mercoledì 21 gennaio 2009
Anatomia "pro-ana" - Parte 7
PRO-RICOVERO
(Come si suol dire... "Call me pasionate"... ma questo è l'ultimo... ^_^")
Anoressiche, bulimiche, persone con DCA ed in ricovero per DCA… Sentite un po’ qua.
Voglio dirvi un segreto sul ricovero.
È un qualcosa che coloro che si autodefiniscono “pro-ana” e “pro-mia” non vogliono che voi sappiate.
L’anoressia è una malattia. La bulimia è una malattia. Malattie mentali. Questo sono. Malattie subdole perché riescono a far sentire bene, ma non per questo meno devastanti. Malattie che conducono su strade senza uscita, che portano prima o poi ad un inevitabile scontro con un muro. Ma è proprio perché si tratta di malattie subdole, malattie che rappresentano un placebo, un qualcosa che viene visto come un bene rispetto ad un male maggiore – poiché è ovvio che nessuno sceglie un male nella consapevolezza che è un male – e che sembrano la temporanea soluzione a tutti i problemi, che liberarsene è estremamente difficile. Perché è più facile, dà più sicurezza essere malate che decidere di ricoverarsi. E perciò ci vuole molta più forza di volontà, autocontrollo, decisione e determinazione a decidere d’intraprendere e proseguire giorno dopo giorno un percorso di ricovero, che non portare avanti un disturbo alimentare.
Ma la vera forza è resistere quando tutti si aspettano che tu cada.
Il ricovero è un processo, non un evento. Un processo che dura tutta la vita. Ma coloro che si autodefiniscono “pro-ana” e “pro-mia” distorcono il tutto.
“[…] Questo non è posto per le deboli, le mediocri, le isteriche, coloro che vogliono tornare indietro. Questo è posto per l’elite che persegue l’ideale di perfezione ad ogni costo, dimostrando giorno dopo giorno la loro forza, i loro sacrifici, e il risultato dell’applicazione di tutte quelle regole che fanno raggiungere il tanto desiderato corpo perfetto […]”
(tratto da un blog “pro-ana”)
Cioè, ci credete veramente?? Ragazze, sono tutte bugie!!
Se avete un disturbo alimentare, un vero disturbo alimentare, intendo – non una serie di atteggiamenti posti in essere per ostentazione e per coprire altri problemi – non è difficile restringere. Non è difficile digiunare. Non è difficile vomitare. Non è difficile fare attività fisica fino allo stremo delle forze. Niente di tutto questo è un sacrificio, niente è difficile.
Volete sapere cos’è veramente difficile? Scegliere di ricoverarsi. Iniziare e portare avanti un ricovero. Combattere la voglia di restringere. Mangiare 5 pasti al giorno – colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena – anche se questo non fa sentire né felice né realizzata né soddisfatta.
Le ragazze “pro-ana” e “pro-mia” cercando di convincervi che perseguire la restrizione e/o vomitare dopo i pasti vi darà forza, controllo, sicurezza e onnipotenza, mentre chi sceglie il ricovero è debole ed incapace di raggiungere la perfezione… sono tutte bugie!
È questo che bisogna combattere. La menzogna camuffata da verità solo perché pronunciata a voce alta e sicura. Chi sceglie di ricoverarsi non è debole, anzi, è molto più forte di quanto le “pro-ana” e le “pro-mia” potranno mai immaginare. È chi sceglie di ricoverarsi che veramente ha forza, controllo, volontà, determinazione. Chi sceglie di ricoverarsi è una vera guerriera della luce.
Scegliere di essere “pro-ana” o “pro-mia” è essere deboli.
Scegliere di ricoverarsi e di portare avanti il ricovero giorno dopo giorno è essere forti.
Perciò, se siete imprigionate nelle spire di un DCA, non esitate. Scegliete il ricovero.
(Come si suol dire... "Call me pasionate"... ma questo è l'ultimo... ^_^")
Anoressiche, bulimiche, persone con DCA ed in ricovero per DCA… Sentite un po’ qua.
Voglio dirvi un segreto sul ricovero.
È un qualcosa che coloro che si autodefiniscono “pro-ana” e “pro-mia” non vogliono che voi sappiate.
