Come gli alchimisti trasformavano il ferro in oro… voi potete trasformare l’oscurità in luce. Siete tutte benvenute.

martedì 3 marzo 2009

Le acque del criticismo

È facile rimanere imprigionate nel turbine della vita. Si va a scuola, si va al lavoro, si vedono e si ascoltano cose che ci fanno sentire inadeguate. Ci sono un sacco di cose che c’influenzano, che lo vogliamo o no. In un certo qualmodo, questa può essere anche una cosa positiva. Possiamo ricevere influenze dai nostri amici a cui vogliamo bene, da nostri familiari che amiamo, dalle cose che ci piace fare, guardare o leggere. E fin qui, niente di male.

Ma quando vi sentite in un certo modo, ed improvvisamente avvertite che qualcosa intorno a voi vi sta tirando in un’altra direzione, avete bisogno di fermarvi e di rimanere per un minuto a pensare. Un minuto è più che sufficiente. Avrete certamente sentito dire: “Segui l’istinto”. Bè, nella maggior parte dei casi, è proprio quello che andrebbe fatto. Se qualcosa che vedete o sentite vi fa sorgere dubbi su come vi SENTITE, è giusto che proviate ad esaminarlo.

Non fraintendete – è meraviglioso vedere, sentire o leggere qualcosa che ci fa porre domande, ci fa venire pensieri, c’insegna qualcosa di nuovo. Va benissimo essere aperte alle opinioni altrui, alle possibilità, ai punti di vista. Possiamo imparare un sacco di cose facendo attenzione al mondo che ci circonda. Ma dobbiamo imparare a non sentirci da meno delle persone che la pensano diversamente da noi, svalutando le nostre opinioni.

Se le persone che vi stanno intorno vi dicono qualcosa di negativo (per esempio quei commenti che ci feriscono più nel profondo, tipo che siamo brutte, antipatiche, orribili, out, il nostro peso non è okay, etc…) o di ancora peggiore – se gli amici che vi stanno intorno (e se lo fanno, siete sicure che siano davvero amici?) vi dicono qualcosa che vi fa star male relativamente al vostro aspetto fisico, non lasciate che questi commenti v’influenzino al punto tale da decidere di dover fare qualcosa per compiacerli e per adeguarvi ai loro standard. Darsi da fare unicamente per compiacere o per piacere agli altri non fa vivere ed è, oggettivamente, un qualcosa che può andare a rinforzare un DCA. Cercate perciò di non dare troppo peso alle opinioni altrui sul vostro aspetto: alla fin fine, ciò che conta veramente è quello che pensate VOI di VOI STESSE.

Non tutto il criticismo è costruttivo.

Apprezzate voi stesse senza che la vostra vita sia trasportata dalle acque del criticismo.

Soprattutto per noi ragazze che abbiamo vissuto e stiamo lottando contro l’anoressia, la vita può diventare una perenne competizione. Vogliamo essere carine, vogliamo essere intelligenti, vogliamo essere simpatiche, vogliamo essere magre. Vogliamo essere sicure di non essere da meno di tutte coloro che ci circondano. Ma talvolta può essere davvero duro, difficile e doloroso fare paragoni. Talvolta le persone con cui vi confrontate sono proprio quelle che vi dicono che, in qualche modo, non andate abbastanza bene. Non siete abbastanza carine. Non siete abbastanza intelligenti. Non siete abbastanza simpatiche. Non siete abbastanza magre. Io vostri vestiti non sono abbastanza alla moda. Il vostro taglio di capelli non vi dona abbastanza. Una lista infinita…

Non potremmo mai piacere a tutto il mondo, altrimenti finiremo per non piacere più neanche a noi stesse. E non saremo mai capaci di rimanere a galla se lasciamo che le alte persone ci spingano sotto. E affogare è uno dei modi di morire peggiori che ci siano.
Veramente, bisogna sopravvivere. Non possiamo lasciare che le persone – o le cose che leggiamo o che sentiamo o che vediamo – abbiano la meglio su di noi. Per esempio, se leggete su una rivista che la vostra taglia vi rende meno attraenti perché è “alta”, ma prima di leggere quell’articolo, voi pensavate che quello che conta non è la taglia ma la persona che siete, che è ciò che vi rende veramente attraenti agli occhi di qualcun altro, ascoltate il vostro pensiero, il vostro istinto – che andate benissimo per quello che siete, che chi vi vuol bene vi apprezza per quello che siete, assolutamente a prescindere dalla vostra taglia. Non fatevi tirare dentro dai pensieri negativi. Se i vostri amici, compagni di scuola, compagni di corso, colleghi di lavoro, familiari, vi dicono qualcosa che vi fa sentire a disagio con voi stesse, ricordate che quello che loro dicono non determina affatto quello che voi siete veramente. È solo il loro soggettivo punto di vista, ma questo non significa che sia necessariamente giusto o valido, anzi! E ricordate che per ogni persona che può dire qualcosa che vi fa star male, ce ne sono almeno altre tre che sanno perfettamente che siete speciali sotto tantissimi punti di vista.

