venerdì 15 marzo 2013
Esattamente, se siete sovrappeso, a quale peso siete sopra?
Non mi sono mai piaciuti i termini “sovrappeso” e “sottopeso”, o per lo meno non mi è mai piaciuto il modo in cui questi termini vengono utilizzati da un punto di vista medico per parlare di persone che hanno un disturbo alimentare, ma per molto tempo non avrei saputo indicare a dito il motivo per cui queste due parole mi facessero tanta antipatia. Certo, in parte questi due termini non mi sono mai andati a genio perché sono fortemente giudicanti – se il tuo peso non è “normale”, allora sta facendo qualcosa di sbagliato, e il Dottor Camicebianco ti dirà come risolvere il problema. In un certo senso è per questo, ma non è tutto.
Ultimamente, però, ho capito a pieno perchè queste due parole non mi piacciono affatto.
Sottopeso e Sovrappeso sono termini in effetti relativi, eppure molti professionisti del settore medico li utilizzano come se fossero degli assoluti.
Cosa diamine sto cercando di dire? In questo momento, mentre scrivo al computer, sono seduta sopra una sedia, e sotto il tetto della mia casa. Se prendessi la sedia e salissi sul tetto, sarei seduta sopra la sedia e sopra il tetto. Se la sedia avesse delle gambe molto lunghe e io fossi una sorta di contorsionista, potrei mettermi a scrivere sotto la sedia che sarebbe a sua volta sotto il tetto. Basilarmente, “sopra” e “sotto” descrivono semplicemente una posizione relativa a qualcos’altro.
Ma certo, cose come “il range di peso normale” potrebbero essere un qualcosa cui fare un raffronto. E questo sarebbe un utilizzo adeguato dei termini… se effettivamente venissero utilizzati in questo modo (e se “il range di peso normale” riuscire a includere in maniera un po’ migliore tutti gli aspetti della salute di un individuo). Il vostro attuale B.M.I. è inferiore/superiore a quello della media della popolazione. Il problema della “media della popolazione” è che non si tratta di misure individuali. La “media della popolazione” ci dice meramente che, su millemila persone valutate, la maggior parte di esse sono in salute quando il loro B.M.I. è compreso tra X e Y. Quello che X e Y dovrebbero essere esattamente e a tutt’oggi oggetto di dibattito nella comunità medica, ma i valori precisi non sono importanti ai fini di quel che voglio dire.
Non ho alcun problema riguardo la creazione e l’utilizzo di una misura che stima la “media della popolazione”. Ho invece ENORMI problemi riguardo a come questi range che rispecchiano la media della popolazione vengono utilizzati per determinare lo stato di salute del singolo individuo.
Immaginate di andare da un medico (o da un dietista), che vi dice che siete “sovrappeso”. Questo significa, ipso facto, che non siete in salute, che mangiate troppo e male, e che dovete assolutamente perdere peso o morirete di una di quelle terribili malattie legate all’obesità.
Avete mai pensato che, in realtà, quando un medico o un dietista vi dice che siete “sovrappeso”, lo siete semplicemente rispetto alla “media della popolazione”??!
Ergo, la domanda cui rispondere è: esattamente, se siete sovrappeso, a quale peso siete sopra?
Certo, se avete un binge eating disorder e non v'importa niente di averlo, se siete completamente sedentarie, se avete del velcro sui vostri pantaloni che vi tiene incollate al sofà su cui vi sedate, e non fate assolutamente niente per tutto il giorno salvo guardare la TV, allora effettivamente avreste bisogno di cambiare un po’ il vostro stile di vita per migliorare la vostra salute. Ma se state combattendo attivamente contro il vostro DCA, quale che sia, se state seguendo correttamente l’ “equilibrio alimentare” che vi ha prescritto la vostra dietista senza restringere l’alimentazione o provocarvi il vomito, se cercate di fare attività fisica ma non più in maniera eccessiva, se avete il ciclo e, tutto sommato, le vostre condizioni di salute sono buone, allora lasciate che ve lo chieda di nuovo: se siete sovrappeso, a quale peso siete sopra? Potreste essere sovrappeso rispetto alla media della popolazione, ma questo peso potrebbe comunque essere PER VOI un peso assolutamente salutare.
E anche se non siete ancora arrivate fin qui. Anche se la vostra salute non si è ancora del tutto ripristinata, anche se il DCA minaccia ancora di avere la meglio su di voi, non per questo meritate di essere giudicate ed etichettate da nessuno, né dai medici, né dai dietisti, né dagli infermieri, né dalla gente, né da nessun altro. Perché solo voi sapete meglio di chiunque altro cosa significhi vivere la vostra vita, e che momento state attraversando.
La correlazione che più precisamente c’è tra quanto ho appena scritto e i DCA – l’anoressia in particolare – è che un B.M.I. pari a 18 viene normalmente considerato come una sorta di numero magico. Solo se superate questo magico B.M.I. non siete più considerate sottopeso e, dunque, come pensa la maggior parte della gente che non ha mai avuto l’anoressia, se avete risolto il vostro problema di peso, allora vuol dire che siete guarite e non avete più bisogno d’aiuto. Naturalmente, chi vive l’anoressia sulla propria pelle sa che riprendere peso non equivale a guarire, anzi, che la malattia si gioca fondamentalmente sul piano mentale, e che quindi si può essere ancora legate all’anoressia quale che sia il proprio peso… ma vallo a dire a chi non l’ha mai vissuta! La maggior parte della gente continuerà a pensare che è solo un problema di alimentazione, e che quindi basta riprendere il peso perso per guarire.
(Tra parentesi, lo sapevate che negli Stati Uniti d’America, dove la sanità non è pubblica come qua in Italia, bensì privata, le assicurazioni sanitarie pagano le cure delle pazienti con un DCA soltanto fino a che il loro B.M.I. è inferiore a 18 o superiore a 25?!!... Come se, rientrando in questo range di B.M.I., la persona fosse guarita… Se non è assurdo questo…)
Alcune ragazze, che ho conosciuto tramite questo blog e con le quali mi tengo in contatto anche via e-mail, mi hanno riferito che gli è stato detto che non avrebbero avuto bisogno di prendere ulteriore peso nel momento in cui il loro B.M.I. fosse arrivato a 18. Perché? Perché non sarebbero più state sottopeso. Da qui l’assunto: se il vostro peso è normale, il vostro DCA è risolto.