L’anoressia è una malattia. La bulimia è una malattia. Malattie mentali. Questo sono. Malattie subdole perché riescono a far sentire bene, ma non per questo meno devastanti. Malattie che conducono su strade senza uscita, che portano prima o poi ad un inevitabile scontro con un muro. Ma è proprio perché si tratta di malattie subdole, malattie che rappresentano un placebo, un qualcosa che viene visto come un bene rispetto ad un male maggiore – poiché è ovvio che nessuno sceglie un male nella consapevolezza che è un male – e che sembrano la temporanea soluzione a tutti i problemi, che liberarsene è estremamente difficile. Perché è più facile, dà più sicurezza essere malate che decidere di ricoverarsi. E perciò ci vuole molta più forza di volontà, autocontrollo, decisione e determinazione a decidere d’intraprendere e proseguire giorno dopo giorno un percorso di ricovero, che non portare avanti un disturbo alimentare.
Ma la vera forza è resistere quando tutti si aspettano che tu cada.
Il ricovero è un processo, non un evento. Un processo che dura tutta la vita. Ma coloro che si autodefiniscono “pro-ana” e “pro-mia” distorcono il tutto.
“[…] Questo non è posto per le deboli, le mediocri, le isteriche, coloro che vogliono tornare indietro. Questo è posto per l’elite che persegue l’ideale di perfezione ad ogni costo, dimostrando giorno dopo giorno la loro forza, i loro sacrifici, e il risultato dell’applicazione di tutte quelle regole che fanno raggiungere il tanto desiderato corpo perfetto […]”
(tratto da un blog “pro-ana”)
Cioè, ci credete veramente?? Ragazze, sono tutte bugie!!
Se avete un disturbo alimentare, un vero disturbo alimentare, intendo – non una serie di atteggiamenti posti in essere per ostentazione e per coprire altri problemi – non è difficile restringere. Non è difficile digiunare. Non è difficile vomitare. Non è difficile fare attività fisica fino allo stremo delle forze. Niente di tutto questo è un sacrificio, niente è difficile.
Volete sapere cos’è veramente difficile? Scegliere di ricoverarsi. Iniziare e portare avanti un ricovero. Combattere la voglia di restringere. Mangiare 5 pasti al giorno – colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena – anche se questo non fa sentire né felice né realizzata né soddisfatta.
Le ragazze “pro-ana” e “pro-mia” cercando di convincervi che perseguire la restrizione e/o vomitare dopo i pasti vi darà forza, controllo, sicurezza e onnipotenza, mentre chi sceglie il ricovero è debole ed incapace di raggiungere la perfezione… sono tutte bugie!
È questo che bisogna combattere. La menzogna camuffata da verità solo perché pronunciata a voce alta e sicura. Chi sceglie di ricoverarsi non è debole, anzi, è molto più forte di quanto le “pro-ana” e le “pro-mia” potranno mai immaginare. È chi sceglie di ricoverarsi che veramente ha forza, controllo, volontà, determinazione. Chi sceglie di ricoverarsi è una vera guerriera della luce.
Scegliere di essere “pro-ana” o “pro-mia” è essere deboli.
Scegliere di ricoverarsi e di portare avanti il ricovero giorno dopo giorno è essere forti.
Perciò, se siete imprigionate nelle spire di un DCA, non esitate. Scegliete il ricovero.
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25 commenti:
sai Veggie dopo 8 anni a Firenze la quale ami e odi sono riuscita a dire di nuovo TI AMO ....
scegliere il ricovero...
sperare nell'aiuto...
concedersi una possibilità per tornare ad una vita normale....
un abbraccio
^_____________________^
E speriamo che, oltre che dai soliti critici da quattro soldi (mi riferisco ai vari anonimi che di costruttivo negli ultimi commenti han detto ben poco), le tue bellissime parole vengano lette da chi ha bisogno.
Da chi ha bisogno delle parole di chi ci è passata e sa cosa significa.
Da chi ha bisogno di una frase di speranza per tirare fuori il coraggio per reagire.
Da chi nei dca ci è caduto veramente e non da chi ne fa la propria bandiera e un capriccio per diventare la più bella del reame.
Guardatevi intorno bimbe belle... la vita non è un giocattolo da vezzeggiare o buttare in un angolo in base all'umore del giorno. La vita è unica. La vita è vostra.
