Come gli alchimisti trasformavano il ferro in oro… voi potete trasformare l’oscurità in luce. Siete tutte benvenute.

venerdì 22 marzo 2013

Lasciate che ve lo ripeta: i mass-media non causano l'anoressia

Per l’ennesima volta, ho ricevuto un’e-mail da parte di una persona che ha attribuito la colpa della comparsa dei disturbi alimentari soprattutto tra le adolescenti, alla cattiva influenza che i modelli di bellezza associata ad un’eccessiva magrezza proposti dai mass-media avrebbero sulle ragazze.

Io non sono d’accordo, e ne ho già parlato. Ma, visto che ci siamo, ne approfitto per ribadire il concetto, per come la penso io. Mi farebbe piacere se, nei commenti, mi diceste come la vedete voi.

Tutto è cominciato con gli adesivi.

Un pomeriggio del mio terzo ricovero in una clinica specializzata nel trattamento per DCA, durante il gruppo di “Immagine Corporea”, ad ogni ragazza erano stati dati due fogli con degli adesivi, delle riviste per adolescenti e delle fotografie di persone comuni. Su uno dei fogli c’erano adesivi con su scritto: “Questa promuove un’immagine corporea sana!” e con associato uno smile. Gli adesivi sull’altro foglio invece recitavano: “Questa promuove un disturbo alimentare” accompagnati da una faccina triste. Noi ragazze dovevamo associare questi adesivi alle donne delle immagini che avevamo a disposizione. L’idea di base credo fosse quella di far associare il primo foglio di adesivi alle immagini delle donne comuni, e il secondo alle immagini delle modelle pubblicate sulle riviste, al fine di dimostrare come le immagini proposte dalla stampa potessero essere causa del DCA.

Ora, l’idea che le immagini proposte dai mass-media possano spingere le ragazze verso lo sviluppo di un DCA, è un’idea che va decisamente di moda, un’idea che da anni viene propagandata come verità, ma che secondo me non lo è. L’ho sempre pensato, anche ovviamente sulla base della mia esperienza personale. Nel pomeriggio di cui vi parlavo, mi rifiutai di eseguire il compito proposto dalla psicoterapeuta. Le dissi che non era realistico, perché io credo che tutte sappiano che la stragrande maggioranza delle fotografie di modelle è fotoritoccata, e che i loro corpi – i loro corpi reali, voglio dire – non sono così “perfetti” come vengono ritratti sulle pagine patinate delle riviste.

Nei miei lunghi anni in cui sono stata nel pieno dell’anoressia, fortunatamente non ho comunque sofferto di dismorfofobia, quindi vedevo benissimo che ero così magra da essere arrivata ben oltre la definizione sociale e mediatica di “magrezza”. Ma non l’ho mai fatto per imitare le modelle, che non mi hanno benché minimamente influenzata – sono sempre stata una sportiva piuttosto che una fashionist – anzi, ero perfettamente cosciente del fatto che, quando pesavo XX chili, ero tutt’altro che attraente… ma non m’importava. Pur riconoscendo che così magra ero pure più brutta del solito, avevo comunque bisogno di continuare a restringere l’alimentazione perché questo mi faceva sentire in controllo. E quel controllo per me era tutto, era l’unica cosa che mi appagava, l’unica cosa che mi faceva sentire forte e completamente soddisfatta di me stessa, quindi per me era necessario portarlo avanti a tutti i costi, per le sensazioni positive che lì per lì mi faceva provare. L’idea di voler somigliare alle modelle non mi è mai passata neanche per l’anticamera del cervello.

Tuttavia, è facile comprendere come la maggior parte della gente pensi che i mass-media, la società odierna e le modelle possano causare un disturbo alimentare. Il timore di ingrassare penso sia comune anche alle persone che non hanno un DCA. E tutte le persone sono bombardate dai messaggi mediatici. Ecco che, se in una persona che non sviluppa comunque un disturbo alimentare, certi input fanno venire comunque il timore di prendere peso, è facile pensare che su altri soggetti più vulnerabili questi stessi stimoli possano provocare un DCA.

Ma non è così. E lo dimostrano anche degli studi scientifici che hanno proprio valutato l’assenza di connessione tra mass-media e anoressia. Uno studio pubblicato nell’ “American Journal Of Psychiatry” ha rivelato che circa l’85% delle ragioni per cui, giusto per dire, io mi sono ammalata di anoressia e la mia migliore amica no, è attribuibile al proprio background di vita individuale. Uno studio di follow-up pubblicato in “Archives Of Psychiatry” mostra che solo il 2% di questa differenza di rischio tra me e la mia migliore amica è attribuibile all’influenza dei mass-media e ai modelli proposti dalla società odierna. Questi studi confermano l’idea che i DCA siano malattie assolutamente multifattoriali e composite, che dipendono da fattori completamente individuali e variabili da persona a persona. Studi scientifici alla mano, dunque, nel causare l’anoressia il background individuale schiaccia alla stragrande l’influenza dei mass-media.

Dunque, qual è il problema? Perché è così importante individuare cosa realmente possa causare un DCA, lasciando perdere i luoghi comuni sull’influenza dei mass-media? Innanzitutto, perché l’erronea idea che i DCA possano essere provocati dalle immagini di donne trasmesse dai mass-media, fa sì che l’attenzione venga focalizzata solo sui soggetti che si ritengono a rischio sulla base di questo criterio, ovvero le ragazze adolescenti e basta. Gli uomini, le bambine, le donne adulte… bè, anche loro possono soffrire di DCA. Ma poiché non sono ragazze adolescenti, i loro sintomi sono frequentemente presi sotto gamba, ignorati, tanto dai familiari e dagli amici, quanto addirittura talora dai medici. Inoltre, il luogo comune che i DCA siano provocati dall’influenza dei mass-media, è deleterio anche perché svaluta la serietà di queste malattie. Se la gente pensa che i DCA siano solo capricci di bambine vanitose che si lasciano influenzare troppo dalle foto delle modelle, questi difficilmente saranno considerati per quello che sono veramente, ovvero serie malattie, e ci sarà una minore tendenza a pensare che chi ha un DCA abbia bisogno d’aiuto professionale, e una maggiore tendenza a incolpare chi ha un DCA della sua stessa malattia.
No, dobbiamo svincolarci da questi preconcetti. E far capire alla gente che anche le il riacquisire un regime alimentare regolare è di fondamentale importanza per percorrere la strada del ricovero, riuscire a mangiare un pasto normale non ci guarirà.

Da quando ho cominciato a scrivere su questo blog, raccontando la mia storia di anoressia, molte ragazze e donne mi hanno contattata – vuoi tramite blog, vuoi tramite e-mail – alcune dicendomi che vivevano anche loro un DCA e quindi sapevano di cosa stavo parlando, altre invece dicendomi che mi capivano perché anche loro avevano chiesto di tanto in tanto ai loro fidanzati/mariti se non avessero qualche chilo di troppo. Ora, comparare un’insoddisfazione nei confronti della propria fisicità ad un vero e proprio disturbo alimentare è come comparare un graffio ad un’amputazione. Fino a che l’idea che la fa da padrona è quella che i mass-media possono provocare un DCA, per chi non ha vissuto queste malattie sulla propria pelle è facile confondere l’insoddisfazione per il proprio peso con un disturbo alimentare. Ma sono decisamente due cose completamente diverse.

Certo, i mass-media giocano un ruolo importante rispetto ai DCA… ma non quello che si potrebbe comunemente pensare. I mass-media, infatti, hanno un profondo impatto su quello che la gente che non ha mai vissuto un DCA pensa a proposito dei DCA stessi. Nella maggior parte dei casi, sono proprio i mass-media ad auto-attribuirsi il ruolo di causa scatenante dei DCA (quanti servizi televisivi vi siete sorbite, in cui si diceva appunto che i disturbi alimentari son dovuti ai modelli irraggiungibili di donna proposti da TV e riviste??!), e questo perpetua nelle persone che sono “esterne” alla problematica l’idea che i DCA siano una moda, un capriccio, che non siano malattie serie, e che se le ragazze che ne sono affette non fossero così infantili, superficiali ed influenzabili, non ne soffrirebbero.

