Come gli alchimisti trasformavano il ferro in oro… voi potete trasformare l’oscurità in luce. Siete tutte benvenute.

venerdì 1 aprile 2011

Pro-Ricovero VS Anti Pro-Ana

Leggendo l’ultimo post di Mari, pubblicato sul suo blog “Amore contro Ana”, ho avuto modo di pensare ancora una volta in merito all’essere “pro-ana/mia”, e al tenere blog in tema.

Nessuna pretesa di verità universale, semplicemente l’opinione che ho elaborato in questi ultimi giorni riflettendo un po’ più approfonditamente sull’argomento.

Indubbiamente molteplici sono le opinioni sui DCA. C’è chi non li ha mai vissuti e si affida ai luoghi comuni, chi li ha vissuti e li combatte, chi ne ha un’idea per sentito dire e decide di dichiararsi “pro-ana/mia” aprendo siti e blog al riguardo, e cercando di coinvolgere quante più persone possibile.

Personalmente, ritengo abbastanza privo di significato professarsi “pro-ana/mia” fingendo di sapere cos’è veramente l’anoressia e pronunciandosi a favore di essa; del resto ultimamente mi sono resa conto che ha pure poco senso provare a combattere il fuoco col fuoco.

La mia conclusione è che: IO SONO PRO-RICOVERO.

Ovviamente non apprezzo, né condivido, né giustifico nella maniera più assoluta quello che le ragazze che si definiscono “pro-ana/mia” dicono e fanno. Non penso che abbiano mai vissuto realmente un DCA per il semplice fatto che chiunque ci sia passata preferirebbe morire tra atroci torture piuttosto che consigliare a qualcun’altra o condividere con qualcun'altra la propria esperienza in meri fatti materiali per indurre qualcuna a sapere come dannarsi con l’anoressia per il resto della sua vita. Penso tuttavia che tra le “pro-ana/mia” ci siano anche delle ragazze che hanno problemi di vario tipo nella loro vita, magari associati a deficit d’autostima, svalutazione, e forse pure di dismorfofobia; ragazze che avrebbero bisogno di essere aiutate professionalmente perchè hanno problemi in qualche modo correlati col cibo e con l’immagine corporea, ma differenti rispetto al problema del DCA.

L’anoressia molto spesso nasce come strategia di coping, la scelta di una male minore rispetto ad un altro male che in un certo momento viene visto come maggiore, la ricerca di un controllo per sentire quella forza e quella soddisfazione che ci fa credere di poter direzionare ogni aspetto della nostra vita.

L’aspetto del controllo, colonna portante dell’anoressia, è solo marginalmente toccato dalle “pro-ana/mia”, che lo intendono meramente come capacità di resistere alle lusinghe del cibo, come se restringere l’alimentazione fosse qualcosa di difficile, mentre in realtà chiunque abbia vissuto/stia vivendo l’anoressia può testimoniare che questa è la cosa più facile da fare. Indubbiamente, però, anche le ragazze che si definiscono “pro-ana/mia” sanno che un vero DCA le provocherebbe un’enorme sofferenza, sebbene si rifiutino di ammetterlo.

Quel che c’è di sbagliato, secondo me, è la possibilità di rendere accessibili a tutti blog, video ed immagini (“thinspo”) che incitano a condotte alimentari scorrette. Ciò non tange chi non è minimamente interessato da un DCA, ma può avere enormi conseguenze negative su chi si trova “sull’orlo del baratro”, su chi è nel pieno dell’anoressia, o su chi sta cercando di percorrere la strada del ricovero. Non mi piace la speculazione su una sofferenza che solo chi ha provato sulla propria pelle l’anoressia è veramente in grado di capire. Ognuna è libera di scegliere come vivere e anche come morire… ma senza coinvolgere gli altri nelle proprie scelte.

Ad ogni modo, riflettendoci ultimamente, mi sono accorta che io mi sono sempre definita sia “anti pro-ana” che “pro-ricovero”. Ecco, in effetti, mi sono resa conto che è abbastanza inutile essere anti-qualcosa: nel momento in cui si cerca di percorrere la strada del ricovero, bisogna cercare di essere quanto più positive possibile, perché questa strada è incredibilmente dura. Quel che sto cercando di dire è che trovo il movimento “pro-ana/mia” completamente sbagliato, cattivo e pericoloso, ma non penso questo delle singole ragazze che si definiscono “pro-ana/mia”. Di loro, penso semplicemente che siano malate, che abbiano bisogno d’aiuto, e che abbiano scelto una strada sbagliata perché non vedevano alternative. Ecco tutto.

