venerdì 22 febbraio 2013
10 cose che le "pro ana/mia" non vi dicono: perplessità & spiegazioni
Alcuni giorni fa, Anna ha lasciato un commento al mio post “10 cose che le pro ana/mia non vi dicono”, esternando le sue perplessità relative a primi 7 punti della lista che avevo riportato in quel post.
In un primo momento, avevo pensato semplicemente di lasciarle una risposta in calce a quanto lei aveva scritto; dopodiché però mi è sovvenuto che le perplessità sollevate da Anna potrebbero essere comuni anche ad altre lettrici, quindi ho pensato che sarebbe stato meglio farne un post in maniera tale da poter approfondire le tematiche che Anna ha affrontato nel suo commento, e chiarire i dubbi sollevati. In questo modo, posso rispondere non solo ad Anna, ma anche a tutte le persone che, leggendo il post succitato, potrebbero avere i suoi stessi dubbi al riguardo, e posso farlo in maniera più estesa ed esaustiva, con le dovute spiegazioni scritte a modino, senza dovermi limitare alla brevità di un commento.
Dunque, stante le medesime premesse che avevo inserito in testa al post in questione (che vi consiglio di leggere o di rileggere, perché sennò non ci capite nulla in quello che segue), passo a riportare il commento di Anna punto per punto, cui seguiranno le mie relative risposte.
“Anna ha detto…
[…]
1) sono d accordo con l’ultima parte del tuo commento, però è vero che ci sono dei cibi ingrassanti, che non servono al nostro corpo se non a farci ingrassare; ad esempio cioccolata, caramelle e cose di questo genere (me ne vengono in mente alcuni ma non voglio scrivere marche).
2) accelerare il metabolismo no, ma far sentire pieni, o far andare spesso in bagno si...
3) il corpo, in realtà, inizia a mangiare se stesso solo a livelli avanzati, ma all’inizio soprattutto è giusto mangiare il meno possibile per perdere peso, sottolineo che il meno possibile non vuol dire digiunare, perché quello ucciderebbe il metabolismo.
4) a parte che dipende bere cosa... tipo non bere cose gassate o cose alcoliche aiuta molto a dimagrire, per quanto riguarda l’acqua se si beve troppo o troppo in fretta ci si sente gonfi e quindi "pesanti" e si può scambiare per "ingrassamento"...
5) bè dipende dalle conseguenze.
6) non aiutano a dimagrire, non in modo giusto, ma è vero che perdendo liquidi ecc si tiene, più o meno, sotto controllo il peso (più o meno).
7) quando, anni fà, vomitavo anche 8 volte al giorno, mi è capitato di vomitare sangue, non sono mai finita all’ospedale o sono morta per questo, anzi un medico mi disse che poteva dipendere da molte cose...
[…]”
E dunque, altrettanto punto per punto, le mie risposte.
1) Per quanto possa sembrare strano, anche cibi come caramelle e cioccolata, se consumati con moderazione (perché è ovvio che se una mangia 10 chili di cioccolata al giorno ingrassa, grazie al cazzo!...), hanno effetti benefici (e non ingrassanti) sul nostro organismo. Giusto per riprendere l’esempio che Anna ha citato, la cioccolata è una delle maggiori fonti di antiossidanti (soprattutto flavonoidi e catechine) di derivazione alimentare per il nostro organismo. Uno studio pubblicato nel 2012 sull’American Journal of Clinical Nutrition dimostra come assumere 28 grammi di cioccolata al giorno, in 7 giorni riduca significativamente i livelli di colesterolo senza far aumentare il peso… alla faccia del cibo ingrassante!...
2) Il fatto che una persona possa sentirsi piena o vada spesso in bagno perché ha bevuto tazze su tazze di thè verde, non smuove comunque d’una virgola il suo metabolismo… anzi, se una persona va spesso in bagno, perde un sacco di liquidi, il che è particolarmente pericoloso per il rischio di disidratazione… e tutto ciò senza che il metabolismo si sia velocizzato nemmeno un pochino.
3) E’ luogo comune che il nostro corpo inizi a “mangiare se stesso” solo a livelli di denutrizione avanzati. Ripeto: è luogo comune. Ma non è assolutamente vero. La verità è che il corpo comincia a mangiare se stesso già dopo 24 ore di digiuno o alimentazione estremamente ridotta, come mostrano degli studi condotti già negli anni ’50. A tal proposito, ecco cosa dice uno dei libri su cui ho studiato quando preparavo l’esame di Patologia Generale:
(click sull'immagine per ingrandirla)
(il libro in questione è il Walter & Israel per gli “addetti ai lavori…)
Se vi andate a leggere la parte che va sotto il titolo di “Adattamenti metabolici precoci…” vedrete che, in termini più specialistici, spiega esattamente quel che ho appena scritto.
E, a proposito del metabolismo, ciascuna di noi ha un metabolismo settato per mantenere quello che è il proprio peso biologico, il cosiddetto “set-point” di peso. Per cui, ogni qualsiasi alterazione quantitativa dell’alimentazione, ogni qualsiasi riduzione, determina in risposta automatica uno slittamento verso il basso del metabolismo stesso, il cui scopo è quello di mantenere l’omeostasi dell’organismo, ovvero il set-point ponderale.
