martedì 28 dicembre 2010
R.I.P. Anoressia
Dopo tanti anni trascorsi completamente in balia dell’anoressia, dopo tanti ricoveri, è arrivato un momento in cui mi sono resa conto che il mio modo di guardare alla vita era cambiato talmente che non sarei mai stata più nuovamente in tutto e per tutto attivamente anoressica.
Mi sono accorta che nella mia vita c’era molto di più di quello che l’anoressia aveva promesso di darmi senza poi concedermelo veramente: molte cose che avrei voluto fare, molte opportunità da tenere in considerazione, molti obiettivi da raggiungere, molti sogni da realizzare… un futuro così scintillante che avrebbe quasi potuto accecarmi.
Mi sono accorta che, se veramente lo volevo e m’impegnavo lottando con tutta me stessa, nella mia vita non ci sarebbe stato più posto per le tutte le ossessioni dell’anoressia, le sue distorsioni, il checking, i ricoveri in clinica, il tempo gettato via nel grip anoressico. Mi sono accorta che la mia vita poteva essere molto più di tutto questo. Così tanto in più che per l’anoressia non ci sarebbe stato più spazio.
Questa realizzazione, questa presa di consapevolezza, avrebbe dovuto rendermi felice. Avrei dovuto essere contenta di aver capito che non sarei più riscivolata totalmente nella completa oscurità dell’anoressia.
Eppure – abbastanza ironicamente – tutto quello che ho sentito è stato un gran senso di vuoto. Mi sono sentita addolorata come se mi fosse stato strappato un pezzo di me stessa. Ho provato un serpeggiante senso di panico, tanta tristezza, un enorme, terrorizzante senso di vuoto.
Mi sono chiesta chi fossi. Dopo così tanto tempo… Senza l’anoressia, senza questa etichetta, senza questa identità, senza quegli obiettivi… cos’era rimasto di me?
Ho pianto la perdita dell’anoressia come si piange la morte della persona più cara che si ha.
La sto ancora piangendo.
Com’è possibile?
Come posso sentire fino a questo punto la mancanza di ciò che ha distrutto la mia vita?
Come posso provare dolore per quello che ha tentato di distruggermi dall’interno verso l’esterno?
Come posso piangere quello che mi ha portato via tutto ciò che amavo, tutta la persona che ero, lasciando il mio corpo devastato e la mia anima lacerata?
Perché ne sento la mancanza?
Mi sono forse già dimenticata cosa si nascondeva dietro quel senso di soddisfazione, di appagamento, di controllo, di forza, di onnipotenza? Mi sono forse già dimenticata che erano tutte bugie che l’anoressia mi raccontava? Mi sono forse dimenticata quel dolore che cercavo di negare persino a me stessa, quelle lacrime non piante, quell’agonia emozionale, quella disperazione nel non poter sfuggire a me stessa, ai demoni della mia testa?
Anoressia…
Mi manchi.
Ti odio.
Mi manchi.
Ti odio.
Non tornerò nella tua oscurità.
Non tornerò indietro.
L’anoressia mi tenterà giorno dopo giorno, per il resto della mia vita, con tutte le meravigliose sensazioni che mi ha fatto provare, con tutto il modo in cui mi ha fatta sentire… Mi stuzzicherà continuamente con la voglia di riprendere a restringere, con quel senso di controllo su ogni minimo dettaglio della mia vita che mi faceva sentire di avere, con la ricerca di quella fisicità che ho sempre desiderato per stare bene con me stessa…
Ma non tornerò indietro.
Perciò, anoressia… Riposa In Pace.
Mi sono accorta che nella mia vita c’era molto di più di quello che l’anoressia aveva promesso di darmi senza poi concedermelo veramente: molte cose che avrei voluto fare, molte opportunità da tenere in considerazione, molti obiettivi da raggiungere, molti sogni da realizzare… un futuro così scintillante che avrebbe quasi potuto accecarmi.
Mi sono accorta che, se veramente lo volevo e m’impegnavo lottando con tutta me stessa, nella mia vita non ci sarebbe stato più posto per le tutte le ossessioni dell’anoressia, le sue distorsioni, il checking, i ricoveri in clinica, il tempo gettato via nel grip anoressico. Mi sono accorta che la mia vita poteva essere molto più di tutto questo. Così tanto in più che per l’anoressia non ci sarebbe stato più spazio.
Questa realizzazione, questa presa di consapevolezza, avrebbe dovuto rendermi felice. Avrei dovuto essere contenta di aver capito che non sarei più riscivolata totalmente nella completa oscurità dell’anoressia.
Eppure – abbastanza ironicamente – tutto quello che ho sentito è stato un gran senso di vuoto. Mi sono sentita addolorata come se mi fosse stato strappato un pezzo di me stessa. Ho provato un serpeggiante senso di panico, tanta tristezza, un enorme, terrorizzante senso di vuoto.
Mi sono chiesta chi fossi. Dopo così tanto tempo… Senza l’anoressia, senza questa etichetta, senza questa identità, senza quegli obiettivi… cos’era rimasto di me?
Ho pianto la perdita dell’anoressia come si piange la morte della persona più cara che si ha.
