece dovrebbe essere la sanità ad avviare campagne serie oltre che di prevenzione anche e soprattutto di diagnosi precoce…<br />Veggiehttps://www.blogger.com/profile/11990381810503033018noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-8274735953557889922013-08-30T15:02:19.094+02:002013-08-30T15:02:19.094+02:00@ Miriam – E la gente che te l’ha detto, non si è ...@ Miriam – E la gente che te l’ha detto, non si è resa conto di quanto fosse sciocca a dirti una cosa del genere?... Se bastasse vedere una cosa per evitarla, allora le campagne come quella che ho illustrato in questo post sarebbero efficacissime… e invece no è così, a dimostrazione del fatto che gli input che ci arrivano dall’esterno non sono tutto… anzi, spesso e volentieri sono proprio poco e niente…<br /><br />@ Ilaria – Quel che dici sul parlarne è giusto… però penso che l’impostazione della campagna dovrebbe comunque essere diversa: perché in una persona che non ha vissuto un DCA, una campagna di questo tipo secondo me spinge a discutere più che altro sugli aspetti esteriori (cibo-corpo-peso) del DCA, mantenendo l’attenzione delle masse in superficie, rinforzando degli stereotipi… senza riuscire di fatto a far breccia sulla vera natura del problema…<br /><br />@ Dark Fairy – Penso anch’io che sia quantomeno più facile scaricare la colpa sul singolo… perché questo permette anche, nella fattispecie, una sorta di lavata di mani collettiva… Se è la persona singola che si ammala, e se è sua la responsabilità, allora chiunque altro se ne tira fuori e non si sente più nessun fardello sulle spalle. Ora, se è vero che il primus movens dell’anoressia è senz’altro individuale, credo sia altrettanto vero che alle concause che portano all’anoressia contribuisca comunque tutto il background di situazioni ed interazioni che la persona si è trovata ad affrontare nel corso della propria vita… ed è solo scavando nel passato che si può ritrovare dove la malattia affonda le proprie radici.<br /><br />@ Vele/Ivy – Vero che fa un po’ strano?!... E non fa altro che riconfermare un luogo comune diffusissimo, ovvero la falsa correlazione moda-anoressia… il che non facilita affatto chi ne soffre, perché si vede di nuovo rappresentato da un consueto falso cliché… <br />Veggiehttps://www.blogger.com/profile/11990381810503033018noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-3980397032681237832013-08-30T15:01:26.231+02:002013-08-30T15:01:26.231+02:00@ PrettyLittleGirl – Quello su cui questa campagna...@ PrettyLittleGirl – Quello su cui questa campagna si focalizza è l’apparenza… che è ben lontana dal nucleo centrale del DCA, che è quello che tu ben estrinsechi col tuo commento. Un nucleo che per certi aspetti è legato a delle scelte personali… scelte personali che però non sono necessariamente guidate da una consapevolezza di un bene o di un male intesi in senso assoluto… La campagna di Olivero Toscani poco la tollero (con tutto il rispetto dovuto ad Isabelle Caro e alla sua sofferenza) perché mi pare un ulteriore modo per mettere il focus sull’esteriorità dei DCA, il che lo reputo erroneo… però, anche se non mi ha trasmesso le stesse sensazioni che ha trasmetto a te, capisco cosa intendi dire. Senz’altro i messaggi di sensibilizzazione possono essere importanti… credo però che dovrebbero percorrere altri canali rispetto a quello meramente visivo, che non può che centrarsi su apparenza ed esteriorità… Poi, son d’accordo con te sul fatto che queste campagne cerchino di spiegare razionalmente un qualcosa che non è veramente del tutto razionale…<br />P.S.= Scusa di che?... Ben vengano i tuoi poemi, quello che scrivi è sempre molto interessante!... (Tra l’altro, sono totalmente d’accordo con l’ultimo paragrafo del tuo secondo commento…) Non rubi mai spazio, figurati!!...