4) Pardon, qui effettivamente sono stata imprecisa, l’ho dato per scontato, ma in effetti avrei dovuto scrivere “non bere acqua”, perché è all’acqua che mi riferivo quando ho scritto il post. In ogni caso, molto banalmente: anche se salgo sulla bilancia con un mattone in tasca peso di più. Questo non vuol dire che il mattone in tasca mi abbia fatta ingrassare. E’ ovvio che se mi peso, poi bevo 2 litri d’acqua in un minuto, e poi salgo sulla bilancia di nuovo, peserò di più… ma questo non vuol dire che sono ingrassata. Allo stesso modo, il viceversa: se sto una giornata senza bere, mi disidrato quindi peso di meno perché ho perso liquidi. Ma non sono dimagrita. Non confondete la disidratazione col dimagrimento!
5) Infatti. Io stessa ho scritto che certe conseguenze sono reversibili, ed altre no. Purtroppo, quelle irreversibili sono in genere le più gravi.
6) Tutto il contrario. Se una persona perde liquidi, si DISIDRATA. Nient’altro. La “massa grassa” rimane assolutamente invariata. In questo modo il peso non viene tenuto affatto sotto controllo, perché la persona non riesce più a capire se il suo calo è dovuto ad un’effettiva perdita di “massa grassa” conseguente alla restrizione alimentare, o se invece è dovuto semplicemente ad una perdita di liquidi. Ciò si ricollega al discorso che facevo al punto numero 4, a proposito del bere acqua: i lassativi favoriscono l’evacuazione, è l’evacuazione è sempre accompagnata da una significativa perdita di liquidi, per cui il verdetto della bilancia è effettivamente che la persona ha perso peso, ma la bilancia non è in grado di discriminare che cosa si è allontanato dall’organismo, per cui quello che succede in realtà è che la persona pesa di meno perché ha perso liquidi. Ed elettroliti. Il lassativo, al pari del vomito autoindotto, è il modo migliore per perdere elettroliti, tra l’altro, così, per la cronaca. Soprattutto il potassio. La carenza di potassio, oltre a provocare fastidiosi crampi muscolari, rappresenta la prima causa di morte per infarto nei giovani. Così, per la cronaca.
7) Se una persona ha mangiato solo pomodori e poi vomita, è ovvio che il rosso che vedrà sarà quello dei pomodori. Ma dato che è impossibile esserne sicuri al 100% (e se oltre ai pomodori si fosse procurata anche una lesione?) non lo si può dire con certezza. Ergo, una visitina in Pronto Soccorso è l’unico modo per sapere come stanno veramente le cose.
E, tra parentesi, un medico che, quando tu vomiti 8 volte al giorno, si limita a dirti che se vedi rosso nel vomito può dipendere da parecchie cose, anziché indirizzarti su un percorso di ricovero, meriterebbe come minimo di essere radiato dall’albo. (O, nella mia personale versione, pestato a morte – ma dice che non sta bene…)
Okay, spero di essere stata sufficientemente chiara ed esauriente. Ad ogni modo, per ogni qualsiasi altro chiarimento su questi punti, o per qualsiasi altra perplessità, lasciatemi pure un commento!
In un primo momento, avevo pensato semplicemente di lasciarle una risposta in calce a quanto lei aveva scritto; dopodiché però mi è sovvenuto che le perplessità sollevate da Anna potrebbero essere comuni anche ad altre lettrici, quindi ho pensato che sarebbe stato meglio farne un post in maniera tale da poter approfondire le tematiche che Anna ha affrontato nel suo commento, e chiarire i dubbi sollevati. In questo modo, posso rispondere non solo ad Anna, ma anche a tutte le persone che, leggendo il post succitato, potrebbero avere i suoi stessi dubbi al riguardo, e posso farlo in maniera più estesa ed esaustiva, con le dovute spiegazioni scritte a modino, senza dovermi limitare alla brevità di un commento.
Dunque, stante le medesime premesse che avevo inserito in testa al post in questione (che vi consiglio di leggere o di rileggere, perché sennò non ci capite nulla in quello che segue), passo a riportare il commento di Anna punto per punto, cui seguiranno le mie relative risposte.
“Anna ha detto…
[…]
1) sono d accordo con l’ultima parte del tuo commento, però è vero che ci sono dei cibi ingrassanti, che non servono al nostro corpo se non a farci ingrassare; ad esempio cioccolata, caramelle e cose di questo genere (me ne vengono in mente alcuni ma non voglio scrivere marche).
2) accelerare il metabolismo no, ma far sentire pieni, o far andare spesso in bagno si...
3) il corpo, in realtà, inizia a mangiare se stesso solo a livelli avanzati, ma all’inizio soprattutto è giusto mangiare il meno possibile per perdere peso, sottolineo che il meno possibile non vuol dire digiunare, perché quello ucciderebbe il metabolismo.
