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sabato 7 maggio 2011
Smetterla di contare le calorie: alcuni trucchi
Fortunatamente, nonostante la mia anoressia, quello di contare le calorie non è mai stato un mio problema perché non l’ho mai fatto. Tuttavia, parlando durante i miei vari ricoveri con altre ragazze nella mia stessa condizione, mi sono accorta che il conteggio ossessivo delle calorie è un problema che riguarda molte ragazze anoressiche.
Trovo perciò che un primo fondamentale passo per straccarsi da quelle che sono le compulsioni che in alcuni casi possono essere proprie dell’anoressia, un primo step per rompere il circolo vizioso in cui l’anoressia ingabbia, possa essere, per chi soffre di questo problema, quello di smetterla di contare le calorie. Questa può diventare infatti un’abitudine ossessiva di cui è difficile liberarsi, ma che non fa altro che reiterare il loop distorto del DCA.
Penso che il percorso di ricovero preveda il provare a riavvicinarsi al cibo sforzandosi di non vederlo come un “mucchietto di calorie”, ma come un qualcosa che ci cerve per nutrirci – e quindi per prenderci cura di noi stesse.
Voglio perciò provare a darvi qualche consiglio su come riuscire a smettere di contare le calorie. Ovvio, nessuna pretesa di soluzioni a prova di bomba. Solo un tentativo che spero possa esservi utile.
1 – Bevete latte/succhi di frutta/etc… da bicchieri di differente forma e volume. Usate un bicchiere di cui non conoscete il volume, e riempitelo secondo quanto avete sete, senza pensare a quante calorie possa contenere quel TOT di bevanda.
2 – Togliete le etichette informative non appena comprate il cibo, scegliendolo secondo i vostri gusti e non secondo l’ammontare delle calorie scritto sull’etichetta. Non conoscere le calorie di quello che si assume non ne cambia l’apporto, e aiuta un sacco da un punto di vista psicologico. Provare per credere!
3 – Cucinate cibo in abbondanza in modo che vi sia sufficiente per alcuni giorni, senza stare a misurare gli ingredienti. Quando il tutto è pronto, fate delle porzioni a occhio e mettetele nel frigorifero. Così saprete più o meno quello che mangiate, senza però conoscerne l’esatto ammontare calorico.
4 – Chiedete a una vostra amica di cucinarvi qualcosa che lei mangia abitualmente. Questo può far paura, lo riconosco, ma se poi mangiate insieme questo può darvi un idea di cosa significhi tornare a mangiare “normalmente”, e la presenza di un’altra persona può distrarvi dall’ansia.
5 – Il cibo non è un nemico. Pensate al cibo come se fosse la vostra medicina: calorie, nutrienti, vitamine e sali minerali vi aiuteranno a riparare il danno che l’anoressia ha inflitto al vostro corpo.
Per esempio: il calcio rinforza le ossa; i carboidrati sono la primaria fonte di energia; i lipidi sono necessari per la protezione termica, per la riserva di energia, per sostenere gli organi, per avere il ciclo, e per migliorare il tono della pelle; etc…
6 – Ricordate che comunque il calcolo delle calorie nelle etichette informative è sempre inaccurato, e che questo può portarvi a fare scelte alimentari scorrette e illogiche. Inoltre 100 calorie di carne non equivalgono a 100 calorie di burro.
7 – Se anche avete imparato a mente le tabelle nutrizionali e conoscete le calorie associate ad ogni singolo alimento che ingerite, la cosa più importante da fare è non sommarle per calcolare il totale. Se vi rendete conto che lo state facendo, cercate di distogliere immediatamente l’attenzione concentrandovi su una qualsiasi altra cosa. Per esempio, un segnale di STOP.
8 – Quando vi vengono dei pensieri relativi alle calorie del cibo e provate ansia, dite a voi stesse: “Ho il diritto di nutrirmi (senza pensare all’apporto calorico!) e di non farmi del male”.
