Come gli alchimisti trasformavano il ferro in oro… voi potete trasformare l’oscurità in luce. Siete tutte benvenute.

venerdì 6 marzo 2009

Sofferenza universale: celebrità affette da DCA

Una delle ragioni per cui le persone che hanno affrontato l’esperienza di un DCA si riconoscono e si legano tra loro così rapidamente e facilmente, è perché si viene ad instaurare una totale empatia, una totale comprensione, poiché sebbene ognuna di noi sia diversa dall’altra – e quindi più che dire che esiste “l’anoressia” si può più propriamente dire che esistono “le anoressie” – questa sofferenza costituisce comunque un sottofondo comune a tutte.

Il disprezzo verso noi stesse, la scarsa autostima, l’insicurezza di fondo mascherata da falsa sicurezza, il tormento interiore, e le contemporanee sensazioni di forza, controllo, soddisfazione e onnipotenza sono universali tra chiunque abbia attraversato l’anoressia.

Questo mi ha fatto pensare:
Le celebrità affette da DCA… Anche loro devono provare questa stessa sofferenza.
Dietro i loro sorrisi patinati sulle copertine delle riviste e negli scatti fotografici… si sentono ferite come mi sento io? Provano lo stesso dolore che proviamo noi?
Stanno soffrendo come soffrivo io quando ero nel pieno dell’anoressia?


Talvolta osservo le loro immagini sui giornali o su Internet, i loro corpi ridotti al limite, sebbene avvolti in vestiti costosi e di marca, quei falsi sorrisi che ormai saprei riconoscere anche a chilometri di distanza, e provo tanta tristezza. Talvolta leggo nei vari blog di ragazze che vorrebbero diventare come loro e mi chiedo come sia possibile poter arrivare a desiderare quest’inferno senza morte. Mi chiedo come si sentirebbero quelle attrici, modelle, cantanti, se qualcuno dicesse loro che vengono prese come esempio, fisicamente parlando. Credo proprio che soffrirebbero ancora di più di quanto non stiano già facendo. Perché quella dell’anoressia è una sofferenza che non si augura davvero a nessuno.

Così, guardo le loro fotografie e guardo le mie, le nostre. Celebrità contro ragazze sconosciute. No. Celebrità CON ragazze sconosciute. Perché tolti i tacchi alti, attraversati i tappeti rossi, spente le luci della ribalta, chiuse nella propria stanza… nel momento in cui va giù il sipario ed è in onda la realtà… quello che rimane è esattamente la medesima cosa: una ragazza alle prese con la sua sofferenza e la sua lotta interiore.

Non avevo mai pensato che potessimo tutte quante avere così tanto in comune con delle celebrità… Ma, forse, in effetti siamo molto più simili di quello che pensassi… Unite da questa sofferenza universale.

18 commenti:

Pupottina ha detto...

sì, ho visto anche diversi documentari in cui si parlava delle celebrità con problemi di questo tipo...
siamo tutte persone celebrità e non e tutti possiamo cadere in questo errore se qualcosa dentro di noi ci toglie la serenità.... è una sorta di punizione che ci diamo sperando che tutto cambi... ma a volte non sappiamo nemmeno di cosa si tratta....

Pupottina ha detto...

buon weekend con festa della donna

Vele Ivy ha detto...

Probabilmente le celebrità faticano ancora di più ad uscirne, perchè sono schiave dell'immagine che ormai le ha rese famose. Che poi non capisco come facciano a diventare famose con dei corpi così: si vede che sono innaturali! I vestiti costosi e i tacchi non coprono la sofferenza.

Maria Grazia Manera ha detto...

Un bellissimo post, hai toccato un mondo che sembra lontano, mentre è lo stesso mondo per tutti. Quello che conta è quello che c'è dentro le persone, anche in una società dove l'immagine è considerata la cosa più importante.
un abbraccio

Scre@m Qu€€n ha detto...

E' bello quello che fai per tutte, Veggie.
Bel post.

don Luca Peyron ha detto...

Sotto la croce l'umanità ferita si raduna e guarda al cielo. E' bello sapere che non si è soli quando si soffre, sopratutto quando la sofferenza ha origine proprio dalla solitudine. Mi fa bene pensare che l'unione sotto la croce diventa unione ed unità davanti alla tomba vuota... che bello sapere di poter condividere un giorno la resurrezione....

Anonimo ha detto...

La sofferenza non risparmia nessuno, nemmeno le persone famose..cmq non è detto che non si possa uscire da essa..basta chiedere aiuto e metterci la volontà di guarire...
Felice sabato.
Pachucha.

Stella ha detto...

Ho visto in libreria il cucchiaio è una culla il libro di Yuyu, una cantante italiana di qualche anno fa, in cui parla della sua battaglia contro l'anoressia....
Sì anche le celebrità possono avere questi problemi come tutti

Anonimo ha detto...