<br /><br />@ Jonny – Anch’io non credo all’efficacia di questo tipo di campagne… Credo che dovremmo puntare sulla diagnosi precoce piuttosto che sulla prevenzione, perché credo che potrebbe essere, a suo modo, più efficace… E invece, quante campagne di diagnosi precoce dell’anoressia esistono?... Non saprei dire, non me ne viene nessuna, e già questo è significativo… Sono d’accordo con te sul fatto che l’anoressia sia una strategia di coping che risponde a un bisogno profondo… e che non basta sapere astrattamente teoricamente quali ne saranno le conseguenze per evitarla…<br /><br />@ Sarah995 – No, è tutt’altro che facile… Io credo che, chi entra nell’anoressia, scelga scientemente il sintomo – la restrizione alimentare – ma non certo la malattia – tutte le complicanze psicofisiche conseguenti all’anoressia. Per questo non è neanche tanto chiaro a cosa bisognerebbe effettivamente dire di no… Dopo tanti anni di malattia, è ovvio che i comportamenti patologici finiscano per sembrare quasi normali… proprio per questo credo sia importante rompere il circolo vizioso ed adottare nuove abitudini da sostituire a quelle malate… perché se è vero che il nostro cervello è un organo reiterativo per le cose negative, lo è anche per quelle positive…<br /><br />@ LookingForM – Penso che il tuo commento, nel raccontare la tua esperienza, renda benissimo l’idea dell’ipocrisia e dell’ambivalenza scaturita da una campagna del genere quando proposta da una agenzia di moda… perché, giustamente, se da una parte ti dicono che vai benissimo con un B.M.I. di 16 – 17, e dall’altra tirano fuori slogan contro l’anoressia, il messaggio che passa è assolutamente contraddittorio e conflittuale. E questo mina la chiarezza del messaggio che invece dovrebbe passare. È come dire a qualcuno di smettere di fare qualcosa che noi per prime stiamo facendo: la persona ne rimarrà inevitabilmente confusa. Sul fatto che una campagna del genere dovrebbe essere un monito per gli addetti ai lavori siamo d’accordo… ma all’atto pratico, sia da quello che scrivi tu, ma anche altre persone che condividono la tua occupazione, mi sembra che questo presunto monito venga all’atto pratico completamente ignorato… <br />P.S.= Non dico che quello che viene proposto dai mass-media non abbia assolutamente nessuna influenza su nessuna persona… però sono e resto dell’idea che la loro influenza sia relativa solo ad una ristretta percentuale delle persone che hanno un DCA, e che comunque non sia il motore primo della patologia, ma solo una delle tantissime concause che ne determinano la comparsa clinica, e credo neanche la più importante… Perché il messaggio veicolato dai mass-media è lo stesso per tutte le persone. Se solo una minima percentuale si ammala di DCA, evidentemente non vi è relazione diretta tra le 2 cose…<br />Veggiehttps://www.blogger.com/profile/11990381810503033018noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-30302012036538488512013-08-30T15:00:43.142+02:002013-08-30T15:00:43.142+02:00@ ela87 – Grazie!...
@ Anonima (23 Agosto 2013, o...@ ela87 – Grazie!...<br /><br />@ Anonima (23 Agosto 2013, ore: 17.46) – Concordo pienamente con te sulla constatazione che c’è questo fortissimo cliché sul binomio modella-anoressia… cliché che, come tale, non corrisponde a realtà effettiva. Proprio grazie a questo blog, ho avuto modo di conoscere 3 ragazze che lavorano per l’appunto come modelle (un paio delle quali hanno anche commentato questo post, peraltro ^^”)… e anche parlandone con loro è venuta fuori la medesima cosa: loro mi hanno confermato che un numero veramente esiguo di modelle ha realmente un DCA, e che quelle pochissime che ce l’hanno, o ce l’avevano già da prima, o comunque lo sviluppano non per il lavoro, ma per altre problematiche che hanno con loro stesse. A dimostrazione di quanto sia falso il luogo