lunedì 6 settembre 2010
Domanda #16: Trovare amore per noi stesse
La domanda cui rispondo oggi è tratta da un’e-mail che mi ha scritto Emanuela. Vorrei condividere le sue parole e la mia risposta con tutte voi, nella speranza che possano esservi d’aiuto.
Emanuela mi ha scritto, in sintesi:
“Leggendo i tuoi post, sembra davvero che scegliere la strada del ricovero valga la pena. So che il processo di ricovero dall’anoressia è un qualcosa che si verifica gradualmente, ma come si può scegliere la strada del ricovero quando non si ha amore per se stesse, quando si è abbandonato l’amore necessario per salvare se stesse? Bisogna trarre il coraggio necessario dalle persone che ci stanno intorno e che ci vogliono bene? È possibile odiarsi più di quanto già non facciamo nel momento in cui scegliamo un DCA? I tuoi post mi hanno davvero dato molto da pensare rispetto al mio vissuto. E ti ringrazio per essere riuscita a parlare di quest’orrore silenzioso. Spero che un giorno tutte noi potremo guardare all’anoressia come a una nemica da cui dobbiamo difenderci, e non come un qualcosa per cui avere vergogna di noi stesse. Forse, quando avremo acquisito questa consapevolezza, sarà più facile chiedere aiuto e conseguentemente combattere”.
Emanuela, credimi, non sai quanto spero che un giorno i DCA non vengano più considerai dalla società un marchio d’infamia, un qualcosa di cui dobbiamo vergognarci. E spero altrettanto che tutte le ragazze che ne sono attualmente prigioniere possano trovare quanto prima la forza e il coraggio necessari per chiedere aiuto. Rompere il silenzio è certamente un primo passo nella giusta direzione. Tutte noi abbiamo una voce e possiamo usarla se decidiamo di farlo. Non è facile, ma la prima parola è sempre la più ardua: dopo, diventerà più semplice ad ogni parola pronunciata.
Innanzitutto, comunque, lascia che te lo dica: scegliere la strada del ricovero VALE LA PENA. Talvolta la decisione d’intraprendere la strada del ricovero è repentina e illuminante, altre volte è un lento processo di realizzazione. Talvolta è un momento “A-ha!”, altre volte ti rendi conto che è successo, che hai intrapreso la strada senza neanche rendertene conto. Ma, per venire alla tua domanda – Come si può scegliere la strada del ricovero quando non si ha amore per se stesse? Bè, si può cominciare cercando di capire quello che si può fare per volere bene a noi stesse. Dimentica il ricovero per un momento, e focalizzati su te stessa.
Innanzitutto, è importante circondarsi di rinforzi positivi. Attaccare nella propria stanza frasi positive, mettersi davanti allo specchio e ripetersi frasi incoraggianti, e così via. Non importa se in quelle parole non ci credi. Chiaro? Non importa. Fallo comunque. Circonda te stessa con qualsiasi cosa possa spingerti verso la strada del ricovero. Continua a ripetere quelle parole tipo mantra. Obbligati a crederci. E vedrai che, un giorno, ti accorgerai che non c’è più bisogno di nessuna costrizione… perché ti renderai conto da sola che quelle parole corrispondono a nient’altro che alla verità.
All’inizio tutto questo ti farà sentire un po’ scema, me ne rendo conto. Ma è comunque… necessario. Ho attaccato all’armadio della mia camera un Post-It con su scritto: “I like myself”. Ogni mattina, quando mi sveglio ed apro gli occhi, leggo “I like myself”. E’ il mio armadio che mi dice che devo cercare di apprezzarmi per quello che sono. Sono io che mi dico che devo cercare di apprezzarmi per quello che sono. E non devo più odiarmi, Emanuela. E non lo stacco, quel Post-It. Perché ho ancora bisogno di leggere quel messaggio.
Prova a fare qualcosa del genere. Attacca un foglietto sul tuo specchio in modo che ogni mattina, quando lo guardi, leggi qualcosa di positivo. Qualcosa che ti dice che devi piacerti per come sei, perché non c’è niente di meglio al mondo. Che devi amarti per come sei. Che stai andando bene. Potrebbe non essere vero. Potresti non piacerti o non amarti in prima battuta, ma a forza di leggerle quelle parole ti scivoleranno dentro. Lascia che questo succeda.
