venerdì 27 aprile 2012
Cose peggiori del riprendere peso
Il post di oggi è ispirato a un post che ho letto sul blog di una ragazza americana.
La ragazza in questione, in lotta contro l’anoressia e con il costante timore di prendere troppo peso, ha stilato un lista delle cose che reputa comunque peggiori del riguadagnare chili.
Penso che sia un’idea molto propositiva ed utile: mettere a fuoco che, per quanto riprendere peso possa essere, a suo modo, certamente ansiogeno, ci sono molte cose che sono peggiori di qualche chilo in più. E sono cose che accadono se si resta qualche chilo in meno. Perché è vero: a volte quando si è nel pieno di un DCA si ha l’erronea sensazione che è l’essere “troppo grasse” che ci impedisce di fare tutto nella vita… eppure, in effetti – e lo dico per esperienza personale – anche l’essere troppo magra impedisce di fare tutto.
Credo sia davvero importante renderci conto di questo, e perciò quello che vi invito a fare oggi è stilare la vostra personale lista di ciò che c’è di peggio del dover riprendere peso.
Se vi va, lasciate la vostra lista nei commenti di questo post!
Comincio io, con la mia lista, e dunque…
50 cose peggiori del riprendere peso
1) Non andare in pizzeria con gli amici
2) Non andare fuori con gli amici
3) Non avere amici
4) Essere costantemente in ansia
5) Pianificare tutto quello ciò che c’è da fare nel corso della giornata
6) Pianificare cosa, dove e quanto mangiare
7) Andare nel panico se il piano non è rispettato
8) Realizzare che un piatto di spaghetti aveva più controllo sulla mia vita di quanto non ne avessi io stessa
9) Essere fissata con disgusto da qualcuno per l’eccessiva magrezza
10) Fregarsene di essere fissata con disgusto da qualcuno per l’eccessiva magrezza
11) Rompere le promesse con tutti, specialmente con me stessa
12) Dire bugie a tutti, specialmente a me stessa
13) Non andare al mare/in piscina per la vergogna di dovermi mettere in costume
14) La persona che mi piace che mi dice che non sono un granché perchè sono troppo magra
15) Non poter fare sport per l'eccessivo sottopeso
16) Osteoporosi
17) Infertilità
18) Controlli su controlli dalla dietista
19) Non riuscire a guardarmi allo specchio...
20) ...ma guardarmi in ogni superficie riflettente attraversata
21) Sentirmi in colpa
22) Sentirmi in colpa perchè mi sentivo in colpa
23) Inventare scuse
24) Odiarmi
25) Farmi del male
26) Far preoccupare gli altri per me
27) Essere in fondo preoccupata anch’io per me stessa
28) Vivere secondo regole arbitrarie imposte da me stessa
29) Litigare costantemente con me stessa
30) Non riuscire a badare a me stessa
31) Digestione a puttane
32) Metabolismo idem
33) Perdere la mia identità per l’anoressia
34) Abbassare le aspettative
35) Nascondere e negare
36) Deludere tutti, soprattutto me stessa
37) Miglioramento-ricaduta, miglioramento-ricaduta, miglioramento-ricaduta…
38) Dover rispondere sempre alle stesse domande…
39) … e dare sempre le stesse risposte
40) Basare l’autostima sulla capacità di restringere l’alimentazione
41) Andare a fare tirocinio in ospedale e sembrare più malata dei pazienti
42) Perdere la sanità mentale
43) Non sapere se mi sarei svegliata la mattina successiva
44) Non sapere se avrei voluto svegliarmi la mattina successiva
45) Perdere la libertà
46) Perdere l'autonomia
47) Perdere il controllo
48) Perdere tutto ciò che rende la vita degna d'essere vissuta
49) Perdere me stessa
50) Perdere la vita
Cara anoressia, alla faccia tua, io sono ancora qui che combatto affinchè tu non possa avere la meglio su di me. Perché, sì, la mia morte è un’arte… ma la mia vita è un capolavoro.
Penso che sia un’idea molto propositiva ed utile: mettere a fuoco che, per quanto riprendere peso possa essere, a suo modo, certamente ansiogeno, ci sono molte cose che sono peggiori di qualche chilo in più. E sono cose che accadono se si resta qualche chilo in meno. Perché è vero: a volte quando si è nel pieno di un DCA si ha l’erronea sensazione che è l’essere “troppo grasse” che ci impedisce di fare tutto nella vita… eppure, in effetti – e lo dico per esperienza personale – anche l’essere troppo magra impedisce di fare tutto.
