lunedì 16 febbraio 2009
Quando il ricovero si fa duro
Talvolta il percorso di ricovero si fa veramente duro. Ci sono giorni che sembrano essere particolarmente difficili… e magari sono la maggior parte.
Ma non volete dimenticare che la vita vi sta chiamando… la vita vera, quella libera dall’ossessione dell’anoressia.
Il ricovero è difficile. È incredibilmente difficile. È la cosa più difficile che dovremmo mai affrontare. Ma noi siamo più forti dell’anoressia. Noi siamo abbastanza forti da continuare a percorrere la strada della luce. Dobbiamo solo continuare ad andare avanti.
In realtà, nel momento in cui ci si rende conto di avere un DCA, sono soltanto due le scelte che ci si prospettano:
1 – Si può continuare a restringere, oppure ad abbuffarci e a vomitare, finché non si provocano al nostro corpo danni tanto seri da morirne.
2 – Oppure si può scegliere la vita… e iniziare a combattere contro l’anoressia, sebbene questa sia la cosa che continua ad attirarci maggiormente.
L’anoressia dà sicuramente una felicità, una soddisfazione enorme… ma è illusoria. E, soprattutto, è effimera. Non si possono provare questi sentimenti appaganti per tutta la vita con un DCA. È semplicemente impossibile. La “luna di miele” dura solo per un po’… poi l’anoressia mostra l’altra sua faccia. Quella vera.
E allora non si può più cantare perché la voce si affievolisce a poco a poco. Perciò, prima che svanisca del tutto, cerchiamo d’iniziare a parlare. Si tratta di cercare un procedere a piccoli passi, giorno dopo giorno. Ed è così difficile… ma niente che vale veramente la pena di essere vissuto arriva facilmente.
Il ricovero è una lunga, lunga strada. Ci vuole tempo per rialzarsi, per lasciarsi alle spalle tutto il dolore e la sofferenza. Ci vuole tempo per non mollare.
Ma quando sentite che state per cedere, cercate di ricordare che voi siete molto più dell’anoressia. Siete un qualcosa d’infinitamente migliore. Perciò, continuate ad andare avanti. Di certo c’è da combattere per mantenersi in carreggiata… ma delle due scelte, solo una ha un futuro.
Il ricovero può talvolta far paura perché distacca da quelle che, per quanto distorte, erano quelle che consideravamo le nostre sicurezze, e che ci sembrava di poter controllare. Ma era solo un illusione. Soltanto il ricovero è sinonimo di vera forza e controllo. È l’unica cosa che può renderci libere, alla fine… e farci vivere quella che è la vita vera, e non il simulacro di vita che ci creiamo con l’anoressia.
La vita vera… è quella che tutte voi meritate, ragazze. La vostra vita vale la pena. Il ricovero vale la pena. Anche quando è difficile. Soprattutto quando è difficile. Continuiamo a lottare…
Ma non volete dimenticare che la vita vi sta chiamando… la vita vera, quella libera dall’ossessione dell’anoressia.
Il ricovero è difficile. È incredibilmente difficile. È la cosa più difficile che dovremmo mai affrontare. Ma noi siamo più forti dell’anoressia. Noi siamo abbastanza forti da continuare a percorrere la strada della luce. Dobbiamo solo continuare ad andare avanti.
In realtà, nel momento in cui ci si rende conto di avere un DCA, sono soltanto due le scelte che ci si prospettano:
1 – Si può continuare a restringere, oppure ad abbuffarci e a vomitare, finché non si provocano al nostro corpo danni tanto seri da morirne.
2 – Oppure si può scegliere la vita… e iniziare a combattere contro l’anoressia, sebbene questa sia la cosa che continua ad attirarci maggiormente.
L’anoressia dà sicuramente una felicità, una soddisfazione enorme… ma è illusoria. E, soprattutto, è effimera. Non si possono provare questi sentimenti appaganti per tutta la vita con un DCA. È semplicemente impossibile. La “luna di miele” dura solo per un po’… poi l’anoressia mostra l’altra sua faccia. Quella vera.
