venerdì 26 dicembre 2014
...2015, you're welcome! [2^ parte]
(...continua)
Giugno 2014. Soundtrack: “Best Years Of Our Lives”. In Giugno io ed il mio migliore amico Alex abbiamo deciso di intraprendere 2 strade completamente differenti, sia da un punto di vista professionale che personale, per cui abbiamo dovuto separarci. Abbiamo scelto di troncare, perché sapevamo bene entrambi che, se anche all’inizio avesse fatto un male boia, alla lunga sarebbe stata la scelta migliore per tutti e 2. Abituati com’eravamo a vivere come fratelli, per me è stata una separazione lacerante. Come se mi avessero staccato un braccio e una gamba. Solo che io dovevo continuare ad andare avanti, e a fare tutto quello che facevo come se niente fosse stato, ma con un braccio ed una gamba in meno. In realtà non lo so descrivere quello che ho provato, perché è come quando si dice “non ho parole” – e quando ci si accorge che non ne abbiamo veramente. Ché non è solo una frase fatta, è esattamente così. Non è che non ho parole, è che semplicemente non esistono parole per tirare fuori quello che ho dentro. Non esiste decodifica verbale di questi sentimenti. Come quando ci siamo conosciuti al 3° anno. Come adesso. Come sempre. Come per sempre. Perché posso fare tabula rasa di tutto e di tutti, ma il ricordo di tutto ciò che abbiamo vissuto insieme, le emozioni, quelle di cancellarle non c’è proprio verso. Per quanto ci provi, restano sempre lì. Più le cancello, più mi restano dentro. E ora mi tengo dentro solo il vuoto che di lui mi resta.
Io lo so che alla fine i momenti difficili passeranno, e il sole tornerà a splendere. Io lo so che Alex sarà sereno, ed avrà la vita che desidera. Che sembra tanto fiera della frase fatta, ma è la verità. Lo so per certo, perché ad una persona speciale come lui non può che andare tutto bene. Sii felice, Alex, te lo ordino. Perché meriti veramente tutto il meglio, e so che lo avrai. Io? Io rimetterò insieme i cocci, ed andrò avanti, in qualche modo. Sono caduta fin troppe volte per non sapere che, in un modo o nell’altro, sono capace di rimettermi in piedi.
Una lettera, un video, le mie parole inadatte. Sono tutto quello che ho, ed è tutto per te, Alex. Io sono tutta per te. E tu sei tutto per me. Non ci risentiremo né ci rivedremo mai più, ce lo siamo promessi, ma sarà così per sempre. È per questo – lo so. È per questo che L., e tutte le altre, mi hanno sempre odiata anche senza neppure conoscermi. È per questo che sono sempre state gelose di me anche se tra noi due non c’è mai stato niente. Ed è per questo che io, in fondo, non sono mai stata veramente invidiosa di loro, mai davvero gelosa. Perché avrei dovuto esserlo, del resto? Tu eri già mio. Perché è così. Sarò sempre io tua e tu mio.
Lo so. Perché quando dai le cose in pasto agli altri, le cambiano, le sciupano, le immiseriscono.
“Non lo diciamo mai a nessuno, promettimelo”.
“Cosa? Cosa non dobbiamo dire a nessuno?”.
“Il bene che ci vogliamo. Che ci vogliamo un bene così”.
“Promesso”.
(Non è amicizia, e men che meno amore. Un sentimento cui non so neanche attribuire un nome, ma più forte di entrambi. Infinitamente più forte.)
Luglio 2014. Soundtrack: "Не Жалей" / “Don’t regret”. Luglio è stato un mese in rincorsa. Il contraccolpo di dover affrontare la mia quotidianità senza Alex è stato particolarmente forte, ed ho risposto ammazzandomi di lavoro, e sperando che potesse essere una strategia di coping efficace. Perché avevo disperatamente bisogno di credere che sarei stata in grado di metterci sopra una pezza e andare avanti. Mi sentivo completamente persa. Peggio: senza sapere che direzione prendere, e come fare per andare avanti. Abbiamo scelto il minore dei mali, ma mi ha fatto comunque male; la consapevolezza razionale non mi ha protetta dalla tempesta emotiva. Non mi ricordo molto di Luglio, mi ricordo solo che ogni singolo giorno mi sono impegnata al massimo per non crollare. Ho lavorato come una disperata, pure coprendo turni altrui, e dalla mia maschera di medico superefficiente non è trapelato nulla. Non potevo permettermi di crollare, perché Alex non era più al mio fianco, e quindi non ci sarebbe stato nessuno a darmi una mano per ritirarmi su. E non ero sicura che ce l’avrei fatta a rialzarmi da sola. Di Luglio ricordo solo che ho cercato di non rimanerci sotto. Perché sarebbe stato un rischio che non potevo permettermi di correre. E un lusso che non potevo concedermi. Ce l’ho messa tutta per non cedere, perché sapevo che avrei fatto meglio a non cedere. Perché rimettere insieme i pezzi richiede mille volte il tempo che serve per crollare.
Agosto 2014. In Agosto ho fatto il mio check-up annuale con la dietista che mi segue: il mio peso è più o meno costante da alcuni anni, e grazie all’ “equilibrio alimentare” che seguo cerco di mantenerlo tale. Perciò, allo stesso tempo, ho deciso di fare un check-up del blog, data la prossimità del suo 6° compleanno. Il mio blog, con le sue pubblicazioni settimanali, ha raggiunto i 315 lettori fissi. Sono arrivata a 125 followers su Twitter, e per quanto riguarda YouTube ci sono 563 iscritti al mio canale. La mia pagina DeviantArt, invece, ha toccato le 2566 visualizzazioni. Penso sia natura umana che cose del genere incentivino il mio ego (non che ce ne fosse bisogno, eh, era già abbastanza sviluppato di per sé…), ma più di ogni altra cosa sono felice di essere riuscita a raggiungere così tante persone. I commenti ai post e le e-mail che ricevo da voi, da chiunque stia combattendo contro un DCA, sono per me un incentivo a continuare ad impegnarmi in quello che sto facendo. Il più grande complimento che ho ricevuto è stato quello che mi ha inviato una di voi lettrici, scrivendomi che tutte le sere cena insieme a me: le riesce più facile seguire il suo “equilibrio alimentare” se mentre mangia legge i miei post e i miei tweet, o guarda i miei video. Non sono sicura che esista qualcosa che mi si possa dire, e che possa rendermi più felice di così. Il mio blog sta qui, ragazze, e non se ne andrà da nessuna parte. E la soundtrack del mese, perciò, la dedico a voi, perché è esattamente quello che vorrei dirvi: "Go".
