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sabato 12 gennaio 2013
"Future Me"
Nel 2002 è stato aperto un sito chiamato “Future Me”. Questo sito permette di auto-scriversi una e-mail, che verrà poi letta in un futuro più o meno lontano, una mail che viene memorizzata dal sito e recapitata al proprio indirizzo e-mail dopo mesi od anni. Con questo sito è possibile scrivere a se stesse e ricevere quello che ci siamo scritte in un futuro imprecisato che possiamo decidere.
Proprio poco dopo la sua nascita, vi sono incappata in maniera del tutto casuale. Era il 12 Gennaio del 2003, ero in procinto di affrontare il mio primo ricovero in una clinica specializzata per il trattamento dei DCA, causa anoressia, ed ho deciso di scrivermi una e-mail da rileggere dopo 10 anni. Una e-mail che mi sarebbe stata recapitata il 12 Gennaio 2013. Una e-mail che avevo completamente dimenticato e che mi è arrivata oggi.
È una e-mail relativamente breve ed anche piuttosto semplice eppure, nel suo piccolo, mi ha fatta rabbrividire. Mi ha fatta rabbrividire al ricordo di quello che ero nel momento in cui l’ho scritta, e nella consapevolezza di quello che sono adesso.
Che poi, per la cronaca, no, ad oggi le cose non sono come le avevo speranzosamente pronosticate quando mi ero scritta questa e-mail 10 anni fa. Non proprio, per lo meno. Perciò, mi sono ri-spedita questa stessa e-mail. La riceverò un giorno in cui mi sarò nuovamente dimenticata di tutto, il 12 Gennaio 2023, e spero che mi potrà strappare lo stesso brivido.
Ma anche lo stesso sorriso.
"Cara Me Stessa del Futuro,
come va?...
Spero che adesso questa domanda non ti dia più così tanto fastidio da volerla convertire nell’attualmente perenne “Ti disturbo?”… e spero che la tua risposta possa essere “Bene”, ma non quel “bene” che dici oggi a chiunque come pro-forma ostentando un sorriso di circostanza… Soprattutto, a prescindere da quel che rispondi, spero che tu stia bene davvero. Bene dentro, intendo.
Spero che tu abbia sciolto i nodi ad oggi ancora irrisolti, e che tu abbia ancora voglia di lavorare su te stessa per sciogliere quello che è rimasto ingarbugliato. Spero che tu abbia buttato quello che c’era da gettare, e tenuto quello che c’era da salvare – e non viceversa.
A cos’è che pensi quando ti svegli ogni mattina? Spero che sia un qualcosa come: “Chissà cosa mi aspetta oggi?!”, o: “Ma che bel sole che c’è!”, oppure: “Non vedo l’ora di vivermi anche questa giornata”, anziché il solito: “Quanto manca per tornare a dormire?”.
Ce l’hai adesso una macchina tutta tua su cui correre a tutta velocità per non andare da nessuna parte, solo per il gusto di sentire il fascino del pedale dell'acceleratore spinto a tavoletta? Spero di sì. Se poi hai anche un posto dove andare, forse è pure meglio.
Spero che tu legga sempre i manga e ascolti sempre le canzoni delle t.A.T.u., e che tu abbia un lavoro che non ti schifa e anche il tempo per continuare a fare sport. Spero che tu non ti senta sempre in colpa per tutto, e immeritevole se le cose vanno bene, e scontata se le cose vanno male. Spero che le cose storte facciano pari con quelle giuste, e che tutto sommato senti che è okay.
Ma soprattutto, comunque tu sia, ovunque tu sia e qualsiasi cosa tu faccia, e qualsiasi bivio della strada della vita tu imbocchi, soprattutto spero che tu adesso sia serena. Tutto qui, ecco. Spero semplicemente che tu sia serena. Qualsiasi cosa ciò possa significare ora per te. Le sere fuori in giro solo perché ti va di fare una passeggiata, la doccia perché hai da lavarti e non lacrime da nascondere, niente più storie mentali da immaginare perché tutto sommato la realtà che stai vivendo è una storia non malaccio.
E spero che adesso che rileggi questa lettera che forse non ricordavi neanche più di avere scritto, ti venga da sorridere nel ripensare alla persona incasinatissima che eri, e che tu abbia l’indulgenza di abbracciare la bambina che non hai mai saputo essere.
Scriverai una lettera alla Te Stessa del Passato? Cosa mi dirai? Mi manderai a fanculo? Spero proprio di sì… ^_^” A tra 10 anni, allora!...
E, tra l’altro, ti voglio bene.
