venerdì 20 giugno 2014
Combattere contro l'anoressia: Tips & Tricks
1. Concentratevi su ogni qualsiasi cosa non abbia niente a che vedere con i soliti pensieri che vi mette in testa l’anoressia.
2. Se avete qualche problema strettamente inerente la vostra alimentazione, contattate immediatamente la dietista/nutrizionista che vi segue e parlatene con lei, al fine di trovare una soluzione razionale e alimentarmente corretta, ma che allo stesso tempo non vi crei troppi problemi.
3. Evitate di leggere su Internet o sulle riviste ogni qualsiasi cosa abbia a che fare con l’alimentazione, evitate programmi televisivi che parlano di cibo. Piuttosto, cercate di ragionare su quali possano essere quei veri problemi che state disperatamente cercando di soffocare sotto il capro espiatorio dell'alimentazione.
4. Visualizzate dentro la vostra mente dove volete arrivare con il vostro percorso di ricovero, e concentratevi su cosa potete fare al momento come piccolo passo per raggiungere poco a poco il vostro obiettivo ultimo.
5. Quando sentite di avere un problema che scarichereste mettendo in atto comportamenti tipici del DCA, prendete fiato e fermatevi un attimo a pensare a cosa potreste concretamente fare per affrontare (e magari anche risolvere) quel problema senza utilizzare la vecchia strategia di coping rappresentata dall’anoressia.
6. Cercate quotidianamente strategie di coping che non siano disfunzionali e nocive come l’anoressia, ma che vi consentano comunque di tamponare le difficoltà.
7. Distraetevi in ogni modo possibile. State più tempo con i vostri amici: essere circondate da persone con cui state bene e con cui fate cose divertenti, è un ottimo modo per decentrare l’attenzione dai soliti pensieri tipici del DCA, e per passare momenti piacevoli.
8. Se avete delle difficoltà mirate sul momento del pasto in sé (per esempio, non riuscite ancora a seguire il vostro “equilibrio alimentare”), cercate di mangiare insieme a qualcuno che vi aiuti a mantenervi “sulla giusta strada”.
9. Cercate di circondarvi di persone che abbiano una relazione sana con il cibo e con il proprio corpo, che non parlino affatto di queste tematiche, anzi, che se ne freghino proprio.
9 bis. Evitate di circondarvi di persone che sono nel pieno di un DCA, che seguono diete, che hanno un’alimentazione incongrua, che non fanno altro che triare in ballo argomenti che vi riportano a piè pari dentro il DCA: con persone del genere intorno le probabilità di ricaduta aumentano considerevolmente.
10. Imparate a riconoscere quelli che sono i pensieri indotti dall’anoressia, che non hanno perciò niente di fondato né di vero in sé. Discernete quelli che sono i pensieri provocati dalla malattia, dai vostri veri pensieri. Non identificatevi nei pensieri della malattia. Quella è la patologia che avete, non siete voi.
11. Se sentite che state per cedere, alzate il telefono e chiedete aiuto. A chiunque riteniate opportuno. Familiari, amici, psicoterapeuti, dietisti… chiunque.
12. Non isolatevi. La solitudine è una delle maggiori trappole che l’anoressia può tendervi. Quando si è da sole, senza distrazione alcuna, è molto più facile che la mente si fissi su quelli che sono i pensieri tipici del DCA.
13. Leggete libri, riviste, blog pro-ricovero, che non abbiano niente a che fare con l’alimentazione, ma che possano supportare la vostra motivazione.
14. Cercate di evitare tutto quello che ormai sapete essere un trigger che può favorire la vostra ricaduta nel DCA.
15. Fate una cosa gentile al giorno nei confronti di voi stesse.
16. Abbiate cura di voi stesse come se foste delle bambine: non siate troppo severe con voi stesse, datevi la possibilità di provare, di sbagliare, e di riprovare ancora e ancora e ancora. Gli obiettivi più lontani si raggiungono per piccoli passi.
17. Non arrendetevi. Rialzatevi dopo ogni ricaduta, e ricominciate a lottare con più forza e più convinzione di prima. E ricordate che noi siamo fatte per combattere. Quando ci ammaliamo, il nostro corpo combatte per ripristinare la propria omeostasi. Quando tratteniamo il fiato, il nostro corpo combatte per riprendere a respirare. Quando ci tagliamo accidentalmente, il nostro corpo combatte per riparare la ferita. Ci sono millemila piccolissime cose – dalla superficie cutanea alla cellula posta più in profondità – che sono frutto di un costante combattimento che il nostro corpo pone in essere affinchè noi possiamo essere qui, oggi, davanti ai nostri computer, a scrivere/leggere queste parole. Perciò, se ogni nostra singola molecola non si arrende mai, perché mai dovremmo essere noi a farlo?
2. Se avete qualche problema strettamente inerente la vostra alimentazione, contattate immediatamente la dietista/nutrizionista che vi segue e parlatene con lei, al fine di trovare una soluzione razionale e alimentarmente corretta, ma che allo stesso tempo non vi crei troppi problemi.
3. Evitate di leggere su Internet o sulle riviste ogni qualsiasi cosa abbia a che fare con l’alimentazione, evitate programmi televisivi che parlano di cibo. Piuttosto, cercate di ragionare su quali possano essere quei veri problemi che state disperatamente cercando di soffocare sotto il capro espiatorio dell'alimentazione.
4. Visualizzate dentro la vostra mente dove volete arrivare con il vostro percorso di ricovero, e concentratevi su cosa potete fare al momento come piccolo passo per raggiungere poco a poco il vostro obiettivo ultimo.