Settembre 2014. Soundtrack: “Dangerous”. In Settembre io e justvicky abbiamo deciso di fare una mini-vacanza, ed in pochi giorni abbiamo toccato diverse città. Sono stati dei giorni veramente stupendi per me, una parentesi in cui respirare a pieni polmoni, e avrei voluto che potessero non finire, però so che dovevano finire. Tutte le cose belle finiscono prima o poi. Ed ho il sospetto che sia proprio questo a renderle tali. Il posto che mi è piaciuto di più tra tutti quelli che abbiamo visitato? Vediamo se indovinate…
Ottobre 2014. Soundtrack: “Siamo Una Squadra Fortissimi”. In Ottobre ho ricevuto un incarico di lavoro inaspettato: si trattava di fare da medico per una squadra di calcio locale che milita in serie D. Niente di trascendente, per carità, ma a me piace molto il calcio, e dunque sono stata veramente contenta di poter entrare a far parte del team. Tra l’altro, mi sono trovata molto bene sin da subito sia con i giocatori, sia con il fisioterapista, sia con il Mister, sia con il Presidente per cui, anche se per ora l’accordo è che il mio contratto si chiuderà ad Aprile, quando finirà la stagione sportiva, incrocio le dita nella speranza che possa essermi rinnovato per la stagione sportiva 2015-2016… e, perché no, incrocio le dita affinché questa squadra possa risalire in serie C2 (anche se, nel caso, non potrò comunque vantarmi che è stato merito mio per aver posizionato particolarmente bene un Raucocel ad un giocatore, in seguito ad un contrasto subìto quando è stata battuta una punizione…)
Novembre 2014. Soundtrack: “Down”. In Novembre ho origliato una conversazione tra i miei colleghi del 118/DEA, ed ho così amabilmente scoperto quel che si dice alle mie spalle. La cosa è partita dal primario (Dr. Vittorio C.), che ha detto che poiché io non sono entrata in scuola di specializzazione, non mi avrebbe rinnovato il contratto perché (le sue testuali parole) “chi non riesce ad entrare in scuola di specializzazione è un medico mediocre, e io non voglio medici mediocri nel mio DEA”. Okay, la cosa non mi ha fatto piacere, però ne capisco la logica di fondo: un primario deve tutelare l’azienda, e chiaramente chi fa una specializzazione ha una marcia in più di chi non la fa. Quindi, da un punto di vista prettamente utilitaristico, sebbene mi faccia tutt’altro che piacere, posso anche comprendere il suo ragionamento. Almeno ho saputo in anticipo (anche se in via ufficiosa) che il contratto che ho fino alla fine dell’anno non mi sarebbe stato rinnovato, e che avrei dovuto già darmi da fare per trovare altro. La cosa peggiore è stato il sentire quello che i miei colleghi dicevano alle mie spalle, non tanto sul versante professionale (su quello non avevano niente da ridire, in effetti), quanto piuttosto su quello personale. Non dico che consideravo quelle persone degli “amici”, ci mancherebbe, so bene che l’amicizia è ben altro, però eravamo comunque in buoni rapporti, e non pensavo di essere una tale pezza da piedi ai loro occhi. Che poi: ma il coraggio di venirmele a dire in faccia, certe cose, è chiedere troppo? Io credo che ognuno sia libero di pensare tutto quello che vuole su di me come persona, nel bene e nel male, altro ci mancherebbe!, e magari c’hanno pure ragione… però, almeno l’onestà intellettuale e i coglioni di venirmelo a dire face-to-face, credo che ci vorrebbero. Troppo facile tirare fuori le cose quando io non ci sono, e poi comportarsi come se nulla fosse, con la gentilezza consueta, davanti ai miei occhi. Mi sono consolata pensando che da Gennaio non dovrò più aver a che fare con coglioni del genere.
Dicembre 2014. Soundtrack: “Better Days”. Ed eccomi qua, arrivata alla fine di quest’anno, chiudo il cerchio tornando ad inizio post. Non so cosa mi aspetta nel nuovo anno, e mi appresto ad affrontarlo con un misto di ansia e trepidazione. Recentemente ho letto una frase che recita: "Tomorrow may bring pain, but it cannot steal my joy." (“Il domani può arrecare dolore, ma non può rubare la mia gioia”.) Caro 2015, hai presente il 2014? Ecco, adesso tu cerca di fare un tantino meglio, okay? Voglio trovare un po’ di gioia, e voglio fare in modo che rimanga nella mia vita. Ce la metterò tutta, sai? Perciò, 2015, meglio che stai in guardia!
P.S.= Buon anno nuovo a tutte, ragazze…!
