venerdì 18 aprile 2014
Aspettando Pasqua
Per molte persone la Pasqua rappresenta l’occasione per riunirsi con la propria famiglia o con gli amici, passare la giornata tutti insieme, ridere, scherzare, scambiarsi uova di Pasqua… passare del tempo in serenità. Per chi ha un DCA, però, la giornata di Pasqua può non essere altrettanto facile. Anzi, può essere decisamente difficile, fonte di ansia e stress. Perché un pranzo di Pasqua insieme a familiari e parenti può mettere di fronte a quelle che sono le maggiori difficoltà relative tra le altre cose anche all’alimentazione.
Gestire la Pasqua con i propri familiari e parenti può essere difficile sotto molti punti di vista, e può eventualmente catalizzare una ricaduta nel DCA. Non mi riferisco meramente all’aspetto alimentare, ma soprattutto alle difficoltà legate all’avere intorno membri della famiglia che fanno commenti sgradevoli ed indelicati sulla vostra fisicità, e alla necessità di dover gestire il DCA di fronte ad una situazione sociale che coinvolge altre persone. Talora anche le famiglie che sono consapevoli del fatto che un membro ha un DCA possono comunque lasciarsisappare commenti su cosa/come/quanto/quando mangiate. E questo genera una pressione non indifferente, che può spingere vuoi a mangiare più di quel che vorreste solo per compiacere gli altri, vuoi a restringere ancora di più l’alimentazione per timore di lasciarvi sfuggire di mano la situazione.
Perciò, nel post di oggi vorrei condividere con voi alcune idee che potreste mettere in atto, in qualità di strategie di coping diverse dal DCA, nei momenti in cui vi sentite particolarmente sotto pressione.
• Fate una lista delle cose che possono aiutarvi a rilassarvi e a distrarvi, soprattutto nel periodo post-prandiale (per esempio: andare a fare una passeggiata, fare una doccia calda, andare a trovare un amico, farsi un giro in macchina, etc…), e poi mettetele in atto.
• Tenete sotto mano il numero di un amico/terapeuta/collega che sa del vostro DCA, e telefonategli ogni qualvolta sentite che siete sul punto di crollare.
• Se dovete avere a che fare con parenti che fanno commenti sgradevoli sulla vostra fisicità, cercate di stare a contatto con loro il meno possibile, e qualsiasi cosa dicano fate finta di non aver neanche sentito: i provocatori si stancano presto se non ricevono la reazione che si aspetterebbero.
• Siate consapevoli che, per quanto possiate mangiare, il vostro peso rimarrà pressochè costante. Il nostro corpo è infatti dotato di splenditi meccanismi di feedback che tendono ad annullare le sollecitazioni esterne eccessive, per mantenere la propria omeostasi.
• Se anche doveste avere una ricaduta, non vivetela come un fallimento: è un momento particolarmente stressante e difficile, ed è ovvio che una cosa del genere possa favorire le ricadute. Ma una ricaduta di un solo giorno non vuol dir niente, se vi rialzate immediatamente: quando il giorno è finito metteteci una pietra sopra, e dal giorno dopo ricominciate come se niente fosse.
• Se ne avete la possibilità, a prescindere da quello che mangeranno gli altri, continuate a seguire l’ “equilibrio alimentare” che vi ha prescritto la vostra dietista: è il miglior modo per avere la certezza che state mangiando quanto necessario, né più e né meno, e per non avere inutili ansie. E se gli altri storceranno il naso perché non assaggiate i loro manicaretti pasqualizi, paziente: la vostra salute psicofisica è più importante della gratificazione del loro ego.
• Preparatevi in anticipo risposte pronte da dare a chi farà commenti sulla vostra fisicità o sulla vostra alimentazione. La gente ci rimarrà con un palmo di naso, e si zittirà.
• Se ne avete la possibilità, parlate con le persone che condivideranno con voi la Pasqua, e spiegategli le vostre difficoltà, e ditegli come vorreste che si comportassero: magari in questo modo potranno riuscire a venirvi incontro. Nessuno può leggervi nella mente e sapere cosa gradireste e cosa vi darebbe noia, ma se parlate e spiegate le cose con chiarezza, è molto più facile che chi vi sta intorno, specie se vi vuol bene, si impegni per cercare di rispettare quello che avete detto.