Se ascoltate in TV un servizio che vi dice che sareste più carine se cambiaste il vostro aspetto in un qualche modo, non lasciate che qualcosa che vedete per 5 minuti in TV v’influenzi facendovi pensare che davvero stareste meglio con un altro aspetto. Avete la vostra testa: usatela.

Apprezzate voi stesse senza che la vostra vita sia trasportata dalle acque del criticismo.

Siete le uniche che potete scrivere la vostra propria storia. Potete cambiare tutto quello che volete e che non vi fa stare bene nella vostra vita. E potete aggiungere un nuovo capitolo ogni volta che lo desiderate. Non avete bisogno di qualcuno di esterno che vi dica cosa e come cambiare. Per tutta la vita la gente che ci circonda continuerà a snocciolare le proprie opinioni, che ci piaccia o meno. Talvolta queste opinioni possono aiutarci… e talvolta possono ferirci. Dobbiamo solo imparare a capire la differenza. Ci sono un sacco di cose che ci possono aiutare… e altrettante che ci possono ostacolare. Pensarci su anche solo per un minuto può fare un mondo di differenza quando i nostri pensieri su noi stesse prendono una brutta piega.

Quando si arriva alla frutta, ricordatevi che non c’è nient’altro che VOI. Voi e voi soltanto. Là fuori non c’è nessun altro come voi. Perciò non potete sbagliare in quello che fate. Non potete sbagliare nell’essere voi stesse. Siete come siete, ed è esattamente come dovete essere. Va benissimo ed è perfettamente normale sentirsi insicure relativamente al nostro aspetto, talvolta, ma se riusciamo a trovare un equilibrio, cerchiamo di difenderlo e di fare in modo che le parole altrui non possano turbarlo. Se pensate qualcosa di negativo su voi stesse, perché qualcuno vi ha criticate, e cercate di cambiarlo, per adeguarvi a ciò che vi è stato detto, state rinunciando ad una parte di voi stesse. Se continuate a comportarvi così, ben presto sarete circondate solo da resti. E vi sentirete più deboli e più insicure che mai.

Apprezzate voi stesse senza che la vostra vita sia trasportata dalle acque del criticismo.

Certo, riconosco che può essere molto difficile rapportarsi con queste cose e con le persone che ci circondano, specialmente se le cose che queste dicono minano la nostra autostima. Ma sapete una cosa? Ci vuole una persona molto forte per combattere l’anoressia – e voi ne siete capaci. La forza ce l’avete eccome. Quindi potete resistere anche a questo. E allora vi accorgerete che siete meravigliose esattamente per come siete. Perché siete voi stesse. Le vere Voi Stesse.

Non mollate mai con voi stesse. Voi avete tutta la forza per continuare a combattere.

E siete bellissime. Bellissime fuori e dentro. Esattamente per come siete.

28 commenti:

NERO_CATRAME ha detto...

I canoni della bellezza vanno dall'oggetivo al soggettivo con molta facilità,però concordo con te Veggie,piacere a se stessi è basilare.Parlando con mio figlio pochi giorni fa gli ho detto,Carlo nessuno può pretendere di essere bello e simpatico per tutti,ma è importante essere belli e simpatici per noi,perchè comunque aiuta ai rapporti sociali,ci presenta come persone che riflettono luce.La forza sta in noi stessi e imparare ad usarla ad anteporla a tutto è indispensabile per sopravvivere in questo mondo nella maniera più semplice.Impossibile amare gli altri se non amiamo noi stessi,impossibile piacere agli altri se non piacciamo a noi stessi.Certo i complimenti fanno piacere e le critiche graffiano un pò,ma daltronde siamo i primi forse a farli agli altri e non penso che pretendiamo che loro cambino per noi.

Anonimo ha detto...

Io penso che, prima di tutto, dobbiamo piacere a noi stesse, altrimenti non riusciremo mai a sentirci accettate dagli altri..
Un abbraccione..
Pachucha.

Anonimo ha detto...

Leggere le tue parole ha smosso qualcosa dentro di me. Perché la forza di cui tu parli, e che un tempo ero sicura di avere, io non riesco più a trovarla. Non è facile quando ci sentiamo messe sempre in discussione, quando qualcuno, anche involontariamente, fa un commento o una battuta che ci feriscono, quando ci sentiamo inadeguate e pensiamo di non avere la forza per reagire a tutto ciò.
Siamo esposte sempre e comunque agli altri, e non possiamo piacere a tutti. Non è umanamente possibile. Dovremmo sempre tener presente ciò che siamo, sì, abbiamo dei difetti ma anche dei pregi, che ci caratterizzano, ci rendono ciò che siamo. Cambiare per gli altri? No, non è giusto. Ma che fatica lottare...

Lindylinda ha detto...

.. spesso siamo noi il nostro peggior nemico, e non ce ne rendiamo conto..