4) a parte che dipende bere cosa... tipo non bere cose gassate o cose alcoliche aiuta molto a dimagrire, per quanto riguarda l’acqua se si beve troppo o troppo in fretta ci si sente gonfi e quindi "pesanti" e si può scambiare per "ingrassamento"...
5) bè dipende dalle conseguenze.
6) non aiutano a dimagrire, non in modo giusto, ma è vero che perdendo liquidi ecc si tiene, più o meno, sotto controllo il peso (più o meno).
7) quando, anni fà, vomitavo anche 8 volte al giorno, mi è capitato di vomitare sangue, non sono mai finita all’ospedale o sono morta per questo, anzi un medico mi disse che poteva dipendere da molte cose...
[…]”
E dunque, altrettanto punto per punto, le mie risposte.
1) Per quanto possa sembrare strano, anche cibi come caramelle e cioccolata, se consumati con moderazione (perché è ovvio che se una mangia 10 chili di cioccolata al giorno ingrassa, grazie al cazzo!...), hanno effetti benefici (e non ingrassanti) sul nostro organismo. Giusto per riprendere l’esempio che Anna ha citato, la cioccolata è una delle maggiori fonti di antiossidanti (soprattutto flavonoidi e catechine) di derivazione alimentare per il nostro organismo. Uno studio pubblicato nel 2012 sull’American Journal of Clinical Nutrition dimostra come assumere 28 grammi di cioccolata al giorno, in 7 giorni riduca significativamente i livelli di colesterolo senza far aumentare il peso… alla faccia del cibo ingrassante!...
2) Il fatto che una persona possa sentirsi piena o vada spesso in bagno perché ha bevuto tazze su tazze di thè verde, non smuove comunque d’una virgola il suo metabolismo… anzi, se una persona va spesso in bagno, perde un sacco di liquidi, il che è particolarmente pericoloso per il rischio di disidratazione… e tutto ciò senza che il metabolismo si sia velocizzato nemmeno un pochino.
3) E’ luogo comune che il nostro corpo inizi a “mangiare se stesso” solo a livelli di denutrizione avanzati. Ripeto: è luogo comune. Ma non è assolutamente vero. La verità è che il corpo comincia a mangiare se stesso già dopo 24 ore di digiuno o alimentazione estremamente ridotta, come mostrano degli studi condotti già negli anni ’50. A tal proposito, ecco cosa dice uno dei libri su cui ho studiato quando preparavo l’esame di Patologia Generale:
(click sull'immagine per ingrandirla)
(il libro in questione è il Walter & Israel per gli “addetti ai lavori…)
Se vi andate a leggere la parte che va sotto il titolo di “Adattamenti metabolici precoci…” vedrete che, in termini più specialistici, spiega esattamente quel che ho appena scritto.
E, a proposito del metabolismo, ciascuna di noi ha un metabolismo settato per mantenere quello che è il proprio peso biologico, il cosiddetto “set-point” di peso. Per cui, ogni qualsiasi alterazione quantitativa dell’alimentazione, ogni qualsiasi riduzione, determina in risposta automatica uno slittamento verso il basso del metabolismo stesso, il cui scopo è quello di mantenere l’omeostasi dell’organismo, ovvero il set-point ponderale.
4) Pardon, qui effettivamente sono stata imprecisa, l’ho dato per scontato, ma in effetti avrei dovuto scrivere “non bere acqua”, perché è all’acqua che mi riferivo quando ho scritto il post. In ogni caso, molto banalmente: anche se salgo sulla bilancia con un mattone in tasca peso di più. Questo non vuol dire che il mattone in tasca mi abbia fatta ingrassare. E’ ovvio che se mi peso, poi bevo 2 litri d’acqua in un minuto, e poi salgo sulla bilancia di nuovo, peserò di più… ma questo non vuol dire che sono ingrassata. Allo stesso modo, il viceversa: se sto una giornata senza bere, mi disidrato quindi peso di meno perché ho perso liquidi. Ma non sono dimagrita. Non confondete la disidratazione col dimagrimento!
5) Infatti. Io stessa ho scritto che certe conseguenze sono reversibili, ed altre no. Purtroppo, quelle irreversibili sono in genere le più gravi.
6) Tutto il contrario. Se una persona perde liquidi, si DISIDRATA. Nient’altro. La “massa grassa” rimane assolutamente invariata. In questo modo il peso non viene tenuto affatto sotto controllo, perché la persona non riesce più a capire se il suo calo è dovuto ad un’effettiva perdita di “massa grassa” conseguente alla restrizione alimentare, o se invece è dovuto semplicemente ad una perdita di liquidi. Ciò si ricollega al discorso che facevo al punto numero 4, a proposito del bere acqua: i lassativi favoriscono l’evacuazione, è l’evacuazione è sempre accompagnata da una significativa perdita di liquidi, per cui il verdetto della bilancia è effettivamente che la persona ha perso peso, ma la bilancia non è in grado di discriminare che cosa si è allontanato dall’organismo, per cui quello che succede in realtà è che la persona pesa di meno perché ha perso liquidi. Ed elettroliti. Il lassativo, al pari del vomito autoindotto, è il modo migliore per perdere elettroliti, tra l’altro, così, per la cronaca. Soprattutto il potassio. La carenza di potassio, oltre a provocare fastidiosi crampi muscolari, rappresenta la prima causa di morte per infarto nei giovani. Così, per la cronaca.
