Come gli alchimisti trasformavano il ferro in oro… voi potete trasformare l’oscurità in luce. Siete tutte benvenute.

domenica 7 febbraio 2010

Definizioni...

Che cos’è l’anoressia?

Il DSM-IV la definisce come una perdita dell’appetito e un incapacità di alimentarsi, con tanto di criteri clinici correlati per la diagnosi.

Ma chi ha vissuto (e sta vivendo) sulla propria belle l’anoressia, sa che questa è ben altro e va molto oltre la sua definizione tecnica.

L’anoressia è dolore.
L’anoressia è solitudine.
L’anoressia è delirio d’onnipotenza che si trasforma in impotenza.
L’anoressia è ossessione.
L’anoressia è sfida.
L’anoressia è vuoto.
L’anoressia è morte. In tutti i sensi.

Ma noi possiamo scegliere di percorrere la strada del ricovero, ed è quello che dobbiamo fare. Tener duro anche quando ci sentiamo perse. L’anoressia è una notte scura, una strada senza uscita. La scelta del ricovero è l’alba di un nuovo giorno, una strada lunga, ripida ed accidentata, che porta alla sommità di una montagna dalla quale potremmo ammirare uno splendido panorama.

Percorrere la strada del ricovero è la cosa più difficile che ci ritroveremo mai a dover fare in tutta la nostra vita, e ci saranno tanti momenti in cui ci verrà voglia di arrenderci perché sembra molto più semplice ricominciare a restringere l’alimentazione, molto più estemporaneamente gratificante. Ma, alla lunga, non l’ho è. Perché l’esaltazione della restrizione non vale l’inferno che ci predispone ineluttabilmente davanti.

Nella vita, quella vera, intendo, quella oltre l’anoressia, c’è molto più di quel che immaginiamo. Dobbiamo solo aprire gli occhi ed iniziare a cercare di vederlo.
L’anoressia ha cercato di strappare alla nostra vita tutto quello che aveva un significato, tutto quello che era importante: famiglia, amicizia, hobby, sport, studio, lavoro… tutto quello che rendeva la nostra vita degna di essere vissuta. Abbiamo lasciato che questo demone ci controllasse perchè eravamo troppo spaventate da come avrebbe potuto essere la nostra vita senza di lei. Perciò ci siamo auto-ingannate dicendoci che senza l’anoressia non avremmo avuto alcuna possibilità, senza renderci conto che era l’anoressia stessa a toglierci ogni qualsiasi opportunità. E le abbiamo creduto, abbiamo creduto a tutte le sue bugie. Le abbiamo creduto quando ci ha detto che dovevamo andare ancora avanti in questa strada distruttiva, perché sarebbe andato tutto bene, e non abbiamo saputo vedere la nostra vera bellezza, quella interiore. L’anoressia non potrà mai darci quello che promette, con lei possiamo solo distruggerci cercando di raggiungere l’impossibile. Ma voi, ragazze, TUTTE VOI siete bellissime, meravigliose, speciali, uniche, e molto, MOLTO più di quel che l’anoressia vi ha fatte diventare.

Nella mia vita non ho mai fatto niente di più difficile che cercare di continuare a precorrere giorno dopo giorno la strada del ricovero. Talvolta inciampo, barcollo, cado, ma cerco sempre di rialzarmi quanto più rapidamente possibile. Ricordatevi sempre che non è importante quante ricadute avrete, ma quante volte sarete capaci di rialzarvi. Le ricadute sono parte naturale del percorso di ricovero, ci ricordano dov’eravamo prima e dove non vogliamo tornare di nuovo. Quando restringevamo l’alimentazione non eravamo noi stesse, non stavamo dando il meglio di noi. Certo, magari andavamo a scuola o a lavoro, facevamo sport, ma eravamo funzionanti solo in parte, perché la nostra mente era per lo più dominata da pensieri anoressici. Ma noi siamo molto più e molto meglio dell’anoressia, perciò non dobbiamo più essere schiave di un mostro che c’inchioda a pensieri relativi a corpo/peso/cibo. Noi non dobbiamo più credere alle bugie dell’anoressia, siamo ben più intelligenti.

Probabilmente dovremmo lottare con l’anoressia per il resto della nostra vita, ma fintanto che non molliamo, saremo noi a mettere l’anoressia in catene.