Vorrei solo aggiungere che anoressia e bulimia sono delle vere e proprie malattie serie, come riportato sul DSM–IV, che hanno un tasso di mortalità stimato pari al 20%. Pertanto, prima riusciremo a rimuovere l’erroneo luogo comunque relativo al fatto che i mass-media sono la principale causa di DCA, potremo focalizzare tutte le energie nello sviluppare trattamenti effettivamente efficaci nei confronti degli stessi.

49 commenti:

Alice ha detto...

Anche secondo me non è colpa dei mass-media, ma non sono d'accordo sul fatto che non c'entrino proprio nulla. Parliamoci chiaro: i modelli che ci inculcano rappresentano la magrezza della taglia 38. Ma non solo in TV o sui giornali, anche nei negozi: i manichino sono taglia 38, al massimo arrivano alla 40. Ormai per noi (e dico tutti noi, non solo chi soffre di DCA) il concetto di bellezza è strettamente legato a quello di magrezza. Le attrici sono magre, le modelle non ne parliamo, anche la maggior parte delle cantanti lo sono, e pure le giornaliste del TG. Certo, se una ragazzina di 13 anni ha subito traumi saranno sicuramenti quelli la causa scatenante di un suo eventuale DCA, ma se ci aggiungiamo che è un po' in sovrappeso e che si ritrova circondata da modelli che urlano lo slogan "magrezza=bellezza=successo", penso (dal basso della mia ignoranza) che giochi anche questo il suo ruolo, anche se magari da dietro le quinte.
Certo, se gli studi scientifici dicono una cosa, alzo le mani. Ma se un DCA è scatenato anche dal sentirsi inadeguati, beh, i modelli che abbiamo non aiutano di sicuro a farci cambiare idea...
un bacio!!

AlmaCattleya ha detto...

Spesso un D.C.A. può venir fuori per i mass media, ma non è che nasce proprio per quel motivo. La vera causa, se c'è, è molto più profonda.
E' come se fosse latente.
E poi anche l'imperatrice Sissi ha sofferto di anoressia e allora la tv ovviamente non esisteva.
Esisteva però tutto il circondario.
Inoltre una ragazza (o ragazzo) può essere influenzabile e cadere nella trappola di magrezza=successo ma non è che se togli a loro la tv, guariscono.
E' come un virus latente che uno sfogo ha fatto scatenare.
A che cosa bisogna far attenzione? Al virus o allo sfogo?

caffè amaro ha detto...

Sono d'accordo, ma non del tutto. credo sia un dato che l'anoressia è molto diffusa nell'ambiente della moda e dello spettacolo perchè le pressioni che ci sono in quell'ambito per chi ci lavora sono così tante che spesso le diete drastiche e l'ossessione per l'immagine diventano malattia. E questo è vero per altre ragioni anche in altri ambienti come quello della danza. E questo continuo bombardamento di corpi perfetti condiziona inconsciamente il nostro background, abituandoci subdolamente all'equazione magrezza/successo. Questo non è che sia la causa dell'anoressia, ma credo confluisca come solida base del fenomeno pro-ana, che con il suo fascino (su una 13enne con poca autostima, capiamoci) rischia di coadiuvare in soggetti già "predisposti" il tragitto verso la patologia. In questo senso secondo me un collegamento c'è. E per questo campagne come quella della Caro hanno un senso, purchè non vi sia una strumentalizzazione come quella attuale che vorrebbe farci passare tutte come delle bambine viziate consumiste occidentali che vogliono sembrare modelle, perchè questo sì, concordo, mi fa incazzare da morire.

SAVEME ha detto...

Concordo con te, a me non è mai importato nulla delle modelle o cose simili, anzi diró che qusndo ho iniziato a dimagrire nn avevo nulla di premeditato dal punto di vista di come volevo essere, ma l'unica cosa che avevo in mente erano.... NUMERI. Numeri che volevo vedere per il mio peso, numeri che volevo per le calorie, numeri per le ore di palestra, per i pasti al giorno. Niente trip sull'aspetto magro e bello per tutti, solo numeri che mi rassicuravano e mi facevano sentire sotto controllo.
Con questo però nn escludo che ci sia qualcuno che si sia ritrovata in mezzo a tutto questo x colpa di una modella in cipertina o per una sfilata in tv, e una volta in mezzo, lo sai meglio di me, uscirne è dura.
La società però si appoggia troppo a questo e tende a considerare qualsiasi problema con l'alimentazione come un capriccio, o roba simile. Sarebbe bello poter cambiare questa mentalità..

Ps. Ho letto il tuo commento e credimi sono d'accordissimo con te, cioè a me viene la rabbia quando sento alcuni colleghi dire anche solo "vabbe anatomia I è solo un'idoneità per cui mi leggo aolo i nomi dei muscoli piu importanti" io nn sono cosi cavolo, io nn riesco a prendere sotto gamba nemmeno questo, io se voglio fare il medico un domani devo sapere bene quel che faccio. E poi ovviamente queate persone hanno la media del 28 e io nn riesco a emergere.. Ma non è una questione del farsi vedere la mia.. È paura di perdere tanto tempo dietro agli studi e pii nn riuscire a entrare nella specialisrica per una stupida media, fasulla, frutto di uno studio non a pappagallo come gli altri sono abituati a fare.

Phiiiibi. ha detto...

Ciao V! Io per quanto ne posso sapere ovvero meno di zero so che i mass media "cercano "di influenzare il pensiero dell'uomo e di come possano trasformarli in pecoroni. Il bello è che la gente ci crede e vive di queste illusioni. Propaganda insomma, vabbe' ognuno ha le sue V. Qualcosa prima o poi funzionerà.. spero presto per te,per la tua vita e per lo star bene.. Mi raccomando V <33

Phiiiibi. ha detto...

Beh l'ospedale zona con persone verdi, aiuuuto.

Fabiana ha detto...

Io sono d'accordo solo in parte...forse perché io più volte mi sono comparata alle immagini delle modelle presenti nelle pubblicità, e mi vedevo ovviamente non alla loro altezza...non che io aspirassi a diventare modella, anzi, ma il mio occhio, la mia testa, cadeva sempre su quelle immagini quasi di muse.
Meno male che ora questa cosa è passata.
Era un incubo.
Almeno adesso non mi confronto più con quelle immagini.
Un abbraccio a tutti
Pulce

persephoneen ha detto...

Credo che ogni ragazza abbia la sua storia particolare. Per te le immagini dei media non sono state di influenza, ma per altre ragazze potrebbero esserlo, anche indirettamente! Pensa: una ragazza per centomila motivi è già incline a sviluppare un disturbo alimentare, in più magari ha una famiglia in cui l'educazione è "disprezzati perché il tuo corpo non è perfetto come quello dell'attrice X"...secondo me dipende dall'educazione e dalle persone che hai intorno ;)
Ovviamente è un disturbo che vive già sottopelle (perché se non ce l'hai lì sotto, le modelle scheletriche non ti fanno né caldo né freddo), ma tutto ciò che ci circonda può essere la goccia che fa traboccare il vaso, e un continuo bombardamento di réclame che ti invitano a dimagrire (e parlo anche e soprattutto delle pubblicità degli alimenti dietetici, che promuovono un'alimentazione scorretta e priva di nutrienti fondamentali) possono essere quell'ultima goccia.

Senza dubbio, però, se i media dessero un'immagine positiva di tutte le taglie e le forme corporee, finirebbe questa maledetta cultura della magrezza per cui se io porto una taglia superiore alla 40 sono obesa (che al momento è ancora sinonimo di: non attraente, inferiore, inguardabile, mostruosità...e tanti altri "bei complimenti")

Jonny ha detto...