Pensi che non sia vero?, che non sia possibile? Bene, prova a vedere la cosa dall’altra parte, allora. Se tu ti senti ripetere più volte ogni giorno della tua vita: “Sei brutta” o “Sei stupida”, prima o poi comincerai a credere che sia vero, non è così? Okay, se tu ti sentirai ripetere più volte ogni giorno della tua vita: “Sei una persona che vale” e “Sei una persona che merita affetto”, comincerai a credere che anche questo sia vero. Ganzo, no?! Fai inversione di marcia. Se all’inizio ti viene da sorridere per la stupidità del messaggio… bè, è già un primo passo: per lo meno adesso stai sorridendo.
E, tra l’altro, sì, puoi trarre il coraggio necessario dalle persone che ti stanno accanto e che ti vogliono bene ma, in ultima analisi, il coraggio che ti deriva dagli altri deve incentivare il tuo proprio coraggio. Si può fare qualcosa per gli altri per un po’ di tempo, ma se non c’è una motivazione forte sottostante che viene da noi stesse, non durerà a lungo. Sei tu la prima che deve decidere cosa vuole per se stessa e darsi da fare per ottenerlo. Il coraggio di base dev’essere il tuo, non è sufficiente un rimpiazzo. Però, il supporto degli altri indubbiamente aiuta.
Pertanto, cerca di circondarti di persone che ti vogliano bene e siano disposte ad aiutarti. Il supporto è vitale. Lascia che loro siano il tuo salvagente, e stringi la loro mano quando le acque si fanno particolarmente agitate, in maniera tale che ti aiutino a non affondare e a ricominciare a nuotare nella giusta direzione. Col tempo, poi, ti accorgerai che avrai acquisito forze abbastanza per poter passare incolume la tempesta anche da sola.
Una mano testa non va mai allontanata. Ricorda soltanto che l’obiettivo finale è quello di aiutarti ad aiutare te stessa.
Rispondendo all’altra tua domanda, è sempre possibile odiarsi di più. Ma è anche sempre possibile amarsi di più. Non scegliere il lato sbagliato del muro. La scelta di per sé è un qualcosa di semplice. È il seguirla che diventa difficile, ma tu devi comunque continuare a credere che ce a puoi fare. Non puoi mollare con te stessa – anche se in questo momento questa Te Stessa non ti piace.
Spero di averti fornito qualche elemento in più su cui riflettere. Lo so che, per come l’ho messa giù, sembra tutto molto semplice… ma so anche che non lo è affatto. E non potrò mai dire che lo sia. Ma ricordati sempre: le cose più semplici sono sempre le cose migliori che possiamo fare per noi stesse. Perciò, non trovarti più scuse: oggi è il giorno perfetto per iniziare a combattere.
Tutto il mio amore,
Veggie
Emanuela mi ha scritto, in sintesi:
“Leggendo i tuoi post, sembra davvero che scegliere la strada del ricovero valga la pena. So che il processo di ricovero dall’anoressia è un qualcosa che si verifica gradualmente, ma come si può scegliere la strada del ricovero quando non si ha amore per se stesse, quando si è abbandonato l’amore necessario per salvare se stesse? Bisogna trarre il coraggio necessario dalle persone che ci stanno intorno e che ci vogliono bene? È possibile odiarsi più di quanto già non facciamo nel momento in cui scegliamo un DCA? I tuoi post mi hanno davvero dato molto da pensare rispetto al mio vissuto. E ti ringrazio per essere riuscita a parlare di quest’orrore silenzioso. Spero che un giorno tutte noi potremo guardare all’anoressia come a una nemica da cui dobbiamo difenderci, e non come un qualcosa per cui avere vergogna di noi stesse. Forse, quando avremo acquisito questa consapevolezza, sarà più facile chiedere aiuto e conseguentemente combattere”.
Emanuela, credimi, non sai quanto spero che un giorno i DCA non vengano più considerai dalla società un marchio d’infamia, un qualcosa di cui dobbiamo vergognarci. E spero altrettanto che tutte le ragazze che ne sono attualmente prigioniere possano trovare quanto prima la forza e il coraggio necessari per chiedere aiuto. Rompere il silenzio è certamente un primo passo nella giusta direzione. Tutte noi abbiamo una voce e possiamo usarla se decidiamo di farlo. Non è facile, ma la prima parola è sempre la più ardua: dopo, diventerà più semplice ad ogni parola pronunciata.