E allora non si può più cantare perché la voce si affievolisce a poco a poco. Perciò, prima che svanisca del tutto, cerchiamo d’iniziare a parlare. Si tratta di cercare un procedere a piccoli passi, giorno dopo giorno. Ed è così difficile… ma niente che vale veramente la pena di essere vissuto arriva facilmente.
Il ricovero è una lunga, lunga strada. Ci vuole tempo per rialzarsi, per lasciarsi alle spalle tutto il dolore e la sofferenza. Ci vuole tempo per non mollare.
Ma quando sentite che state per cedere, cercate di ricordare che voi siete molto più dell’anoressia. Siete un qualcosa d’infinitamente migliore. Perciò, continuate ad andare avanti. Di certo c’è da combattere per mantenersi in carreggiata… ma delle due scelte, solo una ha un futuro.
Il ricovero può talvolta far paura perché distacca da quelle che, per quanto distorte, erano quelle che consideravamo le nostre sicurezze, e che ci sembrava di poter controllare. Ma era solo un illusione. Soltanto il ricovero è sinonimo di vera forza e controllo. È l’unica cosa che può renderci libere, alla fine… e farci vivere quella che è la vita vera, e non il simulacro di vita che ci creiamo con l’anoressia.
La vita vera… è quella che tutte voi meritate, ragazze. La vostra vita vale la pena. Il ricovero vale la pena. Anche quando è difficile. Soprattutto quando è difficile. Continuiamo a lottare…
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21 commenti:
..quello che spesso mi fa paura, è il pensiero che potrei anche arrivare a 'stabilizzarmi' in una situazione di compromesso...in cui l'anoressia è confinata entro certi limiti e mi permette di vivere una vita semi-normale...senza però che io riesca a liberarmene del tutto...ecco, questo mi spaventa terribilmente..forse perchè sento che potrebbe realmente accadere, è una possibilità concreta..in fondo è questa adesso la situazione e ho paura di non essere forte abbastanza per smuoverla ulteriormente e definitivamente...scusa lo sfogo e il pensiero negativo...ho imparato nel tempo a cercare di vedere il lato positivo delle cose e a non perdere mai le speranze...ma questa paura ogni tanto si riaffaccia..anche perchè non riesco a fare cambiamenti dall'oggi al domani..ho bisogno di tempo e credo che sia inevitabile...ma a volte mi chiedo..di quanto tempo ancora avrò bisogno?
un abbraccio
A volte anche se si sa che un certo benessere è un'illusione sembra che non se ne possa fare a meno. E' lì che bisogna tirare fuori le unghie ed i denti e lottare per un benessere che sicuramente appare più faticoso, ma è reale e duraturo
Quando non si può uscire da sole dai disturbi alimentari è sempre meglio farsi aiutare dagli altri...
Ciao :-)
Pachucha.
quanta sofferenza e quante difficoltà bisogna affrontare per tornare a vivere una vita normale che poi ci ha ridotte a quel modo... quanto possono annientarci le inconprensioni e l'incomunicabilità...
Hai ragione... è tutto quanto vero quello che scrivi... ma serve forza, coraggio, volontà... E' più facile far finta di non vedere, non sapere, non capire e non volere... che combattere... perché sembra una battaglia persa in partenza...
Vedi, ho scritto sul blog anche se avevo detto che non l'avrei più fatto... nemmeno questa promessa sono riuscita a mantenere a me stessa. Figurarsi le altre di promesse, quelle serie, quelle "vere".
Quante verità nelle tue frasi...quante sofferenze scolpite,quante paure e disagi si son superati e altre ancora da sconfiggere...tante...ma ciò che ti rende FORTE E CON LA VOGLIA DI RINASCERE,è la tua forza interiore...stai mostrando a te stessa e ad altre ragazze che una via d'uscita cè e ci deve essere per forza...stai dimostrando cos'è e cosa ci sarà oltre il burrone...MA,hai mostrato tu e le altre come te che siete cadute in quel brutto burrone,ma gioia sei riuscita ad alzarti...sei riuscita a rimetterti in piedi...a sorridere a vivere a gioire cantare...ma la cosa che vi rende stupende e che oggi ne parlate e condividete con altre ragazze tutto ciò...date conforto aiutate moralmente...non guardatevi più dietro vi prego...dietro cè un cielo nero,brutto e nuvoloso,avanti a te e altre cè un bellissimo sole...Veggie cara,è sempre una lotta,uscirne è come rinascere dal grembo di una mamma...devi risaper camminare,riaquistare equilibrio mentale e fisico...la fiducia in te stessa...la autostima...lottare contro se stessi e una corsa affannosa...ma basta non fermarsi anche se vi sembrerà di cedere...NO!proseguite perchè voi valete e la vita è bella...bella come voi..Bacioni grandissimi ti voglio tantissimo bene.