Anonimo ha detto...

quanto siamo realmente capaci di leggerci dentro? di cogliere i nostri veri desideri ed assecondarli senza influenzamenti?
e quanto possiamo lottare contro quei voleri oscuri che ci controllano e ci chiedono perfezione, rigore, bellezza e successo?
queste sono alcune delle domande che ancora non trovano risposta nei miei pensieri.
è terribile sapere di NON poter guarire. è difficile comprendere che si possa raggiungere solo una COMPENSAZIONE ad un vuoto infinito.
Rox

Vele Ivy ha detto...

Bisogna aver la forza di scegliere: scegliere le amicizie vere, scegliere di non assoggettarsi a dei canoni di bellezza standardizzati. Io credo che sia una cosa che si impara col tempo e con l'esperienza... anche se non si finisce mai di imparare, ogni giorno si apprende qualcosa di nuovo,si continua a lottare e crescere!

Anonimo ha detto...

peccato che l'uomo faccia parte della società e la società è fatta di una collettività di uomini. Sarebbe bello poter essere se stessi senza correre il rischio di essere emarginati. non tutti possono fare quello che proponi, molti si, ma chi soffre di certi problemi a volte è anche una persona sola, senza amici, e probabilmente avrà i compagni di classe contro. in queste situazioni è impossibile non volersi uniformare a ciò che potrebbe essere l'unica via di salvezza per poter essere accettati. pensa un grassone senza amici di cui tutti si vergognano, uno che pure i familiari prendono per il culo, inizierà con una dieta per poi associare alla perdita di peso tutti i benefici che riceve... allora cercherà dei margini di sicurezza per non tornare nell'oblìo dal quale è appena uscito fuori, si tufferà nel baratro dei DCA ma quel baratro per lui sarà sempre + luminoso che l'oblìo in cui aveva vissuto fino a quel tempo. preferirà soffrire fisicamente +ttosto ke morire dentro per nn essere accettato. dirai: a ke ti serve essere accettato da falsi amici? bene, se sono falsi lo saranno prima e dopo, indiscutibile ma almeno la smetteranno di prenderti per il culo!

`·. ̧ ̧.· ́ ́ ̄`··.Giusy·`·. ̧ ̧.· ́ ́ ̄`· ha detto...

Cara Veggie...semplicemente ti voglio un mondo di bene...Serena notte.

La Ely ha detto...

Qualche settimana fa sono caduta in ufficio. Un volo spettacolare devo dire ^_^
Mi capita spesso, sono piuttosto maldestra (e molto tenera, come dice chi mi ama, x fortuna).
Comunque, una collega sbotta "e meno male che hai perso un chilo se no chissà che botto che facevi!"
Ah ah. Ah. a....
Queste battute sono stilettate a volte. Lo sono per me che son stata magra forse un anno o due in tutta la mia vita e quando lo sono stata era per disperazione.
Il primo a minare la mia autostima è stato mio fratello che, per anni, con la bonaria cattiveria di un fratellino minore, mi ha dato della cicciona o di quella che non sa vestirsi.
Salvo poi, con l'età della ragione e a distanza di anni, guardare le mie vecchie foto ed esclamare, candidamente "ma xkè ti dicevi che eri grassa?? Eri proprio magra!".
Ci sono arrivata da sola, dopo un po', "aiutata" anche dal fatto di essermi sempre sentita un po' diversa e non aver mai amato la norma, ma alla fine ho capito che l'unica persona che non devo tradire, l'unica che devo ascoltare è la sottoscritta.
Certo, anche io posso sbagliarmi e quindi devo stare attenta a none sagerare con l'autocritica o l'eccessivo lassismo, ma un equilibrio si trova.
Ho capito che devo essere in pace con me stessa e non con il mondo perchè il mondo non sa proprio nulla di me e non può giudicarmi solo da ciò che appare.
Ho imparato che se seguo il mio sesto senso (e noi donne poi lo abbiamo infallibile, il problema è che spesso lo ignoriamo) il più delle volte ci azzecco.
Ho imparato che sarò sempre un po' morbida e che l'unica cosa cui devo prestare attenzione è a non esagerare, ma per il resto ho tantissime altre qualità.
Ho imparato a guardare CHI sono e non COME sono..ed ho visto una bambina timidissima che andava a cantare su un palco, da sola, anche se le tremavano le gambe; una ragazza sola che ha seguito sino in fondo ciò in cui credeva; una ragazza spaventata che si è buttata col parapendio ed ha seguito il suo uomo per più di 1500 Km in moto... Ho visto che non ero così male, che avevo un cervello ben funzionante, pochissimi amici che però mi vogliono un bene dell'anima..
A volte basta fermarsi davvero un attimo a pensare cosa è davvero importante e capire che gli altri non sanno proprio nulla di noi, di cosa c'è dentro di noi e se si fermano al guscio che ci contiene..non hanno capito davvero nulla.

Pupottina ha detto...

l'importante è che le domande che ci poniamo siano le giuste.... niente perversità o deformazione nell'amore per noi stesse....

Bradipa_feroce ha detto...