Il problema è che soltanto una ristretta fascia della popolazione ha un B.M.I. che, fisiologicamente, sta intorno al 18. Anche se chiunque è tecnicamente nella media della popolazione quando raggiunge un B.M.I. pari a 18, ci sono persone che con un B.M.I. di 18 sono comunque sottopeso rispetto a quello che è il LORO PROPRIO standard fisiologico, il loro set-point di peso ottimale.
Il problema è, di nuovo, che la parola “sottopeso” viene considerata come una misura assoluta. Una persona può essere ad un peso normale rispetto alla media della popolazione, ma questo peso può comunque essere non salutare per quella stessa persona, perché non coincide con il suo set-point.
Il proprio set-point corrisponde a quel peso che, una volta raggiuntolo, quel che si mangia non ha alcun effetto su quanto si pesa. Questa frase manda un po’ in confusione, non è vero? Mi spiego meglio. Chiaramente se una persona restringe continuativamente l’alimentazione, perde peso. E chiaramente se poi ha una ri-alimentazione, riprende peso. La chiave per capire la frase che prima ho scritto, si ha aggiungendo una chiarificazione fondamentale: una volta che si è al proprio set-point di peso ottimale, quanto si mangia non ha assolutamente nessun effetto su quanto si pesa. Se ci si trova sotto o sopra il proprio set-point di peso ottimale allora il corpo lavorerà davvero duramente per far tornare a quel set-point. Ergo, se una persona è sottopeso causa anoressia, è possibile stabilire che è ritornata al proprio set-point di peso quando, a prescindere da quello che mangia, il suo peso continua ad oscillare intorno ad un certo numero, ma non sale più come invece ha fatto sino a quel momento. Vale anche il viceversa, ovviamente: se una persona con problemi di binge che l’hanno portata a prendere peso, comincia a togliere le abbuffate e a rialimentarsi regolarmente, comincerà a perdere progressivamente peso fino a che non avrà raggiunto il suo set-point, dopodichè tenderà a rimanere su quei valori.
Ultima precisazione: il set-point di peso ottimale è determinato geneticamente… per questo trovo assurdo valutare la “normalità” o meno del peso del singolo sulla base del B.M.I.
Penso che ci sia bisogno di smetterla di utilizzare parole come “sottopeso” e “sovrappeso” come se si parlasse di magiche misure assolute, e viceversa valutare il sovrappeso/sottopeso come relativo ad ogni singolo individuo. Ci sono persone biologicamente molto magre, che non hanno nessun disturbo alimentare, e che sono in salute anche ad un B.M.I. inferiore a 18. Ci sono persone che sono a posto quando il loro B.M.I. è intorno a 18 – 20. Ci sono persone che stanno bene quando il loro B.M.I. sta tra 22 e 24 E ci sono persone che per essere in salute hanno bisogno di stare ad un B.M.I. intorno a 25 – 27. Dipende tutto dal DNA.
Penso che, in linea generale, si migliorerebbe la salute di un sacco di persone (e, nella fattispecie, quella di chi ha un DCA) smettendola di dire che esiste un range di peso superato il quale si è necessariamente sovrappeso o sottopeso, ed iniziare a prendere queste due misure come relative non alla massa, bensì al singolo individuo.
Ultimamente, però, ho capito a pieno perchè queste due parole non mi piacciono affatto.
Sottopeso e Sovrappeso sono termini in effetti relativi, eppure molti professionisti del settore medico li utilizzano come se fossero degli assoluti.
Cosa diamine sto cercando di dire? In questo momento, mentre scrivo al computer, sono seduta sopra una sedia, e sotto il tetto della mia casa. Se prendessi la sedia e salissi sul tetto, sarei seduta sopra la sedia e sopra il tetto. Se la sedia avesse delle gambe molto lunghe e io fossi una sorta di contorsionista, potrei mettermi a scrivere sotto la sedia che sarebbe a sua volta sotto il tetto. Basilarmente, “sopra” e “sotto” descrivono semplicemente una posizione relativa a qualcos’altro.
Ma certo, cose come “il range di peso normale” potrebbero essere un qualcosa cui fare un raffronto. E questo sarebbe un utilizzo adeguato dei termini… se effettivamente venissero utilizzati in questo modo (e se “il range di peso normale” riuscire a includere in maniera un po’ migliore tutti gli aspetti della salute di un individuo). Il vostro attuale B.M.I. è inferiore/superiore a quello della media della popolazione. Il problema della “media della popolazione” è che non si tratta di misure individuali. La “media della popolazione” ci dice meramente che, su millemila persone valutate, la maggior parte di esse sono in salute quando il loro B.M.I. è compreso tra X e Y. Quello che X e Y dovrebbero essere esattamente e a tutt’oggi oggetto di dibattito nella comunità medica, ma i valori precisi non sono importanti ai fini di quel che voglio dire.
Non ho alcun problema riguardo la creazione e l’utilizzo di una misura che stima la “media della popolazione”. Ho invece ENORMI problemi riguardo a come questi range che rispecchiano la media della popolazione vengono utilizzati per determinare lo stato di salute del singolo individuo.
Immaginate di andare da un medico (o da un dietista), che vi dice che siete “sovrappeso”. Questo significa, ipso facto, che non siete in salute, che mangiate troppo e male, e che dovete assolutamente perdere peso o morirete di una di quelle terribili malattie legate all’obesità.
Avete mai pensato che, in realtà, quando un medico o un dietista vi dice che siete “sovrappeso”, lo siete semplicemente rispetto alla “media della popolazione”??!
Ergo, la domanda cui rispondere è: esattamente, se siete sovrappeso, a quale peso siete sopra?
Certo, se avete un binge eating disorder e non v'importa niente di averlo, se siete completamente sedentarie, se avete del velcro sui vostri pantaloni che vi tiene incollate al sofà su cui vi sedate, e non fate assolutamente niente per tutto il giorno salvo guardare la TV, allora effettivamente avreste bisogno di cambiare un po’ il vostro stile di vita per migliorare la vostra salute. Ma se state combattendo attivamente contro il vostro DCA, quale che sia, se state seguendo correttamente l’ “equilibrio alimentare” che vi ha prescritto la vostra dietista senza restringere l’alimentazione o provocarvi il vomito, se cercate di fare attività fisica ma non più in maniera eccessiva, se avete il ciclo e, tutto sommato, le vostre condizioni di salute sono buone, allora lasciate che ve lo chieda di nuovo: se siete sovrappeso, a quale peso siete sopra? Potreste essere sovrappeso rispetto alla media della popolazione, ma questo peso potrebbe comunque essere PER VOI un peso assolutamente salutare.