Credo sia davvero importante renderci conto di questo, e perciò quello che vi invito a fare oggi è stilare la vostra personale lista di ciò che c’è di peggio del dover riprendere peso.
Se vi va, lasciate la vostra lista nei commenti di questo post!
Comincio io, con la mia lista, e dunque…
50 cose peggiori del riprendere peso
1) Non andare in pizzeria con gli amici
2) Non andare fuori con gli amici
3) Non avere amici
4) Essere costantemente in ansia
5) Pianificare tutto quello ciò che c’è da fare nel corso della giornata
6) Pianificare cosa, dove e quanto mangiare
7) Andare nel panico se il piano non è rispettato
8) Realizzare che un piatto di spaghetti aveva più controllo sulla mia vita di quanto non ne avessi io stessa
9) Essere fissata con disgusto da qualcuno per l’eccessiva magrezza
10) Fregarsene di essere fissata con disgusto da qualcuno per l’eccessiva magrezza
11) Rompere le promesse con tutti, specialmente con me stessa
12) Dire bugie a tutti, specialmente a me stessa
13) Non andare al mare/in piscina per la vergogna di dovermi mettere in costume
14) La persona che mi piace che mi dice che non sono un granché perchè sono troppo magra
15) Non poter fare sport per l'eccessivo sottopeso
16) Osteoporosi
17) Infertilità
18) Controlli su controlli dalla dietista
19) Non riuscire a guardarmi allo specchio...
20) ...ma guardarmi in ogni superficie riflettente attraversata
21) Sentirmi in colpa
22) Sentirmi in colpa perchè mi sentivo in colpa
23) Inventare scuse
24) Odiarmi
25) Farmi del male
26) Far preoccupare gli altri per me
27) Essere in fondo preoccupata anch’io per me stessa
28) Vivere secondo regole arbitrarie imposte da me stessa
29) Litigare costantemente con me stessa
30) Non riuscire a badare a me stessa
31) Digestione a puttane
32) Metabolismo idem
33) Perdere la mia identità per l’anoressia
34) Abbassare le aspettative
35) Nascondere e negare
36) Deludere tutti, soprattutto me stessa
37) Miglioramento-ricaduta, miglioramento-ricaduta, miglioramento-ricaduta…
38) Dover rispondere sempre alle stesse domande…
39) … e dare sempre le stesse risposte
40) Basare l’autostima sulla capacità di restringere l’alimentazione
41) Andare a fare tirocinio in ospedale e sembrare più malata dei pazienti
42) Perdere la sanità mentale
43) Non sapere se mi sarei svegliata la mattina successiva
44) Non sapere se avrei voluto svegliarmi la mattina successiva
45) Perdere la libertà
46) Perdere l'autonomia
47) Perdere il controllo
48) Perdere tutto ciò che rende la vita degna d'essere vissuta
49) Perdere me stessa
50) Perdere la vita
Cara anoressia, alla faccia tua, io sono ancora qui che combatto affinchè tu non possa avere la meglio su di me. Perché, sì, la mia morte è un’arte… ma la mia vita è un capolavoro.
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25 commenti:
Anche questo post sembra scritto apposta per me!!°.°
Proprio ieri sono andata a Verona per fare una visita con un medico di Villa Garda dove mi hanno messo in lista per un ricovero; la cosa che più mi frena ad accettarlo (tanto prima di entrarci passeranno mesi, la lista è lunghissima!) è la paura che dovrò prendere peso, molto peso, secondo gli standard dell' IMC.
Comunque la lista che hai fatto è altrettanto lunga dei mesi che mi separano da quel maledetto/benedetto ricovero, avrò tempo di rifletterci bene, intanto ti leggo con affetto e accresciuto interesse,
tua
Musidora
"Morire É un'arte, come ogni altra cosa. Io lo faccio in un modo eccezionale."
Vivere è un capolavoro, vivere senza l'anoressia il capolavoro più grande che possiamo fare per noi stesse!
Ah, la citazione è da una poesia di Sylvia Plath, Lady Lazarus. Meravigliosa e molto azzeccata io trovo ;)
baci
...il problema è che, a mio parere, tutti questi metodi di auto-aiuto sono possibili solo a posteriori. Utili, senza dubbio, ma limitativi in un certo senso. Sappiamo tutte che nel mezzo di un DCA la cosa peggiore è riprendere peso, e nessuna lista ci farà mai cambiare idea. Già solo per riuscire a considerare valida un'alternativa simile (scriverla da sé poi, lo ritengo un passo da giganti!) ci vuole una lucidità che ha solamente chi ha già riconosciuto il problema e sta guarendo... almeno, questa è la mia opinione...