...già la capacità di non lasciarsi influenzare da chi ci circonda è qualcosa di molto difficile da acquistare, almeno per me...ai tempi del liceo sono stata molto male, perchè ero circondata da persone che spesso e volentieri, intenzionalmente, mi facevano sentire inadeguata...ma questo posso dirlo solo a posteriori, perchè un altro dei miei problemi è che spesso vedo negli altri un giudizio (negativo) nei miei confronti che invece non c'è...la mia mente fa tutto da sola e spesso non me ne rendo subito conto...
un bacino :-)

Anonimo ha detto...

mpre meraviglioso leggerti. :)
(sono sempre io, lizard, ma ho cambiato indirizzo perché l'altro era noto a persone che mi conoscono!)

Anonimo ha detto...

Oh eccomi tornata tra le tue braccia Veggie. <3
Come una pecorella smarrita che impreca come uno scaricatore di porto contro internet mi getto in braccio ai tuoi consigli [è l'effetto della canna appena fumata]
No, scherzi a parte, son tornata veramente. ^O^
Anche se manco io [capirai che lacuna =_=" nd.Cervi. Cervi ti era mancato, vero? XD] i tuoi post continuano a trasudare positività.
E i tuoi consigli valgono per tutti. Grazie. Cavolo, non mi stancherò mai di dirlo.
Grazie grazie grazie grazie.

Tua Elena

Anonimo ha detto...

Grazie di cuore per le tue parole, Veggie.. sei sempre così dolce e vera. Tu credi molto in me, e non so il motivo.. tante altre persone pensano che io abbia enormi potenzialità: io, no. L'unica cosa gigante che vedo, è solo il mio corpo. Ne sono completamente ossessionata. Grazie. Io non voglio piangermi addosso, perchè non ha senso. Ti ringrazio ancora, e ricorda.. sul mio blog, sei sempre la benvenuta.
Un abbraccio forte, forte anche a te!

Anonimo ha detto...

Grazie di cuore per le tue parole, Veggie.. sei sempre così dolce e vera. Tu credi molto in me, e non so il motivo.. tante altre persone pensano che io abbia enormi potenzialità: io, no. L'unica cosa gigante che vedo, è solo il mio corpo. Ne sono completamente ossessionata. Grazie. Io non voglio piangermi addosso, perchè non ha senso. Ti ringrazio ancora, e ricorda.. sul mio blog, sei sempre la benvenuta.
Un abbraccio forte, forte anche a te!

Anonimo ha detto...

Qualcuno ieri mi ha detto: non esistono persone a punti…Sì, a punti, proprio come la patente… Per ogni persona un massimo di venti, e per ogni “sgarro” una detrazione… Hai il naso troppo grosso o storto? 2 punti in meno… Porti un a taglia troppo “alta”? Via altri 5 punti… E così via… Fino a che i punti non saranno più abbastanza…Fino a che il tuo valore non sarà più valore...
Ma io in realtà mi dico:
Essere troppo alte
Portare gli occhiali
Avere l’apparecchio per i denti
Una taglia in più
Vestiti non proprio all’ultima moda
Capelli troppo ricci o troppo lisci
Occhi troppo scuri
Occhi troppo chiari
Non ci tolgono nessun valore… E’ assurdo… Il valore delle persone non si misura tramite scale, tramite punti… Non esistono persone a punti…

Il mio corpo è assolutamente imperfetto... E oggi dico che mi va bene così... Perchè è una sorta di test… Se le persone che mi circondano non riescono ad andare oltre le mie imperfezioni esterne, se mi deridono, si digustano, si vergognano per me, di me, si allontanano, allora come posso pretendere che riescano, vedendo oltre, ad accettare le mille imperfezioni della vera me, quelle più difficili, quelle che stanno dietro la maschera, quelle che stanno dentro? Semplice, non posso… Anzi, non voglio…

A Anonimo:
Tutti si vergognano di quel "grassone"... Ma cosa cambierebbe se quel grassone non si vergognasse di se stesso, se lui si dicesse "vado bene così"?

Anonimo ha detto...

Rieccomi Veggie! Ti scrivo da milano, sono venuta per qualche giorno a trovare mia madre. Scusa se sono sparita, ma non avevo modo di scriverti, solo ora sono riuscita a connettermi col vecchio pc di casa. Eh, questa tecnologia! Intanto voglio ringraziarti immensamente per esserci stata anche durante la mia assenza, e per le parole di conforto che mi dedichi sempre. Mi aiuta molto la tua presenza, anche se apparentemente virtuale, per me sei un'amica reale a tutti gli effetti :)Mi ha colpito molto questo tuo post, sai? Credo che tu, come sempre d'altronde, abbia colto l'aspetto principale che va a rinforzare i DCA: l'insicurezza. L'inseguire un ideale fatto di soddisfazioni apparenti. Il sottomettersi al giudizio altrui per compiacere chi non ci ritiene mai "abbastanza... qualcosa". "[...]Talvolta le persone con cui vi confrontate sono proprio quelle che vi dicono che, in qualche modo, non andate abbastanza bene." Occorre distaccarsi da tutto ciò che è fonte e alimentazione dell'insicurezza. Occorre arricchirsi dentro, spiritualmente e mentalmente, occore fortificarsi: quanto più gli altri ci buttano giù tanto più dovrebbe entrare in gioco la nostra autostima (a volte così instabile e bassa). E tu, come te la passi Veggie? Poniamo sempre al centro noi stesse (almeno parlo per me) e tu? Chi ci pensa a te?
Ti voglio bene. TANTO! GRazie per quella che sei!
Fede

don Luca Peyron ha detto...

