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venerdì 26 febbraio 2010
Gridare
Usiamo le nostre parole per esprimere quello che abbiamo dentro. Non lasciamo più che sia il nostro corpo a parlare per noi.
Quando siamo in balia dell’anoressia, troppo spesso dimentichiamo di utilizzare la nostra voce ed usiamo invece il nostro corpo per esprimere quello che proviamo.
Ho paura. Mi sento sola. Non sto bene con me stessa. Mi sono fatta del male. Sono triste. Mi sento vuota. Mi sento lacerata. Mi sento una nullità.
Di fronte ad emozione che sono così intime e profonde, esternarle utilizzando la voce sembra essere praticamente impossibile. E allora ci limitiamo a rifletterle sul nostro corpo, lasciando che sia questo a parlare per noi, ad esprimere tutta la nostra voce inespressa.
La paura di ferire gli altri ci porta allora a farci del male, provocandoci ferite che lasciano il segno molto a lungo. Il nostro corpo diventa così il nostro capro espiatorio, un collage di dolore, paura, inadeguatezza, problemi, insicurezza, mancanza di autostima.
Adesso, perciò, dobbiamo cominciare a gridare. E farlo utilizzando la nostra VOCE, e non più il nostro CORPO. Dobbiamo gridare la nostra rabbia, la nostra insoddisfazione e il nostro dolore fino a che non avremo più voce. E allora ci accorgeremo che saremo riuscire comunque a farci sentire… e in un modo che non è più dannoso né lesivo per noi stesse.
Usiamo le nostre PAROLE, non il nostro CORPO. Le parole sono molto più potenti.
Quando siamo in balia dell’anoressia, troppo spesso dimentichiamo di utilizzare la nostra voce ed usiamo invece il nostro corpo per esprimere quello che proviamo.
Ho paura. Mi sento sola. Non sto bene con me stessa. Mi sono fatta del male. Sono triste. Mi sento vuota. Mi sento lacerata. Mi sento una nullità.
Di fronte ad emozione che sono così intime e profonde, esternarle utilizzando la voce sembra essere praticamente impossibile. E allora ci limitiamo a rifletterle sul nostro corpo, lasciando che sia questo a parlare per noi, ad esprimere tutta la nostra voce inespressa.
La paura di ferire gli altri ci porta allora a farci del male, provocandoci ferite che lasciano il segno molto a lungo. Il nostro corpo diventa così il nostro capro espiatorio, un collage di dolore, paura, inadeguatezza, problemi, insicurezza, mancanza di autostima.
Adesso, perciò, dobbiamo cominciare a gridare. E farlo utilizzando la nostra VOCE, e non più il nostro CORPO. Dobbiamo gridare la nostra rabbia, la nostra insoddisfazione e il nostro dolore fino a che non avremo più voce. E allora ci accorgeremo che saremo riuscire comunque a farci sentire… e in un modo che non è più dannoso né lesivo per noi stesse.
Usiamo le nostre PAROLE, non il nostro CORPO. Le parole sono molto più potenti.
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sabato 11 aprile 2009
Usare la voce
Abbiamo la voce per comunicare… e allora, perché continuiamo ad usare il nostro corpo?
Siamo persone intelligenti, valide, creative, e non c’è alcun motivo per cui le persone non ci stiano a sentire se abbiamo qualcosa da dire. Perciò, dobbiamo prenderci il tempo di dirlo.
Le persone non hanno bisogno che ci sia il nostro corpo a dirgli fin dal primo acchito quanto sia forte il nostro dolore, la nostra rabbia, la nostra sofferenza… diamo una possibilità alle nostre parole di dirlo. Cominciamo a combattere per usare la nostra voce. È molto più forte di quello che a volte possiamo credere.
Quando abbiamo bisogno di qualcosa, quando abbiamo bisogno d’aiuto, proviamo a chiederlo con le parole. Quando vogliamo qualcosa, proviamo a chiederlo con le parole. Quando abbiamo bisogno di qualcuno che ci stia vicino, le parole ci aiuteranno a trovarlo.
Il nostro corpo ci serve per pensare, respirare, muoverci… in una parola: VIVERE.
Non abbiamo bisogno che l’anoressia dica nient’altro… è per questo che ci è stata data una voce.
Le parole hanno un grande potere, una grande forza e, soprattutto, una volta imparato ad usarle, non sono distruttive come lo è l’anoressia.
E quando le parole non bastano, quando le parole cadono, possiamo gridare. Quando le parole cadono, possiamo piangere. E quando anche questo non dovesse funzionare, si tratta dunque di prendere una pausa, riorganizzare i pensieri, e riprovare. Ma soprattutto, non dobbiamo più lasciare che il nostro corpo si faccia messaggio di quello che non riusciamo a dire con le parole. Il nostro corpo non è il nostro bersaglio. Perciò, cerchiamo d’imparare a farlo diventare la nostra arma. Non lasciamo che il nostro corpo continui a parlare per noi.
L’anoressia può funzionare per un po’, ma poi fallisce anche in questo. Perciò, cerchiamo di tirare fuori la nostra voce e di usare le nostre parole prima che l’anoressia ci riduca completamente al silenzio. Per sempre.
È la vostra vera voce l’unica che po’ dire le cose come stanno veramente.
Io sto cominciando a parlare, adesso. Sto cominciando a parlare a me stessa. Alla vera Me Stessa. Fatelo anche voi.
Siamo persone intelligenti, valide, creative, e non c’è alcun motivo per cui le persone non ci stiano a sentire se abbiamo qualcosa da dire. Perciò, dobbiamo prenderci il tempo di dirlo.
Le persone non hanno bisogno che ci sia il nostro corpo a dirgli fin dal primo acchito quanto sia forte il nostro dolore, la nostra rabbia, la nostra sofferenza… diamo una possibilità alle nostre parole di dirlo. Cominciamo a combattere per usare la nostra voce. È molto più forte di quello che a volte possiamo credere.
Quando abbiamo bisogno di qualcosa, quando abbiamo bisogno d’aiuto, proviamo a chiederlo con le parole. Quando vogliamo qualcosa, proviamo a chiederlo con le parole. Quando abbiamo bisogno di qualcuno che ci stia vicino, le parole ci aiuteranno a trovarlo.
Il nostro corpo ci serve per pensare, respirare, muoverci… in una parola: VIVERE.
Non abbiamo bisogno che l’anoressia dica nient’altro… è per questo che ci è stata data una voce.
Le parole hanno un grande potere, una grande forza e, soprattutto, una volta imparato ad usarle, non sono distruttive come lo è l’anoressia.
E quando le parole non bastano, quando le parole cadono, possiamo gridare. Quando le parole cadono, possiamo piangere. E quando anche questo non dovesse funzionare, si tratta dunque di prendere una pausa, riorganizzare i pensieri, e riprovare. Ma soprattutto, non dobbiamo più lasciare che il nostro corpo si faccia messaggio di quello che non riusciamo a dire con le parole. Il nostro corpo non è il nostro bersaglio. Perciò, cerchiamo d’imparare a farlo diventare la nostra arma. Non lasciamo che il nostro corpo continui a parlare per noi.
L’anoressia può funzionare per un po’, ma poi fallisce anche in questo. Perciò, cerchiamo di tirare fuori la nostra voce e di usare le nostre parole prima che l’anoressia ci riduca completamente al silenzio. Per sempre.
È la vostra vera voce l’unica che po’ dire le cose come stanno veramente.
Io sto cominciando a parlare, adesso. Sto cominciando a parlare a me stessa. Alla vera Me Stessa. Fatelo anche voi.
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