5. Quando sentite di avere un problema che scarichereste mettendo in atto comportamenti tipici del DCA, prendete fiato e fermatevi un attimo a pensare a cosa potreste concretamente fare per affrontare (e magari anche risolvere) quel problema senza utilizzare la vecchia strategia di coping rappresentata dall’anoressia.
6. Cercate quotidianamente strategie di coping che non siano disfunzionali e nocive come l’anoressia, ma che vi consentano comunque di tamponare le difficoltà.
7. Distraetevi in ogni modo possibile. State più tempo con i vostri amici: essere circondate da persone con cui state bene e con cui fate cose divertenti, è un ottimo modo per decentrare l’attenzione dai soliti pensieri tipici del DCA, e per passare momenti piacevoli.
8. Se avete delle difficoltà mirate sul momento del pasto in sé (per esempio, non riuscite ancora a seguire il vostro “equilibrio alimentare”), cercate di mangiare insieme a qualcuno che vi aiuti a mantenervi “sulla giusta strada”.
9. Cercate di circondarvi di persone che abbiano una relazione sana con il cibo e con il proprio corpo, che non parlino affatto di queste tematiche, anzi, che se ne freghino proprio.
9 bis. Evitate di circondarvi di persone che sono nel pieno di un DCA, che seguono diete, che hanno un’alimentazione incongrua, che non fanno altro che triare in ballo argomenti che vi riportano a piè pari dentro il DCA: con persone del genere intorno le probabilità di ricaduta aumentano considerevolmente.
10. Imparate a riconoscere quelli che sono i pensieri indotti dall’anoressia, che non hanno perciò niente di fondato né di vero in sé. Discernete quelli che sono i pensieri provocati dalla malattia, dai vostri veri pensieri. Non identificatevi nei pensieri della malattia. Quella è la patologia che avete, non siete voi.
11. Se sentite che state per cedere, alzate il telefono e chiedete aiuto. A chiunque riteniate opportuno. Familiari, amici, psicoterapeuti, dietisti… chiunque.
12. Non isolatevi. La solitudine è una delle maggiori trappole che l’anoressia può tendervi. Quando si è da sole, senza distrazione alcuna, è molto più facile che la mente si fissi su quelli che sono i pensieri tipici del DCA.
13. Leggete libri, riviste, blog pro-ricovero, che non abbiano niente a che fare con l’alimentazione, ma che possano supportare la vostra motivazione.
14. Cercate di evitare tutto quello che ormai sapete essere un trigger che può favorire la vostra ricaduta nel DCA.
15. Fate una cosa gentile al giorno nei confronti di voi stesse.
16. Abbiate cura di voi stesse come se foste delle bambine: non siate troppo severe con voi stesse, datevi la possibilità di provare, di sbagliare, e di riprovare ancora e ancora e ancora. Gli obiettivi più lontani si raggiungono per piccoli passi.
17. Non arrendetevi. Rialzatevi dopo ogni ricaduta, e ricominciate a lottare con più forza e più convinzione di prima. E ricordate che noi siamo fatte per combattere. Quando ci ammaliamo, il nostro corpo combatte per ripristinare la propria omeostasi. Quando tratteniamo il fiato, il nostro corpo combatte per riprendere a respirare. Quando ci tagliamo accidentalmente, il nostro corpo combatte per riparare la ferita. Ci sono millemila piccolissime cose – dalla superficie cutanea alla cellula posta più in profondità – che sono frutto di un costante combattimento che il nostro corpo pone in essere affinchè noi possiamo essere qui, oggi, davanti ai nostri computer, a scrivere/leggere queste parole. Perciò, se ogni nostra singola molecola non si arrende mai, perché mai dovremmo essere noi a farlo?
Etichette:
anoressia,
auto-aiuto,
binge,
bulimia,
combattere,
consigli,
dca,
no pro ana,
ricovero,
suggerimenti
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
34 commenti:
Come sempre illuminante ... Il punto 17 lo vorrei sempre stampato nella mia testolina!
Grazie Veggie :)
Ciao Veggie :)
Io ho sempre odiato da quando sono entrata nel tunnel dell' anoressia sentir parlare di cibo,di diete,,di obiettivi pancia piatta/sedere sodo :D;ma purtroppo non sempre possiamo,secondo me,evitare di circondarci di queste persone,come non possiamo evitare di incontrare persone meno sensibili o poco empatiche.
Secondo me dobbiamo essere noi a riuscire a far fronte al problema,senza lasciarci influenzare e tenendo a mente la nostra situazione. Certo se questi discorsi partono da persone care,amici ecc. possiamo chiedere di avere quanto meno un po' di tatto!
Ultimamente mi sono ritrovata a guardare su instagram i profili di ragazze che seguono la strada del ricovero:giuro ne sono tantissime ma il fatto che mi lascia un po' perplessa è che tutte fanno foto ai loro pasti,a TUTTI i loro pasti,come se il ricovero non significasse invece staccarsi dal pensiero del cibo. Mi sembra quasi che ignorano la profondità del loro disturbo ed è molto triste...cosa ne pensi ?
Un bacio
Questo è un post old-style, Veggie!!!!!!!!!!!!!! :-)
Mi ricorda quelli che scrivevi agli esordi, diversi anni fa insomma, ma non mi dispiace affatto, perchè trovo post di questo tipo sempre molto utili: ci si opssono trarre ispirazione e spunti di riflessione. E, perchè no, anche idee pratiche su che cosa fare.