Il dolore è dolore, è reale per chi lo vive, a prescindere da cosa esso è provocato. Ciò che per qualcuno può essere una cosa da nulla, per qualcun altro può essere il più grande problema del mondo. Ognuno ha le proprie emozioni e i propri sentimenti, ed è ovvio che gli altri possano non capirli, ma questo non cambia il fatto che la realtà oggettiva non esiste, ma solo un insieme di realtà soggettive, tutti parimenti importanti e… reali.

Perciò, se qualche ragazza che si definisce “pro-ana/mia” stesse leggendo questo post, vorrei semplicemente dirle che io non conosco il suo dolore, però lo so cosa significa stare male. Stare male con se stesse. E so anche che è possibile non sprofondare in questo dolore, non farne il proprio vessillo, non autocommiserarsi, ma combattere per avere la vita che meritiamo. Non raccontatevi la bugia dell’anoressia. Non ne vale la pena. E questo ve lo dico per esperienza.

E per le ragazze che stanno leggendo e che, come me, stanno combattendo contro l’anoressia, voglio solo dire che, come si suol dire, “anger is one letter short of danger”. Capisco e condivido quella che può essere la vostra rabbia nei confronti del movimento “pro-ana/mia”, ma con la rabbia si ottiene veramente qualcosa? Essere pro-ricovero significa semplicemente mettersi a disposizione per dare una mano a chiunque voglia percorrere la strada della luce. Perché la più grande barriera alla scelta del ricovero è proprio la mancata comprensione.

Perciò, con l’affetto e la pazienza verso chiunque abbia mai provato solitudine, dolore, tristezza, inadeguatezza, inaccettazione, rabbia, fallimento, perdita della speranza, desolazione, lacerazione… voglio solo dire che io sono qui, e vi capisco.
Quel che c’è nel nostro passato e quel che sarà il nostro futuro è ben poca cosa in confronto al nostro presente. Ragazze, a modo vostro, siete tutte delle stelle. Non rinchiudetevi nella prigione dell’anoressia. Seguite i vostri sogni, quelli veri, non quelli rotti ed effimeri indotti dall’anoressia. Datevi la possibilità di brillare ed illuminare il vostro angolo di cielo.

19 commenti:

Allegra ha detto...

Rischio di essere ripetitiva ma...vorrei trovare in ogni angolo del mondo persone come te.
Continua...continua...continua così!
Ti abbraccio!

Bianca ha detto...

Grazie per il commento alla canzone sul mio blog.
Sono contenta di poter far apprezzare a più persone Dans Le Sac vs. Scroobius Pip. Fanno hip-hop, sono inglesi e hanno un messaggio: fare musica con un contenuto politico e sociale denso, alto, nella speranza di riuscire a sfiorare, se non si riesce a colpire, apatiche nuove generazioni di giovani...
Se "Get Better" ti è piaciuta, consiglio anche "Letter from God to Man", ma anche altre... insomma: fatti un giretto su YouTube ;-)

AlmaCattleya ha detto...

La direttrice di Vogue Italia ha aperto una petizione contro i blog pro-ana.
Ho firmato anch'io specificando però in un commento che anoressia e Ana non sono la stessa cosa.

mariana ha detto...

leggerti è sempre un gran piacere.

Anonimo ha detto...

Io non sono anoressica, direi l'esatto opposto, ma soffro cmq di un DCA. Per questo pur non capendo perfettamente i meccanismi dell'anoressia, intuisco però la sofferenza più che altro mentale, interna, psicologica di alcune ragazze che si profesano "pro-ana".
Ma sono d'accordo con te in merito alla scorrettezza di alcune di loro, quando incitano, si danno consigli a vicenda su come no mangiare o dimagrire + in fretta o vomitare ecc. Questo lo trovo davvero cattivo e senza un briciolo di buon senso. Ovvio che ognuno di noi è libero di vivere la propria vita come meglio crede, ma spingere altri a seguire gli stessi passi lo trovo crudele.
Mi ricorda un po' le storie di quei fantomatici santoni che dicono di curare il cancro con la sola imposizione delle mani.