Innanzitutto, comunque, lascia che te lo dica: scegliere la strada del ricovero VALE LA PENA. Talvolta la decisione d’intraprendere la strada del ricovero è repentina e illuminante, altre volte è un lento processo di realizzazione. Talvolta è un momento “A-ha!”, altre volte ti rendi conto che è successo, che hai intrapreso la strada senza neanche rendertene conto. Ma, per venire alla tua domanda – Come si può scegliere la strada del ricovero quando non si ha amore per se stesse? Bè, si può cominciare cercando di capire quello che si può fare per volere bene a noi stesse. Dimentica il ricovero per un momento, e focalizzati su te stessa.
Innanzitutto, è importante circondarsi di rinforzi positivi. Attaccare nella propria stanza frasi positive, mettersi davanti allo specchio e ripetersi frasi incoraggianti, e così via. Non importa se in quelle parole non ci credi. Chiaro? Non importa. Fallo comunque. Circonda te stessa con qualsiasi cosa possa spingerti verso la strada del ricovero. Continua a ripetere quelle parole tipo mantra. Obbligati a crederci. E vedrai che, un giorno, ti accorgerai che non c’è più bisogno di nessuna costrizione… perché ti renderai conto da sola che quelle parole corrispondono a nient’altro che alla verità.
All’inizio tutto questo ti farà sentire un po’ scema, me ne rendo conto. Ma è comunque… necessario. Ho attaccato all’armadio della mia camera un Post-It con su scritto: “I like myself”. Ogni mattina, quando mi sveglio ed apro gli occhi, leggo “I like myself”. E’ il mio armadio che mi dice che devo cercare di apprezzarmi per quello che sono. Sono io che mi dico che devo cercare di apprezzarmi per quello che sono. E non devo più odiarmi, Emanuela. E non lo stacco, quel Post-It. Perché ho ancora bisogno di leggere quel messaggio.
Prova a fare qualcosa del genere. Attacca un foglietto sul tuo specchio in modo che ogni mattina, quando lo guardi, leggi qualcosa di positivo. Qualcosa che ti dice che devi piacerti per come sei, perché non c’è niente di meglio al mondo. Che devi amarti per come sei. Che stai andando bene. Potrebbe non essere vero. Potresti non piacerti o non amarti in prima battuta, ma a forza di leggerle quelle parole ti scivoleranno dentro. Lascia che questo succeda.
Pensi che non sia vero?, che non sia possibile? Bene, prova a vedere la cosa dall’altra parte, allora. Se tu ti senti ripetere più volte ogni giorno della tua vita: “Sei brutta” o “Sei stupida”, prima o poi comincerai a credere che sia vero, non è così? Okay, se tu ti sentirai ripetere più volte ogni giorno della tua vita: “Sei una persona che vale” e “Sei una persona che merita affetto”, comincerai a credere che anche questo sia vero. Ganzo, no?! Fai inversione di marcia. Se all’inizio ti viene da sorridere per la stupidità del messaggio… bè, è già un primo passo: per lo meno adesso stai sorridendo.
E, tra l’altro, sì, puoi trarre il coraggio necessario dalle persone che ti stanno accanto e che ti vogliono bene ma, in ultima analisi, il coraggio che ti deriva dagli altri deve incentivare il tuo proprio coraggio. Si può fare qualcosa per gli altri per un po’ di tempo, ma se non c’è una motivazione forte sottostante che viene da noi stesse, non durerà a lungo. Sei tu la prima che deve decidere cosa vuole per se stessa e darsi da fare per ottenerlo. Il coraggio di base dev’essere il tuo, non è sufficiente un rimpiazzo. Però, il supporto degli altri indubbiamente aiuta.
Pertanto, cerca di circondarti di persone che ti vogliano bene e siano disposte ad aiutarti. Il supporto è vitale. Lascia che loro siano il tuo salvagente, e stringi la loro mano quando le acque si fanno particolarmente agitate, in maniera tale che ti aiutino a non affondare e a ricominciare a nuotare nella giusta direzione. Col tempo, poi, ti accorgerai che avrai acquisito forze abbastanza per poter passare incolume la tempesta anche da sola.
Una mano testa non va mai allontanata. Ricorda soltanto che l’obiettivo finale è quello di aiutarti ad aiutare te stessa.
Rispondendo all’altra tua domanda, è sempre possibile odiarsi di più. Ma è anche sempre possibile amarsi di più. Non scegliere il lato sbagliato del muro. La scelta di per sé è un qualcosa di semplice. È il seguirla che diventa difficile, ma tu devi comunque continuare a credere che ce a puoi fare. Non puoi mollare con te stessa – anche se in questo momento questa Te Stessa non ti piace.