Il problema è che si tratta di una storia non vissuta, mai iniziata, ma solo troncata sul forse timido nascere senza motivo.. domande a cui non vuole darmi risposta.. se non un "chissà col tempo". Questo brucia.. grazie

Anonimo ha detto...

La sofferenza unisce le persone... Le accomuna tutte... E le persone si uniscono nella lotta contro la sofferenza...

Anonimo ha detto...

hai ragione... sembra un mondo cosi' distante dal nostro ma alla fine chi ha vissuto le stesse sofferenze è legato da un legame invisibile che li accomuna... non sono diverse da noi, anche se forse sono ancora meno disposte alla guarigione, perchè guarire magari nella loro testa significherebbe non fare piu' parte di quel mondo... un abbraccio.

Anonimo ha detto...

ehi ciao!ascolta..x quella frase che ho messo nel blog..ti giuro nn pensavo che fosse tua..l'ho travata in un foglio perchè mia mamma se l'è ricopiata..non sapevo da dove l'avesse presa..l'ho scritta perchè si capisce proprio ciò che sente una che soffre di DCA..mia mamma è anoressica..e anche io soffro di questi disturbi..mi dispiace ti ripeto nn sapevo fosse tua..l'ho cancellata..un bacio

Anonimo ha detto...

A volte tutti i lustrini che circondano le "celebrità", il lusso, i vestiti, i tacchi, ci fanno dimenticare che anche loro sono delle persone, come noi, con i loro punti forti e le loro fragilità. Non ho mai pensato che il successo possa essere un anticorpo alla sofferenza, anzi, in un mondo in cui la maggior parte dei rapporti si basano sugli interessi, è più facile sentirsi sole, inadeguate, non all'altezza e cercare di pretendere sempre più da se stesse, di avere il "controllo" su tutto. Siamo persone, e alla malattia non importa niente se si è famose o meno, ricche o meno, acclamate o meno. La cosa triste è che la sofferenza nascosta di queste persone possa venir presa come esempio.

Veggie ha detto...

@ Pupottina – E’ la classica contraddizione paradossale che contraddistingue l’anoressia, quella di cui parli… Cercare di essere quel che non si riesce a vedere per ottenere quel che non si riesce a vedere… Senza renderci conto che ci siamo ponendo in quella che può essere definita soltanto come una “no winning situation”… Tutto può cambiare solo se siamo noi a volerlo cambiare… Perciò cerchiamo di lottare per cambiarlo in meglio… per fare qualcosa che ci faccia stare davvero bene con noi stesse e ritrovare l’equilibrio…

@ Vele/Ivy – Io non credo che si possano fare paragoni sulla sofferenza e sulla fatica… Per ognuna di noi c’è tanta sofferenza e tanta fatica che non può essere paragonata a quella delle altre, proprio perché ogni persona è una storia a sé… Peraltro, comunque, sono d’accordo con te sul fatto che le celebrità siano profondamente schiave della loro immagine… ma davvero, un DCA comporta una sofferenza che niente può cambiare o nascondere… magari fosse possibile…

@ pheqof – L’immagine è un po’ il “biglietto da visita” per ciascuno di noi… per alcune necessariamente più importante per via del loro lavoro… Ma una volta tolta la maschera, nel profondo siamo tutte uguali… e soffriamo allo stesso modo…

@ ZomBie GiRL – Ti ringrazio… Spero davvero di riuscire a fare qualcosa anche per te, con le mie parole… on smettere di lottare… Ti sono vicina…

@ don Luca Peyron – E’ un po’ il discorso che sempre faccio sul silenzio… che è il cuore dei DCA… e che dobbiamo cercare di rompere a tutti i costi. Se è la sofferenza che ci ha unite, adesso ci può unire la nostra comune battaglia… e possiamo essere più forti insieme…

@ Pachucha – Si soffre tutte, perché l’anoressia non distingue chi siamo, porta a tutte lo stesso dolore… Ma è indispensabile, proprio per questo, combattere, chiedere aiuto se sentiamo di averne bisogno, non arrenderci di fronte alle ricadute, e continuare ad andare avanti sempre e comunque… Un abbraccio, dolcissima guerriera…

@ Stella – Sì, l’ho visto anch’io… E’ bello che anche lei abbia trovato il coraggio di parlarne… Trovo sia un ottimo modo per cominciare a combattere… E per spezzare il cerchio d’isolamento e di silenzio che l’anoressia ci disegna intorno ai piedi…

@ LadyPink – Allora hai tutta la possibilità di viverla in futuro… tutta la possibilità e tutto il tempo… Le risposte cercale dentro di te… che sono quelle più importanti… Al resto ci penserai poi… Grazie a te…

