sabato 25 luglio 2009
A voi la parola / 9
L’intervento di “A voi la parola” di oggi ospita le parole di Diana. Una ragazza coraggiosa che ha scelto di condividere con tutte noi la sua testimonianza, dall’abisso più profondo del DCA, al suo attuale percorso sulla strada del ricovero.
La mia prima visita da un dietologo risale all'età di cinque anni.
A scuola, durante l'intervallo, quando gli altri mangiavano le loro merendine, io avevo il mio succo di frutta non zuccherato.
Ma con il tempo ho imparato a barare: vuoi per la fame, vuoi per la golosità bambina. Rubavo cioccolata o pane dalla dispensa di casa. Ma allora non era certo "il mostro" a portarmi a quei gesti.
Per problemi legati alla tiroide (l'ho scoperto a 16 anni) ho avuto sempre la tendenza ad aumentare di peso anche facendo attività. Ma dopo anni e anni di diete senza risultati (o con scarsi risultati) mi stufai. Quando l'endocrinologo dei miei 16 anni mi disse che avevo una disfunzione (e vide che con una dieta di 1000Kcal ingrassavo), mi misi l'anima in pace (per modo di dire) e forte di quella diagnosi mangiai come si mangiava a casa.
Ho sempre avuto un metabolismo lento e le mille diete (a volte fai da te, a volte fin troppo restrittive) hanno contribuito ad abbassare il basale, ovvero il consumo di chilocalorie che un corpo usa per le normali attività giornaliere di sopravvivenza.
Perchè il nostro corpo, purtroppo, ha ancora memoria dei tempi dei nostri avi; tempi in cui non si mangiava certo tutti i giorni e il pericolo carestia era dietro l'angolo. Da qui il metabolismo ha imparato ad andare in riserva quando ce ne fosse stato il bisogno
Ma lo scontento per il mio corpo, il mio isolarmi di conseguenza, la paura di andare in palestra, il mio voler essere magra a tutti i costi (ed essere invece sempre in sovrappeso od obesa), hanno contribuito a vedere il cibo prima come un nemico (mai seguire le diete dei giornali, mai!), poi come unico conforto.
I digiuni di alternavano al mangiare troppo. E “la bestia” del binge è apparsa per la prima volta proprio durante quei 16 anni. Anni in cui il mio peso è aumentato a dismisura, anni in cui ho mangiato e ingurgitato più di quanto consumassi, anni in cui entrare in cucina di nascosto era una cosa automatica, una cosa che non controllavo.
E li si consumava la mia tragedia personale.
Ancora oggi non riesco a descrivere benissimo quello che fu, perchè in fondo non è poi tanto lontano.
Ora ho 26 anni. Ho capito cosa mi portava in cucina a 24 anni circa. Nel frattempo ero arrivata a pesare 130/140kg. Un indice di massa corporea che si aggirava intorno ai 50 (obesità patologica). L'ho scoperto grazie ad un forum che non dava consigli medici, ma offriva solo supporto... un po' come i gruppi di auto-aiuto. Ho conosciuto li tante persone con la mia stessa malattia e ho iniziato il mio percorso.
Ho avuto lo sprono per ritornare da un endocrinologo dopo 10 anni. Di seguire la sua dieta e di provare a mangiare in maniera regolare, di andare in piscina ed in palestra .
Ora penso ad una terapia psicologica per darmi ulteriore supporto, per capire fino in fondo perchè ancora oggi sono qui a combattere “la mia bestia” .
Perchè nel periodo di dimagrimento (mai più di 2,5-3 kg al mese) ho avuto anche episodi di "pensieri anoressizzanti" come li chiamo io. Ma ne sto uscendo. Stamattina la bilancia segnava 89,7. Un peso spropositato se rapportato ai miei 165cm di altezza, ma ho visto di peggio.
Soprattutto ho visto che le mie visite rapidissime e nefandissime alla credenza sono diminuite . Mangio cinque volte al giorno (3+2) e lo sport mi ha aiutata non solo mentalmente ma anche a smuovere il metabolismo.