La sto ancora piangendo.
Com’è possibile?
Come posso sentire fino a questo punto la mancanza di ciò che ha distrutto la mia vita?
Come posso provare dolore per quello che ha tentato di distruggermi dall’interno verso l’esterno?
Come posso piangere quello che mi ha portato via tutto ciò che amavo, tutta la persona che ero, lasciando il mio corpo devastato e la mia anima lacerata?
Perché ne sento la mancanza?
Mi sono forse già dimenticata cosa si nascondeva dietro quel senso di soddisfazione, di appagamento, di controllo, di forza, di onnipotenza? Mi sono forse già dimenticata che erano tutte bugie che l’anoressia mi raccontava? Mi sono forse dimenticata quel dolore che cercavo di negare persino a me stessa, quelle lacrime non piante, quell’agonia emozionale, quella disperazione nel non poter sfuggire a me stessa, ai demoni della mia testa?
Anoressia…
Mi manchi.
Ti odio.
Mi manchi.
Ti odio.
Non tornerò nella tua oscurità.
Non tornerò indietro.
L’anoressia mi tenterà giorno dopo giorno, per il resto della mia vita, con tutte le meravigliose sensazioni che mi ha fatto provare, con tutto il modo in cui mi ha fatta sentire… Mi stuzzicherà continuamente con la voglia di riprendere a restringere, con quel senso di controllo su ogni minimo dettaglio della mia vita che mi faceva sentire di avere, con la ricerca di quella fisicità che ho sempre desiderato per stare bene con me stessa…
Ma non tornerò indietro.
Perciò, anoressia… Riposa In Pace.
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30 commenti:
Tu ce l'hai fatta.
Tu ce l'hai fatta.
Tu ce l'hai fatta.
Ed io? Io no.
Mi sto arrendendo ogni giorno di più, mi mancano le forze persino per sopravvivere e per sbattere la testa al muro sperando di rinsavire.
Mi sento però molto orgogliosa. Orgogliosa di avere un esempio da seguire come te, con la speranza di riuscire anche in piccola percentuale a divenire forte e coraggiosa come te. Un giorno ci riuscirò. Un giorno molto, molto, molto lontano. Ma non ora. Ora sono proprio una povera fallita.
Ti abbraccio forte e ti ringrazio come sempre di tutto.
Ti manca perché era diventata parte di te...e non possiamo dimenticare in tutto e per tutto ciò che siamo stati.
Come quando amiamo un uomo che ci ha fatto tanto male: anche se l'abbiamo lasciato o è stato lui a lasciare noi...non lo dimentichiamo.
Perché, forse sbagliando o forse no, l'abbiamo amato.
Di un amore sbagliato, o forse no.
Forza così, Veggie...sempre così!
A volte si dà forza a ciò che ci fa stare male perché lo poniamo come leit-motiv delle nostre giornate anche quando non ci domina più.
Tu ce l'hai fatta ed è questa la cosa più importante. Se davvero senti che è "morta" l'anoressia, sotterrala come si fa ad un vero funerale. Rimarrà sempre lì, ma non pensarci perché col pensiero diamo la forza.
Staccati come se tu fosti un neonato appena partorito a cui viene tagliato il cordone ombelicale. Ti rimarrà un piccolo segno però ti potrai nutrire da sola e non è poco.
Queste tue parole, queste difficoltà, rimpianti, nostalgie, dubbi, tentazioni,.. sono il segno che tu hai vinto - e sii certa di questo- non una battaglia, ma bensì l'intera guerra. Questi tuoi pensieri sono i vani e ridicoli tentativi dell'anoressia di riprenderti con sè. ma persino Lei sa che questi suoi sforzi, anche se allettanti, sono e saranno sempre inutili.
HAI VINTO
HAI VINTO
HAI VINTO, Veggie.
Convinci te stessa di queste parole, perchè sono la meravigliosa verità. Ripeti a te stessa ogni mattina che tu sei la guerriera che è riuscita, anche se con aspre difficoltà, a VINCERE. Vincere l'anoressia, la sua odiosa bellezza, la sua terrificante e meravigliosa senzasione che era in grado di offrirti ogni giorno. Alzati la mattina dando un pugno ogni giorno più convinto alla bestia che tu, davvero TU, sei riuscita a sconfiggere. So che ognuna di noi, se riuscirà a lottare con tutte le sue armi, sarà capace di eliminare l'anoressia dalla sua mente e dalla sua vita, riprendendosi la libertà che ingiustamente le è stata confiscata con inganno.
Ti abbraccio guerriera, e sono davvero anziosa di potermi svegliare un domani (spero molto vicino) ed essere in grado di sferrare un potente pugno all'anoressia come te puoi già fare.
Giù" :)
Si ti manca, forse ti mancherà sempre ma tu hai avuto il coraggio di lottare, di dire basta, di uscire dal tunnel dell'anoressia perchè sappiamo tutte quanto sia difficile uscirne ... hai dimostrato un'enorme forza di volontà, e stai vincendo.
Continua a lottare fino alla fine, sei a un passo dalla vittoria.
Un abbraccio
Mi manchi.
Ti odio.
Mi manchi.
Ti odio.