comune “fare la modella=ammalarsi di anoressia”. (E, sì, credo anch’io che analogo discorso valga per la tossicodipendenza: troppo facile puntare il dito sulle discoteche, troppo superficiale… penso che se una persona matura questo tipo di dipendenza, le motivazioni siano ben più personali e profonde di un banale “Voglio ballare senza sentire la stanchezza fino all’orario di chiusura della discoteca”…) E hai totalmente ragione anche quando scrivi che non è il peso che conta: il numero sulla bilancia può essere uno qualsiasi, quello che poi conta è come ci si sente interiormente… e questo non a niente a che vedere col peso…<br />P.S.= Se posso permettermi di fare l’impicciona… Capisco il tuo timore nel sottoporti agli accertamenti. Però pensa che, nella remota eventualità (facciamo corna!!...) in cui venisse fuori che c’è qualcosa che non va, sapendolo potrai prendere gli opportuni provvedimenti per evitare ulteriori danni… quindi, secondo me qualche controllino ti converrebbe farlo. (Ma questa è solo la mia opinione, si capisce, semplicemente quello che penso, poi è ovvio che sei padronissima di fare tutto ciò che vuoi della tua vita…) <br /><br />@ Pulce – Sì, penso che l’aspetto un po’ ipocrita di queste campagne non le renda molto credibili… Cioè, se campagne del genere vengono fatte, nulla da eccepire, alla fin fine male non fanno… però non mi sembra neanche possano servire a granché. Secondo me è proprio l’impostazione delle campagne cosiddette “preventive” che dovrebbe essere differente… e magari anche mirata ad altro target quale le famiglie… per insegnare ai genitori a riconoscere i segnali premonitori di un DCA… e per spiegargli come interagire con una persona che ha un DCA…<br /><br />@ Wolfie – Non potrei essere più d’accordo con quello che hai scritto, hai fatto delle osservazioni davvero giuste. E sono d’accordo anche sul fatto che l’attenzione dovrebbe essere puntata non semplicemente sulla prevenzione dell’anoressia, perché ciò è cosa assai ardua, ma soprattutto sulla diagnosi precoce dei DCA e sul dedicare loro cure appropriate…<br /><br />@ persephoneen – No che non hanno senso frasi del genere… o meglio, hanno senso solo nell’ottica di persone superficiali che badano soltanto all’esteriorità e non si rendono conto di quanto profondamente affondino invece le loro radici malattie come i DCA… Se bastasse meramente mangiare normalmente per guarire da un DCA, forse non sarebbero neanche malattie… Inoltre, la tua testimonianza rivela la duplice faccia della medaglia delle campagne di prevenzione per i DCA… Sono patologie complesse, che non si possono liquidare con un paio d’immagini e frasi a effetto che rimangono fini a se stesse… <br />Veggiehttps://www.blogger.com/profile/11990381810503033018noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-9745660552466196392013-08-28T17:37:49.948+02:002013-08-28T17:37:49.948+02:00Approfitto di una pausa dallo studio. Vediamo...
D...Approfitto di una pausa dallo studio. Vediamo...<br />Da un lato, le campagne di prevenzione e il loro senso. Ne hanno, non ne hanno? Personalmente, credo che dipenda da come si svolgono. Trovo che sia un controsenso che queste cose vengano dal mondo della moda, dato che il modello di fisicità proposto dagli stilisti poi è il supermagro superbello. Ma, al di lá del controsenso, trovo che sia <b>pericolosamente</b> riduttivo: come se le anoressiche anelassero tutte a quel modello. Come se bastasse un cartellone a dire che non è tutto rosa e fiori. Come se fosse poi quello, il vero problema.