Okay, allora.
Dato il lavoro che faccio, non posso esimermi dal commentare questo post.
Soprattutto dopo aver letto i commenti delle citte che han scritto qui sopra.
C’è un misconcept fondamentale che, a quanto pare, è palese dai commenti sovrastanti.
Le modelle/fotomodelle possono essere – e spesso lo sono – effettivamente esageratamente magre. Premesso che nel 99,9% dei casi lo sono perché le loro immagini sono state modificate a dovere mediante l’ausilio di uno dei molteplici programmi di fotoritocco (quindi, gente, sveglia! Se vi comparate, vi state comparando col Photoshop… un po’ troppo per tutte, va’!), è pur vero che per lavorare come modella/fotomodella è spesso richiesta una magrezza fin troppo eccessiva. Ma, ragazze, magrezza. Non anoressia. Non facciamo confusione tra le 2 cose. Nella stragrande maggioranza dei casi (e lo dico per esperienza personale) la modella/fotomodella non mangia un cazzo perché se sei più magra (e più alta!) ti vengono affibbiati più lavori e guadagni di più. Tutto qui. Niente a che vedere con un disturbo alimentare. Difatti, una volta sopraggiunti i limiti di età ed abbandonata la professione, la stra-grande maggioranza di queste donne ricomincia a mangiare normalmente e se ne sbatte.
Poi, effettivamente, c’è qualcuna che ha realmente un disturbo alimentare. Ma si contano sulle dita delle mani. Per la maggior parte, si tratta di ochette che vogliono essere più magre delle altre solo per lavorare di più, è una sfida prettamente fisica, non sussiste nessuno degli aspetti mentali che caratterizza l’anoressia come tale.
I mass media vedono una modella/fotomodella eccessivamente magra e sbam!, si mettono a dire che è anoressica perché fa tanto notizia. Ma sono puttanate. Poi magari quella modella tira fuori una storiella lacrimosa su come ha combattuto contro l’anoressia e sbam!, miriadi di telecamere puntate su di lei a dire quant’è stata coraggiosa e strafiga. Ma sono puttanate. La modella ha fatto la fame per entrare nella taglia inferiore e fare 2 servizi fotografici in più, poi ci vede l’occasione di un ulteriore guadagno se va in televisione a fare l’eroina tragica, e fa 2 + 2. Ma non c’entra una sega con l’anoressia tutto questo.
È un mondo patinato assolutamente falso, ve lo posso assicurare. Quella magrezza spesso esagerata da opportuni software non ha niente a che vedere con l’anoressia, checché ne dicano i programmi in televisione.
Vedo che molte di voi hanno commentato il post precedente dicendo che il B.M.I. è una minchiata perché il peso non dice niente rispetto a quanto una persona con un disturbo alimentare possa stare male, al di là della sua fisicità… e poi venite qui a dire indirettamente che “modella eccessivamente magra” = “persona anoressica” perché così propinano i mass media?? Oh, fate pace col cervello.

Anonimo ha detto...

Veggie ti posso fare una richiesta?

Perche non ti fai promotrice di un gruppo di autoaiuto a firenze?

C è giá una associazione di genitori che si trova a careggi...perchè non fare un gruppo di ragazze che si protegge a vicenda? Un gruppo a sostegno alla terapia psicologica.

Che ne dici?
C.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo.

Certo, non è comunque carino proporre ideali di bellezza troppo magri, non tanto per la questione dca quanto per la questione ragazza media senza dca che comunque si sentirà sempre troppo grassa. Senza mettersi a vomitare di conseguenza, ma comunque. Ce le avrai anche tu le millemila amiche sempre a dieta anche se hanno un peso normale, e per questioni che non hanno niente a che vedere con i dca ma solo con l'entrare in un vestito della guess.

Però sì, niente a che vedere con i dca.

A. ha detto...

Ciao, in un post dell'estate scorsa dovrei aver messo la foto versione integrale del tatuaggio con aggiunta di motivazione..
Anche io sono un'amante di tatuaggi ma per ora ne ho solo uno per mancanza di denaro e anche perche sino molto lunatica e cambio spesso idea..
Quello l'ho fatto in ricordo di mio padre, morto proprio l'estate scorsa...e ovviamente sarà difficile cambiare idea o stancarmi di quel tatuaggio..

Ivory ha detto...

Ogni volta che vedo uno studio fatto da psichiatri storgo un po' il naso, ma qui non posso che essere d'accordo. DCA e mass-media hanno poco a che fare tra loro e mi spiace che molti credano sia la causa principale.
Però, prima di tutto, voglio un attimo discutere quell'esercizio che ti avevano proposto in ricovero. L'ho trovato stupido...ed offensivo. Esiste il pregiudizio per cui tutte le modelle e fotomodelle si mettano a digiuno per tenere il loro peso forma, ma non é vero. Ci sono alcune donne che sono fatte così per natura, mangiano ma non ingrassano...non per questo sono malate o offrono una brutta immagine! Certamente avevi anche ragione tu nel dire che le foto vengono tutte modificate, è naturale, ma volevo dire la mia su questa cosa...
Ritornando al topic di partenza, si, sono d'accordo con te. La concezione "magro é bello" é conosciuta da tutti nel mondo occidentale e la maggior parte delle ragazze (e dei ragazzi!) cercando di tenersi in forma. Basti vedere quante palestre ci sono in giro e tutti i prodotti che "DOVREBBERO" aiutare il dimagrimento. Eppure non tutti hanno un disturbo alimentare, questo semplicemente perché l'obbiettivo non é distruggere se stessi in questo caso. Se una persona cosiddetta "normale" cerca di dimagrire, é in grado di fermarsi quando vuole e, soprattutto, se capisce che il regime alimentare che sta tenendo non lo aiuta a sentirsi in salute, smette.
I motivi che si celano dietro ad un DCA fanno parte del vissuto di una persona e della concezione che ha di se stessa, non della concezione che ha della tizia in copertina su una qualsiasi rivista di moda.
Un bacio
EsseCi.

Anonimo ha detto...

Scusa Jonny, invece i casi di Ana Carolina Reston, Luisel Ramos, o della modella israeliana Hila Elmalich come li spieghi?
Loro non si sono inventate una storiella commovente per camparci sopra, loro sono morte per le cause di quell'anoressia che secondo quanto sostenete tu e Veggie non viene causata dai mass media.
D'accordo, avranno anche iniziato a mangiare il meno possibile per poter lavorare di piu', intanto pero' nel loop mortale ci sono finite, mi pare un po' troppo per sollevare il mondo della moda da ogni colpa.
E anche all'esterno di quel mondo...
Una ragazzina che si sente inadeguata, per perseguire il proprio riscatto, mira ad apparire come i media propongono (ciò che è "universalmente" considerato "bello"). E' come se l'immagine propinata dalla tv e dai giornali desse il "colpo di grazia", diciamo così, non so se mi spiego... Se io ragazza fragile e insicura, con problemi più o meno gravi alle spalle, mi accingo sul ciglio di un burrone, è spesso il modello sbagliato a cui aspiro che mi dà la spinta finale facendomi precipitare giù.

Wolfie ha detto...

Io sono d’accordo sul fatto che la tv e le foto delle modelle sui giornali non siano la causa di un dca. Sicuramente, per lo meno, non lo sono stati per me. Riguardandomi alle spalle, mi rendo conto che purtroppo crescendo ho accumulato molti problemi (alcuni dei quali, per fortuna, sono riuscita a gestire o a risolvere grazie alla psicoterapia, con altri ancora invece ci combatto ancora adesso) che sul momento non sono stata capace di gestire da sola, e che tutti insieme mi hanno inevitabilmente spinta nelle braccia del dca che in quel momento mi sembrava l’unica possibile via d’uscita, perché non mi rendevo conto di quanto in realtà mi avrebbe complicato ulteriormente la vita.
Aldilà degli studi scientifici, che certamente espongono dati di fatto incontrovertibili, e con i quali io mi trovo d’accordo, anche intuitivamente secondo me si capisce che le immagini proposte dalla tv non possono provocare un dca, sennò tutto il mondo avrebbe un dca. Che poi, in una persona che ha già un dca, quelle immagini possano influire negativamente, questo non lo nego, però il dca ci dev’essere già di base, sennò quelle immagini non farebbero né caldo né freddo, come succede del resto alla maggior parte delle ragazze, che magari le guardano, e per un attimo dicono: che bel fisico, mi piacerebbe essere come quella modella!!!!!!!!! Però dopo cinque minuti escono con il loro fidanzato, e a quell’immagine non ci pensano più neanche per sbaglio, e magari si mangiano anche un bel gelato insieme al ragazzo.
Per come l’ho vissuta io, e anche per altre persone che ho conosciuto con lo stesso problema, la tv e le modelle non sono state significative per lo sviluppo del dca, che è scaturito da un monte di problemi pre-esistenti, e che non hanno a che vedere con il fisico delle modelle.

