Alcuni giorni fa ho ricevuto una e-mail. Ho provato a rispondere alla mittente, ma il server non ha voluto saperne di recapitare la mia missiva avvertendomi che l’indirizzo e-mail a cui cercavo di mandare il mio messaggio è inesistente. Come faccia un indirizzo da cui ho ricevuto una mail ad essere inesistente è un qualcosa che le mie scarse conoscenze in materia d’informatica non mi permettono di comprendere; tuttavia, dato che il blog è l’unica sede in cui ho pubblicato il mio indirizzo di posta elettronica, suppongo che la mittente della mail in questione sia una mia, quantomeno occasionale, lettrice. Perciò, dato che non riesco a risponderle direttamente, non posso fare altro che utilizzare il blog per comunicare con lei, sperando che abbia modo di passare da qui a leggere.
La mail cui mi riferisco è la seguente:
Oggetto: Ciao sono Mel :) e vorrei diventare pro ana
Testo: Ciao! Ho visto il tuo sito. La penso come te: essere pro ana è la cosa migliore al mondo!
Vorrei incominciare anch'io ma non so come fare... mi daresti dei consigli :)?
grazie mille ^:^
Ora, prima di pubblicare la risposta che ho cercato inutilmente di inviarle via e-mail, vorrei fare una piccola precisazione… e-ehm, non so se qualcuna di voi, così, casualmente, se ne fosse accorta ma…
QUESTO NON E’ UN BLOG PRO-ANA.
Cioè, no, perché allora c’è qualcosa che io non capisco. Quindi, voi che mi leggete da più o meno tempo, rispondete a questa mia domanda: da quale/quali post di questo blog si deduce che io sia pro-ana e che reputi l’esserlo la cosa migliore al mondo?
No, ditemelo perché se esce fuori una cosa del genere mi sa che ho un problema. Tipo una doppia personalità che mi ha rubato la password.
In ogni caso, per chi come l’autrice della sovrariportata mail non l’avesse ancora capito, preciso che io non sono pro-ana. (Ma dai?!) Per sapere come la penso riguardo al fenomeno pro-ana/mia, se non l’avete già fatto v’invito a leggere la serie di post che ho raccolto sulla colonnina di destra di questo blog e che vanno sotto il nome di
“Anatomia Pro-Ana”. Per sapere qual è l’obiettivo di questo blog, leggete il primo post in assoluto. Per sapere a grandi linee qual è stato il mio percorso in merito all’anoressia, leggere i post-chiave
“About Me” che ho pure linkato sulla colonnina di destra. Per avere un’ulteriore delucidazione, fare caso al fatto che, tra le etichette di ogni mio post, ce n’è sempre presente una che recita
“NO pro-ana”. Se dopo aver letto tutto questo nutrite ancora dei dubbi sul fatto che io possa essere pro-ana, il problema ce l’avete voi.
Precisato questo, la mia risposta per Mel:
Oggetto: Ciao sono Veggie :) e mi farei friggere i coglioni prima di diventare pro ana
Testo: Ciao Mel,
scusa, ma credo che tu abbia commesso un errore nell’inviare la tua mail…
Il mio sito è:
http://anoressiabulimiaafterdark.blogspot.com
ed è un sito di
lotta contro l’anoressia…
Non ti consiglio certo di diventare pro-ana, se tu al termine “pro-ana” associ la malattia “anoressia”, visto che so per esperienza personale che l’anoressia è una cosa che ti devasta la vita… Perché mai pensi che “la cosa migliore al mondo” sia auto-distruggerti?
Non ti consiglio di cominciare a fare un bel niente: so che adesso sei arrabbiata e che le mie parole probabilmente ti irriteranno di più, ma ti ricordo che la tua rabbia puoi sfogarla su te stessa o all'esterno, trasformandola in un'emozione più sana e creativa. Sono certa che sei una ragazza sensibile e intelligente, e stai perdendo tempo prezioso per ricercare una perfezione ed un benessere inesistenti, tempo che potresti usare invece per fare qualcosa di piacevole e positivo per te stessa.