Grazie per questo blog, per il tuo coraggio nel dire e nel non tacere. Ti trovo per caso, ma resti un bel punto di partenza da consigliare a tante ragazze. Ciao.

Anonimo ha detto...

Hai proprio ragione...
ma finchè siamo tante, finchè ci sono persone come te, come voi...
tutto si può combattere...
se la "malattia" è più forte di una sola di noi, tutte insieme... siamo di sicuro più forti di lei...
Noti niente di nuovo nel mio post, Veggie?!
^ ^ ...Finalmente.

Anonimo ha detto...

o.O ho sbagliato a scrivere... "commento al post"!! :)

Anonimo ha detto...

...ma riesci a renderti minimamente conto della forza che dai a tutti noi con ogni tuo post??grazie di tutto Veggie, sei inutile..soprattutto perchè la spinta che ci dai con queste parole, è la stessa che servirebbe a te stessa per affrontare la situazione difficile in cui ci troviamo tutte...e lo trovo un gesto di grande generosità, cosa ormai rarissima, ancora di più verso persone che non hai mai visto e conosciuto...GRAZIE..sei fantastica, ti vogliamo bene!!!

p.s. cmq...non ho capito quale sia il tuo nome ancora, nonostante la dritta del diminutivo <.<...sono scema io???O_o

Annarita ha detto...

Brava, Veggie! l tuo è un messaggio positivo che promuove l'insorgere della fiducia in se stessi.

Occorre riappropiarsi della propria personalità e farla uscire fuori. Si sta bene con gli altri soltanto se si sta bene con se stessi.

Un abbraccio
annarita

Anonimo ha detto...

sei stupenda,ma tanto.

Veggie ha detto...

@ NERO_CATRAME – Grazie per le tue parole… Penso che quello che hai detto a tuo figlio Carlo sia assolutamente giusto e vero… Non possiamo pretendere di piacere al mondo intero, è oggettivamente impossibile, ma possiamo cercare di fare in modo di piacere a noi stessi in maniera tale per cui quando anche qualcuno ci farà delle critiche, possiamo rimanerne influenzati solo fino a un certo punto… perché il nostro parere su noi stessi è il più importante di tutti.

@ Pachucha – Sentirci stabili con noi stesse è sempre un requisito fondamentale per poter interagire positivamente con gli altri… E’ difficile, ma ce la possiamo fare…

@ sorridente – Io invece credo che tu quella forza ce l’abbia eccome… Magari un po’ acciaccata, un po’ nascosta… Devi solo ricordare come si fa a tirarla fuori. Perché dentro di te c’è, ne sono sicura. Non si può essere quello che gli altri vorrebbero che fossimo, perché così non solo non piaceremmo agli altri, ma non riusciremmo più a piacere neanche a noi stesse… Lottare è sempre faticoso… certo molto più faticoso del semplice lasciarsi trasportare dalla corrente… Ma è anche necessario… Necessario per trovare un equilibrio con noi stesse…

@ Balua – Proprio vero… E’ giusto quindi il momento che impariamo ad essere le nostre migliori amiche…

@ Rox – Leggerci dentro non è certo una cosa immediata… Non siamo libretti delle istruzioni… Magari lo fossimo, sarebbe tutto tanto più semplice… E invece anche questo è un lavoro da fare… Un lavoro che richiede tempo e pazienza… E tanta sincerità nei confronti di noi stesse… Quella sincerità che fa male, e che pure è necessaria per aprire gli occhi su tutto ciò che abbiamo paura di vedere… Non siamo obbligate ad attenerci agli standard che ci vendono imposti dall’esterno… Molto spesso perché quelli che c’imponiamo noi dall’interno sono molto più rigidi e severi… Le domande che ti ponti troveranno la risposta… Quella che è la risposta giusta per te e per nessun’altra… Ci vuole introspezione, lavoro di gomito, tanta pazienza… Ma troverai la risposta. Forse è già davanti a te. Devi solo darti il diritto di allungare la mano ed afferrarla. Per quanto riguarda il futuro, è ovvio che le cose non potranno mai tornare come erano prima dell’anoressia… perché noi non siamo più le persone che eravamo prima dell’anoressia, e non possiamo far finta che tutto ciò che è successo non sia successo… Ma possiamo trovare un nuovo equilibrio, non necessariamente una compensazione. Se per “guarire” intendi come quando dopo l’influenza spariscono febbre, mal di testa e dolori alle ossa, e si riprende il solito tran-tran quotidiano come se niente fosse, allora ti dico che, no, non si può guarire. Il bicchiere rimarrà sempre mezzo pieno e mezzo vuoto. Ma noi abbiamo la possibilità di scegliere quale metà considerare. L’anoressia sarà sempre parte di noi, ma possiamo dominarla. Giorno dopo giorno, possiamo mettere a tacere la sua vocina e fare quello che è difficile ma giusto, anche se sappiamo che non ci renderà felici come la restrizione. Ma che sarà l’unica cosa che, alla lunga, potrà farci vivere. Il vuoto non è infinito: dobbiamo solo decidere come riempirlo…