Spero di averti fornito qualche elemento in più su cui riflettere. Lo so che, per come l’ho messa giù, sembra tutto molto semplice… ma so anche che non lo è affatto. E non potrò mai dire che lo sia. Ma ricordati sempre: le cose più semplici sono sempre le cose migliori che possiamo fare per noi stesse. Perciò, non trovarti più scuse: oggi è il giorno perfetto per iniziare a combattere.
Tutto il mio amore,
Veggie
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16 commenti:
CiaUUUUUU....
ci siamo e nn ci siamo...perchè le lancette corrono e la mala gestione del tempo ci ha assalito...tuttavia...in questo angolino di minuti che abbiamo siamo passate da te carissima.
Grazie sai di passare sempre da nOi anche quando nn ci siamo e continua così invece tu, credo che il tuo blog sia davvero un blog utile, non solo per le info pratiche che tu sai dare, ma per il gran cuore che esponi in ogni tuo scritto.
Ti abbracciamo forte iO e Alice
Parole sante, cara Veggie.
No, non è semplice... per cui non posso dirti che ce la sto facendo.
Però lo voglio...e se questo non basta, è comunque qualcosa, no?
Sei una grande, continuo a ripeterti che ciò che stai facendo è ammirevole!!
^^
IlFioreDelMale
Veggie, quello che dici è giustissimo ed è dettato dalla tua esperienza, ma soprattutto, immagino, da una nuova consapevolezza di te stessa.
P.S.: Non sapevo che facessi karate. Sei una grande!
Si si si si e si. E' proprio vero! E funziona!!
Circondarsi di frasi positive ti fa sentire davvero meglio. Dopo un pò inizi a crederci.. :)
Un pò come il legame mente-corpo.
Quando siamo di cattivo umore tutto il nostro corpo si "butta giù", ci muoviamo più lentamente, guardiamo in basso, le nostre spalle sono curve, il viso imbronciato.
Al contrario, quando siamo di ottimo umore la nostra schiena è più dritta, siamo più energici nei movimenti, guardiamo in avanti e sorridiamo con lo sguardo.
Beh, sembrerà assurdo, ma così come la mente può influenzare il corpo, è vero anche il contrario. Cioè se cerchiamo di atteggiarci come se fossimo sprizzanti di energia, se rizziamo la schiena, facciamo un respiro profondo e un bel sorriso.. tempo una decina di secondi e inizieremo a sentirci già di umore migliore..
E con un pò di allenamento, la cosa inizierà ad essere sempre più facile.
So che c'entra poco con il post, ma mi sembrava una cosa carina e utile per INIZIARE a sentirci un pò meglio e ho voluto condividerla qui.. ^^
Un abbraccio Veggie e, come sempre, GRAZIE.
.Alice
Quello che scrivi mi lascia dentro sempre un po' di forza..
Grazie di questi post Veggie (e anche dei tuoi commenti nel mio blog) :)
Un bacio,
Ellie
Grazie per la positivita' che riesci sempre a trasmettere Veggie...
E' vero, l'amore per noi stesse non e' il piu' semplice dei traguardi da raggiungere, io poi con le inversioni di marcia non sono mai andata molto d'accordo, sapessi le ammaccature che ho causato alle mie auto...
Pero' difficile non significa impossibile...
Sto spendendo un patrimonio in post it che tu non hai idea!!!
Buon inizio settimana, e per il compleanno, non c'è nessun problema!
Grazie Veggie, ora sono più tranquilla, ma purtroppo non mi sono ancora venute >.< boh, non so che pensare. Andrei dalla ginecologa ma la mia è privata e costerebbe troppo, dovrei vedere ad un consultorio..
Uffs, che situation >.<
Grazie ancora comunque (:
Yù
è giusto avere amore per se stesse: è il primo passo per poter amare anche gli altri ^________^
Le linee di confine nn sono mai nette e spesso si spostano.
A volte basta chiudere un occhio e la linea si allontana, poi si chiude l'altro e si avvicina...insomma...gran caOs.
Abbraccione iO e Alice
Ciao, capito per caso su questo blog, non soffro di disturbi alimentari ma ti vorrei fare davvero i miei più grandi complimenti, secondo me fai molto con quello che scrivi, dici cose sagge e che possono riguardare tutte le persone che leggono, con disturbi alimentari o senza. Ad esempio mi ritrovo molto in ciò che è stato scritto sul post sulla perfezione, anche io sono una perfezionista e questo mi fa stare male, e quello che scrivi probabilmente dovrei stamparmelo e leggerlo tutti i giorni!
