Come gli alchimisti trasformavano il ferro in oro… voi potete trasformare l’oscurità in luce. Siete tutte benvenute.

venerdì 29 maggio 2009

Condiziona la tua intuizione

Sicuramente molte di voi avranno sentito parlare dell’ “intuitive eating”, il cibarsi in maniera intuitiva. Sembra una buona cosa. Sembra una cosa difficile. Sembra una cosa… interessante. Di che si tratta?

Bè, innanzitutto, per praticare l’alimentazione intuitiva in maniera propria, bisogna avere un buon intuito. Lavorare sull’intuizione.

Premetto: io non sono capace di seguire questo tipo di regime alimentare, anche se mi piacerebbe. Però questo non significa niente, magari qualcuna di voi riesce a farlo, poichè siamo tutte persone differenti, ed ogni persona è una storia a sè.

E per farlo, dunque, dovete innanzitutto avere la piena consapevolezza di ciò che è meglio per il vostro corpo e per la vostra salute, e farlo ad ogni costo. E, come certo saprete, questo è estremamente difficile. Se non riuscite a farlo, o comunque se il vostro corpo non è in grado di fornirvi i giusti segnali perché ancora troppo influenzato dalla vostra mente, non è ancora arrivato il vostro momento di praticare l’alimentazione intuitiva. Non vi porterebbe a conseguenze salutari.

Personalmente, per quello che è il mio carattere, attualmente mangiare seguendo l’ “equilibrio alimentare” che mi ha prescritto la dietista che mi segue e pesando tutto al grammo mi fa sentire più sicura. Però so che c’è chi viene stimolata ancor più a restringere da un’alimentazione così rigidamente programmata. Allora, potreste provare a mediare tra “equilibrio alimentare” ed alimentazione intuitiva. In questo modo, potrete avere comunque una certa libertà d’azione: potete concedervi qualcosa che desiderate, e allo stesso tempo seguire delle linee-giuda per essere sicure di non finire col restringere o coll’abbuffarvi per poi vomitare.

Integrando a poco a poco l’alimentazione intuitiva con l’ “equilibrio alimentare”, potreste imparare a capire il vostro corpo, ad ascoltare i suoi bisogni, ad ascoltare voi stesse senza preoccuparvi di uscire matte o di avere ricadute.

Potreste iniziare dapprima a svincolare alcuni alimenti dall’ “equilibrio alimentare”, per esempio quelli che vi danno meno ansia, evitando così di pesarli. Per esempio, potreste iniziare col pesare tutto meno che la frutta. E poi, a poco a poco, quando vi sentirete più sicure, allargare il raggio d’azione ad altri cibi.

Certo, non tutte siamo uguali. Ci sono persone che riescono ad applicare l’alimentazione intuitiva con successo fin dai primi tentativi, ed altre che invece fanno difficoltà. È perfettamente normale. Ed è giusto che ognuna segua la strada che la fa sentire più a proprio agio. Probabilmente l’alimentazione intuitiva non è per tutte. Sicuramente non è per me. Ma sono certa che per alcune possa funzionare più che bene, e dare un contributo fondamentale per svincolarsi dall’ “equilibrio alimentare”. Ovvio, ci vuole comunque pazienza. E ci vuole pratica. Iniziare l’alimentazione intuitiva di botto e su tutti i pasti del giorno non la definirei una buona idea… Magari potreste provare a farla per un paio di giorni, e guardare come reagisce il vostro corpo e il vostro peso, o discuterne con la vostra dietista/nutrizionista e vedere cosa può fare per darvi una mano.
Potrebbe essere un buon traguardo.

Certo, come ho già detto, l’alimentazione intuitiva richiede intuizione! ^___^

Consigli? Parlatene con la vostra dietista/nutrizionista e soprattutto con i vostri familiari. Spiegategli che state cercando di riconoscere i segnali del vostro corpo riguardo a fame/sazietà e tutto ciò che le riguarda, E guardate se questo modo di alimentarvi può esservi d’aiuto oppure vi riporta ad adottare condotte disfunzionali. Non arrabbiatevi, non rattristatevi, non sentitevi frustrate se non va al primo tentativo. Ci vuole tanto tempo per imparare ad ascoltare di nuovo il proprio corpo. Siate pazienti con voi stesse. Siate gentili. Lo meritate.