Vele Ivy ha detto...

Sì, mi ricordo che ne hai parlato anche in passato.
Chi non ha mai sofferto di questi disturbi (o comunque non ci ha avuto a che fare) in effetti è portato a pensarlo, da quegli stessi mass media che sono accusati di portare alla malattia. E' un'interpretazione troppo facile e banalizzante, è giusto che chi ha cognizione di causa come te spieghi tutte le reali motivazioni. Anch'io prima di conoscere il tuo blog ero portata a pensare a questa causa, ma adesso mi sento molto meno ignorante a riguardo!

Jonny ha detto...

Dony, ma l’hai letto veramente quello che ho scritto? O hai letto solo quello che ti faceva comodo leggere??!
Eppure, non mi sembrava d’aver parlato difficile.
Ma capisco che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Comunque, ci riprovo. A punti separati, stavolta, così magari mi stai dietro.
1 – Okay, io e Veggie (e, tra l’altro, anche trappolapertopi2, SAVEME, Wolfie e EsseCi) riteniamo che i mass media non causino l’anoressia. Questo può essere opinabile. Gli studi scientifici no. Gli studi scientifici riportano il risultato delle loro ricerche. Questo risultato è che i mass media non causano l’anoressia. Detto risultato, in quanto prodotto da studi scientifici, non è opinabile, è un dato di fatto. Può non piacerti, ma è un dato di fatto comunque.
2 – Considerazione elementare. L’anoressia esiste da tempo immemore. Anche quando la televisione e le riviste di moda erano ben lontane dall’essere inventate. E l’incidenza della malattia è rimasta pressoché invariata nel tempo. Non è drasticamente aumentata con l’avvento della società odierna. Dunque, tra mass media e anoressia non c’’è correlazione. Anche senza bisogno di studi scientifici. Elementare, Watson.
3 – Ti contraddici. Prima affermi che i media possono provocare un disturbo alimentare su ragazze che mirano ad apparire come i media stessi propongono, poi scrivi che quelle immagini danno “la spinta finale”. Dire “Causa” è ben diverso dal dire “Spinta finale”, l’avevi notato? I disturbi alimentari son multifattoriali, ormai lo sanno anche i muri. Se una dei milioni di concause, se una “spinta finale” è data dalla televisione, ci può stare. Ma niente a che vedere con la causa. Citando il mio vocabolario d’italiano: “Causa: ciò che determina, origina qualcosa”. Due cose differenti, vedi? Adesso prendi il tuo vocabolario d’italiano e cerca “Coerenza”.
4 – Guardi al mondo della moda come vi guarda chiunque ne sia esterno, ovvero: non capendone niente. Non ho avuto modo di conoscere di persona le 3 donzelle che citi, quindi non so cosa passasse per il loro cervellino, ma sarei pronta a scommettere che non avevano problemi d’anoressia. Non sono morte per l’anoressia, sono morte per l’eccessivo sottopeso, magari raggiunto in poco tempo, e facendo abuso di lassativi e diuretici e cercando di non mangiare un cazzo. Il mondo della moda ha l’enorme colpa di essere infestato da stilisti stronzi che minacciano di licenziamento le modelle/fotomodelle se non riescono ad entrare quanto più rapidamente possibile in una 36, stilisti di merda che dovrebbero solo essere denunciati per mobbing, ma è tutto qui. Le 3 tizie che nomini sono sicuramente morte per una qualche complicanza legata ad un’alimentazione sregolata, condotte di compensazione a manetta, o a robaccia che prendevano (farmaci anoressizzanti et similia), ma non erano anoressiche. Erano solo persone con un peso così basso e con un fisico così devastato da non essere più compatibile con la sopravvivenza. Ma sono pronta a scommettere che della mentalità dell’anoressica non avevano una bella sega. Che non gliene importava niente del controllo, dei rituali, delle ossessioni che girano per la mia testolina bacata dalla mattina alla sera. Volevano solo essere più magre per aver più quattrini, e sono rimaste purtroppo vittime dei metodi sbagliati che hanno scelto per tirarsi giù di peso. L’equazione “Magrezza eccessiva” = “Anoressia” è una puttanata. L’anoressia è una malattia mentale, la magrezza eccessiva è quella che certe modelle/fotomodelle cercando di raggiungere per lavorare di più, e certe volte gli va male. 2 cose totalmente diverse.
Se la gente lo capisse, forse comincerebbe a cambiare qualcosa.

Anonimo ha detto...

Aah invece tu faresti parte del mondo della moda.Allora è vero che prendono solo i cessi!

Jonny ha detto...

Aah invece tu faresti parte del mondo dei cagasotto. Allora è vero che lasciano solo commenti in forma anonima!

Anonimo ha detto...

si oca megalomane.

Jonny ha detto...

Si cretino/a rottinculo.

Marta ha detto...

anche a me, quando mi stavo curando, un medico aveva chiesto: 'chi è la tua attrice preferita?', come se avessi un modello a cui aspirare..ma che baggianate, io non cercavo di somigliare a nessuno e poi si sa che un'anoressica non si piace nemmeno a 30 Kg, la malattia è un'altra cosa, non è l'aspirare a una magrezza sana (quella che forse hanno le modelle, per fortuna loro o per duri sacrifici), è qualcosa di più profondo, certo la moda e i mass-media possono agevolare o dare il là alla caduta nel baratro, ma da soli non c'entrano certo, concordo con la mitica Veggie, una persona vi sarebbe caduta comunque. Ho scritto un posto al riguardo http://www.spazioaiuto.it/IT/sindrome-di-barbie/ :-)

Anonimo ha detto...

Grazie per la tua spiegazione esaustiva Jonny, comprensiva di quelli che sono i miei limiti cognitivi e mentali di cui tra l'altro sono cosciente, ma sentirseli ribadire con molta franchezza ogni tanto non guasta.
Purtroppo non ti seguo lo stesso.
Quella sugli studi scientifici risparmiamela, faccio un lavoro che mi mette costantemente a contatto con ricerche che dimostrano tutto e il contrario di tutto a seconda degli interessi che ci sono in gioco, il punto non è se mi piacciono o no, il punto è che proprio non me ne puo' fregar di meno.
Ho sempre pensato che dietro ad ogni modella ci sia un essere umano, con tutte le sue fragilita' e insicurezze, che oltretutto non sempre un bel vestito o kg di trucco riescono a coprire.
Davanti alla minaccia di uno stilista la preoccupazione principale sara' anche quella di perdere il lavoro, ma tu come puoi affermare con certezza che una ragazza dietro a quella minaccia non ci veda anche l'affermazione " sei grassa e inadeguata", che poi va a innescare quel meccanismo autodistruttivo che conosciamo tanto bene?
Hai ragione, intervengo da ignorante perche' con il mondo della moda non ho mai avuto niente a che fare, pero' parlare solo di mobbing e non anche di istigazione all'anoressia a me pare riduttivo.
Resto in attesa del massacro.

Anonimo ha detto...

Scusate se scrivo qui ma non dov'altro scrivere. La mia doamnda potrebbe sembrare sciocca e banale a chi non ha un dca ma chi come me ne soffre ne riuscirà a capire la serietà e profondità. La questione è come chiedere aiuto, sul serio non riesco a trovre un motivo per reagire e chiedere aiuto, nego e lo so che lo faccio ma è un circolo virtuoso e non riesco a smettere. Credo, veggie, che sarebbe utile a molte di noi un post dove puoi are "consigli" . Ti seguo sempre, aspetto con ansia ohni venerdì perché trovo molto confortanti le tue parole, i tuoi post il venerdì sono come una roccia alla quale aggrapparsi per cercare di riuscire a superare la settimana, cio che fai è di estrema importanza e penso che tu sia davvero una persona splendida.

Jonny ha detto...