Non mollate mai, anche quando tutto vi sembra perso. Vi prometto che la strada del ricovero vale tutte le sue avversità. Da qui in poi le cose non potranno che andare meglio.

26 commenti:

Elisabeth. ♥ ha detto...

Allora Potrei definirmi anoressica nel mio Vecchio Periodo.
L'anno scorso.
Adesso sono bulimica.
Ed è ancora peggio.
Non ce la faccio più.
Non riesco a mangiare normale.
Mangio pacchi di biscotti.
Li vomito e torno a mangiarli.
Sono un'inutile donna.
Mi vergogno di me stessa.
Mi vergogno perché non riesco ad avere un controllo di me stessa,
Mi vergogno di essere qua.
Forse se non fossi qua.
Non vomiterei dopo aver mangiato e non tornerei a mangiare successivamente altrettanto.
Ma ormai è fatta.
Ormai sono qua.
E mi da Un fastidio enorme sentire le altre e leggere come migliorano.
Mentre io divento un'obesa.
Anziché anoressica.

... A breve scriverò un Post che potrebbe essere la continuazione di questo commento se capito bene.

Ti prego dammi una mano. ...

Elisabeth. ♥ ha detto...

Mi viene da piangere con il tuo commento.
Dannatamente da piangere.
Perché io vorrei essere quello che voglio.
Quello che mi dice il cuore.
Quello che mi dice la testa.
Invece sono solo una stupida.

Pagliuzza ha detto...

Ho letto il tuo commento.. guarda ke m sn divertita e nn odio il mio amico ihih.. in realtà sn molto fancazzista anke senza di lui.. solo che potevo divertirmi anche senza bere e senza mangiare la pizza e i panini col philadelphia..!! Quindi sn stata io stupida a nn limitarmi.. e quindi ne pagherò le conseguenze.. nn fa 1piega :)
1bacione..

Anonimo ha detto...

Io invece ho solo imparato a non ascoltare nessuno
oppure sai, ho solo imparato a dare troppo peso alle parole
troppo, quel peso che non meritano
che non merita nessuno, se non la mia vita che scivola, scivola giù e.. tutto ciò mi provoca piacere dolore sofferenza acuto è tutto un insieme di emozioni strabilianti..

Anonimo ha detto...

Vorrei che tutte le persone come me, come te, come chiunque abbia sofferto e soffra di dca, potessero imparare ad affrontare la vita sfidandola, con coraggio, con semplicita'.
Concedendoci di essere noi stesse, con le debolezze, gli errori, gli incidenti...
Che imparassimo a fermarci un attimo, e dire a noi stesse: " Questo e' mio, e me lo prendo, tutto per me, senza sensi di colpa"...
E quando lo specchio ci dara' l'ennesimo dolore, strizziamogli l'occhio, puniamolo così,dimostrandogli che la vita puo' essere piu' forte di tutti i sensi di colpa del mondo.
Dobbiamo essere forti e caparbie, insistere perche' la nostra vita possa battere dentro il nostro petto, ripetere a noi stesse che siamo belle persone, che siamo persino migliori di quanto gli altri non si aspettino da noi.
Ricordiamoci che nella vita esiste anche l'Amore verso noi stesse, che amare noi stesse e' il primo dei doveri che abbiamo, il primo dei diritti, che nessuno potra' mai strapparci, e che noi stesse dobbiamo concederci lottando.
Anche se fa male, anche se sembra impossibile, anche se non crediamo che potremo mai riuscirci...e senza aspettare che arrivi qualcuno dal cielo a tirarci fuori dal pantano!!!
Grazie Veggie, ti abbraccio forte!!!

Ilaria ha detto...

"Ci sono due specie di persone. Ci sono quelli che vivono, giocano e muoiono. E ci sono quelli che si tengono in equilibrio sul crinale della vita. Ci sono gli attori. E ci sono i funamboli." (Maxence Fermine)

...io non voglio essere una funambola. Preferisco essere una pessima attrice,
piuttosto che una bravissima funambola.
Preferisco precipitare giù di nuovo,
piuttosto che passare la vita a cercare di mantenere un equilibrio
che non saprò mai mantenere.