In conclusione, davvero, grazie per questo blog!
C’è stato un periodo in cui credevo che il ricovero non valesse la pena: è stato quando l’idea di separarmi dalla bulimia mi faceva ancora troppa paura perché, riempiendo così tanto la mia vita, il dca aveva finito per diventare la mia unica identità. Wolfie non esisteva più, c’era solo “la ragazza bulimica”. Questo non mi piaceva, ma del resto mi spaventava ancor di più poter intraprendere un percorso di ricovero: indi per cui, ecco il vero motivo per cui mentivo a me stessa dicendomi che non ne valeva la pena.
Ma adesso so che ne vale tantissimo la pena, perché ora ho una vita. Non sarà eccezionale, non sarà perfetta, ma a me piace così. E quel che non mi piace, mi sforzo di cambiarlo e migliorarlo ancora. Se ripenso a cos’era diventata la mia vita quando mi facevo soggiogare completamente dal dca mi sento molto triste, e mi rendo conto che in realtà quella non era vita, era solo sopravvivenza!!!!
Anch’io adesso mi circondo di biglietti su cui scrivo le frasi positive che leggo e sento in giro, e mi faccio aiutare dalle persone che sono importanti nella mia vita. Spero solo di riuscire a non cedere nei momenti di scoraggiamento, e che la consapevolezza che le cose possono migliorare mi aiuti sempre ad andare avanti!!!!!!
Veggie, ho fatto buttare o nascondere la bilancia dai miei, è sparita dal mio bagno!!!!!!!!!!!
Cara Veggie, come sempre quoto ogni sillaba.
Amarsi credo sia difficile per chi si sente sempre in equilibrio sul filo del rasoio.
Io ho imparato a fare piccoli passi ed analizzarmi a fondo. Mettersi alla prova, senza fare chissà che, darsi piccoli obiettivi e raggiungerli con calma, col proprio tempo, aiuta.
Perchè la costruzione del sè e la propria valorizzazione è un processo lungo..lungo anche tutta la vita.
Io non mi amo molto, ma mi sforzo di migliorarmi proprio per questo. Se riusciamo a volgere qualcosa di negativo - o che percepiamo come tale - in una forza positiva, creatrice, avremo comunque vinto, qualsiasi risultato raggiungiamo.
un abbraccio
Sono sempre più convinta che ne valga la pena, Veggie.. Faccio due passi avanti e tre indietro, poi di nuovo avanti e così via ma non voglio mollare. Voglio riprendere in mano la mia vita, rivoglio le mie emozioni, la mia emotività,rivoglio me stessa! Sto cercando di uscire, di riempirmi la giornata,di non chiudermi, di avere qualche interesse....
L'altra sera per la prima volta mi sono sfogata con mio padre, gli ho finalmente urlato che stavo male, che non ce la facevo più, ho pianto per ore ma finalmente ho sentito muoversi una serie di emozioni dentro di me, mi sono percepita,non sono rimasta una maschera fredda e impassibile!!!! Non ricordavo più come ci si sentisse!
Il tutto è iniziato con il fatto che sono stata male e mi sono tagliata le vene, erano molti giorni che mi imponevo di resistere, di notte mi svegliavo con il forte impulso ma resistevo, di giorno scacciavo il pensiero ripetendo poesie,leggendo, correndo,uscendo, poi non ce l’ho più fatta quel giorno ma ho esagerato o forse è il braccio che ormai regge poco,sanguinava tantissimo, non riuscivo a muovere il braccio e non riuscivo ad arrivare al telefono per chiamare qualcuno, sono caduta e cercavo di non perdere conoscenza,fortuna che avevo il cellulare vicino e ho scritto a Erica se poteva venire da me che avevo un problema, è arrivata un quarto d'ora dopo, sono riuscita ad aprirle la porta mentre il braccio sanguinava tutto, lei me lo ha lavato e disinfettato ma continuavo a non muoverlo ma non ho voluto andare al pronto soccorso, non era la prima volta e non lo consideravo così grave, però due giorni dopo vedevo che peggiorava, si è gonfiato un sacco, uscivano liquidi strani, non riuscivo a muoverlo per niente e Erica mi ha detto che forse avevo beccato un tendine, non so, così ho dovuto farlo vedere a mio padre:( E da lì è scoppiato il finimondo, urlava tantissimo però almeno me lo ha fasciato tutto e lo sta curando!