Per cui, soltanto GRAZIE per questo post!!!!!!!!!!! Rinfrescarsi la mente non fa mai male!!!!!!!!!!
Per Anna di Costanzo: Ciao Anna, so che la tua domanda non è rivolta a me, ma hai sollevato un argomento davvero interessante, perciò vorrei comunque poter dire la mia.
Penso che sia positivo che queste ragazze "sponsorizzino" il loro seguire la strada del ricovero, perchè per lo meno si contrappongono con un comprotamento ed un esempio sano e positivo a tutte le miriadi di "proana" che infestano i social network. Senz'altro però il fatto che pubblichino le foto di tutti i loro pasti è per lo meno un po' inquietante, mi fa pensare che in realtà siano ancora molto dentro al dca, e che quello che fanno in tal senso è dunque ancora fortemente influenzato dal dca stesso. Io sono d'accordo con te sul fatto che bisogna staccarsi dal pensiero del cibo, e magari in futuro quando staranno meglio anche queste ragazze ci ruisciranno, ma forse magari sono ancora in una fase molto precoce della loro strada del ricovero, e dunque non se ne rendono conto.
Scusami se mi sono intromessa,un abbraccione!!!!!!!!!!
Ma figurati,anzi mi fa piacere confrontarmi anche con altre persone :)
Il fatto è che leggendo i commenti di alcune di loro,il fine ultimo del ricovero è quello di seguire una sana e corretta alimentazione,in molte mi sembrano completamente ignorare i problemi che si nascondono dietro il sintomo,magari non tutte (ci sarà anche sicuramente ne è consapevole ma preferisce non parlarne) ma molte sí.
E la cosa più grave è che sono anche seguite:mi chiedo se gli psicoterapeuti siano competenti...
Ti abbraccio :)
I tuoi consigli sono sempre utilissimi! E ultimamente mi sto ritrovando soprattutto nel 16: invece che mollare tutto bisogna imparare a perdonarsi, rialzarsi, sorridere e andare avanti :)
Sugli altri invece ho bisogno di lavorarci molto, infatti ho notato che davvero mi sto isolando.. Però come diceva Anna non si può essere troppo selettivi con le persone che ci circondano, perché anche questo contribuisce a lasciarci soli
Un abbraccio
La n. 10 é forse quella più difficile da accettare...almeno per me. Quando mi dissero che ero anoressica non ci credevo, mi spronavano a combattere contro i miei pensieri malati e io pensavo solamente " ma questa sono io, sono io che voglio o devo fare questo e quest'altro perché mi fa bene, sono io così ma quale malattia " .. É difficile poi dividere la propria persona dall'anoressica che c'è ormai da troppo tempo.... nonostante siano anni ormai che lotto per ritrovare quella me stessa nascosta suppongo dall'anoressia .
Su quello che hai scritto non ho nulla da ridire ;)
Vorrei solo che tu mi esponga il tuo parere su questo sito http://pinupdel2000.myblog.it/
E' gestito da una donna che in passato ha sofferto di DCA per alcuni anni e adesso ha fatto come te una battaglia contro l'anoressia e in maniera diversa dalla tua.
Come si può leggere dal link si tratta di pin up e perciò c'è un grande trionfo della donna curvy.
C'è anche una rubrica della posta dove scrivono anche ragazze che soffrono di anoressia. Alcune dicono che nel vedere quelle immagini, si sono rasserenate. Tu cosa ne pensi?
A Anna Di Costanzo:
La gente demente che predica bene e razzola male esiste ovunque, anche su Instagram. Dicesi: cretinette che non hanno smesso di prendere per il culo se stesse – hanno solo cambiato modalità di – e visto che ci sono cercano di far fessa anche qualcun’altra. Non ci vedo gran differenza tra ‘ste tipe e le cerebrolese di pro ana che postano fotoritocchi di modelle scheletriche. In definitiva: cazzo se sono patetiche. Sì, ambo le parti.
--------------------------------------------------------------------
A AlmaCattleya:
Se quello è un blog di battaglia contro l’anoressia, io sono Lionel Messi. Ma non diciamo cazzate. Lì c’è solo una cicciotta frustrata che cerca di rigirare le carte in tavola. Come quando una arriva in ritardo e dice: ma io non sono in ritardo, è il resto del mondo che ha anticipato. Uguale. Non sono io sovrappeso, sono le altre che sono troppo magre. E giù a tirar colpe su questo mondo marcio, questa società avariata e compagnia bella, perché si sa che scaricare le colpe su qualcos’altro è l’ultima risorsa dei perdenti. C’ha un accanimento per la fisicità che me la fa sembrare più malata di quelle che reggono l’anima con i denti o sgottano senza soluzione di continuità. Se pensa che l’anoressia sia un problema di peso, come palesemente traspare dal suo blog (visto che si guarda bene dal fare ogni qualsiasi accenno alla complessità del mondo interiore di chi ha un disturbo alimentare), è tale e quale alla massa d’ignoranti lobotomizzati che credono ci si ammali di anoressia perché si vuol fare le modelle.