:) ti abbraccio
50 cose peggiori del riprendere peso:
1. Non riuscire ad immaginarsi tra qualche anno
2. Nonostante tutti i programmi sul cibo, non avere programmi nella vita e sul proprio futuro
3. Mentire continuamente su tutto
4. Scambiare anche un semplice invito a pranzo per un invito alla rovina, da declinare assolutamente
5. Non sentirsi psicologicamente sana e libera per poter avere rapporti con il 'mondo esterno'.
6. Sentirsi incompresa
7. Avere troppi segreti
8. Non voler uscire di casa se non sei stata capace di regolarti
9. Litigare con i tuoi che ti costringono a mangiare
10. Svenire davanti a tutti
11. Far preoccupare gli altri
12. Avere un attacco di binge in qualunque momento davanti a tutti
13. Disgustare i momenti che una volta ti rendevano gioiosa, per la semplice presenza del cibo
14. Disgustare le persone se grasse
15. Odiare le persone più magre
16. Invidiare le persone più magre
17. Sentirsi inadeguata
18. Stabilirsi degli obiettivi e andare in crisi per il mancato raggiungimento di essi
19. iniziare ad esigere la solitudine perché solo soli si può concentrarsi sui propri piani delle kcal
20. Uscire anche in preda ad una crisi, pur di non cenare a casa, o semplicemente cenare
21. Sentire continuamente frasi del tipo 'ma mangi?', 'hai mangiato?', 'che schifo ti si toccano le ossa!'
22. Avere vergogna di mangiare in pubblico
23. Andare in ansia il giorno prima di una cena di famiglia o simili
24. Calcolare tutto ciò che si potrebbe mamgiare per capire cosa farebbe meno danni
25. Calcolare le kcal di tutto ciò che si mangia
26. Credere sempre di non aver fatto abbastanza
27. Non riuscire a studiare perchè si pensa al cibo
28. Non riuscire a non pensare a come fare a perdere qualche chilo in più
29. Pesarsi continuamente
30. Non riuscire più a dimagrire e ridursi allo stremo selle forze con ogni metodo
31. Stare male perché si pesa come qualche settimana prima
32. Non riuscire mai a raggiungere i propri obiettivi, sentendosi incapace nella vita in generale
33. Deludere i propri genitori
34. Credere di riprendersi, provare a vivere normalmente ma non riuscirci
35. Credere di riprendersi ma ritornarci dentro per poi riuscirne e rientrarci
36. Fare incubi e desiderare di morire
37. Restare sola in classe all'intervallo perché fuori ci sono i distributori
38. Volere sempre di più
39. Ridursi a non avere la forza di alzarsi
40. Essere piena di dolori alle ossa
41. Essere odiata perché 'troppo magra e sicuramente montata'
42. Essere definita 'malata' o altri termini disprehiativi
43. Coprirsi il più possibile anche con 30° perché troppo orrida per scoprirsi
44. Non andare a mare perché troppo grassi
45. Litigare con gli amici perché non possono capirti
46. Prendersela con gli altri per i propri nervosismi dovuti ai dca
47. Odiarsi completamente
48. Accorgersi di aver sprecato il proprio tempo in solitudine pensando solo a sestessi e al proprio peso
49. Rovinare ogni giornata anche stupenda per una kcal in più
50. Perdere se stessi per correre dietro ad obiettivi che non si raggiungeranno mai per il semplixe fatto che cambieranno
Cosa aggiungere? Niente.
Desidero solo che le ragazze leggendo si dicono che, dopotutto, prendere peso non è così grave. So perfettamente che per realizzare questa frase deve passare acqua sotto i ponti però ragazze credeteci!!! Forse le prime volte sarà duro e forse vi terrorizzerà il pensiero però tenete duro. Come potete vedere qui, non siete sole. Siamo qui apposta.
Come ho già scritto altre volte, il mio principale problema è sempre stato la bulimia, quindi, a parte i primi mesi di anoressia, durante i quali avevo perso qualche chilo, ma niente di che, sono sempre stata nel normopeso. Anche così, però, avevo sempre un’intensa paura d’ingrassare, e ovviamente il mio squilibrato comportamento alimentare non aiutava. Però, cogliendo lo spunto offerto da questo post per rifletterci, ecco la mia lista delle 50 cose peggiori dell’aumentare di peso:
1 - Vomitare in media 5 o 6 volte al giorno.