Molto vera questo misto di odio e mancanza che si prova nei confronti dell'anoressia, penso che sia impossibile eliminare del tutto la parte nostalgica però è possibile non farla prevalere sull'odio della malattia, e quindi - l'amore - nei confronti della vita e forse anche per noi stesse :)
quindi : Anorexia must die!
Hai vinto ogni volta che ti permetterai di vincere.
Ti abbraccio Veggie e ti auguro un anno nuovo raggiante più che mai!
Grazie per esserci,
M.
Clap clap clap solo applausi per te!
Cazzo.
Oh, cazzo.
Ho letto e riletto e riletto e riletto questo post.
E poi, l’improvviso, ho pensato che è cominciato. Non so che cosa, ma qualcosa è cominciato. Uno sparo nel silenzio, ecco. Solo uno sparo, poi tutto tace di nuovo. Però quello sparo c’è stato. E qualcosa rimane. White noise. La stessa mancanza di sincronia tra suono e luce quando c’è un tuono.
Questo post, cazzo, proprio oggi.
Oggi, e l’aria che respiro è identica a quella di anni fa, con tutte le stronzate fatte alle spalle, l’anoressia subito davanti, ed un abisso al centro. Tutto sempre così faticoso, così difficile da far passare per le narici, per la gola, per la retina. Anche adesso la dannata anoressia mi tiene sotto assedio, e non riesco a vedere altro che passato e presente come una matassa informe che non ha futuro. Tra tutte le schifezze della mia vita è passata anche l’anoressia, e dentro di me non passa, resta e basta. Per il resto, c'è la notte.
Se la verità fa più male di una bugia, penso che la prima sia comunque preferibile, a questo punto. In effetti è vero, l’anoressia non era la verità, era una bugia. È stato bello, non ha fatto male. Ma la verità è saltata fuori dopo, salta fuori adesso. E fa molto più male di quel che forse avrebbe fatto se fosse saltata fuori fin dall’inizio.
Oggi, poi oggi questo post. In questa giornata di merda. E qualcosa che si spezza dentro.
Quanta vita che ho buttato a puttane. Quante stronzate che ho fatto. Tra comunità, Ser.T, cliniche per DCA, ricoveri, pre-ricoveri, post-ricoveri, autolesioni, suicidi premeditati, sconfitte rimandate e poi riattese. Avrei voluto spesso darci un taglio definitivo. E invece avanza ancora, anche per me, questo strano tempo. Non avrei mai pensato di poter arrivare alla mia età in questo stato. Non avrei mai detto neanche di arrivarci. Ho desiderato che tutto si fermasse prima. Ho lasciato morire le ore, scivolare i giorni, assopire i minuti, perdendo tutto ma mai ciò che avrei voluto perdere: la vita, la sua inquietudine, la sua angoscia, le sue stronzate, il suo dolore insopportabile.
Oggi c’è questo post.
Oggi ho un anno in più e non so ancora niente. Quand’ero più piccola avevo l’idea che a quest’età sarei stata libera, l’idea che avrei raggiunto un equilibrio. Eccomi ora, arrabbiata e disillusa, testarda ed inconclusa, ora che ho perso anche la ragione del viaggio.
(...)
(...)
Non mi va più di lottare così.
Di sforzarmi ad ogni sospiro.
Di prendermi in giro.
Di odiarmi.
Di non concedermi mai niente perché potrei tradirmi.
Ma non importa, perché non importa a nessuno. Oggi mi faccio tanti auguri. Oggi sfodero falsi sorrisi allo specchio. Copri le ferite col maglione, Jonny, e stai attenta che anche la pioggia ti ferisce.
Dietro e davanti, alla fin fine, vedo il niente. Questa non posso essere io. Questa non può essere la mia vita. Voglio – e mi tremano le mani mentre lo scrivo, sto continuando a premere le lettere sbagliate sulla tastiera – cambiare le cose. Oh, cazzo, lo scritto sul serio, cazzo. Voglio. Cambiare. Le. Cose.
(Voglio-non voglio, desidero-temo che s’intrecciano tra loro e io non so che pensare.)
Ho fatto così tante stronzate. Ne ho passate così tante. Mi sono infilata nella merda un numero pressoché infinito di volte. Completamente KO. Eppure. Eppure sto qui a scrivere. E leggo post come quello di oggi. E m’infilo nel calendario, nei video. E all’improvviso sento che ho voglia di cambiare le cose. Da una parte penso che è impossibile, dopo ogni caduta dico: “Basta, resto in terra”. Però… però poi non lo faccio del tutto. Anche se a volte vorrei tanto farlo. Perciò, adesso voglio provare a rialzarmi. Una volta per tutte. Costi quel che costi. From now on.
Non so neanche perché sto scrivendo tutte queste minchiate. Sarà la forza della disperazione.
O della speranza.
Jonny
Grazie per il commento.
Sono davvero onorata del tuo passaggio.
Sei una ragazza forte.
Quel mostro l'hai già sconfitto tante volte. Se dovesse mai ribussare alla tua porta sarai pronta ad affrontarlo con più esperienza e determinazione.
Non lasciamo che l'anoressia ci renda la vita più difficile.