7) Se una persona ha mangiato solo pomodori e poi vomita, è ovvio che il rosso che vedrà sarà quello dei pomodori. Ma dato che è impossibile esserne sicuri al 100% (e se oltre ai pomodori si fosse procurata anche una lesione?) non lo si può dire con certezza. Ergo, una visitina in Pronto Soccorso è l’unico modo per sapere come stanno veramente le cose.
E, tra parentesi, un medico che, quando tu vomiti 8 volte al giorno, si limita a dirti che se vedi rosso nel vomito può dipendere da parecchie cose, anziché indirizzarti su un percorso di ricovero, meriterebbe come minimo di essere radiato dall’albo. (O, nella mia personale versione, pestato a morte – ma dice che non sta bene…)
Okay, spero di essere stata sufficientemente chiara ed esauriente. Ad ogni modo, per ogni qualsiasi altro chiarimento su questi punti, o per qualsiasi altra perplessità, lasciatemi pure un commento!
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20 commenti:
W il cioccolato.Detto questo ho letto il tuo vecchio post (che bello e anche simpatico) e ho una domanda:Se vomitando si espelle solo un terzo del cibo assunto ecc...perchè ad esempio Fabiola De Clerq era sottopeso seppur abbuffandosi e vomitando?così come tante altre di cui ho letto. Comunque tu hai una cosa che proprio non mi appartiene:la diplomazia.
È giusto ^^
Che brava!
T'ammiro,sai?
...un abbraccio;
Fra.
Ho trovato questo post (come il primo, del resto) molto interessante ed istruttivo!!!!!!!
Grazie per aver spiegato alcune cose che ancora non sapevo, Veggie!!!!!!!!! Sapere questo genere di cose non può che essere utile, in considerazione del percorso che stiamo facendo.!!!!!!
Ti dirò, quando ho letto alcune delle “perplessità” di Anna ho storto un po’ il naso perché certe affermazioni mi sono sembrate più che altro provocatorie (dubito che si possa seriamente credere che perdere liquidi ti faccia tenere sotto controllo il peso, e dubito ancor di più che un medico al quale dici di vomitare otto volte al giorno ti liquidi banalmente dicendoti che se vedi rosso può essere tante cose, a meno che non sia un perfetto incosciente che ha pagato per prendere la laurea, ma comunque questa è solo una mia opinione), però in ogni caso dare delle spiegazioni più approfondite che poi possono essere d’aiuto a tutte è un ottimo modo sia per scavalcare le eventuali provocazioni, sia per scrivere un post veramente utile ed interessante.
Dato che ci siamo, ne approfitto anch’io per farti una domanda: visto che nel tuo post parli di metabolismo, ti volevo chiedere: ho notato che, nei vari blog più o meno proana in cui si parla di diari alimentari, ci sono molte ragazze che dicono di mangiare pochissime kcal al giorno (qualcosa come 400 – 700) e di riuscire a perdere peso; ma come fa a non bloccarglisi il metabolismo se si mantengono su diete giornaliere a così basso contenuto calorico???????????
Hai fatto proprio bene a scrivere questo post. Condivido le tue parole, anche se non sarei mai riuscita ad esprimermi bene come te perchè non so niente di medicina... ma trovo che tu abbia scelto la branca di studi migliore per portare avanti la tua battaglia e - ne sono sicura - la tua missione.
Ciao ragazze! A proposito delle conseguenze disastrose di una dieta sbilanciata e della successiva perdita di elettroliti, posso darvi una testimonianza diretta, perché ho sperimentato io stessa di persona cosa significhino, e vi assicuro che essermi sentita così male mi ha fatto davvero riflettere. E forse mi ha anche dato la scossa di cui avevo bisogno per decidere di “dare una svolta” alla mia vita... Fino allo scorso mese di agosto facevo la mia solita dieta restrittiva da 1400 kcal, che io ritenevo sufficienti, ma che in realtà per il mio fisico erano assolutamente inadeguate. Non solo ero diventata scheletrica, in particolare sulle braccia, ma anche i miei muscoli e la mia pelle ne avevano risentito. Non mi sono mai procurata il vomito, né ho mai assunto diuretici o lassativi. Tuttavia, per me era diventata una vera e propria abitudine consumare dolcificanti a base di sali di sodio e potassio che aggiungevo in svariati alimenti. Tutto questo nello strenuo tentativo di soffocare il desiderio di “qualcosa di dolce” che ogni tanto avevo, ma che con ostinazione ero intenzionata a combattere ad ogni costo... Così, col tempo e senza accorgermene, ho dato fondo a tutte le mie riserve, intaccando non solo la massa grassa, ma anche quella magra (acqua e muscoli, per intenderci). Finchè una mattina, a causa della restrizione alimentare e con l’aggravante del caldo estivo, sono arrivata al limite della disidratazione. Da un giorno all’altro il mio fisico è andato in tilt: avevo molto freddo, una forte nausea, la pressione bassissima ed una frequenza cardiaca di soli 40 battiti al minuto… Più tardi, mentre ero al pronto soccorso, ripensavo ad altre estati precedenti trascorse al mare, a nuotare e a divertirmi con i miei amici; mentre ora ero lì, su un lettino, debole e stanca, attaccata ad una flebo di elettroliti… Ed è stato proprio allora che ho capito che non potevo e non volevo buttar via la mia vita in quel modo.