Giugno 2014. Soundtrack: “Best Years Of Our Lives”. In Giugno io ed il mio migliore amico Alex abbiamo deciso di intraprendere 2 strade completamente differenti, sia da un punto di vista professionale che personale, per cui abbiamo dovuto separarci. Abbiamo scelto di troncare, perché sapevamo bene entrambi che, se anche all’inizio avesse fatto un male boia, alla lunga sarebbe stata la scelta migliore per tutti e 2. Abituati com’eravamo a vivere come fratelli, per me è stata una separazione lacerante. Come se mi avessero staccato un braccio e una gamba. Solo che io dovevo continuare ad andare avanti, e a fare tutto quello che facevo come se niente fosse stato, ma con un braccio ed una gamba in meno. In realtà non lo so descrivere quello che ho provato, perché è come quando si dice “non ho parole” – e quando ci si accorge che non ne abbiamo veramente. Ché non è solo una frase fatta, è esattamente così. Non è che non ho parole, è che semplicemente non esistono parole per tirare fuori quello che ho dentro. Non esiste decodifica verbale di questi sentimenti. Come quando ci siamo conosciuti al 3° anno. Come adesso. Come sempre. Come per sempre. Perché posso fare tabula rasa di tutto e di tutti, ma il ricordo di tutto ciò che abbiamo vissuto insieme, le emozioni, quelle di cancellarle non c’è proprio verso. Per quanto ci provi, restano sempre lì. Più le cancello, più mi restano dentro. E ora mi tengo dentro solo il vuoto che di lui mi resta.
Io lo so che alla fine i momenti difficili passeranno, e il sole tornerà a splendere. Io lo so che Alex sarà sereno, ed avrà la vita che desidera. Che sembra tanto fiera della frase fatta, ma è la verità. Lo so per certo, perché ad una persona speciale come lui non può che andare tutto bene. Sii felice, Alex, te lo ordino. Perché meriti veramente tutto il meglio, e so che lo avrai. Io? Io rimetterò insieme i cocci, ed andrò avanti, in qualche modo. Sono caduta fin troppe volte per non sapere che, in un modo o nell’altro, sono capace di rimettermi in piedi.
Una lettera, un video, le mie parole inadatte. Sono tutto quello che ho, ed è tutto per te, Alex. Io sono tutta per te. E tu sei tutto per me. Non ci risentiremo né ci rivedremo mai più, ce lo siamo promessi, ma sarà così per sempre. È per questo – lo so. È per questo che L., e tutte le altre, mi hanno sempre odiata anche senza neppure conoscermi. È per questo che sono sempre state gelose di me anche se tra noi due non c’è mai stato niente. Ed è per questo che io, in fondo, non sono mai stata veramente invidiosa di loro, mai davvero gelosa. Perché avrei dovuto esserlo, del resto? Tu eri già mio. Perché è così. Sarò sempre io tua e tu mio.
Lo so. Perché quando dai le cose in pasto agli altri, le cambiano, le sciupano, le immiseriscono.
“Non lo diciamo mai a nessuno, promettimelo”.
“Cosa? Cosa non dobbiamo dire a nessuno?”.
“Il bene che ci vogliamo. Che ci vogliamo un bene così”.
“Promesso”.
(Non è amicizia, e men che meno amore. Un sentimento cui non so neanche attribuire un nome, ma più forte di entrambi. Infinitamente più forte.)
Luglio 2014. Soundtrack: "Не Жалей" / “Don’t regret”. Luglio è stato un mese in rincorsa. Il contraccolpo di dover affrontare la mia quotidianità senza Alex è stato particolarmente forte, ed ho risposto ammazzandomi di lavoro, e sperando che potesse essere una strategia di coping efficace. Perché avevo disperatamente bisogno di credere che sarei stata in grado di metterci sopra una pezza e andare avanti. Mi sentivo completamente persa. Peggio: senza sapere che direzione prendere, e come fare per andare avanti. Abbiamo scelto il minore dei mali, ma mi ha fatto comunque male; la consapevolezza razionale non mi ha protetta dalla tempesta emotiva. Non mi ricordo molto di Luglio, mi ricordo solo che ogni singolo giorno mi sono impegnata al massimo per non crollare. Ho lavorato come una disperata, pure coprendo turni altrui, e dalla mia maschera di medico superefficiente non è trapelato nulla. Non potevo permettermi di crollare, perché Alex non era più al mio fianco, e quindi non ci sarebbe stato nessuno a darmi una mano per ritirarmi su. E non ero sicura che ce l’avrei fatta a rialzarmi da sola. Di Luglio ricordo solo che ho cercato di non rimanerci sotto. Perché sarebbe stato un rischio che non potevo permettermi di correre. E un lusso che non potevo concedermi. Ce l’ho messa tutta per non cedere, perché sapevo che avrei fatto meglio a non cedere. Perché rimettere insieme i pezzi richiede mille volte il tempo che serve per crollare.
Agosto 2014. In Agosto ho fatto il mio check-up annuale con la dietista che mi segue: il mio peso è più o meno costante da alcuni anni, e grazie all’ “equilibrio alimentare” che seguo cerco di mantenerlo tale. Perciò, allo stesso tempo, ho deciso di fare un check-up del blog, data la prossimità del suo 6° compleanno. Il mio blog, con le sue pubblicazioni settimanali, ha raggiunto i 315 lettori fissi. Sono arrivata a 125 followers su Twitter, e per quanto riguarda YouTube ci sono 563 iscritti al mio canale. La mia pagina DeviantArt, invece, ha toccato le 2566 visualizzazioni. Penso sia natura umana che cose del genere incentivino il mio ego (non che ce ne fosse bisogno, eh, era già abbastanza sviluppato di per sé…), ma più di ogni altra cosa sono felice di essere riuscita a raggiungere così tante persone. I commenti ai post e le e-mail che ricevo da voi, da chiunque stia combattendo contro un DCA, sono per me un incentivo a continuare ad impegnarmi in quello che sto facendo. Il più grande complimento che ho ricevuto è stato quello che mi ha inviato una di voi lettrici, scrivendomi che tutte le sere cena insieme a me: le riesce più facile seguire il suo “equilibrio alimentare” se mentre mangia legge i miei post e i miei tweet, o guarda i miei video. Non sono sicura che esista qualcosa che mi si possa dire, e che possa rendermi più felice di così. Il mio blog sta qui, ragazze, e non se ne andrà da nessuna parte. E la soundtrack del mese, perciò, la dedico a voi, perché è esattamente quello che vorrei dirvi: "Go".