2 - Sentirmi diversa dalle altre in maniera negativa.
3 - Sentirmi incompresa.
4 - Non accettare cibo né bevande dagli amici.
5 - Piangere per un nonnulla inerente l’alimentazione o il peso.
6 - Pesarsi tutti i giorni con un’angoscia enorme.
7 - Guardare le etichette nutrizionali di ogni alimento prima di decidere se comprarlo o meno.
8 – Avere grosse difficoltà a mangiare con gli altri.
9 – Avere un attacco di panico per non essere riuscita a vomitare quello che avevo mangiato.
10 – Contare le calorie.
11 – Fare sport solo per perdere peso, senza goderselo affatto.
12 – Non riuscire a mangiare cose che in realtà mi piacerebbero.
13 – Prendere psicofarmaci.
14 – La gente che sa del tuo problema e che ti parla dietro.
15 – Far preoccupare la mia famiglia.
16 – Non riuscire comunque ad essere serena.
17 – Essere presa in giro dai camerieri.
18 – Capelli sciupati e stopposi.
19 – Costante sensazione di freddo anche quando gli altri dicono che si sta proprio bene.
20 – Unghie che non riescono a crescere.
21 – Sentirsi debole.
22 – Essere consapevole della necessita di un aiuto esterno, ma non riuscire a chiederlo.
23 – Avere le palpitazioni cardiache.
24 – Avere i crampi muscolari.
25 – Avere il reflusso gastro-esofageo e i denti intaccati dall’acidità.
26 – Avere il viso gonfio per via delle ghiandole, e le dita delle mani rovinate.
27 – Andare in crisi alla sola idea di dover fare shopping.
28 – Non poter andare in vacanza al mare dalla vergogna.
29 – Sentirmi come se tutti mi stessero guardando e pensando male di me.
30 – Essere controllata nel mio comportamento alimentare dai miei famigliari.
31 – La perdita di autostima.
32 – Non avere alcuna voglia di alzarsi da letto la mattina.
33 – Controllare sempre la presenza di un bagno lontano dalla sala andando a un ristorante.
34 – Non riuscire a concentrarmi su quello che devo fare.
35 – Sentirmi sola e un fallimento.
36 – Indossare sempre vestiti larghi per passare quanto più possibile inosservata.
37 – Perdere ogni qualsiasi straccio di dignità.
38 – La tiroide che non funziona più bene.
39 – Avere pensieri monotematici ossessivi e a senso unico.
40 – Sentirsi come se non si avesse più la forza di combattere.
41 – Vedere tua mamma che entra in bagno mentre tu stai vomitando, e si mette a piangere.
42 – Visite settimanali dalla nutrizionista.
43 – Rinunciare agli hobby, alla scuola, al lavoro, per ricoverarsi.
44 – Dover sapere in anticipo cosa mangiare… e se è possibile vomitarlo.
45 – Essere invidiosa delle altre ragazze.
46 – Votare la vita ad un solo obbiettivo che è poi completamente fallace e inutile.
47 – Fregarsene di tutto a parte di quei maledetti numeri.
48 – Sentirmi la persona più orribile dell’universo.
49 – Realizzare che alla mia età ho buttato via occasioni che non ritorneranno a causa del dca.
50 – Non avere più una vita che non sia la bulimia.
-non avere stabilità emotiva
-non avere stabilità nella vita (qualsiasi impresa affrontata o troppo di petto o abbandonata senza motivo)
-non poter costruire un domani certo perchè le fondamenta NON CI SONO
-avere i neuroni fritti ( si, a me si stavano friggendo. Per una stronzata, perchè avevo una carenza di sali enorme)
- Non riuscire a studiare
-apatia
-soffocamento
ma sai qual'è il problema? è che ce ne sarebbero altri 1000 di punti negativi.
Eppure...eppure io non riesco a darmi una buona ragione.
Tu parli di focalizzare un punto, di impegno, di costanza, di voler vincere. Di energia positiva. Ebbene, io non so dove indirizzarla quest'energia perchè non so come raccontarmi che c'è di meglio. Che c'è altro. Un volta che entri nel "girone delle super magre" con il bmi sotto il 12 anche se poi ne esci una parte della testa c'è rimasta là. E credo ci rimarrà per sempre...