E buttarla via solo per capriccio, perchè quello è, rischia di farvi sfuggire la situazione di mano.
E allora... quando quella stessa vita che avete tanto disprezzato vi si rivelerà finalmente come la cosa più preziosa al mondo e non potrete, vostro malgrado, tornare indietro...
Cosa ve ne farete dei vostri insulsi canoni di bellezza e perfezione?
Nulla.
Saranno solo fumo e cenere.
E voi con loro.
Io ho bisogno di te, Veggie...
Sto malissimo...ti ho mandato un msg stamattina...cmq nn importa!
Volevo solo farti sapere ke ci sono ancora..ke leggo ancora le tue parole, anche se nn commento sempre è perke non ne ho le forze...e poi...il ricovero...il ricovero è la cosa piu difficile da fare...la decisione piu difficile da prendere...e la cosa ke piu mi spaventa è il fatto ke duri tutta la vita...il fatto ke io non avrò piu una vita libera, una vita senza questa stramaledetta anoressia...non avrò piu la vita ke avevo prima...!!
Ed è questo ke vorrei urlare in faccia a tutte ste pro-ana del cazzo...è questo...è tutta la mia sofferenza, la tua, e quella di mille altre ragazze che soffrono d'anoressia, che scelgono la strada del ricovero, consapevoli che dura tutta la vita..ke non avranno piu indietro niente...perke cio ke l'anoressia ha rubato non verrà restituito...e a me ha rubato tanto...l'amore, lo sport, le amicizie...dalle piu piccole cose a quelle piu significanti...!!
Ed è per questo che vorrei dire a tutte loro di farla finita...di farla finita ora perke sono in tempo, perke dopo sarà troppo tardi...e nn potranno tornare indietro...nn riavranno nulla di tutto ciò k avranno perso...e poiii poiii basta basta tutte quelle cazzate...l'anoressia è una malattia, k nn ha niente a che vedere con il movimento pro-ana...a noi anoressiche nulla risulta difficile, ma tutto terribilmente naturale...!!!
La nostra realtà di ora, sulla strada del ricovero, è la piu dura..ma l'unica che possiamo regalarci dopo aver perso tutto ciò che di bello l'anoressia ci ha rubato!!
Ti abbraccio Veggie, e scusa lo sfogo ma ne avevo un bisogno terribile!!!
PS:..per restare in tema di ricovero...domani ho il colloquio con la psicologa..ti lascio immaginare il mio stato d'animo..
Ti voglio bene
Mary
immgino quanta difficoltà ci sia veggie non solo in questo post, come mi hai detto, ma in tutto quello che fai per te e per noi!penso a quante crisi ognuna di noi affronta ogni giorno, penso che molte di noi si svegliano la mattina e fanno un bel respiro perchè non sanno come finirà quella giornata, non sanno se cadranno o se riusciranno a restare in piedi per tutte quelle ore, di fronte a tutti quei pasti.
ma alla fine ci ritroviamo tutte qui, con le nostre difficoltà e questo significa che noi siamo più forti di loro..altrimenti saremo altrove..chi lo sa forse in uno di quei siti pro-ana..e invece siamo tutte qui, fiere del notro percorso di ricovero.
sono nervosa per buona parte della giornata, ho paura ogni volta che mi siedo a tavola
o devo vestirmi, ma non tornerei per nulla al mondo al sorriso stampato su quel viso scarno, non tornei ai sospiri di sollievo dopo essere riuscita a vomitare nè al malato senso di soddisfazione di vedersi i vestiti scivolare addosso senza incontrare nessuna forma. c'è la vera felicità da qualche parte e solo la strad del ricovero mi aiuterà a trovarla..quindi fiera di essere in ricovero, fiera di aver paura, di tremare, di soffrire, di dover stringere i denti...fiera di tenerci davvero alla mia vita e alla mia gioia, fiera di cadere e di ritrovare la forza per alzarmi dentro di me, in questo blog e nella mia veggie.
martina
Per mary: stringi i denti per domani e vai avanti, con tutte noi!