Settembre 2014. Soundtrack: “Dangerous”. In Settembre io e justvicky abbiamo deciso di fare una mini-vacanza, ed in pochi giorni abbiamo toccato diverse città. Sono stati dei giorni veramente stupendi per me, una parentesi in cui respirare a pieni polmoni, e avrei voluto che potessero non finire, però so che dovevano finire. Tutte le cose belle finiscono prima o poi. Ed ho il sospetto che sia proprio questo a renderle tali. Il posto che mi è piaciuto di più tra tutti quelli che abbiamo visitato? Vediamo se indovinate…
Ottobre 2014. Soundtrack: “Siamo Una Squadra Fortissimi”. In Ottobre ho ricevuto un incarico di lavoro inaspettato: si trattava di fare da medico per una squadra di calcio locale che milita in serie D. Niente di trascendente, per carità, ma a me piace molto il calcio, e dunque sono stata veramente contenta di poter entrare a far parte del team. Tra l’altro, mi sono trovata molto bene sin da subito sia con i giocatori, sia con il fisioterapista, sia con il Mister, sia con il Presidente per cui, anche se per ora l’accordo è che il mio contratto si chiuderà ad Aprile, quando finirà la stagione sportiva, incrocio le dita nella speranza che possa essermi rinnovato per la stagione sportiva 2015-2016… e, perché no, incrocio le dita affinché questa squadra possa risalire in serie C2 (anche se, nel caso, non potrò comunque vantarmi che è stato merito mio per aver posizionato particolarmente bene un Raucocel ad un giocatore, in seguito ad un contrasto subìto quando è stata battuta una punizione…)
Novembre 2014. Soundtrack: “Down”. In Novembre ho origliato una conversazione tra i miei colleghi del 118/DEA, ed ho così amabilmente scoperto quel che si dice alle mie spalle. La cosa è partita dal primario (Dr. Vittorio C.), che ha detto che poiché io non sono entrata in scuola di specializzazione, non mi avrebbe rinnovato il contratto perché (le sue testuali parole) “chi non riesce ad entrare in scuola di specializzazione è un medico mediocre, e io non voglio medici mediocri nel mio DEA”. Okay, la cosa non mi ha fatto piacere, però ne capisco la logica di fondo: un primario deve tutelare l’azienda, e chiaramente chi fa una specializzazione ha una marcia in più di chi non la fa. Quindi, da un punto di vista prettamente utilitaristico, sebbene mi faccia tutt’altro che piacere, posso anche comprendere il suo ragionamento. Almeno ho saputo in anticipo (anche se in via ufficiosa) che il contratto che ho fino alla fine dell’anno non mi sarebbe stato rinnovato, e che avrei dovuto già darmi da fare per trovare altro. La cosa peggiore è stato il sentire quello che i miei colleghi dicevano alle mie spalle, non tanto sul versante professionale (su quello non avevano niente da ridire, in effetti), quanto piuttosto su quello personale. Non dico che consideravo quelle persone degli “amici”, ci mancherebbe, so bene che l’amicizia è ben altro, però eravamo comunque in buoni rapporti, e non pensavo di essere una tale pezza da piedi ai loro occhi. Che poi: ma il coraggio di venirmele a dire in faccia, certe cose, è chiedere troppo? Io credo che ognuno sia libero di pensare tutto quello che vuole su di me come persona, nel bene e nel male, altro ci mancherebbe!, e magari c’hanno pure ragione… però, almeno l’onestà intellettuale e i coglioni di venirmelo a dire face-to-face, credo che ci vorrebbero. Troppo facile tirare fuori le cose quando io non ci sono, e poi comportarsi come se nulla fosse, con la gentilezza consueta, davanti ai miei occhi. Mi sono consolata pensando che da Gennaio non dovrò più aver a che fare con coglioni del genere.
Dicembre 2014. Soundtrack: “Better Days”. Ed eccomi qua, arrivata alla fine di quest’anno, chiudo il cerchio tornando ad inizio post. Non so cosa mi aspetta nel nuovo anno, e mi appresto ad affrontarlo con un misto di ansia e trepidazione. Recentemente ho letto una frase che recita: "Tomorrow may bring pain, but it cannot steal my joy." (“Il domani può arrecare dolore, ma non può rubare la mia gioia”.) Caro 2015, hai presente il 2014? Ecco, adesso tu cerca di fare un tantino meglio, okay? Voglio trovare un po’ di gioia, e voglio fare in modo che rimanga nella mia vita. Ce la metterò tutta, sai? Perciò, 2015, meglio che stai in guardia!
P.S.= Buon anno nuovo a tutte, ragazze…!
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18 commenti:
Ciao veggie,innanzitutto voglio augurarti buone feste di fine anno,che il prossimo possa riservarti tutte le gioie che meriti.
Rileggendo il tuo resoconto,ho pensato che non è stato un anno idilliaco ma è stato un anno "pieno","vissuto"!
Non so se mi spiego..forse no,cerco di farlo meglio: se io mi guardo indietro,non saprei fare un riassunto del mio anno,è stato tutto piatto e confuso e non so distinguere i periodi.
Tutto ciò mi fa star male perché so che questo è dovuto al fatto che non vivo a pieno la mia vita. Certo, rispetto al mio periodo più nero le cose sono migliorate ma non sto bene come gli altri pensano. Per di più negli ultimi giorni mi sento ancora di più in una bolla, un po' stordita,ovattata e sono preoccupata perché penso che possa essere qualcosa di grave.
Non so cosa fare.
ti abbraccio
Veggie... prima di tutto grazie. Di esserci sempre. E per questa pagina di te che ci regali, così intima, così preziosa.
