mercoledì 18 marzo 2009
Anoressia: Ciò che vogliamo... e ciò che otteniamo
Vogliamo: Sentirci meglio, più a nostro agio e più felici con il nostro corpo.
Otteniamo: Denti gialli e danneggiati, incontinenza e stitichezza, perdita di massa muscolare, caduta di capelli, dolori addominali, pelle sciupata e disidratata.
Vogliamo: Essere "perfette" in ogni aspetto della nostra vita… inclusa la taglia che portiamo.
Otteniamo: Un circolo vizioso di restrizione, digiuno, esercizio fisico compulsivo, checking, riti ossessivi, e la sensazione di valere sempre meno.
Vogliamo: Il senso di soddisfazione e forza che proviamo quando perdiamo peso.
Otteniamo: La perdita delle vere noi stesse. La perdita di tantissime opportunità che la vita ci offre. La perdita della possibilità di raggiungere obiettivi reali. E questo solo perché alla fine l’anoressia ci convince che l’unica cosa che siamo capaci di fare bene è perdere peso.
Vogliamo: Mostrare agli altri quanto siamo brave a fare qualcosa che non tutti saprebbero fare, e come sappiamo stoicamente resistere a questo dolore.
Otteniamo: L’isolamento. La solitudine. Le persone non riescono a capire perché ci stiamo facendo questo, e l’interpretano come manie di protagonismo accusandoci di essere solo ragazzine viziate e melodrammatiche.
Vogliamo: Annientare le emozioni negative.
Otteniamo: Ansia e nervosismo conseguenti la malnutrizione, e perché scappare dai nostri problemi crea ulteriori problemi che ci fanno stare ancora peggio.
Vogliamo: Il controllo. La garanzia che possiamo controllare tutto ciò che ci circonda e quindi ottenere tutto ciò che vogliamo se solo riusciamo a pregrammare ogni aspetto della nostra vita e controllare l'alimentazione.
Otteniamo: Caos, nel momento in cui l'anoressia arriva a riempire per intero la nostra vita.
Vogliamo: Rimanere piccole piccole, così ci sarà sempre qualcuno che ci vorrà bene e che avrà cura di noi.
Otteniamo: Continue discussioni con i famigliari e con gli amici, poiché loro si sentono impotenti di fronte a questa nostra situazione. Nonché problemi con la scuola/il lavoro.
Vogliamo: Evitare i cambiamenti quanto più a lungo possibile. Non si è mai sicure se iniziare o meno un percorso di ricovero.
Otteniamo: Anni di vita rubati dall'anoressia. Scelte non compiute che rimpiangeremo amaramente.
Vogliamo: Sentirci “speciali”, diverse dalle altre persone.
Otteniamo: Una vita privata di ogni significato. Un vuoto interiore che non se ne va. Una perdita di energia e di passione. Lo strisciante sospetto che, forse, essere anoressica non vale poi così tanto la pena…
L’anoressia è una bugia! Perché i DCA non ci porteranno mai ciò che vogliamo… ma possiamo ottenerlo da sole. Senza i DCA. Non è mai troppo tardi. Possiamo scegliere la vita. Quella vera.
Perché ne vale la pena.
Otteniamo: Denti gialli e danneggiati, incontinenza e stitichezza, perdita di massa muscolare, caduta di capelli, dolori addominali, pelle sciupata e disidratata.
Vogliamo: Essere "perfette" in ogni aspetto della nostra vita… inclusa la taglia che portiamo.
Otteniamo: Un circolo vizioso di restrizione, digiuno, esercizio fisico compulsivo, checking, riti ossessivi, e la sensazione di valere sempre meno.
Vogliamo: Il senso di soddisfazione e forza che proviamo quando perdiamo peso.
Otteniamo: La perdita delle vere noi stesse. La perdita di tantissime opportunità che la vita ci offre. La perdita della possibilità di raggiungere obiettivi reali. E questo solo perché alla fine l’anoressia ci convince che l’unica cosa che siamo capaci di fare bene è perdere peso.
