venerdì 2 dicembre 2011
Possiamo farcela!
Ne avete abbastanza dell’anoressia? Ne avete abbastanza della restrizione alimentare? Ne avete abbastanza di trascorrere giornate fatte di ossessione e di vuoto? Ne avete abbastanza di tutte le sue bugie?
Bè, allora a questo punto c’è un’altra cosa che avete: una scelta. La scelta d’iniziare a percorrere la strada del ricovero.
L’anoressia vale VERAMENTE la pena? Provate a rispondere a questa domanda, e siate sincere con voi stesse. Indubbiamente l’anoressia trasmette una gran quantità di sensazioni positive e fantastiche nell’immediato… ma a lungo andare? Bisogna aprire gli occhi. Bisogna svegliarsi. Perché la devastazione che alla fine l’anoressia inevitabilmente produce, non vale la pena. Fa stare da dio, ma non vale tutta la merda che ne consegue. E lo dico con tutto il dolore del mondo, ma per lo meno adesso riesco a dirlo.
Lo so che è difficile crederci, ma vi assicuro che ci sono momenti in cui la cosa migliore da fare è arrendersi. Non resistere, non resistere a niente, mollare la presa. La presa dell’anoressia.
Ci vuole molta forza, molto coraggio e molta determinazione per scegliere la dura strada del ricovero… ma noi possiamo farcela!
Purtroppo c’è qualcosa nella psiche umana che fa confusione tra il concetto di “bellezza” e il diritto di essere amate per quello che siamo, ed impasta le due cose anche se in realtà si tratta di cose totalmente differenti: perché, ragazze, ognuna di voi merita di essere amata nonostante le sue imperfezioni. Anzi, di più: ognuna di voi merita di essere amata anche per le sue imperfezioni, che sono proprio quelle che vi rendono belle sotto ogni punto di vista. Siate una SU un milione, non una IN un milione: siate voi stesse.
Scegliete la strada del ricovero, datevi una possibilità, provate a correre il rischio (non il rischio di sbagliare, ma il ben più arduo rischio di farcela): in fin dei conti, non avete niente da perdere e tutto da guadagnare, ed è proprio quando si rischia tutto che non si rischia niente.
Tutto quel che dobbiamo fare è imparare ad ascoltarci, ad accettarci, ad apprezzarci, a farci respirare.
Fino a qualche anno fa pensavo che l’anoressia fosse tutta la mia vita, ma fortunatamente mi sbagliavo. Quindi, se anche voi lo state pensando, sappiate che questa non è che l’ennesima delle bugie che l’anoressia racconta. Lo so che talvolta percorrere la strada del ricovero sembra impossibile… ma non lo è. Dobbiamo farlo per noi stesse e per nessun altro. E noi possiamo farcela!
Se scegliete la strada del ricovero, ragazze, sorridete: è la giusta strada.
Bè, allora a questo punto c’è un’altra cosa che avete: una scelta. La scelta d’iniziare a percorrere la strada del ricovero.
L’anoressia vale VERAMENTE la pena? Provate a rispondere a questa domanda, e siate sincere con voi stesse. Indubbiamente l’anoressia trasmette una gran quantità di sensazioni positive e fantastiche nell’immediato… ma a lungo andare? Bisogna aprire gli occhi. Bisogna svegliarsi. Perché la devastazione che alla fine l’anoressia inevitabilmente produce, non vale la pena. Fa stare da dio, ma non vale tutta la merda che ne consegue. E lo dico con tutto il dolore del mondo, ma per lo meno adesso riesco a dirlo.
Lo so che è difficile crederci, ma vi assicuro che ci sono momenti in cui la cosa migliore da fare è arrendersi. Non resistere, non resistere a niente, mollare la presa. La presa dell’anoressia.
Ci vuole molta forza, molto coraggio e molta determinazione per scegliere la dura strada del ricovero… ma noi possiamo farcela!
Purtroppo c’è qualcosa nella psiche umana che fa confusione tra il concetto di “bellezza” e il diritto di essere amate per quello che siamo, ed impasta le due cose anche se in realtà si tratta di cose totalmente differenti: perché, ragazze, ognuna di voi merita di essere amata nonostante le sue imperfezioni. Anzi, di più: ognuna di voi merita di essere amata anche per le sue imperfezioni, che sono proprio quelle che vi rendono belle sotto ogni punto di vista. Siate una SU un milione, non una IN un milione: siate voi stesse.