Il punto 3 sembrerà stupido ma è una delle cose verso cui personalmente tendo senza rendermene conto. Non proprio per quel che riguarda programmi televisivi o blog, ma in generale nella vita imperno molto sul cibo quel che devo fare.
il punto 7 è ambiguo. Nel senso per me è ambiguo perchè ha sempre avuto una doppia valenza. Potrebbe sì distrarre dal dca , ma anche alleviare le dinamiche schiaccianti del dca. Nel senso che, personalmente, quando mi trovo per lunghi periodi (lavoro, vacanze con amici ecc) fuori casa mi è molto più facile tagliare sul cibo perchè butto la testa altrove.
punto 9 è difficilissimo da realizzare. Al di là della persona SERIAMENTE malata, ho notato che trovare qualcuno che se ne frega a 360 gradi è difficile. Vuoi perchè uno fa il pompato di turno e vuole aumentare massa muscolare, vuoi perchè una è fighetta narcisista e vuole sentirsi dire che è perfetta, ma in un modo o nell'altro l'argomento salta fuori.
punto 10, è una bella gara. Nel senso che è difficile e per me su alcune cose quasi impossibile. Io mi rendo sempre più conto che non so bene dove finisce quel che penso davvero e quel che penso perchè indotto. Sopratutto perchè spesso sono pensieri e schemi di comportamento che si staccano davvero molto da quel che è l'ambito alimentare.
Il punto 17 è lì. è molt bello.
però ci sono anche le malattie autoimmuni. E a volte mi sento un po' così.
@alma cattleya
Perdonami se mi sono permessa
so che hai chiesto un parere a veggie
e so che il mio commento non è probabilmente dei più costruttivi
ma a me quel blog pare un'immansa cacata.
Mi sembra l'esaltazione esasperata (?malata?) della ciccia. Oltre che un clichè imbarazzantemente colossale. Tutte quelle foto di donne grasse che conciate in quella maniera battoneggiante mi paiono unicamente omini michelin con il rossetto.
Io, sarò malata e avrò una visione distorta ma nn ci vedo nulla di bello. Forse solo il decoltè sicuramente prosperoso, ma fuori da quello solo rotoli, cellulite e colesterolo galoppante.
E vorrei spezzare una lancia a favore di photoshop: ANCHE LE CICCIONE SONO RITOCCATE. Non si accentuano i buchi tra le gambe solo alle modelle di armani, ma si levigano le bucce d'arancia nelle cosce e stringono sapientemente i finachi anche alle oversize. Ergo, la moralistica propaganda del "la donna ciccia è bella " affiancata dall'immagine di una "modella"oversize è tarocca.
Ma al di là del discorso estetico, non ci vedo nulla di sano. Mi pare l'equivalente dei blog proana infarcito di "modelle" o thininspo. Solo, l'altro lato della medaglia.
E in quello specifico blog , di cui ho letto poche righe del tipo "queste ragazze supermagre vittime della società", vige una politica di prosciutto sopra gli occhi. Perchè una donna che deve esasperare la propria "femminilità" inghingherandosi di tacchi, calze a rete , reggicalze et simila, coprendo al 100% il ruolo del clichè porno-toy, non è forse equamente vittima della società?
Se proprio vogliamo vederla in questi temrini eh.
sono Dolores e vorrei rivolgervi una domanda: ma tutte voi, al di fuori di questo spazio virtuale, parlate della vostra malattia?
Perché mia figlia non ne parla mai, è normale?
Al momento sto lavorando sul punto 10.
Per diverso tempo mi sono sentita in colpa per la brutta persona che stavo diventando (calcolatrice, fredda), ora mi sto rendendo conto che non è così. Non sono io che penso certe frasi, è "lei". Non sono io a fare certe domande o a farsi certi film, è sempre "lei".
Altra cosa importante è chiudere le "relazioni tossiche" e iniziare a frequentare persone che ti ispirino positività. È forse un atteggiamento egoista. Ma ti assicuro che sto molto meglio ora. Nonostante le crisi e tutto il resto ;)
come sempre i tuoi sono ottimi consigli che aiutano molto non solo me ma anche tante altre persone ..grazie e sono sicura che proverò a seguirli ...
Per Dolores: Ciao Dolores, io ora come ora ne parlo molto sporadicamente col mio ragazzo o con alcune mie amiche che sono al corrente della mia bulimia. In passato potevo parlarne anche più frequentemente (ma mai particolarmente, comunque), però di fatto ne parlo qui su internet e ovviamente ne parlo molto in psicoterapia, quindi poi non ho neanche particolarmente bisogno di parlarne con chi mi sta intorno. Anche perché, cercando di allontanarmi dalla malattia (come la mia psicologa stessa mi ha suggerito), cerco di parlarne il meno possibile nella mia vita quotidiana: dopo anni ed anni passati ad avere in testa solo la malattia, capirai bene che adesso ho anche voglia di prenderne le distanze, e uno dei modi per farlo per me è evitare di ripetere sempre gli stessi discorsi tipici della malattia. Un abbraccione!!!!!!!!!!!!!
@ Jonny: Sì ok, magari non si condivide il suo modo, ma chiamarla "cicciotta frustrata" non credo porti da qualche parte.
Ha fatto una sua filosofia di esaltare la femminilità della donna, ma mi chiedo se davvero la femminilità di una donna passi solo attraverso la ciccia? Nel senso, una donna magra perché lo è di costituzione e che sia sana non può essere femminile?
Io stessa ho della ciccia (un bel po') e non ho niente contro le donne magre. Se è quello il suo corpo, di certo non sarò io a dire di cambiarlo?
Poi ciccione, magre... Sono sempre etichette.
@ justyicky: vedendo che alcuni ritengono grassa Ursula Andress col bikini (ha solo un po' di pancetta ma proprio poca) vedere immagini così magari può fare del bene perè c'è differenza tra l'essere curvy (e qui inserisco tipo Marilyn Monroe) e pesare più di 150 chili!!!!!!!!!!!! Non è un fatto puramente estetico, ma soprattutto che riguarda la salute. Inoltre non è bello vedere il proprio corpo e non capire qual è la sua forma perché una corazza di ciccia trasborda. Inoltre anche il viso... Che forma ha? Come sono i zigomi?