ciao! ovviamente ti rispondo in ordine contrario, partendo dalla fine: io vomitavo sangue solo quando non avevo mangiato quasi niente, vomitavo 8volte al giorno(davvero) e quindi anche quando non mangiavo praticamente niente, perche mi scaricava e dopo mi sentivo meglio; il medico mi disse che mi potevo essere lacerata qualcosa per via dello sforzo eccessivo a vomitare cose che non c erano, o che appunto poteva dipendere da tant altre cose e avrei dovuto fare dei test, ovviamente mi disse anche altro ma non ci tornai mai più... punto 6: a una persona con dca non interessa che cosa si perde, se liquidi potassio vitamine o cosa, basta perdere qualcosa! ad esempio da quando (parecchi anni fà, tipo forse 6) un altro medico e professore mi disse che dovevo mangiare le banane perche contengono potassio che col vomito mi andava via ecc ecco dal momento in cui ho saputo che faceva bene non ho mai più toccato una banana in vita mia! altra cosa: non mi hai convinto sono ancora dell idea che ci siano dei cibi tipo caramelle, molto ingrassanti. ultima cosa: non mi piace il titolo del tuo post: "non vi dicono"...nel senso che le ragazze che davvero hanno dca non dicono quelle cose perche non c è niente da dire...perchè l importante è perdere qualcosa ecc non sapere queste cose. ...
ho letto ora i commenti e vorrei dire a wolfie che il mio era sono un riassunto di cose che quel medico mi ha detto anni fà, ovviamente non mi ha detto solo questo, era un riassunto perche non me la sento di parlare di quel momento...
Anna, mi pari un raro concentrato di idiozia, petulanza, lobotomizzazione e presunzione. Non capisco se ci sei o se ci fai, se sei proprio cretina di natura o pensi di essere la strafica di turno che viene e prende per il culo la gente. Spero per te la seconda ipotesi, credo la prima. Se la prima, amen, coi deficienti non val la pena di perdere tempo, basta dire “Sì, sì, hai ragione tu”, perché ai matti e agli stupidi si dà sempre ragione. Se la seconda, sappi che sei patetica e nient’altro.
Accendi il neurone, diamine, se ne hai anche solo mezzo superstite, cosa di cui dubito fortemente, Ma ti rendi veramente conto delle puttanate che scrivi? Uno studio scientifico comprovato sperimentalmente “non ti convince”? Guarda che non si tratta di essere convinte o meno, si tratta di un dato di fatto. E cosa ti convince, allora, una fettina di culo? O un bel calcio nei denti? O il tuo cervellino bacato che vuole negare l’evidenza perché ti è scomoda e cozza con le idee allucinate che ti sei fatta?
E, tra l’altro, ma dove diamine l’hai pescato lo stereotipo imbecille che ad una persona che ha un DCA non gl’interessa che cosa perde? Dallo stesso posto di merda da cui hai tirato fuori le altre stronzate che hai scritto, suppongo. Allora, giusto per la cronaca, t’informo che a una persona che ha un DCA gl’interessa soprattutto sentirsi in controllo (per quanto possa essere un controllo fittizio, falsato dalla malattia), al di là di quanto pesa. Perché i DCA sono principalmente la malattia della distorsione del controllo, non la malattia del cibo o del peso.
Comunque, tra le altre cose, impara a leggere. La proposizione “non vi dicono” ha come soggetto “le ragazze pro ana/mia”. Non “le ragazze che hanno davvero un DCA”. Sono cose che t’insegnano in 3^ elementare, tipo. Ed è vero che non le dicono, perché le pro ana non si mettono certo a dare informazioni scientifiche come quelle contenute in questo post, poiché un gruppo di tali dementi non può che appigliarsi a minchiate saltate fuori da chissà dove da diffondere come verbo assoluto a un pubblico di cretine che non aspetta altro che specchietti per allodole per rimanere abbagliata di fronte ad una malattia che se solo provassero per 5 minuti non ne vorrebbero sentire più parlare per tutta la vita e anche per quelle successive.
In ogni caso, da una che non appena viene informata che le banane contengono potassio smette di mangiarle, capisco non ci si possa aspettare un granché. Ma va bene, eh, continua pure a vomitare a vuoto e a non mangiare banane: i tuoi problemi si risolveranno da soli. Solo che tu non ci sarai più per rendertene conto.