• Ritagliatevi almeno 10 minuti in tutta la giornata per poter stare con una persona cui volete bene, o per poter fare qualcosa che vi piace e che vi fa sentire bene: è il modo migliore per prendervi cura di voi stesse al termine di una giornata stressante.
Penso davvero che ognuna di voi debba fare ciò che è giusto per se stessa anche a Pasqua. Non vi fate scalfire dalla pressione di chi vorrebbe che mangiaste come dice lui. Non state mangiando per gli altri… state nutrendovi per voi stesse. E se pensate che la giornata di Pasqua con i parenti possa essere davvero troppo pesante per voi, andate a trascorrerla altrove. Non abbiate timore di dispiacere gli altri: loro farebbero altrettanto, se fossero al vostro posto… anche e soprattutto quelli che vi faranno la morale. Già che la Pasqua può essere molto stressante di per sé per chi ha un DCA, è davvero molto importante che facciate quello che sentite di aver bisogno di fare, al fine vuoi di evitare ricadute, vuoi di trascorrere la giornata il più tranquillamente possibile.
A questo punto, dato che ormai la Pasqua è imminente, posso soltanto augurarvi (di):
B asare il cibo come mera fonte di nutrimento, e non più mezzo per (credere di) controllare la realtà circostante
U tilizzare la parola “peso” unicamente per definire l’importanza delle cose che arricchiscono la vostra vita.
O vviare alla cecità selettiva dei vostri genitori/familiari, facendo loro capire che il vero problema di chi ha un DCA non risiede nella fisicità, e che raggiungere il “normopeso” non significa in alcun modo essere “guarite”.
N on avere più bisogno dell’anoressia/della bulimia come strategia di coping, perché avete trovato in voi la forza di affrontare faccia-a-faccia i vostri veri problemi.
A vere una vita piena di tutto quello che vi pare e piace, senza più posto per il DCA.
P rincipiare a capire che è possibile per tutte combattere contro il DCA, e che il farlo migliorerà significativamente la vostra qualità della vita.
A cquisire la consapevolezza che a prescindere dalla vostra fisicità quello che riuscirete a fare di positivo nella vostra vita dipende solo e soltanto dalle vostre capacità e dalla vostra determinazione, che non hanno niente a che vedere col vostro peso o col vostro corpo.
S entire che avete tutta la possibilità di fare una scelta tra il rimanere aggrappate al DCA o il provare a combatterlo, e che
Q ualsiasi delle 2 opzioni decidiate di scegliere, solo una ha un futuro.
U scire vincitrici da qualsiasi battaglia contro il DCA, ed essere capaci di rialzarvi a fronte di ogni eventuale ricaduta, nella consapevolezza che quello che state facendo, per quanto duro e difficile, vale assolutamente la pena.
A rrivare ad afferrare le stelle con le mani – come direbbero le t.A.T.u.:
дотянуться до звезд с руками.
Gestire la Pasqua con i propri familiari e parenti può essere difficile sotto molti punti di vista, e può eventualmente catalizzare una ricaduta nel DCA. Non mi riferisco meramente all’aspetto alimentare, ma soprattutto alle difficoltà legate all’avere intorno membri della famiglia che fanno commenti sgradevoli ed indelicati sulla vostra fisicità, e alla necessità di dover gestire il DCA di fronte ad una situazione sociale che coinvolge altre persone. Talora anche le famiglie che sono consapevoli del fatto che un membro ha un DCA possono comunque lasciarsisappare commenti su cosa/come/quanto/quando mangiate. E questo genera una pressione non indifferente, che può spingere vuoi a mangiare più di quel che vorreste solo per compiacere gli altri, vuoi a restringere ancora di più l’alimentazione per timore di lasciarvi sfuggire di mano la situazione.
Perciò, nel post di oggi vorrei condividere con voi alcune idee che potreste mettere in atto, in qualità di strategie di coping diverse dal DCA, nei momenti in cui vi sentite particolarmente sotto pressione.
• Fate una lista delle cose che possono aiutarvi a rilassarvi e a distrarvi, soprattutto nel periodo post-prandiale (per esempio: andare a fare una passeggiata, fare una doccia calda, andare a trovare un amico, farsi un giro in macchina, etc…), e poi mettetele in atto.