@ Vele/Ivy – Sì, è sicuramente un qualcosa che s’impara col tempo e con l’esperienza.. e che gli amici che ci vogliono bene per davvero ci aiutano ad imparare… giorno dopo giorno, anno dopo anno… Una lotta che non si ferma per tutta la vita…

@ Anonima – Mi dispiace tanto leggere queste parole… mi dispiace per te, intendo, perché se le hai scritte significa che devi aver sofferto molto... Sofferto molto a causa delle persone sbagliate, e sicuramente non lo meritavi… Però, ti chiedo: è davvero così importante quello che gli altri pensano di noi? È davvero così importante quello che tu definisci il “non essere emarginate”? E’ davvero così importante essere accettate? (Accettate da chi, poi, se noi siamo le prime a non accettarci?) E’ così importante da mettere a repentaglio la nostra salute, fisica e mentale? (A prescindere ovviamente dal fatto che, una volta morte – o con un DCA, che è un po’ la stessa cosa e forse anche peggio – l’emarginazione sarà ancora maggiore, direi…). Io penso che tutte possiamo fare quello che ho scritto. E ne sono assolutamente convinta. Basta volerlo. Basta ascoltarsi un po’ di più, e tenere le parole altrui alla giusta distanza. Io non credo alle persone sole. Io credo che una persona sia sola unicamente se vuole esserlo, se vuole isolarsi, rinunciare a tutto per paura del dolore che potrebbe provare… rinunciando così inevitabilmente anche alle piccole gioie che potrebbe incontrare. Il mondo ci è contro se noi ci poniamo in atteggiamento contro il mondo, questa è una delle poche cose che ho imparato. Ci sarebbero molte persone pronte a darci una mano se solo le lasciassimo avvicinare e non ci avvolgessimo in una spessa coltre di filo spinato per tenere tutti a distanza. Nei DCA non c’è luce. È buio a oltranza. Semplicemente perché un DCA obbliga a tenere gli occhi chiusi. Un DCA fa sentire speciale, è vero, ma finché si rimane chiuse dentro una stanza. Perché più si va avanti, e più il mondo esterno ci fa paura. Non è che allora siamo accettate. Rifiutiamo semplicemente di vedere quello che ci circonda e ci proiettiamo una realtà alternativa in cui noi siamo le protagoniste e che ci permette di evadere. Perché se dessimo un’occhiata nel mondo reale, ci accorgeremmo che non solo a quella gente di noi non importa niente esattamente quanto prima, ma continuano a menarci per il naso comunque e forse anche di più, perché a tutto quello che potevano dirci precedentemente si unisce anche il nuovo fatto che siamo pure fuori di testa. Una gran conquista sociale, no?! Tanto, se la gente vuole prendere in giro, trova comunque il modo, se non è una cosa è l’altra… Se un DCA fosse la soluzione agli sfottò, saremmo tutte anoressiche, in questo mondo… Quello che ti fa morire dentro è il non essere accettata? Io credo che siamo molto più letale il non ascoltarsi, il non darsi tregua, il volerci adattare a uno standard imposto da altri che non darà né la felicità né la tranquillità… Se non ti accetti tu per prima, nessuno potrà farlo… E se tu per essere accettata cerchi di adeguarti agli standard altrui, non potrai mai accettarti veramente perché quella che risponde alle aspettative degli altri non è la vera Te Stessa… E’ un serpente che si morde la coda… Rompi il circolo vizioso. Fai qualcosa unicamente per te stessa, per pur piccola che possa essere. E fregatene di quello che possono dirne/pensarne gli altri. Il resto del mondo passa la sua esistenza a prendere per il culo gli altri. Lo fa per insoddisfazione e per forza dell’abitudine. Lo farà qualsiasi cosa tu faccia, anche se fai quello che ti dicono. Tanto vale allora provare ad ascoltare te stessa e fare ciò che ti fa sentire bene con te stessa, no?!... Un abbraccio…

@ Frufrupina – Grazie… ^___^

@ La Ely – Hai perfettamente ragione, cara Ely… Le parole degli altri finiscono inevitabilmente per influenzarci, per influenzare quello che pensiamo di noi stesse, forse perché lo dicono sempre con quella che sembra una grande convinzione, forse perché noi siamo insicure e basta poco per farci crollare la terra da sotto i piedi… Ma alla fine, conta veramente solo ciò che pensiamo noi si noi stesse. Se dovessimo stare ad ascoltare tutto il mondo, non troveremo mai un equilibrio, perché ciascuno vuole da noi qualcosa di diverso… e se li ascoltiamo, finiamo inevitabilmente per cercare di trasformarci in un qualcosa che li compiace ma che non ci fa sentire bene con noi stesse… Le persone parlano di noi in continuazione, data un’occhiata in superficie pensano di saper tutto di noi, ma in realtà non ne sanno proprio un bel niente. E per lo più non arriveranno mai a conoscerci veramente. Perciò dobbiamo cercare di non ascoltare queste persone che sparano sentenze, che giudicano senza sapere, perché rischiamo di farci solo del male… Il giudizio altrui è inevitabile… Ma anche assolutamente soggettivo ed opinabile… Meglio, perciò fidarsi del proprio…