Passo a passo,a volte dovendo anche retrocedere,ma sempre con la forza di voler continuare ad avanzare.Come una piccola formica che si trova un ostacolo davanti,si ferma un istante epoi cerca la maniera di varcarlo per raggiungere la sua meta,la vita
Una realtà dura da affrontare il ricovero, ma necessaria. Una realtà che chiama a raccolta ogni briciolo di energia di cui si dispone, ma che deve essere affrontata con convinzione.
L'obiettivo finale è la vita quella vera e l'affermazione del proprio valore di essere umani.
Post toccante e di concreta utilità nelle indicazioni che fornisce.
Brava Veggie.
A presto.
...io ormai non ci credo più...il ricovero è una strada davvero troppo troppo complicata, e i miei tentativi non sono serviti assolutamente a nulla...assolutamente!!!
eppure sto di merda...la felicità, quella effimera di cui parli..ho paura ke stia svanendo anche quella insieme al piacere di sentire ke i jeans scendono ogni giorno di piu, insieme al piacere di cullarmi tra le mie ossa...sono al limite, eppure nessuno se ne accorge..quindi vuol dire ke nn sono ancora arrivata alla fine di questo tunnel..nn lo so..la confusione si fa sempre piu ampia..e nn capisco piu nulla!!!l'unica certezza è la restrizione...ma ho paura!!!
scusa lo sfogo...non è la prima volta che leggo il tuo blog, ma è sì la prima volta che commento!!!
L.
Ciao....ti ho scritto un e-mail 2 giorni fa,grazie per avermi risposto con quelle parole piene di forza,ma soprattutto mi hai fatto piangere (io piango molto poco,e in solitudine e nn tante persone riescono a farmi piangere)..tengo tutto dentro,e sfogo la mia "rabbia" nel cibo...non posso controllare questa bestia. Tutto quello che dici è la verità,ci vuole forza di VOLONTà,ma mi dispiace ma io nn riesco a trovarla,sò di essere un fallimento per me stessa e per le persone che mi stanno vicino,è da quando ho 12 anni che mi sopportano,penso di essergli venuta a noia... Non riesco a convincere me stessa...ogni giorno che passa ho sempre più paura...un giorno mi rendo conto di arrivare al limite,u'altro giorno mi punisco perchè nn ci sono arrivata...non è vita questa...ho paura...
"La vita vera… è quella che tutte voi meritate, ragazze. La vostra vita vale la pena"
Parole sante, ragazze. Parole sante.
...
Sì, Veggie, sono tornata a rompere le scatole nel tuo blog xD
Bacioooooone!