Vogliamo: Mostrare agli altri quanto siamo brave a fare qualcosa che non tutti saprebbero fare, e come sappiamo stoicamente resistere a questo dolore.
Otteniamo: L’isolamento. La solitudine. Le persone non riescono a capire perché ci stiamo facendo questo, e l’interpretano come manie di protagonismo accusandoci di essere solo ragazzine viziate e melodrammatiche.
Vogliamo: Annientare le emozioni negative.
Otteniamo: Ansia e nervosismo conseguenti la malnutrizione, e perché scappare dai nostri problemi crea ulteriori problemi che ci fanno stare ancora peggio.
Vogliamo: Il controllo. La garanzia che possiamo controllare tutto ciò che ci circonda e quindi ottenere tutto ciò che vogliamo se solo riusciamo a pregrammare ogni aspetto della nostra vita e controllare l'alimentazione.
Otteniamo: Caos, nel momento in cui l'anoressia arriva a riempire per intero la nostra vita.
Vogliamo: Rimanere piccole piccole, così ci sarà sempre qualcuno che ci vorrà bene e che avrà cura di noi.
Otteniamo: Continue discussioni con i famigliari e con gli amici, poiché loro si sentono impotenti di fronte a questa nostra situazione. Nonché problemi con la scuola/il lavoro.
Vogliamo: Evitare i cambiamenti quanto più a lungo possibile. Non si è mai sicure se iniziare o meno un percorso di ricovero.
Otteniamo: Anni di vita rubati dall'anoressia. Scelte non compiute che rimpiangeremo amaramente.
Vogliamo: Sentirci “speciali”, diverse dalle altre persone.
Otteniamo: Una vita privata di ogni significato. Un vuoto interiore che non se ne va. Una perdita di energia e di passione. Lo strisciante sospetto che, forse, essere anoressica non vale poi così tanto la pena…
L’anoressia è una bugia! Perché i DCA non ci porteranno mai ciò che vogliamo… ma possiamo ottenerlo da sole. Senza i DCA. Non è mai troppo tardi. Possiamo scegliere la vita. Quella vera.
Perché ne vale la pena.
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27 commenti:
"L’inferno vero è restare, restare senza esserci mai. Restare senza sapere più dove andare."
CIao Veggie, ho trovato il tuo commento e mi hanno colpito molto queste parole in particolare.
Leggo in quello che mi hai scritto tanta forza di farcela, e ci stai riuscendo. Passo dopo passo. Tutto questo perchè l'hai voluto con tutta te stessa, ed hai raggiunto quell'equilibrio realmente. Io sono ancora nella fase iniziale, durante la quale mi sento invincibile privandomi del piacere di mangiare. Mi sento onnipotente e gratificata dalle restrizioni a cui mi sottopongo. Ti ammiro, amica mia. Ti ammiro per quella che sei e per le sensazioni splendide che riesci a trasmettere attraverso questo freddo monitor. In un attimo hai preso la vita nelle tue mani e l'hai resa concretamente migliore. Ora è la vita che vuoi, quella che hai sempre sperato di avere attraverso l'anoressia, che è solo un miraggio. E' illusoria. Ma per me ora è tutto. Ti penso spesso, sai? A volte cammino per strada e mi piacerebbe dirti le cose che più mi colpiscono, immagino di riferirti tutto :)
Ti abbraccio fortissimo! SEI STUPENDA
Fede
Sempre da imparare da te Veggie,tanto tanto.Un abbraccio.
:) mannoooo sono uscita per festeggiare San Patrizio!! ♥
Ho letto quello che hai scritto: "Vogliamo: Rimanere piccole piccole, così ci sarà sempre qualcuno che ci vorrà bene e che avrà cura di noi." e mi è venuta alla mente una frase che mi ha scritto una ragazza di 18 anni, frase che ho anche pubblicato sul mio blog:
"I giovani chiedono indipendenza ed autonomia, ma non vogliono crescere; domandano maggiore libertà e vogliono far sentire la propria voce, ma da giovani fra gli adulti"
La riporto perchè penso che questo desiderio sia innato e naturale in una persona giovane, che si manifesta in un determinato momento della vita.