La realtà in cui viviamo è già abbastanza complicata da affrontare. Abbiamo tantissimi nemici, non creiamocene degli altri.
Un bacio.
Veggie, scrivo anche qui la risposta al commento che mi hai lasciato ieri.
Il mio medico possiede una buona dose di ironia ed insieme ci divertiamo a ridere di argomenti abbastanza "tragici". Devi sapere che i miei capelli sono sempre stati molto invidiati dalle mie amiche e lui, rendendosi conto del mio disagio nel perderli, ci ha scherzato su con quella battuta. Ad agosto ero un vero straccio a livello fisico: il caldo misto alla denutrizione mi stavano ammazzando - o forse, più semplicemente, ero io che mi stavo ammazzando come oggi. Data la situazione - avrei iniziato la terapia solo a settembre, ma mia madre ed ilmedico erano già in contatto -, non mi venne imposto di mangiare, bensì di bere Meritene; credimi, non era affatto un pasto sostituivo, però quelle 250kcal erano una bomba di sangue al cervello sia per le calorie che contenevano (mi spaventavano, ovvio) e sia perché ero riuscita a riacquistare un po' di lucidità. A distanza di un anno dall'entrata in quel tunnel, era in quei momenti che realizzavo quanto in basso fossi caduta e cosa realmente mi avesse colpito. Sì, magari prima ammettevo di possedere qualche "leggero problemino" con il cibo...ma nulla più. Vedi, credo sia già troppo tardi: mi sono resa conto di quanto la malattia doni esclusivamente sentimenti ed emozioni illusori proprio ad agosto, quando disperata piangevo di fronte al piatto di trofie al pesto preparate dalla mia nonna supplicandola di aiutarmi a non morire. Ero disperata.
Ricordo ancora quando la goccia fece traboccare il vaso quell'agosto del 2009: mi ero ritrovata sola, senza amici, senza più il mio fidanzato, con un padre che non vedevo da più di un anno, con l'amara consapevolezza dell'odio che le mie sorellastre provavano - e tutt'ora provano - nei miei confronti, vuota più che mai, con tutto il dolore dei rifiuti affettivi e delle violenze subite in passato. Soprattutto, però, con quasi 90 kg di peso dovuti ad un farmaco che erroneamente mi era stato prescritto. Ho perso 40 kg. Sì, QUARANTA CHILI. Ma il peso del mio vuoto si è moltiplicato infinite volte.
"Arrivo a 70 kg."
"No, meglio 65."
"60 kg sarebbero perfetti per la mia altezza"
"58 ancora meglio!"
"55, dai!"
"50, 50!"
"48 e mi fermo!"
...
Vedi perché affermo di conoscere bene la falsa amica che ci unisce? Come se non bastasse il discorso attinente al peso, la malattia ha risucchiato completamente tanto altro: le amicizie, il piacere dello studio, il piacere di uscire per le strade di Roma piene di colori, di profumi e di persone, il rapporto con mia madre, la capacità di emozionarmi, la voglia di costruire un futuro tutto mio, l'ultimo abbraccio di mio padre, la capacità di vedere il mondo a modo mio con dolcezza e fiducia, lo sguardo vivace, il piacere di gustare una cioccolata calda davanti al caminetto. Mi ha tolto la vita ed io sono disperata. A quanto pare ancora non abbastanza per un colpo di reni deciso che mi faccia scattare in piedi per prendere a cazzotti questa stronza ogni giorno. Sto provando a costruirmi dopo anni in cui credevo di star bene quando invece era solo apparenza... L'anoressia e la bulimia sono per me una naturale conseguenza, lo ripeterò sempre. Tra un tentato suicidio a 16 anni, una fuga di casa a 8, le pugnalate all'anima costanti delle mie sorellastre, le mani chiuse nell'armadio dai miei compagni di classe alle medie, le botte dei miei compagni e di mio padre... Mi sta salendo la nausea, eppure non è che solo una piccola parte della mia "vita".
Continuo ad essere disperata. Spero un giorno abbastanza da riuscire a combattere veramente.
Posso dirlo? Dopo aver letto questo post sono scoppiata a piangere. Mi ha fatto rivivere delle emozioni fortissime, forse perché condivide le stesse sensazioni che provo io rispetto alla “mia” bulimia. La voglia di lasciarmela una volta per tutte alle spalle, e la contemporanea paura di lasciarmela una volta per tutte alle spalle. Quel binomio di amore e odio che ancora non riesco a districare.
Forse io, tu, tutte, sentiremo sempre un po’ la mancanza del nostro dca; però penso che adesso siamo maturate, cresciute interiormente, e perciò consapevoli di quella che è la cosa giusta da fare… per noi stesse!!!!!! E perciò sappiamo che quel senso di mancanza non è neanche lontanamente paragonabile alla distruzione che il dca avrebbe portato se fosse rimasto sempre perennemente presente nelle nostre vite.
Dobbiamo solo imparare a vivere con questo rimpianto, e pensare che comunque siamo riuscite a rialzare la testa di fronte a ciò che minacciava di farcela piegare per sempre, e dobbiamo essere orgogliose di noi stesse per tutto ciò che siamo riuscite a fare e per quello che stiamo ancora facendo!!!!!!