E anche se non siete ancora arrivate fin qui. Anche se la vostra salute non si è ancora del tutto ripristinata, anche se il DCA minaccia ancora di avere la meglio su di voi, non per questo meritate di essere giudicate ed etichettate da nessuno, né dai medici, né dai dietisti, né dagli infermieri, né dalla gente, né da nessun altro. Perché solo voi sapete meglio di chiunque altro cosa significhi vivere la vostra vita, e che momento state attraversando.
La correlazione che più precisamente c’è tra quanto ho appena scritto e i DCA – l’anoressia in particolare – è che un B.M.I. pari a 18 viene normalmente considerato come una sorta di numero magico. Solo se superate questo magico B.M.I. non siete più considerate sottopeso e, dunque, come pensa la maggior parte della gente che non ha mai avuto l’anoressia, se avete risolto il vostro problema di peso, allora vuol dire che siete guarite e non avete più bisogno d’aiuto. Naturalmente, chi vive l’anoressia sulla propria pelle sa che riprendere peso non equivale a guarire, anzi, che la malattia si gioca fondamentalmente sul piano mentale, e che quindi si può essere ancora legate all’anoressia quale che sia il proprio peso… ma vallo a dire a chi non l’ha mai vissuta! La maggior parte della gente continuerà a pensare che è solo un problema di alimentazione, e che quindi basta riprendere il peso perso per guarire.
(Tra parentesi, lo sapevate che negli Stati Uniti d’America, dove la sanità non è pubblica come qua in Italia, bensì privata, le assicurazioni sanitarie pagano le cure delle pazienti con un DCA soltanto fino a che il loro B.M.I. è inferiore a 18 o superiore a 25?!!... Come se, rientrando in questo range di B.M.I., la persona fosse guarita… Se non è assurdo questo…)
Alcune ragazze, che ho conosciuto tramite questo blog e con le quali mi tengo in contatto anche via e-mail, mi hanno riferito che gli è stato detto che non avrebbero avuto bisogno di prendere ulteriore peso nel momento in cui il loro B.M.I. fosse arrivato a 18. Perché? Perché non sarebbero più state sottopeso. Da qui l’assunto: se il vostro peso è normale, il vostro DCA è risolto.
Il problema è che soltanto una ristretta fascia della popolazione ha un B.M.I. che, fisiologicamente, sta intorno al 18. Anche se chiunque è tecnicamente nella media della popolazione quando raggiunge un B.M.I. pari a 18, ci sono persone che con un B.M.I. di 18 sono comunque sottopeso rispetto a quello che è il LORO PROPRIO standard fisiologico, il loro set-point di peso ottimale.
Il problema è, di nuovo, che la parola “sottopeso” viene considerata come una misura assoluta. Una persona può essere ad un peso normale rispetto alla media della popolazione, ma questo peso può comunque essere non salutare per quella stessa persona, perché non coincide con il suo set-point.
Il proprio set-point corrisponde a quel peso che, una volta raggiuntolo, quel che si mangia non ha alcun effetto su quanto si pesa. Questa frase manda un po’ in confusione, non è vero? Mi spiego meglio. Chiaramente se una persona restringe continuativamente l’alimentazione, perde peso. E chiaramente se poi ha una ri-alimentazione, riprende peso. La chiave per capire la frase che prima ho scritto, si ha aggiungendo una chiarificazione fondamentale: una volta che si è al proprio set-point di peso ottimale, quanto si mangia non ha assolutamente nessun effetto su quanto si pesa. Se ci si trova sotto o sopra il proprio set-point di peso ottimale allora il corpo lavorerà davvero duramente per far tornare a quel set-point. Ergo, se una persona è sottopeso causa anoressia, è possibile stabilire che è ritornata al proprio set-point di peso quando, a prescindere da quello che mangia, il suo peso continua ad oscillare intorno ad un certo numero, ma non sale più come invece ha fatto sino a quel momento. Vale anche il viceversa, ovviamente: se una persona con problemi di binge che l’hanno portata a prendere peso, comincia a togliere le abbuffate e a rialimentarsi regolarmente, comincerà a perdere progressivamente peso fino a che non avrà raggiunto il suo set-point, dopodichè tenderà a rimanere su quei valori.
Ultima precisazione: il set-point di peso ottimale è determinato geneticamente… per questo trovo assurdo valutare la “normalità” o meno del peso del singolo sulla base del B.M.I.
Penso che ci sia bisogno di smetterla di utilizzare parole come “sottopeso” e “sovrappeso” come se si parlasse di magiche misure assolute, e viceversa valutare il sovrappeso/sottopeso come relativo ad ogni singolo individuo. Ci sono persone biologicamente molto magre, che non hanno nessun disturbo alimentare, e che sono in salute anche ad un B.M.I. inferiore a 18. Ci sono persone che sono a posto quando il loro B.M.I. è intorno a 18 – 20. Ci sono persone che stanno bene quando il loro B.M.I. sta tra 22 e 24 E ci sono persone che per essere in salute hanno bisogno di stare ad un B.M.I. intorno a 25 – 27. Dipende tutto dal DNA.
Penso che, in linea generale, si migliorerebbe la salute di un sacco di persone (e, nella fattispecie, quella di chi ha un DCA) smettendola di dire che esiste un range di peso superato il quale si è necessariamente sovrappeso o sottopeso, ed iniziare a prendere queste due misure come relative non alla massa, bensì al singolo individuo.
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30 commenti:
Allora io sono sovrappeso e se uno mi vede direbbe che sono obesa (e beh un bel po' lo sono) però c'è da aggiungere una cosa ovvero la costituzione e io sono di costituzione robusta e noto che nel B.M.I. non viene quasi mai menzionata.
se prendiamo una che ha il mio stesso peso ed è però di costituzione sottile si vedrebbe senz'altro una differenza e a qualcuno non sembrerebbe che ci assomigliamo.
Quindi quando guardo nel peso ideale del B.M.I. io devo sempre aggiungere una decina di chili per raggiungere il MIO peso ideale.
Come sempre, concordo con tutte le tue sagge osservazioni. Sai, proprio perchè io ho un BMI normale la maggior parte delle persone non crede che io abbia bisogno di aiuto e in primis per molto tempo l'ho pensato io stessa, di non essere abbastanza malata.