"Per affermare sè stessi nella società sono necessari coraggio e determinazione." così conclude la e-mail che ho ricevuto.
Mi sembra che a te non mancano e che riesci a trasmetterle con empatia a tutti i partecipanti,
un saluto
Ho capito solo una cosa: sono una debole.
Ho trovato una sorpresa: la solitudine, unita agli sguardi scettici della gente che non capisce il motivo di quel rifiuto verso il cibo.
Fame, fame, digiuno.. astinenza dalle emozioni, ma soprattutto dalla vita.
sei sempre profonda e giusta.
ti ammiro davvero.
Il tuo blog e' uno dei piu' utili davvero in assoluto..e' un acura x l'anima..note cara Veggie un'abbraccio grande grande:)
Non c'è un punto nel quale io non mi ritrovi. Ci sono ancora dentro fino al collo, vero?
...non smetta mi raccomando, non smetta. un saluto cara, che il meglio possa venirti a trovare.
Veggie, parole perfette! Io vorrei aggiungere un piccolo pezzettino che racchiude secondo me TUTTO:
Vogliamo: morire...
Otteniamo: la morte...
(Allora io mi chiedo: perchè si vuole morire??!)
Come sempre un grazie per le tue parole.
Quelle che più mi hanno colpita è dove parli delgi "altri" che vedono il disturbo alimentare come una mania di protagonismo di una ragazzina melodrammatica.
Anche a me hanno spesso accostato questa parola e quando soffrivo vome un cane e le braccia si riempivano di tagli molti erano solo capaci di dirmi "ma smettila! Fai l'adulta e piantale con questo fare da dramma!".
Ovviamente la loro visione era, quanto meno, riduttiva, ma devo anche dire che spesso queste parole dure e superficiali mi hanno fatta incazzare come non mai dandomi anche la forza per reagire ed urlare al mondo che non aveva capito un cavolo di chi ero e di come stavo.
E a volte serve l'incazzatura, eccome! A volte serve per scuoterci.
Se penso alla forza immensa che giace in ognuno di noi..alle risorse impensabili che non sospettiamo nemmeno di avere finchè non ci mettiamo alla prova!
Continua a spronarci Veggie! Continua a mostrarci l'altra faccia della medaglia.
Un sorriso
eli
io mi vergogno da morire!!
in questo momento mi sembra di vivere tante vite...
a casa sono quella che studia ed è felice!
a scuola sono un vegetale...
con gli amici sono quella che ha un sacco di roba da fare e nn ha mai tempo per una pizza.
Al lavoro sono "la ragazza tanto innamorata del suo ragazzo che dimagrisce per lui"
( ma in realtà io il ragazzo non ce l'ho neanche)
e quando sono da sola... mi sento annullata! completamente vuota!sola!..è come dici tu... non so più dov'è la vera me stessa!
tutta questa falsità inizia a pesarmi enormemente... sento che dovrei gridare aiuto! ... ma non ce la faccio!ho paura delle conseguenze, ho paura dei giudizi, ho paura di AFFRONTARE questo problema... e soprattutto, ho paura di far soffrire la gente che mi vuole bene!in fondo... cosa ne possono la mia famiglia?e i miei amici?
loro non hanno nessuna colpa...
Cara Veggie, leggendo il tuo log sto imparando tante verità non reperibili su alcun manuale specifico. In qualità di insegnante ed educatrice di alunni preadolescenti, le informazioni che sto acquisendo sono di importanza enorme.
Ti ringrazio con tutto il cuore.
Un abbraccio.
annarita
Non dobbiamo lasciarci vincere da uno stupido disturbo alimentare..noi siamo più forti...
Ciao :-)
Pachucha.