22 commenti:

Lindylinda ha detto...

.. vale anche per chi deve dimagrire anzichè ingrassare? :-)

Un bacio e buon week!!

GuaiTraCorpo&Mente ha detto...

grazie per le tue parole nel mio blog... ma a volte è dura scegliere la strada più difficile quando qll più facile è a portata di mano...

Greta ha detto...

Grazie per essere passata da me! ^_____^Ammetto che alla fine oggi "mi sono fatta prendere dall'ansia"...=_= But non vuol dire niente! Domani è un altro giorno!Ecc ecc...xD (cerco di prenderla sull'umorismo o qua è finita...xD)

Interessante il post sull'alimentazione intuitiva, peccato che la bilancia alimentare sia ormai la mia coperta di Linus, quindi credo che non sia proprio adatta a me...xD

Buona serata ♥

Anonimo ha detto...

Potrebbe essere un buon metodo, si...
non so, ora com ora...
sto cercando di seguire una dieta che è mooolto complessa, e non sembro avere ottimi risultati al momento. Mah, vedremo.
"la tua piccola anonima preferita"

Nymph ha detto...

Cara, ti ringrazio per le tue parole sempre fantische! Sia nei miei post, sia, e soprattutto, nei tuoi...

Questo "intuitive eating" non l'avevo proprio mai sentito, neanche come definizione. Secondo me sarebbe la cosa ideale... in questo momento sto cercando di mangiare equilibrato: nessuna schifezza, pochi carboidrati, tanta frutta e carne e proteine. E in effetti ci si sente bene, anche dopo poco tempo!

P.S.: per la cosa dei ragazzi... hai ragione tu! Ne ho appena avuto la conferma! O_O Wow. Certe volte i maschi riescono a stupirti. In bene. XD

Ariel ha detto...

Per me sarebbe impossibile! Mangio un piatto di lasagne come mangio un piatto di pasta con i broccoli: stessa quantità, stessa soddisfazione. Eppure il carico calorico è diversissimo! Se avessi avuto un pò di intuito non sarei mai diventata sovrappeso... il mio corpo ama alla follia i carboidrati disdegnando il resto, corpo malefico :)
A proposito del tuo messaggio e del camice bianco... presente quando in Greys Anatomy c'è il tizio che dice alla ragazza qualcosa tipo "non so perchè ti amo, sarà per i tuoi insulsi esili polsi"? Ecco... una cosa è un camice su una persona perfettamente in salute, un'altra cosa è un camice su una persona non perfettamente in salute (grassa, fumatrice, ecc...). A 1' anno ho smesso di fumare e mi sono sentita più vicina all'essere medico di quando successivamente ho dato anatomia! :)
Penso che tu potrai essere un ottimo medico perchè dimostri empatia e diplomazia, quindi in bocca al lupo per il tuo obiettivo supremo! ;)

Imperfect ha detto...

Strana questa cosa... ma forse utile... Ciao tesoro, un abbraccio forte!

DARK - LUNA ha detto...

Tesoro.....vuoi la verità?
sto intuendo una fame....
in questo momento mi mangerei una vasca di gelato....
dicono che non ci fa niente...
ed io ci credo!!!
A parte tutto cara amica...
mi stupisci sempre...scrivi un libro!!!!
io lo comprerò.
ti adoro!
notte!

Anonimo ha detto...

Hai ragione...non è semplice impare ad ascoltare il proprio corpo..ma con un po' di pazienza ci si può riuscire..
Ciao...

Alison. ha detto...