ShadeOfTheSun ha detto...

Giusto Veggie..è vero, Ana e anoressia non sono le stesse cose. Ora mi immagino una miriade di bimbe pro ana che leggendo il tuo post pensano: ma come si permette questa qui..io soffro davvero! Secondo me è proprio questo, anche, il dover per forza passare al martirio..sennò non fa figo! Sicuramente avranno una qualche sorta di disturbo, come hai detto tu..ma suvvia..Per quel che riguarda i blog, come ti avevo già detto moooolto tempo fa, ne avevo segnalati tantissimi,ma sai com'è..E leggendo il post di AlmaCattleya mi viene da dire che questa direttrice è solo un'ipocrita..fare una petizione significa anche mantenere ciò in cui si crede e io non penso proiprio che questa tipa sia poi disposta a eliminare dalla sua patinata rivista tutte le foto di modelle sottopeso..foto che tra l'altro fanno da thinspo alle pro ana, la direttrice immagino lo sappia..ma come si dice..meglio fare buon viso a cattivo gioco. Alis

Wolfie ha detto...

Sono in pieno accordo con moltissime delle cose scritte in questo post.
Proprio perché passata dalla bulimia, e proprio perché ancora il lotta contro di essa, concordo pienamente con il fatto che non potrei mai e poi mai spingere qualcuna a fare questa scelta, e non mi sarebbe mai neanche venuto in mente di tenere un blog proana, perché quella del dca è una sofferenza che non auguro a nessuno, figuriamoci “insegnarla”!
Io non conosco nessuna ragazza proana (anche perché molto spesso esordiscono sui loro blog dicendo che non vogliono commenti da chi la pensa diversamente da loro, e anche se qualche volta ho comunque provato a scrivergli qualcosa, i miei commenti sono stati sistematicamente cancellati), quindi non posso pronunciarmi relativamente al tipo di persone che possono essere, o al tipo di problemi che possono avere, però ho notato una cosa: nel 95% dei casi si tratta di ragazze di età compresa tra scuole medie e liceo. È l’età dell’adolescenza, l’età in cui più che mai si tende all’emulazione, in cui diventa importantissimo il fare gruppo, gruppo che poi funge da struttura di base alla personalità. Per me, quindi, più che malate o con seri problemi nella loro vita reale, loro vedono questa cosa come un “gioco”, come un “fare gruppo”, basti pensare che l’impostazione dei loro blog è tutta uguale, tutti con la lettera di ana, con i dieci comandamenti, e così via. Non c’è traccia di personalità individuale, tutte parlano delle stesse cose in maniera stereotipata, e anche i commenti che ricevono sono più che altro incitamenti, anche questi commenti sprovvisti di una reale personalità retrostante. È abbastanza ovvio che non sanno cos’è un dca, vogliono solo fare gruppo, vedono questa cosa come lo svago del momento, e neanche si rendono conto di quanto invece, per altre persone, quello che scrivono può essere deleterio. Però, ripeto, io non conosco ragazze proana, questa è solo una mia idea, potrei benissimo sbagliarmi, è difficile dirlo se quando provi a parlare con loro nessuna ti risponde, nessuna ti spiega per bene quali siano le loro idee; in ogni caso, io la vedo così.
Ben vengano quindi le petizioni per chiudere un qualcosa di potenzialmente così deleterio come questi blog, anche se effettivamente il vedere qual è la forte della petizione fa un po’ ridere e fa pensare a quanta sfacciataggine c’è in giro, in ogni caso l’idea di base è buona, e io sono favorevole. Del resto, in tanti altri Paesi già i blog proana sono stati dichiarati illegali, quindi potremmo adeguarci anche qui in Italia.
È vero che c’è libertà di pensiero e d’azione, e ognuna può scrivere quel che gli pare, però bisognerebbe anche mettersi una mano sulla coscienza prima di fare certe cose, e considerare se lo scrivere certe cose non potrebbe avere un impatto negativo su altre persone. Perché la liberà di pensiero e d’azione, secondo me, è anche fondata sul RISPETTO ALTRUI.