Comunque, mi sono divertita a immaginarti appollaiata sul tetto o raggomitolata sotto la sedia..in effetti, hai un che di felino ;)
Ma sai che volevo fare un post proprio su queste questioni?
In linea generale sono d'accordo che la media della popolazione non dev'essere applicata nel valutare il singolo. Io non valuto negativamente di per sé i termini sottopeso o sovrappeso, li critico quando si usano per stigmatizzare le persone e a farle sentire "sbagliate".
A me durante il ricovero hanno rotto la testa allo sfinimento su quanto sia importante ristabilire una soglia minima di peso intorno al 19 di BMI.
E questa soglia non coincide assolutamente con il tuo peso salutare, me lo ripetevano, ma è semplicemente un valore che hanno notato coincidere, nel 99& dei casi, con la scomparsa totale dei sintomi da denutrizione.
Sotto un BMI di 18.5 nelle classificazioni "ufficiali" sei "sottopeso" (per curiosità posso sapere perché tu indichi 18? è solo un'approssimazione tua personale oppure ti è stato riferito da qualcuno?) certo, ci sono alcune persone che sono costituzionalmente così, solo che sono molte meno di quello che siamo portate a pensare o il disturbo alimentare ci fa credere...
La verità è che la media della popolazione sta tra il 20 e il 25, poi noi possiamo essere benissimo quell'eccezione che sta sopra o sotto, ma pensarlo mentre ti stai ricoverando da un dca (specie anoressia) può essere piuttosto pericoloso. Almeno, per me lo è... Perché una parte di me continua ad avvalorare la tesi che "io non faccio media" "il BMI è una cazzata totale" e così illudermi di poter essere sana senza problemi anche con un BMI di 16-17... Che difficilmente potrà accadere, anche solo per un fatto statistico, perché appunto, le persone che senza dca hanno un BMI naturalmente inferiore a 18.5 sono veramente, veramente poche...
E comunque io adesso non sono più "sottopeso", ma non ho ancora capito qual è il mio naturale set point, lo potrò capire solo se continuo a seguire un equilibrio alimentare e non adottando più comportamenti di controllo del peso disfunzionali. Ci vuole tempo e pazienza...
Un saluto,
Musi
B.M.I.? La solita minchiata degli stronzi in camice bianco. Quando non si riesce a contenere una malattia la si schematizza, perché così è più facile. ‘Sti cazzi. Ma che diamine ne sanno loro di cosa una persona si tiene dentro, a prescindere dal suo peso? Ma i dottorini vogliono i loro cazzo di numeri, perché li rassicurano, ci si trinceano dietro e te li sbattono in faccia. Perché così è banale. È banale “curare” il peso, lo sanno fare. A “curare” la mente, invece, non ne capiscono una mazza.
Tra l’altro, pur completamente ignorante in materia, vorrei far notare che il B.M.I. non tiene conto della massa muscolare e della massa grassa. Un citto che ha un B.M.I. di 27 perché fa bodybuilding, avrà un peso prevalentemente costituito da massa muscolare. Uno che ha un B.M.I. di 27 perché passa le sue giornate a mangiare e dormire, avrà per lo più massa grassa. Eppure, entrambi con lo stesso B.M.I. Fin qui ci arrivo anch’io. Evidentemente il B.M.I. è un indicatore anche più stupido di me. Come cazzo si fa ad usare un parametro del genere per valutare l’entità di un disturbo alimentare, e la sua guarigione? (Come se la devastazione che esso comporta potesse essere misurata in chili, tra l’altro…)
È vero, il bmi è davvero una cavolata. Secondo i medici e quindi il bmi io sono sottopeso, ma a vedermi dall'esterno e quindi dalle altre persone sembro in ottima forma...già ma io continuo a stare male e a essere malata di dca...
Io non capisco!
Mi trovo molto in quello che ha scritto caffè amaro, perché anch’io ho un bmi normale secondo i canoni, e di fatto ce l’ho sempre avuto, anche quando attraversavo le fasi più buie della bulimia, ed effettivamente questa normalità del mio peso era una delle cose che mi faceva desistere dall’idea di poter chiedere aiuto, perché appunto la normalità di quel numero mi dava l’idea di non essere “abbastanza malata” da legittimare una richiesta d’aiuto.
Adesso so, ovviamente, che era solo la bulimia a farmi pensare in questo modo. Perché anche se avevo un bmi normale, ci sono stati periodi in cui mi procuravo il vomito anche cinque, sei volte al giorno. Ma questo il bmi non lo diceva, perché era normale, lui. Eppure io mi stavo ugualmente distruggendo.
Penso che il bmi possa essere utile da un punto di vista strettamente medico, perché fornisce ai dottori e ai nutrizionisti dei parametri che aiutano a capire quando il peso di una paziente possa tenerla più o meno in salute, approssimativamente, però ovviamente è solo un numero, e quindi è strettamente limitato alla valutazione di un parametro fisico, e non dice niente rispetto a come ci sentiamo dentro.
Io penso che certamente la valutazione del bmi possa essere importante, però penso anche che questa valutazione non possa e non debba prescindere dalla valutazione psicologica della persona, perché un dca “infesta” molto più la mente che il corpo nella maggior parte dei casi, e quindi secondo me è importante che al miglioramento delle condizione fisiche possa accompagnarsi un miglioramento delle condizioni psicologiche, perché sennò non si risolve nulla, e anche se si sta meglio di peso si ricade comunque nei meccanismi psicologici del dca, vanificando tutto il lavoro che si è fatto in precedenza.
PS – Non è strettamente inerente il contenuto del post, ma… ho letto il commento di Musidora, e volevo dirle: ammetto che io non sono molto informata a tal proposito, però ormai da diversi anni vado da una nutrizionista che mi aiuta sotto il profilo alimentare, e anche lei mi ha sempre detto che il limite minimo del peso normale è un bmi uguale a 18. Forse ci sono differenti convenzioni, non saprei.
Cara Veggie, grazie per la risposta che mi hai dato, e per aver scritto questo post, che credo possa essere utile a molti, visto che, come hai specificato, per stabilire quello che è il "peso sano" di ogni soggetto non ci si può basare su valori medi..Anche perchè se così fosse, le persone si somiglierebbero tutte, come costituzione fisica, mentre è evidente come le persone in salute siano comunque tutte diverse tra loro...
Grazie,
S.
Noto che nella prevalenza delle opinioni il BMI è "una cavolata", ecco, non vorrei fare polemica, però vorrei invitare a fare più attenzione nel dire una cosa del genere, soprattutto quando si ha un DA!