Questo post dovrebbe essere diffuso Veggie, rende benissimo l'idea che questa malattia non mantiene ciò che promette, è un inganno bello e buono.
bellissimo questo post fra cause e conseguenze, fra volere ed ottenere... è vero è quello il circuito in cui si finisce... purtroppo....
ma è certo che è una bugia...
non va bene annientarsi così....
un abbraccio e scusa la fretta che ho in questi giorni
buona serata
Drammatico e vero quello che hai scritto. Io parlavo nel mio post di uno dei tanti innumerevoli aspetti. Le cause sono tante e tutte importanti e mai mi sognerei di sminuire la cosa...anzi. Mi spiace se in qualche modo ti ho turbato.
Sei una grande! Mai pensato di darti al marketing o alla politica?
Io esagero come sempre, ma volevo evidenziare la tua arte nell'esprimere concetti forti attraverso mezzi semplicissimi, anche dal punto di vista dell'impatto.
Con un grassettato in posizione tattica e con la ripetizione di due parole opposte, dici moltissime verità e fai riflettere su mille questioni. Ti incito a fare del tuo meglio per riuscire a vincere, anche stasera, la battaglia, io spero di aiutarti come posso, anche se da lontano, ma di aiutarti con tutto il mio appoggio: hai le idee molto chiare e oggi non è poco! sei una persona che porta luce e chiarezza, quindi non mollare e andiamo avanti ancora insieme. Le tue parole sono molto importanti anche per me, te l'ho già detto. :-)
Pat
Ciao Veggie! Per ora ti scrivo solo grazie, per il tuo commento nel mio blog. Non ho avuto la possibilità di leggere il tuo blog, anche perchè non basta un solo guardo. Ma inizio ora.
ottima analisi, di una lucidità che va dritta al cuore.
baci
Ciao Veggie, scusa l'OT, ma desideravo ringraziarti tanto per l'intervista che hai concesso al nostro blog. Buon tutto!
Vogliamo: TUTTO.
Otteniamo: NIENTE.
(E allora perchè cazzo è così maledettamente difficile staccarsi da questo niente?)
@ Fede – Ma lo sai che anch’io a volte mi immagino di averti vicina e di poter parlare con te realmente, oltre che tramite le nostre parole telematiche?!... Ti parlo tante volte nella mia mente, e mi sento meno sola… Spero che, in qualche modo, le mie vibrazioni possano arrivarti… possano toccarti… Sai, io non credo di aver raggiunto un equilibrio. O, per lo meno, non ho raggiunto un equilibrio stabile. Più che altro, mi sento come un’equilibrista sopra un filo. Finché non tira vento sono a posto, ma quando tira vento… il filo comincia ad oscillare… e io devo cercare di barcamenarmi. Un equilibrio instabile, non so se mi spiego. Però non mi dispiace, perché sento che è tutto quello cui posso aspirare. Quello che ho vissuto non posso cancellarlo, fare finta che non sia mai accaduto… l’anoressia è un qualcosa che mi porterò sempre con me… sempre dentro di me… sorella anoressia… Però adesso sono consapevole del fatto che posso scegliere di combattere, e che posso ripetere questa scelta giorno dopo giorno. So che cedere a quella vocina dentro la mia testa che mi dice d’iniziare di nuovo a restringere, sarebbe fin troppo facile… ma la cosa più facile, purtroppo, non è mai la cosa più giusta. Se tornare indietro nell’anoressia mi portasse da qualche parte, credimi, lo farei immediatamente… Ma so che non è così. Chiunque ci sia passato, sa che non è così. Mi dispiace solo che, tra un periodo di tempo più o meno lungo, lo saprai anche tu. E, credimi, non vorrai averlo mai saputo. Dici di voler andare avanti su questa strada, ma io non ci credo. Non ci credo perché continui a leggere il mio blog, e mi regali sempre le tue splendide parole… le riflessioni di una ragazza che ha una gran bella testa… un consapevolezza che io non avrei potuto neanche sognarmi quand’ero al posto tuo… Tu hai già capito tutto, razionalmente… Lo so che con i sentimenti è ben più difficile… Ma ci arriverai, credimi. Lo capirai. E allora comincerai a combattere anche tu… e farai la cosa più giusta, che non è mai quella più facile, ma che ti porterà davvero dove vuoi andare. Perché la strada che stai percorrendo adesso fa solo finta di essere tale… perché in realtà è un vicolo cieco. Ma anche un vicolo cieco ha 2 sensi di marcia, sai?... o sono qua, dall’altra parte… Se ti volti e afferri la mia mano, possiamo camminare insieme… Se non ti volti… io la tua mano l’afferro lo stesso… e chissà che non riesca comunque a tirarti indietro… Io non mi arrendo, perché a te ci tengo. Anche tu… non arrenderti. Sei speciale. Ti abbraccio forte forte…
@ NERO_CATRAME – Non è da me che impari… è la vita che è maestra… e insegna a tutti quanti..