Michiamomari, e ha detto...

ciao cara Veggie, ♥ grazie della figura che mi hai mandato, oggi l'ho postata!
volevo tanto rispondere anche al tuo post precedente.. su un argomento bellissimo! ma nn ho trovato il tempo... posso solo dirti per l'ennesima volta come trovo preziosi tutti i tuoi spunti.
; )

Michiamomari, e ha detto...

ah si.. dimenticavo di lasciarti anche qui la risposta che ti ho dato da me:
anche la tua idea di modificare la frase, secondo me apre a bellissime sfumature diverse che ognuna potrebbe imprimere al "sotto-titolo" della "sua" Fighting Connection... sempre ammesso che questo "titolo" poi verrà approvato com'è.
Sono felicisssssima che l'idea ti piaccia!

FrammentoDiCristallo ha detto...

Oh, veggie.. grazie mille per i tuoi commenti! Hai sempre parole dolci per me, anche se non sono altro che una stupida..
Eppure io le mie ali proprio non le trovo.. vedo solo una morbida pelle verde.. niente colori, né delicate ali..

Pupottina ha detto...

è la giusta definizione...
il male non lo si fa solo a se stessi ma anche a tutte le persone che stanno intorno...

Wolfie ha detto...

Non c'è alcuna definizione che può essere scritta in parole che renda veramente l'idea di cosa sia un dca. Solo vivendolo si può capire, ma ugualmente non lo si può definire, perchè è tanto, è tantissimo.
A me fanno anche un po' rabbia quelli che cercano d'ingabbiare questo malessere dietro una definizione da manuale, perchè questo è semplicemente riduttivo, svaluta la nostra persona e la nostra sofferenza: se si sceglie un dca è perchè si vuole comunque un riconoscimento in qualche modo, ed essere messe sulla definizione di un manuale fa solo rabbia ed è inutile.
Concordo sul fatto che percorrere la strada del ricovero sia quanto di più difficile da dover affrontare, però penso anche che una volta intrapresa questa strada capisci delle cose che non ti permetteranno più di tornare indietro perchè a questo punto hai una consapevolezza differente e ti vivi il tutto in maniera diversa, e quindi, tutto quello che c'è da fare è continuare ad andare avantiiii!!!!!!!!

Willow ha detto...

Veggie...Grazie! Mi hai fatto sentire meno mostruosa e un pò più confortata, mi sono ritrovata molto in ciò che avevi scritto 4-5 anni fa!Mi spaventa molto l'idea di lasciare tutto questo, è un pò una sorta di rifugio, vivere mi fa molta paura...Mi rendo conto che però bisogna affrontare la vita..
Ho pensato tante volte di non sapere fare nulla a parte abbuffarmi o farmi male, compreso stamattina, sono andata al bar,c'era una coda pazzesca e la mente era tutta offuscata da quel cibo,ne ho comprato un bel pò,la barista ha borbottato qualcosa ma ero troppo in astinenza per sentirla, mi sono chiusa in bagno e l'ho mangiato a velocità lampo,un'automa,senza pensare,poi sono tornata in classe a continuare la verifica, l'intervallo era già finito..E ho dovuto pure pranzare fuori quindi un disastro anche a pranzo…..La cosa buona è stata non vomitare…Però oggi pomeriggio siamo punto da capo, le mie abbuffate sono di più volte al giorno non una…. Comunque non mollo, non voglio lasciarmi andare!
Ti stringo forte Veggie...Ti voglio proprio bene....

Anonimo ha detto...

Quando ero uscita dal ricovero,un paio di anni fa,pensavo che la parte più difficile e dura fosse passata.Povera illusa che sono stata!La parte più difficile doveva ancora arrivare,troppo facile stare bene in quella campana di vetro,troppo difficile invece fare i conti con la realtà!
Allora ecco la rovinosa ricaduta,piano piano,Kg dopo Kg,ecco ancora tutto come prima.
Ma stvolta mi devo rialzare da sola perchè lo voglio io.

{ Silvy__# ha detto...