Mi piace raccontarlo perchè anche se il mio percorso (sia di peso che di testa) non è terminato ancora, possa essere di sostegno a chi ha tentato tante strade, come me e non è ancora riuscito.
Perchè delle abbuffate si parla ancora poco e lo si fa in maniera incompleta.
Soprattutto perchè non siamo tutti golosi che aspettano la loro merendina quotidiana.
Cara Diana, ti ringrazio tantissimo per aver voluto condividere qui questo frammento così intimo, prezioso ed importante di te stessa. Ti ringrazio per le tue parole, perché dietro l’innegabile mole di sofferenza si nasconde un messaggio positivo e la tanta positività che sfocia nelle tue parole finali. Che queste parole possano essere la luce per tutte coloro che si stanno ancora dibattendo in toto delle tenebre del DCA. Ti ringrazio tantissimo per aver testimoniato anche con le tue parole che lottare è possibile, che si può combattere, e che vale la pena di farlo. Ti ringrazio per aver rimarcato ancora una volta che non c’è niente d’impossibile nella vita, neanche lottare contro i DCA. Continuiamo a combattere insieme, dunque… e i DCA non avranno più la meglio su di noi!
Ti faccio un “in bocca al lupo” enorme per il tuo percorso…
La mia prima visita da un dietologo risale all'età di cinque anni.
A scuola, durante l'intervallo, quando gli altri mangiavano le loro merendine, io avevo il mio succo di frutta non zuccherato.
Ma con il tempo ho imparato a barare: vuoi per la fame, vuoi per la golosità bambina. Rubavo cioccolata o pane dalla dispensa di casa. Ma allora non era certo "il mostro" a portarmi a quei gesti.
Per problemi legati alla tiroide (l'ho scoperto a 16 anni) ho avuto sempre la tendenza ad aumentare di peso anche facendo attività. Ma dopo anni e anni di diete senza risultati (o con scarsi risultati) mi stufai. Quando l'endocrinologo dei miei 16 anni mi disse che avevo una disfunzione (e vide che con una dieta di 1000Kcal ingrassavo), mi misi l'anima in pace (per modo di dire) e forte di quella diagnosi mangiai come si mangiava a casa.
Ho sempre avuto un metabolismo lento e le mille diete (a volte fai da te, a volte fin troppo restrittive) hanno contribuito ad abbassare il basale, ovvero il consumo di chilocalorie che un corpo usa per le normali attività giornaliere di sopravvivenza.
Perchè il nostro corpo, purtroppo, ha ancora memoria dei tempi dei nostri avi; tempi in cui non si mangiava certo tutti i giorni e il pericolo carestia era dietro l'angolo. Da qui il metabolismo ha imparato ad andare in riserva quando ce ne fosse stato il bisogno
Ma lo scontento per il mio corpo, il mio isolarmi di conseguenza, la paura di andare in palestra, il mio voler essere magra a tutti i costi (ed essere invece sempre in sovrappeso od obesa), hanno contribuito a vedere il cibo prima come un nemico (mai seguire le diete dei giornali, mai!), poi come unico conforto.
I digiuni di alternavano al mangiare troppo. E “la bestia” del binge è apparsa per la prima volta proprio durante quei 16 anni. Anni in cui il mio peso è aumentato a dismisura, anni in cui ho mangiato e ingurgitato più di quanto consumassi, anni in cui entrare in cucina di nascosto era una cosa automatica, una cosa che non controllavo.
E li si consumava la mia tragedia personale.
Ancora oggi non riesco a descrivere benissimo quello che fu, perchè in fondo non è poi tanto lontano.
Ora ho 26 anni. Ho capito cosa mi portava in cucina a 24 anni circa. Nel frattempo ero arrivata a pesare 130/140kg. Un indice di massa corporea che si aggirava intorno ai 50 (obesità patologica). L'ho scoperto grazie ad un forum che non dava consigli medici, ma offriva solo supporto... un po' come i gruppi di auto-aiuto. Ho conosciuto li tante persone con la mia stessa malattia e ho iniziato il mio percorso.
Ho avuto lo sprono per ritornare da un endocrinologo dopo 10 anni. Di seguire la sua dieta e di provare a mangiare in maniera regolare, di andare in piscina ed in palestra .
