lunedì 1 giugno 2009
Il ricovero vale sempre la pena
Talvolta percorrere la strada del ricovero dall’anoressia può essere così duro che s’inizia a chiederci se ne vale davvero la pena.
Quando un pensiero del genere ci entra in testa, dobbiamo allora sempre tenere a mente che l’anoressia ci ha rubato: tempo, spazio, amicizie, hobby, studio, lavoro, sorriso, libertà, un corpo sano, energia… in una parola, ci ha rubato la vita.
Ci siamo passate tutte quante, e lo sappiamo. Perciò, non lasciamo che l’unica cosa che ci definisce sia un’etichetta con su scritto “anoressica” o “bulimica”. E non lasciamo che il DCA si prenda ancora qualcos’altro da noi, perché tutto quello che ci prende non lo potremo più riavere indietro.
Perciò, combattiamo sempre contro quelli che sono i tipici pensieri ossessivi che l’anoressia ci mette in testa. Perché noi siamo in grado di compiere una scelta che può cambiare tutta la nostra vita: la scelta d’intraprendere la strada del ricovero.
La strada del ricovero è dura ma, alla fine, è l’unica che vale veramente la pena di percorrere.
Nel momento in cui si rimane invischiate nella melma di un DCA, saremo sempre condannate a vivere un inferno fatto di terrore nei confronti del cibo, che poi non è altro che una forma somatizzata del terrore che proviamo nei confronti delle altre persone e dei nostri stessi sentimenti.
Nel momento in cui invece si sceglie il ricovero, s’intraprende un lavoro su noi stesse che potrà portarci davvero molto lontano, verso quello che desideriamo veramente dalla vita.
Continuate a combattere, ragazze. Non siete sole. Io sto combattendo con voi.
Questo post lo dedico a tutte voi, ma in particolare a MARY, che tra pochi giorni avrà un colloquio in un centro specializzato per DCA, per poter iniziare il suo percorso di ricovero affiancata da persone esperte.
Mary, sono orgogliosa di te!! Inizia a combattere e non smettere mai… Perchè le discese sono facili da seguire, però portano verso il basso. E' solo la durezza della salita che alla fine ti porta ad ammirare la bellezza del panorama! Ti abbraccio forte… Ti voglio bene…
Veggie
Quando un pensiero del genere ci entra in testa, dobbiamo allora sempre tenere a mente che l’anoressia ci ha rubato: tempo, spazio, amicizie, hobby, studio, lavoro, sorriso, libertà, un corpo sano, energia… in una parola, ci ha rubato la vita.
Ci siamo passate tutte quante, e lo sappiamo. Perciò, non lasciamo che l’unica cosa che ci definisce sia un’etichetta con su scritto “anoressica” o “bulimica”. E non lasciamo che il DCA si prenda ancora qualcos’altro da noi, perché tutto quello che ci prende non lo potremo più riavere indietro.
Perciò, combattiamo sempre contro quelli che sono i tipici pensieri ossessivi che l’anoressia ci mette in testa. Perché noi siamo in grado di compiere una scelta che può cambiare tutta la nostra vita: la scelta d’intraprendere la strada del ricovero.
La strada del ricovero è dura ma, alla fine, è l’unica che vale veramente la pena di percorrere.
Nel momento in cui si rimane invischiate nella melma di un DCA, saremo sempre condannate a vivere un inferno fatto di terrore nei confronti del cibo, che poi non è altro che una forma somatizzata del terrore che proviamo nei confronti delle altre persone e dei nostri stessi sentimenti.
Nel momento in cui invece si sceglie il ricovero, s’intraprende un lavoro su noi stesse che potrà portarci davvero molto lontano, verso quello che desideriamo veramente dalla vita.
Continuate a combattere, ragazze. Non siete sole. Io sto combattendo con voi.
Questo post lo dedico a tutte voi, ma in particolare a MARY, che tra pochi giorni avrà un colloquio in un centro specializzato per DCA, per poter iniziare il suo percorso di ricovero affiancata da persone esperte.