Mary amore..cerca di stare serena...non farti prendere dal panico...brava,ti ammiro su ciò che hai scritto...mantieni duro dai che ce la puoi fare...ti dò tutto il mio sostegno...Veggie cara...questa ragazza ha cercato il tuo aiuto,amore noi staremo tutte con te per dare tutto il calore e l'amore a Mary...serena serata bacioni.
sn daccordo chi sceglie il ricovero e riconosce il proprio problema è davvero forte...perchè riconoscere di avere un problema non è mai facile... e più facile trovare delle giustificazioni...mentirsi...
:)
buonaserata...
Leggerti lascia tanto.
Condivido appieno ed ho già espresso in parte anch'io il medesimo pensiero.
Ci imprigioniamo spesso in coazioni a ripetere senza fine, incapaci di rompere il circolo vizioso e doloroso in cui si cade.
Mettere il piede in fallo è un attimo e poi è tanto semplice lasciarsi scivolare sempre più giù, senza opporre resistenza, senza rivendicare il diritto alla vita.
E la VITA è fatica e sacrificio.
Ti voglio lasciare una poesia di un'autrice penso sconosciuta, Tania Ducoli.
E' una poesia incazzosa, che usa un linguaggio forte, ma che esprime perfettamente il mio grido, la mia voglia di urlare: potete farcela, dovete solo fare il primo passo, avere fiducia in voi, iniziare una nuova strada.
Cos'è (forte d'un fiato)
Picchiarti duro
schiaffi violenti, pugni
mi senti?
la guancia la mascella
scottarmi le mani
hai capito?
strapparti da terra e colpire ancora
con mani doloranti
ad ogni colpo gridare
hai sentito?
strapparti il braccio dagli occhi
e rabbia potente urlare
risollevarti stringerti il collo
a soffocare
spingerti al muro
gridare
mi senti? hai sentito?
Maledizione
Spera
Ciao! Concordo appieno...io ho scelto il ricovero dopo anni, soprattutto l'ultimo, di inferno vero e proprio; andavo avanti di flebo e antidepressivi, liti immense a casa, pianti, urla, minacce di suicidio da parte di mia mamma.Ho lottato x il ricovero, capivo che ne avevo bisogno e i miei non lo accettavano, dicevano che ero in ingrata, che me ne volevo andare di casa, non volevo curarmi a casa perchè ero egoista, che li lasciavo soli, proprio io, figlia unica. Ho pianto settimane ricoverata, sentendomi ignobile e schifosa con una valanga di sensi di colpa addosso. Sono stata ricoverata 4 mesi più 2 di dh. Sono stati mesi difficilissimi, ma stupendi,non prendetemi x pazza. E' stato l'inizio di una nuova vita, sono rinata in tutti i sensi. Ora che sto bene, faccio una vita "normale" i miei sono sereni e felici...Quindi ogni tanto ho capito che dobbiamo avere il coraggio di fare le nostre scelte, chi ci vuole bene, prima o poi, capirà...
Ciao, seguo da qualche settimana il tuo interessante blog per il quale vorrei farti i complimenti. Concordo pienamente sulla parte nella quale dici che la vera forza consiste nell'avere il coraggio di affrontare il proprio problema. Ci andrei più cauto invece con le etichette di "malattia mentale" assegnate o meno a uno o all'altro disturbo, nel senso che la definizione stessa è di per sé arbitraria e rischia di mettere in secondo piano il disagio della singola persona che in fondo è il problema vero da risolvere.
Grazie tesoro, per questi post coraggiosi e concretamente veritieri che ci regali.
Scegliere di ricoverarsi e di portare avanti il ricovero giorno dopo giorno è essere forti.
Bravissima. Questo significa essere forti.
Stai rendendo un servizio di incredibie utilità sociale.
Con affetto e stima.
annarita:)
I tuoi post toccano veramente, dalle testimonianze forti che emergono si capisce quant'è grande la sofferenza di questa malattia. Spero che tutte le ragazze che soffrono possano trovare la forza per diventare guerriere.
Quando si sta male veramente non si può fare a meno di farsi aiutare...
Un abbraccio.
Pachucha.
è bellissimo quello che stai facendo qui. Una condivisione emotiva e razionale che ha dello straordinario.
Un abbraccio
Daniel
Ciao Veggie...volevo solo complimentarmi con te per l'ennesima volta per questa campagna anti-proana...