Io non sono pro-ana.
Io non sono anoressica, bulimica.
UHm, in risposta al tuo commento (: ...
Io non lo sto facendo per gli altri, forse è quello che traspare da quello che scrivo (3 righe ._.)
ma lo sto facendo per me in risposta agli altri.
o_ò okay, è confuso. Io sono confusa.
Ciò che voglio è quello che sto raggiungendo, MOOLTO lentamente ma, ce la farò e lo so.
Gli altri di cui parlo sono la mia famiglia e l'altra me.
MMH, bho. Sinceramente un BHO è quello che popola la mia mente.
Non è un BHO relativo a QUEL CHE VOGLIO, è un BHO alle domande relative a quello.
(:

NORD ha detto...

....---------...questo è tutto ciò che c'è nella mia mente da ormai tre anni...il nulla...vuoto assoluto...gioia e dolore si fondono insieme per annientarsi a vicenda...ogni volta che muovo un passo sulla strada del ricovero ne faccio il doppio su qll dell anoressia...è un gioco interminabile di cui non intravedo la fine....la la domanda è...io voglio che finisca?!probabilmente sì...ma voglio io la vittoria....e se non la ottengo non potrò mai più iniziare una nuova partita...ma se non la inizierò almeno sarò certa di non poter perdere!!!!!

Amy ha detto...

Ciao Veggie, grazie x il commento :) In realtà dopo la bulimia andai da un dietologo, ma riuscii a perdere solo due kg, e ne persi 8 da sola.. Alla fine non mangio così male, ho ridotto molte calorie perchè cascavo sempre sui dolcetti, cioccolate.. Nel periodo in cui ero bulimica finivo pacchi e pacchi di biscotti e gelati! Adesso "sto bene", sto vedendo che il mi peso scende, e continuo così.. Piuttosto.. Te come stai? Un abbraccio

adminTS ha detto...

Ho visitato tanti blog pro-ana... quante ragazze infelici, ossessive, egoiste (che cercano di trascinare altri nel baratro...).
Tra tutti questi blog il tuo, intelligente, sincero, che può davvero aiutare le altre persone. Grazie per tutte le ragazze che potrai aiutare, aiutando così anche te stessa con la tua sincerità e la speranza di uscirne!! GRAZIE DI CUORE! Continua così, non mollare!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

mi sono imbattuta nel tuo blog per caso.. stavo cercando su google un qualcosa, una frase, che mi aiutasse a ritornare ad accettare il cibo. e sì, perchè anche io, solo da 2 giorni, ho veramente capito in che inferno sono caduta da ben 2 anni.. finalmente sono riuscita a dire a mia mamma il motivo per cui, pur dicendole che "mangiavo", non riuscivo a prendere peso ma solo a perderlo.. è stata una liberazione finalmente confessare a qualcuno che cosa ogni giorno si impadroniva della mia testa.. calcoli sulle calorie, sulle quantità di cibo ammesse, numeri, ossessioni che si impadroniscono della mia testa e mi soffocano..
ma alla liberazione della confessione ora c'è il rimorso. mia mamma ora è davvero molto triste.. e non se lo merita, lei, che per me è la persona più importante del mondo.. lei non si merita il mio odio che provo quando mi aggiunge abbondanti forchettate di cibo nel mio piatto mentre il suo rimane +' vuoto del mio.. lo so che è giusto che io, essendo più giovane, mangi di +', ma è +' forte di me.. quando lo fa, vengo travolta da una rabbia che non riesco a reprimere.. e mi incazzo xkè lei non se lo merita. non si merita l'angoscia che ora la prende nel pensare che sua figlia voglia morire.. ma il punto è che io non voglio! io voglio vivere ma il fatto di non riuscire ad accettare neanche due etti in più è più forte di me..
ma ora, leggendo il tuo blog, mi accorgo che anche io voglio lottare.. 6 davvero corraggiosa, ti ammiro e spero che anch'io riesca a iniziare questa battaglia.
lo spero, ma devo ancora trovare qualcosa dentro di me.. oggi infatti ho ancora vomitato il pezzetto di dolce che avevo mangiato.. non sono riuscita a resistere.. e ho anche paura, xkè lunedì devo andare a un appuntamento che mia madre ieri mi ha preso in un centro per disturbi alimentari.. non so che cosa devo dirgli.. ho paura che non serva a darmi il coraggio di iniziare a riaccettare il peso e il cibo..
scusa!
avevo iniziato a scriverti solo per dirti che mi piaceva il tuo blog e come parli della tua storia.. scusami se mi sono sfogata con te, ma c'è qualcosa in quello che dici che mi ha dato fiducia e mi ha messo a mio agio.. 1 abbraccio Elena

Veggie ha detto...