Mary, sono orgogliosa di te!! Inizia a combattere e non smettere mai… Perchè le discese sono facili da seguire, però portano verso il basso. E' solo la durezza della salita che alla fine ti porta ad ammirare la bellezza del panorama! Ti abbraccio forte… Ti voglio bene…
Veggie
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25 commenti:
Ciao Veggie, è da alcuni giorni che leggo il tuo blog. Voglio dirti grazie perchè le tue parole mi danno la forza e il coraggio necessari per mettere a tacere quella brutta bestia chiamata anoressia. Io sono malata da molti anni ed effettivamente i DCA mi hanno rubato tempo, amicizie, libertà, sorriso...la vita! Ma io sono stufa di questa mia sopravvivenza: io voglio cominciare a vivere e per farlo devo intraprendere la strada del ricovero. Ho bisogno di affidarmi a persone competenti che mi guidino lungo il difficile e doloroso cammino della guarigione. Lo farò, l'ho promesso al mio caro nonnino, scomparso solo due giorni fa. Lo farò per lui, per la mia famiglia, ma soprattutto per me!!! E' arrivato il momento di prendere in mano la mia vità e di assaporare un pò di quella ambita "normalità" alla quale tutte aspiriamo! Grazie Veggie, continua a darci forza!!!!!
bisogna sempre tentare e non mollare ...
E' davvero bello leggere quello che scrivi.
Perchè non neghi che le cose saranno difficili. Che si soffrirà, che ci si chiederà se ne vale la pena...
L'assenza di ipocrisia nelle tue parole mi conforta e mi dà forza. Forse c'è speranza... Io devo solo trovare la pazienza, contrastare il "voglio tutto e subito" che mi porta a fare pensieri stupidi...
Passando a riflessioni più leggere, ti farò sapere se Cillian risponde! xDDD Uff, secondo me dovrei tentare! xD Magari vuole dare una svolta alla sua immagine e optare per quella di "benefattore dell'umanità" (aka Greta! xDDD)
Ma davvero trovi che mangi in modo equilibrato? Wah, bene, io ho sempre paurissima di mangiare male! ><
E' da molto che nn lascio un "segno" su qst blog, ma nonostante questo sai bene che ti ho sempre letta costantemente...
in questi pochi giorni che mi separano dall'inizio del ricovero sto malissimo..nn so piu se lo voglio davvero...ho una fottutissima paura, perke questa volta dovrò scoprire le carte,sono obbligata a farlo..dovrò portarmi addosso per chissà quanto tempo quella stramaledetta etichetta...perchè ovviamente sarò distinta per "anoressica" piuttosto che "bulimica" e quant altro...
nn lo tollero, qst cosa mi pesa esageratamente...perchè sarà la dimostrazione per me stessa che non si tratta di nient altro che una malattia...perchè io sono malata, anche se non l'ho mai voluto riconoscere e tutt ora nn lo riconosco fondamentalmente!
Le tue parole mi hanno toccata nel profondo, come sempre...e vorrei tanto che giovedì mattina ci fossi tu con me sul pullman mentre vado all'ospedale...e invece no, sarò da sola, sola con me stessa, come al solito...immersa nelle mie paure...nn farò altro che nascondermi come al solito dietro false maschere...dietro al mio corpo coperto da mille strati per nn mostrare la vera me stessa..ql ammasso di ossa di cui in realtà dovrei essere fiera dati gli sforzi inimmaginabili fatti, ma di cui in realtà mi vergogno profondamente!!
Veggie ricorda sempre che sei importante per me, che ho bisogno di te...che vorrei tanto abbracciarti, e che spero che prima o poi accada davvero...
ti voglio bene
un bacio
Mary
Se si combatte si vince :-)
Buona festa della Repubblica..
Un abbraccio.
Pachucha.
Il ricovero è fondamentale per curare l'anoressia, e sono assolutamente d'accordo con quello che hai detto. Ma la stragrande maggioranza delle anoressiche è attaccata in un modo morboso alla sua malattia, perchè è tutto quello che ha, perchè quando nessuno ti sta accanto resta solo lei a farti sentire viva, uccidendoti lentamente. Ci vorrebbe tanto amore per guarire davvero. Imparare che anche se tu non ti ami, ci sarà sempre qualcuno accanto a te che ti vorrà bene per sempre, e anche quando non ci sarà quel tepore dolce ti resterà accanto per sempre. Il più grande male di questo tipo di malattie è proprio la solitudine. Il primo passo è smettere di essere soli, e cercare l'amore che tutti meritano. Il tuo blog dà molto coraggio, non smettere! A presto :*
Brave ragazze! Tenete duro. La lotta è già mezza vittoria.
Buon 2 giugno a tutti.