Scegliete la strada del ricovero, datevi una possibilità, provate a correre il rischio (non il rischio di sbagliare, ma il ben più arduo rischio di farcela): in fin dei conti, non avete niente da perdere e tutto da guadagnare, ed è proprio quando si rischia tutto che non si rischia niente.
Tutto quel che dobbiamo fare è imparare ad ascoltarci, ad accettarci, ad apprezzarci, a farci respirare.
Fino a qualche anno fa pensavo che l’anoressia fosse tutta la mia vita, ma fortunatamente mi sbagliavo. Quindi, se anche voi lo state pensando, sappiate che questa non è che l’ennesima delle bugie che l’anoressia racconta. Lo so che talvolta percorrere la strada del ricovero sembra impossibile… ma non lo è. Dobbiamo farlo per noi stesse e per nessun altro. E noi possiamo farcela!
Se scegliete la strada del ricovero, ragazze, sorridete: è la giusta strada.
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16 commenti:
Effettivamente... a volte mi sento frustrasta lo stesso... anche se riesco a restringere quanto voglio... non mi smbra mai abbastanza e non mi sento mai contenta di come gestisco le cose... ha davvero molto più senso cercare di essere semplicemente ciò che siamo... come non ricordarsi di questa canzone!!!
It's been one of those days but I don't care now
It was only a day and tomorrow's ahead
We got this far and I know that I can ride this one out
Though I want to lie down, yet I won't wait yet
Sometimes life gets you, but we go one
Sometimes life gets you we're still going on...
We're not done yet
Not going quietly into the night, not me and my friends
We're not done yet, don't take us too seriously
It's just life we'll win in the end
And we walk on and on and on and we walk on and on
ti abbaraccio!
Beh... diciamoci la verità: tutto gli ambulatori sono uguali. Perciò cambia poco o niente xD
Spero che il tirocinio ti abbia permesso di andare avanti e ti abbia anche regalato grandissime soddisfazioni ed emozioni. Non vorrei che il narrare della mia esperienza ti abbia invece ricordato pessimi momenti x(
"ognuna di voi merita di essere amata nonostante le sue imperfezioni" Sai, questa è una di quelle frasi che ripeto spesso. Non smetto mai di martellarmi i pensieri con questa idea. Mi fa apprezzare anche i più piccoli gesti e mi sento meglio.
P.s. Posso inserirti nei friends del mio layout; vero!? Mi metti sempre tanto coraggio perché ho rischiato molte volte di affondare nei DCA e solo in questi ultimi due anni sto notando che ero una stupida.
Grazie Veggie, questo post mi ha trasmesso tanta forza e positività e, inutile dirlo, ce n'è sempre tanto bisogno.
Dopo anni ed anni di dca, posso sinceramente dire che, no, non ne vale la pena. Non ci se ne rende conto quando se ne è dentro, ma ora che combatto per uscirne me ne accorgo bene: credevo di sapere quello che volevo, ma in realtà ero schiava di una malattia che non mi faceva vivere veramente.
Ora ho un mondo davanti, prima avevo solo un'ossessione.
Combattere a volte è lacerante, sicuramente non è mai facile, ma è la vera arma che abbiamo a disposizione per stare meglio.
Io sono certa al 100% che tutte noi possiamo farcela!!!!!! Forza ragazze, mettiamocela tutta insieme!!!!!!!!!!!!
Brava Veggie e brave ragazze che avete commentato. Non ho mai vissuto il problema personalmente, ma ho imparato a conoscerlo attraverso diverse ragazze che ho incontrato. Alcune di loro sono riuscite a percorrere la strada del ricovero e adesso stanno molto meglio.
Correte il rischio di farcela anche voi, forza ragazze!
Scusami, Veggie, se sono discontinua, ma il trasferimento dei blog didattci mi sta impegnando molto. Ho trasferito Scientificando su Blogger, ma mi resta ancora Matem@ticaMente da trasferire.
Un abbraccio. A presto!
E' bello potersi sostenere a vicenda per uscire da questo incubo soffocante! Ed è ancor più bello quando in un periodo così difficile e delicato trovare la forza (anche virtuale) di persone come te, Veggie :)
Un abbraccio grandissimo e ... CE LA FAREMO!!!
Che bella carica che trasmetti in ogni tuo post! Brava!!
Mi viene da piangere..
nonostaste io non abbia vissuto l'anoressia così profondamente come altre, non riesco a staccarmene.. non riesco a trovare altri appigli per continuare questa vita se non lei..
penso sia "semplice" dire che l'anoressia non vale la pena quando hai un buon margine di vita SENZA l'anoressia... cosa fare quando la malattia era già conclamata e diagnosticata in età pediatrica, come me? sono pochi casi ma esistono, eppure nessuno ne parla.
chiarisco che è solo uno sfogo so che non hai la soluzione ma avevo bisogno di dirlo
un abbraccio a tutte ragazze
:) che bel post!