Anonimo ha detto...

Come ho scritto anche sul blog di Mari, i blog pro ana andrebbero oscurati. Oscurati in massa, senza distinzioni, senza stare a farsi tante seghe mentali su quelle che potrebbero essere le reali motivazioni che spingono una persona a scrivere determinate cose. Quel che conta, alla fine, non è l'intenzione, ma il risultato. Se una si sbronza e si mette alla guida, di certo non ha intenzione di uccidere qualcuno, ma è ben probabile che lo faccia. Non conta un cazzo che poi venga a piagnucolare dicendo "Eh, ma io non volevo mica ammazzare nessuno!", perchè se fai la frittata poi le uova insieme non le rimetti. Idem dicasi per i blog pro ana. "Eh, ma io non volevo mica coadiuvare comportamenti anoressici in nessuno!". No, eh, diamine, si capisce... Però intanto il passante l'hai tirato sotto. Però intanto una ragazza che ha già tanti fattori predisponenti sul groppone gli hai fatto fare un altro passettino avanti verso l'anoressia. Alla fine, quel che conta sono i fatti. E che i blog pro ana siano deleteri è un fatto.
Io mi sono tirata addosso la peggio merda in tutti modi possibili, ma non mi sono mai permessa di tirare qualcuno giù nello schifo insieme a me. Ho sempre tenuto diari cartacei in cui scrivevo/scrivo le peggio schife di oscenità, ma non mi sognerei mai e poi mai di renderne pubblico il contenuto sul web, non solo perchè si tratta di cose personali, ma anche per rispetto altrui. Ognuna è padrona della propria vita e può fare tutte le cazzo di stronzate che le aggradano. Vuoi essere anoressica? Bene, a casa tua sei libera di non mangiare quello che vuoi. Vuoi essere bulimica? Bene, a casa tua sei libera di vomitare quello che vuoi. Vuoi essere autolesionista? Bene, a casa tua sei libera di tagliarti anche la giugulare. Vuoi essere tossica? Bene, a casa tua sei libera di spararti in vena tutta la merda peggio tagliata. Vuoi essere alcoolista? Bene, sei libera di tracannarti tutto l’etanolo che t’aggrada. Però questo dev'essere fatto senza tangere gli altri in alcun modo. Cosa che evidentemente non avviene nel caso dei blog pro ana.
Ora, noto che anche qui, come sul blog di Mari, i commenti delle ragazze pro ana scarseggiano. Allora, 2 paroline per queste amene figliole.
Se tu, persona totalmente anonima, fossi davvero malata di anoressia o di un qualsiasi disturbo alimentare non faresti così. Lo so per certo perché lo pensavo anch'io finché ci sono caduta davvero.
Per quanto tu possa elogiare "ana" con lo scopo di autoconvincerti che sia la cosa giusta per te, premesso il fatto che tu non sai assolutamente cosa sia l’anoressia, vivrai per sempre in uno stato di subordinazione che non farà altro che portarti sconforto ed instabilità emotiva. E' un dato di fatto.
Io penso che il suicidio sia legale. Quindi fai come vuoi. Non sarai una gran perdita per nessuno, e forse manco per te stessa. Ma non ti azzardare, razza di stronza faccia di merda, a far qualcosa che possa tangere altre persone.
Ti piace l'inferno dell’anoressia? Bene, noi che sappiamo per esperienza diretta cos’è un DCA ti ci trascineremo fino a strapparti la pelle.
Moriremo tutte insieme nella nostra incompletezza. Perché dovresti saperlo benissimo che l'unica "destinazione" non è la “perfezione” ma l'aldilà.

Jonny

Annarita ha detto...

Non mi piace la speculazione su una sofferenza che solo chi ha provato sulla propria pelle l’anoressia è veramente in grado di capire. Ognuna è libera di scegliere come vivere e anche come morire… ma senza coinvolgere gli altri nelle proprie scelte

Questo è il passo fondamentale del post, Veggie, e lo condivido al cento per cento.

Un caro saluto.
annarita

Anonimo ha detto...