Ciao tesoro ^-^
Non ho postato piu' interventi perchè sinceramente non ho nulla da dire, una novità? Nulla di nulla, L'unica, è che sempre di piu' ..la mia bilancia e io siamo una cosa sola, ma ho scoperto che la mia bilancia va avanti di alcuni chili, e questo mi ha fatto piacere, perchè sapere di essere due tre chili in meno di quello che segna la bilancia, per me è spendido. Però il vedere poi nello specchio il mio corpo, per quanti chili ho perso, e poi non notare nessunissima differenza ne nei fianconi, ne sulla pancietta, ne sulle gambe mi distrugge. Volevo fare un intervento, l'avrei fatto quando stavo meglio, per dare una spinta alle persone che stanno in brutti periodi, per dare la spinta a chi è all'estremo in pratica. Ma la spinta prima di tutto, serve a me, se voglio dare un po' di felicità con le mie parole. Poi per quanto siano sbagiate le mie voglie, per quanto siano scorette le cose che forse in un giorno di felicità dirò, per lo meno saranno dette con la minore dose di angoscia possibile. Adesso l'angoscia è tanta, dimagrisco nei punti in cui non vorrei, e mi sembra di ingrassare negli altri, la gente mi dice che sto scendendo sempre di piu' eppure, per quanto quelle parole mi mettano felicità, mi sembrano cazzate, perchè mi sembrano dette tanto per.. Come se loro sapessero. Tu carissima come stai?

`·. ̧ ̧.· ́ ́ ̄`··.Giusy·`·. ̧ ̧.· ́ ́ ̄`· ha detto...

Ciao stellina...sempre fantastica sei...vuoi fare due salti?vuoi ballare con noi?eddaii!!vieni da me!!discoteca!!wowooo!!TI VOGLIO BENE.

Musidora ha detto...

Credo che questo tipo di alimentazione sia molto difficile (se non proprio impossibile) per chi è ancora condizionato dalla logica di un disturbo alimentare...
In qualche modo è collegato a quello che ho scritto nel mio ultimpo post, secondo cui se l'uomo fosse naturalmente ispirato al bene saprebbe per istinto alimentarsi correttamente; e a questo proposito mi viene in mente un esperimento che era stato condotto con alcuni bambini: in pratica era stata data loro libera scelta di alimentarsi come volevano e a sorpresa si è scoperto che le loro scelte alimentari erano quelle più corrette! Perchè appunto un bambino segue gli istinti naturali del suo corpo e non è ancora condizionato da certi modelli, o esperienze che possano alterare l'equilibrio (in una situazione ideale ovviamente).
L'ascolto del proprio corpo sarebbe bene riapprenderlo, forse tornare un pò bambini in questo senso aiuterebbe...

Anonimo ha detto...

“Intuitive eating”. Bene, adesso so cosa accidenti raccontare quando qualcuno mi chiederà una barzelletta. Dire “impossibile” è limitativo. Se ricominciassi a mangiare completamente a scazzo, senza neanche una linea-guida, tornerei ai peso di un annetto fa nel giro di poco tempo. E, tra l’altro, mi manda in bestia il fatto che mentre scrivo queste parole una parte della mia cazzutissima testolina bacata pensa che le piacerebbe pure. Con l’anoressia si passa così tanto tempo a far dire alla dannata testa quello che è il cibo da (non) mangiare, che il maledetto corpo viene totalmente silenziato. E così si dimentica che era in grado di parlare. Cade in disuso. E quando vorremo che ci dicesse come liberarci dall’ossessione della testa, ormai è completamente fottutamente muto. O siamo noi che si diventa sorde al linguaggio del corpo poiché le parole scandite dalla testa sono più chiare e controllabili che diventano così rassicuranti. In modo maledettamente distorto, sbagliato, disfunzionale, ma rassicuranti. Come si fa a mangiare, accidenti, io ora non lo so. Ma che cazzo, forse non l’ho mai saputo.

Jonny

Duccia ha detto...

Jonny, credo che tu abbia centrato un punto fondamentale su cui non avevo mai posto molta attenzione prima d'ora... La mente che offusca i bisogni del corpo... La mente che urla talmente forte da soffocare il debole sussurro del nostro corpo...