Dony, forse non mi sono spiegata, nel qual caso ritento (sarò più fortunata?): l’istigazione da parte degli stilisti c’è, ma non all’anoressia, bensì al dimagrimento eccessivo.
Mi pare che tu faccia fatica a discernere le 2 cose. Quel che evinco dai tuoi commenti (probabilmente sbaglio, e se fosse dimmelo pure, ma io ci leggo questo) è che secondo te magrezza ed anoressia sono indissolubilmente legate. Non è necessariamente così. O meglio, è il meccanismo di base che è diverso.
Una persona anoressica dimagrisce in conseguenza della restrizione alimentare, che a sua volta è conseguenza di un forte desiderio di controllo, e di una serie di ossessioni e di distorsioni che finiscono per diventare totalizzanti. Per lo meno, questa è stata la mia esperienza. Quando ho iniziato ad intraprendere la restrizione alimentare ammalandomi di anoressia (preciso che è successo prima che iniziassi a lavorare nel mondo della moda) non l’ho fatto perché volevo dimagrire. L’ho fatto perché avevo uno spasmodico bisogno di controllare ogni singolo aspetto della mia vita schifa, e questo controllo comprendeva anche il versante alimentazione. Sono dimagrita di conseguenza, ovviamente, ma il peso non m’è mai interessato né l’ho mai monitorato: tutto quello che contava era il senso di controllo derivante.
La maggior parte (diamine, non facciamo di tutta l’erba un fascio, ma per lo meno il 99%) delle modelle/fotomodelle dimagrisce in conseguenza di un’alimentazione assurdamente restrittiva che viene messa in atto per il semplice obiettivo di dimagrire. Non c’è nessuna sega mentale, nessuna mania di controllo, nessun “pensiero anoressico” sottostante. Se sei la modella/fotomodella più magra di tutte, in estrema sintesi, sei la più ricercata, la più pagata, la più trendy, quella che fa più passerelle, quella che fa più shooting. Questo è senz’altro gratificante sia da un punto di vista professionale, sia da un punto di vista economico. Quindi è chiaro che la persona punta a dimagrire quanto più possibile per ottenere tutto questo. In un certo senso (un po’ tirato per i capelli, in effetti, ma insomma…) le mie colleghe ed ex-colleghe mi sembrano più simili alle ragazze “pro ana” come modo di fare e come mentalità, che non alle persone che hanno l’anoressia.
Senz’altro dietro ad ogni modella/fotomodella c’è un essere umano, ma sotto ogni punto di vista: anche quello più materialistico. Tieni conto che una modella per una singola sfilata viene pagata dai 500 ai 20.000 Euro (le top possono comunque arrivare finanche a 100.000 Euro). Per fare le passerelle è primaria la magrezza. Ti stupisce dunque che vengano ricercati degli estremi di sottopeso?
Sottopeso estremo, però: non si tratta comunque di anoressia.

Anonimo ha detto...

Grazie Veggie per la risposta esaustiva datami alla domanda posta precedentemente.. :)

Quanto a questo post sono pienamente d'accordo. Che certi modelli possano essere un fattore di rischio per l'anoressia può essere, ma pur sempre di fattore di rischio si tratta.
Non può esistere alcun rapporto causale, al contrario di quanto spesso si possa sentire dire, tra i "modelli" proposti dai mass media e lo sviluppo di un DCA, e tu sei stata molto esaustiva nello spiegare il perchè...

S

S

Anonimo ha detto...

Concordo...i mass media non c'entrano secondo me, o comunque non per forza. Io non ho un problena perche' cerco di assomigliare ad una modella taglia 38.... il problema non e' sempre il confronto che facciamo tra noi stesse e quello che vediamo in tv. Il problema e' solo con lo specchio, credo.... non ci piace come siamo.... proiettiamo la n ostra insoddisfazione nel fisico ma ovviamente non ci piace non solo il riflesso che vediamo, ma qualcosa di piu' profondo. Colgo l'occasione per dire un'altra cosa, che in realta' c'entra poco con l'argomento del post, i mass media: e' incredibile come un DCA riesce a farti ragionare, o meglio, a non ragionare. Spesso una persona affetta da un DCA riconosce il problema, razionalmente sa di non avere un comportamento appropriato nei confronti del cibo... vorrebbe risolverlo. Eppure resta comunque attratta da persone che riescono a non mangiare per giorni, che hanno un tale controllo... quasi da dire: anche io vorrei riuscire a controllarmi in quel modo... Ebbene io sono cosi' purtroppo. Non voglio assolutamente sembrare una 'pro-ana'... ma a volte mi capita di voler quasi sperare di avere piu' controllo sulla mia alimentazione gia' abbastanza assurda.... provo quasi un senso di invidia verso chi ci riesce.... So di avere un problema e credo che questo dualismo del pensiero sia solo una distorsione, una delle tante sfaccettature di una malattia che ancora una volta si dimostra piu' mentale che fisica.... Mei

Cool Young and Free ha detto...

Grazie per la tua esperienza, è bello che qualcuno racconti su internet la sua esperienza, ma in positivo, come stai facendo tu. =)

http://coolyoungandfree.tumblr.com/

anox80 ha detto...

scusa, sono di poche parole, sono nel pieno del disturbo e le connessioni neurolettiche faticano ad andar d'accordo con la formulazione dei pensieri..comunque concordo con te! c'è ben altro che i mass-media sotto un DA, per quanto mi riguarda non me ne frega niente di come possono essere le modelle e sinceramente nemmeno le persone comuni...purtroppo mi rendo conto di star combattendo una guerra contro me stessa, e la sto perdendo, o vincendo, dipende dal lato dalla quale si guarda...di sicuro vorrei che questa guerra finisse, ma non so da che parte cominciare..ma vabbè, questo è un problema mio che non voglio portare nel tuo blog. sicuro è che se anche i mass-media migliorassero gli "ideali corporei" che presentano a me non cambierebbe nulla..devo amarmi io..il resto non conta.
non commento mai, ma ti leggo sempre..grazie per le tue parole, indicazioni, precisazioni..vorrei solo poter avere anche solo un pizzico della tua forza...grazie!

Pupottina ha detto...


Buona Pasqua

Anonimo ha detto...

Brutta,stupida,bugiarda e anche rude.

Lucy May ha detto...

Completamente d'accordo con te, cara Veggie: i mass media non c'entrano un fico secco con l'anoressia... non è perché vedi una modella magra che ti riduci in fin di vita ed arrivi ad odiarti profondamente... anche nella mia malattia non hanno avuto minimamente parte. Ti scrivo presto in pvt, ti voglio bene!

Anonimo ha detto...

M.M.
Per quanto mi riguarda, mi ritrovo in molte tue parole.
Io non mi sono mai sentita influenzata dai mass media ...
Anzi...con la mia magrezza, che riconosco perfettamente, vedo e odio ma dalla quale non riesco a staccarmi ancora ... non ho voluto mai seguire un modello...

Sono, al contrario, attratta ... nel senso che mi piacciono e sono quelli i miei modelli, i fisici scolpiti, cmq, pieni ed non quelli delle modelle... che invece riconosco troppo magri.

Quindi, non credo che i mass media possano essere la causa scatenante dell'anoressia.
Possono, al più, essere un elemento, che in qualche modo possa influenzare ed andare a sostenere qualcosa che cmq, è già radicato.

Questa è ovviamente la mia idea in base alla mia esperienza.

Non escludo che non ci siano modelle o ballerine anoressiche..., ma non ritengo che se ne possa fare di tutta l'erba un fascio...

L'anoressia ... la malattia ... nasce, si scatena da qualcosa di molto più profondo ed insidioso, di una rivista di fotomodelle.

Grazie.
M.

Anonimo ha detto...

Io soffro di disturbi alimentari da tutta la vita.. È una malattia che ti mangia dentro lentamente.. La mia vita gira intorno al cibo, perché la fame è costante, ogni secondo della giornata, e accedere la tv e trovare modelle perfette ovunque quando magari sei sul divano a mangiare tre fette biscottate e uno yogurt magro è proprio li che prendo vado in bagno mi ficco due dita in gola e vomito.. Quindi non dite cazzate perfavore!

Jonny ha detto...

Idem per te, my dear anonima. Ah, no, te in più sei pure cagasotto.

Veggie ha detto...

