Come gli alchimisti trasformavano il ferro in oro… voi potete trasformare l’oscurità in luce. Siete tutte benvenute.
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domenica 1 agosto 2010

Four For Fighting

(…con buona pace dell’ultimo membro del noto gruppo musicale. Del resto, neanche noi siamo Superman, ma ce la mettiamo tutta per!)

Enigma - Fighter - MyNameIs - Veggie





Non ho parole. Non ho parole perché sono rimaste tutte intrappolate nella giornata di ieri. Una giornata in cui le maschere del teatrino quotidiano che poniamo in essere quando ci rapportiamo al resto del mondo cadono, e va in onda la realtà.

E mi viene da pensare che c’era un gioco che facevo da bambina: mettevo l’indice davanti al mio viso, e dicevo a chiunque mi capitasse a tiro in quel momento: “Cosa vedi?”. E la persona che mi stava davanti, immancabilmente, rispondeva: “Un dito!”; ed io replicavo: “Vedi come sono brava a nascondermi dietro un dito?!”. Questo gioco, in effetti, lo facevo spesso qualche anno fa. Dicevo: “Cosa vedo?”. “L’anoressia”. “Vedi come sono brava a nascondermi dietro l’anoressia?!”… bravissima. Ma tutto quello che c’è dietro? E tutto quello che c’è davanti? Vorrei scrivervi con calma, ragazze, senza avere mille pensieri che mi sfrecciano in testa. Enigma, Fighter, MtNameIs, vorrei vedervi, almeno io, sorelline. Vorrei che, per lo meno tra di noi, riuscissimo a vederci dietro le nostre dita.

Io penso davvero che voi siate delle artiste. Scrivete sui vostri blog in un modo diretto e tagliente, vero, e i disegni e le foto che pubblicate comunicano di tutto. Mi fa rabbia che il vostro peggio dell’orrore resti fine a se stesso come il mio. Mi fa rabbia che voi, belle come siete, dobbiate soffrire in questo modo. Mi fa rabbia l’aureola infernale che avete intorno, quel senso di barriere da tutte le parti. Avrei voglia di urlarvi di non mollare, di continuare a combattere, anche di farvi aiutare da qualcuno di specializzato in DCA… Non per imposizione altrui, ma per scelta, per voi stesse, perché non tutti i centri e non tutti gli psicoterapeuti sono uguali. Io a questo non c’ho creduto per tanto tempo, eppure col senno di poi mi accorgo che non è tutto e tutti da buttare, che non siamo noi il “marcio nella pasta Barilla”, che c’è del buono ancora in noi e tanto marcio che abbiamo avuto ed abbiamo tuttora intorno.

Lo so che combattere ogni giorno è difficile… e quanto è difficile! Mammamia quanto. Però non ci dovrebbe mai mancare la consapevolezza che non siamo noi le uniche sbagliate e che quello che sentiamo fa parte di una storia, e che questa storia non siamo solo noi che l’abbiamo scritta, dal momento che nella vita la fantasia di un’artista ha poco peso rispetto alla crudezza dei dettami e delle necessità della casa editrice.

Spero di rivedervi presto. Ogni volta che m’incontro anche solo con una di voi, per me è un regalo immenso. Magari non riesco neanche a farvi capire quanto lo sia. Magari a volte posso sembrare distante. Ma malgrado questo… voglio dirvi che vi penso sempre. Che siete il pensiero che mi accompagna in ogni giornata. Costantemente. Vi penso, siete parte della mia vita come se foste sempre al mio fianco. Continuiamo a combattere insieme.
 
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