• Tenete sotto mano il numero di un amico/terapeuta/collega che sa del vostro DCA, e telefonategli ogni qualvolta sentite che siete sul punto di crollare.
• Se dovete avere a che fare con parenti che fanno commenti sgradevoli sulla vostra fisicità, cercate di stare a contatto con loro il meno possibile, e qualsiasi cosa dicano fate finta di non aver neanche sentito: i provocatori si stancano presto se non ricevono la reazione che si aspetterebbero.
• Siate consapevoli che, per quanto possiate mangiare, il vostro peso rimarrà pressochè costante. Il nostro corpo è infatti dotato di splenditi meccanismi di feedback che tendono ad annullare le sollecitazioni esterne eccessive, per mantenere la propria omeostasi.
• Se anche doveste avere una ricaduta, non vivetela come un fallimento: è un momento particolarmente stressante e difficile, ed è ovvio che una cosa del genere possa favorire le ricadute. Ma una ricaduta di un solo giorno non vuol dir niente, se vi rialzate immediatamente: quando il giorno è finito metteteci una pietra sopra, e dal giorno dopo ricominciate come se niente fosse.
• Se ne avete la possibilità, a prescindere da quello che mangeranno gli altri, continuate a seguire l’ “equilibrio alimentare” che vi ha prescritto la vostra dietista: è il miglior modo per avere la certezza che state mangiando quanto necessario, né più e né meno, e per non avere inutili ansie. E se gli altri storceranno il naso perché non assaggiate i loro manicaretti pasqualizi, paziente: la vostra salute psicofisica è più importante della gratificazione del loro ego.
• Preparatevi in anticipo risposte pronte da dare a chi farà commenti sulla vostra fisicità o sulla vostra alimentazione. La gente ci rimarrà con un palmo di naso, e si zittirà.
• Se ne avete la possibilità, parlate con le persone che condivideranno con voi la Pasqua, e spiegategli le vostre difficoltà, e ditegli come vorreste che si comportassero: magari in questo modo potranno riuscire a venirvi incontro. Nessuno può leggervi nella mente e sapere cosa gradireste e cosa vi darebbe noia, ma se parlate e spiegate le cose con chiarezza, è molto più facile che chi vi sta intorno, specie se vi vuol bene, si impegni per cercare di rispettare quello che avete detto.
• Ritagliatevi almeno 10 minuti in tutta la giornata per poter stare con una persona cui volete bene, o per poter fare qualcosa che vi piace e che vi fa sentire bene: è il modo migliore per prendervi cura di voi stesse al termine di una giornata stressante.
Penso davvero che ognuna di voi debba fare ciò che è giusto per se stessa anche a Pasqua. Non vi fate scalfire dalla pressione di chi vorrebbe che mangiaste come dice lui. Non state mangiando per gli altri… state nutrendovi per voi stesse. E se pensate che la giornata di Pasqua con i parenti possa essere davvero troppo pesante per voi, andate a trascorrerla altrove. Non abbiate timore di dispiacere gli altri: loro farebbero altrettanto, se fossero al vostro posto… anche e soprattutto quelli che vi faranno la morale. Già che la Pasqua può essere molto stressante di per sé per chi ha un DCA, è davvero molto importante che facciate quello che sentite di aver bisogno di fare, al fine vuoi di evitare ricadute, vuoi di trascorrere la giornata il più tranquillamente possibile.
A questo punto, dato che ormai la Pasqua è imminente, posso soltanto augurarvi (di):
B asare il cibo come mera fonte di nutrimento, e non più mezzo per (credere di) controllare la realtà circostante
U tilizzare la parola “peso” unicamente per definire l’importanza delle cose che arricchiscono la vostra vita.
O vviare alla cecità selettiva dei vostri genitori/familiari, facendo loro capire che il vero problema di chi ha un DCA non risiede nella fisicità, e che raggiungere il “normopeso” non significa in alcun modo essere “guarite”.
N on avere più bisogno dell’anoressia/della bulimia come strategia di coping, perché avete trovato in voi la forza di affrontare faccia-a-faccia i vostri veri problemi.
A vere una vita piena di tutto quello che vi pare e piace, senza più posto per il DCA.
P rincipiare a capire che è possibile per tutte combattere contro il DCA, e che il farlo migliorerà significativamente la vostra qualità della vita.