Un abbraccio
annarita
Io ho intrapreso la strada del ricovero 5 mesi fa.Durante questi mesi ho convissuto con pensieri deleterei e fuorvianti. Ancora adesso, ogni qualvolta mi impegno per adempiere appieno al menù prescrittomi dalla dietista, sento l'eco della voce dell'anoressia rimbombare nella mia testa, il cui unico obiettivo è quello di lasciarmi nel buio in cui ancora mi sento immersa. Ma, nonostante le lacrime,i sensi di colpa, il dolore provato davanti alle 4000 kalorie giornaliere, posso dire che effettivamente ne è valsa la pena. Frequentemente mi dico:" ma chi me lo fa fare?",e frequentemente mi rispondo " te stessa".Già perchè combattere affinchè la morsa che soffoca la nostra mente venga distrutta è, a parer mio, un'acre battaglia; una battaglia perseguibile attraverso le uniche armi dateci a disposizione : la nostra forza,e quell'insieme di prescrizioni che chi ci segue, fornisce.
Io sono ancora lontana dalla vera vittoria, ma intanto il primo passo l'ho fatto.
Ancora adesso mi chiedo se questi immensi sforzi siano realemente finalizzati a qualcosa di nuovo, a quella Luce di cui tanto parlano.Spero non sia solo un'illusione. Ma combatto.Combatto,piango ma vado avanti.
Mi unisco anch'io all'augurio per le ragazze che intraprendono la strada del ricovero... non dev'essere affatto semplice, ma è il primo passo per guarire!!
So cosa vuol dire chiedersi se ne vale la pena. So cosa vuol dire avere dei cazzo di pensieri ossessivi. So cosa significa perdere senza riavere indietro. So cosa vuol dire fallire, sbagliare. Essere costrette a tornare indietro. Dire “ci riprovo un’altra volta con ‘sto fottuto ricovero”. So che in realtà non è mai un ricominciare. Si finge che sia così. Si dice “ora ricomincio a fare le cose a modino, tutto riparte in una direzione nuova”, e può anche essere vero, in un certo senso. Ma non si ricomincia niente, poi. Si continua proprio dal vicolo cieco. Da nessun’altra parte se non da quel dannato punto lì. Si torna indietro solo per renderci conto che indietro non si torna. E inevitabilmente si finisce per sbattere ogni volta contro quel solito maledetto muro.
Per Mary: Ehi, ragazza, dacci dentro! E non mollare, capito?! Cos’è l’anoressia di fronte a te? Non è niente, cazzo, proprio NIENTE! Sei molto più forte di lei! Quella stronza ha spadroneggiato fin troppo a lungo… rompile il culo, adesso, cazzo! E fottitene delle etichette: solo tu sai chi sei e quello che vali. E vali una cifra, quello che stai facendo lo dimostra. Non abbassare la testa adesso, che è arrivato il momento di tenerla ben alta! Sii fiera di quello che stai facendo, e sappi che ce la farai sicuramente. Il mondo è tuo. La vita è tua. Riprenditela. Ora.
Jonny
Ciao Veggie,
grazie della tua "vicinanza".
In guardia pero', di solito chi si avvicina a me poi scappa...
Ed.
un grandissimo in bocca al lupo anche da parte mia mary!!!
In bocca al lupo a tutte la "Mary"! :)
A Mary:
Si ha sempre paura la notte prima di una grande battaglia... Lascia perdere le etichette, non ne hai bisogno... Servono agli altri per aiutarti, per sentirsi un po' meno persi, piccoli e impauriti di fronte a questa grande battaglia ( perchè loro combattono con te sai? E anche loro hanno paura...)... Anoressica, bulimica, che importa... Tu sei e rimani una persona, una persona che ha deciso di dire basta... Una persona malata??? No, una persona che soffre... E che ha deciso di riprendersi indietro il suo sorriso...
Giovedì mattina non sarai sola... Quell'autobus sarà pieno di tutte le persone che, chiunque siano e ovunque si trovino, come te saranno pronte ad intraprendere il viaggio più importante... Quello verso la vita...
Qui facciamo tutte il tifo per te... Un abbraccio...
A Serena e Valentina: Grazie per le vostre parole...
A Jonny:
"Ehi, ragazza, dacci dentro! E non mollare, capito?! Cos’è l’anoressia di fronte a te? Non è niente, cazzo, proprio NIENTE! Sei molto più forte di lei! Quella stronza ha spadroneggiato fin troppo a lungo… rompile il culo, adesso, cazzo! E fottitene delle etichette: solo tu sai chi sei e quello che vali. E vali una cifra, quello che stai facendo lo dimostra. Non abbassare la testa adesso, che è arrivato il momento di tenerla ben alta! Sii fiera di quello che stai facendo, e sappi che ce la farai sicuramente. Il mondo è tuo. La vita è tua. Riprenditela. Ora."