Comunque ho accettato la proposta della psichiatra, il 5 ottobre ho appuntamento al centro DCA della mia città dove mi faranno tutti gli esami credo e non so cos'altro...
E ieri mi sono concessa di gustarmi una fetta di torta!^^
Ti mando un abbraccio fortissimo!
@ Alice and my world – Ma lo sapete che anch’io passo sempre da voi, fanciulle, perché siete molto importanti per me… Prendetevi il tempo che vi serve, e quando sentite che avete un’idea in testa… acchiappatela e mettetela giù!... Perché è il vostro di cuore che è davvero enorme… V’abbraccio…
@ IlFioreDelMale – Si dice che volere è potere, no?!... Ed io credo che sia assolutamente vero, perciò… catalizza la tua forza di volontà in azione, e davvero potrai fare molto più di quel che pensi… Io faccio il tifo per te!...
@ Almacattleya – Sì, tutta esperienza… anzi, come la chiamo io, tutta vita…
P.S.= Faccio karate da quand’ero poco più che una bambina… e sono davvero felice che anche il mio lavoro ora sia nel campo di questo sport!...
@ .Alice – Non è vero che non c’entra, anzi, è esattamente quel che intendevo dire io, perciò… grazie mille per averlo fatto in maniera più esplicita!... Ma ora, mia piccola alice, alza la testa e tieni dritte le spalle… perché una stella come te deve solo brillare!...
@ Ellie – Grazie a te, Ellie!... E scommetto che tu ce ne hai tanta, di forza… Non mollare mai, mi raccomando!...
@ Donatella – Tutte le cose importanti non sono mai facili… e d’impossibile c’è solo ciò a cui abbiamo rinunciato… le ammaccature sono inevitabili, sono il segno che abbiamo provato e riprovato… non segno di fallimento, ma dimostrazione di grande coraggio… e vedrai che prima o poi ingraneremo la quarta e fileremo!...
@ Yuki – Cerca solo di stare tranquilla… tanto alle cose successe non si può rimediare… e non bisogna però neanche fasciarci la testa prima d’averla battuta, quindi… cerca solo di stare tranquilla (anche se posso immaginare che sia tutt’altro che facile!...) okay?... E, di qualsiasi cosa tu abbia bisogno, io sono sempre qui…
@ Pupottina – Hai proprio ragione!... E’ come dice la canzone “… you’re the one to whom nobody tell I Love You, until you sati t first…”
@ Pequena Eva – benvenuta… e grazie mille per le tue parole!... Sono davvero felice se quello che scrivo può darti una mano… Passa quando vuoi, scrivi quel che vuoi… sarai sempre la benvenuta qui!... Un abbraccio forte…
@ Wolfie – L’hai detta giusta: con un DCA sopravvivi, ma quella non è vita… La vita è un’altra cosa. Anche quando sei in ospedale attaccata a un respiratore artificiale e a un fottio di altre macchine, vivi… ma quella è vita?... Ecco, è esattamente come il DCA. Il DCA diventa la nostra macchina che ci tiene in vita… ma non stiamo davvero vivendo, solo tirando avanti. Solo che la vita, quella vera, esiste… e sta solo a noi scoprirla… e, ecco, la consapevolezza che c’è e che può essere tua è la spinta che devi cogliere nei momenti peggiori per non mollare mai… Un baciotto!...
@ Silvia – SEI LA MEGLIO!!... GRANDISSIMA!! ^__^ V
@ La Ely – Sono perfettamente d’accordo… E’ chiaro che certe cose non possiamo pretendere di realizzarle dall’oggi al domani, soprattutto tenendo conto del background che ci portiamo dietro… Però possiamo cominciare rivolgendo piccoli gesti d’affetto verso noi stesse, e cercando di valorizzare i nostri pregi anziché focalizzarci sui nostri difetti… E’ molto? E’ poco?--- E’ un inizio…
P.S.= Bentornata dalle vacanze!...
@ Aisling – E io sono0 sempre convinta che tu ce la possa fare… perché, come vedi, anche dal letame possono nascere i fiori… e non sempre tutto il male viene per nuocere… Ma, a volte, per temprare la nostra forza e darci modo di reagire e di combattere… Hai fatto la cosa giusta a scegliere di andare al centro per DCA, di questo ne sono assolutamente certa… Qualsiasi cosa succeda, le cose non potranno che andare a migliorare… perché se tu combatti puoi risolvere tutto, sai?!... Ti abbraccio forte, mia piccola guerriera coraggiosa…
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