Elio
Ciao veggie ..
si,l'anoressia è una malattia tra le piu tremende perchè non basta prendere una medicina per farti stare bene.
ci vuole forza, e noi tutte(anche tu mary, ti sono vicina) insieme ce la possiamo fare.
hai detto tutto tu veggie, come sempre riesci a trovare le parole giuste ..
voglio lasciare due pezzi di canzoni che mi piacciono molto, le dedico a voi tutte.. un abbraccio forte ...
"Non dar retta a quelle bambole
Non toccare quelle pillole..
..Ti darei gli occhi miei
per vedere ciò che non vedi.
L'energia, l'allegria,
per strapparti ancora sorrisi.
Dirti sì, sempre sì,
e riuscire a farti volare,
dove vuoi, dove sai,
senza più quel peso sul cuore.
Nasconderti le nuvole
e quell'inverno che ti fa male.
Curarti le ferite e poi,
qualche dente in più per mangiare.
E poi vederti ridere..."
"...E se ti nega tutto quest’estrema agonia
E se ti nega anche la vita respira la mia ..."
ti voglio bene veggie ...
curare la mente è più difficile che il corpo....
torno a dare il mio sostegno in questo post....
bisogna non isolarsi, ma nemmeno unirsi fra gente che non trova dentro di sè la forza... bisogna avere contatti con il mondo.... ma prima ancora amarsi dall'interno di noi stesse....
^______________^
il tuo video è ancora da me!
l'aiuto è importante!
Penso proprio che non sia facile ammettere a se stesse di avere un serio problema, ma che vita è digiunare, vomitare e fare attività fisica fino allo stremo?!
L'anoressia e la bulimia non sono più malattie sconosciute e abbandonate a sè, ci sono infatti soluzioni efficaci (come la psicoterapia individuale o familiare) che aiutano a capire e a vivere meglio, ma soprattutto a vivere!
Per fortuna una soluzione c'è e la si conosce bene!
Ci sono invece molte altre malattie ancor oggi incurabili, quindi chi sceglie il ricovero si regala una chance...
della quale altre persone, con differenti difficoltà, non possono ancora godere.
Mai sprecare una possibilità!
Cara Veggie,puo' interessarti il banner sull'anoressia che ho nella barra laterale?
Prelevalo pure!
Quanto è vero tutto questo, accidenti. Vero dalla prima all'ultima parola, lo condivido in pieno.
Questo è tutto ciò che le ragazze pro-ana e pro-mia non capiranno mai, semplicemente perchè non sanno cos'è un vero DCA. Perchè solo chi l'ha vissuto può saperlo veramente.
Perchè solo chi l'ha vissuto può capire com'è difficile farne a meno, dal momento in cui ciò che ti distrugge è al contempo ciò che ti fortifica.
L'anoressia fa credere che per vincere basti fingere. Quando si capisce che non è così, è sempre troppo tardi. Tutto tempo perso a credere quello che non è.
E tutto finisce senza mai finire veramente del tutto: e l'incubo sta in questo. Perchè si scappa da quello in cui poi si finisce per tornare.
Restringere è difficile? Stronzate! Restringere è naturale come respirare. E' il ricovero che è maledettamente difficile! Maledettamente difficile...
Mary, Martina, Mel, Laurina: Forza! Dalle vostre parole si capisce che siete delle persone eccezionali, perciò continuate a combattere, continuate il ricovero, e non buttatevi più via col DCA perchè davvero per delle persone così belle non ne vale proprio la pena!
In quanto a me... Un ricovero. Sarebbe bello anche solo poterci sperare alla lontana. "I know that a better life could exist, but I thought that I missed it".