@ La Felicità – Perché ti concentri sulle etichette? A che cosa ti servono?... Non c’è mai nessun etichetta che ti potrà definire… Perché tu sei TE STESSA, è questa l’unica etichetta che ti appartiene… un’etichetta per te stessa, che non devi consegnare a un mondo che ha paura e vuole leggere perché non sa accendere il cervello… Non devi assolutamente vergognarti di te stessa… devi lavorare su te stessa… per mettere in evidenza quelli che sono i tuoi pregi – e sono tanti! – ed imparare ad accettare i tuoi difetti… che tutte abbiamo, e sono ineliminabili… Non pensare cose cattive di te, perché così anche se non sono vere finirai per costruirti la profezia che si auto-avvera, e ci crederai anche se sono falsità… Prova a pensare positivo… questo può davvero cambiare tantissime cose…
Io ti sono sempre vicina, piccola… Se hai bisogno, puoi scrivermi qui sul blog o tramite mail (veggie.any@alice.it)... Farò per te tutto ciò che posso… Ma ricordati che sei tu l’unica che può veramente aiutare te stessa…

@ Pagliuzza – Non devi sentirti in “dovere” di “pagare” qualcosa per esserti divertita ed essere stata felice… Perché sei una persona stupenda, e i momenti di felicità ti spettano di diritto…

@ bolledipaura – E’ vero, molto spesso attribuiamo alle parole altrui un peso ed un valore che non meritano… Siamo troppo impegnate a preoccuparci di ciò che la gente potrebbe pensare di noi… senza tener conto del fatto che loro sono più impegnati a preoccuparsi di ciò che noi potremmo pesare di loro, per aver tempo di pensare a qualcosa di noi…

@ Evaluna – Sfidare la vita… un bellissimo obiettivo, un obiettivo che tutte dovremo avere… Anche perché i sensi di colpa che nascono vengono da noi, siamo noi che ci auto-limitiamo… anche quando non ci sarebbe motivo per avere limiti… Forse, proprio quello specchio dovrebbe essere la vita: sorriderci se la guardiamo sorridendo… Perché noi abbiamo tutta la forza e la capacità di tirarci fuori dal pantano…

@ Ilaria – Io non ci credo al B/W. Non più… Perché se c’è una cosa che la vita mi ha insegnato, è che esistono mille tonalità intermedie di grigio… e che, spesso, sono proprio le migliori… Perché se ci si concentra sulla meta, e non si osserva nulla del viaggio, allora che abbiamo viaggiato a fare?... Io preferisco magari anche non arrivare più in fondo… in fin dei conti, c’è tanto di meraviglioso in mezzo… Del resto, poi, si ritorna sempre al punto che dipende tutto da noi… Se credi di non essere in grado di mantenere l’equilibrio, non lo manterrai. E questa è la brutta notizia. La nostra mente è molto potente. Farà esattamente quello che pensiamo… Ma c’è anche la bella notizia. E la bella notizia è che se credi di esserne in grado, lo manterrai…

@ Mari – OMG, grazie mille… non lo merito… così come non merito le tue parole… Però mi fanno tantissimo piacere lo stesso, GRAZIE… E non ti preoccupare, lo so che il tempo è tiranno… Grazie anche solo di leggermi…

@ FrammentoDiCristallo – Non lo sei assolutamente… se lo fossi, non potresti scrivere quello che scrivi… Ma si che ce le hai, le tue ali… tutte ce le abbiamo… c’è solo da trovare il coraggio di dispiegarle per poi poter prendere il volo…

@ Pupottina – Sicuramente, il male è sempre un qualcosa che si espande… Non dobbiamo però dimenticare che in questo ci vuole un po’ di sano egoismo, secondo me… la capacità di dirci che noi veniamo prima di tutto… E smettere di fare qualcosa di distruttivo perché sentiamo che fa male a noi stesse… a prescindere da quel che poi potranno pensarne gli altri… e senza assolutamente farsi venire sensi di colpa per questo…

Veggie ha detto...