<br />D'altro canto, penso che campagne di prevenzione un pò più serie se ne potrebbero anche fare; più serie e più profonde. È vero che, mediamente, le persone che diventano anoressiche sapevano già più o meno, mentre restringevano l'alimentazione, quello che facevano e le conseguenze. Però, e qui parlo per me, a me mancava un pezzo di comprensione, che poi penso sia quello che manca anche alla maggior parte delle persone che questo disturbo non lo vive in prima persona: l'anoressia non è un disturbo che ha origine dal cibo. Pensate sia ovvio? Per me non lo è stato, ci son voluti anni prima di riuscire a comprendere veramente che il mio sentirmi grassa non fosse legato al fatto che lo fossi, al fatto che mangiassi quel tanto o quel poco che bastava a sopravvivere. Ci ho messo tempo per capire che se anche avessi potuto non mangiare mai più -e comunque sopravvivere - io non sarei stata quello che volevo, non mi sarei sentita come credevo, ma avrei sempre avuto me stessa tra i piedi. Forse è stata una carenza mia, ma non avevo veramente realizzato che stavo anelando a qualcosa che non c'era, perchè dentro avevo un enorme disagio. Mi ci è voluto tempo per capire che il cibo non poteva curarlo, non era la soluzione ed anche questo step verso la comprensione non mi ha aiutata a svincolarmi dal controllo sul cibo, pur avendomi dato delle carte in più da giocare per uscire dalla patologia.<br />Questo magari mi avrebbe fatto bene saperlo. Perché sì, si dice che l'anoressia è una malattia complessa, ma non che quella magrezza, che quel rapporto con il cibo sono solo...un dettaglio. Scusate se offendo qualcuno definendolo "dettaglio": non intendo dire che sia poco importante (anzi, fa stare malissimo, io stessa ho pianto più volte mangiando, è un dettaglio anche potenzialmente mortale...), ma che un anoressico resta anoressico anche quando ricomincia a mangiare. Anche quando segue una dieta normale lo rimane, se non va in fondo al problema.<br />Ecco, questo è quello che vorrei che fosse detto nelle campagne di prevenzione: non tanto che "non mangiando si muore" o che "le anoressiche sono così brutte, così magre" per dissuadere le ragazzine. Vorrei che si dicesse che nell'anoressia il cibo c'entra, ma non è tutto.<br />È penso che questo potrebbe servire anche a tutti i non anoressici. Per evitare di arrivare al punto da pensare che una persona sia troppo intelligente per diventare anoressica. Perché quando l'intelligenza è un fattore protettivo? Solo quando si pensa che la causa della malattia sia un condizionamento acritico dall'esterno.<br />Kim<br /><br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-42109949943619248812013-08-28T14:42:22.141+02:002013-08-28T14:42:22.141+02:00Ciao Veggie,
Non fare troppo caso al fatto che tu ...Ciao Veggie,<br />Non fare troppo caso al fatto che tu hai scritto un articolo su una cosa e io risponda solo a un dettaglio...mi prenderò tempo di riflettere sul tutto, solo che ora non posso (devo andare a studiare...) e quindi rimando.<br />Però c'è una cosa che mi ha colpita, perché ci pensavo proprio questa mattina, prima di leggere il tuo articolo: le persone che ti dicevano che sei troppo intelligente per l'anoressia. È successo anche a me, anche a me hanno detto quelle cose. Me le hanno dette prima ancora che dicessi apertamente che di quello di cui soffrivo, anzi, avevo appena accennato a dire che avevo dei disturbi alimentari. Ho detto così, in maniera generica. La risposta è stata: come quelle che non mangiano? No, non tu.<br />È strano come la spiegazione che ci siamo date sia diversa. Tu hai pensato alla discrasia che c'è tra l'avere le basi di conoscenza e intelligenza sufficienti per capire il danno e farsi del male comunque. Io invece ho avuto la sensazione che dietro al loro "non tu" ci sia ancora il retaggio di quella concezione che vuole le anoressiche ragazzine stupide che van dietro alle modelle. Almeno, è quello che ho visto dietro a quelle parole. <br />Così non sono andata oltre. Anzi si, dopo il commento ho detto "si, ho avuto dei disturbi, ma niente di grave. Ho risolto".