A cquisire la consapevolezza che a prescindere dalla vostra fisicità quello che riuscirete a fare di positivo nella vostra vita dipende solo e soltanto dalle vostre capacità e dalla vostra determinazione, che non hanno niente a che vedere col vostro peso o col vostro corpo.
S entire che avete tutta la possibilità di fare una scelta tra il rimanere aggrappate al DCA o il provare a combatterlo, e che
Q ualsiasi delle 2 opzioni decidiate di scegliere, solo una ha un futuro.
U scire vincitrici da qualsiasi battaglia contro il DCA, ed essere capaci di rialzarvi a fronte di ogni eventuale ricaduta, nella consapevolezza che quello che state facendo, per quanto duro e difficile, vale assolutamente la pena.
A rrivare ad afferrare le stelle con le mani – come direbbero le t.A.T.u.:
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19 commenti:
Auguri anche a te!!!!!!!!! *_______*
Per fortuna i miei parenti abitano tutti Molto Lontano, così non dovrò sopportarli :p Comunque noto che il 90% delle volte che incontro qualcuno che non vedo da un po' di tempo la prima cosa che mi dicono è legata al peso. Tipo «Oh sei dimagrita, come stai bene!» oppure il delicatissimo «È ingrassata da fare schifo e sta con uno brutto come la morte» (sono passati almeno 5 anni da questo delizioso commento...ancora mi brucia non potermi vendicare xD)
Dove avrò mai infilato il mio vecchio quaderno di russo? Mi hai fatto venire voglia di riprenderlo °_°
Ancora auguri, passa delle buone feste...e divertiti!
Sono la madre di una ragazza malata di anoressia. Segnalo che anche i medici non sono esenti da commenti non adeguati. Probabilmente dovrebbero essere tutti educati meglio con un corso di "gestione del paziente". Ultime chicche, la prima da una dermatologa (donna), la seconda da una ginecologa (donna), entrambe ampiamente al corrente del problema che attraversa mia figlia e che ci conoscono da molti anni:
- "dall'ultima volta che ci siamo viste hai messo su qualche chiletto, eh?"
- "il tuo ombelico è troppo sporgente, eh, certo quando sei nata potevano legartelo meglio"
Buona pasqua anche a te :) Avevo giusto fatto un post sul mio blog in cui mi dispero per la Pasqua imminente. Pensavo fosse solo una delle mie personalissime e solite seghe mentali... e invece...
Utilissimi consigli.
Io ho tutto il parentado del sud. Loro ci tengono molto a vedermi. Sono, fortunatamente, riuscita ad evitarmi l'incontro con le zie, che erano quelle che temevo di più. Comunque, compilerò la lista delle cose da fare dopo il pranzo. Speriamo bene.
Un bacio, buone feste.
Buona Pasqua Veggie :)
Grazie davvero per tutti i tuoi consigli e soprattutto per la forza e fiducia che trasmetti. Credo mi stiano aiutando molto a superare questi momenti difficili. L'idea di un posto, anche se virtuale come questo blog, in cui ascoltare delle voci così simili alla mia mi fa pensare di non essere poi così sbagliata. Grazie di cuore.
Che bel post cara Veggie, come sempre. Anche qui, buona pasqua anche a te!
Davvero belle parole, il modo per trovare un po' di pace per superare queste giornate che potrebbero essere vissute con il problema cibo come una grande guerra.. Auguroni Veggie :) !
Troppo bello questo post cara Veggie!... Dopo averti scritto in pvt non potevo non passare qui a leggere le novità del blog... Grazie ancora tanto tanto per la tua amicizia e millemila auguroni ancora!... I tuoi consigli sono fantastici e ne utilizzerò più di uno... L'augurio è ancor più meraviglioso!
p.s.: davanti a quanto esposto nel commento di Anonimo resto desolata e non posso che confermare anche con la mia esperienza il fatto che molti medici non capiscono davvero niente e che la delicatezza, purtroppo, non è di questo mondo. Suggerimento: signora, perché non dire apertamente alle due dottoresse che non hanno saputo usare espressioni adeguate alla situazione con sua figlia?
ciao Veggie, sono Dolores
noi la pasqua la festeggiamo in tre: io, mio marito e Laura; i parenti, se ci fossero, sarebbero comunque molto discreti e Laura mangerebbe anche un po' di più, spontaneamente.