Finché non si ristabilisce il proprio peso naturale non si può liquidare come "una cavolata" il BMI, poi quando lo si raggiunge e si nota che effettivamente si è "sopra" o "sotto" i valori di riferimento si può esclamare a gran voce CHE STRONZATA IL BMI! Però, come ho scritto nel mio ultimo post, bisogna tener presente che sono pochissime le persone che SENZA UN DISTURBO ALIMENTARE mantengono un BMI naturalmente sotto il 18.5 o sopra il 25.
Quindi, il consiglio che do a tutti è: prima ristabilite il vostro peso naturale e vedete se coincide con il range di normopeso, se non è così, allora fate bene a infamare il BMI e a continuare il vostro equilibrio alimentare :)
Scusa Veggie, mi è sorta un'altra domanda a tal proposito...
Fino a che punto, il ciclo, è considerato un indicatore di salute? Perchè fin che ho il ciclo, anche se sto dimagrendo, non mi viene da dire che sto male...A prova di quello che hai detto, io perdo il ciclo quando scendo sotto il 15 di BMI, per cui per quale ragione dovrei prendere chili quando il mio organismo dà segni tangibili di stare bene? Perchè raggiungere il 18 quando posso benissimo stare bene anche più magra?
so che questi pensieri possono essere sbagliati, per questo ti pongo la domanda. Il nocciolo sta nella prima fase che ho scritto:avere il ciclo equivale sempre ad essere in salute?
S.
Dear Musidora,
visto che sono una di quelle che dice che il B.M.I. è una puttanata, volevo risponderti direttamente sul tuo blog, ma mi sa che non ho capito un cazzo di come si fa a commentarci perché non mi permette di pubblicare niente, quindi ti rispondo qua.
Il motivo per cui reputo il B.M.I. una cazzata è, come scrivevo nel commento precedente, la sua estrema incompletezza e fallacità. È un dato prettamente numerico che tiene conto esclusivamente del rapporto peso/altezza senza valutare neppure la composizione corporea, o la tipologia costituzionale.
Che poi la maggior parte della gente cada fisiologicamente in un range compreso tra 18 e 25 è quantomeno ovvio, dato che tra l’avere un B.M.I. di 18 e uno di 25, a parità di altezza, intercorrono una cosa come 20 chili di differenza. Ma, parimenti, questo non dice niente sulla tipologia corporea (e men che meno sulla salute mentale) del soggetto che cade dentro/fuori dal range.
Immagino che anche il mio peso naturale sia entro range, ma ciò non rende il B.M.I. un indicatore meno rozzo e grossolano, e assolutamente non individualizzato.
Infine, reputo l’uso che gli stronzi in camice bianco fanno di questo parametro assolutamente erroneo, dato che per lo più lo utilizzano per stimare la “guarigione” o meno da un DCA, come se per “guarire” bastasse prendere qualche chilo. Come se fosse questo, il peso, il vero problema di chi ha un disturbo alimentare. Ma quegli idioti non ci arrivano. Gli basta il peso, e per loro è tutto. Tutto un cazzo.
Non me ne intendo, ma concordo nel fatto che queste definizioni non possano essere usate come "magiche misure assolute" perché ovviamente se fosse così farebbero più danni che altro.
Non lo sapevo il parametro che usano negli USA per erogare le cure... assurdo o___O
Ciao cara, sono perfettamente d'accordo con te! Non é un numero che deriva da una formula matematica a dire come stiamo veramente!!! Complimenti per la tua razionalità!!
Grazie per la tua risposta, mi ha fatto riflettere e sappi che ti ho risposto cercando di essere più diretta e dettagliata possibile! Mi farebbe veramente piacere se leggessi la mia risposte e mi dassi la tua opinione, sei una persona molto intelligente e forse potrai aiutarmi a chiarire un po le idee.
Vorrei chiarire maggiormente l'aspetto pro ANA\MIA Perchè non vorrei essere fraintesa, diciamo che se ho un D.C.A non sono ancora pronta a liberarmene anche se a volte da soffrire ed evidentemente non ho ancora
toccato il fondo.. Un abbraccio spero in una tua risposta sul mio profilo riguardante "la nostra discussione".
Mi scuso anticipatamente per la lunghezza e per errori di battitura, ma uso iPhone
Io non voglio fare la "paladina del BMI", nessuna associazione medica mi paga per difenderlo e neppure a me sta simpatico!
è solo uno strumento, e come tutti gli strumenti di misurazione va completato con l'interpretazione. Un'interpretazione che spesso viene data in modo scorretto e dannoso, come l'esempio fatto da Veggie dove in America le assicurazioni sanitarie pagano le cure fino al 18 BMI perché da quella soglia si è "guariti"(!?!)
I medici, quelli intelligenti e preparati, sanno che non basta recuperare peso per uscire dall'anoressia, ma noi allo stesso tempo non dobbiamo pensare di essere a posto con un BMI di 15, perché tanto è un valore soggettivo...
Sono pienamente d'accordo...c'è una mia sorella che sostanzialmente sta sempre a dieta,sono certa che il suo BMI sia normale ma per lei non va bene perchè sicuramente ha in testa il numeretto magico che nella sua testa rappresenta il suo peso forma.Io dico..ma se quando poi smetti la dieta e senza abbuffarti nè altro torni al solito peso...forse e ripeto FORSe non sarà mica quello il peso giusto per te?inoltre lei va tutti i giorni in palestra.Quindi renditi conto di quanto il magico numeretto possa stressare le persone.
Ora ti parlo di me,io ho una costituzione grande(cosa che nei calcoli del bmi non viene mai presa in considerazione,almeno su internet)in più ho il seno grosso.Allora l'altro giorno vado a calcolare il mio bmi su un sito che diceva di tenere con della circonferenza del polso...io ho pensato "se tiene conto della circonferenza del polso allora forse tiene conto della costituzione!"...bene,metto la mia altezza 1.72,metto il mio polso 18cm e il mio peso forma è....59kg!Bene,io non potrei mai pesare 59kg,non esagero dicendo che non mi reggerei in piedi ed in più l'altra mia sorella,molto magra,alta quanto me ne pesa 60 e le sue spalle sono circa la metà delle mie.Insomma renditi conto...l'altro giorno mi ci sono fatta una risata conscia anche del fatto che un medico,quando avevo 15anni ed ero alta 1.70 mi disse che il peso minimo che potevo raggiungere era 66kg...però questi BMI di questo cacchio,calcolati da una 15enne complessata la complessano ancora di piÙ magari spingendola a voler raggiungere un peso,per lei,assolutamente assurdo.E anche i medici spesso hanno questo vizio...insomma non siamo mica delle tabelle,non siamo algoritmi!