Comunque mi chiedo perché si debba fare sempre battaglia l'uno contro l'altro.
In queste risposte, intende chiarire lo spirito del blog e del suo operato:
http://pinupdel2000.myblog.it/2009/06/04/una-lettrice-critica-il-blog-la-risposta/
http://pinupdel2000.myblog.it/2009/12/02/mi-sono-sentita-un-pezzo-di-carne-leggendo-il-blog/
è vero,non parlarne può essere sintomo di volersi distogliere dalla malattia, perché, giustamente, nella vita c'è altro e io vedo che comunque mia figlia è attiva e socievole.
Ricambio l'abbraccio
Sono tutti consigli ottimi, quello che mi ha colpita di più è il 15 :-)
Ciao Veggie!quanto mi é mancato commentare..
Nonostante ora ho notato che molti problemi non avevano a che fare né col cibo ne con il peso, a volte mi rendo conto che seguo ancora molti programmi televisivi che parlano di cibo e soprattutto di peso (gente a dieta o che dimagrisce o restringe..robe del genere). Non so perché mi attirano sempre estremamente queste cose specialmente quando sono in ansia per qualcosa e non ci voglio pensare.
Un abbraccione forte Veggie!E' bello ricommentarti!<3
A AlmaCattleya:
Pardon, hai ragione, ora che ho letto i 2 nuovi link che hai postato riconosco che non avrei dovuto scrivere “cicciotta frustrata”: avrei dovuto dire “cicciotta frustrata frigida delirante con codone di paglia” E non deve portare da nessuna parte, non è mica un’automobile, è meramente un palese dato di fatto.
Cioè, si è veramente smerdata di brutto in quelle 2 risposte.
Allora, ricapitolando: c’è quest’idiota che ha adottato la filosofia del “se non puoi batterli unisciti a loro” – ovvero se non sei magra inizia a sbandierare a destra e a manca quanto è fottutamente strafigo essere curvy – ma non riesce a rassegnarsi veramente e quindi crea un blog non meno di parte e malato di quelli pro ana, in cui inneggia alle curve in maniera non meno esaltata di come le dementi di pro ana inneggiano alla magrezza.
Poi arrivano 2 tizie con un cervello semisenziente, e le fanno notare che le minchiate che scrive sono nient’altro che cazzate all’ennesima potenza e che nei suoi post semideliranti riesce a malapena ad intortare qualche adolescente con seri problemi di sovrappeso. Niente di trascendente, in realtà, hanno espresso banalmente la loro opinione, tuttavia così facendo hanno commesso l’errore che le farà etichettare come nemico pubblico numero 1: hanno osato contraddire un’invasata.
Le risposte di questa donna, infatti, sono una via di mezzo tra l’apologia della grassezza (che cerca invano di far passare come accettazione di sé), lo scaricabarile su questa società ormai marcia, un coacervo di luoghi che più comuni non si può su anoressia e bulimia, e puttanate scritte alla cazzo per pararsi il culo.
In buona sostanza: una tale coda di paglia che anche solo un decimo bastava.
Rende palese a tutti che di disturbi alimentari non ne capisce un cazzo (“la società ci etichetta in base ai chili, grazie allo star system ed alla moda causando ed alimentando anoressia e bulimia” – cioè, ma dai! Più cliché di questo si muore! Tra poco anche l’italiano medio che mangia pasta&pizza, pratica divano agonistico, e si esalta solo se la Nazionale vince una partita di calcio non crede più a ‘sta stronzata!), si rende emblema d’insicurezza cronica autoincensandosi, fa la finta tonta, dimostra che l’unica cosa che è capace di fare è rigirare la frittata leggendo solo quello che le comoda dei discorsi altrui nella speranza che qualche cretino ci caschi: una colossale figur di merda a 360°, insomma.
Che pena, questa parina di cicciotta frustrata etc etc.
Ah, e quei rari messaggi in cui fantomatiche persone malate di disturbi alimentari le scrivono che il suo blog è strafigo ed è la chiave per guarire, sarei pronta a scommettere che se li scrive da sola.
Posso capire l'indignazione e ammetto che qualche volta sono rimasta sconcertata anch'io ad alcuni post.
All'inizio la seguivo e devo dire che mi piaceva però a lungo andare non sono più tanto sicura.
Una volta ho ribattuto a un post che parlava del corsetto e mostrava le vite strette.
Mi chiedevo cosa ci sia di naturale in tutto questo.
Mi rispondevano che il corsetto può aiutare nella postura, ma qui stiamo parlando di un uso eccessivo.
Quindi, anche se prima ho risposto così, condivido la tua indignazione.
Magari uno può adottare la sua filosofia di vita, ma applicata come battaglia contro l'anoressia e la bulimia?
Per questo ho voluto linkare il blog soprattutto in questo post che parla di trucchi contro l'anoressia.
Anche perché se dopo qualche anno da quando ho scoperto questo blog di Veggie, è anche perché mi sento coinvolta in quello che lei stessa scrive. O almeno mi sentivo coinvolta qualche anno fa.