Piuttosto, se il tuo desiderio è quello di diventare pro-ana, ti consiglio di andare a parlare con una psicoterapeuta, che possa darti una mano per risolvere i tuoi problemi relativamente alla tua fisicità, ma anche e soprattutto quelli che possono essere i tuoi problemi e le tue difficoltà più profonde…
Ti abbraccio…
Veggie
Evidentemente solo chi non ha vissuto l’anoressia in prima persona e non ha la più pallida idea di cosa significhi, può permettersi di inneggiare ad Ana. E questo è quanto ho da dire sulle pro-ana.
Dato che ci sono, approfitto di questo post per fare qualche altra precisazione.
Precisazioni che forse per la maggior parte di voi saranno scontate e palesi, ma considerato il contenuto di alcune delle e-mail che mi capita occasionalmente di ricevere, evidentemente non per il 100% delle persone che mi leggono certe cose sono così ovvie. Per cui, mi sembra corretto specificare.
Ringrazio innanzitutto infinitamente tutte coloro che mi scrivono e-mail col desiderio di confrontarsi e di consigliarsi relativamente alla lotta contro i DCA. Mi fa veramente molto piacere poter leggere le vostre missive, ed avere l’occasione di dialogare con chiunque abbia voglia di scrivermi. Perciò, ringrazio di cuore chi mi ha scritto e chi mi scriverà: ogni vostra singola e-mail è preziosa per me.
Tuttavia, ci tengo a precisare che: non sono una dietista né una psicologa. Di conseguenza, anche se me lo chiedete, non sono in grado di suggerirvi schemi alimentari da seguire, non vi so dire quale programma alimentare seguire per perdere/prendere peso, non sono in grado di dirvi cosa e quanto mangiare… io stessa sono seguita da una dietista, e se avete dubbi strettamente legati alla vostra alimentazione e al vostro peso, vi posso solo consigliare di rivolgervi anche voi ad una professionista. Io non lo sono, perciò sappiate che è inutile chiedermi consigli di questo tipo: non posso darvi suggerimenti prettamente dietetici perché non sono professionalmente preparata al riguardo. Posso darvi, che so, dei suggerimenti per far meno fatica a finire l’ “equilibrio alimentare”, o per far fronte al recupero del peso, ma più di questo non posso.
Allo stesso modo, non sono una psicologa. Sono felice di poter condividere con voi strategie di auto-aiuto che col tempo ho maturato durante la mia battaglia, quelle strategie che spesso riporto anche qui sul blog, perché penso che nel loro piccolo possano dare una mano… ma non vogliono in alcun modo sostituire l’aiuto che vi può dare una psicoterapia fatta con una persona competente. Diciamo che sono delle appendici a quello che si può fare con una psicoterapia.
Ergo, questo mio blog
NON è in alcun modo sostitutivo del lavoro individuale che ciascuna può fare tramite la psicoterapia (e dell’aiuto che può dare una dietista/nutrizionista). E ritengo che un’adeguata psicoterapia sia di basilare importanza per imparare a combattere come si deve contro l’anoressia. Questo blog serve semplicemente come auto-aiuto e come punto di condivisione per capire che nessuna di noi è sola e che è possibile darci una mano a vicenda, ma l’aiuto concreto poi ve lo danno gli specialisti che vi seguono nella vita di tutti i giorni.
Inoltre, voglio precisare che sono più che disposta a discutere con tutte voi che mi scrivete privatamente di tutto ciò che riguarda l'anoressia, anche parlando della mia esperienza personale. Ma non fatemi domande personali relative ai numeri (quanto peso, quanto sono alta, qual è il mio B.M.I., qual è stato il mio peso più basso, etc...) perchè questo è l'unico genere di domanda relativo al mio DCA cui
NON rispondo. Ritengo deleterio parlare di numeri all'interno di una malattia in cui i numeri rappresentano per molte una delle fisse, nonché comunque trigger. Non scrivo mai di numeri qui sul blog per lo stesso motivo, e non intendo farlo neanche privatamente, onde evitare paragoni e confronti tipici di chi ha un DCA, nonché non permettere che chiunque non sia ancora del tutto convinta di voler combattere contro l'anoressia, leggendo determinati dati numerici, possa avere il tipico pensiero disturbato: "Se lei è arrivata a TOT allora io posso scendere di più", reiterando così ancora di più il loop distruttivo.