Credo che il bmi sia diciamo uno standard che puó servire molto molto molto relativamente in quanto tralascia davvero troppi punti...tipo la massa muscolare...il metabolismo basale di una persona...il peso veramente giusto per una persona...tutte cose che vanno oltre un simbolico calcolo matematico...una volta che avevo provato con una dottoressa a ribattere sulla validità di quest indicatore mi è stato risposto che non potevo assolutamente mettere in dubbio uno standard di livello mondiale...peró ora mi consolo vedendo che forse non sono io matta :-)
Ma... il BMI non è un "peso ideale"... è un range indicativo fisologico!!
Ed include la fascia di peso che, statisticamente parlando, prevede un minor rischio di morte per malattie cardiovascolari, ipertensione, diabete di tipo 2, sindrome metabolica, ecc.
E' vero che il BMI tralascia la massa muscolare, ed è altrettanto vero che può trarre in inganno se lo si calcola su soggetti molto alti o molto bassi... ma tutto ciò accade proprio perché è un RANGE.
Qualsiasi medico/dietista preparato sa bene che, nell'ambito di una visita o di un controllo, è necessario considerare e/o misurare altri fattori e non soffermarsi al peso indicato dal valore medio della fascia di BMI.
Sul fatto poi che un numero, per quanto accuratamente venga calcolato, resti pur sempre un numero (e quindi non tenga conto del valore umano della persona, delle emozioni che sta provando, di ciò che quel numero significa per lei) sono assolutamente d'accordo!
Ma l'approccio ai DCA è e deve essere multidisciplinare proprio per questo... benché dal nostro punto di vista ("nostro" come soggetti affetti) il peso e l'alimentazione siano solo strumenti per veicolare qualcosa di molto più grande (paure, emozioni, ansie), i numeri servono!
E un dietista/dietologo deve assolutamente e necessariamente lavorare su dati matematici e oggettivi... per il resto ci sono psicologi/psichiatri.
Per lo meno, questa è la mia opinione da "dietista in corso" diciamo...
un abbraccio come sempre
Ciao Veggie, per il momento volevo solo farti sapere - con un po' di ritardo - quanto immensamente mi abbia fatto piacere trovare un tuo commento sul mio blog. Dico sul serio. Ti leggo da tantissimo tempo, molto prima che aprissi il mio blog. Colgo l'occasione per dirti anche che ho sempre trovato tutti i tuoi post di una rara chiarezza ed utilità, c'è davvero da ringraziarti!
E quest'ultimo articolo non era da meno, interessantissime considerazioni che non mi erano mai venute in mente.
M.M.
al mio centro diurno non si fa altro che parlare di BMI e mai di kg ...
e questa cosa mi ha messo serenità trattandosi di un range variabile
per quanto mi riguarda, io non sono mai stata sovrappeso .... ma mi sono sempre sentita "un di più" ...
Grazie come sempre.
M.
@ AlmaCattleya – Hai centrato il punto, AlmaCattleya: il B.M.I. è un indicatore di media… ma non è un assoluto. Perché gli assoluti non esistono, ogni persona è una storia a sé, ha la propria costituzione, la propria genetica, il proprio DNA…
@ caffè amaro – Ma le persone vedono solo l’esteriorità, non possono sapere quel che tieni dentro… questo lo sai solo tu. E, perciò, solo tu puoi sapere che hai ancora bisogno d’aiuto. Anche se il B.M.I. dice che sei “normopeso”. Perché io credo che i DCA siano principalmente una questione di testa, affatto di peso…
(Ho un che di felino??!... O__o )
@ Musidora – Ti ringrazio per il tuo commento, e passerò a commentare il tuo post sull’argomento non appena l’avrai scritto, allora!...
Rispondendo subito alla tua domanda, banalmente il B.M.I. = 18 è, come scrivevo nel post, la soglia utilizzata dalle assicurazioni sanitarie in U.S.A. per revocare i sussidi economici di ricovero… evidentemente, a questo valore di B.M.I. la persona viene considerata normopeso, e dunque non più bisognosa di ricovero, e quindi guarita (cosa che secondo me è una grande cavolata, perché molte persone bulimiche, che io sappia, hanno un B.M.I. perfettamente normale, eppure stanno male e hanno assolutamente tutto il diritto di essere aiutate…)
Comunque, hai perfettamente ragione quando scrivi che i termini “sovrappeso/sottopeso” hanno un’utilizzazione assolutamente erronea quando vengono usati per giudicare le persone e farle sentire in qualche modo “in difetto”… sono completamente d’accordo.
Son d’accordo anche sul fatto che un B.M.I. di 19 corrisponda a un peso salutare soltanto per un certo gruppo di persone… poi ce ne saranno altre il cui B.M.I. salutare sarà più alto o più basso. Ma questo è un dato assolutamente individuale… i medici si basano su un parametro oggettivo, poi sarà il corpo di ciascuna persona a decidere qual è effettivamente il proprio set-point di peso… perché questo è un qualcosa di fisiologico ed individualizzato, non possiamo applicarci né la matematica né le schematizzazioni.
E concordo pienamente anche con l’ultimo paragrafo del tuo commento: si può capire qual è il proprio set-point di peso ottimale solo se si continua a seguire l’ “equilibrio alimentare” correttamente… è stato così anche per me. Il mio corpo ha ripreso peso fino a che non è stato raggiunto il mio valore set-point, dopodiché è rimasto più o meno lì, e tuttora è più o meno lì che oscilla intorno ad uno stesso valore… dimostrazione del fatto che il corpo sa da solo cos’è giusto per lui.