Anna ignoro se tu sia a buon punto sulla strada della guarigione. Ad ogni modo, la frase "ci sono alimenti ingrassanti", nasconde un approccio sbagliato al cibo. Ora spero di non essere fraintesa: se assumi 5000 Kcal di yogurt in un giorno e il tuo fabbisogno è di 2000, non ingrassi solo perché è yogurt e non cioccolata o caramelle? Una caramella, una barretta di cioccolata non hanno mai ucciso nessuno; ciò che uccide è l'ignoranza o falsa conoscenza, specie se ammantata di supponenza (e fa pure rima!).
Quanto al fatto di vomitare sangue, se a stomaco vuoto, è una gran "ca....." ( e chiedo venia per i puntini, perché malgrado l'autocensura si è compreso cosa volessi dire): il vomito autoindotto fa sempre male, sia che lo stomaco sia pieno, sia che lo stomaco sia vuoto. Per forza di gravità, ogni corpo scende (nel nostro caso, il cibo, attraverso il tubo digerente). Il percorso inverso (quindi dallo stomaco al cavo orale), oltre a sfidare le leggi della fisica, è indice di un malessere e la dannosità per le pareti dello stomaco è la stessa.
Chiedo scusa alla proprietaria del blog se ho utilizzato il commento per polemizzare, ma persone così ottusamente arroccate nelle proprie convinzioni hanno la capacità di mandarmi in bestia!
M.M.
Volevo lasciare un saluto ed un ringraziamento per il lavoro che fai Veggie...
poi, mi ha fatto molto pensare il post lasciato da Anonimo ... mi sono trovata nella tua stessa situazione ... solo toccando il fondo, forse, si riesce a capire...
A presto!
M.
Jhonny, credo dovresti ripulirti la bocca da quanto sei volgare. Impressionante.
Cara Anna, il tuo commento mi fa sospettare che il problema di cui soffri non sia semplicemente un DCA, ma anche una forte tendenza all'autolesionismo. Qui non si tratta più di cercare erroneamente di sentirsi efficaci mediante il controllo volontario sulla fame, che è invece uno stimolo fisiologico che richiede risposte più "automatiche" essendo regolato dall'ipotalamo e dal sistema nervoso vegetativo. Vedo piuttosto nelle tue parole una netta dissociazione mente/corpo che è ben oltre la tendenza masochistica all'autopunizione. Infatti non ti limiti ad affamarti privandoti di cibo, ma sei pronta a negarti tutto ciò che sospetti "ti possa far bene" pur di rendere sempre più sottile e inconsistente quel corpo che rinneghi. Tu stessa affermi che per te “basta perdere qualcosa, non importa se acqua o elettroliti”, ma così rischi di perdere la vita. E’ il nostro corpo che ci fa vivere. E la mente fa parte del corpo, dal quale tu non puoi separarti anche se lo rifiuti. Forse iniziare un dialogo con uno specialista potrebbe aiutarti a correggere la tua visione della realtà, che purtroppo, a causa del disturbo alimentare di cui soffri, è arrivata ad essere fortemente distorta. Con il recupero di un peso sano e affrontando nel modo corretto gli altri problemi che si celano dietro il DCA, anche le tue ossessioni sul cibo e la tua paura di ingrassare si risolveranno. Purtroppo, infatti, un’altra cosa che non dicono le pro-Ana/pro-Mia è che la denutrizione porta ad un profondo distacco dalla realtà, con alterazioni percettive e turbe del pensiero, che autoalimentano il DCA come in un circolo vizioso. Ecco perché, una volta diventate bulimiche o anoressiche, risulta poi così lungo e difficile per noi ragazze uscirne, a meno che non decidiamo di intraprendere un adeguato intervento terapeutico.
Marcella, dovresti ripulirti le mani che usi per digitare sulla tastiera del PC da quanto sei analfabeta, visto che non sai neanche copiare il mio nome. Impressionante.