@ Francesca – Innanzitutto non devi chiedere scusa di niente… ci mancherebbe altro! Questo spazio è qui proprio per poter condividere non solo i nostri progressi ma anche le nostre angosce, quello che ci fa stare male… Quindi hai fatto benissimo a buttare fuori quello che pensavi invece di tenerlo dentro, dove avrebbe potuto degenerare in un pensiero peggiore… Sai, io credo che tutte noi abbiamo bisogno di tempo… Un tempo personale, diverso per tutte, perché tutte siamo diverse e ciascuna di noi ha i suoi ritmi… Il “tutto e subito” credo sia una costante dell’anoressia… Perciò adesso dobbiamo imparare a lasciare che il tempo passi senza la smania di voler arrivare subito a risultati concreti… I risultati ci saranno, ma c’è bisogno di tempo… Non è un’influenza che oggi hai la febbre, poi prendi l’aspirina e domani non hai più nulla… Magari lo fosse… sarebbe tutto così molto più semplice… E invece è una battaglia, un qualcosa per cui dovremo combattere giorno dopo giorno… Prendendoci tutto il tempo di cui abbiamo bisogno, perché in questo caso non dobbiamo dimostrare niente a nessuno, ma solo cercare di stare meglio con noi stesse… Io penso che con l’anoressia qualche compromesso sia inevitabile… Per quello che abbiamo passato, non possiamo cancellare il nostro vissuto e ricominciare da zero come se niente fosse stato… Però i limiti dei compromessi sono labili, e tu sei l’unica che può decidere dove fissare i tuoi confini… Tutto quello che riuscirai ad ottenere dipenderà esclusivamente da te… E se continui a combattere, vedrai che pian piano le cose cominceranno ad andare sempre meglio… Nessuna possibilità è concreta se tu non decidi di renderla tale… Penso che un “margine di compromesso” sia inevitabile… Perché dopo quello che abbiamo vissuto, è ovvio che la nostra vita non potrà mai essere come se l’anoressia non fosse mai esistita, perché in un certo qual modo ci ha cambiate, non potremo più tornare ad essere quelle di prima… Però sicuramente possiamo andare più o meno avanti nella strada del ricovero… e questo dipende esclusivamente da noi… Questo dipende esclusivamente da te… Hai ancora tanta strada davanti… Non metterti limiti, ma affronta ogni giorno le sfide quotidiane che ti si pongono davanti, e guarda quanto avanti riesci a spingerti… e vedrai che i timori si affievoliranno man mano che continui a percorre la strada della luce… Sto comminando sempre al tuo fianco, ricordatelo…
@ Sorridente – Certo nessuno sceglie un male riconoscendolo tale, ma solo se lo considera un bene rispetto ad un male maggiore. Inconsciamente, si sa sempre che l’anoressia è una bugia… Ma è una bugia così bella, che si chiudono gli occhi e si continua a crederci. Il punto-chiave, perciò, è aprire gli occhi e rinunciare alle illusioni che l’anoressia porta. È un inganno, ed è a questo che bisogna cercare di rinunciare. Ci vuole tempo e coraggio, perché questa è una battaglia dura, ma combattere è possibile… è possibile davvero…
@ Pachucha – Ci vuole un grande coraggio per ammettere di avere un problema e per chiedere aiuto… Ma, nella maggior parte dei casi, è la cosa giusta da fare… Affidarci agli altri affinché c’insegnino a prenderci cura di noi…
@ Pupottina – Nessuna vita è “normale”… perché siamo tutte speciali e tali possiamo rendere le nostre vite… Sicuramente l’incomunicabilità e le incomprensioni rappresentano 2 grosse ancore che ci legano al passato… Ma bisogna continuare a lottare nella consapevolezza che la sofferenza e le difficoltà di oggi ci serviranno per poter arrivare dove vogliamo domani… E io ti auguro che tu possa presto allontanare tutto il tuo dolore, combattendo con il coraggio che hai, per raggiungere quello che desideri veramente… quello che ti può fare davvero, correttamente, stare bene…
@ Anonima – Se hai lasciato il commento in modalità “Anonimo” senza scrivere il tuo nome, probabilmente è perché non vuoi essere identificata… E io rispetto la tua volontà… Però sappi che ho capito perfettamente chi sei, e mi fa estremamente piacere che hai continuato a scrivere… Perché significa che, in un modo o nell’altro, hai deciso di combattere per te stessa… Io non penso proprio che si tratti di promesse infrante… Perché tu probabilmente, dentro di te, più o meno consciamente, senti il bisogno di scrivere, di ricevere una mano… Questo non significa non rispettare le proprie promesse, ma semplicemente ti sei data il diritto di chiedere aiuto quando hai sentito che eri in difficoltà… E non hai niente di cui rimproverarti per questo, anzi,al contrario, è bellissimo che tu sia finalmente riuscita a farlo… Non devi rimproverarti, anzi, devi ringraziarti… Poi, certo, lo so… Lo so quant’è difficile combattere… Lo faccio giorno dopo giorno, e a volte arrivo alla sera che sono così stanca che non ho proprio idea di come potrò ricominciare, la mattina successiva… Ma, credimi, combattere è possibile. Non ti dirò che è facile, che è bello, che fa sentire bene, che succede tutto in fretta, perché non è così. Queste sono parole da mondo delle favole e queste non sono le favole, questa è la vita. E perciò non posso che dirti la verità, e cioè che, sì, è difficile, è dura, fa stare male, fa sentire lacerate dentro… Ma, davvero, è l’unica cosa che ci resta da fare. L’unica che può portarci veramente a qualcosa. Devi credere in te stessa e devi credere nella tua forza, nella tua volontà e nelle tue possibilità, che sono quelle che ti hanno portato a commentare in questo blog. Tu questa forza ce l’hai… devi solo riuscire a tirarla fuori. A cancellare le illusioni per costruire nuovi sogni. Tu puoi farcela. Di questo ne sono assolutamente convinta. Nessuna battaglia è mai e poi mai persa in partenza. Le uniche battaglie perse in partenza sono quelle che ci rifiutiamo di combattere.