<br />Più o meno, diciamo.<br />KimAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-40114392977692634652013-08-27T20:19:53.794+02:002013-08-27T20:19:53.794+02:00Bah secondo me è inutile come sarebbe inutile qual...Bah secondo me è inutile come sarebbe inutile qualsiasi campagna contro l'anoressia. Quello che potrebbe funzionare è semplicemente sensibilizzare gli altri su cosa sia, far capire cosa succede e basta. Io, personalmente, credo che ci sia un punto in cui si sceglie se continuare a suicidarsi oppure provare a smettere, di questo ne sono convinta perché nei miei periodi peggiori me ne sono sempre tirata fuori prima che la situazione diventasse grave sul serio...però, che io sappia, sono la sola ad averlo fatto quindi non so da cosa dipenda. Anche le campagne per la droga e tutto i resto lasciano il tempo che trovano, io credo sia un qualcosa che non possa essere prevenuto con uno spot pubblicitario, ci vuole ben altro dietro e questo può essere dato solo da una sana visione di se stessi, del corpo femminile, della società...e un'altra serie di cose che la tua famiglia può insegnarti ma non è detto che tu le recepirai o pur recependole non è detto che non ti ammalerai ugualmente.Marcellahttps://www.blogger.com/profile/06230221271129504260noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-7307392927884021952013-08-27T08:11:30.530+02:002013-08-27T08:11:30.530+02:00Come tantissime volte ho detto e scritto, non sono...Come tantissime volte ho detto e scritto, non sono completamente d'accordo sull'imputare alla moda la diffusione dei dca. è un sillogismo "modella-moda-anoressia" che tendo a sfatare semplicemente invitando a una riflessione: una persona può essere anoressica a 70 kg , perchè l'anoressia banalmente spiegata è come tu mangi un panino. Non Quanti panini ti si possono contare sulle chiappe. E al contrario...una modella può perdere x kg per entrare in quel vestito...ma non perforza in quei x kg ci vede la sua vita (che poi questo sia moralmente giusto o sbagliato è un discorso a parte che apre una mega parentesi).<br />Senza cadere nella banalità delle cose...le case di moda offrono un ideale, un sogno se vogliamo. L'utopia della modella con la pancetta , della modella "umana" non si realizzerà mai...ed uscendo dal moralismo comune e privo di critica, non piacerebbe a nessuno .Tutti bravi a dire "bisognerebbe che le modelle assomigliassero alla mia vicina che va a fare la spesa per i sui 3 figli" ma dai...davvero chi lo dice ci crede?<br /><br />Chiudo parentesi e torno al succo della questione. Un dca non è una scelta mai completamente senziente e per me è un presupposto intoccabile. Di qui, tutto il discorso sull'intelligenza , l'informazione ecc è di troppo. essere coscenti dei danni, rischi e sintomi può essere utile per un'eventuale corsa ai ripari , ma non a prevenire. Una campagna di prevenzione la vedo molto più che inutile. Non è questione di scegliere un giusto partito , e questione che uno un bel giorno si trova a fare scelte fondamentali e dire "ma cazzo , non sono libero di decidere come pare a me perchè qui siamo in due". Nessuno sa cosa vuol dire anoressia , cosa vuol dire dca. Probabilmente non lo so nemmeno io PER TE cosa vuol dire.<br />E sai , la questione inteligenza l'hanno girata anche a me. E a volte credo sia vero, altre credo semplicemente che la gente non sa di che parla. E per togliere un altro luogo comune, non credo sia nemmeno questione di ipersensibilità. é il modo di incamerare le cose, <br />quel farsi mali maggiori di quelli che il mondo mai si azzarderà a provocarti che da un senso di controllo, una sorta di vaccino<br /><br /><br /><br />ti stringo forte fortejustvickyhttps://www.blogger.com/profile/01850014404860289745noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-76086752232090586082013-08-26T16:16:42.661+02:002013-08-26T16:16:42.661+02:00Beh io non so se ho capito quello che volevi dire ...Beh io non so se ho capito quello che volevi dire ma mi sembra che abbia un suo senso..