"...comportamenti alimentari, non più regolati da fattori quali fame, gusto, sazietà, ma
costantemente dominati dalla ragione. Si diventa giudici severi di tutto quello che si
mangia, si tende a dividere il cibo in buono (tutto ciò che è ipocalorico e che fa dimagrire) e
cattivo (tutto ciò che fa ingrassare). Alla forza di volontà è affidato l'onere di evitare ogni
"tentazione", lasciando da parte spontaneità e naturalezza [...] Mente e corpo non sono mai divisibili, imparare ad ascoltare i bisogni autentici del proprio
corpo aiuta a comprendere più profondamente se stessi..." ( dal sito www.psicologiadonna.it)

Riprendere contatto con il proprio corpo, con le sensazioni che esperisce e non solo per quanto riguarda il rapporto con il cibo... Le emozioni partono dal corpo... E' il corpo ad esempio a dirti se hai paura: battito accelerato, respiro affannoso, nodo alla bocca dello stomaco, sudore freddo... Sono questi i segnali della paura... E' da questi che la mente parte per elaborare la consapevolezza del "ho paura"... E' il corpo che sa cosa è meglio per noi...E' il corpo che non mente e non distorce... Nei disturbi alimentari il corpo diviene teatro della sofferenza, diventa schiavo del pensiero distorcente della malattia, diviene mero strumento e mai fonte... Viene silenziato, quando invece avrebbe tanto da dire...

Ripartiamo da qui, ripartiamo dal corpo...

Chiara Rizzello ha detto...

carissime, vi lascio un IMPORTANITISSIMO LINK AL MIO BLOG. VISITATELO! ed uniamoci per contrastare questi messaggi in tv:http://gold.libero.it/bricioledipane/7152113.html
Chiara

Pupottina ha detto...

viao Veggie
buon inizio settimana!
Da me è tornato l'inverno ... e da te?
avere cura del proprio corpo è importante e merita pazienza e dedizione. nutrirlo nel modo esatto è la cosa migliore da fare... chiedere aiuto ad una brava nutrizionista non può che essere una delle strategie giuste...
;-)

Alessandra ha detto...

Ciao, ti ho risposto per posta elettronica. Speriamo ti sia arrivata!Ciao, buona giornata!

Vele Ivy ha detto...

Penso che, per chi ha avuto disturbi alimentari, questa alimentazione possa essere introdotta quando ci si sente veramente sicure, se no può diventare addirittura controproducente.

Lusia ha detto...

Alimentazione intuitiva...ci vuole veramente controllo per seguire un'alimentazione così...lasciarsi andare a mangiare tantissimo o completamente nulla è semplice...è l'equilibrio che sfugge. Comunque post davvero interessante complimenti :D

Veggie ha detto...

@ Guai tra Corpo & Mente – Ci mancherebbe altro, non devi ringraziarmi… E’ ovvio che sia più semplice scegliere la strada più facile rispetto alla più difficile… e chi sceglierebbe una salita di fronte a una discesa??... Però ricordati che le cose più GIUSTE nella vita NON sono MAI le più FACILI… Un abbraccio…

@ Greta – Figurati, grazie a te per le tue parole, piuttosto… Certo che bisogna prenderla sull’umorismo, trovo che l’ironia (e l’auto-ironia!) sia un’arma basilare per affrontare la vita… Non c’è ricaduta dalla quale non possiamo rimetterci in piedi…
Per quanto riguarda il discorso sull’alimentazione intuitiva, io per prima ho scritto che ovviamente non può funzionare per tutte… anch’io sono molto legata al pesare gli alimenti secondo le dosi che mi ha prescritto la dietista, perché sono consapevole che se non lo facessi ricomincerei a restringere… però penso che per qualcuna questo possa essere un buono spunto… Del resto, ognuna di noi si sceglie le proprie armi con cui combattere…
Certo che domani è un altro giorno… ma ricordati che si può già cominciare da oggi a costruire il domani… Un abbracciotto…