Ora penso ad una terapia psicologica per darmi ulteriore supporto, per capire fino in fondo perchè ancora oggi sono qui a combattere “la mia bestia” .
Perchè nel periodo di dimagrimento (mai più di 2,5-3 kg al mese) ho avuto anche episodi di "pensieri anoressizzanti" come li chiamo io. Ma ne sto uscendo. Stamattina la bilancia segnava 89,7. Un peso spropositato se rapportato ai miei 165cm di altezza, ma ho visto di peggio.
Soprattutto ho visto che le mie visite rapidissime e nefandissime alla credenza sono diminuite . Mangio cinque volte al giorno (3+2) e lo sport mi ha aiutata non solo mentalmente ma anche a smuovere il metabolismo.
Mi piace raccontarlo perchè anche se il mio percorso (sia di peso che di testa) non è terminato ancora, possa essere di sostegno a chi ha tentato tante strade, come me e non è ancora riuscito.
Perchè delle abbuffate si parla ancora poco e lo si fa in maniera incompleta.
Soprattutto perchè non siamo tutti golosi che aspettano la loro merendina quotidiana.
Cara Diana, ti ringrazio tantissimo per aver voluto condividere qui questo frammento così intimo, prezioso ed importante di te stessa. Ti ringrazio per le tue parole, perché dietro l’innegabile mole di sofferenza si nasconde un messaggio positivo e la tanta positività che sfocia nelle tue parole finali. Che queste parole possano essere la luce per tutte coloro che si stanno ancora dibattendo in toto delle tenebre del DCA. Ti ringrazio tantissimo per aver testimoniato anche con le tue parole che lottare è possibile, che si può combattere, e che vale la pena di farlo. Ti ringrazio per aver rimarcato ancora una volta che non c’è niente d’impossibile nella vita, neanche lottare contro i DCA. Continuiamo a combattere insieme, dunque… e i DCA non avranno più la meglio su di noi!
Ti faccio un “in bocca al lupo” enorme per il tuo percorso…
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12 commenti:
Molto interessante questa testimonianza.. spero che questa ragazza nn si arrenderà.. :)
cmq.. ho letto il commento.. è vero l'importante è passare del tempo con le persone a cui vuoi bene, ma io lo faccio sempre.. mi piace molto fare vita mondana e nn rinuncio agli incontri.. piuttosto vado e mangio altro, anke se è molto dura ihih :)
1bacio
Diana, sei una persona coraggiosa. Molti si sarebbero arresi davanti ad un problema ormonale come il tuo... c'è chi si arrende anche senza avere nessun problema di sorta. Quindi davvero complimenti, ti auguro di ottenere risultati sempre migliori che ti aiutino ad affrontare il binge! :)
Ei Veggie finalmente riesco ad entrare nel tuo blog! :) Sto avendo un pò di problemi cn blogger e il mio pc preistorico XD Cmq vorrei aggiungerti nella lista dei blog che seguo, ho letto qualche tuo post ed è davvero interessante il tuo modo di rapportarti e scrivere...A presto un abbraccio :*
PS: Fammi sapere :P ^^
.. la testimonianza di Diana è davvero importante e mi ricorda la mia storia..
.. quando mi ammalai e mi si sballarono tutti gli ormoni sono cresciuta 25 chili in sei mesi e da una taglia 40 divenni una 50..
.. dopo mesi di tentativi di lotta, di medici che mi dicevano MANGIA MENO! anzichè pensare di curarmi e persone che mi guardavano compassionevoli e frastornati da questa mutazione fisica, mi sono arresa e ho aperto il frigorifero..
.. perchè a volte ci si stanca di non essere capiti o aiutati..
.. quando qualcuno si prese la bruga di ascoltarmi e analizzare a fondo il mio caso, scoprirono problemi analoghi a quelli di Diana: tiroide andata completamente e un piccolo tumore all'ipofisi, con conseguente sbilanciamento nella produzione di molti ormoni, soprattutto il cortisone che era iperprodotto dal mio corpo con conseguente ingrassamento..
.. è vero che dobbiamo aiutarci noi, dobbiamo lottare..