@ Wolfie – I manuali, con le loro classificazioni, credo siano utili da un punto di vista medicale per comprendere quale strategia terapeutica intraprendere… Certo, poi, il DCA è una realtà così variegata da non poter essere riassunta in alcun modo, e ognuna se lo vive a modo proprio anche se magari le basi sono comuni… Però, come hai giustamente detto tu, quello che conta è riuscire ad andare avanti… Lasciarsi alle spalle le definizioni, e prendersi con sé solo la voglia di combattere e di liberarci del DCA…

@Aisling – La vita è sempre un’incognita, non si sa quello che ci aspetta e questo inevitabilmente spaventa, perché non lo possiamo controllare… a differenza di quello che (erroneamente!!) ci sembra di poter fare col DCA… Ma forse, il bello della vita è anche il fatto che segue percorsi tutti suoi e non la si può programmare, dobbiamo semplicemente viverla… E, come scrivi tu stessa, non mollare. Dici che sei riuscita a non vomitare… questa è veramente una gran cosa. Non devi sentirti stupida e incapace, anzi, devi sentirti fiera di te, per essere riuscita a fermarmi prima di commettere qualcosa di ben peggiore… Un passettino alla volta, vedrai che riuscirai anche a limitare le alte cose… Ci vuole tempo, pazienza e… sì, voglia di mettercela tutta… ma so che tu ce l’hai, e quindi non fallirai… Ti abbraccio forte!...

@ mynameis… - Tesoro, hai detto tutto da sola… Lo so come ti sei sentita, perché anche io dopo i ricoveri avevo sempre quell’impressione… E poi ricadevo inesorabilmente nella restrizione alimentare… Ma siamo noi, alla fin fine, che dobbiamo fare di ogni giornata il nostro “ricovero”… perché se siamo convinte… e sappiamo che è la cosa giusta da fare… Non la più facile, no… del resto, le cose più giuste non sono mai le più facili…

@ Silvy – Sì, credo anch’io, dando una sbirciata al tuo blog, che tu abbia molta confusione in testa in questo momento… Ma questo è normale, è una fase… E, come tutte le fasi, poi passa. Ti ricordo solo che per stare meglio non hai bisogno di farti del male… puoi provare invece a costruire qualcosa di piacevole e positivo per te stessa… Perché sono certa che ne hai tute le capacità… n abbraccio…

@ SRIJPB – Purtroppo rinunciare al dolore significa rinunciare anche alla gioia… E’ vero, se non giochi non perdi, ma non corri neanche il rischio di poter vincere… Se invece ci provi, anche una sola volta in più, sarà sempre e comunque una possibilità di vincere in più che ti sei data… La strada del ricovero è lunga, inevitabilmente farai passi avanti ed indietro… Ma finché continui a camminare, stai pur certa che arriverai da qualche parte e avrai la tua vittoria… perde solo chi si ferma… chi si arrende… Un baciotto, tesoro!...

Veggie ha detto...

@ Amy – Ciao Amy, grazie per essere passata di qua… Sai, io credo che forse non avevi trovato in quell’occasione il dietologo giusto per te… Perché anch’io all’inizio non ero riuscita a trovare le persone giuste e quindi le cose non andavano come avrebbero dovuto… Secondo me, però, potresti provare a fare un altro tentativo… o magari anche tanti altri, finché non trovi la persona giusta che fa al caso tuo… Purtroppo nelle “diete fai-da-te”, non essendo nessuna di noi dietista, si finisce sempre per combinare qualche pasticcio…