@ La mia piccola anonima preferita – Bè, come ho scritto sul post, non è un metodo universale (credo che su di me non funzionerebbe…), però penso che per chi è già abbastanza avanti nel ricovero sul piano dell’alimentazione possa essere una buona opportunità… Posso chiederti come mai definisci “mooolto complessa la dieta che stai al momento seguendo? Ma è una dieta che ti ha proposto un medico, o un dietista?... Bè, posso comunque dirti che anch’io, soprattutto nei primi periodi, trovavo davvero difficile seguire l’ “equilibrio alimentare” che mi aveva prescritto la dietista… Poi, però, a poco a poco, ho visto che le cose non erano così tremende come sembravano, e mi sono rassicurata… Non posso dire che le cose vadano a meraviglia, ma di certo vanno meglio… Il primo passo è sempre il più difficile… ma quando l’abbiamo mosso… Potremo davvero arrivare molto lontano… Comunque sia, se vedi che la dieta che stai seguendo non dà i risultati sperati in un senso o nell’altro, il mio consiglio è di parlarne subito con chi te l’ha prescritta, e cercare in tutti i modi di cambiare le cose, in maniera tale da vedere se un altro tipo di approccio alimentare possa migliorare la situazione, perché restare in un punto che ti sembra “morto” non faciliterà le cose… Quindi, se vedi che le cose non vanno, cambia!... Non lasciar passare troppo tempo… A lottare s’inizia sempre da subito… Ti abbraccio stretta…

@ Balua – Penso di sì, perché no?!... Non si tratta poi tanto di “dimagrire” o “ingrassare”, quanto di ritrovare una condizione fisiologica e sana per il nostro organismo… Nella consapevolezza che il nostro corpo è tarato su un proprio specifico set-point di peso attorno al quale si verificano oscillazioni abbastanza contenute, e che quello è l’unico peso che ci può far stare in salute… Ed è il nostro corpo a dircelo…

@ Nymph – No, bella, sono io che ringrazio te… E sono d’accordo: l’ “intuitive eating” sarebbe proprio una “soluzione ideale”… non valida per tutte, certo, perché non si può mai fare di tutta l’erba un fascio, ma comunque una buona soluzione… E spero davvero con tutta me stessa che tu riesca a seguire il tuo regime alimentare equilibrato, perché non c’è niente di meglio… Ascolta il tuo corpo e le tue sensazioni… Lui sa sempre qual è la cosa giusta… Ti abbraccio forte fortissimo…

Veggie ha detto...

@ Ariel – Come ho scritto, può essere un’alternativa, ma è ovvio che non vada bene per tutte… Ogni persona è differente dalle altre, e per ognuna di noi funzionano cose diverse… Ripeto che è un tipo di alimentazione che, per motivi opposti ai tuoi, neanche per me andrebbe bene… Ma se anche una sola persona che non ha mai sentito parlare di “intuitive eating”, leggendo il mio post pensasse che per lei potrebbe essere okay e provasse a fare un tentativo, ecco, io avrei raggiunto il mio scopo…
P.S.= Grazie per l’in bocca al lupo… Detto da una futura collega che mi precede negli studi, mi fa particolarmente piacere… Anche se non ho colto la battuta di “Greys Anatomy” perché non ho mai seguito questa serie… ^^” Comunque GRAZIE… ^___^

@ Imperfect – Bè, magari può essere più utile di quanto non credi… Prova a fare un tentativo… potrebbe anche funzionare, no?!... Alla peggio, per lo meno ti sarai data una possibilità… Un baciottolo!...

@ DarkSecretInside – Sì, è vero, anche se tu la mangiassi non farebbe niente… Il nostro corpo ha un’ottima omeostasi, è tarato su un proprio peso bio-fisiologico e tende a mantenerlo salvo piccole oscillazioni… Ed è estremamente difficile modificarlo… Quindi dovremo forse imparare semplicemente a fidarci un po’ di più delle sensazione del nostro corpo… ^__^

@ Anonima – No, purtroppo non è affatto semplice… Ci vuole tempo e pazienza… Tanto tempo e pazienza… e, magari, anche l’aiuto e il supporto di una persona esperta in materia che ci accompagni soprattutto nei primi passi…

@ Alison – Sai, quello che stai provando in questo momento a un nome… Si chiama “dismorfofobia”… e consiste, appunto, nel non riuscire a vedersi per come si è veramente… E’, in un certo senso, un “effetto collaterale” dell’anoressia… Dovuto ad uno squilibrio nel dosaggio dei neurotrasmettitori… Vedrai che quando riuscirai nuovamente a seguire un’alimentazione regolare, e il tuo metabolismo si sarà riassestato, tutto il tuo corpo si regolarizzerà e si armonizzerà, e allora la tua mente non ti farà più questi “scherzi”… In quanto allo scrivere solo quando è il momento giusto, sono d’accordo con te… Non si può far passare un messaggio positivo quando noi per prime non ci sentiamo in umore positivo… Quindi prenditi tutto il tempo di cui senti d’aver bisogno… E non smettere mai di combattere…