Leggendo di te e di Alex mi è tornato alla mente un romanzo di una fra le mie autrici preferite, in particolare questa citazione:
"...non è morto, vive!!! Da qualche parte sotto questo cielo."
Fu una cosa di cui mi resi conto all'improvviso. In quel momento anche lui era vivo e proprio come me stava facendo qualcosa in compagnia di qualcuno, scandendo così il tempo della vita.
L'incredibile tristezza che avevo provato fino a quel giorno cominciò ad apparirmi una gioia, al punto che mi vennero le lacrime agli occhi. Come un raggio di sole dorato che penetra tra le fitte nubi, il presente irradiava tutto il suo potere magico.
[Banana Yoshimoto - L'ultima amante di Hachiko]
Non so, non me la sento di augurare a te, a tutte le ragazze che passano di qui, a me stessa un nuovo fantastico anno.
Se potessi chiedere questa grazia a un dio, lo farei.
Quindi, la speranza che esprimo per tutte noi, e per tutti gli altri, là fuori, che in ogni momento lottano contro il proprio dèmone, è quella di scegliere, giorno dopo giorno, di donarsi la VITA, sempre, senza timore di sbagliare o farsi male.
Credo ke quello ke hai provato cn la separazione tra te e Alex nn sia molto diverso da quello ke ho provato io cn Tomasz. Indipendentemente dall'amore, dall'affetto, dalla complicità...quello ke era insomma e quello ke voi lo ritenevate...il sapervi felici a vicenda penso sia la più bella sicurezza ke vi siete dati, nonostante il distacco. Quoto Christiane.....qnt potrei voler credere alla sua citazione. È ke " altro" nn sn io...una speranza melanconica.
Cavoli! Il tuo è stato un anno decisamente intenso! Spero che il 2015 possa essere, come dire, più "leggero" e positivo!
Ah... Per la cronaca, la penso come te sul dire le cose in faccia!
Buon anno Veggie :)
ciao.... mi è venuta un po di tristezza leggendoti perchè hai passato un anno davvero difficile... purtroppo distaccarsi da qualcuno è sempre tremendo... che sia un amore, un amico o un familiare a te molto caro... però se è destino tutto si sistemerà... devi solo pensare a te adesso.. e ad avere la forza sempre di rifarti una vita...ti abbraccio e ti auguro un anno pieno di rivoluzioni positive...
ciao.... mi è venuta un po di tristezza leggendoti perchè hai passato un anno davvero difficile... purtroppo distaccarsi da qualcuno è sempre tremendo... che sia un amore, un amico o un familiare a te molto caro... però se è destino tutto si sistemerà... devi solo pensare a te adesso.. e ad avere la forza sempre di rifarti una vita...ti abbraccio e ti auguro un anno pieno di rivoluzioni positive...
Finalmente É arrivata la seconda parte! Aspettavo da qualche giorno e devo dire che rimango sempre stupita di come scrivi, di come racconti questi tuoi 12 mesi.
Il tuo é stato un anno pieno, sicuramente non noioso, un pò complicato ma non credo poi così "nero". Leggo molte cose positive, molte soddisfazioni e amicizie nate-confermate. Riguardo alla separazione da Alex immagino sia stato dolorosissimo, e lo sia ancora. Tienilo sempre stretto nel tuo cuore, rinchiudi tutti i momenti, i ricordi lì dentro.. Nessuno potrâ portarteli via, nessuno potrá finire questa amicizia infinita.
Mi é dispiaciuto leggere dei commenti dei tuoi colleghi medici e della fine del tuo contratto saputa in via ufficiosa. Per il lavoro sono certa che ne troverai altri perché hai la stoffa, le qualifiche, la forza per ottenerlo.
Per i discorsi... Non c è da farci niente, la gente sparla dietro e davanti ti sorride. Il mondo é pieno di falsitá e di maschere, non possiamo farci condizionare da ciò, anzi, ho imparato che dobbiamo essere sempre vigili, "sull'attenti!"
È una vita che falsi amici, amiche sopratutto, mi sparlano dietro... Per come mi sono vestita, per la mia magrezza, per il mio caratteraccio, per i miei silenzi..
(Se le persone fossero più dirette, più sincere, più vere sarebbe tutto più facile...)
Ti auguro un 2015 "potente", pieno di emozioni e di coraggio. Buon anno anche a chiunque legge questo blog :)
Ps. Grazie per i tuoi post perché, è vero, mi danno un pizzico di forza in più per andare avanti nella lotta quotidiana contro il DCA. Grazie per le tue risposte ai miei commenti.. Grazie per esserci "tecnologicamente" (passami il termine!! Ahah) Veggie!!
Ciao Veggie, tanti auguri di buone feste e un grande in bocca al lupo per un inizio anno strepitoso!
Cara Veggie... leggendo il post preccedente e quello che hai pubblicato adesso, vedo un anno davvero pieno di prove... diciamo che il 2014 ti ha messo davanti a tante nuove circostanze, ti ha messa a dura prova, ma hai reagito bene a questi colpi della vita. Penso che sia stato davvero difficilissimo e che tu abbia combattuto molto, hai stretto i denti, hai trovato delle strategie per andare avanti. E ce l'hai fatta! questa è una cosa bellissima, è davvero un bel risultato dopo mesi e anni di lavoro su te stessa...
ti auguro con tutto il mio cuore un 2015 pieno di novità, di vita e di coraggio.
Auguri guerriera!
un abbraccio
Cara Veggie,
sono una lettrice silenziosa, di solito non commento. Però ci tenevo ad augurarti un 2015 ricco di serenità e tranquillità!
Un abbraccio.
Elly
Ho letto anche la seconda parte del resoconto del tuo 2014, e mi sono presa un po’ di tempo prima di commentare, per avere un’idea di quello che ti volevo dire, perché appena ho letto questo post avevo in testa miriadi di pensieri, e mi sarebbe venuto un commento chilometrico.