@ Coniglia Mannara – Bravissima! Goditela tutta!! E, una volta tanto, uscendo, lascia a casa tutte le seghe mentali del DCA… che tu non ne hai più alcun bisogno, capito?!... Ti abbraccio stretta…
@ LadyPink – Allora, approfitto del tuo commento per fare un precisazione (anche se, chissà, magari sarebbe giusto scrivere un post al riguardo… Ci penserò… Grazie per l’imput, intanto…). Esistono 2 tipi principali di anoressia: il tipo “restrittivo” (ovvero il mio tipo, la cosiddetta “anoressia pura” – etichetta che è quanto di più stupido ci possa essere, ma tant’è…), in cui si limita gradualmente e sempre maggiormente l’assunzione di cibo, senza però digiunare, limitandoci semplicemente a controllare rigidamente l’alimentazione; e poi c’è il tipo “compulsivo”, (ovvero il tuo tipo), che alterna alla restrizione o abbuffate o metodi compensatori come il vomito autoindotto o l’eccessivo esercizio fisico, come le ragazze che soffrono di bulimia. Ecco, era questo che intendevo dire, e ti chiedo scusa se non l’ho fatto con sufficiente chiarezza… A parte questa classificazione medica, comunque, che fa tanto utile per etichettare – cosa che la gente ama fare perché la trova rassicurante – ma che in pratica serve ad assolutamente niente, per quanto riguarda quello che mi hai scritto, posso solo dirti che devi cercare di trovare dentro di te quella forza che sono certa tu possiedi. Diciamocelo, LadyPink, chi è mai l’anoressia per farti tremare davanti ad un piatto di pasta? Vuoi dargliela vinta? Vuoi che sia più forte di te? Non può esserlo, perché sei unicamente tu quella che decide quanta forza attribuirle. Se decidi che non ha potere… puoi combatterla. Leggi bene quello che sto per scriverti: TU NON HAI NESSUNA COLPA. Okay? Tu non hai nessuna colpa. Tu non hai nessuna colpa. Tu non hai nessuna colpa. Tu stia cercando di fare del tuo meglio. Sta cercando di combattere. Ci vuole tempo e pazienza, a volte ci si scoraggia, è normale. Ma non pensare che sia colpa tua neanche per un attimo. Lasciale proprio perdere, la colpa, che non serve a niente, se non a smarrire la giusta direzione. Continua a lottare… Vedrai che tu ce la puoi fare… Non sei una debole, non lo sei affatto. Lascia stare la gente: chi non l’ha vissuto non lo sa, non lo può sapere… neanche da lontano… per sua fortuna, non lo potrà mai sapere… Ma spezza le catene della solitudine e della sofferenza dalle quali ti senti avvinghiata. I lucchetti attorno ai polsi te li sei stretti tu stessa… perciò, sei tu che ne hai la chiave: usala. Vedrai che ci riuscirai. Te lo assicuro. Continueremo a camminare insieme, e io ti starò vicina. Te lo prometto.