@ Frufrupina – Ballare? Non fa proprio per un’imbranatoccia come me… Comunque, grazie per le tue parole… sei sempre dolcissima… Ti abbraccio…

@ Musidora – Sì, infatti, penso che sia più adatto per chi ha già fatto un buon pezzo di ricovero e sta cercando di distaccarsi dall’ “equilibrio alimentare” prescritto dai dietisti… Però c’è che fin da suto si sente “stretto” l’ “equilibrio alimentare”, e allora questo tipo di alimentazione potrebbe essere un valido modo per “mediare” tra i 2 estremi… Non sapevo di questo studio sul bambini, cavoli, è molto interessante! Sì, penso anch’io che i bambini abbiano un istinto che li porta a fare scelte alimentari giuste… forse semplicemente l’istinto di sopravvivenza… Ah, quante cose dovremmo imparare dai bambini…

Veggie ha detto...

@ Jonny – Non nego che sia difficile… Non nego che, effettivamente, dopo tanta “cerebralizzazione” del processo di nutrizione, ascoltare le nostre esigenze fisiologiche sia estremamente difficile… Io stessa penso che senza un “equilibrio alimentare” da seguire ricomincerei a restringere… Però non credo che non abbiamo mai saputo come mangiare… prima che tutta questa follia avesse inizio… forse non lo sapevamo, però andava bene così… Non fraintendermi, non credo che sia possibile tornare indietro nel tempo… quello che abbiamo distorto non lo riaddirizzeremo… forse non torneremo mai ad avere un rapporto “normale” col cibo… Ma possiamo cercare di fare in modo di naturalizzarlo quanto più possibile… sì, io penso che questo possa essere considerato un traguardo raggiungibile…

@ Duccia – Personalmente, in realtà non ho mai fatto distinzione tra cibi “buoni” e “cattivi”, però, a parte questo, ho afferrato il concetto… Il corpo è sempre il primo attore delle nostre sensazioni, visto che comunque fin dalla nascita per istinto di sopravvivenza, anche quando la rete neuronale non è ancora coscientemente sviluppata, opera le scelte che sono più vantaggiose… quelle che, appunto, assicurano la sopravvivenza… E’ nel momento in cui questo meccanismo si distorce che risulta difficile ritornare indietro… Mente e corpo sono inscindibili, questo è assolutamente vero… si condizionano a vicenda… Quello che dovremo imparare, allora, forse è semplicemente a trovare un compromesso…

@ Chiara Rizzello – Tesoro, ti ringrazio tantissimo per il link! Bisogna sempre unirci e darci una mano tutte insieme… perché è proprio vero che l’unione fa la forza!!

@ Pupottina – Io ne sono pienamente convinta, guarda! Dopo tanti anni di anoressia ascoltare il linguaggio del corpo diventa una cosa estremamente difficile, pertanto la cosa migliore da far, almeno in un primo momento, è farsi aiutare da una persona esperta in tema di alimentazione… che magari ci possa anche insegnare delle strategie per riappropriarci, a poco a poco, della capacità di “sentire” il corpo…

@ Incontro alla luce – Non ho ancora controllato la casella e-mail… Appena ho modo di farlo ti faccio sapere… Un abbraccio…

@ Vele/Ivy – Sì, penso che sia una sorta di “percorso finale” per aiutare a svincolarsi dall’ “equilibrio alimentare” prescritto dal dietista… Ma ci sono persone che fin dall’inizio hanno difficoltà a seguire l’ “equilibrio alimentare”, perciò peso che per queste persone potrebbe essere fin da subito un’ottima integrazione…

@ Lusia – Proprio perché ritrovare l’equilibrio è difficile, possiamo utilizzare questo metodo sotto il supporto e la supervisione di un dietista/nutrizionista, per cercare di sfruttarne i vantaggi… Gli estremi, sì, sono fin troppo facili da ottenere… adesso dobbiamo imparare ad abbandonare questa dicotomia e a sopravvivere stando in mezzo…

 
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