Comunque, prendendo una cosa alla volta: per prima cosa grazie per la “dedica collettiva” del mese di agosto. Ho sentito la canzone, mi sono commossa. È un augurio bellissimo quello che fai, e vorrei dirti che lo faccio altrettanto a te. Mi sembra quasi scontato ringraziarti del blog, quindi ti ringrazio per questa bellissima dedica!!!!!!!!!!!!!!!!!
Bello che tu abbia trovato un lavoro (anche se a tempo determinato) nel mondo del calcio, soprattutto se è persino uno sport che ti piace, così puoi unire l’utile al dilettevole!!!!!!!!! Io naturalmente ti auguro che il contratto ti venga rinnovato, però adesso pensa a goderti perlomeno questo anno sportivo per il quale hai il contratto. Io credo che se lavori bene non c’è ragione per cui non te lo debbano rinnovare, per cui devi fargli vedere che ci sai fare, e io penso che non avranno ragione per non rinnovartelo, a maggior ragione se ti trovi bene con tutto il team, per cui non credo che rinuncerebbero ad una persona con cui hanno lavorato bene per prendersi un perfetto sconosciuto, visto che immagino che in ogni caso una squadra di calcio un medico ce lo debba avere.
Non conosco il posto in cui sei stata a settembre, o per lo meno la foto non mi rammenta, però intuisco che debba essere qualcosa come un’esposizione di automobili (d’epoca??????), quindi non metto in dubbio che sia un posto che ti è piaciuto molto!!!!!!! E poi, ovunque tu sia andata, io credo che fare una vacanza in compagnia di un’amica sia sempre un gran piacere e una cosa molto bella, per cui sono sicura che sia stata una vacanza bellissima, ovunque tu sia andata!!!!!!!!!
Quando ho letto il mese di novembre, mi sarebbe venuta voglia di venire lì e prendere a calci quegli ipocriti dei tuoi colleghi, ti giuro. Guarda, sono d’accordo con te: le cose bisognerebbe dirle in faccia, senza alcun timore di sostenere le proprie opinioni. Il pettegolezzo è una delle cose che proprio non sopporto, penso che sia veramente da persona codarde e false il dire una cosa e poi il comportarsi di fronte a te in altro modo. Non ci devi neanche rimanere delusa di fronte a persona così, sono solo degli ipocriti che non meritano niente, meglio perderli che trovarli.
Per quanto riguarda infine la separazione da Alex, non posso nemmeno immaginare la sofferenza (ma capisco che è grandissima, perché è l’unica cosa su cui non fai ironia), quindi non starò qui a costruirne l’apologia. Ti dico solo che, se la vostra amicizia era comunque destinata a degradarsi progressivamente per via delle diverse scelte che avete fatto, allora forse è stato davvero meglio darci un taglio di netto. Gli stillicidi non portano mai a niente di buono. Solo voi sapete quanto vi siete voluti bene, e se avete scelto così sono certa che non l’avete fatto a cuor leggero, ma pensando che fosse la migliore alternativa possibile. Spero solo che si allevi, perché so quanto fanno male certe ferite del cuore.
Ti auguro un 2015 quanto migliore possibile!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Cara Veggie, non ti ho mai commentato prima ma ti leggo da quando ho capito di avere un problema, anzi è proprio grazie ai tuoi post che ho capito di averlo perché pensavo che le sensazioni che avevo fossero normali ed ero cosi anestetizzata nel mio mondo malato che l'avevo confuso con quello vero. Nelle tue parole ho riconosciuto spesso le mie, hai saputo esprimere perfettamente ciò che provavo anch'io ai dato voce alle parole che non riuscivo a far uscire. Quando dici che l'anoressia è una strategia di coping e che ci se ne vorrebbe liberare ma non ci si vuole liberare dalle sensazioni che ti da perché in tutto quell'inferno ci trovi del positivo e questo prevale sui lati negativi. In questo momento non c'è altro che la malattia nella mia vita anche se spesso mi ritrovo a pensare di mangiare troppo per essere malata, pesare troppo per essere malata e di conseguenza non sentirmi abbastanza malata, anche se so che è il background mentale che fa la malattia... Ma nonostante questo a volte non sento di avere un problema. Scusa se ho invaso questo post ma ho scelto l'ultimo che hai pubblicato per comunicare con te, ti ammiro molto e i tuoi consigli sono sempre ben accetti. Buon 2015 da una semplice ragazza di 17 anni che sembra aver perso la sua strada un bacio :*
- Kiki
@ Nina DC – Ciao Nina, ti ringrazio e contraccambio l’augurio di tutto cuore… E’ vero, questo 2014 è stato tutt’altro che un anno idilliaco, guarda… però, credo che comunque sia stato com’è stato per insegnarmi qualcosa. Per testare la mia resilienza. E, a suo modo, forse anche per permettermi di andare avanti… Comunque, mi sento di volerti rassicurare: anch’io ho dovuto pensarci bene, e fare una cernita quando ho scelto quale momento raffigurare per ogni mese… non è stata una cosa rapida ed immediata, come uno schioccare di dita. Quindi, non ti preoccupare se provi a guardare all’anno appena trascorso e, a prima vista, ti sembra tutto confuso… non ti preoccupare e non scappare, perché è del tutto normale che sia così, a primo acchito. Per cui, devi prendere tutta la tua calma, e cercare poco a poco di focalizzarti sulle cose… e così potrai distillare dei ricordi più nitidi. Questo per quanto riguarda in ricordo in sé. Dall’altra parte, a me sembra nonostante tutto positivo il fatto che tu sia consapevole che in questo momento non stai vivendo a pieno la tua vita… perché una consapevolezza è pur sempre un punto di partenza su cui lavorare. Da quello che leggo, mi sembra di capire che ti trovi in una sorta di situazione intermedia: non va male come andava prima, ma non va neanche bene come vorresti. Lascia stare quello che gli altri pensano… l’unica cosa che conta è come ti senti tu, a prescindere da quello che una persona può credere di vedere dall’esterno. E se tu senti che non stai ancora bene come vorresti… continua a lavorare su te stessa e sulla tua vita. Per rompere quella bolla da cui ti senti circondata, ed andare ancora avanti.