Buonasera a tutti, è la prima volta che commento..Voglio semplicemente ringraziare tutti voi, Veggie in primis, perché è soprattutto grazie a voi e alle vostre storie che finalmente ho trovato il coraggio di alzarmi e combattere la mia battaglia! Oggi ho preso appuntamento con psicologo e dietologa, spero di essere sulla giusta strada... Grazie
@alma
scusa se creo un papiro infinito qua
ma io non metto in dubbio che a qualcuno possa far bene vedere l'immagine di una che non è un palo della luce. Anche se mi viene da interrogarmi COME E IN CHE MODO possa giovare a una ragazza con un dca (nb: non una ragazzotta che non si piace). Però io non rappresento certo la totalità, quindi...
in ogni caso ti invito a leggere questo post
http://pinupdel2000.myblog.it/2014/02/16/le-vittime-della-moda/
che è il primo che mi è capitato a mano (oltre quelli che hai linkato , che qualcuno prima di me ha già ampiamente commentato).
Ma sarà delirante?
a parte l'accozzaglia di cose fuori luogo sulle modelle & co...ma davvero le donne di successo anni 50 erano così generalmente felici e salutari? no perchè oh...una vita 60 cm nè poi così larga. Un corpetto forzatamente stretto non fa poi così bene. Marilyn si è poi suicidata eppure è la pin up per eccellenza. Insomma per dire che a me pare che questa segua paradigmi stereotipati d'altra epoca. E certo, ci possono essere una mandria di caproni a belare dietro. Come prontamente ricorda in quella lettera ha 12000 seguaci. Ma ciò non attesta la veridicità di quel che dice o crede di sostenere. Oltre che, io mi sento profondamente offesa. Cosa vuol dire essere contro l'anoressia\le anoressiche? scusa no perchè allora io sono contro il microcitoma polmonare. Aspetta che ci faccio una petizione.
A volte, e giuro di stare usando un eufemismo, ne ho fin sopra le palle dei ciarlatani in sto ambito.
@ justvicky:
Ma infatti non credo che le donne degli anni '50 siano state poi così felici. Alcune magari lo saranno state, ma ce ne erano ben altre che no, non lo erano. E a volte penso che se avessi avuto 31 anni in quegli anni e non fossi ancora sposata, verrei giudicata una poco di buono. Dico questo giusto per fare un esempio.
Inoltre la cosa che più mi sconcerta è che lei dice di aver avuto DCA per diversi anni e poi scrive alcune cose che mi fanno davvero allibire.
Come ho detto quando l'ho scoperto mi piaceva, ma poi andando avanti qualcosa ha cominciato ad essere sospetto.
A justvicky:
Io metto in dubbio eccome che vedere l’immagine di una pin up possa essere di qualsiasi giovamento per chiunque (che cazzo ti giovi a vedere l’immagine di una oversize acchittata come se fosse pronta per andare a far marchette, a meno che tu non sia un uomo segaiolo ed allupato, ovviamente?), figuriamoci per chi ha un disturbo alimentare, fotte sega proprio!!
Non è che il post che hai linkato “sarà delirante”, è proprio completamente e totalmente frutto di una cerebrolesa talmente imbecille che non riesce a capire manco la distinzione tra magrezza e anoressia.
Dato che la gente è libera di dire quello che vuole, ne approfitta per dire minchiate; e chi cazzo se ne fotte se ha 12000 dementi di followers: se anche un milione di persone crede a una cosa stupida, quella cosa non smette comunque di essere stupida.
Non perdere tempo ad offenderti per una delle miriadi di cretine che non han capito una sega di cosa siano i disturbi alimentari, e continua ad affondare nella merda di luoghi comuni che circolano al riguardo, risparmia l’incazzatura per cause più nobili, quest’idiota di vaccona non vale proprio la pena.
Dove sta la petizione contro il microcitoma polmonare? Io la firmo al volo. Sì, fumo una trentina di sigarette al giorno, e allora? Anche quella cicciotta frustrata etc etc dice che sta dando battaglia all’anoressia: evidentemente non c’è bisogno di essere coerenti.
@ Anais N – Per ora lo puoi stampare con la stampante, ed averlo sempre attaccato sulla pin-board della tua camera o sul tuo diario… poi ripetendotelo volta per volta stile mantra, magari rimarrà di più anche dentro la tua testa…!