@ Jonny – Il B.M.I. serve come parametro di riferimento… ovvio che non abbia un valore assoluto, e che non tenga conto della composizione corporea. È un parametro che dà un’idea approssimativa dello stato nutrizionale, che ovviamente dipende da differenti variabili. E, no, è ovvio che il peso non dica niente su ciò che una persona si porta dentro, o su quanto il DCA possa influenzare tutti gli aspetti della vita… questo lo sa solo chi ha vissuto quest’esperienza… ed è questa la voce che dovremmo diffondere, le spiegazioni che dovremmo dare…
@ Pulce – Non capisci perché ti affidi strettamente al dato numerico. Che è importante, per carità, lungi da me l’affermare il contrario… Importante, ma non assoluto. Il fatto che la gente ti consideri in forma è tutt’altro che negativo, perché vuol dire che hai fatto dei progressi e che il tuo fisico non è più così totalmente devastato come lo era quando eri nel pieno dell’anoressia… però questo non significa che tu abbia ancora raggiunto il tuo set-point di peso ottimale. E’ ovvio che se sei passata, poniamo, da un B.M.I. di 10 a un B.M.I. di 14, la gente ti vedrà più in forma rispetto a prima… ma sfido chiunque a dire che con un B.M.I. di 14 una persona possa essere in ottima forma!... Perché, okay che stiamo parlando di un qualcosa di soggettivo, ma quando si comincia ad andare su certi estremi, allora l’aspetto patologico diventa più preminente… Voglio dire, non credo che sia poi così facile incontrare una persona che ha un set-point di peso ottimale ad un B.M.I. = 14… Quel che voglio dire e che, man mano che segui il tuo “equilibrio alimentare” e stai meglio, la gente certamente ti vedrà in miglioramento… ma la vera salute fisica che l’avrai quando avrai veramente raggiunto il tuo set-point di peso ottimale… Quale che esso sia, lo vedrai col tempo. E questo, da un punto di vista prettamente fisico. Poi c’è la parte psicologica, quella che ti fa sentire ancora malata di DCA, che si tratta non col recupero del peso, bensì con la psicoterapia…
@ Wolfie – E’ vero, il B.M.I. niente dice sullo stato di “salute psicologica” di una persona… è un indicatore prettamente fisico. Va preso per quello che è, per un numero che permette di valutare il peso secondo alcuni parametri standard, ma è ovvio che non dice niente di come tu ti senti dentro… questa è una cosa su cui devi lavorare con la psicoterapia…
@ S. – Grazie a te ancora, S., per essere passata nuovamente di qua… E fammi pure tutte le domande che vuoi, nessun problema!... In quanto alla risposta alla domanda che mi hai posto, dunque, la risposta è, banalmente: no, avere il ciclo non equivale sempre ad essere in salute, assolutamente. Il ciclo non può essere considerato in alcun modo un indicatore di salute. Tutt’al più, può essere considerato un indicatore di “non sono più in uno stato estremamente grave e deleterio”, ma comunque in senso molto lato. Ti spiego: il ciclo non è regolato tanto dal peso corporeo, quanto soprattutto dalla produzione di ormoni. Il ciclo va e viene, dunque, non tanto in funzione del peso, quanto in funzione della produzione ormonale. Per quanto possa sembrarti strano, se tu per un qualche motivo X smetti di produrre ormoni, anche se sei assolutamente normopeso, il ciclo non ti viene più… eppure, sei normopeso. Se invece continui a produrre ormoni, puoi essere anche cachettica, ma continuerai ad avere il ciclo. Tendenzialmente, la produzione di ormoni è limitata dalla carenza alimentare, quindi c’è la tendenza ad osservare che un certo calo di peso sia correlato ad una scomparsa del ciclo, ma non esiste tra le due cose una relazione fissa, matematica… tant’è che anche l’eccesso di cibo produce gli stessi effetti, tendenzialmente. Ergo, lascia perdere il ciclo. È il prodotto di una stimolazione ormonale che non dice sostanzialmente niente sul tuo stato di salute.
@ Vele/Ivy – Vero che è una cosa assurda?!... Quando l’ho saputo mi sono sturbata anch’io… Per carità, posso capire tutte le necessità economiche delle assicurazioni sanitarie statunitensi… ma, diamine, qui stiamo parlando della salute delle persone, mica di noccioline!...
@ Vanessa Molinari – Ciao Vanessa, certo che passo dal tuo blog a risponderti!... Volentieri!... E non ti preoccupare né per la lunghezza né per gli errori di battitura, anzi, mi ha fatto piacere leggerti, e quando vorrai tornare a commentare sappi che sarai sempre la benvenuta!... Un abbraccio…
@ Marcella – No, hai ragione, non siamo né tabelle né algoritmi… siamo esseri umani. Ognuno con un suo proprio assetto fisico, differente da quello altrui. Il B.M.I., pertanto, può essere usato senz’altro come parametro indicativo, ma non è un assoluto. Hai perfettamente ragione in quello che dici a proposito della tua sorella che sta a dieta, e poi quando smette torna di nuovo al numero di partenza… perché immagino che quello sia il suo set-point, e quindi è ciò cui il suo organismo la riporta fisiologicamente… E lo stesso vale per te e per l’altra tua sorella… Oltre al B.M.I., come tu hai fatto giustamente notare, ci sono anche altre “formuline” che tengono conto di altri parametri (come appunto la circonferenza del polso…) per stimare il “peso ideale”… ma un peso ideale in realtà non esiste, perché va sempre e comunque rapportato alle caratteristiche del singolo. E, tra l’altro, hai assolutamente ragione quando dici che il fatto che il B.M.I. vada tanto di moda, spinge ragazze anche giovanissime a fare considerazioni sul loro peso assolutamente sbagliate…
@ NORD – Il B.M.I. ha certamente una sua grande funzionalità, che è quella di dare delle “linee giuda” generali, senz’altro utili di un punto di vista medico… ma è ovvio che non è completo né perfetto. Serve indubbiamente per dare un inquadramento generale, nel quale però poi va estrapolato ogni caso specifico…
@ Ilaria – E la tua opinione da “dietista in corso” è più che benaccetta, ovviamente!... Anche perché questo è ad oggi e sarà in futuro il tuo pane quotidiano, quindi chi meglio di te può parlare di una cosa del genere?!... Tra l’altro, hai scritto una cosa che secondo me è veramente degna di nota, ovvero: “nell'ambito di una visita o di un controllo, è necessario considerare e/o misurare altri fattori e non soffermarsi al peso indicato dal valore medio della fascia di BMI.” Io sono perfettamente d’accordo con questa tua affermazione. Ma qui nasce anche il problema: perché in moltissimi casi, quello che si va a valutare è nient’altro che il B.M.I. Purtroppo sono pochi anche gli specialisti che vanno ad approfondire… cosa che invece secondo me sarebbe assolutamente indispensabile. (Ma, si sa, la realtà è ben diversa da quello che utopisticamente dovrebbe essere…) Inoltre, un’altra cosa importantissima che hai scritto è l’importanza della complementarietà tra dietisti/dietologi e psicologi/psichiatri… sono figure che dovrebbero lavorare su una persona che ha un DCA tenendosi in stretto contatto tra di loro, al fine di decidere a stretto raggio qual è il miglior modus operandi da utilizzare sotto ogni punto di vista per quella specifica persona.