Hai ragione.Io ho sofferto di bulimia e penso che avessi potuto sapere in anticipo tutto quello che sarebbe veunto dopo, avrei preferito continuare a sentirmi grassa, ad essere più in carne, scegliendo un'altra soluzione, ma non questa.Passato un certo limite l'equilibrio naturale si sballa,e sto impiegando anni a rimetterlo a posto.Penso anche io che quelle che fanno questi blog non siano malate davvero,è una specie di moda, un sentirsi fighe e alternative,anche se non vorrei generalizzare.
La tua è stata un'ottima riflessione.Baci.

Sonia ha detto...

Di certo le pro-ana non sono anoressiche. Lo fanno solo per farsi vedere: "Guarda, riesco a non mangiare". Hanno un problema, si, anche loro. Ma non il nostro. Hanno bisogno di sentirsi apprezzate, ecco cosa penso. Un'anoressica non si sognerebbe mai di aprire un blog per incitare le altre, anzi, se lo facesse sarebbe solo perchè vuole far capire cosa si prova e in ogni post metterebbe una sorta di morale!!
Anche io preferisco dichiararmi "Pro ricovero" perchè mi sta antipatica la parola "anti-"...mi fa pensare a una sorta di protezione contro qualcosa...tipo una tuta da sub!! E poi io proprio non riesco a proteggermi del tutto dai trucchetti dell'anoressia.
Quindi...meglio "pro-".
Mi suona anche meglio.
I fiori di Bach funzionano, e non mi fanno perdere la mia sofferenza, ma me la fanno sentire solo in piccoli momenti, che nn so perchè ma si trovano sempre alla sera!!
Forse perchè è il momento in cui sono più sola...
Credo anche che alleviano l'ansia... nell'interrogazione venerdì mi sono agitata, ma quando esponevo non mi bloccavo come al solito! ;) meglio così! ^.^
I tuoi gesti attraverso questi post sono fantastici... GRAZIE con tutto il cuore!

Anonimo ha detto...

Ciao Veggie, mi è dispiaciuto non riuscire a commentare l'altro post, e anche riuscire a commentare questo solo adesso, ma è un periodo un po' pieno e oltre al blog ho molte altre cose da controllare, così ero solo riuscita a dare una lettura veloce al tutto.
L'idea che mi sono fatta delle pro ana o delle pro mia non è per niente positiva, cosa che pensiamo un po' tutte.A volte mi metto a ragionare su queste ragazze e mi chiedo: che cosa le porta a fare tutto ciò?Sono ragazze insicure che si sentono poco accettate..e in questo possono assomigliare ad alcune di noi.E nell'essere insicure non c'è nulla di male..il problema è che sono incoscenti.Non capiscono di fare male agli altri la maggior parte delle volte e non pensano a quello che stanno facendo.Fortunatamente queste ragazze non vanno incontro a gravi problemi di salute, di solito iniziando a dimagrire ma poi si fermano perchè non riescono (fortunatamente) a tenersi la fame.Mentre un'anoressica la fame non la sente proprio.Credo che abbiano bisogno di sentirsi al centro dell'attenzione, di sentirsi belle...Ma comunque, non riesco a capirle del tutto.Non sò..
pro ricovero invece mi piace molto u.u XD
Ora ti mando un abbraccio forte forte, grazie per esserci sempre
Ellie.

Vele Ivy ha detto...

Già la parola "ana" mi fa arrabbiare. E' un nomignolo, come se fosse qualcosa di carino, da vezzeggiare.

Pupottina ha detto...

ciao Veggie passo per un saluto ... e un forte abbraccio con ^_________^

Michiamomari, e ha detto...

grazie delle tue riflessioni Veggie, anche se vedo che "a Vogue" non dici niente.. io invece sono del parere che servirebbe SOSTENERE un appello forte e chiaro, la richiesta precisa che Vogue PER PRIMA si astenga dall'avvelenare i cervelli con le su continue ispirazioni anoressizzanti.

Alma Cattleya ha firmato la petizione della Sozzani, (e moltissimi altri purtroppo!!)
ma firmare significa avallare una sporca operazione, purtroppo.
http://amorecontroana.blogspot.com/2011/03/petizioni-grottesche-la-sozzani-e-vogue.html
http://www.facebook.com/album.php?aid=48916&id=135455783154971
http://www.facebook.com/album.php?aid=49153&id=135455783154971

Un abbraccio a tutte.