Quindi, continuiamo sempre a combattereeeeeeee!!!!!
Anch’io, adesso, voglio dire alla bulimia: riposa in pace!!!!! Anche se mi mancherai, sarò capace di andare avanti senza di te!!!!!!
A Jonny: Non sono per niente originale, oggi, ma devo dirti che sono scoppiata a piangere di nuovo quando ho letto le tue parole. Mi hanno veramente mosso. Ti auguro con tutto, tutto, tutto il cuore di riuscire ad intraprendere una volta per tutte questa battaglia e riuscire a stare meglio con te stessa!!!! Dai che ce la si fa!!!!!!!!!! Forza forza forzaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Veggie sei tu la vincente, nostante il senso di vuoto, nonostante la malinconia, nostante le mille trappole e tentazioni che l'anoressia può farti..sei tu quella che vinci.
Ammiro la forza con cui ti esprimi, ammiro il fatto che tu sia riuscita a guarire...
Perchè si sente che ormai sei sana...si sente da come ti esprimi in ogni post..
non è semplice consapevolezza di ciò che l'anoressia può infliggere, non è solo quello...
E' la decisione, la costanza, la forza, il coraggio e quel pizzico di amore con cui ti esprimi...
E ora che si sà, Lei è morta..goditela la tua vita...
Ti mando un abbraccio,
Ellie.
quel senso di vuoto non sono altro che le solide basi su cui sei pronta a costruire il tuo futuro.
preparati a ricevere quelle splendide esperienze ed emozioni di cui l'anoressia ti ha privata.
ciao cara!
v.
Cara veggie..
Primo: sei fantastica.. Non ti e ci illudi che la strada per la guarigione sia tutta in discesa.. Ma allo stesso tempo sei fortissima e continui a combattere..
Secondo: ogni tanto quando passi da me mi sembra che..come dire..che i tuoi commenti siano sprecati per un blog come il mio.. Non so se comprendi.. Perchè spesso scrivo in momenti di crisi nera, per sfogarmi, e sembra che il mondo mi stia cadendo addosso.. In realtà io qui c'entro poco, per lo meno ora.. Quindi un po' mi sento in colpa a "rubarti del tempo" con i miei post.. Ma allo stesso tempo mi fa piacere..
Non ricordo più dove volessi andare a parare, scusami.. Spero si sia capito qualcosa.. Comunque ti auguro ora un felice anno nuovo, domani parto.. Un abbraccio
E' MORTA IRENE CARO. MOLTI DI VOI LA CONOSCERANNO PER ESSERE STATA LA TESTIMONIAL DI OLIVIERO TOSCANI CONTRO L'ANORESSIA IN QUELLA FAMOSA FOTO DOVE ERA NUDA COI SUOI 31 KG X 1.64 CM
E' morta il 17 novembre ma qui si è saputo solo ora. L'ho vista la settimana scorsa in una puntata di un programma (senz'altro registrato) di Mtv che parlava della bellezza e dei pericoli.
Lei lottava per testimoniare contro l'anoressia, ma il suo fragile corpo non ha retto.
Adesso che sto scrivendo, sto piangendo perché sono sicura che lei aveva voglia di vivere se no non avrebbe fatto vedere il suo corpo nudo.
Non avrebbe intrapreso questa battaglia
Chiedo scusa si chiama Isabelle Caro e aveva 28 anni
Sono due giorni che leggo e rileggo questo post, senza trovare le parole adatte per commentare. Forse perchè avrei potuto scriverlo io in tutto e per tutto, tranne che per le ultime parole: riposa in pace, anoressia. Quando scriverò queste quattro parole avrò già superato la metà del mio percorso, come te, Veggie..te l'ho detto mille volte, forse troppe ma sei fantastica. Una piccola grande guerriera che non si tira indietro di fronte alla vita..e nel nuovo anno cercherò di prendere un pò del tuo coraggio. Oggi sono stata dalla psichiatra e ho finalmente accettato il ricovero alla villa. Massimo una settimana e si libera un posto. E un giorno dirò anch'io, anoressia, bulimia, riposate in pace.
Ti stringo più forte del solito nell'augurarti un anno sereno e con tante cose belle....
Cara Veggie, ricambio con affetto il tuo augurio per un 2011 a misura d'uomo e che possa soddisfare i tuoi desideri.
Un abbraccio.
annarita
Ciao Veggie ricambio di cuore i tuoi auguri!!
Buon 2011, che possa ogni anno essere sempre più bello e ricco del precedente!^^
Il tuo post mi ha fatta riflettere tante volte ci attacchiamo a qualcosa magari nociva come in questo caso, con le unghie e coi denti, senza riuscire a vedere le infinite possibilità che abbiamo davanti.
Spero che tante ragazze trovino il coraggio di fare la tua stessa scelta di dire addio all'anoressia.
un forte abbraccio, Ali*
Veggie, spero veramente che un giorno ti possa NON mancare, ma intanto hai preso una scelta precisa e stai andando benissimo!!
Ti auguro un buon anno nuovo, da vivere con tutta questa forza che ti contraddistingue... un abbraccio!