Bello stimolo. Cercherò di stillare anche io una lista,non può che farmi bene.
Grazie anche per i tuoi commenti e preziosi consigli^^
Ciao, nn ci conosciamo, io sono Cler e ho avuto le stesse paure che tu hai elencato. Soltanto che non sono stata anoressica,ho perso molto peso e ci sono arrivata molto vicino Mentalmente e anche quasi fisicamente (44kg) ma in modo sbagliato. In realtà non mi faccio influenzare da nulla e sono cosciente di questo per cui nel riprendere il peso + interessi neanche ci pensai più di tanto: 73. Scesi a 65 (come sono ora) senza accorgermene, mangiando solo una porzione in meno di schifezze al giorno e senza farmi sensi di colpa..se si permette ai sensi di colpa di prendere piede poi si viene risucchiati dal tunnel.
Almeno questa è la mia opinione secondo la mia esperienza. Ho un blog anch'io e voglio perdere peso, ma stavolta lo farò nel modo giusto e in modo costante senza farmi del male, alla fine pensare troppo al cibo è solo una fissazione, la mente ci impone di avere fame per sentire la sofferenza di dover controllarsi. Se mi fermo però, sento di non avere fame. Dopo un pasto completo e normale una persona libera non sente fame, una persona con questi problemi si. Ma io non voglio più essere controllata dalla mia mente, io voglio stare bene con me stessa anche se soffro perché la mia vita non è come vorrei che fosse e mi riesce perché penso che se voglio, posso cambiarla. Sono io che posso rendermi felice e sono fiduciosa.
Ho scritto molto, accidenti!
ti saluto, un bacio,
Cler.
Certo che non voglio morire, ma ti posso assicurare che spesso lo penso in modo molto forte, così come ci stavo pensando mentre ho scritto quel post.
Anche se poi passa e di fatto non ci provano, ci sono persone - come me - che hanno dei momenti di sconforto tali da pensare solo al suicidio. Gente come me, purtroppo, ragiona così: se la situazione è ok si sta bene, ma se succede qualcosa, che magari per una persona ''normale'' è una cazzata, allora il dolore è così grande che si pensa solo: ''Ah sì? Benissimo, io ora mi pianto un coltello nello stomaco''.
Molte volte, infatti, sono stata vicinissima a farlo... mi è capito, per esempio, di fiondarmi in cucina e premere forte la lama sul polso, ma poi sono subito tornata in me... oppure non so, una volta volevo prendere otto Seroquel, che erano la prima cosa a disposizione, ma poi il massimo che ho fatto è stato prenderne due e buttare gli altri sei...
Insomma, per ora io resisto, per fortuna, perchè torno in fretta lucida e il massimo che faccio, in concreto, è tagliarmi (che però, io non faccio per sentirmi viva, ma semplicemente per punirmi, solo quello... anche perchè nei momenti in cui ho pensato ''ora mi ammazzo sul serio'', mi sono sfogata così pensando ''è la cosa che ci si avvicina di più''), però mi chiedo: e se arrivasse il momento in cui non fossi più lucida? Se un giorno capitasse il momento in cui lasciassi prendere il sopravvento a questa ''vocina'' che nei momenti peggiori mi tortura e tormenta?
Che io credo che non arriverà mai, perchè comunque le mie speranze ce le ho (e hai detto bene: io voglio viverle eccome, e infatti vado avanti solo grazie a quelle), però in certi momenti il desiderio è mostruosamente forte, così tanto che poi, dopo quel tot di disperazione, passo le ore seguenti a letto a piangere, e penso ''l'ho desiderato sul serio''.
Ogni mia giornata va o troppo da una parte o troppo dall'altra, perchè sono messa male e non ho niente, e ogni fallimento che incontro nel tentativo di risalire in superficie risuona in modo così forte che inevitabilmente penso che non posso rimediare e che dovrei solo farmi fuori. Ci provo e ci riprovo, ma sto solo cadendo... e se cado penso solo che vorrei morire.
Però a volte mi rialzo, e penso che vivere è decisamente meglio.
Io sto qui aspetto, con i miei pensieri belli e brutti a farmi compagnia...
Ti abbraccio forte.
*aspetto un po' di stabilità mentale...
Ne ho bisogno, prima di tutto.
MA come faccio?
Purtroppo non è facile da soli, infatti è per quello che chiedo aiuto alla psicologa, ma non me lo dà.