@ Alice – Alice, non sei affatto ignorante, hai espresso la tua opinione, che è tanto valida quanto la mia e quanto quella di chiunque altra possa aver commentato… Sono opinioni, appunto, e dunque opinabili per definizione… nessuna ha la verità in tasca, si dice quel che si pensa, e nessuno in realtà potrà mai dire chi ha più o meno ragione… ed è per questo che nell’argomentare le proprie opinioni non si è mai ignoranti. Comunque, a parte questo… Sicuramente i DCA sono una malattia multifattoriale, su questo non v’è dubbio. E poiché siamo tutte persone diverse, i vari fattori peseranno in maniera diversa su ciascuna di noi… ed è perciò probabile che c’è chi possa essere più influenzata dai canoni proposti dai mass-media, e chi meno… però da qui a dire che essi son la principale causa, secondo me c’è un abisso… Anche perché i DCA esistono da ben prima dell’invenzione della TV…
P.S.= In quanto agli studi scientifici, mi sono limitata a riportarne il risultato. Sono delle evidenze, questo però naturalmente non li rende degli assoluti perenni, anche se attualmente sono il risultato più attendibile possibile.

@ AlmaCattleya – Sono perfettamente d’accordo quando scrivi che le cause di un DCA sono molto profonde… lo penso anch’io. Hai fatto delle riflessioni estremamente intelligenti. La TV è un mezzo… uno come tanti altri, di tutti i millemila input che riceviamo dal mondo esterno… è il modo in cui ogni singolo tassello del puzzle si combina dentro, che determina l’insorgenza o meno di un DCA…

@ caffè amaro – Son d’accordo sul fatto che tutte le cose che hai scritto nel tuo commento possano essere ampi stimoli fomentanti il fenomeno pro ana, questo lo reputo molto probabile. Il punto di stacco sta però a mio avviso nel fatto che le persone che si dichiarano pro ana non hanno la più pallida idea di cosa sia veramente un DCA (dubito fortemente che se queste ragazze sapessero quanto l’anoressia devasti la vita, vi inneggerebbero così apertamente…), e vengono per l’appunto influenzate da quelle che sono le correnti più superficiali e trendaiole… ma, per loro fortuna, per lo più non svilupperanno mai un DCA…

@ Pulce – E questo è solo il primo dei molteplici passi avanti che farai, sebbene ci vorrà tempo e pazienza… e in quanto a quelle immagini: facile essere “muse” quando esiste Photoshop…

@ SAVEME – Bè, direi che il tuo commento è la dimostrazione che, in realtà, ognuna si vive il suo DCA in maniera differente, ognuna ha le sue proprie ossessioni e fisse, nel tuo caso quella dei numeri… Hai ragione quando dici che bisognerebbe far qualcosa per cambiare la mentalità della società… se hai qualche idea di come noi, tramite i nostri blog, potremmo agire, son qui che l’aspetto…
P.S.= Non so se l’hai saputo… ma proprio in questi giorni c’è una discussione sulla variazione delle modalità d’ammissione alle specialistiche… Con un cambiamento completo della seconda prova, per esempio, che non sarà più il tema… Non so esattamente i dettagli di questa proposta di riforma, e non so se passerà… comunque, teniamoci informate!...

Veggie ha detto...

@ Phiiiibi – Sicuramente i mass-media cercano d’influenzare il pensiero dell’uomo… ma da qui a dire che causano i DCA, che è un’idea che va per la maggiore, ce ne corre…

@ persephoneen – Certamente ogni persona è una storia a sé, così come lo è ogni DCA, questo l’ho scritto tante volte… e di certo cose che per una persona sono meno trigger, per un’altra possono esserlo di più… Però non credo che l’anoressia sia semplicemente il frutto del bombardamento mediatico… sennò il mondo sarebbe pieno di gente con DCA… Penso che ci siano vere cause ben più profonde… poi si aggiungono concause, e tra queste può pure essere la TV… ma la TV da sola, su soggetti non “vulnerabili” al DCA non potrebbe fare un bel niente…

@ Josè Maria – E ridaglie, per la seconda volta… se scrivi con Google traduttore non si capisce una cippa!... E poi, sempre uguale, oh… un po’ di fantasia no, eh?!...

@ Jonny – Grazie per la tua testimonianza… è un mondo che io non conosco assolutamente, quindi grazie per il tuo insight…
P.S.= Lascia perdere le provocazioni di una persona che si diverte solo a seminare zizzania, senza neppure avere il coraggio delle proprie parole. Una persona del genere non vale neanche quelle poche calorie che spendi per spippolare sulla tastiera per risponderle.

@ C. – Sapevo che esisteva un’associazione di genitori a Careggi, in effetti… In quanto al fare qualcosa tra noi ragazze… Bè, in questo preciso momento della mia vita, tra studio (sono prossima alla laurea… meglio tardi che mai!), tirocini, e lavoro, non so come potrei trovare materialmente il tempo… Inoltre, io non sono di Firenze, ci vengo solo per studio, quindi mi sarebbe un po’ fuori mano… Detto questo, per un futuro quando non sarò subissata dagli impegni universitari e lavorativi, la tua idea non è malaccio… però, secondo me, ci vorrebbe anche una figura professionale che possa guidare il gruppo di auto-aiuto (tipo una psicologa o una psichiatra…), perché senza un punto fisso ho il timore che col tempo la cosa possa degenerare… e il gruppo involva in se stesso… reiterando certi loop, per l’assenza di una figura “esterna” alla malattia che faccia da contraltare…

@ trappolapertopi2 – Eccome se ce le ho anch’io… effettivamente ci sono un sacco di donne che fanno diete giusto per qualche mese, per la cosiddetta “prova costume”… anche se per loro fortuna non incapperanno mai in un DCA… Son d’accordo sul fatto che non sia un “bombardamento mediatico” piacevole, però non penso che possa provocare un DCA…

@ Ariel – Perdonami se ho rievocato ricordi tristi parlandoti del tatuaggio… Ho letto il post di cui mi hai parlato, grazie per la segnalazione… E’ davvero un bellissimo tatuaggio, comunque, niente da dire…

@ EsseCi – Che dire, EsseCi, sono d’accordo con quello che hai scritto. Penso che tu abbia fatto delle riflessioni molto intelligenti. Io credo che il divario tra chi ha un DCA e chi non ce l’ha, stia proprio nel fatto che, a parità di stimoli prodotti dai mass media, c’è chi non sviluppa alcuna anomalia di comportamento alimentare, e chi sì. Evidentemente c’è qualcosa di più alle spalle del semplice guardare delle modelle… sennò l’anoressia sarebbe una malattia molto più nazionalpopolare…

Veggie ha detto...

@ Dony – (Che non hai scritto a me, ma io ti rispondo lo stesso, perché non c’è mica bisogno di essere coerenti, no?!... ^^”) Sull’aspetto relativo alle modelle e alle persone che lavorano nel mondo della moda non mi pronuncio, vedo che ci ha già pensato Jonny a rispondere, e del resto io che sono completamente estranea a questo mondo non avrei in alcun modo le conoscenze per poter dire nulla al riguardo. Per quanto riguarda l’altro discorso, invece… sì che ti spieghi. Però, con quello che hai scritto, in realtà avalli il mio post… perché parli di “colpo di grazia”. Se i modelli proposti dai mass media servono a dare un “colpo di grazia” – ovvero una sorta di goccia che fa traboccare il vaso – vuol dire che di base quella persona aveva già un sacco di suoi problemi personali e variegatissimi che l’hanno spinta fino al ciglio del burrone. Poi, quando la persona già di per sé stava per caderci dentro, ecco che arriva un’ultima spintarella dai mass media. Ma è l’ultima spintarella. Non la causa determinante il DCA come la maggior parte della gente crede e come i mass media stessi vogliono far credere. Inoltre, osservazione che mi viene in mente proprio in questo secondo: se ci fosse uno studio scientifico o una qualche conferma certa del fatto che i mass media causano i DCA, non credi che tutto il mondo medico e il Ministro della Sanità si sarebbero già mossi per evitare assolutamente che venissero messe in onda certe immagini? Se in realtà non c’è nessun intervento, vuol dire che in realtà c’è una qualche consapevolezza che non sono i mass media il vero problema… (e magari lo fossero, aggiungo… perché così sarebbe molto più facile estirpare un DCA…)