@ Frufrupina – Grazie per le tue parole, mi sono state tanto di sostegno e d’appoggio… Hai ragione, questa lotta è una delle più dure e difficile che dovremmo mai affrontare… con tanti momenti bui in cui si è stanche e si ha voglia di mollare e di dire basta… Eppure bisogna continuare a camminare, perché seguire la strada della luce è l’unico modo per non essere riafferrate dall’oscurità… Smettere di guardarci indietro credo sarà impossibile… Però possiamo fare in modo che quello che è dentro… rimanga dietro!! Senza che venga a intaccare anche il nostro presente… e questo possiamo farlo solo combattendo… Non più contro noi stesse… ma per noi stesse…
@ NERO_CATRAME – Bellissima la metafora della formica! ^__^ Hai perfettamente ragione… Gli ostacoli ci sono, e sono inevitabili in un percorso di questo tipo… Si vacilla, si cade, a volte si fanno dei passi indietro… Ma se si tiene bene a mente qual è l’obiettivo, e ci si mette tutte noi stesse per raggiungerlo, allora tutti gli sforzi non saranno stati vani…
@ Annarita – Grazie mille per le tue parole… Guarda, io credo che la convinzione, la determinazione, sia un qualcosa di fondamentale in un percorso di ricovero. L’unica cosa che può veramente farci andare avanti… Se non siamo veramente convinte di volerlo fare, nessuno può aiutarci a farlo veramente… Deve partire tutto da noi… Poi, quando la motivazione è presente… dobbiamo aiutarci a vicenda a rendere meno difficile questo faticoso cammino…
@ L. – Innanzitutto, non hai proprio niente di cui scusarti. Ha fatto benissimo a sfogarti se sentivi che era quello di cui avevi bisogno. Il mio blog è qui anche per questo… Venendo alle tue parole, comunque, posso assicurarti che le uniche cose impossibili sono proprio quelle in cui non credi. Finché credevo che fosse un precorso impossibile, anch’io non ho avuto alcuna possibilità di ricovero, e tutti i tentativi fatti si sono rivelato alla fine inconcludenti… Solo quando mi sono decisa di darmi una possibilità e ci ho creduto con tutta me stessa, allora le cose hanno cominciato a cambiare… Non sai quanti tentativi che non sono serviti a nulla ho fatto… Tanti, troppi… Ma non mi sono arresa… Mi sono sempre data un’altra possibilità… Ed è quello che devi fare anche tu. Tu stessa scrivi che stai di merda… bè, se stai di merda, peggio di così non può andare, no?!? E allora, datti la possibilità ancora una volta d’iniziare a percorrere la strada del ricovero… Se peggio di così non può andare, puoi solo migliorare… Lascia perdere la gente che ti sta intorno, non è che non se ne accorgano, se ne accorgono benissimo, invece, solo che non lo vogliono ammettere, hanno paura di concretizzare la verità, perché hanno paura per te, e non sanno come comportarsi nei tuoi confronti… Temono che qualsiasi loro azione possa solo peggiorare la situazione… Per questo fanno finta di fare finta di niente… Ma loro si accorgono del tuo dolore, e soffrono per te e insieme a te… Solo che non sanno come fartelo capire… Tuttavia, non sono gli altri che sono importanti. Qui l’unica che conta sei tu. Quello che vuoi veramente tu per te stessa. La felicità dell’anoressia svanisce sempre, non può durare perché non esiste, è solo il risultato di una nostra distorta proiezione mentale… E posso assicurarti che la restrizione non ti dà nessuna certezza… Tranne forse quella di morire, se portata all’estremo, o comunque di accumulare seri danni fisici… Le certezze che la restrizione sembra sia in grado di