Jonny
@ Nero_Catrame, Pachucha, Daniel & Elio Gregory – Grazie infinite a tutti voi per le vostre bellissime parole… neanche v’immaginate quanto mi faccia piacere leggerle… Sono veramente felice di avere vicino delle persone supportive come voi… Grazie ancora per quello che fate con i vostri commenti… per me… e per tutte le altre…
@ Pupottina – Grazie di tutto, tesoro… Non sai quanto sia importante per me… Grazie per l’aiuto nella diffusione del video, e grazie per le tue sempre bellissime parole… Hai perfettamente ragione… Unirsi a chi decide di perseverare nel DCA non può che essere deleterio… perché magari farlo fa pure sentire forti sul momento… non a caso, si dice sempre “la maggioranza vince”… il che può far credere alle ragazze “pro-ana/mia” che poiché sono in tante e dicono tutte la stessa cosa, allora hanno ragione… Purtroppo per loro, non è così… L’unica vera cosa da fare è trovare la forza per combattere… e questa forza non ce la può dare nessun altro, ma bisogna innanzitutto trovarla dentro noi stesse…
@ Clara – Grazie per le tue bellissime parole… hai perfettamente colpito nel segno. Tra l’altro, tornando al discorso iniziale del tuo commento, è quello che desidererei anch’io… Poter fare arrivare a queste parole a tutte le ragazze che stanno lottando contro anoressia/bulimia… che stanno stringendo i denti lungo la strada del ricovero… o che non riescono a decidersi ad intraprendere una strada del ricovero… Magari che un DCA fosse semplicemente un capriccio… ci sarebbe meno sofferenza e sarebbe molto più facile uscirne… Purtroppo, di tutto quello che un DCA ci deruba, ci se ne rende conto soltanto quando è ormai troppo tardi… quando non ce l’abbiamo più, e non è possibile riaverlo indietro… Proprio per questo ho scritto spesso che secondo me è impossibile “guarire” se per “guarire” s’intende “tornare alla vita com’era prima dell’anoressia”… Ma non si perde mai tutto… Una cosa ci resta sempre… ed è l’unica che può salvarci: la forza di lottare. Scegliere il ricovero… che è tutto meno che bello e facile… Ma che è davvero tutto quello che abbiamo per poter ritornare a vivere…
P.S.= In quanto ai commenti anonimi… la penso come te… D’altronde, ho abilitato l’opzione “commento anonimo”, e sebbene l’abbia fatto essenzialmente per permettere a ragazze con DCA, ma che non tengono un blog, di commentare (vedi Martina, Mel, Mary, etc…), era inevitabile che si potesse arrivare anche ad altro. Comunque, sono aperta ad ogni tipo di parere… uguale o contrario al mio che sia… Chiaramente il coraggio di mettere almeno un nick o un recapito sarebbe gradito, ma comunque non tassativo… L’importante, per me, è che qualsiasi cosa venga scritta, ci sia RISPETTO RECIPROCO. Tutto qui…
@Mary – E io sono qui per te, piccola… Spero che tu abbia letto le mie mails… Sai, hai fatto benissimo a sfogarti… non c’è niente di meglio e di più giusto… hai fatto bene a gridare tutta la rabbia e il dolore che ti tenevi nel cuore, tutta la tua insofferenza nel confronti delle “pro-ana/mia”… parole che quelle ragazze veramente dovrebbero aver modo di leggere… per provare anche solo ad immaginare cosa significa cercare veramente di percorrere una strada del ricovero… Innanzitutto, mi ha fatto davvero piacere leggere che stai ancora combattendo: questo è veramente importante: tirare avanti senza gettare la spugna anche quando è più difficile… anzi… proprio quando è più difficile… Sappi che ammiro tantissimo il tuo coraggio, e che sto facendo il tifo per te in ogni minuto della giornata… Le senti le mie vibrazioni positive, vero?!! Comunque… hai ragione, non potremo più riavere la vita che avevamo prima dell’anoressia… e posso capire che questo possa farti rabbia… ma, ascoltami un attimo. Prima cosa: non è colpa tua. Okay? Non è colpa tua. Non è colpa tua. NON E’ COLPA TUA. Non hai scelto l’anoressia con la consapevolezza che fosse un male, ma con la disperazione di chi cerca di sottrarsi ad un male maggiore... Paradossalmente, hai scelto l’anoressia per proteggerti... E quello che si fa per amore di noi stesse non può mai e poi mai essere considerato uno sbaglio, un qualcosa di cui farsi una colpa. Non è colpa tua. Seconda cosa: sebbene sia vero che non potrai più riavere la vita di prima