@ Wolfie – Sì, lo penso anch’io… il bombardamento mediatico certamente non è utile, può peggiorare dei sintomi in alcune persone che già li hanno, ma da qui al dire che causano un DCA c’è un universo di differenza…

@ Vele/Ivy – Ignorante tu?... Non direi proprio: sei una persona di mentalità molto aperta, sempre interessata a capire tutto il mondo che ti circonda, e questo fa di te una ragazza tutt’altro che ignorante!... Certo, poi è ovvio che una persona “esterna” possa essere spinta a pensare certe cose dai mass media stessi… l’importante è che nel momento in cui guardi “dall’altra parte del muro”,

@ Anonima (24 Marzo, ore 22.11 / 25 Marzo, ore 00.48) – Benché io sia per la libertà di parola, tant’è che lascio appunto la possibilità di commentare i miei post anche in forma anonima, mal tollero le persone maleducate che sfruttano l’anonimato per lanciare infamate gratuite. Primo, perché non sopporto le offese fini a se stesse – a chiunque esse siano dirette – secondo, perché trovo molto vile ed infantile l’insultare qualcuno senza neanche il coraggio di “metterci la faccia”. Ergo: se hai qualcosa da dire che sia inerente al post, tutto lo spazio è per te. Se però devi venire qui ad impezzare questo blog con le tue sterili e vigliacche offese, sei caldamente invitata a cavarti dai tre passi. (Se sei la stessa anonima del commento del 28 Marzo, leggi anche oltre.)

@ Marta – Grazie per aver lasciato il link del tuo preziosissimo post, innanzitutto! (Ma, volevo chiederti, è possibile lasciare commenti sul tuo blog?...) Detto questo… sono d’accordo sul fatto che nella stragrande maggioranza dei casi non ci sono modelli fisici cui ci s’ispira, per il semplice fatto che non è il fisico che si vuole in realtà plasmare… bensì tutta la nostra vita, cercando di esercitarvi un controllo totale (ovviamente illusorio… ma di ciò ci se ne rende conto solo quando è troppo tardi…) che, tra i vari mezzi, passa anche attraverso l’alimentazione. Del resto, certo i media non passano messaggi ottimali… ma semmai, in alcuni casi, essi possono essere una delle millemila “spinte” verso il DCA, non ne sono certo il primus movens…

ParanormalMorning ha detto...

Ti dirò: a causarmi il desiderio di non mangiare, di vomitare, di essere magra magra magra sono più che altro le persone che vedo tutti i giorni. Quelle della tv, dei giornali, dei cartelloni... Sono belle da ammirare, certo, le invidio anche, ma non mi suscitano nessuna reazione del genere. Troppo finte, forse, e lo sappiamo tutti.

Veggie ha detto...

@ Anonima (25 Marzo, ore 23.05) – Cara anonima, il post che cerchi esiste già, lo puoi trovare qui:
http://anoressiabulimiaafterdark.blogspot.it/2011/03/chiedere-aiuto.html
e tratta proprio del chiedere aiuto quando si ha un DCA. Le tue parole non sono affatto banali e sciocche, chiunque abbia un DCA e sente nascere dentro di sé la scintilla per combatterlo è, anzi, una persona estremamente coraggiosa, matura, e con un grande senso di responsabilità verso se stessa… e questo ti fa onore, altro che essere sciocca e banale!

@ S. – Figurati, grazie a te per essere sempre qui a leggermi e a commentarmi!... Io credo che i cosiddetti “fattori di rischio” per lo sviluppo di un DCA possano essere numerosissimi… ognuna, in base al proprio vissuto, al proprio background, ne accumula un certo numero… poi questi si vanno ad inscrivere sul carattere della persona stessa, e da tutto questo dipende o meno l’esordio del disturbo alimentare. Si può poi discutere dell’importanza – nonché dell’effettiva possibilità o meno – di prevenire le varie concause che possano portare ad un DCA (magari ci scriverò un post in futuro… grazie per l’input!)… ma data la non univocità della causa, credo sia impossibile limitarsi a puntare il dito contro ai mass media, perché oltre a fare il loro gioco, non si aiuta affatto che già sta dentro a un DCA, stigmatizzandolo come persona superficiale che si fa traviare da certe immagini, quando le cose direi che non stanno affatto così…

@ Mei – Cogli l’occasione per dire tutto quello che vuoi… in fin dei conti, una riflessione tira l’altra. Comunque… sono d’accordo sul fatto che il principale problema stia nel fatto che, in fondo, non stiamo bene con noi stesse… non tanto con la nostra fisicità, quando con la nostra interiorità. Si controlla l’alimentazione perché è un qualcosa di relativamente banale da gestire… perché non sapremmo come controllare la nostra interiorità… anche se in realtà è proprio questo ciò a cui miriamo. Per quanto riguarda l’altro discorso, bè, credo semplicemente che tu ti sia risposta da sola: penso anch’io che il dualismo di pensiero sia una caratteristica patognomonica propria dei DCA. Ma t’invito a pensare a questo: hai scritto che le persone che riescono ad avere un forte controllo sulla loro alimentazione ti suscitano una sorta d’invidia, perché anche tu vorresti avere più controllo. Ma tu pensi davvero che quelle persone abbiano controllo? O, più in generale: pensi davvero che chi ha un DCA abbia veramente il controllo su qualcosa? In realtà, hai veramente il controllo sulla tua alimentazione quando, nel momento in cui vedi che il tuo peso trascende i limiti della salute, smetti di restringere e ricominci ad alimentarti normalmente. Quante persone con anoressia lo fanno? Nessuna. Ergo, nessuna ha in realtà controllo. È quello che c’illudiamo di controllare che, in effetti, ci controlla spietatamente. Un abbraccio…

@ Cool Young and Free – Grazie a te per il tuo commento!... ^__^

Veggie ha detto...

@ anox80 – Cara anox80, in realtà io non credo proprio che tu non abbia forza… perché di forza senz’altro ce ne vuole anche solo per ammettere di avere un DCA, e per permettersi di desiderare che la guerra finisca. Questo è il primo passo. E adesso puoi farne altri. Non so se sei seguita da una dietista e/o da una psicoterapeuta… nel caso in cui tu non lo sia, queste sono le prime 2 figure professionali che ti consiglio di contattare. Magari puoi andare dal tuo medico di base a farti dare qualche recapito, se tu non conosci nessun dietista né terapeuta… Tra l’altro, le USL/ASL forniscono anche un servizio di consulenza psicologica, che è gratuito e garantisce il completo anonimato… quindi, se non ti va di parlarne col tuo medico di base, potresti provare a cominciare da qui… Perché quando si combatte contro noi stesse, non si può pensare di sbrogliare la matassa da sole, poiché non è umanamente possibile opporci totalmente a quello che ci dice la nostra testa… per questo c’è bisogno di qualcuno di “esterno” che possa guidarci verso un percorso diverso dai nostri soliti pattern mentali… Ti abbraccio forte e ti faccio un enorme in bocca al lupo… e se avrai voglia di commentare qualche altro post in futuro, sappi che sarai sempre la benvenuta…

@ Pupottina – Grazie!... Anche a te!...

@ Anonima (28 Marzo, ore 11.56) – Se sei la stessa “anonima” dei commenti offensivi del 24 e 25 Marzo (e, dato il tono del commento, credo proprio di sì) senza mezzi termini, MI HAI ROTTO IL CAZZO. Vieni su questo blog e ti permetti di nasconderti dietro l’anonimato per insultare a destra e a manca… ma anche no, eh! Vai su un altro blog a sfogare la tua frustrazione, razza di nullità. LEVATI DAI COGLIONI, CANCELLERO’ OGNI QUALSIASI ALTRO TUO DELIRIO COLMO DI MALEDUCAZIONE.
Se sei un’altra “anonima”, vale comunque la stessa cosa.