Anonimo ha detto...

seguo da tanto tempo il tuo blog, e sono grata di ciò che fai: dare una speranza a tante persone che soffrono... ciò che non condivido totalmente è il tuo pensiero sulle pro-ana/mia. Sono bulimica da sette anni, e ho attraversato anche un periodo molto brutto di anoressia, quindi so cosa si prova ad avere un DCA. sicuramente i siti pro-ana sono da chiudere, da bandire, ma chi li scrive ha per un certo verso la mia comprensione. Spesso le persone che ci circondano sanno dei nostri problemi, ma poichè si vergognano di avere figli, fratelli o amici come noi nascondono l'evidenza e arrivano a farti credere di essere semplicemente stupida, una "fase passeggera" come mi ha detto una volta il mio medico. Perciò non avendo nessuno che ti voglia ascoltare inizi ad accettare la tua condizione, a non voler guarire perchè ti convinci del fatto che sia giusto così. dato che nessuno si preoccupa realmente. hai paura della guarigione: non saresti più tu...e penso che questo tu lo capisca benissimo... così senti il bisogno di parlare con qualcuno che sappia cosa provi...che possa veramente capirti..
Io, ovviamente, non andrei mai a scrivere qualcosa su internet, ma semplicemente perchè so che tante persone potrebbero prendermi come modello...malsano..
perciò dico, non prendiamocela con quelle povere ragazze, ma piuttosto con chi le spinge a cercare qualcuno che le sostenga in questa folle corsa...

Veggie ha detto...

@ Allegra – E’ esattamente quello che penso io di te… Magari ce ne fossero, di Allegra…

@ Bianca – Grazie a te per essere passata di qui…E grazie anche per i consigli sulla musica… mi sentirò sicuramente qualcos’altro su YouTube, è sempre bello conoscere qualcosa di nuovo!...

@ AlmaCattleya – Era quello di cui parlava mari nel suo blog… Infatti le mie riflessioni partono proprio da lì… Per quanto ritenga un po’ ipocrita il fatto che sia Vouge ad aprire una petizione del genere, l’idea è davvero buona… e spero che arrivi a qualche risultato concreto…

@ mariana – Grazie!...

@ Mia Wallace – Azzeccatissimo il paragone dei santoni, anche io ho pensato a qualcosa del genere… Io credo che chiunque soffra di un DCA, anoressia o bulimia che sia, sa perfettamente quali sono i meccanismi sottesi… e mai si sognerebbe d’instradare qualcun altro verso la stessa sofferenza… evidentemente, chi dice di essere “pro-ana/mia” e dà consigli del genere, non sa cosa significhi veramente avere un DCA, perché sennò non farebbe assolutamente una cosa del genere, mi sembra proprio inconcepibile… stando il fatto, ovviamente, che io parto dal presupposto che questa ragazze siano veramente le ragazzine medio borghesi che dicono di essere sul loro blog, e non ci sia invece qualcun altro che muove i fili dei burattini… Io vorrei cercare di non vedere la cattiveria (anche se a volte faccio molta fatica…), ma solo la malattia in certi atteggiamenti… perché se ci fosse davvero cattiveria ed intenzione, quel che fanno sarebbe assolutamente ingiustificabile…

@ ShadeOfTheSun / Alis – E io vorrei che quella miriade di ragazzine “pro-ana/mia” commentasse questo post scrivendo quello che pensano… perché mi piacerebbe davvero provare a capire o, quantomeno, aprire una possibilità di dialogo… purtroppo, le cose a giudicare dai commenti che ho letto qui sopra non sono andate proprio così… e questo, semmai, porterebbe a porsi altri interrogativi, come già del resto altre ragazze hanno fatto notare… Comunque… dato che non si può parlare con chi non vuol sentire… In quanto a quello che hai scritto, sono molto d’accordo con te… è vero, il dolore fa sentire forti… una sorta di “stand in the rain” ma al contrario, però… e immagino che possa essere comunque un modo per cercare di compensare carenze d’autostima… Dico solo che ce ne sono anche tanti altri, meno distruttivi per se stesse e per gli altri… rivolgersi a personale medico esperto, per esempio… che è l’unica via per risolvere veramente – se c’è – il problema di fondo…

@ Wolfie – Hai toccato dei punti molto importanti ed interessanti… Quoto, credo che ci sia molto anche l’aspetto che consideri tu… Io mi ostino sempre a pensare che le persone di base siano “buone”, e che non ci sia reale intenzione di ferire gli altri… però, alla fine, quello che arriva è il fatto, non l’intenzione… E, indubbiamente, un blog “pro-ana/mia” è un qualcosa che fa male. Sono perfettamente d’accordo anche con l’ultima cosa che hai scritto… il rispetto è basilare nei rapporti interpersonali…

Veggie ha detto...