Comunque, buona pasqua a tutti
Dolores
Gli idioti esistono ovunque, l'importante è saperli riconoscere per non dare peso a ciò che dicono:)
ali
Grazie mille per questi utili consigli, Veggie!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Io fortunatamente non ho grossi stress in questa giornata, perché la trascorrerò con la mia famiglia (che è al corrente dei miei problemi, e quindi cerca di non mettermi sotto pressione) e con il mio fidanzato, quindi prevedo che sarà una giornata tutto sommato piacevole. Forse qualche tentazione ci sarà comunque, ma spero di riuscire a tener testa!!!!!!!!!!!!!!!!!!
E grazie soprattutto per l’augurio finale, quella specie di acronimo è stupendo!!!!!!!!!! Ed è quello che veramente bisognerebbe augurarsi.
Buona Pasqua a te e a tutte le ragazze che leggono e commentano questo blog!!!!!!!!!!!!!!!
Che bello non aver bisogno di questi consigli ! :) per fortuna non sono costretta da nessuno a sedermi a tavola. In famiglia se ne fregano, ormai sanno che ho gusti ed esigenze troppo particolari riguardanti l'alimentazione. A natale se non avessero ordinato il sushi me ne sarei stata chiusa in camera a dormire.
Comunque li ho letti e sono molto utili a chi non ha scampo ! :) ti auguro una buona Pasqua e ti ringrazio per l'aiuto e la disponibilità, in tutti i sensi :)
P.s= non so se hai ricevuto la mia mail, ma non riesco più ad accedere alla mia posta elettronica, quindi in caso non potrei leggere la risposta :( se vuoi riscrivi a minoutiffany@gmail.com
Augurissimi Veggie!
Scusami se non mi faccio più viva...
Posso dire che questa mia Pasqua è stata serena, era un bel po' che non succedeva. Ieri avevo una paura incredibile, ma per fortuna oggi è andato tutto bene. Spero che domani 'lei' non torni a trovarmi e a farmi sentire in colpa.
Bel post, come sempre! Ancora buona Pasqua e un bacione :*
Fortuna che ne erano a conoscenza eh...dementi.
Arrivo un po' in ritardo per augurarti buona Pasqua, ma comunque volevo farlo lo stesso! Spero che con i tuoi consigli molte ragazze abbiano trovato la grinta giusta per superare anche questa sfida!
Scusa anche il mio ritardo, auguroni! La mia Pasqua è stata illuminante, non ironicamente: ho rivisto una zia che mi ha tranquillamente alzato davanti a tutti la maglia per far vedere quante tette e chili avevo messo su, e nonostante l'impulso di piangere che mi ha assalita, ho proseguito a testa alta. Sono io il mio obiettivo. Voglio rinascere. Grazie, meraviglioso post.
un abbraccio :)
@ GaiaCincia – Ma non si diceva che la vendetta è un piatto che va gustato freddo?!... hai tutto il tempo che vuoi, fidati… potrai restituire indietro tutto, e con gli interessi. La frase in russo è l’equivalente dell’italiano riportato: “Afferrare le stelle con le mani”… Buona Pasqua anche a te!...
@ Hereisirene – Grazie Irene, spero davvero che il mio post possa essere utile in qualche modo, anche se piccolo… Contraccambio gli auguri!...
@ La mamma (18 Aprile 2014, ore: 12.01) – I medici sono esseri umani non specializzati nel trattare malattie come i DCA: ovvio che se ne possano uscire con frasi inadeguate. Con questo non voglio giustificarli, tutt’altro, ma semplicemente constatare l’inevitabilità che questo possa accadere… Perché, al di là del titolo di studio, un medico è una persona… e non tutte le persone hanno la sensibilità e l’empatia adeguate a capire come ci si relaziona ad una ragazza che ha un DCA… ergo, se ne possono uscire tranquillamente con frasi inappropriate come quelle citate. Sono d’accordo sul fatto che potrebbe essere utile un corso di “gestione del paziente”… corso che, effettivamente, nei 6 anni di Medicina non esiste… Gli stessi DCA, del resto, rappresentano uno dei millemila argomenti dell’esame di Psichiatria, quindi è ovvio che un capitoletto del libro tra tanti non permetta al medico di avere una reale visione di queste problematiche, e men che meno insegna ad approcciarsi a persone con queste problematiche… Comunque, concordo con quanto suggerito da Lucy May: se la ragazza è ancora troppo giovane per farsi le proprie ragioni davanti al medico che ha un’uscita inadeguata, potrebbe essere utile ed opportuno, al termine della visita, far uscire la figlia e parlare a quattr’occhi col medico sottolineando l’inappropriatezza di quanto detto. Magari così si può evitare che la frase venga ripetuta, sulla stessa persona o su altre con la stessa problematica.