darti sono effimere come la felicità che ti sembrava di provare… e presto se ne andranno insieme a lei… Non voglio dirti che il percorso di ricovero è bello, facile, allegro e altre amenità, perché non lo è. Viceversa è duro, fa stare male, è complesso, è difficile… è tutto il contrario di una passeggiata. Ma se è la felicità che cerchi, la felicità quella vera… questa è l’unica strada percorribile… Datti un’altra possibilità, perché la meriti… E sappi che io sto camminando, lottando, stringendo i denti insieme a te…
@ Cate – Ciao bellissima, benvenuta anche qua sul blog! Mi fa davvero piacere che tu abbia deciso di commentare… E non devi ringraziarmi per quello che ti ho scritto nella mail, perché sono tutte cose che penso assolutamente… Hai fatto bene a sfogarti se sentivi che era quello di cui avevi bisogno, tenersi le cose dentro finisce soltanto per peggiorarle… Ma lascia che ti dica una cosa… Non devi pensare nemmeno per un attimo di essere un fallimento. Perché non lo sei assolutamente. Nessuna di noi lo è. Ognuna a modo nostro, siamo tutte speciali. Stiamo attraversando un momento difficile, un momento in cui tutte dobbiamo lottare contro qualcosa di veramente grande, perciò è inevitabile che a volte le cose vadano in maniera diversa da come vorremmo andassero… Ma questo non significa affatto che siamo un fallimento… Saremmo un fallimento solo se perdessimo la voglia di lottare e lasciassimo che il DCA avesse la meglio su di noi… Ma tu hai scritto a me… e hai scritto qui sul blog… Tu la voglia di lottare, in fin dei conti, anche se magari ti fa paura persino ammetterlo, ce l’hai… E anche solo per questo, NON SEI UN FALLIMENTO. Sono assolutamente convinta che nessuna delle persone che ti sta intorno pensa questo di te… Perciò, non costruirti una “profezia che si auto-avvera”… più ti ripeti di essere un fallimento, più ti convincerai di esserlo anche se non è vero. Perciò, prova a fare il contrario e ogni giorno ripetiti: “Sono una persona meravigliosa e anche oggi voglio lottare per percorrere la mia strada della luce”. E credici. Perché hai tutte, TUTTE le potenzialità per riuscirci… Ci sto riuscendo io, e io non sono proprio un granché, quindi figuriamoci se non puoi riuscirci tu!... Tutto sta nel desiderarlo veramente… Avere paura è normale, soprattutto all’inizio… Ma, l’hai scritto da sola… questa non è vita… Perciò comincia da qui, stringimi forte a mano, e riprendi a lottare, sì, per la vita… quella vera…
@ Clara – E menomale!! Mi stavi mancando un sacco!! Se questo è il tuo concetto di “rompere le scatole”, fai una capatina da queste parti più spesso, eh!! “La vita vera… è quella che tutte voi meritate, ragazze. La vostra vita vale la pena”… lo ripeto con te perché ne sono totalmente convinta…
Lottare per non permettere agli eventi di prendere il sopravvento. Lottare per non soccombere a una sorta "già scritta" da qualche parte, tra le foglie, tra le nuvole o nell'aria. Lottare perchè è l'unico modo che conosciamo per resistere. Chi ha fatto a pugni con la vita sa quanto sia duro rialzarsi e stare a testa alta con le mani ancora tumefatte dalla lotta. La mia, personalmente, è rivolta contro me stessa, ma non per semplice spirito di emulazione o autodistruzione. Credo ci sia dell'altro, ed è solo andando fino alla fine che potrò scoprirlo, anche se questa fine comprenderà la fine dei miei stessi pensieri. Sarà il buio, o forse vedrò tantissima luce che gli occhi faranno fatica a stare aperti.