dell’anoressia… questo non significa assolutamente che non ci sia più vita dopo l’anoressia! La tua vita, da adesso in poi, è quella che percorrerai sulla strada del ricovero, con la consapevolezza di quanto possa essere difficile, precario e instabile questo cammino, con la consapevolezza che le ricadute saranno inevitabili, ma con la voglia di rialzarsi e di scoprire che anche per te può esserci un lieto fine… Forse non il lieto fine che avevi immaginato, ma magari uno differente ed altrettanto bello. Quello che l’anoressia ti ha rubato non te lo ridarà mai indietro… Ma scegliendo il ricovero potrai costruire tante cose nuove che andranno a sopperire quelle vecchie e che potranno comunque renderti felice di quello che sei e di quello che vali. Perché tu vali, Mary. Vali davvero tanto… così tanto che forse non lo riesci neanche ad immaginare. Il ricovero è la tua opportunità, la tua strada della luce, adesso. Non mancarla. E non preoccuparti per gli incontri che dovrai fare con la psicologa… posso immaginare, certo, quanto sia difficile per te… Ma pensa che quella persona è lì per aiutarti… Che tutte le lacrime che verserai, tutte le parole che riuscirai a dire o a scrivere in sua presenza saranno una bella pugnalata all’anoressia e un grande passo avanti sulla strada del ricovero. Tu ce la puoi fare, Mary, assolutamente… basta solo che credi un po’ più in te stessa… Non sarà oggi, forse neanche domani, forse neanche tra un anno… Ma fatti aiutare, combatti tu stessa, e vedrai che ce la farai… E poi, lo vedi: qua stiamo facendo tutte il tifo per te… Qua stiamo precorrendo esattamente la tua stessa strada, e siamo tutte accanto a te… E io ti sto stringendo la mano forte forte forte… Continuiamo a camminare insieme sulla strada della luce ancora a lungo, okay?!!... Ti abbraccio forte… Per qualsiasi cosa, ricordati che io sono qui… sempre… Sempre.
@ Martina – Quanto mi rispecchio nelle tue parole… Sono perfettamente d’accordo… Credo che una parte di me desidererà per sempre ritornare ad essere la ragazzina che pesava XX Kg e che si affamava per sentirsi forte, in controllo, sicura, soddisfatta… Ma giorno dopo giorno cercherò di combattere quella parte… cercherò di metterla a tacere… e sarà l’unica cosa che potrò fare per me stessa… Perché, sì, se siamo qui e stiamo combattendo tutte insieme, allora c’è una possibilità… c’è un futuro… c’è una strada della luce da percorrere tutte insieme… E cadremo, ci rialzeremo, ci aspetteremo, a volte andremo avanti spedite e a volte ci fermeremo, avremo la tentazione di tornare indietro, ma poi riprenderemo a camminare nella giusta direzione… Sarà sempre così, per tutta la vita… Le ricadute saranno inevitabili, ricadute esteriori ma soprattutto interiori… ma stavolta forse con la consapevolezza che dentro di noi c’è la forza per poterci rialzare e per poterle in ogni caso superare… Non siamo perfette, non siamo forse quel che avremmo voluto essere, non siamo quello che l’anoressia aveva promesso di farci diventare… ma siamo noi stesse… e dobbiamo esserne orgogliose… Semplicemente.
@ frufrupina – Grazie Pina!! Il tuo supporto è meraviglioso, come sempre… Sei dolcissima…
@ Follementepazza – Sì… mentirsi e trovarsi delle scuse è la cosa più facile del mondo… è quello che con l’anoressia facciamo in continuazione… ed è per questo che riesce a trascinarci così in basso… Ammettere di aver bisogno d’aiuto, ammettere che non abbiamo trovato una soluzione ma creato IL problema, decidere d’iniziare un ricovero, lottare dopo giorno, essere sincere con noi stesse… questo è veramente molto difficile… Ma è l’unica cosa che ci resta da fare… per avere davvero un futuro…
@ La Ely – Non conoscevo questa poesia… e ti ringrazio per averla condivisa perché è veramente bellissima… Personalmente, l’ho trovata molto toccante… Sono davvero parole che vorrei gridare alla “mia” anoressia… Hai ragione, quando si arriva ad un certo punto della china è molto più facile continuare a scivolare verso il basso, molto più naturale… ben più difficile decidere d’intraprendere il cammino opposto, la risalita… Sembra che solo il dolore possa porre fine al dolore… senza capire che invece questo ne porterà solo altrettanto… Certo, anche risalire è doloroso… è duro… è difficile… Ma solo quando saremo arrivate in vetta potremo guardare verso il basso sapendo che l’abisso esiste, che ci tenta in ogni minuto, ma che le nostre braccia adesso sono forti abbastanza per trattenerci…