@ Ever92 – Ti faccio un enorme in bocca al lupo per il parentado pasquale, Ever!... Spero che la lista possa essere davvero funzionale!... Io credo che per chi ha un DCA un po’ di pare in vista delle feste da condividere siano inevitabili… e certo non spariranno grazie a questo post… però, magari, spero possa essere anche solo un piccolissimo apito…
@ Viellina – Grazie carissima, anche a te!!...
@ Laura C. – In effetti neanche io la festeggio, anche perché l’ospedale non si ferma e il giorno di Pasqua il mio turno cade nel pomeriggio, il che significa 14 – 20, ovvero partire da casa mia alle 12, quindi di fanno gran parte della giornata sarà ospedaliera… Ma non mi lamento, vado molto d’accordo coi miei colleghi, e sarà sicuramente comunque una buona Pasqua… Ecco, potrei dire che è in un certo senso un po’ la stessa libertà che ti appresti a vivere te… Auguri anche a te!...
@ Anonima (18 Aprile 2014, ore: 14.04) – Grazie a te per il tuo commento, mi fa davvero piacere leggerlo… No, non sei sbagliata. Nessuna, mai, lo è. Ci possono essere degli incidenti di percorso, perché siamo umanissime ed è perciò normale farne… ma tutto quello che dobbiamo fare è rialzarci e continuare a camminare cercando di fare del nostro meglio per cambiare le cose… e se si cammina sostenendoci a vicenda, anche se virtualmente, forse può essere un po’ meno dura…
@ Lucy May – Grazie per la mail, letto e risposto!... Spero che l’applicazione di quello che ho scritto possa essere funzionale… Buona Pasqua anche a te!...
@ Dolores – Carissima, vi faccio allora tanti auguroni di buona Pasqua a tutti e 3!... E’ bello sapere che Laura potrà vivere questa giornata sicuramente per lei un po’ difficile, in maniera quanto più serena possibile, grazie anche al vostro aiuto… Vi abbraccio forte…
@ Ali – Esattamente… Sono del tutto d’accordo con te.
@ Wolfie – Grazie a te davvero, cara… Buona Pasqua anche a te!... Spero che la passi serna come hai scritto…
@ Leonie Skinny – Bè, è positivo leggere che a Natale la tua famiglia ti sia venuta incontro, sapendo delle tue difficoltà, e spero proprio facciano altrettanto anche a Pasqua!... Ovviamente i miei sono consigli generici, è ovvio che non cambiano la giornata e non risolvono, però magari possono essere d’aiuto anche solo un po’, tutto qui…
P.S.= Ti ho rispedito la mail all’altro indirizzo!...
@ Taiyou – Figurati, non ti preoccupare… anzi, grazie per essere passata!... Mi fa davvero piacere leggere che la Pasqua ti è andata bene… e spero di cuore che tu abbia molte giornate serene da ora in poi…
@ Marcella – Purtroppo “conoscenza” e “competenza”, pur essendo parole che al suono si somigliano, sono tutt’altro che sinonimi…
@ Vele/Ivy – Gli auguri son sempre beneaccetti, chi se ne importa della tempistica?!... Grazie davvero!...
@ Sybil Vane – Non posso dirti altro che non: sei stata grandiosa. Io non sarei mai stata capace di una reazione così morigerata che è indubbiamente la migliore, sarei sicuramente partita con l’incazzo. Invece tu hai fatto benissimo a reagire così: perché non le hai dato nessun tipo di soddisfazione. E la gente che si comporta così non se la merita proprio neanche per sbaglio. Non ti auguro di riuscire a rinascere, perché se ti facessi questo augurio vorrebbe dire che non sono certa delle tue capacità… perciò, ti auguro semplicemente che la tua rinascita sia la migliore possibile, perché sono del tutto certa che ce la farai. Ti abbraccio forte…
Quanti abbracci infiniti ti darei,tu non immagini.
<3
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