"Siete un qualcosa d’infinitamente migliore. Perciò, continuate ad andare avanti. Di certo c’è da combattere per mantenersi in carreggiata… ma delle due scelte, solo una ha un futuro."
E' vero. Solo la seconda scelta avrà un futuro, ma credo che per amare la vita, nel mio caso, si debba allungare la strada. Eppure ho tutto, non mi mancherebbe nulla per essere realmente felice, la serenità va e viene, certo, ma lotto. Lotto. Non smetto. Rincorro un'illusione, rincorro un'idea di me, un'immagine perfetta per non rovinare nulla. Ho sempre deluso le aspettative degli altri, ora non deluderò le mie. Vivo di sogni e mi proietto in dimensioni inesistenti, sono pianeti aleatori, frasi che un minuto dopo spariscono. Ed io sparisco con loro, nel vento. Lo stesso vento che mi sussurrerà: "Fede, non te ne accorgi? Ti stai facendo del male". Ho solo confusione, tanta confusione da offrire agli altri.
Un abbraccio forte Veggie, e ammiro tantissimo quello che fai per tutte noi. Ti ammiro per lo spazio che ci stai offrendo e per l'occasione che ci dai di aprirci e rompere questa solitudine come se fosse uno specchio da frantumare con un pugno.
Dai voce alle nostra urla per troppo tempo soffocate :) e questo è tantissimo. Ti stai rendendo utile in grandi cose, questo non lo dimenticherò mai.
Ti abbraccio forte e ti voglio bene :) Fede
Forse il ricovero spaventa perchè le ragazze si sentono ancora di più "malate"... e poi sì, come hai detto tu toglie le sicurezze a cui ci era aggrappate. Bisogna avere tanta volontà per affrontarlo, come quella che hai dimostrato tu!
ci sono battaglie che è impossibile vincere da soli. Il ricovero è un buon modo per trovare preziosi alleati!
ciao Veggie!
E' davvero molto difficile, però si può!
Le tue parole sono come sempre incorraggianti e in questo maree cosi nero avere la luce della luna che ci guida è un beneficio immenso! Grazie Veggie!
Chi ha la forza di lottare è prima di tutto una gran persona che sa rendere vera la propria vita :)
A Cate:
Le persone non ti “sopportano” come dici tu… Le persone che ti stanno accanto ti vogliono bene… Non sei un fallimento… Non fino a che provi con tutte le forze, anche poche, anche nulle, a combattere questa tremenda bestia che ti sta rubando la vita… La TUA vita… Nessuno fallisce se ci prova… I risultati arriveranno alla fine… Ed è normale avere paura… Si ha sempre paura la notte prima di una grande battaglia… Ma domani scenderai in campo e combatterai…
A Anonimo:
Bentornata…
A L.:
Non arrivare alla fine di quel tunnel, non porta da nessuna parte… Solo buio e sofferenza, fumo e polvere… Voltati… Là, la vedi? E’ debole, è lontana, ma è là che ti aspetta… Luce, aria… Respirare, sentire, vivere… Ci puoi arrivare sai…Ma ci devi credere veramente… Di una di quelle determinazioni che ghiacciano gli incendi e smuovono le montagne… Perché la tua motivazione, sperare, sapere che c’è qualcosa aldilà della barricata che ti aspetta, è l’unica cosa che ti terrà compagnia nei momenti in cui il ricovero sarà troppo difficile, la strada troppo tortuosa, le tue gambe troppo stanche e le tenebre troppo invitanti… Provaci ancora…
Un abbraccio a tutte quante...
La strada della guarigione è lunga...molto lunga, sembra non avere mai fine...
Le tue parole dicono già tutto, non c'è bisogno di aggiungere altro, condivido ogni tuo pensiero.