Ciao..grazie di essere passata..
Complimenti, ce l'hai fatta :)
non voglio caderci, proprio no. Voglio fare le cose per bene, posso immaginare quanto sia stata dura soprattutto ad uscirne.
Sia chiaro, io non sono assolutamente pro ana, mi sembra quasi una follia .-. Ti stimo per la tua forza di volontà :)
non ce la faccio a rispondere..anzi, si..ma ho così tanta confusione in testa e così tante parole che non so in che ordine metterle, come esprimerle..è vero, è difficile staccarsene..quando, mi chiedo (e me lo chiedo sempre), riuscirò ad avere una mente normale? Credo sia impossibile per quelle come noi..almeno non al 100%. Ci sto ricadendo..ed è vero, nonostante il mio lato sano mi rimandi alla mente le continue serate in solitudine, i pianti, il dolore, la paura di morire, il ricovero in ospedale, l'incapacità di solo sopravvivere, la paura di tutto e delle piccole cose, nonostante questo, il mio lato insano procede inesorabile a distruggermi di nuovo..possibile? mi dico. Eh si..non ho la forza di oppormi a ciò che mi sta intorno, che mi ingabbia e di oppormi a questa cazzo di anoressia. Che stavolta non mi inganna, in questo ho imparato qualcosa..stavolta non mi sento euforica e invincibile, anzi, tutto l'opposto, stavolta è diverso, come saranno diverse le ragioni..ma il modo, no, quello è sempre uguale. Come se fossi distaccata..come se la mia mente vedesse dall'esterno, il corpo eseguisse e un'altra parte della mente dicesse che non lo dovrei fare, che mi sto ricacciando in un gran casino. Vorrei scrollarmi di dosso tutto questo, anzi, solo vorrei non basta, non è vero..vorrei essere diversa per non sentirmi sempre piena di tutto e vuota di niente. Un abbraccio Alis_86
è bellissimo ciò che hai scritto.
Sconfiggere i nostri demoni è il primo passo per rinascere.
un abbraccio e buon anno
Daniel
è un bellissimo post questo..
non trovo le parole per commentare.. ma capisco.
ti lascio qui gli auguri per un buon 2011, perchè non riesco a mandarti la mail.. mi è arrivata la tua di Natale, ma non so come mai non mi fa rispondere.. comunque ti ringrazio tanto per avermi pensata.. ^^
un abbraccio
X me l'anoressia è ancora troppo importante.
TROPPO IMPORTANTI I MIEI 37 KG.
Non ce la faccio a dirle addio si lo so amica,sono una fallita ed una illusa ma x me in lei c'è ancora la salvezza....
grazie veggie per tutto e come se ti conoscessi!
Buon Anno da vivere con la forza da leonessa che brilla sempre in te !!!
ti abbraccio
@ Juno – Guarda, io non credo si tratti di “farcela”, anche perché non penso ci siano traguardi od obiettivi prefissati da raggiungere che poi, arrivati lì, oh, fine di tutto quanto… Penso che sia presunzione pensare d’essere arrivate a meta, per il semplice fatto che la vita è tutta un viaggio, e una fine non c’è mai… Perciò, è inutile stare a parlare di fallimenti: piangersi addosso non mi risulta abbia mai aiutato nessuno… oh, sì, ha aiutato a stare ancora peggio e a deprimersi ancora di più… un risultato non esattamente brillante, giusto?!... Inutile, quindi, esattamente come lo è il fare confronti: questa è la vita, questa non è una gara a premi, non conta quanto tempo ci metti, conta il risultato cui arrivi… Una partita di calcio dura 90’ e vince chi fa più goal. Non importa se quei goal li fai nei primi 10’ di gara o negli ultimi 2’… le file si tirano alla fine, non durante il percorso. Tu sei molto più forte e coraggiosa di quello che credi. E non lo dico per dovere di frase fatta, lo dico perché ci credo. Perciò, non sprecare il tuo tempo a darti della fallita… rischi di perdere tempo prezioso che potresti dedicare a cercare di tirare fuori tutta la grinta e la determinazione che hai…
@ Allegra – Il concetto di giusto/sbagliato penso sia sempre tanto arbitrario… Il passato è un dato di fatto: possiamo scegliere se farcene sopraffare o riuscire a guardarvi in maniera prospettica. Non rimpiango quello che ho fatto, e so che sarà sempre parte di me… Ma so anche che non sarà più come prima, o, quantomeno, che ce la metterò tutta affinché non sia più come prima… In fin dei conti, anche questa è una parte di me. E, a suo modo, gliene sono grata.
