sabato 20 novembre 2010
Il ricovero vale la pena
Il ricovero è un processo lungo, doloroso, complicato, così che molto spesso sembra ben più facile mollare, arrendersi e ritornare al comfort distruttivo dell’anoressia.
Il ricovero è in effetti la cosa più difficile che dovremo mai affrontare.
Ne vale la pena?
SI, ACCIPICCHIA!!!
Perché soltanto percorrendo la strada del ricovero possiamo tornare a vivere… ad amare la vita… e a sorridere.
Perciò, quando sentite che state per arrendervi, quando sentite che si sta facendo maledettamente dura, quando le lacrime scorrono senza che riusciate a fermarle… Ricordate soltanto… IL RICOVERO VALE LA PENA.
Il ricovero è in effetti la cosa più difficile che dovremo mai affrontare.
Ne vale la pena?
SI, ACCIPICCHIA!!!
Perché soltanto percorrendo la strada del ricovero possiamo tornare a vivere… ad amare la vita… e a sorridere.
Perciò, quando sentite che state per arrendervi, quando sentite che si sta facendo maledettamente dura, quando le lacrime scorrono senza che riusciate a fermarle… Ricordate soltanto… IL RICOVERO VALE LA PENA.
Etichette:
amare,
anoressia,
auto-aiuto,
bulimia,
combattere,
dca,
disordini alimentari,
no pro-ana,
ricovero,
sorridere,
supporto,
vivere
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
14 commenti:
parole sante
Parole incoraggianti,ma difficili da attuare!cm lasciare una situazione di comodo-malato che dura da anni?
come trovare abbastanza motivazione x affrontare un corpo normale?
cosa intendi per ricovero?
sapresti trovarmi dieci motivi pro-ricovero,cm nel tuo msg precedente?non è una sfida la mia,è solo che io anocra nn li trovo 10 motivi...dopo anni...perchè?!
allora nn cambierà mai nulla per me?
Verissimo, ne vale la pena!!!!!!!!
Posso dirlo in prima persona, dato che sto ancora tentando di liberarmi della bulimia! All’inizio ero terrorizzata e non capivo come avrei mai potuto fare ad andare avanti nella vita senza il dca, poi però ho intrapreso il mio percorso di terapia e mi sono accorta che la vita è più forte delle mie paure: tutto quello che la bulimia mi aveva rubato me lo sto riprendendo. E sto molto meglio adesso, sotto ogni punto di vista!!!!!
Quindi, non ho proprio alcun dubbio sul fatto che il ricovero valga la pena!!!!!
In questo, vorrei rispondere anche a Manudoremi: Cara Manudoremi, lo so che è una cosa difficilissima scegliere di abbandonare il dca e provare a combattere, lo so perché anche per me è stato tremendamente difficile; ma se non provi a vivere senza il dca non ti renderai mai conto di quante cose ti stai perdendo finché resti ancorata a una malattia così distruttiva sotto ogni punto di vista, fisico e mentale. Pensaci bene, io credo che quei dieci motivi in realtà sono già dentro di te e tu già li conosci: devi solo massacrare le tue paure e tirarli fuori. E mettercela tutta per realizzarli. In bocca al lupo!!!!!!!!!
Il ricovero è possibile però bisogna scegliere attentamente perché sennò il ricovero può diventare un inferno.
Io ho vissuto altri ricoveri e non mi hanno portato a niente anzi a stare anche peggio.
Veggie, grazie! Ne sono onorata!^^
Mi stamperò bene in mente le tue parole e... SI! Ne vale la pena, non dobbiamo lasciare che il mostro ci distrugga, non diamogliela vinta, ha già tolto troppo per troppo tempo! Tutte le volte che si combatte, che si vince una battaglia è una vittoria con noi stesse perchè finalmente siamo state in grado di vivere una giornata senza compromessi e senza essere anestetizzate,il meccanismo, come hai detto tu, all'inizio può essere un comfort, ma è un comfort distruttivo , poi si finisce in trappola e si va sempre più giù, finchè non si decide di risalire piano piano ma imboccando l'autostrada giusta....
Vale sempre la pena :)
Quando sono anni che ci affoghi dentro stai male si, ma fondamentalmente sei talmente abituata al dolore, conosci talmente bene quel dolore che ne fai la tua culla e la tua prigione.. Come si dice.. è difficile lasciare la certezza per l'incertezza.. Si va verso l'ignoto, si abbandona una sicurezza, e si rimane meravigliati da tutto quello che c'è intorno e che non si è mai provato prima :)
"quando sentite che state per arrendervi, quando sentite che si sta facendo maledettamente dura"
....
Ne vale la pena solo se si è sicuri di voler risalire...
scusa per questo breve commento..e ne approfitto per ringraziarti per ciò che hai scritto nel mio blog..davvero, grazie..
Ti mando mille abbracci,
Ellie.
Un abbraccio a tutte quante!!! Non mollate, siete forti!
l'immagine che hai scelto è metafora della condizione che si affronta...
buon inizio settimana ^_______^
Cosa vale la pena fare nella vita? Cosa chi chiede, anzi, la vita? Di lottare. Lottare strenuamente, ogni giorno per un briciolo di felicità.
Questo processo è inevitabile, è l'essenza del vivere.
Percorriamo sempre strade sghembe..più si scivola nel dolore, più ci sembra impossibile frenare la nostra caduta...più sarà difficle risalire.
Non c'è che dire però: è ciò che ci rende vivi.