Infine, ultima precisazione, I’m not Superman.
Ebbene mi piacerebbe, ma no, non lo sono. Non sono una persona guarita dall’anoressia che scrive qui per svelarvi il magico segreto della guarigione dal vostro disturbo alimentare; non sono in grado di “far guarire dall’anoressia” nessuno. Posso supportarvi, posso condividere con voi quelle strategie che mi sono state utili per fare passi avanti, posso cercare di darvi dei consigli, ed è certamente quello che faccio e che ho intenzione di continuare a fare, ma non ho la capacità di “salvare” nessuna. Per il semplice fatto che la “salvezza” da un DCA è un qualcosa d’individuale, che ciascuna può conquistare soltanto lavorando su se stessa, con tanta introspezione e olio di gomito.
Perciò, se anche via e-mail mi scrivete chiedendomi come si fa a guarire, io questo non lo so, sia perché la strada e diversa per ciascuna di noi, sia perchè io per prima non sono propriamente “guarita”. Sono sicuramente fuori dalla fase peggiore dell’anoressia, ma so di non potermi considerare “guarita”. Del resto, come ho già scritto altrove, trovo la parola “guarigione” inappropriata per malattie come i DCA, indicando con il termine “guarigione” (in senso strettamente medico) la completa remissione di tutti i segni e i sintomi, sia fisici che psicologici, inerenti una determinata malattia. La mia personale opinione è che non si possa guarire da un DCA nel senso proprio del termine: per quanto il peso corretto possa essere recuperato, rimarrà sempre in noi qualcosa di questa malattia, una vocina nella testa, un approccio non proprio spontaneo al cibo, una tentazione.
Tuttavia, credo fermamente nel fatto che sia assolutamente possibile avere una
remissione dell’anoressia. Avere una remissione significa che la voce dell’anoressia è sempre presente da qualche parte dentro di noi, e parla… ma che noi decidiamo scientemente, giorno dopo giorno, di non assecondarla, seguendo uno stile alimentare e uno stile di vita regolari. Essere consce della presenza interiore dell’anoressia, ma avere un corpo sano ed utilizzare strategie di coping differenti dalla restrizione alimentare: ecco cos’è la remissione… ed è un traguardo cui credo fermamente possiamo arrivare tutte quante, nessuna eccezione. Un traguardo per cui dobbiamo continuare a lottare.
Quindi, in conclusione: non sono fuori dall’anoressia, ma ho fatto dei passi avanti. Non sono qui per essere presuntuosamente presa a modello di “persona guarita dall’anoressia”, ma sono qui semplicemente per dirvi che all’anoressia c’è un’alternativa. Un’alternativa decisamente migliore. Che si può combattere, perché è quello che sto facendo. Che questo combattere porta oltre, perché è dove sto andando.
Non idealizzatemi come talvolta mi sembra facciate nelle bellissime e-mail piene di complimenti per il mio percorso che mi scrivete... mi fa piacere, per carità, non lo nego (e a chi non fa piacere ricevere dei complimenti??!), ma non è un’immagine di me rispondente alla realtà.
Io non sono Superman, sono una ragazza comunissima: questo è ciò che voglio comunicarvi. Perché il pensiero che spero vi si accenda quando leggete il mio blog è: “Ah, okay, allora se lei che è una come tante ha fatto questi passi avanti, questi progressi, non c’è alcuna ragione per cui non li possa fare anch’io”. Ed è la verità.
Tutto il mio amore,
Veggie