@ Pupottina – Quelle giuste per noi stesse, mi permetto di precisare… (Non credo che esista un qualcosa di “giusto” in senso assoluto…) Certo, cercare di essere obiettive è fondamentale… Non è facile esserlo subito, ma con un po’ di tempo e pazienza possiamo indubbiamente riuscirci…

@ Francesca – In effetti la nostra mente è veramente molto potente… Ci facciamo delle idee, e siamo capaci di convincerci che corrispondano a verità anche se in realtà non ne abbiamo nessuna matematica certezza… Comunque… Per quanto riguarda il giudizio che vedi, o pensi, gli altri diano nei tuoi confronti… prova a pensare che molto spesso gli altri di te non pensano proprio niente… perché sono troppo impegnati a immaginare cosa potresti pensare tu di loro stessi… Penso che la capacità di non lasciarci influenzare sia un qualcosa di difficile da acquisire per tutti… bisognerebbe cercare di provare a riconoscere quando nelle parole altrui c’è intenzionalità e quando buona fede… questo potrebbe esserci d’aiuto… Ma soprattutto, bisognerebbe essere capaci di dire a noi stesse: “Qualsiasi cosa gli altri pensino di me, ho abbastanza pregi per essere amata e accettata esattamente per quella che sono”…

@ Lizard – Grazie… E lo stesso vale con te…

@ Elena – Bentornata, carissima!!! ^___^ Non sai quanto mi faccia piacere leggere le tue parole! Da Cervi in giù, mi era davvero mancato tutto di te… Anche i tuoi commenti sono sempre pieni di positività e riescono a strapparmi un bel sorriso… E non sai quanto questo sia importante… Perciò, sono io quella che deve ringraziarti… E spero davvero tanto che quello che scrivo possa esserti d’aiuto… Grazie a te, tesoro… Continuiamo a stare vicine e a combattere insieme… Ti abbraccio strettissima…

@ LadyPink – Io credo molto in te perché leggo le tue parole, e una persona che scrive delle cose del genere non può che avere delle grandi potenzialità. Tutto qui. Se tu fossi una persona che non vale, che non è in grado, che non ce la fa, semplicemente non saresti in grado di scrivere quello che invece scrivi. E dato che non sono la sola a vedere le tue potenzialità, mentre tu dici di non vederne, prova a chiederti: se su 100 persone 99 dicono “nero” e io dico “bianco”, è proprio possibile che tutte e 99 sbaglino e che sia proprio io ad avere ragione? Oppure forse devo aprire gli occhi per poter vedere qual è il vero colore? Io penso che non piangersi addosso sia un qualcosa di fondamentale… che non tutte sono in grado di fare. Il fatto che tu non ti stia commiserando, invece, penso sia già una palese dimostrazione del fatto che le potenzialità che non senti di avere… ce le hai eccome!! Per quanto riguarda il tuo corpo… lo so che è più facile a dirsi che a farsi, ma… ogni volta che senti che ti sta venendo un pensiero ossessivo al riguardo, prova a distogliere immediatamente l’attenzione mettendoti a pensare a una qualsiasi altra cosa che non c’entri niente col tuo corpo. Va bene qualsiasi cosa, non so, il testo della tua canzone preferita, la trama di un film, le cose che ti sei detta con la tua migliore amica… qualsiasi cosa… e cerca di rimanere concentrata quanto più a lungo possibile su quello… Ripeti ogni volta che senti che stai per cedere ai pensieri sul corpo… E vedrai che, a poco a poco, questi pensieri diventeranno meno assillanti e meno pressanti… Vale la pena di fare un tentativo, no?!... E sappi che anche tu qui sei sempre la benvenuta… Sempre, sempre, sempre… Ti stringo la mano… Camminiamo insieme…

@ Duccia – A me non interessano le tue imperfezioni, esteriori od interiori. A me non interessa quanto vali a punti, se proprio volessimo quantificare. A me interessa solo quello che vedo io in te. Oltre l’aspetto esteriore, oltre le imperfezioni, oltre la maschera. Io sento quello che sei capace di DARE. Quello che sei capace di darmi. (Quello che non riuscirei a restituirti neanche nelle prossime 10 o 20 vite, e tu continui a darmelo senza risparmiarti…). Questo ti rende una persona molto più speciale di quanto avresti mai pensato, forse molto più speciale di quanto avresti mai voluto… questo ti rende semplicemente te stessa. Questo ti rende la persona a cui voglio bene.