<br />Io a volte ho l'impressione di avermici messa da sola in questo casino con il cibo per "dimostrarmi" che ne potevo anche uscire..<br />In quel momento stavo vivendo altre situazioni che non riuscivo a risolvere e su cui avevo capito che "non avevo più nessun potere" e per quanto mi sforzassi di uscirne, non sapevo come..<br />Dopo questa presa di coscienza ho iniziato quasi a crearmi dei guai "più gestibili", pensando quasi" se inizio questa "dieta"potro distrarmi da questi pensieri e allo stesso tempo è solo una dieta per cui quando diventerà pericolosa, al massimo smetto.<br />E allo stesso tempo pensavo se ce la farò a smettere sarà anche un ulteriore prova di come io , in realtà, posso avere il controllo sulla mia vita.<br />Poi sotto a questo pensiero c'erano ben tante altre cose..ma credoche sul momento quella fosse una dimostrazione a me stessa che non ero cosi "inerme" davanti alla vita, davanti agli eventi.<br /><br />Mi scuso anche io!io sto rubando spazio per la 3 volta:-/<br />PrettyLittleGirlhttps://www.blogger.com/profile/00355728235987526584noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-10038094471407939152013-08-26T14:46:43.195+02:002013-08-26T14:46:43.195+02:00In realtà non so nemmeno cosa mi stia succedendo, ...In realtà non so nemmeno cosa mi stia succedendo, mi sembra anche strano che io parli di perfezione, di controllo, o di autocontrollo di me stessa, l'unica cosa che vorrei e poter decidere da sola, cosa fare della mia vita, ma questo non mi è concesso, allora cosa puoi fare per far si che tu possa avere almeno uno dei controlli della tua vita, quella sul cibo, si, esattamente come dicono tutti gli altri, avere finalmente il controllo di poter fare ciò che vuoi, almeno fino a quando qualcuni si accorgerà di quello che stai facendo, e allora riprenderanno di nuovo il controllo su di te, senza chiederti minimamente che cosa vuoi fare della tua vita.<br />In questo momento mi sento smarrita, sono in continuo affanno alla ricerca di una risposta che so che mai arriverà, mi chiedo la vita cos'è? Che cosa significa vivere? Quello che so e che io non vivo ma sopravvivo!<br />La vita potrei chiedermi infinite volte cos'è, ma non troverei mai la risposta giusta, non riesco a trovare un senso a questa infinita parola, nasciamo e passiamo una vita intera a pensare, a sognare, e poi ti ritrovi ad un tratto a non poter più sognare, perchè è la vita stessa che ti deluderà mettendoti davanti innumerevoli difficoltà, già oltre alle persone a dover prendere in mano la tua vita, poi ci si mette la vita stessa a prendersi gioco di te, allora nella tua insana mente inizia a nascere qualcosa dentro che pensi si, finalmente avrò io in mano la mia vita e potrò decidere io cosa il mio corpo ha bisogno, sarò io l'artefice della mia vita, nessuno potrà più dirmi cosa fare e cosa non fare.<br />Non so se ho spiegato bene ciò che volevo dire, se non fosse chiedo scusa a tutti, scusami veggie, per aver rubato spazio.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/12656243595021107204noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-47544577369288041032013-08-26T14:35:27.406+02:002013-08-26T14:35:27.406+02:00Non so se è inerente al post che hai scritto veggi...Non so se è inerente al post che hai scritto veggie, ma ho bisogno di scrivere.<br />Solitamente sono le situazioni nuove a spaventare maggiormente, in verità non è così, sono le circostanze che non puoi controllare che mettono la tua persona in uno stato di agitazione, il sentirsi in gabbia, il vederti privata della libertà di andare dovevuoi, di fare ciò che vuoi, il controllo che possono avere gli altri su di te, è una sensazione bruttissima quando sono gli altri ad avere il controllo su di te, quando ti ritrovi a fare cose che non vorresti fare, ma non hai nessun potere per rifiutarti.