@ AlmaCattleya – Sicuramente il pensiero è un qualcosa che rinforza le cose… proprio per questo credo nell’importanza del pensiero e della prospettiva positiva di vivere e vedere alle cose… In questo momento, quello che sento è quello che ho trasposto nel post… e vedremo come andranno in futuro le cose…
P.S.= In quanto ad Isabelle Caro… Anch’io ho saputo proprio ieri la notizia, e penso che in futuro scriverò qualcosa al riguardo, anche se devo ancora organizzare le idee… Sono più che certa che anche lei volesse lottare contro l’anoressia (chiunque ci sia passata, alla fin fine, non può che volere questo…), e sebbene disapprovi la sua scelta fatta nel partecipare all’idea di O. Toscani, dedico comunque a questa ragazza silenzio e rispetto…
@ Giù – Io non mi limito a sperare… Io SONO CERTA che quel domani in cui tu sferrerai un pugno all’anoressia è affatto lontano!... Devi solo crederci con tutta te stessa e mettercela tutta in questa lotta… Certo, le cose non cambieranno da un secondo all’altro… ma cambieranno. Con calma, con pazienza, con determinazione, con la voglia di rialzarsi dopo ogni ricaduta… Perché il tempo passa, cambia le cose, anche le pietre diventano rose… e così sarà anche per te, di questo ne sono assolutamente sicura… Devi solo crederci di più, devi solo crederci più forte… Perché tutto può cambiare, la vita può cambiare, e può diventare esattamente come la vorrai inventare…
@ Isibéal – Penso anch’io che mi mancherà sempre… come forse mancherà sempre a tutte noi, nel momento in cui decidiamo di lasciarla per cominciare la nostra lotta… Però, proprio perché lottiamo, possiamo avere per lo meno una consapevolezza… ed è questo che ci porterà – tutte quante, nessuna eccezione – alla vittoria definitiva: la consapevolezza che si può vivere con questo senso di mancanza, e nonostante tutto non farcene sopraffare…
@ Musidora – Hai detto tutto quello che c’era da dire… La penso per filo e per segno come te…
@ sorridente – Ed anche per te, mia cara!... Dai che ce la facciamo a continuare sempre a combattere!...
@ Jonny – Okay, mi hai lasciata senza parole. E lo sai che per lasciare senza parole me ce ne vuole, vero?!... Va bene, da parte i formalismi, lo ammetto: mi sono commossa. Hai scritto delle cose davvero… boh, non le so neanche definire… Tu hai detto che il mio post ti ha toccata dentro, ecco… anche le parole del tuo commento hanno fatto lo stesso effetto su di me. Posso solo immaginare quanto ti sia costato scriverlo… e posso solo ringraziarti per questo. Abbiamo distrutto tanto, se ci guardiamo alle spalle… abbiamo sprecato un sacco di occasioni… ci siamo allontanate da tutto e da tutti per dimostrare (ma a chi, poi?... forse solo a noi stesse…) di non aver bisogno di niente e nessuno… e abbiamo finito per inchiodarci spalle al muro, impossibilitate tanto ad andare avanti quanto a tornare indietro… Eppure, vedi, eppure qualcosa resta ancora. Io non so se sia disperazione, speranza, o che altro… però c’è. È ciò che ti ha fatto scrivere questo commento, qualsiasi cosa sia. C’è.
“V’invidio perché avete il coraggio di vivere”
Te lo ricordi? E’ stato il primo commento che hai lasciato sul mio blog, più di 2 anni fa… 2 anni… e guarda cos’hai scritto adesso. 2 anni… e guarda quante cose sono cambiate… Tu ce l’hai il coraggio di vivere, ce l’hai eccome… devi solo tirarlo fuori… e stringere i denti. Perché la vita è una lotta continua, per qualsiasi cosa… e non è vero che volere è potere, per lo più bisogna farsi un culo così e le cose non riescono comunque dritte come le vorremmo… Ma, pian piano, qualcosa si può fare. La vita non cambia, ma noi possiamo farlo. Possiamo scegliere nuovi occhi con cui guardare. Possiamo decidere di combattere. Tieni stretto questo commento che hai scritto. Tieni stretta questa grinta che hai tirato fuori spingendola nella giusta direzione… perché è ciò che ti porterà avanti. From now on… costi quel che costi. Metticela tutta. E non mollare, soprattutto quando ti verrà voglia di mollare. Tu ce la puoi fare. CE LA PUOI FARE. E, se come dici tu, sono tutte minchiate, fottitene. Ce la puoi fare a prescindere.
P.S.= Sebbene ampiamente in ritardo… buon compleanno…
@ ..Mai natA.. – L’hai detta, la vita è davvero difficile da affrontare… ci vuole un discreto equipaggiamento… (altrimenti detto, dalle mie parti, “coglioni e controcoglioni”)… ma se riusciamo a combattere contro l’anoressia, forse questo potrà aiutarci a farci i muscoli anche verso altre difficoltà, no?!... Intanto, diamoci dentro!... Grazie mille per le tue parole…
@ Wolfie – Grazie mille per le tue parole, tesoro… Io credo davvero che si possa vivere sempre combattendo il DCA… e vivere una vita molto più piena e più ricca e più degna d’essere vissuta rispetto a quando eravamo intrappolate nelle spire soffocanti del DCA… Continuiamo sempre a combattere, mi raccomando… Io sono qui che combatto al tuo fianco… sempre.
