Come gli alchimisti trasformavano il ferro in oro… voi potete trasformare l’oscurità in luce. Siete tutte benvenute.
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venerdì 13 gennaio 2012

Stop, Swap & Console

Pochi giorni fa, per lavoro, ho frequentato un corso a proposito della sicurezza nelle palestre. Alcuni dei relatori del corso erano stranieri, quindi ci avevano fornito del materiale in Inglese, e tra questo la parte relativa a cosa fare in caso d’incendio: “Stop, Drop and Roll” recitava la prima frase che mi è rimasta particolarmente impressa (relativa a “What to do if your karategi is on fire - Cosa fare se il tuo karategi è in fiamme”).

E questo mi ha fatto pensare che mentre percorriamo la strada del ricovero dall’anoressia, molto spesso è importante semplificare, e dire a noi stesse cosa fare in poche e semplici parole. “Cosa posso effettivamente FARE quando sono stressata, o mi sento in colpa, o sto per mettere in atto uno dei comportamenti disfunzionali tipici dell’anoressia?”.

Pertanto, questa è la mia personale versione di “Stop, Drop and Roll”. La chiamerò

Stop, Swap & Console.

STOP a quello che state facendo. Calmate i vostri pensieri. Identificate i vostri sentimenti. Provate a cercare di capire cosa ci sta veramente dietro alla voglia di restringere o di abbuffarvi e vomitare. Concentratevi sul presente e dite a voi stesse: stop. Cercate di visualizzare nella vostra mente un segnale di stop.

SWAP (= Cambiate) i pensieri nella vostra mente. Pensate a qualcuno cui volete bene: “La persona cui voglio bene si sentirebbe veramente colpevole per aver fatto una cosa del genere?”; “La persona cui voglio bene seguirebbe quest’impulso dettato dal DCA?”; “Come mi sentirei se sapessi che la persona cui voglio bene ha tenuto questo comportamento disfunzionale?”. Ora, cambiate di nuovo il pensiero: mettete il vostro nome al posto di “la persona cui voglio bene”. E ricordate perciò a voi stesse che meritate tanta pazienza, dolcezza e aiuto come le meriterebbe da parte vostra la persona cui volete bene se avesse un DCA. Voi stesse siete la persona cui voi stesse dovete imparare a voler bene. Perciò, trattatevi con affetto.

CONSOLE (= Confortate) voi stesse. Abbiate cura di voi stesse. Siate gentili con voi stesse. Non sfogate sul vostro corpo le vostre emozioni negative. Chiamate il vostro psicoterapeuta o chiunque pensiate possa esservi d’aiuto. Indirizzate i vostri sentimenti. Comunicate quello che state provando… quello che state provando veramente. Validate i vostri desideri. Cercate di trovare altre più salutari strategie di coping.

Tre passi da compiere in tutti i momenti di difficoltà. Anche solo il pensare: Stop, Swap & Console, è un passo nella giusta direzione! Imparare a prenderci cura di noi stesse è un processo, e le cose non andranno a meraviglia fin dal primo tentativo, ma cominciare con queste tre semplici parole che possono aiutarci ad identificare quello di cui abbiamo davvero bisogno per prenderci cura di noi stesse, che possono aiutarci a leggerci dentro, può essere il primo passo per avere una maggiore cura per noi stesse in futuro.
 
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