@ pheqof – Credo che crescere e maturare siano 2 delle cose più difficili da fare nella vita… ci si scontrà con quella che è una realtà che vorremmo immutabile perché ci rassicura, ma che finisce inevitabilmente per essere sempre mutevole e richiede perciò continuo adattamento. Sono assolutamente d’accordo con te sul fatto che per far sentire la nostra voce serva coraggio e determinazione… ma la nostra voce… una voce vera, per la quale il nostro corpo non debba più fare da tramite… E’ ciò che auguro a me stessa e a tutte le altre ragazze di riuscire a trovare, prima o poi…
@ #Lacrima# - Ti ringrazio tanto per le tue parole… Ho solo cercato di analizzare oggettivamente la situazione… e ne ho tratto il conseguente bilancio. Sappi comunque che anch’io ti ammiro per il modo in cui stai combattendo la nostra comune battaglia… Non arrenderti mai, mi raccomando…
@ ilaria – Grazie mille… E’ proprio quello che spero… Spero che il mio blog possa essere d’aiuto a te… e a tutte le altre ragazze… Ti abbraccio forte anche io…
@ allthatjazz – Se abbiamo passato l’anoressia, è normale che ricalchiamo questi punti… Ma… No, tesoro, no. Non ci sei dentro fino al collo. E non ci sei semplicemente perché riconosci questi punti e stai lottando per fare in modo di uscirne. E questo non significa esserci dentro fino al collo. Affatto. Significa avere un gran fegato (e anche un gran qualcos’altro…) e tutto il coraggio di lottare. Sappi che ti ammiro e ti stimo tantissimo per quello che stai facendo, e sto combattendo insieme a te… Ti tengo stretta stretta per mano, sai… Sempre…
@ johhny says – E chi smette?!... Sono assolutamente dell’idea che il meglio è quello che deve ancora venire…
@ Chiara – Ti ringrazio per quello che mi hai scritto… Però permettimi di dire che non sono d’accordo con l’ultimo pezzetto che hai scritto… Io non ho mai desiderato la morte, anzi, al contrario… per me l’anoressia era la vita. Non vivevo solo per vivere. Non morivo solo per morire. Ma morivo solo per vivere. Perché era l’unica cosa che riuscivo a fare… L’anoressia ci fa ottenere la morte attraverso una ricerca di vita, ma è quest’ultima che vogliamo… Noi flirtiamo con la morte, la corteggiamo, ed intanto continuiamo a stare in equilibrio instabile sul nostro filo… Ma è un filo prossimo a spezzarsi… Quindi, la domanda finale, io credo piuttosto che sia: perché bisogna cercare di morire nel tentativo di vivere?
@ La Ely – Sì, sono perfettamente d’accordo con te… La gente che non ha vissuto determinate esperienze in prima persona non può assolutamente comprenderle, non può assolutamente permearle, e così si ferma allo strato superficiale… Forse anche perché l’idea di poter esaminare più in profondità li spaventa… E perciò vedono soltanto quello che vogliono vedere, con un occhio chiuso e un occhio aperto, infarcendosi di luoghi comuni… Fa arrabbiare, sì, fa incazzare tantissimo… esattamente come mi fa incazzare tuttora ogni volta che la gente mi guarda e non capisce come i possa avere difficoltà con l’alimentazione visto che il mio aspetto esteriore, il mio peso è “normale”… come se il guscio potesse essere sufficiente e spiegare e a giustificare tutto quello che abbiamo dentro… Ma noi possiamo essere più forti dei pregiudizi e delle parole di queste persone. Noi possiamo lottare per noi stesse, affinché quello che vogliamo e quello che otteniamo coincidano… e siano entrambi in chiave positiva…
Grazie a te…