Ti posso chiedere un consiglio? Come posso fare per dirle senza offenderla che non mi piace come procede il nostro lavoro? Perchè è a un punto morto e non si sta smuovendo nulla...
Ps: ho visto solo adesso che mi hai commentato l'altro post :( Scusami non l'ho fatto apposta a non vederlo, mi dispiace, perchè sei stata tenerissima <3
Utilissima questa lista! E sono contenta di vedere che anche altre ragazze hanno portato idee per allungarla!
L'ultima frase del post dovrebbe essere usata come mantra! baci
M.M.
Anche in questo post mi ritrovo... e devo dire che già da qualche tempo stilo delle liste nelle quali scrivo i pro e i contro della situazione attuale ed i pro ed i contro di come potrei essere guarita.
Provo a fare anche io la mia lista anche se credo che molti punti siano comuni:
1-trovare delle scuse per non mangiare in compagnia
2-pianificare con ossessione quanto e cosa mangiare
3-sentirsi un fallimento se non si rispetta lo schema alimentare indicato dalla dietista
5-non sopportare gli sgaurdi delle persone che ti vedono troppo magra
6-non sopportare gli sguardi ed i pensieri dei tuoi familiari
7-giustificare agli estranei la tua magrezza
8-sentirsi in colpa se qualcuna osserva la tua magrezza
9-non avere vestiti da indossare perchè tutto sta male
10- non poter fare shopping perchè tutto ti sta male addosso
11-vergognarsi di mostrare anche solo le braccia troppo magre
12-continue "ramanzine" della dietista
13-avere paura che possa venire una qualunque malattia e non poter guarire perchè il tuo corpo non ce la fa
14-sentirsi in colpa se si fa sport solo per rilassarsi
15-non avere il ciclo da anni
16-non sopportare di sentirsi "malata"
17-dire bugie e trovare varie scuse
18-non sentirsi libera ed indipendente
19-non riuscire a guardare le persone magre ..perchè si prova disgusto
20-assoggettare la vita al controllo delle calorie e del peso
Questi sono solo alcuni punti che mi vengono in mente ... tra l'altro comuni.
E mi domando, poichè ne sono realmente consapevole...perchè non riesco del tutto a bloccarli?
questa è la cosa che più non tollero.
Grazie !!
Beh, vedo che qui non manca la voglia di lottare!
Ottima l'idea di fare una lista delle cose sicuramente peggiori che riacquistare qualche chilo.
Si potrebbero raccogliere tutte le liste e farne un documento in formato pdf da allegare in un post specifico. Potrebbe essere di aiuto a molti...a chi legge e non commenta magari.
Un caro saluto a tutte.
Annarita
Credo che di questo post farò tesoro... è una cosa che è venuta fuori proprio lunedì mattina con la mia terapista, sembra fatto apposta.
Grazie!
sei grande...... ho letto i tuoi post e stavo per scoppiare a piangere,davvero.Sei una persona stupenda.Cerchi di salvare gli altri da ciò che ti stava consumando.
@ Musidora – Sì, credo che ne avrai di tempo prima di una chiamata… In ogni caso, secondo me vale sempre la pena di fare un tentativo: vai lì, e vedi come va. Sei maggiorenne e vaccinata: se fila, sfrutti l’occasione; se vedi che non fa per te, puoi firmare in ogni momento il foglio di dimissione. Ma almeno un tentativo conceditelo… Peggio non può andare, quindi anche se le cose non migliorassero, resterebbero stazionarie… ce n’è abbastanza per fare almeno un tentativo!...
P.S.= Bellissima citazione!...