@ MyLastDance – Ehilà, Fede!! Che bello poterti leggere nuovamente! ^__^ E’ vero, si può essere lontane, si può essere separate da questo schermo freddo, ma attraverso lo schermo freddo arriva sempre qualcosa… Un abbraccio caldo caldo… Che è quello che ti mando in ogni momento… e che spero tu possa arrivare a percepire…
Sai, credo che purtroppo l’insicurezza sia uno dei nostri principali problemi, quello che ci porta a sottostimarci e a non riuscire a valutarci in maniera pienamente obiettiva… La cosa che dovremmo riuscire a fare, perciò, è fondamentalmente abbassare i nostri standard… Renderci conto che si può comunque andare bene anche se non riusciamo ad essere esattamente come vorremmo… Ma soprattutto, che ci sono persone che ci vogliono bene anche se non siamo esattamente come vorremmo… Chi parla di noi, chi ci giudica, io credo sia vittima della sua stessa insicurezza, che lo porta a sparare sentenze per non essere a sua volta giudicato… Non a caso si dice che “l’attacco è la migliore difesa”… Forse, perciò, dovremmo semplicemente capire che i pareri altrui sono soggettivi e, pertanto, non certo più validi dei nostri. Dobbiamo cercare di capire chi siamo e cosa vogliamo, e crederci, e fare di tutto per raggiungere i nostri obiettivi, a prescindere da quello che potranno pensarne o da come potranno giudicarci gli altri… E così ci accorgeremo che, quando avremo trovato un equilibrio con noi stesse, quando riusciremo ad essere più stabili… allora anche il parere altrui avrà mano potere su di noi… Perché saremo abbastanza forti da non soccombere alle altrui spinte…
Ti voglio bene anch’io… Grazie per lasciarmi le tue parole che significano così tanto per me…
P.S.= E di chi vorresti parlare, se non di te? Della tua vicina di casa? Interessantissima anche lei, per carità, ma io continuo a preferire te… ^__-

@ don Luca Peyron – Ciao, grazie mille per le tue parole… Mi ha fatto tanto piacere leggerle… Spero che il mio blog possa arrivare a più ragazze possibile, in maniera da trovarci qui e poter combattere tutte insieme… Perché siamo più forti insieme…

@ Ilaria – Hai perfettamente ragione, mia cara… Possiamo, possiamo, POSSIAMO farcela assolutamente!! E possiamo farcela tutte quante… E possiamo farcela tutte insieme. Assolutamente.
P.S.= Noto?? Ehm… non sono così sveglia… U__U

@ Giulia – Ciao tesoro, grazie mille per le tue parole… Spero proprio di riuscire a darti tutta la forza di cui hai bisogno per combattere giorno dopo giorno… Sappi che ti sarò sempre vicina… giorno dopo giorno, con i miei post… e le mie parole… Per continuare a combattere tutte insieme… Io non credo che sia necessario conoscere dal vero una persona per sentirla vicina e per dare una mano… Forse perché, anche se non ci conosciamo, con quello che abbiamo vissuto e stiamo vivendo, siamo molto più vicine di quanto magari non siamo con le persone che ci stanno accanto giorno dopo giorno… Ed è per questo che possiamo aiutarci a vicenda… Sei tu che sei fantastica… credimi… perché è unicamente la verità… Ti abbraccio stretta stretta, bellissima…

@ Annarita – Dato che l’autostima è uno dei “tasti dolenti” per noi che stiamo affrontando un DCA, penso sia bene cercare di vedere le cose sotto più punti di vista… per provare a ritrovare un po’ di quella fiducia in noi stesse che da troppo tempo abbiamo perso o che forse non abbiamo mai avuto… Essere a nostro agio con noi stessi per poter stare a nostro agio con gli altri… è davvero tutto quello che dovremmo imparare a fare…

@ Francy – Magari... Ma lo sei tu. E lo sei molto, molto, MOLTO di più di quanto tu non ti renda conto...

Anonimo ha detto...

Su questo devo ancora lavorare...dipendo molto dalle opinioni altrui e le critiche mi ammazzano...mi colpisce più una sola critica che cento frasi positive, ahimè

Veggie ha detto...

@ Valentina – Credo che sia una cosa su cui tutte dobbiamo lavorare… e non soltanto adesso, ma una cosa cui dovremo lavorare costantemente, per tutta la vita… Lo sai qual è il problema? E’ che per noi le critiche valgono – 1 e gli apprezzamenti valgono 0… perciò, non si arriva mai a fare pari. Il bilancio resta sempre negativo… Allora, prova a fare una cosa… pensa che le critiche valgono – 1, sì… ma le cose positive valgono + 1… E vedrai che stando vicino alle persone che ti vogliono bene, il bilancio non potrà che essere più che positivo…

pansy ha detto...

;) Fantastica Veggie! Adoro leggerti :)
Io ho appena aperto un secondo blog..fresco fresco! Sei la benvenuta!! Baci

Veggie ha detto...

@ pansy – Grazie tesoro!! Sono contentissima che quello che scrivo riesca a darti una mano… Vengo a trovarti anche sul nuovo blog, allora! Un abbraccio forte!

 
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