Per Duccia: Non mi prendere per il culo, stronza.
Jonny
A Jonny:
Perchè ti senti presa per il culo? Sono le tue parole, le tue stesse parole rivolte a Mary... Le tue parole sono una presa di culo?
Per Duccia: Ah, sfotti pure, cazzo?! Pensi che sia così deficiente da non accorgermi che quelle dannate parole le avevo scritte io a Mary?! Non sono certo così cerebrolesa, quindi sbatti le tue dannate insinuazioni in faccia a qualcun altro, magari la tua, eh! Io non prendo per il culo un cazzo di nessuno, e non cercare di rigirarle la maledetta frittata perché con me non attacca! Le mie parole erano un incoraggiamento per Mary, e non ci tenevano proprio per niente ad essere fregate da te. Hai fatto il ribaltone, hai messo giù come cazzo ti pareva, e poi pretendi anche che la gente non si senta sfottuta??! Fatti una sega, amica, allargatici bene il culo e ringrazia che non ci sono io lì a fartelo.
Jonny
Mary, un grande in bocca al lupo!!
Ci ho pensato: mi sarei ricoverata io? Sai che non lo so? Avrei combattuto, certo, ma il ricovero è qualcosa di davevro "grande".
Mary, comprendo la tua paura, il tuo sentirti schiaccita nel circolo dei soliti pensieri che diventano rassicuranti davanti all'immenso punto interrogativo del ricovero..ma..CASPITA! stai prendendo un'altra strada, non lo vedi? Ci sie, sei lì lì, sul bordo del precipizio e puoi solo far due cose, una volta che ti sarai lanciata: continuare a cadere o spiccare il volo. Ed è solo una questione di (tanta) forza di volontà. E se sei arrivata a questo punto, credimi e credici, non ti manca di certo la forza!
Io ho avuto altri problemi (autrolesionismo e depressione), ma so bene cosa significa cadere in un circolo vizioso dove l'abitudine, gli schemi mentali e le coazioni a ripetere ci imprigionano. Rompere questi schemi si può però ,cazzo!
Io ti faccio un immenso in bocca al lupo associandomi alla nostra Veggie (che sempre ringrazio per le sue parole) e ti ripeto che oggi, domani, insomma, che c'è gente che qui ti penserà di sicuro, che magari, se ci crede, pregherà per te.
Non sei AFFATTO sola.
Faccio un grande in bocca al lupo a Mary, noi siamo qui a fare il tifo per te!!! :-)
Baci
@ Valentina – Ciao Ventina, benvenuta!! Ti ringrazio per le tue bellissime parole, non sai quanto mi ha fatto piacere leggerle… You’ve made my day!!! Le tue parole infondono un grande coraggio e una grande forza e positività, e spero che saranno molte ragazze a leggerle!... Sì, Valentina, è arrivato il momento che tu riprenda in mano la tua vita… che tu cominci a lottare per te stessa e non più contro te stessa… Chiedere aiuto è segno di grande maturità ed intelligenza, e se troverai le persone giuste sono certa che potranno accompagnarti in questo difficile percorso e ti sosterranno anche nei momenti più difficili… Ci vuole molto coraggio per affidarsi ai medici, e sappi che ti ammiro tantissimo per questo… Ricordati sempre che nel percorrere la strada del ricovero la cosa basilare è la tua forza di volontà: se hai quella, se sei determinata a combattere, portai arrivare molto più lontano di quel che credi… e laggiù, nel posto in cui arriverai, portai trovare la più bella ricompensa a tutte le tue fatiche: la Vera Te Stessa… Continuiamo a combattere insieme… Ti abbraccio forte…
@ Pupottina – E’ fondamentale, sì… è l’unica cosa che ci spinge sempre avanti… una sfida che rilanciamo ogni giorno a noi stesse e che non dobbiamo mai stancarci di accogliere…
@ Greta – Io parlo per quella che è stata e che tuttora è la mia esperienza… Non posso dire che sarà tutto rose e fiori, non avrebbe senso, dato che è ovvio che le cose non stanno così… Perché, è vero, percorrere la strada del ricovero è la cosa più difficile che ci capiterà mai di dover fare in tutta la vita… ma sarà anche l’unica che varrà veramente la pena di fare… Penso che la mentalità del “tutto e subito” sia un qualcosa con cui dovremo fare i conti per tutta la vita… cercando di capire che il “tutto e subito” non esiste, ma che c’è “ogni cosa a suo tempo”… bisogna saper pazientare, perché solo così godremo dei risultati del nostro lavoro e del nostro impegno… E togli pure il “forse”… tu hai speranza eccome!! Perché sei tu stessa la tua speranza: fintanto che deciderai di darti speranza, tu avrai speranza!