@ Julien – Ciao Julien, grazie a te per essere passata di qua e per quello che hai scritto a proposito del mio blog… mi ha fatto davvero piacere leggere il tuo commento. Spero che possiamo risentirci presto, allora, sia sul mio che sul tuo blog!... Un abbraccio forte…
@ M.M. – Bè, magari nel centro diurno serve che i medici ve ne parlino, perché comunque rientra in quel quadro d’informazioni scientifiche e ponderate relative al peso che non fa mai male sapere… Poi è ovvio che i veri problemi da affrontare siano altri, ovvero quello psicologici… che danno una sofferenza che non può certo essere misurata in chili… ma che può essere affrontata con l’ausilio della psicoterapia, per poterla sviscerare ed elaborare, affinchè non inchiodi sempre ai soliti circolo viziosi erronei dell’anoressia…
A me non è tornato il ciclo fino a che non ho raggiunto e superato un BMI di circa (gasp) 25. Non che la cosa mi diverta, ma, praticamente, a cosa sarei "sopra"? A un peso al quale il MIO corpo smette di funzionare, probably...
Ciao Veggie,
Scusa l'intrusione in un tuo post già di qualche tempo fa..ma lo trovo davvero interessante :) grazie mille
Domandina: ma il proprio set point genetico si può definire in qualche maniera? O bisogna aspettare finché non si notano le caratteristiche che hai citato?
Grazie mille e scusa ancora ;)
@ Anonima (17 Aprile 2013, ore 9.57) – Il ritorno del ciclo è un qualcosa di ben più complesso del più semplice recupero del peso… Perché entrano in gioco fattori ormonali che non sono strettamente e solamente correlati al peso corporeo… Quindi se anche il ciclo ti è tornato quando avevi un B.M.I. di 25, questo non vuol dire che il tuo peso fisiologico sia quello corrispondente a B.M.I.=25… perché il ritorno del ciclo non è legato solo al recupero di un peso sano, anche se certo questo influisce, ma non è il solo fattore, hanno maggiore importanza i fattori ormonali…
@ ela87 – Ma scusa di cosa??... Anzi, grazie per essere passata e per aver lasciato il tuo commento!... Se ti riferisci ad una qualche formula matematica per poter calcolare il set point genetico del proprio peso, non esiste niente del genere… Molto grossolanamente (ma MOLTO), si può stimare quale sarà più o meno la corporatura di una persona basandosi su quella dei suoi genitori… Esempio banale, se i tuoi genitori sono entrambi magri, c’è da aspettarsi che anche tu sarai una persona magra con tutta probabilità… però non è un assoluto. Il set point principalmente lo trovi quando tu mangi in maniera del tutto regolare, completa, con un fabbisogno calorico proporzionato alla tua età, sesso, e stile di vita, e vedi che a un certo punto il tuo peso inizia ad oscillare più o meno sempre intorno agli stessi valori… e si stabilizza automaticamente. Questo è il modo più corretto e preciso per trovare il tuo set point. Un abbraccio, e grazie ancora per aver commentato!...
Grazie *-*
I miei genitori sono magri magri sono solo io ad essere sempre stata "fuori" misura, quindi allora ho speranza di stabilizzarmi! Ma questo può avvenire anche se dopo un periodo medio/lungo di restrizione si riprende a mangiare normale? Cioè non è che si riprende peso anche con calorie nella norma?
Sai io ho perso 20kg in un anno e ora sto cercando di perdere gli ultimi (ora peso 54,00 x 1,62 e vorrei i 50). Ma ho paura che una volta che tornò a mangiare normalmente riprendo tutto il peso! Questo discorso del "set point genetico" mi da la speranza di riuscire a mantenere il tutto senza troppi problemi! Può essere?
Sappi che io ti leggo da tanto :)
@ ela87 - Grazie a te per la tua risposta! ^__^
Allora, a grandi linee la cosa funziona così: la restrizione alimentare altera il metabolismo. Lo blocca, se è una restrizione molto spinta, o comunque, sicuramente lo rallenta significativamente. Quindi, se dopo aver ristretto tu ricominci a mangiare normalmente, in un primo momento riprenderai un bel po' di peso: è il tuo corpo che ha ancora un metabolismo fiaccato dalla restrizione, e quindi dà la sua risposta biologica all'aumento dell'introito alimentare. Tuttavia, se non ti lasci spaventare dalla rapida ripresa di chili iniziale, e continui a mangiare normalmente e regolarmente, vedrai che ti succede questo: a un certo punto il peso smette di salire e ricomincia a scendere. Fino a che non si assesta sul set point. Perchè dopo un po' che ri-mangi normalmente, anche il metabolismo si normalizza, e quindi ricomincia a gestire adeguatamente il consumo calorico. E ti porta al tuo peso naturale. Quale che sia. Sicuramente superiore a quello ottenuto con la restrizione, ma non esageratamente alto come temi.
In ogni caso, secondo me la cosa migliore che potresti fare è rivolgerti ad una dietista o ad una nutrizionista: così sei seguita da una persona professionalmente competente, e anche gli "sbalzi di peso" puoi tenerli meglio sotto controllo, e quindi avere meno ansia...
Ti abbraccio stretta, e grazie ancora per leggermi da tanto!...
Grazie mille delle tue spiegazioni :)
Davvero tanto <3
Sei super informata e sempre disponibile! Grazie mille!
Mi sa che ogni tanto ti romperò con qualche domanda :p
Grazie a te di essere passata anche da me, mi fa piacere ;)
A me il ciclo è andato via quando da 60 kg sono passata a 49 ma io credo che mi sia scomparso perché è da li che ho incominciare a mangiare a malapena 400 kcal..adesso peso 36 per 1.55 vorrei pesare 45 kg ma non 50..con quei 50 non mi piaccio proprio..
Grazie grazie grazie..1,56 cm per 60 kg..anoressica da quando avevo 15 anni..ora ne ho 46...e lo sono ancora anche se mangio...ma nessuno lo può capire..ma tu sì..l'hai scritto..lo sai..grazie grazie grazie
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