@ adminTS – Grazie a te per le tue parole, altrochè!... Ti abbraccio…

@ Elena – Ciao Elena, benvenuta!...Guarda che non devi scusarti proprio di niente, anzi, mi fa davvero piacere che tu abbia deciso di scrivere qui e di aprirti… Penso che questo sia un grande atto di coraggio, un qualcosa di molto importante… Sai, secondo me hai fatto benissimo a dire tutto a tua mamma… E non devi credere che lei sia triste… Certo, magari sarà dispiaciuta perché le dispiacerà il fatto che in questi 2 anni ti sei fatta del male senza dirle niente e, quindi, senza darle modo di aiutarti… Ma sono certa che, da ora in poi, la tua mamma sarà la tua principale alleata in questa lotta al DCA e che sarà ben felice di poterti dare una mano e starti vicina… Non devi vergognarti né preoccuparti dei tuoi attuali sentimenti, sono più che normali nella tua situazione… A poco a poco, si attenueranno fino a sparire… Sai, il vero problema non è il cibo o il peso… non è quello che non si riesce ad accettare… Il vero problema è ciò che sentiamo, quello che abbiamo dentro… è con questo che bisogna cercare d’imparare a venire a patti… è quello che c’è dentro la testa che bisogna veramente combattere, non quello che traspare nell’esteriorità, che non è il vero problema, ma solo un palliativo, uno specchietto per allodole… Hai ragione, è dentro di te che devi trovare la forza per reagire e combattere… ed io sono certa che ce la farai, perché già lasciando qui questo tuo commento hai fatto un primo importante passo… Adesso tutto ciò che devi fare è continuare a camminare… E sono certa che l’appuntamento al centro per disturbi alimentari saprà darti veramente una mano… Per me è stato così… Non ti fasciare la testa su quello che devi o non devi dire, sii semplicemente te stessa… E vedrai che andrà tutto bene… Ti abbraccio forte e, per qualsiasi cosa, mi trovi sempre qui…

**veronica** ha detto...

grazie per il commento.. si io mi accetto, accetto la mia vita e me per quella che sono, ma se nn faccio niente, nn vado da nessuna parte, per me nn volersi accontentare significa per esempio migliorarsi (fisicamente e intellettualmente)oppure semplicemente nn arrendersi davanti agli ostacoli.
nn accontentarsi significa appunto curare il giardino, togliere le erbacce e innaffiarlo.

Anonimo ha detto...

Oggi è una giornataccia,ma una giornataccia...

Scusa ma ti faccio una domanda che non ha nulla,almeno apparentemente,a vedere con il post:ma finirà mai questa stramaledetta strada?Esiste davvero la guarigione che non sia un accontentarsi o una parentesi di pseudosalute prima di na ricaduta?

Veggie ha detto...

@ Veronica – Sono d’accordo… mi sa che avevo interpretato male il significato del tuo post, allora… SORRY!... Penso anch’io che bisogna cercare di migliorarsi… senza però pretendere l’impossibile da noi stesse… ed essendo felici anche dei piccoli passi che riusciamo a fare… Un abbraccio!...

@ mynameis... - Ho risposto al tuo commento nel post successivo... Sucsami, sono una vera distrattona... ^^"

Anima. ha detto...

Non so bene cosa ho, mi chiamo Sara ho 18 anni. Ho seguito una dieta che mi ha portata a 49kg (ne pesavo 93) e dopo Pasqua boooom, mi ritrovo ad abbuffarmi e a non riuscire a vomitare, so che sbaglio, ho paura, ora oscillo tra i 54 e i 56 e mi uccido nell'attività fisica.. aiutatemi vi prego, devo resistere.

Veggie ha detto...

@ Anima. – Ciao Sara, non importa dare un nome a quello che hai. Quello che importa è che quello che hai – comunque si chiami – adesso ti fa stare male. E il fatto che ti sia consapevole che è sbagliato, credo sia già un importante passo avanti. I tuoi timori sono perfettamente comprensibili, ma non devi lasciarli rinchiusi dentro di te, lì dove possono farti ancora male… parlane. Ovviamente non con chiunque, parlane con personale esperto, all’inizio con il tuo medico di famiglia, magari, e fatti dare dal tuo medico recapiti di dietisti/nutrizionisti, che possano darti una mano da un punto di vista prettamente alimentare, nonché di qualche psicoterapeuta, che possa aiutarti a trovare le ragioni intime del malessere che sfoghi sull’alimentazione, e che ti aiuti a combatterlo in maniera efficace. Se dovessi avere delle difficoltà economiche, ti ricordo che le ASL/USL offrono servizi gratuiti sia per quanto riguarda il consulto di nutrizionisti, sia per quanto riguarda gli sportelli psicoterapeutici… Non continuare a stare male, a farti del male: chiedi aiuto adesso, e ti assicuro che la tua vita potrà migliorare al 200%!... Ti abbraccio forte forte…

 
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