P.S.= In bocca al lupo per Cillan… Attendo news, allora… ^___^
P.P.S.= Non sono un’esperta in materia… ma peso che mangiare equilibrato significhi cercare d’integrare tutti i nutrienti (carboidrati, proteine, lipidi, vitamine, sali minerali, fibra…) in maniera equilibrata… e mi sembra che sia quello che tu stai cercando di fare, no?!... Perciò, vai tranquilla… Stai facendo del tuo meglio… e questo è già un successo…
@ Mary – Io ti sono sempre vicina, lo sai, vero?!... In qualsiasi momento tu abbia bisogno, io sono sempre qui per te… E anche se non sarà fisicamente sul pullman con te, sappi che ti starò comunque vicina e cercherò di mandarti le mie vibrazioni positive… Lo so che certi momenti, soprattutto quelli che precedono un evento così importante, sono i più difficili…ci si chiede se davvero ne vale la pena, se saremo capaci di farcela… Ma, credimi, è proprio quando si è vicine alla soluzione di un problema che si è più confuse di quando se ne è lontane… Non ti concentrare su tutto quello che potrebbe andare male, pensa invece a questo ricovero come a un primo passo per poter far andare tutto bene… Ti dirò una cosa: “scoprire le carte”, come dici tu, all’inizio è terrorizzante… poi le scopri e ti accorgi che non è così terribile, anzi, al contrario, sarà una liberazione… perché finalmente potrai parlarne con persone competenti, che sanno qual è il modo giusto per aiutarti… E per quanto riguarda le etichette, ti capisco perché le odio anch’io, però pensa che in realtà le etichette non esistono… servono ai medici per rassicurarsi, per sapere dove classificarti, ma è solo un’accozzaglia di parole scritte su una cartella clinica… Tu sei Mary, sei una persona, una bellissima personcina, non certo un’etichetta… nessuna etichetta potrà mai definire tutto quello che sei e quello che vali… Stai cominciando a muovere i tuoi primi passi, ed è ovvio che siano quelli più brutti, più duri e più difficili… ma, Mary, ne vale la pena. Io so poche cose della vita, ma questa la so per certa: ne vale la pena. Alla lunga, sarai tu a dirlo… O magari lo diremo insieme, il giorno in cui c’incontreremo… Perché arriverà qual giorno, ne sono certa… Tu adesso pensa solo a te stessa. Pensa solo a combattere per te stessa e a stare bene… questa è la priorità, la cosa più importante. Ti sei stata affidata, devi prenderti cura di te stessa… E ricordati sempre – pensalo forte Giovedì mattina quando sarai in pullman – che tu non sei né un’ “anoressica” né una “bulimica”… perché, con la scelta che hai fatto, scegliendo la strada del ricovero, tu sei una guerriera della luce… Ti sono vicina e sto combattendo insieme a te, side by side, la tua stessa battaglia… Ti voglio tanto bene…
@ Pachucha – Vincere è auspicabile in ogni caso… ma io credo che combattere sia già tanto… perché riuscire a combattere ogni giorno è già una grande vittoria…
@ Lusia – Come ho scritto anche nelle frasi a lato del blog, il cuore dell’anoressia è proprio il silenzio: quello che bisogna cercare di fare, perciò, è rompere questo silenzio. Chiedere aiuto quando ci si rende conto di essere in difficoltà, e non vedere questo come un segno di debolezza bensì come dimostrazione d’intelligenza e maturità… Poi, è ovvio che ci si attacchi all’anoressia… dopo tanti anni, finisce per diventare l’unica cosa che ci definisce, l’unica cosa che, a suo modo, ci fa sentire che siamo qualcosa e cosa siamo… dà sicurezza, per quanto possa provocare dolore… e così si finisce per preferire una sofferenza nota ad un ignoto che non ci dà alcuna certezza… Ma è proprio per questo che è fondamentale iniziare un percorso di ricovero… per scoprire che al di là dell’anoressia c’è un mondo di cui non dobbiamo aver paura… perché, a suo modo, può darci davvero tanto… Nessuna è sola: siamo in tante ad avere in comune questo vissuto di DCA… ed è proprio per questo che possiamo darci una mano a vicenda… Io combatto e non smetto, certo… continua anche tu a combattere insieme a me… Un abbraccio…