@ Duccia – “Union is strenght… now and forever”

@ Gynevra – Ci sono tanti modi per essere distanti… eppure, spesso, anche nella distanza, ci sono tanti fili invisibili che legano e che ci rendono così più vicine di quanto non sembri… No, le celebrità non sono così diverse da noi, in fin dei conti… ed è ad un certo punto normale, credo, non essere disposte alla guarigione, perché questo sembra comunque significare la perdita di un “mondo interiore” che fa sentire diverse e speciali… è così per tutte… ed è per questo che dobbiamo continuare a combattere… Perché il mondo cui dobbiamo appartenere non è quello che l’anoressia costruisce nella nostra testa… Ma quello che ci sta intorno… Un abbraccio forte anche a te…

@ °°Je la Barbieeeeee!°° - Ciao Barbie, mi dispiace davvero tanto per tua mamma e per te… Spero che, essendo vicine, possiate darvi una mano a vicenda per combattere contro l’anoressia… Se volete, mi piacerebbe che partecipaste anche voi al mio blog, così possiamo darci una mano tutte insieme… Non preoccuparti per la frase… Non è necessario che la cancelli… Basta che, in futuro, se vuoi mettere qualcosa di mio sul tuo blog, me lo chiedi, o per lo meno mi linki… Un baciotto!

@ sorridente – In fin dei conti, è tutta una questione di “etichette”… perché l’etichetta di “notorietà” è l’unica cosa che divide noi da queste ragazze… Ma quando si sta male, ogni differenza svanisce… unite tutte sotto lo stesso minimo comune denominatore… La sofferenza non dovrebbe mai essere presa come esempio… semmai, dovrebbe essere preso come esempio il coraggio di affrontarla…

Ail Finn ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Ail Finn ha detto...

possiamo parlare di anoressia/bulimia? oppure è semplicemente una semplice moda proana che sfugge al controllo di persone eccessivamente stressate e sotto pressione?

ps- il commento eliminato era il mio, ho dovuto correggerlo... però non pensavo lasciasse un "buco con avvertimento" -_-' a sto punto lo lasciavo lì con gli errori!

Anonimo ha detto...

Il disprezzo verso noi stesse, la scarsa autostima, l’insicurezza di fondo mascherata da falsa sicurezza, il tormento interiore, e le contemporanee sensazioni di forza, controllo, soddisfazione e onnipotenza sono universali tra chiunque abbia attraversato l’anoressia
Leggo con interesse e mi chiedo se il disprezzo, la scarsa autostima, l'insicurezza ed il tormento nn sono il risultato di una società che ci chiede troppo..
La bellezza: nn mi riferivo propriamente alla bellezza "fisica" nel termine più completo..ognuno è diverso ed è quella diversità tanto rara e tanto disprezzata oggi giorno... la bellezza di dentro, quella che si raggiunge amando la propria diversità, accettandola, raggiungendo quell'apice che per molti è il cammino più semplice e per altri la vera gloria. Solo a quel punto il disprezzo, l'insicurezza, il tormento s'annulla, solo riguadagnando ed amando la propria magnifica diversità.
Nn so s'è giusto quel che penso, l'argomento è complicato e nn è semplice capire quello che succede se nn vivi le sensazioni. Ti leggerò, per capire.
Grazie :)

Veggie ha detto...

@ Coniglia Mannara – (Non ti preoccupare per il buco e per gli errori… scommetto che io quando scrivo ne metto altrettanti e non me ne accorgo… ^^”) Sai, io più che mettere etichette lascerei parlare il corpo che esterna una sofferenza incredibile… Queste persone famose sono persone che apparentemente hanno tutto dalla vita, eppure stanno male. Che sia un DCA o che sia la conseguenza finita male di una dieta iniziata perchè troppo stressate e sotto pressione, ha una qualche importanza di fronte al risultato finale? Il risultato finale e questa stessa sofferenza che ci accomuna… Una sofferenza che non si può descrivere a parole, ma che si può solo sentire… e che lacera…

@ missi – No, grazie a te per le tue parole innanzitutto… Ovviamente la risposta che pongo al tuo interrogativo non può che essere una risposta personale, visto che ognuna di noi è differente dalle altre… Personalmente non sento di essere stata influenzata dalla società in quella che è stata la mia scelta dell’anoressia, che è stata un qualcosa di estremamente personale… anche perché io non sono mai stata una di quelle persone propriamente definite “sociali”… Sono d’accordo che chi non c’è passato non può capire, ma è bello vedere che ci sono persone come te che provano nonostante tutto a farlo… Certamente dovremmo cercare tutte di mettere in luce la nostra bellezza interiore, che è molto più importante di quello che il corpo manifesta e si scontra con quello che noi vorremmo vedere di noi stesse…

 
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