.. ma c'è anche tanta ignoranza a livello clinico..
Se fossi stata ascoltata e capita subito, forse i problemi non avrebbero lasciato strascichi psicologici così grandi..
.. forse non avrei aperto il frigorifero, se qualcuno mi avesse spiegato ed aiutata ad accettare la mia nuova condizione fisica..
.. perchè quando vedi il tuo corpo che cambia e non reagisce a nessuna dieta, a nessun regime, a nessuna attività, alla fine ti arrendi..
La mia fortuna è stata che la malattia si è manifestata a 28 anni, e ora ne ho 34.. Ero una donna realizzata e la fragilità è stata solo temporanea.. Mi sono rimboccata le maniche in fretta e ho tentato (e tento ogni giorno) di lotttare contro la sensazione generale di inadeguatezza che provo..
.. quando certe cose succedono a 16 anni, come a Diana, è difficilissimo non arrendersi e non farsi travolgere..
.. un grosso grazie, Diana, per la tua testimonianza..
un in bocca al lupo a diana e a tutte le diana del mondo che riescono, nonostante tutto, a prendere in mano la loro vita e a lottare contro il malessere (non solo fisico ma anche e soprattutto psicologico) dei binge....
e grazie a veggie per aver creato e per curare con solerzia e amore incondizionato questo luogo di ritrovo e di confronto e di confroto....
Quanta positività in questo messaggio.
In questo blog si "aggirano" davvero persone rare! ;-)
Una testimonianza veramente importante, lucida, consapevole di essere in lotta, felice di esserlo, perchè significa essere vive, non arrendersi.
Un grandissimo in bocca al lupo a Diana..
eli
Diana era la dea dei boschi e della caccia... una dea decisa e coraggiosa, proprio come questa ragazza! Dev'essere stato molto duro lottare contro il suo problema, ma dalle sue parole traspare la consapevolezza e la volontà di farcela... bravissima! E' un esempio per tutte!
In bocca al lupo Diana! Il percorso come sempre è difficile e lungo, ma dalle tue parole si vede forza e determinazione, la voglia di riuscire a combattere "la tua bestia", che sono le cose più importanti per raggiungere la tua vittoria.
Ciao Veggie, un bacio
Forza Diana! Grazie Veggie per aver postato questa testimonianza tanto incoraggiante...
ti abbraccio, con affetto.
non bisogna scoraggiarsi, tempo al tempo (sò che è molto facile a dirsi...)... e diana credo che sia la dimostrazione della donna con le palle =) (ovviamente in senso retorico!) un saluto a tutte =)
@ Pagliuzza – E’ quello che spero anch’io… che Diana non molli mai… e neanche tu, mi raccomando… Cerca di volerti bene e di farti aiutare dagli altri, magari, sì, anche mangiando come loro… Perché è questo che aiuta a ritrovare pian piano un equilibrio…
@ Ariel – Mi unisco all’augurio…
@ PurePoison – Ciao PurePoison, benvenuta! Grazie per tutto ciò che mi hai scritto… Mi fa molto piacere se ti va di leggere e di seguire il mio blog, spero che possa esserti in qualche modo utile… Un abbraccio forte…
@ Balua – E grazie a te per le tue parole… estremamente preziose ed importanti… Grazie per aver voluto condividere qui questo frammento di te…
@ Lilla – E grazie a te, tesoro, per le tue parole… Anche tu, non smettere mai di lottare, mi raccomando…
@ La Ely – Sì, davvero parola forti… che spero possano arrivare a chiunque stia leggendo… così come possa arrivare la bellezza interiore di Diana…
@ Vale/Ivy – Di sicuro è un grande esempio positivo, e fa davvero onore al suo nome… e la sua forza è la forza di tutte…
@ sorridente – Sottoscrivo ogni tua parola!!
@ Pansy – Grazie a te per le tue parole… E forza Diana, lo dico anch’io…
@ Jessica (FollementeMe) – Ci vuole tanto tempo, sì, non è retorica ma pura realtà… ma quelle palle ce le abbiamo un po’ tutte, no?!... perciò possiamo tutte farcela… Forza ragazze!!
Un grosso abbraccio Diana :-)
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