Ragazze, avete sempre una scelta. Fate la scelta giusta, che purtroppo non è mai quella più facile, ma è inevitabilmente quella necessaria. Per smettere di contare le calorie. E per smettere di contare sull’anoressia.
Trovo perciò che un primo fondamentale passo per straccarsi da quelle che sono le compulsioni che in alcuni casi possono essere proprie dell’anoressia, un primo step per rompere il circolo vizioso in cui l’anoressia ingabbia, possa essere, per chi soffre di questo problema, quello di smetterla di contare le calorie. Questa può diventare infatti un’abitudine ossessiva di cui è difficile liberarsi, ma che non fa altro che reiterare il loop distorto del DCA.
Penso che il percorso di ricovero preveda il provare a riavvicinarsi al cibo sforzandosi di non vederlo come un “mucchietto di calorie”, ma come un qualcosa che ci cerve per nutrirci – e quindi per prenderci cura di noi stesse.
Voglio perciò provare a darvi qualche consiglio su come riuscire a smettere di contare le calorie. Ovvio, nessuna pretesa di soluzioni a prova di bomba. Solo un tentativo che spero possa esservi utile.
1 – Bevete latte/succhi di frutta/etc… da bicchieri di differente forma e volume. Usate un bicchiere di cui non conoscete il volume, e riempitelo secondo quanto avete sete, senza pensare a quante calorie possa contenere quel TOT di bevanda.
2 – Togliete le etichette informative non appena comprate il cibo, scegliendolo secondo i vostri gusti e non secondo l’ammontare delle calorie scritto sull’etichetta. Non conoscere le calorie di quello che si assume non ne cambia l’apporto, e aiuta un sacco da un punto di vista psicologico. Provare per credere!
3 – Cucinate cibo in abbondanza in modo che vi sia sufficiente per alcuni giorni, senza stare a misurare gli ingredienti. Quando il tutto è pronto, fate delle porzioni a occhio e mettetele nel frigorifero. Così saprete più o meno quello che mangiate, senza però conoscerne l’esatto ammontare calorico.
4 – Chiedete a una vostra amica di cucinarvi qualcosa che lei mangia abitualmente. Questo può far paura, lo riconosco, ma se poi mangiate insieme questo può darvi un idea di cosa significhi tornare a mangiare “normalmente”, e la presenza di un’altra persona può distrarvi dall’ansia.
5 – Il cibo non è un nemico. Pensate al cibo come se fosse la vostra medicina: calorie, nutrienti, vitamine e sali minerali vi aiuteranno a riparare il danno che l’anoressia ha inflitto al vostro corpo.
Per esempio: il calcio rinforza le ossa; i carboidrati sono la primaria fonte di energia; i lipidi sono necessari per la protezione termica, per la riserva di energia, per sostenere gli organi, per avere il ciclo, e per migliorare il tono della pelle; etc…
6 – Ricordate che comunque il calcolo delle calorie nelle etichette informative è sempre inaccurato, e che questo può portarvi a fare scelte alimentari scorrette e illogiche. Inoltre 100 calorie di carne non equivalgono a 100 calorie di burro.
7 – Se anche avete imparato a mente le tabelle nutrizionali e conoscete le calorie associate ad ogni singolo alimento che ingerite, la cosa più importante da fare è non sommarle per calcolare il totale. Se vi rendete conto che lo state facendo, cercate di distogliere immediatamente l’attenzione concentrandovi su una qualsiasi altra cosa. Per esempio, un segnale di STOP.
8 – Quando vi vengono dei pensieri relativi alle calorie del cibo e provate ansia, dite a voi stesse: “Ho il diritto di nutrirmi (senza pensare all’apporto calorico!) e di non farmi del male”.
Ragazze, avete sempre una scelta. Fate la scelta giusta, che purtroppo non è mai quella più facile, ma è inevitabilmente quella necessaria. Per smettere di contare le calorie. E per smettere di contare sull’anoressia.
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