Non posso essere più d'accordo!
Essere magri (fortemente magri) non vuol dire essere Belli.
La bellezza si trova dentro noi, dentro la nostra anima, siamo belle quando dimostriamo di esserlo in modo naturale, senza bisogno di dimagrire, di fingersi qualcun altro e strafare ancora... (:
^^ bel blog!
Ciao!!!! =D Che dire? Sei una forza della natura! Da ora in poi ti seguirò sempre! =D
Io ho intrapreso la strada della guarigione da circa 3mesi, dopo 2anni di anoressia e bulimia... E bè, già da tempo ho scoperto he non è facile, ma ho anche visto che quando si è insieme è più facile. Avere un appoggio, sapere che non si è sole, sia visrtualmente che (in particolare) nella vita reale.
Io dico che possiamo farcela solo volendolo davvero, proprio come dici tu. Dico che gli alti e i bassi ci sono e ci saranno sempre, ma l'importante è andare avanti sempre a testa alta, senza dimenticare l'obiettivo principale, ovvero vivere.
A presto, un bacione! =D
Ma che cos'è questo ricovero? In ospedale?
Forse a volte basta anche meno..
Comunque bel post :)
Carol
sì, che possiamo farcela... non dobbiamo mai smettere di incoraggiarci anche da sole per superare le ostilità che proviamo verso il cibo... capita a tutte e bisogna fare attenzione
un abbraccio
@ kjk – Adoro quella canzone… Non a caso è quella che io e le altre ragazze abbiamo utilizzato per uno dei nostri video che c’è sul mio canale YouTube… E’ fortissima, trasmette tanta positività… ed è assolutamente vera. Perciò, kjk, ricordatela sempre… perchè la vita è molto altro oltre la restrizione alimentare…
@ .aRianna – Perché è una frase vera… perché tu sei una persona deliziosa e hai tutto il diritto di essere amata esattamente per quello che sei…
Ma certo che puoi mettermi tra i “friends”!... Non mi fa che piacere!...
P.S.= Sì, quella nel reparto di Reumatologia è stata davvero un’esperienza importante e formativa…
@ Wolfie – Hai detto tutto da sola, tesoro… Sì, possiamo farcela assolutamente!...
@ Annarita – Ti ringrazio per il tuo sostegno… sei sempre dolcissima… Non ti preoccupare per la discontinuità, ci mancherebbe… lo so quanto c’è da fare tutti i giorni…
@ Isibéal – L’unione fa la forza… mai detto fu più vero e più saggio… Ed è quello che possiamo fare anche noi: sostenerci a vicenda e non arrenderci, anche nei momenti più duri… perché la salita è un po’ meno ripida se nel percorrerla possiamo fare cordata… Sì che ce la faremo!...
@ Vele/Ivy – Grazie, carissima!...
@ ..without soul.. – Nessuno può giudicare l’intensità del proprio dolore, né tantomeno paragonarlo al dolore altrui… Quando si sta male, si sta male e basta, non ci sono scale di valore. Non ci sono persone che stanno più/meno male di te… Ci sei tu e c’è il tuo dolore. E questo ti fa soffrire. E basta. A parte questo… io non credo proprio che la tua vita sia priva di appigli. Pensaci: se davvero pensassi che nella tua vita non ci sono appigli, non ti saresti rifugiata nell’anoressia. Ti saresti tagliata le vene. Nel momento in cui, invece, scegli una strategia di coping come l’anoressia, vuol dire che senti che avresti molto da perdere, se lasciassi andare tutto… Paradossalmente, è il contrario di quel che scrivi: se ti appigli all’anoressia, è perché vuoi ben altro. È su questo che devi puntare: sfronda. Inquadra quali sono i tuoi veri problemi, e lavora su quelli. Il lasciare andare l’anoressia, quando li avrai risolti, sarà un riflesso… Ti abbraccio forte forte…
@ Piccola stellina – E hai fatto benissimo a sfogarti, se sentivi che ne avevi bisogno… questo blog è qui anche proprio per questo… e mi fa davvero piacere che tu abbia voluto condividere i tuoi pensieri… perché è l’unico modo per non stare a rimuginare e starci ancora peggio. Poi, certo, no, non ho la soluzione. Non ho nessuna soluzione. Se avessi avuto soluzioni, questo blog non sarebbe esistito perché sarei uscita dall’anoressia già da un pezzo. Anzi, se avessi avuto soluzioni, probabilmente non ci sarei neanche mai entrata. Se avessi soluzioni non sarei una persona, sarei un manuale. Ma il fatto è che di manuali per la vita non esistono… così come non esistono