@ Laurina – Ciao Laurina, benvenuta innanzitutto, e grazie per la tua testimonianza… Mi ha toccata veramente tanto… Sono parole molto importanti le tue… Un grande messaggio di speranza… Capisco perfettamente che in certi momenti la famiglia possa essere più d’impiccio che d’aiuto… è che i famigliari ci amano, solo che non capiscono… non capiscono perché non ci sono passati, semplicemente… e così tendono automaticamente a rifiutare quello che non comprendono perché gli fa paura. Ma tue sei stata davvero molto forte… Sei riuscita a scegliere quella che era la cosa più giusta per te stessa nonostante tutto… e ci vuole veramente un immenso coraggio per riuscirci… Hai tutta la mia stima e la mia ammirazione… La tua conclusione è semplicemente perfetta… E, no, non penso che tu sia pazza neanche un po’… Perché la strada del ricovero davvero può regalare una nuova vita, una nuova opportunità… è la strada che si percorre dentro noi stesse… la strada della luce… Quella che ti auguro con tutto il cuore di continuare a percorrere per il resto della tua vita…
@ Enrico – Ciao, innanzitutto grazie per quello che hai scritto, sono davvero felice che ritieni il mio blog interessante, e spero che continuerai a seguirlo… Sono perfettamente d’accordo sul fatto che il vero problema da risolvere concerne il disagio e il dolore della singola persona… ma penso che, proprio per risolverlo, non si possa prescindere dalla consapevolezza sincera di quello che è il problema di base da cui si parte a lavorare per poi sfumare nelle pieghe individuali…
@ Annarita – No, grazie a te… Hai scelto la frase del post che preferisco… ^__^
@ Vele/Ivy – E’ assolutamente ciò che auguro a chiunque leggerà questo post… Nonché alle altre ragazze che hanno commentato scegliendo di condividere la loro esperienza e la loro testimonianza… Perché possiamo farcela tutte quante… Nessuna esclusa…
@ Mel – Tesoro… GRAZIE. Lo sai quanto sono importanti le tue parole per me. Lo sai quanto conta per me la prima delle 2 canzoni che hai scritto… lo sai cosa significa. Perciò, GRAZIE. Eh… magari bastasse prendere una medicina… magari esistesse la bacchetta magica… sarebbe molto più facile, hai ragione… Ma, Mel, pensa a questo… quando sei in difficoltà, quando ti senti cadere, pensa a questo… Il ricovero è la nostra medicina… una medicina che dovremo continuare ad assumere per tutta la vita… un po’ amara, come tutte le medicine, ma l’unica in grado di farci stare, alla lunga, davvero meglio… Continuiamo a camminare insieme… Ti abbraccio forte forte…
@ Infinito – “Chi sceglie il ricovero si regala una chance”… bellissime parole. Si commentano da sole… Le soluzioni ai DCA possono essere molteplici, variabili in funzione della soggettività di ognuna di noi, ma con un minimo comune denominatore: la voglia di combattere e di farcela… lottare giorno dopo giorno senza mai arrendersi anche quando è difficile… questo è il ricovero…
@ Stella – Grazie! Appena posso vengo a darci un’occhiata!!
@ Jonny – Condivido tutto… in un certo senso, posso dire che mi rispecchio nelle tue parole, perciò… condivido tutto… tranne una cosa: il pensiero finale… Non è troppo tardi. Non è mai troppo tardi… Non c’è niente d’impossibile… Impossibile è solo ciò a cui abbiamo rinunciato… anche di lottare…
A Mary:
Forse non si potrà mai guarire... Non se per guarire si intende "tornare alla vita di prima, come se niente fosse stato"... Perchè E' STATO e il passato si sa, non si può cancellare con un colpo di spugna... Ma possiamo affrontarlo, capirlo, imparare da esso...E con motivazione, determinazione, l'aiuto di chi ce lo offre senza nessuna pretesa, si può star meglio... Non guarire, non "tutto come prima", ma star meglio...E star meglio è già una vittoria...
A Jonny:
la vita che tu dici di aver perso, in realtà è ancora là fuori che ti aspetta... Aspetta che tu inizi a viverla...
Questi post dedicati all'anatomia pro-ana mi sembrano davvero molto utili a definire il problema.
Complimenti.
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