@ Lucy May – Penso che se i DCA fossero davvero causati dai mass media, uscirne sarebbe molto più semplice, tra l’altro… Ci si sente presto via e-mail, allora!... Un abbraccio…

@ M.M. – Son d’accordo con te… anche perché pure secondo me i fisici tonici, quelli sportivi, sono i migliori… Certo, tutto ciò che ci sta intorno in qualche modo c’influenza anche solo perché interagisce con noi… ma questo è tutt’altro che additare una determinata cosa come causa prima, come se il grosso dell’anoressia dipendesse da quello. Perché, hai ragione, non si vuole seguire un modello… l’anoressia ha in sé un carico di emotività ed interiorità che va ben oltre la mera emulazione…

Veggie ha detto...

@ Anonima (29 Marzo, ore 14.16) – Cara, per prima cosa tranquilla che nessuno ti sta per staccare la testa con un morso, quindi metti giù quell’aggressività che qui non serve a niente.... Seconda cosa, sia io che tutte quelle che hanno commentato prima di te abbiamo una disturbo alimentare da un lasso di tempo più o meno lungo, quindi, se noi diciamo cazzate, tu le dici tanto quanto noi, né più e né meno. Rispetto il tuo vissuto personale, ma è opinabile tanto quanto quello di chiunque altra. Ognuna ha la propria opinione che consegue alla sua esperienza personale, e tutte sono ugualmente valide e degne di rispetto, e nessuna può permettersi di dire che ciò che scrive qualcun’altra è una cavolata, perché quello che viene da un’esperienza di sofferenza individuale non è mai una cavolata. In ogni caso, se il tuo problema fossero solo le modelle viste in TV, ti basterebbe tenere la televisione spenta per “guarire”, se quella fosse effettivamente la causa dei tuoi DCA. Ma tu stessa dici di soffrirne da tantissimo tempo… quindi, forse, oltre alle modelle c’è stato anche qualche altra cosa che ti ha tirato, e tuttora ti tiene, dentro ai DCA, no?!...

@ Elle – Sì, credo che in fondo in fondo lo sappiamo che sono “finte”… poi una si può auto-ingannare quanto vuole… ma dubito che razionalmente qualcuna possa davvero credere che le foto che appaiono sulle riviste non siano ampiamente ritoccate col Photoshop…

Anonimo ha detto...

Rotto in culo,oca...sembra di stare al mercato.Almeno se vuoi "censuarare" o minacciare di farlo esercita la cosa verso tutti quelli che rendono mercantile i commenti del tuo blog.Un pò di bon ton non guasterebbe da parte di NESSUNO.
Valentina

Veggie ha detto...

@ Valentina – Ehi, bella, tu arrivi qui e di punto in bianco ti metti ad infamare gratuitamente una persona che presumibilmente manco conosci e che non ti ha fatto né detto niente, e pretendi che quella persona se ne stia zitta e buona a beccarsi i tuoi insulti?... Ti ha risposto a tono, facendoti da specchio, esattamente come credo avrebbe fatto chiunque. Non c’era nessun mercato in questo post prima che arrivassi tu, il mercato è saltato fuori solo perché tu ti sei messa ad offendere. Non censuro chi esercita il sacrosanto diritto di rispondere alle infamate che gli vengono rivolte in maniera del tutto assurda, censuro chi si mette a fare sterile polemica offendendo per il malato gusto di infamare. Ma, come vedi, in realtà non ho cancellato neanche te. Perché, si sa, infangare gli altri è uno sport: fa sentire meglio gl’insoddisfatti. Ché chi passa di qui possa accorgersi della tua pochezza, e riderne come si merita.

Anonimo ha detto...

Sono pienamente d'accordo con te. Non ho mai creduto alla storia che mi sono sentita ripetere per anni, cioè quella che incolpa i mass media di causare l'anoressia. Parliamoci chiaro, l'anoressia può essere scatenata da molti fattori, moltissime volte le persone che si ammalano hanno subito abusi; se si attribuisce la causa ai mass media sembra, come hai detto tu, che si tratti solo di un capriccio...e si sminuisce tutto ciò che ci sta realmente dietro. Ma è anche un modo per coprirsi gli occhi e non stare ad analizzare nel profondo la causa scatenante, è piu' semplice (in ogni ambito) incolpare gli altri, oppure prendersela con il primo che capita.

Anonimo ha detto...

Rispettando tutti i vissuti,mi sembra che il titolo del post però parli chiaro,si specifica che i mass-media non incidono sull'anoressia,la quale per inciso ad oggi rappresenta il 30% dei dca.Mi chiedo e umilmente vi chiedo :ortoressia,vigoressia e crescita esponenziale dei dca nel sesso maschile in questi ultimi anni possono aver risentito di questa continua esposizione del corpo perfetto ai più inarrivabile,a cui certamente i media contribuiscono.Insomma secondo voi per alcuni disturbi alimentari il passaggio della società basata sull'homo sapiens a quella dell'homo videns può incidere?
Stefano

Veggie ha detto...

@ Emily Play – L’ultima frase del tuo commento rispecchia al 100% quello che penso, ma che non ero stata in grado di enunciare altrettanto chiaramente. Hai perfettamente ragione quando scrivi che l’anoressia è una malattia multifattoriale, io stesso ho scritto più volte in questo blog che ci sono millemila concause che portano all’anoressia… fortunatamente, nel mio caso specifico non ho mai subìto abusi, però effettivamente è vero che ci sono persone che, tra le altre concause, sviluppano un DCA anche perché hanno subito abusi. Ma lasciamo da parte i mass-media, per favore: son solo uno specchietto per allodole.

@ Stefano – No, Stefano, c’è un errore d’interpretazione. Non ho scritto che i mass-media non INCIDONO sui disturbi alimentari… ho scritto che non li CAUSANO. Che per alcune ragazze possano essere una delle millemila concause che li determinano, ci sta… ma che siano la causa determinante, mi sembra proprio fuori luogo… anche perché, banalmente, i DCA esistono da molto prima che comparissero i mezzi di comunicazione di massa… Non erano stati formalizzati come patologie, ma esiste la descrizione di alcuni casi già dall’epoca medioevale… Però, hai sollevato un punto interessantissimo: ovvero, come i mass-media propagandano l’idea che l’incidenza dei DCA sia in continuo aumento… Gli dedicherò il prossimo post: grazie per l’input!...

Leo ha detto...

Posto anche qua ...ho bisogno di risposte: Ciao io sono salvo e soffro di una specie di anoressia nervosa, ossessivo compulsivo, mangio solo frutta e verdura e devo pesare anche quella, ogni tanto 20 gr di pasta, e dico 20 non 21! E la sera se ci riesco 50 gr di cose proteiche ma soprattutto legumi...sono stato ricoverato ma non per dca ma per il lupus, una malattia che ogni tanto si risveglia e da problemi...ma credo che questa volta non è il lupus ma proprio la mia eccessiva magrezza, peso 40 kg per 1, 73...ed un emocromo da pietà...ho dovuto fare la trasfusione..molti credono che gli uomini non possano cadere in queste cose...ma non è cosi...in questi giorni mi sn ripromesso di farcela nella mia testa non c'è l'ossessione di ingrassare di diventare brutto...ma allo stesso tempo ho paura di mettere su peso...ho paura in questi giorni ho i piedi gonfissimi! E' mai capitato a voi? Non riesco più a far niente...

Anonimo ha detto...

Sono je...per quanto mi riguarda sono daccordo con te Veggie, non credo che le cause di DCA possono essere connesse alle immagini dei media....certo non è bello nemmeno per le ragazze normali vedersi questi modelli di bellezza sbagliata...però per come l'ho vissuta io...non mi è mai fregato niente delle modelle anche perché loro puntavano ad essere belle magre e sane...che non ha niente a che vedere con quello che pensavo/penso io...insomma so che non riesco ad esprimermi bene e che probabilmente non si capisce niente però come ha detto ripetutamente Jonny cé molta differenza tra magrezza eccessiva e le ossessioni dell'anoressia...poi ognuno parla in base alla propria esperienza...per me è sempre contato il dimagrimento e non solo il controllo...ma odio quando mostrano una modella magra e parlano di anoressia!!!non sanno neanche di cosa parlano...ah se fosse solo l'essere eccessivamente magre che caratterizzasse la malattia allora sarei magra e felice...invece nell'anoressia non c'è mai pace

 
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