P.S.= Non so ovviamente cosa sia la cosa grave cui accenni… Ma, qualora avessi voglia di parlarne, anche solo come valvola di sfogo, mi trovi sempre sulla mail… (veggie.any@gmail.com)
@ Christiane – Conosco alcune delle opere della scrittrice Banana Yashimoto, ma non avevo mai letto quella di cui mi riporti la citazione… farò un salto in biblioteca quanto prima. Perché, sì, la frase che mi hai scritto è di un’intensità enorme… e più la leggo più mi chiedo dove sia possibile trovare parole per scrivere una cosa del genere, perché io non avrei saputo proprio trovarne. L’ho riletta un sacco di volte, perché è di una verità sconcertante nella sua semplicità… è una di quelle cose sulle quali magari neanche ci si sofferma, che forse si dà per scontata, e che pure è di un vero allucinante, e contemplarla allarga parecchio gli orizzonti. Perciò, semplicemente GRAZIE per averla condivisa. Grazie per avermi regalato questo importantissimo spunto di riflessione… Grazie, perché mi hai permesso di non dare per scontata una cosa così semplice eppure così importante.
P.S.= Mi unisco al tuo augurio… Io non credo in nessun dio, perciò spero proprio che saremo capaci di farci questa grazia da sole…
@ PIEKNA_LALKA_38 – Sono d’accordo con te sulla sostanziale rassomiglianza emotiva delle nostre esperienze… In fin dei conti, se ci pensi, parole come “amore”, “amicizia”, “affetto”, “complicità” sono nient’altro che delle etichette che definiscono una serie di convenzioni sociali… ma non dicono niente in merito alla profondità e alla vastità dei sentimenti che ci stanno dietro. Questi, li sappiamo solo noi che li viviamo. E non esistono parole tali da definirli o contenerli. Io spero davvero che Alex sia felice nelle decisioni che ha preso e nell’esistenza che si è scelto, perché se lo merita tutto, e se per questo io ci dovrò stare male ancora per un po’… pazienza, supererò anche questa. Ci vorrà il tempo che ci vorrà, ma supererò anche questa.
P.S.= Il lapsus “potrei voler”/“vorrei poter” secondo me non è stato casuale: una speranza melanconica è pur sempre una speranza… perciò, tienitela stretta! ^__-
@ Viellina – Che dire, Viellina, lo spero anch’io…! Lo spero per me, per te… per chiunque mi stia leggendo. Grazie per l’appoggio a proposito del dire le cose in faccia… a volte mi sembra di essere io quella in torto perché lo faccio… Buon anno anche a te!...
@ bea bilba – Ti ringrazio per le tue parole… Sì, effettivamente nel complesso il 2014 non è stato un anno facile… cercherò di impegnarmi per questo anno che entra adesso, ma spero anche che mi vada un po’ di culo, perché ci sono cose in cui l’impegno è solo una parte, poi ci vuole anche un pizzico di fortuna… Sì, credo che il distacco da chi si vuole bene sia la cosa più difficile sempre e comunque… perché bisogna imparare a ridisegnarsi senza avere più quella persona al nostro fianco… e ci vuole tempo.
@ Ilaria – Grazie a te per i tuoi commenti, Ilaria, che mi fa sempre molto piacere leggere… Ah no, direi che proprio non ho avuto il tempo di annoiarmi, quest’anno… anche se di certe grane ne avrei fatto volentieri a meno… però, certo, so bene che c’è stato ben di peggio nella mia vita rispetto a questo anno appena trascorso, quindi lungi da me l’idea di lamentarmi.
In quanto al discorso delle persone che ti sparlano dietro… sì, anch’io apprezzerei molto se le persone fossero più dirette e, più che altro, si assumessero il coraggio di sostenere a viso aperto le proprie opinioni, anche quando non sono positive e danno contro un’altra persona. Preferisco comunque sapere chi ho davanti e cosa pensa di me, piuttosto che falsi sorrisi di mera circostanza. Fino a che a comportarsi così sono persone di cui non m’importa niente, me ne sbatto completamente… ma quando pensieri del genere vengono fuori da parte di colleghi con cui comunque mi pareva di aver sempre avuto un buon rapporto… bè, la cosa cambia un po’, e inevitabilmente ne vengo un po’ toccata. Niente di che, ci mancherebbe!, però è stato comunque un atteggiamento da parte loro che non mi è piaciuto affatto. Mi dispiace leggere che, nel tuo caso, sono state persone che ritenevi veri e propri amici/amiche a comportarsi così nei tuoi confronti… posso solo provare ad immaginare quanto tu debba esserti sentita pugnalata alle spalle… però, secondo me anche delle esperienze così negative possono averti insegnato qualcosa di positivo: ovvero, il valore della vera amicizia, di quelle persone che sono sinceramente autentiche con te, e contemporaneamente quanto poco siano da considerare gli ipocriti, che meritano solo di andare a quel paese.
Per il lavoro invece… Non sono in grado di dire se ho la forza e la stoffa, poiché non sta a me giudicare. Posso però dire che non ho purtroppo le qualifiche, perché non sono in scuola di specializzazione. Per questo penso sia ora come ora più unica che rara per me la possibilità di trovare ulteriore lavoro in campo medico. Cercherò di arrangiarmi, in ogni caso… come ho sempre fatto, del resto.
Per quanto riguarda Alex… sì, la parola “dolorosissimo” credo sia riduttiva per descrivere quello che ho provato… come ogni qualsiasi parola nei nostri confronti non può che esserlo del resto. Certo, conservo delle memorie meravigliose, questo è indubbio (anche se desidererei non fossero solo memorie…), e d’altronde non ho altra possibilità che mettere un punto e a capo, e andare avanti.