@ Marcella – Marcella, io non credo che tu non sia diplomatica… devo proprio dire che nei miei confronti sei sempre stata assolutamente gentile e paziente… semplicemente, abbiamo modi diversi di esprimerci… ma questo dipende semplicemente dal fatto che siamo 2 persone caratterialmente diverse, non certo dal fatto che tu sia completamente priva di diplomazia…
In quanto al discorso di Fabiola De Clerq… prima di risponderti mi sono fatta un giro su Internet per leggere quale fosse stata la sua storia in termini di DCA… perché pur sapendo chi è lei, non avevo mai letto niente di suo, e quindi non conoscevo la sua storia… In ogni caso, dal materiale che ho reperito su Internet, pare che Fabiola prima di avere problemi di abbuffate/vomito, abbia avuto a lungo problemi di anoressia restrittiva, che l’hanno fatta scendere drasticamente di peso… Poi le si è innescato il circolo vizioso di abbuffate e vomito, ma il suo fisico era già ampiamente sottopeso in partenza, e lei oltre ad abbuffarsi e a vomitare faceva anche eccessiva attività fisica… con la quale riusciva a bruciare ampiamente quelle calorie che derivavano dalla parte dell’abbuffata non espulsa col vomito… ed è per questo che si manteneva comunque ampiamente sottopeso. Posso immaginare che sia un comportamento comune anche ad altre persone che soffrono di DCA…
@ Francesca – Grazie Fra…! ^__^ E credo proprio che anche tu, che stai combattendo contro la bulimia e il binge, sia una persona da ammirare assolutamente!... Ti abbraccio forte…
@ Wolfie – Grazie a te… Tra l’altro, la domanda che poni è davvero interessante. La risposta credo possa essere bipartita. 1) Sei sicura al 100% che quello che viene scritto da una persona sul proprio blog relativamente a quanto mangia, corrisponda effettivamente a verità? Voglio dire, sul proprio blog si può scrivere qualsiasi cosa, tanto nessuna delle lettrici saprà mai cosa succede nella vita reale dell’autrice del blog. Per cui una persona può tranquillamente scrivere che campa e dimagrisce con 500 Kcal giornaliere, e questa può essere tranquillamente una balla. Io, alle persone che scrivono di andare avanti per mesi e mesi con una dieta di circa 500 Kcal giornaliere e che continuano a perdere peso, non ci credo… I’m sorry. 2) Se davvero una persona tiene un regime alimentare giornaliero a contenuto calorico così basso, il metabolismo gli si blocca SICURO. Perché nelle 24 ore giornaliere, anche se si sta completamente a riposo, il nostro corpo brucia più di 1000 calorie. E te lo dimostro matematicamente, con una formula:
RMR= (10 x peso) + (6.25 x altezza) - (5 x età) – 161.
Questa formula (RMR = Resting Metabolic Rate) permette di calcolare con precisione quante calorie una persona consuma se dormisse 24 ore su 24. Chiunque può fare i calcoli con i propri dati, e sono pronta a scommettere che nessuna otterrà un numero inferiore a 1000… ci ho preso? Ergo: è completamente futile nonché deleterio seguire diete il cui totale calorico è inferiore al metabolismo basale… Quindi, se c’è qualcuna che pensa di poter dimagrire con 400 – 700 Kcal al giorno, può pure ricredersi: la matematica non è un’opinione.
@ Vele/Ivy – Ti ringrazio, Vele… Spero così di essere riuscita a portare maggiore chiarezza… che è poi quellla che serve per evitare comportamenti che magari vengono messi in atto proprio perché ritenuti inconsapevolmente ma erroneamente innocui…
@ Anonima (24 Febbraio) – Ciao anonima, ti ringrazio tanto per la tua preziosa testimonianza. Credo che le tue parole si commentino da sole, e che ogni mia aggiunta sia solo superflua… perciò, semplicemente, ti ringrazio per aver voluto riportare qui la tua esperienza, che vale più di tutte le chiacchiere che possono essere fatte.
@ anna – Va bene qualsiasi ordine di risposta, don’t worry!... ^__^ Comunque, rispondendo al tuo commento… ci sta che a una persona con un DCA non interessi cosa perde… però credo sia giusto che sia consapevole di cosa perde. Se poi vuole continuare a disidratarsi e a rischiare la vita per arresto cardiaco, liberissima di farlo, ma per lo meno che lo faccia con la piena coscienza di quello che fa, non perché crede che non bevendo dimagrisca, come in certi blog è riportato, perché questa è una delle falsità più pericolose che possano essere messe in giro. Chiunque può certamente sapere qualcosa e decidere scientemente d’ignorarla, ma farlo con la piena consapevolezza di quelle che saranno le conseguenze, non perché per sbaglio da qualche parte ha letto cose non vere. In quanto al discorso dei “cibi ingrassanti”, io più che pubblicarti il link di uno studio scientifico condotto da professionisti non posso fare. Però, allora, ti chiedo una cosa: come puoi confutare il risultato ottenuto da uno studio scientifico? Su quali basi lo fai? Secondo me, un risultato ottenuto da uno studio scientifico, si confuta solo se in un secondo momento viene fatto un altro studio scientifico che mette in luce i punti deboli del precedente e ne svela la fallacità utilizzando metodiche più moderne per la dimostrazione della veridicità dell’antitesi. Ergo, finché non mi presenti uno studio che mi dice che ci sono dei cibi puramente “ingrassanti” anche in dosi ridotte, vale quello che ho linkato io. E, peraltro, che la cioccolata sia ricca di molecole antiossidanti è chimica, meramente. E la chimica, proprio come la matematica, non è un’opinione. Infine, per quanto riguarda il titolo del post… Esatto, chi ha un DCA non direbbe mai cose del genere. Infatti io nel titolo ho scritto che quelle cose le dicono le ragazze “pro ana/mia”… ovvero, persone che non hanno un DCA. Perché solo chi non ha vissuto sulla sua pelle cosa significhi un DCA può: A) Inneggiare ad esso; B) Scrivere cavolate assurde è assolutamente scorrette da un punto di vista scientifico riguardo l’alimentazione.