@ Ilaria – Premesso che, nel mio caso, la cosa peggiore non è stata tanto il riprendere peso in sé, quanto piuttosto la sensazione di “perdita di controllo”… (che poi in realtà il controllo mica l’avevo, era solo l’illusoria sensazione che mi dava l’anoressia, ma ovviamente sul momento ero molto dentro la malattia e quindi mi sembrava reale…) E’ ovvio che se una è nella fase “luna di miele” dell’esaltazione restrittiva, di stilare una lista del genere non le passa neanche per l’anticamera del cervello, per il semplice fatto che è una persona che non ha ancora maturato consapevolezza di malattia… ed è impossibile agire su chi non è malato, almeno virtualmente. Però credo che una lista del genere possa diventare importante nel momento in cui la persona riconosce la propria affezione per quella che è, e decide d’intraprendere un adeguato percorso di ricovero… In questa delicata fase ci sarà da riprendere peso, ed ecco che in questo momento scrivere una lista del genere può risultare utile… Perché inizialmente, anche quando concretizzi che hai una malattia, e sei razionalmente d’accordo sulla necessità di combatterla, e collabori con specialisti per farlo, certe paure strettamente legate alla malattia rimangono comunque… e fare una lista può essere un modo per cominciare a metterle nero su bianco, concentrandosi non semplicemente su quello che si perde nel momento in cui si dovesse riprendere peso (pensiero disfunzionale tipico dell’anoressia) ma, al contrario, su quello che si guadagna. Che non sono solo i chili…
@ Effe. – Ciao, benvenuta!... Grazie per aver voluto lasciare qui la tua lista delle cose peggiori del prendere peso… C’è molto di vero nei punti che hai scritto, cose che credo condivideranno anche molte altre lettrici… Però, se ci pensi, questa lista è un bel punto di forza: messe a fuoco queste cose, è su queste che ti puoi concentrare quando tutto ti sembrerà troppo, e avrai voglia di rientrare di nuovo nel circolo vizioso della restrizione alimentare, per frenarti in tempo…
@ AlmaCattleya – Quoto!...
@ Wolfie – Grazie per aver condiviso qui la lista dei tuoi 50 punti… Più leggo queste cose, più mi rendo conto che ci sono veramente tantissime cose peggiori del riprendere peso, cose relative ad esperienze che io non ho vissuto, e quindi cose alle quali non avevo neppure pensato… Grazie per aver allargato il campo con le tue osservazioni…!
@ justvicky – Ma quei punti che hai scritto, così come gli altri 1000 che hai in testa, sono tutti buoni motivi. Anche se fosse un punto solo, sarebbe comunque una buona ragione. E se pensi che non sai come raccontarti cosa c’è di meglio, prova a vederla al contrario: cosa c’è di peggio?... Non sai raccontarti neanche questa, vero?!... Perché, semplicemente, non c’è di peggio. Una situazione del genere può sembrarti brutta, ma se ci pensi in realtà è molto vantaggiosa: perché non hai niente da perdere nel momento in cui decidi di fare un tentativo. Male che vada, le cose resteranno pessime come sono adesso. Se invece andasse bene, hai la possibilità di migliorare il quadro… Direi che c’è abbastanza spazio affinché valga la pena di fare un tentativo… Poi, sono d’accordo, nella nostra testa rimarrà sempre qualcosa di “anoressico”… ma un conto è che rimanga al 100%, un conto è che rimanga al 10%... c’è la sua bella differenza. Nel primo caso, ti fai una vita d’inferno in balia dell’ossessione finché non hai una complicanza fisica troppo grave… nel secondo caso, avrai ancora un po’ di problema a rapportarti all’alimentazione, ma potrai comunque condurre una vita pressoché normale e soprattutto abbastanza libera dalle fisse…
@ FREELILIHAM – Grazie a te per le tue parole!... Spero che la lista che stilerai potrà esserti d’aiuto…
@ Cler – Ciao Cler, benvenuta!... Scrivi sempre tutto quello che vuoi, ci mancherebbe, non preoccuparti… questo blog è qui proprio affinchè ognuna possa dire la sua e per aiutarci e sostenerci a vicenda… Sono d’accordo, noi abbiamo tanto potere sulla nostra vita con la nostra forza di volontà… Tutto sta nell’indirizzarla nella maniera giusta: non in cose come un DCA che possono mettere seriamente a repentaglio la nostra vita, ma in cose positive e propositive, che ci possono dare tanto sotto tutti i punti di vista… Spero di rileggerti presto, ti abbraccio forte…
@ Mary Jane – Oh sì, so bene cosa significa avere dei momenti di sconforto tali da pensare di non voler andare avanti… Sono momenti neri, in cui ti sembra che la vita si chiuda, e allora hai paura ad andare avanti, perché temi di non essere capace di sopportare ciò che potrebbe aspettarti. Eppure, dentro di te in fondo sai che, come dice la canzone, “non può piovere per sempre”… ed è quello il motivo per cui non affondi più di tanto la lama. Perché sai che se lo faresti forse rinunceresti a momenti di sofferenza… ma anche alla possibilità che, infine, qualcosa di positivo possa pure accadere, prima o poi. Perché, banalmente, mi sono accorta che accade proprio quando non ce lo aspettiamo affatto, anzi, quando siamo convinte che tutto andrà avanti uguale per sempre. Sai, io credo che la peggiore punizione non siano quei tagli che ci facciamo… ma l’umiliazione che proviamo quando lo facciamo. E la peggiore punizione che possiamo dare a noi stesse è scaricare l’emotività in questa maniera sbagliata. Te lo dico senza pregiudiziale, da persona che fa la stessa cosa, forse in maniera anche meno lucida di te. Perché, è vero, in quei momenti si cade… ecco, è il punto di vista che s’ha da cambiare: quando si cade, non pensare al volerla fare finita, ma al volersi subito rialzare, per provare a cambiare le cose e a non reiterare gli errori che ci hanno portate a cadere. Perché tentare è l’unico modo per darsi la possibilità di riuscire…
(continua...)