@ Ellie – Uscire, entrare… diciamo che sono per strada… sono per strada e sto camminando. Una volta tanto, non più nella direzione dell’anoressia… Se sarò destinata a vincere o a perdere, questo lascio che sarà la vita a dirmelo…
@ Love comes close – O, forse, solo un semplice frammento di me… come altri millemila che fanno di me la persona che sono stata, che sono e che sarò…
@ Iwillbe – Ma scherzi?!... Tu c’entri tantissimo eccome!... Pensa: se non c’entrassi niente, se ti sentissi estranea, se non volessi combattere…. Saresti tu a non perdere tempo a scrivere qui. E invece ci stai dentro, e questo credo voglia dire qualcosa, no?!... E figurati se il leggere i tuoi post e commentarli mi ruba tempo! Ci mancherebbe!... Guarda, io studio e lavoro, e di tempo libero non è che ne ho a bizzeffe… perciò, se parte lo impiego per scrivere sul tuo blog, credimi se ti dico che sono più che convinta che ne vale la pena… è anche per potersi sfogare e aiutare reciprocamente che si può usare un blog, no?!... E’ vero, la nostra non è una strada in discesa e tanta ce n’è ancora da fare… Ma la possiamo percorrere insieme e sarà un po’ più facile, non credi?!... Un bacio!...
@ Aisling – Tesoro, non sai quanto sono felice ed orgogliosa di te per il percorso che stai facendo!... Tu sei millemila anni-luce avanti a me, fidati!... E il coraggio e la grande forza di quello che stai per fare ne è la più palese dimostrazione!... Dai, che inizierai questo 2011 alla grande… e vedrai che in un futuro non troppo lontano, le tue parole saranno analoghe alle mie…
@ Annarita – Grazie carissima, altrettanto!...
@ Alice*** - Hai ragionissima, tante volte ci attacchiamo a qualcosa di nocivo… e più lo è, più ce ne attacchiamo… con quella tenace disperazione cui ci si attacca solo alle cose che fanno male… Forse perché, in quel momento, ci sembra l’unica possibilità…
@ Vele/Ivy – Io credo che avere la possibilità di scegliere sia uno dei nostri punti di forza… scegliere da che parte stare. Io ho fatto comunque la mia scelta… e spero sarà quella di molte altre ragazze…
@ Giuls – No, grazie a TE per essere passata!... Se vuoi “fare le cose per bene” – il che mi sembra più che giusto! – perché non provi a rivolgerti a una dietista?... Così potrai perdere peso in maniera sana e fisiologica, essendo guidata da una persona esperta… Purtroppo entrarci è inaspettatamente facile e uscirne maledettamente difficile… Io però sto continuando a provarci… e spero che tu ti farai aiutare per evitare proprio di entrarci… Ti abbraccio!...
@ Alis – Sono d’accordo con te sul fatto che per quelle come noi sarà impossibile avere una mente “normale” al 100%... (anche se qui potrei fare una lunga disquisizione sul concetto di “normale”, che vedo come estremamente soggettivo…)… Però credo sia anche possibile tornare ad acquisire una cera normalità… intesa come normalizzazione. Dici che ci stai ricadendo, ma non è del tutto vero… pensaci: l’hai messo giù a chiare lettere in questo commento. Hai razionalizzato. Hai preso coscienza. Sei consapevole di quello che di pessimo ti aspetterebbe tornando nelle braccia dell’anoressia… e il tuo “lato sano” lo percepisci e ti permette di ragionare… Vedi? Sai andata oltre. Non sei più una bambolina nelle mani dell’anoressia. Sei una persona consapevole. Ed è semplicemente per questo che non ci ricadrai. Che continuerai nonostante tutto a combattere. Forse ci sarà una parte di noi che, per tutta la vita, desidererà essere diversa da quelle che siamo… ma la vita non cambia. Siamo noi che cambiamo. Se usiamo gli stessi occhi, continueremo a vedere le stesse cose ovunque andremo… Ma crescere, capire, razionalizzare una ricaduta, non farne un dramma, e poi rialzarsi e tornare a combattere… ecco, è questo che ci cambia, e che farà di noi le persone che vorremo essere.
@ Daniel – Ti ringrazio… anche se, secondo me, non si tratta di una rinascita, ma piuttosto di un cammino che, anziché interrompersi, può provare a continuare…
@ FrammentoDiCristallo – Grazie tesorino!... Grazie a te per essere passata e per le tue parole!... Ti auguro un 2011 pieno di serenità… e ti abbraccio forte forte…
@ Francesca – Sì, sei una fallita e un’illusa, e lo sai perché? Perché sei convinta di esserlo. E lo resterai fino a che ne sarai convinta. Fino a che ti rifiuterai di guardare in faccia la realtà, fino a che farai finta di credere che quello che ti distrugge è quello che ti potrebbe salvare, allora resterai un’illusa e una fallita… Ma siccome sono continua che tu sia una persona in gamba, io credo che prima di tutto dovresti smetterla di vederti come una che ha perso in partenza: è l’unico modo per perdere veramente. Viceversa, prova a fare un passo avanti. E ti accorgerai che, sì, la salvezza ce l’hai davvero a portata di mano… e la raggiungerai esattamente quando smetterai di vederti come una fallita e un’illusa, e rinuncerai alle bugie dell’anoressia scegliendo la verità della vita. Ti abbraccio forte anch’io, e ti auguro il 2011 migliore del mondo…
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