Qualsiasi cosa tu sia, tu sia diventata, anche se non sei orgogliosa di te o ti fa ancora schifo tutto, sappi che ti voglio bene ugualmente.
Puoi sempre contare su di me. Cioè, su di te. E quindi, su di me.
Tua
Me Stessa del Presente"
Proprio poco dopo la sua nascita, vi sono incappata in maniera del tutto casuale. Era il 12 Gennaio del 2003, ero in procinto di affrontare il mio primo ricovero in una clinica specializzata per il trattamento dei DCA, causa anoressia, ed ho deciso di scrivermi una e-mail da rileggere dopo 10 anni. Una e-mail che mi sarebbe stata recapitata il 12 Gennaio 2013. Una e-mail che avevo completamente dimenticato e che mi è arrivata oggi.
È una e-mail relativamente breve ed anche piuttosto semplice eppure, nel suo piccolo, mi ha fatta rabbrividire. Mi ha fatta rabbrividire al ricordo di quello che ero nel momento in cui l’ho scritta, e nella consapevolezza di quello che sono adesso.
Che poi, per la cronaca, no, ad oggi le cose non sono come le avevo speranzosamente pronosticate quando mi ero scritta questa e-mail 10 anni fa. Non proprio, per lo meno. Perciò, mi sono ri-spedita questa stessa e-mail. La riceverò un giorno in cui mi sarò nuovamente dimenticata di tutto, il 12 Gennaio 2023, e spero che mi potrà strappare lo stesso brivido.
Ma anche lo stesso sorriso.
"Cara Me Stessa del Futuro,
come va?...
Spero che adesso questa domanda non ti dia più così tanto fastidio da volerla convertire nell’attualmente perenne “Ti disturbo?”… e spero che la tua risposta possa essere “Bene”, ma non quel “bene” che dici oggi a chiunque come pro-forma ostentando un sorriso di circostanza… Soprattutto, a prescindere da quel che rispondi, spero che tu stia bene davvero. Bene dentro, intendo.
Spero che tu abbia sciolto i nodi ad oggi ancora irrisolti, e che tu abbia ancora voglia di lavorare su te stessa per sciogliere quello che è rimasto ingarbugliato. Spero che tu abbia buttato quello che c’era da gettare, e tenuto quello che c’era da salvare – e non viceversa.
A cos’è che pensi quando ti svegli ogni mattina? Spero che sia un qualcosa come: “Chissà cosa mi aspetta oggi?!”, o: “Ma che bel sole che c’è!”, oppure: “Non vedo l’ora di vivermi anche questa giornata”, anziché il solito: “Quanto manca per tornare a dormire?”.
Ce l’hai adesso una macchina tutta tua su cui correre a tutta velocità per non andare da nessuna parte, solo per il gusto di sentire il fascino del pedale dell'acceleratore spinto a tavoletta? Spero di sì. Se poi hai anche un posto dove andare, forse è pure meglio.
Spero che tu legga sempre i manga e ascolti sempre le canzoni delle t.A.T.u., e che tu abbia un lavoro che non ti schifa e anche il tempo per continuare a fare sport. Spero che tu non ti senta sempre in colpa per tutto, e immeritevole se le cose vanno bene, e scontata se le cose vanno male. Spero che le cose storte facciano pari con quelle giuste, e che tutto sommato senti che è okay.
Ma soprattutto, comunque tu sia, ovunque tu sia e qualsiasi cosa tu faccia, e qualsiasi bivio della strada della vita tu imbocchi, soprattutto spero che tu adesso sia serena. Tutto qui, ecco. Spero semplicemente che tu sia serena. Qualsiasi cosa ciò possa significare ora per te. Le sere fuori in giro solo perché ti va di fare una passeggiata, la doccia perché hai da lavarti e non lacrime da nascondere, niente più storie mentali da immaginare perché tutto sommato la realtà che stai vivendo è una storia non malaccio.
E spero che adesso che rileggi questa lettera che forse non ricordavi neanche più di avere scritto, ti venga da sorridere nel ripensare alla persona incasinatissima che eri, e che tu abbia l’indulgenza di abbracciare la bambina che non hai mai saputo essere.
Scriverai una lettera alla Te Stessa del Passato? Cosa mi dirai? Mi manderai a fanculo? Spero proprio di sì… ^_^” A tra 10 anni, allora!...
E, tra l’altro, ti voglio bene.
Qualsiasi cosa tu sia, tu sia diventata, anche se non sei orgogliosa di te o ti fa ancora schifo tutto, sappi che ti voglio bene ugualmente.
Puoi sempre contare su di me. Cioè, su di te. E quindi, su di me.
Tua
Me Stessa del Presente"
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