@ Anna Di Costanzo – Sono perfettamente d’accordo con te… A volte la gente parla solo perché ha la bocca, e non accende veramente il cervello per pensare a quello che sta dicendo… Poi, certo, coi parenti/amici è un po’ differente perché, data la maggiore confidenza, si può dire chiaro e tondo cosa ci può dare noia, cosa può essere trigger, e chiedere loro la cortesia di evitare…
In quanto invece alla tua domanda, un po’ sono d’accordo con quanto prima di me ha già scritto Wolfie: se queste ragazze sono in una fase precoce del loro percorso di ricovero, e se magari in precedenza avevano dato grande rilevanza al sintomo in termini prettamente alimentari, può darsi che questo loro comportamento sia una prima modalità per affrontare il loro sintomo prettamente alimentare… Anch’io concordo con te sul fatto che parte del percorso di ricovero consti anche dell’allontanarsi dal mero pensiero del cibo… anche perché penso che le vere e più profonde problematiche siano ben altre… Però, rifletto anche sul fatto che Instagram (se non vado errata…) è un sito prettamente fotografico… per cui, è un po’ difficile “fotografare” progressi nel ricovero di un DCA che non siano prettamente alimentari… come fai a rappresentare per immagini che hai lavorato su un problema più profondo (quale che sia)?... E’ in effetti ben più difficile (se non in alcuni casi francamente impossibile…), rispetto allo scontato fotografare del cibo… Non penso che tutte (non tutte al 100%, per lo meno…) ignorino la vera natura e profondità del loro DCA, soprattutto se sono in psicoterapia come dici, penso solo che su quel sito prettamente fotografico sia semplicemente più facile rappresentare la parte meramente alimentare… poi, spero naturalmente per loro che al di là del sito, stiano facendo dei percorsi psicoterapeutici che le portino ben oltre il mero sintomo alimentare, ad analizzare (e magari anche risolvere…) le loro vere problematiche che le hanno spinte verso il DCA… Inoltre, per come la descrivi mi sembra una sorta di “moda”: magari una di queste ragazze ha pubblicato le foto del cibo per prima, e le altre tutte dietro come pecorine… non ci vedo un che di particolarmente profondo in tutto questo… E spero solo pere loro che stiano seguendo un buon percorso di ricovero, al di là di queste superficialità sul cibo che fanno comparire su Instagram…
@ Wolfie – Grazie per il tuo feedback!.... E grazie per la risposta che hai dato ad Anna… come avrai potuto leggere anche da quel che io le ho risposto, mi trovo molto con ciò che anche tu le hai scritto…
@ Killer – Bè, direi che già il fatto che ti ritrovi nel punto nr.16 non è affatto male… E penso che, continuando a lavorare su te stessa, pian piano potrai trovare anche una maggiore aderenza agli altri punti… poiché l’isolamento è un’ovvia conseguenza della malattia, e dunque è proprio cercando di allontanarsi da essa che si può ritrovare anche la socialità… Ovviamente non è una cosa che succede dall’oggi al domani, e ci vuole tanto olio di gomito… ma ce la puoi fare assolutamente.
@ Anonima (21 Giugno 2014, ore: 14.21) – Penso che, in un primo momento del proprio percorso di ricovero, sia effettivamente difficile discernere i propri pensieri dai pensieri indotti dalla malattia… poiché, quantomeno inizialmente, l’anoressia è effettivamente una malattia altamente egosintonica… Per cui, io credo che discernere le 2 tipologie di pensieri sia un qualcosa che adesso stai imparando, e che in futuro imparerai sempre meglio, man mano che continuerai a seguire il tuo percorso psicoterapeutico, poiché credo che operare questa distinzione sia una delle tante finalità della psicoterapia. Non credere a chi ti dice che “sei anoressica”: tu HAI l’anoressia. Questo è un distinguo fondamentale: perché se tu FOSSI anoressica, allora non avresti possibilità di indipendenza dalla malattia, e saresti vincolata ad essa vita natural durante… Viceversa, è proprio perché HAI l’anoressia, che puoi allontanarti da essa. E ricordati che non è la vera te stessa che viene nascosta dall’anoressia: è l’anoressia che ha bisogno di te per poter essere. Se tu le togli il suo potere, la malattia senza di te non esiste. Ti abbraccio forte…
@ AlmaCattleya – Innanzitutto grazie per il link, non conoscevo questo sito… Per rispondere alla tua domanda premetto una cosa: chiunque apra un sito per combattere contro un DCA ha tutta la mia stima a prescindere… bè, in effetti, chiunque nella propria vita cerchi di combattere il proprio DCA ha tutta la mia stima a prescindere… Questo detto, onestamente, il blog che mi linki mi sembra più una sorta di “pubblicità” delle donne curvy, ma non ci vedo granché aderenza coi DCA… se ci fossi capitata su per caso, senza conoscere la premessa che mi hai fatto tu, mai avrei detto potesse essere un sito di lotta contro l’anoressia… vuoi perché secondo me la fisicità è l’aspetto agli occhi altrui più evidente, ma anche più secondario e marginale dell’anoressia, a mio avviso… Onestamente, e naturalmente senza voler in alcun modo mancare di rispetto alla creatrice del blog, trovo il suo accanimento pro-curvy non molto diverso all’accanimento che una persona nella fase acuta di un DCA può avere per l’alimentazione… inoltre limitarsi ad esaltare la bellezza delle donne curvy mi sembra molto limitativo per chi ha altri tipi di fisicità, e dunque né più e né meno di parte come gli stilisti che esaltano la magrezza… e tutto quello che è estremizzato, a mio avviso, ha qualcosa che non va. Le testimonianze che vi sono riportate, se ci fai caso, mi sembrano per la stragrande maggioranza di donne che hanno avuto/hanno problemi di sovrappeso, e che hanno fatto/fanno fatica ad accettare il proprio corpo, più che di persone propriamente affette da DCA… e la pressoché totale assenza di commenti o di testimonianze da parte di persone malate di DCA, è quello che mi fa pensare che chi ha un DCA non dà veramente grande importanza alla fisicità, perché sa che i suoi veri problemi sono ben altri, e dunque non si ferma su siti come questo, fortemente puntati sulla fisicità, perché non vi si identifica affatto.