@ Enigma – E’ vero, tu sei tutte quelle cose… Come dice un famoso romanzo, noi tutte siamo “uno, nessuno e centomila” a seconda del punto di vita di chi ci osserva. Ma la vita… la vita è solo la nostra. E siamo solo noi a poter decidere come viverla. Non devi vergognarti di te stessa, perché questo non ti porterà da nessuna parte… Non puoi certo pretendere di amarti e apprezzarti a tutto tondo, questo non succederà mai, però prova a focalizzarti su quelli che sono i tuoi aspetti positivi… e rimani concentrata su quelli, valorizzandoli. Guarda dentro te stessa, e chiediti con onestà cos’è che vuoi dalla vita, quali sono i tuoi progetti per il futuro… i sogni che vorresti realizzare. E quando avrai trovato una risposta sincera a queste domande… metticela tutta per realizzare i tuoi obiettivi. Perché chi ha un “perché” per vivere, sopporta qualsiasi “come”. Il senso di vuoto deriva dal non avere nemmeno un obiettivo da realizzare nella vita… Ma io non credo proprio che tu abbia intenzione di andare semplicemente alla deriva… Anche solo per il fatto che stai scrivendo qui, questo significa che non vuoi mollare… Sì, l’hai detto da sola, dovresti chiedere aiuto… Perché affrontare il problema è l’unico modo per risolverlo. Se non lo farai, rimarrai sempre sospesa in un limbo, non approderai mai a niente, e continuerai a sentirti male con te stessa… La forza per chiedere aiuto, la forza per iniziare a lottare, puoi trovarla solo dentro di te… E, Enigma, senza scuse, diciamocelo chiaramente: a te non importa un accidente di far soffrire la gente che ti vuole bene. Tu hai solo paura per te stessa, perché questa perversione dell’anoressia, per quanto distorta, ti sembra ancora la tua unica certezza, il tuo unico appiglio. Non cercare scuse e giustificazioni negli altri per non cambiare lo stato attuale delle cose. La tua famiglia e i tuoi amici non c’entrano nulla, a questo punto: sei solo tu l’unica attrice di quest’immensa pantonimia. Quello che potranno pensare è un problema loro, non tuo. E se loro non hanno nessuna colpa, neanche tu ce l’hai. Perché in un DCA non è mai colpa di nessuno… e comunque, cercare di attribuire le colpe è solo un inutile spreco di tempo e di energie… Impiegale invece per cercare di combattere. Perché qui è tutto nelle tue mani, e dipende solo da te. Ti faccio solo un’ultima domanda… Scrivi che hai paura delle conseguenze… Ma pensi davvero che le cose potrebbero andare peggio di come stanno andando adesso? Hai davvero ancora qualcosa da perdere? Pensaci… Ti abbraccio forte forte…
@ Annarita – Grazie a te per le tue parole… Io credo che i manuali specialistici siano liste della spesa e poco più, semplici cataloghi che mettono quelle etichette che servono tanto a rassicurare la gente ma che in fin dei conti non dicono niente… Spero davvero di esserti d’aiuto in qualche modo…
@ Pachucha – Hai perfettamente ragione!! Dobbiamo continuare a combattere!! E vedrai che un giorno riusciremo ad ottenere quello che vorremo… è saranno tutte le cose giuste…
@ sorridente – Magari… ^^” Come ho scritto nelle conclusioni, l’anoressia è una bugia… Perché, seppure inconsapevolmente, quello che otteniamo necessariamente non può corrispondere a quelli che erano i nostri desideri primigenei… L’anoressia è come una bolla… finché ci sei dentro, sei al caldo e sei protetta… ma non per questo tutto ciò che sta fuori cessa di esistere… e quando la bolla scoppia, svanisce quello che vogliamo, e resta solo quello che otteniamo…
@ Pupottina – E’ una bugia, ma è così bella che finiamo per crederci… perché non possiamo fare altrimenti… ma trascina verso il basso. Diventa un serpente che si morde la coda. E noi adesso dobbiamo rompere il circolo vizioso!! Dobbiamo combattere… dobbiamo ricominciare a vivere…
@ Nicole – Nessun turbamento, figurati… sono abituata a leggere ben di peggio… Almeno tu hai fatto uno sforzo per parlarne… la maggior parte della gente volta la testa perché è più facile non vedere, far finta di niente… Sicuramente le cause che portano all’anoressia sono multifattoriali e diverse per ognuna di noi… Solo una cosa è comune a tutte: il fatto che bisogna combattere.