@ Jonny – Piano con le parole. Non credo che Anna sia stupida o cosa. Credo che sia una persona malata che in questo momento avrebbe bisogno di un aiuto professionale serio, non come quello che le hanno dato i medici con cui ha avuto a che fare e che, come si evince dal suo commento, hanno indubbiamente peccato di superficialità. D’altronde anche i medici prima di essere medici sono persone, e come tra le persone ci sono le testoline a pinolo, detta figura è presente anche nella classe medica, niente da eccepire. Io credo che quelle sollevate da Anna non siano perplessità né sciocche né provocatorie, ma semplicemente dettate da una malattia che in questo momento non le consente di pensare con lucidità. Io non sarei critica con lei, semplicemente le augurerei di riuscire a formulare una richiesta d’aiuto, e di riceverlo nei termini che le sono necessari per staccarsi da una malattia che è senz’altro logorante sotto ogni punto di vista…
@ Anonima (1 Marzo) – Non devi affatto chiedermi scusa: hai scritto delle cose assolutamente vere, ed hai tutto il diritto di farlo. Non penso che tu abbia polemizzato, hai semplicemente espresso la tua opinione e qui sei liberissima di farlo. Relativamente a quello che penso in merito alla situazione di Anna, t’invito a leggere oltre alla risposta che ho lasciato a lei personalmente, anche quella che ho lasciato qui sopra a Jonny. Penso che quello che la lascia ottusamente arroccata alle sue convinzioni sia una malattia che in questo momento domina la sua mente così tanto che non le permette la benchè minima obiettività nemmeno nella valutazione di incontrovertibili dati di fatto.
@ M.M. – M., sono io che ringrazio te per leggermi sempre e lasciarmi i tuoi commenti, mi fa sempre estremamente piacere leggerti. È vero, purtroppo a volte c’è bisogno di toccare il fondo per poter anche solo pensare di ricominciare a risalire… ma io spero comunque che ci siano ragazze che riescono a risalire anche prima di aver toccato il fondo, perché così sarebbe beno faticoso. Ti abbraccio stretta…
@ Vanessa – Ti quoto al 100%.
Io posso sbagliare a scrivere il tuo nome inventato ma almeno il vocabolario e la grammatica la conosco molto meglio di te che sei davvero analfabeta e ti inventi parole che non esistono,non ti dico nemmeno qual'è perchè sono sicura che non lo capiresti mai di tuo..Comunque sei davvero ma davvero patetico,si ti do il maschile perchè il tuo nome inventato è al maschile.Vatti a studiare un pò di galateo caro,quel minimo indispensabile per far parte di una comunità.E se ti incazzi tanto in un blog...fatti una vita.Vera.Buona serata.
“Fatti una vita vera” ? Parla quella che baccaglia ‘sto blog per rispondere a stretto raggio di tempo a commenti che manco sono indirizzati a lei!... (A meno che tu recentemente non abbia cambiato il tuo nome in “Anna”… perché, sì, all’inizio del mio commento c’era scritto proprio “Anna”, sai?!)
Fattela te una vita, bambina, e un po’ di cazzi tuoi, già che ci sei.
(E, mia cara premio Nobel per la letteratura italiana, il mio nick è non è maschile né femminile, ma neutro. Giusto perché hai voluto mettere i puntini sulle i, maestrina.)
@ Jonny & Marcella – Okay, ve l’avevo già detto un’altra volta. Il mercato del pesce fatelo dove vi pare, ma non qui. Non intendo dilungarmi oltre. Qualsiasi altro vostro commento del medesimo tenore rivolto l’una verso l’altra verrà cancellato. Fine della fiera.
sinceramente parlando una vera malata di dca neppure vede quei siti,quando mi ammalai non sapevo dell'esistenza, ricordiamoci che i dca sono una malattia e per chi sa di cosa sto parlando sa anche tutte le conseguenze,le pro ana e le pro mia sono persone malate ma non di dca di altro,non parliamo di diete ne di nutrizione ma bensi di auto distruzione,voi di sicuro dite ma si se ne esce -.- una persona su 10 ipoteticamente se di queste diece una per 4 anni smette puo ricaderne alla fine è un tunnel,nei dca( da distinguere fra bulimia/ bulimia nervosa,anoressia/anoressia nervosa e big eating che spesso e volentieri è legato ad una bulimia nervosa).. il bere sapete quante anoressiche bevono litri e litri d'acqua per la fama?
sapete quante bulimiche piangono?
sapete perchè nasce alla base il disturbo alimentare?
10 cose che le pro ana/mia non dicono si sanno e se non si sanno e perchè famiglia persone ignoranti sull'argomento(ingnoranti=che ignorano) hanno le fette di salame sugl'occhi,guardatevi solamente ingiro,alla fermata della metro sapete quante persone sono realmente malate o vogliono ammalarsi(che fra l'altro una che decide di ammalarsi ne esce 100 volte piu facilmente di una che non lo decide,ovvio se non trapassa)
secondo voi chi è malato da 5,6 etc anni non sa a cosa va incontro?
non si cura?
almeno sapete quant'è dura uscirne,ci son persone che dopo 20 anni non ne escono..
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