(...continua)
P.S.= Guarda, secondo me fai benissimo a chiedere aiuto alla psicologa, anche per me il supporto terapeutico è stato molto importante, soprattutto in passato… se non l’avessi avuto, sicuramente non sarei qui dove sono ora… Però se, come mi scrivi, senti che in questo momento il lavoro con lei non va bene, secondo me hai 2 alternative: 1) Cambiare psicologa, e vedere se con qualcun’altra riesci a lavorare in maniera diversa, più proficua; 2) Se con la psicologa attuale in generale ti trovi bene, ma è solo questo momento in cui senti che il tuo lavoro con lei è in stallo, faglielo presente: non in maniera aggressiva e accusatoria, ovviamente, ma facendole educatamente e gentilmente (ma, allo stesso tempo, in maniera ferma e decisa, senza tentennamenti) notare che secondo te, in questo momento, le cose non vanno come dovrebbero, perché rispetto ai passi compiuti in passato, adesso ti senti come vincolata ad un impasse, e ti sembra che il suo supporto non sia tale da riuscire a scioglierlo. Io credo che se c’è chiarezza tra te e la psicologa, è il modo migliore per sciogliere il nodo…
@ Vele/Ivy – Vero?!... E’ questo il tipo di collaborazione che adoro!...
@ sorridente - ^____^!
@ M.M. – Credo che quella di stilare liste sia una cosa molto positiva, perché ci aiuta a mettere nero su bianco quello che sta nella nostra testa, e quindi a fare più chiarezza al riguardo… A proposito, grazie per aver aggiunto i tuoi 20 punti alla lista… è sempre positivo vedere la stessa cosa anche da altre angolazioni… Il fatto che non riusciamo a staccarci del tutto da certe cose, secondo me dipende sia dal fatto che son diventate abitudini – e, si sa, il nostro cervello è maledettamente abitudinario – sia perché comunque ci danno una sicurezza… che, per quanto malata, è comunque una sicurezza… e, quindi, serve a limitare l’ansia che chi ha un DCA inevitabilmente possiede… Quello che bisogna imparare per lasciare questi comportamenti, perciò, è un modo per limitare l’ansia scaricandola su qualcos’altro… Una diversa strategia di coping…
@ Annarita – Grazie dell’idea!... Vedrò cosa sarà possibile fare!...
@ Daniela – Telepatia!... ^___^” Allora metticela tutta per redigere la tua lista delle ragioni tali per cui… e, se ti andrà di condividerla qui, sarai sempre la benvenuta!... Un abbraccio…
@ fuckana – Ti ringrazio… Ma anche tu credo proprio che lo sia, o almeno il tuo nick (“vaffanculo anoressia”, come si direbbe alle mie parti) promette bene… Devi solo credere di più in te stessa… e vedrai che puoi fare molto più di quel che credi…
Mi piace questa idea della lista.
Stabilire delle priorità,dei punti..In questi casi è importante.
Non ti conosco,ma sento lo stesso la voglia di augurarti di uscirne il prima possibile.
Un abbraccio.
@ Orchidea Spezzata – E’ una cosa semplice, in effetti, forse banale… ma proprio per questo, penso, efficace. Valutare i pro e i contro, metterli per iscritto, aiuta già a concretizzare…
In questo post mi ci rispecchio tantissimo, se non ti dispiace prenderei anche io la lista e la metterei in un post sul mio blog, perchè penso che davvero possa aiutare ad andare avanti, e a infondere maggior forza nel tentativo di uscire da questo tunnel.
@ grazioseossa - Ciao bella!... Cita pure la mia lista sul tuo blog, se pensi che possa essere d'aiuto, non mi fa che piacere!... Un abbraccio forte forte...
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