soluzioni precostituite che piovono dall’alto… l’unica soluzione è andare avanti, vivere, e incrociare così le proprie personali soluzioni… Soffrire di DCA fin da bambine – e non sei la prima che mi dice una cosa del genere, è più comune di quel che credi, te lo assicuro – si configura in 2 diversi aspetti. Certamente è, per certi versi, più difficile venirne fuori rispetto a chi si ammala più tardi, perché sale su come un qualcosa di "costituzionale", d'intrinseco... Però c’è anche l’altra faccia della medaglia: la consapevolezza. Proprio perché hai sofferto di DCA fin da bambina, riesci a percepire prima il campanello d’allarme che s’accende, e adesso che sei cresciuta hai la razionalità per rendertene conto… certo, la consapevolezza in sé non guarisce, però io credo sia già un primo passo. Inoltre, il fatto che tu abbia sofferto di DCA fin da piccola, non vuol dire che se le cose finora sono state in un certo modo, allora dovranno essere così per forza per sempre. Perché tu hai tutta la forza e la determinazione per cambiare quello che ti fa stare male. E lo sai. Non crogiolarti nel dire che la tua vita è stata sempre e solo un DCA e che quindi non vedi altro… le cose stanno così solo nel patetico caso in cui tu voglia autocommiserarti. Ma io non credo proprio che tu sia una persona del genere. Io credo che tu sappia che la vita è altro. Usa questa consapevolezza come una leva per rovesciare la malattia. E contro di essa rivolgi tutta la tua rabbia. Puoi rovesciare il mondo se solo credi in te stessa.
@ everyMe – Sono perfettamente d’accordo con quello che hai scritto… Anche perché basta guardare alle persone che si hanno intorno e che consideriamo nostri amici per capirlo: magari nessuno di loro è bello nel senso estetico del termine… eppure per noi sono bellissimi. Quello che siamo capaci di trasmettere alle persone trascende dal nostro aspetto fisico… ed è ciò che veramente ci arricchisce…
@ White Lie – Ciao White Lie, benvenuta!... Mi ha fatto davvero piacere leggere il tuo commento così carico di energia e di positività!... E sono proprio d’accordo con quel che hai scritto… La “salvezza” è certo un qualcosa d’individuale, siamo noi che abbiamo un DCA, e nessuno può combattere questa battaglia al nostro posto, anche perché non servirebbe a niente… siamo noi le sole che possiamo combattere per noi stesse. Ed è solo la nostra volontà che ci può portare avanti… Però, nel momento in cui si combatte, è pure importante avere un contesto supportivo… nella vita reale, in primis… e anche qui sul web, ci si può dare una mano a vicenda!... Perché è proprio vero che l’unione fa la forza… Un abbraccio forte…
@ Carol – Ciao! In quanto al concetto di “ricovero”, ti rimando a questo post, così ti sarà tutto più chiaro: http://anoressiabulimiaafterdark.blogspot.com/2008/09/ricovero.html
@ Pupottina – Sì, hai ragione, e bisogna avere fiducia in noi stesse e nella nostra capacità di non arrenderci di fronte a nessuna difficoltà…
@Veggie: (: ahah, oh bhe, sono contenta che tu sia d'accordo con me,e non hai torto su quello che hai detto! Di solito è sempre così... succede anche coi ragazzi, quando siamo innamorati di qualcuno pensiamo che in quella persona non ci sia nessun difetto (nè fisico, nè interiore)per noi è bellissimo\a anche quando è appena sveglio\a in pigiama, e così accade anche con le altre persone, quando vogliam bene a qualcuno per noi è come se fosse bellissimo, come se non avesse difetti , proprio perchè la pensiamo davvero così (:
Perchè quando una persona ti conquista con la sua personalità e nel modo in cui è non te ne frega proprio del suo aspetto fisico, non t'importa se è biondo o moro, non ti importa se è marocchino o cinese, non t'importa se è ricco o povero e sopratutto non ti importa se è in carne o è uno stecchino!
La bellezza, quella vera, si nota quando una persona sa far combaciare la sua personalità con il suo aspetto esteriore (:
Comunque se ti va, passa pure nel mio blog, anche se non è un granchè>.< ho appena iniziato! ^^'
Grazie :) tutto chiaro ora.
Carol
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