<br />Ti trovi la tua mente manipolata in agitazione con mille pensieri che ti girano in testa, pensare che ci sia un motivo per tutto questo, ma in realtà non c'è nessun motivo e che la vita ti mette di fronte a questi innumerevoli passi vuoti, e tu non sai minimamente come reagire di fronte a questi eventi.<br />A volte si vorrebbe fuggire, fuggire da chissà che cosa, un qualcosa che nemmeno tu sai, avresti voglia di chiudere tante porte e girare le spalle senza voltarti indietro, nasconderti, smettere di pensare di dire, di agire, inveceno, so tutte li, le porte aperte che ti aspettano come volerti ricordare cose che avresti solo voglia di dimenticare, cose che vorresti che appartenessero soltanto al passato, l'unica cosa che vorrei in questo momento e riuscire a dimenticare tutto, riuscire ad attraversare quella porta misteriosa aperta da poco, in cui non so cosa troverò, in realtà forse immagino cosa posso trovarci, visto che sento così tanto parlare di questa realtà, che adesso infondo è anche la mia realtà.<br />Ho inziato ad ascoltare cose che non avrei dovuto ascoltare, è adesso dentro di me ci sono pensieri che riescono a spegnere la mia mente a cose positive, e non riesco ad impedire che questi pensieri che pensieri mi capovolgono tutto ciò su cui avevo fatto per stare bene, tutto questo mi spaventa ma allo stesso tempo mi da la forza perchè penso e dico a me stessa che finalmente io posso avere il controllo su me stessa, anche se non so per quanto tempo io possa resistere, forse mi sono messa in questi pasticci solo per dimostrare che sono grande, che posso decidere io della mia vita, o forse adesso voglio solo capire cos'è la vera perfezione, oppure ho solo bisogno di capire fin dove le mie energie possono arrivare, ma vorrei anche trovare alla fine una via d'uscita.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/12656243595021107204noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-19165910251549871432013-08-26T14:18:03.812+02:002013-08-26T14:18:03.812+02:00Ma è stato solo per farsi un po' di publicitàMa è stato solo per farsi un po' di publicità Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/12656243595021107204noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-83976076132532050252013-08-26T13:10:28.803+02:002013-08-26T13:10:28.803+02:00Sono la madre di una ragazza malata di anoressia. ...Sono la madre di una ragazza malata di anoressia. Ritengo che campagne come queste siano inutili se non dannose, perché alimentano nell'immaginario collettivo la falsa idea, peraltro molto diffusa, della anoressia legata all'aspetto fisico, il quale rappresenta viceversa solo un sintomo di un disagio interiore. Se volessero davvero impegnarsi in qualcosa di utile le agenzie di moda dovrebbero, silenziosamente ma con tenacia, contribuire a dare una immagine corretta delle donne e del corpo femminile, usando modelle "normali" e non scheletriche ed i negozi esporre manichini "normali" e non finte Barbie filiformi. Diciamo NO alle finte, inutili o dannose campagne contro l'anoressia.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-10053117125869506222013-08-25T21:53:48.971+02:002013-08-25T21:53:48.971+02:00Beh io credo che per prima cosa si possa dire anch...Beh io credo che per prima cosa si possa dire anche che si cerca una perfezione, un essere perfetta a tutti i costi, è poi avere il controllo su se stessi, sul cibo, sul poter controllare tutto di te.