@ Annarita – No, non mezza vittoria… una delle più grandi vittorie!... Keep holding on…
@ Serena – Benvenuta Serena! Innanzitutto, ti ringrazio per le tue parole e per aver condiviso qui questo frammento di te… Penso che le tue parole si commentino da sole… e ti ringrazio anche per questo, perché passi un messaggio di speranza, di volontà, di determinazione, un messaggio che spero possa arrivare a quante più persone possibile con tutta la forza con cui è arrivato a me… Ti capisco perfettamente, perché anch’io ho vissuto e sto vivendo le tue stesse difficoltà… La difficoltà a seguire le prescrizioni della dietista, gli echi dell’anoressia che risuonano dentro, la voglia di chiudere gli occhi di fronte a un corpo che accetto ma che non mi piace… Non sai quante volte, soprattutto nell’ultimo anno, momento in cui mi sono impegnata seriamente nel percorso di ricovero, mi sono posta la tua stessa domanda. E sono arrivata alla tua stessa conclusione. Dobbiamo farlo per noi stesse, unicamente per noi stesse. Anche per gli altri, certo, per non far soffrire le persone cui vogliamo bene, ma questo è un obiettivo a breve termine, non fornisce la motivazione per andare avanti da vero… quella possiamo trovarla solo dentro di noi. Io non lo so dove si arrivi o cosa si ottenga con questa lotta. Non lo so cosa c’è di reale. So solo che combattere è già una vittoria… perciò non mollo… E, anche tu, non arrenderti… Continuiamo a combattere insieme… Perché siamo più forti insieme…
@ Vele/Ivy – Ti ringrazio… è molto importante per tutte noi… e, sì, è davvero il primo passo per uscirne… il più difficile, sì… come, del resto, il primo passo lo è sempre… Ma poi gli altri vengono di conseguenza, anche se la strada è in salita…
@ Jonny – No, è vero, non si ricomincia mai… quello che l’anoressia ci ha rubato non lo possiamo riavere indietro… Non si può ripartire da dov’eravamo rimaste come se niente fosse stato, come se niente fosse successo… Ma si può decidere di costruire qualcosa di nuovo. Qualcosa di completamente nuovo… Si può cercare di capire cosa vogliamo veramente dalla vita, e darci da fare per ottenerlo… A piangere sul latte versato resta sempre una macchia di latte per terra… non serve a nulla, quindi… Quello che dobbiamo provare a fare, perciò, è provare a cercare una nuova bottiglia… Cadrà di nuovo? Il latte si spargerà ancora?... Non lo so, questo solo il futuro ce lo potrà dire… Può darsi che sarà così, non lo nego… Ma, innanzitutto, se non ci proviamo non lo sapremo mai… e poi, in fin dei conti, c’è sempre un’altra bottiglia… c’è ogni volta che ci diamo la possibilità di provare a cercarla… (E le parole che hai scritto a Mary… spero solo che presto tu le possa scrivere anche a te stessa… in un modo o nell’altro…)
@ Edward_Scissorhands – Grazie a te, piuttosto… Sai, molto spesso gli altri scappano solo perché siamo noi che, inconsciamente, vogliamo farli scappare… Perché si ha paura ad affezionarci troppo, nel timore di dovervi poi rinunciare… Ma allontanare una persona per proteggerci dal male che ci potrebbe provocare, significa anche rinunciare al bene che ci potrebbe dare… Ed, io non scappo. Non ho paura dell’oscurità, perché l’ho vissuta anch’io… Sono qui al tuo fianco per combatterla…
@ Enigma & Ariel & Balua & sorridente – Ci uniamo tutte all’in bocca al lupo… Siamo tutte sulla stessa strada… quella della luce…
@ Duccia – Mi hai tolto le parole dalla tastiera… ^__^
@ La Ely – Grazie per queste parole… sono certa che significano tanto per Mary… e significano tanto anche per me…
Anche io ti stimo molto.
Mi piacciono le cose che scrivi.
Sono vere.
Ti sono vicina col cuore.
@ Coco – Ciao Coco, benvenuta! Ti ringrazio tantissimo per le tue parole… Sappi che anch’io ti sono vicina… ora e in qualunque momento tu abbia bisogno… Ti abbraccio forte…
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