@ Jonny – Sono d’accordo, anch’io penso che debbano esserci i limiti del rispetto a delineare ciò che può andare sul web e ciò che no… purtroppo finché non esiste una censura legale, ci sarà ben poco che si possa fare… E’ vero, quello che conta alla fine non sono le intenzioni, sono i risultati. E le cose possono far male anche se chi le mette giù magari non se ne rende conto perché il computer ti evita un contatto diretto e quindi, in definitiva, fa da barriera, da schermo a tutti i sentimenti e i risultati… Ci vorrebbe un maggior livello di consapevolezza, e forse una privatizzazione di certi blog, piuttosto che un oscuramento… anche se sospetto che, data l’importanza della componente aggregante di questi blog, una privatizzazione gli farebbe perdere gran parte del loro scopo… per questo dovrebbe essere caldamente promossa… In quanto all’assenza di commenti delle ragazze pro-ana, non so che dire… Io sono qui, sempre disponibile alla discussione… aspetto tutto quello che abbiano da dire, pronta a controbattere… perché è solo confrontandoci con chi la pensa diversamente da noi che si cresce…

@ Annarita – Spero anch’io di aver toccato dei punti importanti… e che quel che ho scritto possa far riflettere qualcuna…

@ I (h)ate – Ovvio che non si possa fare di tutta l’erba un fascio, soprattutto quando non si conosce la realtà che sta dietro allo schermo… però, a giudicare da quello che si vede, e soprattutto dall’assenza di commenti di ragazze che si dicono “pro-ana/mia” a questo post (così come a quello di Mari che cito all’inizio del post), sembra proprio che tu abbia ragione… E’ vero, purtroppo gli errori che si fanno si riconoscono come tali solo a priori… e a quel punto, si può solo cercare di rimediare al danno fatto, cercando di non apportarne ulteriore… e ci vuole tanto tempo e tanta pazienza… ma io spero che ce la si possa fare…

@ Sonia – Come ho scritto anche in altri post (vedi quelli della serie “Anatomia pro-ana”, direttamente linkati nella colonnina a destra di questo blog), anch’io penso che le ragazze “pro-ana/mia” abbiano problemi differenti rispetto a quello del DCA… Ne è palese dimostrazione la differenza nei comportamenti e nei contenuti… e il tuo commento non è altro che un’ulteriore dimostrazione della veridicità di quel che penso… Proprio perché ci troviamo a combattere contro l’anoressia, credo sia importante darci una mano a vicenda senza fare ostruzionismo… perché la collaborazione, la possibilità di poter fare qualcosa che possa essere d’aiuto per tutte, anche solo lasciare una parola con la propria esperienza e le proprie idee, come tutte noi stiamo facendo, credo possa essere d’aiuto per chiunque passi di qui e legga… Perciò, niente crociate e continuiamo così: perché siamo più forti se possiamo combattere insieme…
P.S.= Sono contenta che i Fiori di Bach ti siano d’aiuto… ovvio che nessuna medicina, naturale o di sintesi che sia, possa cancellare completamente il dolore (se così fosse, guarire dall’anoressia sarebbe molto più semplice!...), perché quel dolore è quello che deriva dai problemi che ci hanno portato a compiere la scelta erronea dell’anoressia, ed è solo lavorandoci su con la psicoterapia che, poco a poco, lo faremo sbiadire… Però, se senti che ora questi Fiori di Bach possono esserti almeno un po’ d’aiuto, e te li ha consigliati proprio la tua psicoterapeuta… bè, perché no?!... Vedrai che, man mano che andrai avanti con la psicoterapia, riuscirai comunque a farne a meno, ed essere serena di per te stessa… Un abbraccio forte forte!...