@ Jonny – Grazie per aver espresso la tua opinione…
@ justvicky – Di fatto sono tutti punti “stupidi”, non solo il nr. 3… sono quelle piccole cose che, a mio parere, possono dare una mano nella quotidianità… ovvio che non sono né vogliono essere la magica medicina che ti guarisce dal DCA, e tutti vissero felici e contenti… Può darsi che il punto nr. 7 sia ambivalente… per me che sono sempre stata un’ “isolata”, e quindi molto focalizzata sulle mie dinamiche mentali in mancanza d’altro, la presenza di amici mi aiuta molto a spostare il pensiero altrove… Forse mi sono espressa male sul punto nr. 9… quello che volevo dire è che, se mi chiedessero quando e quanto io e i miei amici parliamo di cibo e/o di fisicità, la risposta che darei è sostanzialmente mai. Può scappare qualche commento isolato, ma nasce e muore lì… c’è gente che ne parla a nastro continuo, come se fosse il loro scopo di vita… ecco, mi riferivo a questo. Sul punto nr. 10 non so, personalmente ho una rivelazione abbastanza netta tra le 2 cose… poi posso scegliere se assecondare o meno determinati pensieri, però tendenzialmente distinguo nitidamente la tipologia di pensiero… In quanto alle malattie autoimmuni… i linfociti sbagliano bersaglio attaccando il self, però eccome se combattono… e comunque basta la giusta medicina per re-indirizzare la risposta!... ^^"
P.S.= Grazie per aver detto come la pensi in risposta al quesito di Almacattleya… non sta scritto da nessuna parte che i commenti debbano essere per forza costruttivi ed elogiativi.
@ Dolores – Premesso che il concetto di “normale” è molto relativo… Personalmente, al di là del blog, parlo dell’anoressia in psicoterapia, dunque con la psicologa dalla quale sono seguita. Per il resto, no, non ne parlo con altri, non vedrei la ragione di farlo. È un mio problema, e come tale me lo gestisco.
@ GaiaCincia – Ti dico semplicemente di continuare a lavorarci, perché penso sia molto importante… Hai ragione, la malattia condiziona, nei pensieri, nelle parole e negli atteggiamenti… però cominciare a fare un distinguo può aiutare a limitarli… Io penso che tu sia una persona stupenda, nel momento in cui ti districhi dalla malattia. Inoltre, ti ringrazio per aver aggiunto il tuo punto finale: è un ottimo compendio alla mia lista, sono assolutamente d’accordo con te…altro che egoista, è un atto di affetto verso noi stesse!...
@ Mara – Grazie Mara, spero davvero che il mio post possa nel suo piccolo esserti d’aiuto…!
@ Vele/Ivy – Grazie… mi fa davvero piacere che apprezzi!… ^__^
@ PrettyLittleGirl – Bentornata!... Io penso che se certe trasmissioni possono rappresentare per te un trigger, a maggior ragione dovresti cercare di evitarle… per sedare la tua ansia, credo possano esistere anche modalità molto migliori (semplicemente, per esempio, parlare con qualcuno di ciò che ti dà ansia…). Proprio perché hai capito che i tuoi veri problemi non sono inerenti cibo e peso, a maggior ragione dovresti cercare di spostare la tua attenzione su altro… Ti abbraccio forte…
@ Anonima (26 Giugno 2014, ore: 00.02) – Non sai quanto mi faccia piacere leggere il tuo commento… E’ bellissimo per me leggere che hai finalmente trovato la forza ed il coraggio per chiedere aiuto. Sì che sei sulla strada giusta. Hai fatto la miglior cosa possibile. So che sarà un percorso duro e difficile, ma ti auguro di tutto cuore di riuscire a stringere i denti, a tenere duro, e a rialzarti dopo ogni ricaduta… Sono certa che, con un supporto adeguato e tutta la tua forza di volontà, potrai davvero fare innumerevoli passi avanti e stare decisamente meglio… e ti auguro che questo accada quanto prima. Ti abbraccio forte forte e ti faccio un enorme in bocca al lupo!...
Ciao, io soffro dia anoressia e ho trovato la forza di rilzarmi e ne sto uscendo ho riiniziato a mangiare e assumo sulle 2000 e più calorie al giorno! Ma quando devo fare shopping o vestir mi mi viene da piangere e una cosa k nn riesco ad affrontare ho messo su 2/3 kg e purtroppo nn lo accetto! Spesso andiamo ai negozi con mamma e lei mi duce guarda k belli questi jeans, io evitò e vado oltre, mi vengono le lacrime a guardare tutti i vestiti, mi manca a morte la mia taglia e le mie gambe snelle! Ank xke nn ero u a magrezza eccessiva, anzi mi vedevo benissimo! Vorrei tanto avere quel peso pur mangiando normalmente ma temo k nn ritornerò più li e purtroppo nn voglio più sapere di vestir mi xke tutto mi sta male e mi fa schifo! E possibile mantenere un peso basso nn esageratamente basso pur mangiando senza restrizione? Grazie sn disperata! Ho bisogno davvero di un consiglio!
@ Anonima (05 Ottobre 2014, ore 22.26) - Ciao Anonima, io non sono una dietista, per cui non ho le competenze per rispondere alla tua domanda. L'unica persona che può rispondere alla tua domanda in maniera seria, mirata e professionale, è appunto uno specialista. Per cui, rivolgiti ad un dietista/dietologo, e gira a lui i tuoi interrogativi: consultare una persona professionalmente competente e preparata è l'unico modo per avere una corretta risposta alle tue domande.
Un abbraccio...
Ti ringrazio! Scusami é k mi sentivo tanto male! sto facendo il possibile per guarire da sola, perche purtroppo nn posso permettermi una dietista! Ma nn fa niente! Continuerò a lottare!
@ Anonima - Figurati, ci mancherebbe!... Però informati, perchè tramite prescrizione del tuo medico di famgilia puoi fare visite dietistiche pagando pochissimo (solo il ticket... dovrebbe essere sui 25 Euro... o anche meno, se sei in una fascia di reddito bassa...) o, addirittura, informati presso la ASL del tuo paese che tramite iul consultorio è possibile fare qualcosa anche in maniera del tutto gratuita!...
In bocca al lupo per la tua lotta!...
Posta un commento