Grazia ancora per le tue parole!...
@ Vele/Ivy – Grazie Vele/Ivy, altrettanto!...
@ Pulce - Grazie mille per l'augurio, Pulce, ne farò tesoro!... Sì, il 2014 è stato un anno sodo... e non dico che ho reagito bene/male, perché ci sono state alcune cose cui ho reagito bene, ed altre cui ho reagito male... diciamo che complessivamente ho fatto del mio meglio. E adesso stiamo un po' a vedere cosa riserverà il futuro...
@ Elsa S. - Grazie di cuore, Elly!... Contraccambio l'augurio, spero che il prossimo anno possa esserlo altrettanto anche per te!...
@ Wolfie – Sii pure kilometrica, nessun problema… Ti rispondo anch’io pezzo per pezzo, allora!... Per quanto riguarda la squadra di calcio, in realtà ricercavano nello specifico un medico specializzato in ortopedia per ovvi motivi… poi hanno ingaggiato me in extremis perché ortopedici disponibili nell’immediato nisba, ma il loro obiettivo è quello di avere un ortopedico, quindi non credo proprio che, oggettivamente, il mio contratto sia destinato al rinnovo… intanto mi prendo quello che di positivo c’è, non posso far altro…
Per quanto riguarda Settembre… ci sei andata abbastanza vicina. La foto è stata scattata a Maranello, dove c’è il museo Ferrari… e dove quindi c’è l’esposizione di un gran numero di queste auto tra cui, difetti, anche alcune Ferrari d’epoca, come quella nella foto in questione… A parte questo, ovviamente concordo con te: una vacanza con un’amica è uno spettacolo ovunque, anche a stare chiuse in una casa per una settimana.
Grazie per la solidarietà offertami a proposito della situazione con i (ormai ex) colleghi di lavoro… mi fa piacere constatare che non sono l’unica che odia l’ipocrisia… In ogni caso non me la prendo per quello che hanno detto, figurati, solo che avrei preferito un confronto face-to-face, tutto qua…
Infine, per quel che concerne il discorso di Alex… boh, non lo so. Non lo so davvero. Come si suol dire, ormai il dado è tratto, ergo indietro non si torna. Ci sono scelte nella vita che non sono reversibili, e questa è una di quelle. Comunque vada, non sapremo mai come sarebbe andata altrimenti. Abbiamo imboccato questa strada, e non possiamo far altro che andare avanti.
Grazie a te per i tuoi commenti e per leggermi sempre, altro che grazie a me…!
@ Kiki - Ciao Kiki, non c'è niente di cui tu debba scusarti, figurati, anzi, mi fa molto piacere leggere il tuo commento... e ti ringrazio di cuore per quello che hai scritto a proposito del mio blog.
A parte questo... mi parli di non sentirti abbastanza malata... bè, allora ti lascio in link di questo mio post, non so se l'hai letto:
http://anoressiabulimiaafterdark.blogspot.it/2011/03/chiedere-aiuto.html
... spero possa esserti utile, a suo modo.
Detto ciò, sei seguita da qualcuno? Quale psicologo/psichiatra/psicoterapeuta e qualche dietologo/dietista/nutrizionista?... Te lo chiedo perchè, sulla base della mia esperienza, riuscire a combattere contro un DCA è più agevole quando si è affiancate da persone professionalmente competenti che ci aiutano a gestire tanto l'alimentazione quanto... i pensieri. Se senti che in questo momento nella tua vita non c'è altro che la malattia... hai toccato il fondo. Adesso spetta a te la scelta di provare da risalire. Ovviamente, come ti dicevo, non devi fare tutto da sola. puoi contare su professionisti competenti... e, perchè no, sul supporto delle persone che ti circondano. Perchè hai solo 17 anni, una vita davanti, ed è un peccato se dai anche solo un giorno in più in pasto ad una malattia che prende tutto e non restituisce niente. E' vero, l'anoressia a suo modo, per quanto malato e distorto, è un'ottima strategia di coping... però ne esistono moltissime altre che possono esservi sostituite, e che sono altrettanto efficaci e non deleterie per la tua salute. E poi esiste il guardare oltre: cosa ti piace nella vita? Quali sono i tuoi interessi? I tuoi obiettivi?... Cerca di focalizzarli, e fanne la tua priorità: perchè la malattia si tiene a bada dando spazio alla vita, ovvero a tutto quello che ti piace fare e ti rende serena... e ti fa capire che tutto questo "altro" è infinitamente migliore della miseria in cui ti riduce un DCA. Hai ragione, una malattia come l'anoressia può farti perdere la strada... adesso è il tuo momento per riprendere in mano la bussola e ricominciare a camminare. Grazie ancora per il tuo commento, un abbraccio forte...
Grazie mille per la tua risposta, per me sei fonte di ispirazione! Ho letto il tuo articolo sul non sentirsi abbastanza malata e che dire, fantastica come sempre! Purtroppo non sono seguita ma mi è stato consigliato un percorso psicologico dal mio medico di base e come dici tu avendo un aiuto professionale è molto più facile uscirne quindi credo che seguirò il tuo consiglio.. Magari poi ti faro sapere :) hai perfettamente ragione quando dici che per guarire è fondamentale avere una vita e interessi al di fuori del DCA, io ne ho molti amo cantare ma non lo sa nessuno e me ne vergogno troppo... E quindi l'aspetto che mi tiene ancorata alla malattia è proprio la sua funzione di coping che spero riuscirò a sovrastare con altre non dannose per me... Un bacione e continua a dare chi che dai sempre sei grandiosa!
-Kiki
Continua a fare ciò che fai* scusami ma il correttore automatico si diverte a farmi fare molle errori di ortografia
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