Veggie ha detto...

@ Ellie – Ellie, tesoro, non ti preoccupare se non riesci a commentare… Lo so che ci sono momenti impegnatissimi, è normale non riuscire a pararle tutte… l’importante è che tu riesca a fare le cose che più contano per te stessa… Anch’io sono molto d’accordo con te su quanto hai scritto a proposito delle “pro-ana/mia”… Forse magari, non so, hanno pure dei problemi di base… perché a una persona che non ha assolutamente nessun problema, secondo me non gli passa neanche per l’anticamera del cervello di tenere un blog del genere… però non si rendono conto di tutto il male che possono fare… sia agli altri che a se stesse… Il fatto che non vadano giustamente, come hai scritto tu, incontro a gravi problemi di salute, è dimostrazione del fatto che, in realtà, poi non entrano nel trip mentale del DCA (per loro fortuna!)… sicuramente vorrebbero qualcosa di diverso… ma la via che hanno scelto è pericolosa… e forse basterebbe dirli, certi problemi, anziché agirli e correre il rischio di fare del male a qualcun’altra… Ti abbraccio forte forte anch’io, compagna pro-ricovero! ^__-

@ Vele/Ivy – A chi lo dici!... In quest’inferno non c’è proprio nulla da vezzeggiare, anzi…

@ Pupottina – Anche a te, tesoro…

@ Mari – Ma, veramente sul sito di Vouge ho firmato + commentato… diversi giorni fa, quindi forse non hai visto… Appena ho un attimo di tempo vado a dare una sbirciata ai tuoi links, intanto grazie per averli lasciati… Un abbraccio forte!!...

@ Anonima – Io non credo che quella altrui sia comprensione dei nostri problemi… Proprio perché tu hai vissuto/vivi un DCA, sai meglio di chiunque altro che questa è una cosa che può veramente capire solo chi l’ha provato sulla propria pelle… tuttavia, non 0penso che dietro il comportamenti di genitori/fratelli,sorelle/amici ci sia cattiveria… non vedo cattiveria nelle loro minimizzazioni… c’è solo “ignoranza” della patologia, tutto qui… Più che gli altri a non voler ascoltare, molto spesso siamo noi le prime a non voler parlare perché si vive il DCA come un qualcosa che, per quanto emotivamente appagante, sappiamo razionalmente essere sbagliato… e qui ci freghiamo da sole, peraltro, perché il cuore di un DCA è proprio il silenzio… Hai ragione a dire che si sente il bisogno di parlare con qualcuna che abbia vissuto quello che anche noi abbiamo vissuto proprio per sentirci comprese – è anche per questo che ho aperto questo blog – però c’è modo e modo di farlo… si può decidere di parlare di un DCA in maniera “costruttiva” (come io cerco di fare, che poi ci riesca o no, questo sta alle mie lettrici dirlo…), o in maniera “distruttiva”… ed è qui che sta tutta la differenza. Del resto, non credo che la pensiamo poi così diversamente, io e te… come ho scritto in questo post – è l’ho anche messo in corsivo, quello con cui le la prendo è il MOVIMENTO “pro-ana/mia”, non le singole ragazze che, ripeto, come ho scritto, sono più che altro vittime della situazione, succubi dei propri problemi e per lo più incoscienti… (ma sono solo mie supposizioni, visto che nessuna ragazza “pro-ana/mia” ha commentato questo post per far sapere come la pensa veramente…) poiché tu stessa scrivi che non posteresti mai certe cose su Internet perché ti rendi conto, da persona intelligente, che sarebbe erroneo… Il pensiero (ammesso e non concesso che sia onesto e sincero) può avere tutta la comprensione del mondo… il modus operandi no, in alcun modo. Capisco quando dice che temi che, guarendo, non saresti più tu… ma, paradossalmente, è l’anoressia stessa che non ti rende te stessa… ed il ricovero è proprio quel percorso che ti porta ad allontanarti dall’identificazione totale nella malattia, per scoprire la persona che tu veramente sei…
Ti ringrazio per aver lasciato il tuo commento, e ti faccio un enorme “in bocca al lupo” per la tua lotta contro la bulimia…

 
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