<br />soprattutto non credo che ci sia di mezzo la debolezza, anzi all'incontrario perchè ci vuole una forza per portare a termine ciò che ti sei prefissata che ci vuole una grande forza.. Comunque io credo che non ne abbiano parlato per fare del bene, perchè altrimenti si darebbero da fare diversamente, le parole siamo bravi a dirle tutti, ma tra il dire e il fare c'è qualcosa di più grande..Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/12656243595021107204noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-11051114645276052652013-08-25T21:52:06.345+02:002013-08-25T21:52:06.345+02:00Beh io credo che per prima cosa si possa dire anch...Beh io credo che per prima cosa si possa dire anche che si cerca una perfezione, un essere perfetta a tutti i costi, è poi avere il controllo su se stessi, sul cibo, sul poter controllare tutto di te.<br />soprattutto non credo che ci sia di mezzo la debolezza, anzi all'incontrario perchè ci vuole una forza per portare a termine ciò che ti sei prefissata che ci vuole una grande forza.. Comunque io credo che non ne abbiano parlato per fare del bene, perchè altrimenti si darebbero da fare diversamente, le parole siamo bravi a dirle tutti, ma tra il dire e il fare c'è qualcosa di più grande..Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/12656243595021107204noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-50745291123769404252013-08-25T17:57:50.702+02:002013-08-25T17:57:50.702+02:00Bè, il punto è sempre quello. L'anoressia vien...Bè, il punto è sempre quello. L'anoressia viene vista dai media come voglia di raggiungere un corpo perfetto, da modella, e invece sia tu che le altre ragazze di cui ho letto testimonianze in questo blog avete dimostrato che le motivazioni sono ben diverse (prima fra tutte la volontà di controllo). E' chiaro che, se fatta con le premesse sbagliate, una campagna non possa funzionare. E fatta da un'agenzia di moda, poi!! Questa cosa mi ha shockata o___OVele Ivyhttps://www.blogger.com/profile/16863245403011659633noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-66359904762801043832013-08-25T14:04:08.129+02:002013-08-25T14:04:08.129+02:00È tutto assolutamente vero quel che dici... Ma è m...È tutto assolutamente vero quel che dici... Ma è molto più facile far la colpa alla debolezza delle ragazze che ne soffrono (che, se mi permettete, le anoressiche sono tutto fuorché deboli!) piuttosto che cercare il vero motivo scatenante della malattia!Dark Fairyhttps://www.blogger.com/profile/02099703843798889291noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6464611321986605023.post-87473524713301266252013-08-24T22:13:21.700+02:002013-08-24T22:13:21.700+02:00Al di là di tutte le critiche all'immagine - c...Al di là di tutte le critiche all'immagine - che peraltro condivido al 100% -, per rispondere all'ultima frase del post, io credo che un lato positivo queste campagne ce l'abbiano: far parlare del problema.<br />Mi spiego meglio: forse (anzi, sicuramente) una campagna non impedisce ad una persona di ammalarsi, ma è un'occasione per parlarne. Riportando una citazione, "Bene o male, l'importante è che se ne parli".<br />Parlando per assurdo, se non avessero fatto quella campagna, tu non avresti scritto questo post, nei commenti non ci sarebbe stato un confronto, un dialogo, e sarebbe quindi mancata un'occasione VERA e SERIA per riflettere sui DCA.<br />Delle campagne globali, rivolte a un pubblico aspecifico, con un messaggio visivo o al massimo con una "frase ad effetto", non potranno mai prevenire malattie così potenti da mettere ancora in ginocchio la Medicina stessa. Ma forse possono essere uno spunto di riflessione per informarsi, per cercare notizie più approfondite (e trovarne, così, anche di più serie e credibili).<br />Certo, la campagna, da sola, non risolve assolutamente niente. Ma è comunque un'opportunità in più per dire "Questo problema esiste"!!Ilarianoreply@blogger.com