@ Pat – Ma per carità!! ^__^ Non sarei proprio il tipo… Purtroppo – o per fortuna, dipende dai punti di vista – io le cose che penso ce le ho scritte in faccia… Non riuscirei mai a mentire e ad ostentare l’ipocrisia dei politici… No, a parte gli scherzi, ho capito quello che volevi dire, e ti ringrazio per le tue parole… Del resto, penso che le cose si possano fare anche senza bisogno di erigerci su un piedistallo… Ti ringrazio comunque per starmi sempre vicina… non sai quanto piacere mi faccia leggere le tue parole. Certo che continuiamo a camminare e a combattere insieme… Sono davvero contenta di riuscire a fare qualcosa anche per te… Ti abbraccio forte forte…
@ Anonima – No, grazie a te per le tue parole… Ti lascio tutto il tempo per leggere tutto ciò che ti va… e per commentare… e per iniziare a camminare insieme. Ti abbraccio…
@ Leo – Grazie… spero che arrivi davvero lì…
@ Don Luca Peyron – Non ti preoccupare… Grazie a te… ^__^
@ Anonima – Hai centrato il punto sul volere/ottenere… sono totalmente d’accordo con te. In quanto alla risposta alla tua domanda… Staccarsi dal niente è difficile perché se non si ha niente, non si ha neanche niente da perdere… E questo, a suo modo, è rassicurante… Ma allora la domanda diventa: vale davvero la pena di non avere niente per paura di non perdere niente?
Vogliamo: Lottare
Otteniamo: Noi stesse
A Anonimo:
Semplice... Perchè abbiamo paura...
Mi sono trovata su questo blog per caso, digitando la parola "ricominciare". Ho pianto tanto leggendo le tue parole. Perché mi sento in trappola, mi sono creata il vuoto intorno. Sono mesi che ho smesso di uscire, mi sono allontanata dagli amici, ho smesso di andare in palestra, ho smesso di fare qualsiesi cosa. Mi sono ritirata nella mia malattia. Ormai ne soffro da molti anni e a novembre di quest'anno ho deciso che non ne potevo più, ho deciso di curarmi e ora sto seguendo una terapia, ma nonostante tutto...nonostante io stia cercando di lottare...mi sento davvero impotente. Ci sono certi giorni in cui mi fisso totalmente sul cibo, o sul non-cibo, altri giorni in cui mi sembra tutto così stupido e folle e mi dico che devo reagire, che io sto combattendo...che non mi devo arrendere, che devo tener presente che il mio obbiettivo non è dimagrire ma guarire. Però sono stanca, molto stanca. Vorrei andare in letargo e svegliarmi a primavera, quando tutto sarà più fresco e nuovo. Io faccio così, tendo a rimandare. Rimandare a quando sarò abbastanza magra, rimandare a quando sarà primavera...eppure non è mai primavera. Non sono mai abbastanza magra. Voglio ricominciare davvero, voglio ritornare ad avere una vita normale...è buffo e anche un po' triste vedere come quella normalità che tanto ho fuggito, che mi faceva tanto schifo e che volevo a tutti i costi cancellare...adesso mi manca. Normalità è una brutta parola, ma in realtà non significa niente. E' solo una parola. Voglio ricominciare a vivere, VIVERE è una parola molto più bella. E certo quasta non è vita. E adesso non so da dove ricominciare. Ricominciare da me stessa? Certo, se sapessi dove sono finita, chi sono e cosa voglio. Ho paura, ho molta paura.
Un grosso abbraccio.
@ Duccia – Alla fine… almeno lo spero…
@ Anonima – Ti ho risposto sul post del 21 Marzo… Un abbraccio forte…
Bellissimo... hai fatto bene a postarlo anche in inglese!
martiill
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