@ MyLastDance – Rompere la solitudine e il silenzio, sì… E’ uno dei miei obiettivi primari. Perché il fulcro dei DCA è proprio il silenzio… quello che fa rimanere intrappolate dentro è proprio il silenzio… Perciò sfogare, buttare fuori, è il primo passo per iniziare a combattere… Una lotta che è tutta nelle nostre mani… Perchè per fortuna non c’è niente di “già scritto”… Siamo solo noi a decidere nel nostro destino e a scrivere la nostra storia… E lottare per ottenere quello che vogliamo, è l’unico modo per farlo… Perché in questa vita non ci sono sconti né regali: se si vuole qualcosa bisogna darsi da fare e prendersela. La strada è lunga, e solo percorrendola, facendo quelle scelte che ci condurranno ad altrettante svolte, potremo decidere cosa costruire… quale capolavoro rendere la nostra vita… Quello che veramente desideri perché può farti stare bene, ma non del benessere illusorio dell’anoressia, ma di quello vero, di quello che ti fa sorridere non con le labbra, nella maschera che s’indossa ogni giorno per tirare avanti, ma col cuore, perché finalmente sei davvero contenta di vivere. Non hai mai deluso le aspettative di nessuno, perché nessuno si è mai aspettato niente da te se non che tu fossi te stessa e fossi felice di esserlo. Tutto e niente sono 2 estremi così vicini tra loro, in fin dei conti… Come si fa a dire cosa è tutto e cosa è niente? Che su certe cose ti fai del male te ne accorgi già da sola… E il problema è che non sparisci mai veramente come vorresti… Ma rimani. E questo è bellissimo, perché solo rimanendo puoi iniziare veramente a costruire qualcosa di positivo per te stessa. Con tutto il tempo che ti sarà necessario. Non è vero che hai solo confusione da offrire agli altri. Hai una bella testa, e un cuore altrettanto bello. Hai te stessa da offrire agli altri. E nessuno ti chiede di più. Te stessa, perché non c’è niente di meglio al mondo.
Ti abbraccio forte forte, bellissima…
@ Vele/Ivy – Il ricovero spaventa perché offre la possibilità concreta di uscire dalle meccaniche più perverse e ossessive dell’anoressia… quelle meccaniche che, per quanto distruttive, diventano così tanto “normali” e quotidiane che si perde di vista com’era quando non esistevano, tanto che ci sembra impossibile condurre una vita distaccandoci da esse… E’ per questo che ci si rifiuta di ascoltare ogni segnale che ci può cambiare… Perché ci fa paura quello che potrebbe succedere se dopo dovessimo comunque sentirci uguali… Per questo iniziare e portare avanti un percorso di ricovero è estremamente difficile… Si lascia il noto, per quanto distruttivo, per affrontare l’ignoto… E chi non ne sarebbe terrorizzato??!... Ma vale sempre la pena di fare un tentativo… Vale sempre la pena di provare a ricominciare a vivere…
@ Il lago dei misteri – Sicuramente il ricovero è un ottimo modo per trovare alleate!! È chiaro che ognuna ha la sua battaglia personale ed individuale, ed in questo nessuna può sostituirsi a nessuna… però diventa molto più facile combattere sapendo di avere accanto chi lo sta facendo insieme a noi…
@ Pansy – Grazie a te… Sì, è dura… del resto tutte le cose per cui vale la pena di vivere non sono mai quelle che vengono con facilità… Ma se si tiene abbastanza duro… alla fine della notte ci sarà sempre una luce che risplende…
@ Infinito - …E lottare è l’unico modo che abbiamo per riprenderci indietro la nostra vita… quella vera, stavolta…
@ Duccia – Hmmm, come farei senza la mia “moderatrice” preferita?! ^__- Le tue parole sono sempre le migliori… Devi insegnarmi come si fa, ragazza, ecco cosa!! Non so come farei ad andare avanti senza di te… Perché riesci ad arrivarmi comunque, in ogni modo… Ti voglio un bene che neanche t’immagini…
@ Stefy – Grazie per le tue parole… Mi sono tanto d’aiuto e di supporto… So che stai percorrendo questa strada insieme a me… Quindi teniamoci forte per mano e mettiamocela tutta, okay?!!... E’ vero, questa è una strada lunga… molto, molto lunga… Una strada lunga tutta una vita… ma una strada che, nonostante tutto, nonostante quanto sia dura, vale davvero la pena di percorrere… Ti stringo forte forte…
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