Scegliere il ricovero, scegliere, nel mio caso, di non tagliarsi più, di non crogiolarsi nel dolore così familiare, significa accettare di vivere, accettare lo scotto da pagare in nome della felicità, foss'anche un solo attimo.
Ha senso vivere per il controllo? Per un'ideale di perfezione? Ha senso distruggersi? La MIA risposta è NO.
Ha senso vivere per amare, vivere per donarsi, vivere per rendere il mondo un posto migliore, vivere per una famiglia nostra.
Anche il ricovero è una strada sghemba, tutta in salita, fatta di lacrime. Ma lacrime costruttive e non distruttive.
Ha senso distruggersi? Tutto l'impegno che mettiamo nel controllarci, nell'infliggerci dolore, nel chiudere le nostre gabbire, potrebbe essere usato in tutt'altro modo.
E' una scelta, tutto qui.
farsi del bene vale sempre la pena, bel post...^^
grazie di essere passata, sto provando a cambiare le cose già da molto tempo ma a volte la tristezza mi prende e non ho altro modo che aspettare che passi (si spera in fretta!)
ti abbraccio tesorina <3
Ali*
Non riesco a trovare le motivazioni.
Nessuna è abbastanza forte da convincermi.
E questa bulimia se ne resta qui, come un gufo sulla spalla. Sempre
@ EHL. – Grazie, carissima…
@ Manudoremi – In quanto a cosa intendo per “ricovero”, ti rimando a questo post…
E’ uno dei primi che ho scritto, e penso che possa rispondere alla tua domanda in maniera più che esauriente…
In quanto ai 10 motivi pro-ricovero… Capovolgi la lista del post precedente (nonché i commenti a tal proposito che varie lettrici hanno lasciato…), e li avrai trovati… e questo per dovere di cronaca… Ma ricordati che i 10 motivi (che poi possono essere 100 o anche uno solo…) te li devi trovare TE, perché devono essere quelli validi per te stessa… quelli che tu senti essere giusti per te stessa… Cambierà mai niente? Questa non è una domanda che devi fare a me, è una domanda che devi fare a te stessa. Perché le bacchette magiche non esistono, e non esistono le fatine che fanno l’incantesimo e ti cambiano la vita, purtroppo. Sei solo tu che puoi cambiare la tua vita. Se vuoi cambiare qualcosa, sei tu che devi batterti le gambe in culo e darti da fare per cambiarla. Se vuoi, puoi crogiolarti in quella che definisci una situazione di “comodo-malato” per tutta la vita che ti rimane… ma se continui a piangerti addosso, non risolverai mai niente. Pensa di meno e agisci di più: il cambiamento avviene nel momento in cui tu lo fai avvenire.
Ti abbraccio forte forte…
@ Wolfie – Continua a combattere e a riprenderti tutto quello che ti aveva rubato la bulimia, allora… Perché la strada che stai percorrendo adesso è quella giusta… ed è solo questione di tempo l’arrivare alla meta… e più andrai avanti, più ti accorgerai di quanto hai fatto la scelta giusta, e di quanto ne vale la pena…
Un baciotto!...
@ almacattleya – Talvolta s’incontrano le p4ersone sbagliate, e questo può essere deleterio anche se il percorso attuato è quello giusto… bisogna stare attente a come ci si muove e a chi si ha intorno, circondandoci solo di persone supportive…
@ Aisling – Hai detto tutto tu, tesoro… Fai che queste parole siano sempre tue, e sempre dentro di te… E credici, perché sono assolutamente VERE!...
@ perlanera – E’ vero, più le cose si tirano avanti, più diventano solite, più si finisce per abituarcisi anche se fanno male… e a non darle più la stessa considerazione… Ma non si deve dimenticare che ci sono alternative possibili… forse più ardue, che fanno più paura… a, a lunga gittata, più remunerative…
@ Ellie – Ma scherzi?!... Grazie a te per essere sempre qui, piuttosto… Mi permetto però di contraddirti: vale la pena comunque. Perché se stai in fondo a un pozzo, peggio di così non può andare. Perciò risalire vale sempre e comunque la pena. Ti abbraccio fortissimo…
@ Viky – Grazie… Anche tu, non mollare mai tesoro!...
@ Pupottina – Vero?!... Ci ho messo ore al Photoshop per farla uscire così…! Menomale che rende, allora!...
@ La Ely – E’ una scelta senza dubbio. Anche se è la più dolorosa e difficile. Perché, in fin dei conti, l’anoressia è la scelta di non scegliere… è lo stallo. Il guaio è che la risposta alla tua domanda è complessa… Perché, no, di base non ha senso distruggersi… il problema sorge nel momento in cui l’anoressia diventa la risposta a un mondo esterno che viene percepito come esso stesso distruttivo: ecco che l’anoressia viene vista come l’ancora di salvezza. Per questo è così difficile staccarsene… Ci vuole tempo e capacità d’analisi critica… e voglia d’impegnarsi e, sì, di farsi un po’ il culo, per trovar altre vie d’uscita…
@ Alice*** - Non solo aspettare che passi… ma mettercela tutta per farla passare!... Trovare strade alternative, distrazioni… Fare qualcosa per te stessa, appunto… che, come hai detto tu, vale sempre la pena…
@ .Alice – L’hai già scritta da sola, la motivazione, tesoro… Togliere quel gufo dalla spalla… che è un peso inutile… E non ti sembra già questo abbastanza??!...
Posta un commento