sabato 11 aprile 2009
Usare la voce
Abbiamo la voce per comunicare… e allora, perché continuiamo ad usare il nostro corpo?
Siamo persone intelligenti, valide, creative, e non c’è alcun motivo per cui le persone non ci stiano a sentire se abbiamo qualcosa da dire. Perciò, dobbiamo prenderci il tempo di dirlo.
Le persone non hanno bisogno che ci sia il nostro corpo a dirgli fin dal primo acchito quanto sia forte il nostro dolore, la nostra rabbia, la nostra sofferenza… diamo una possibilità alle nostre parole di dirlo. Cominciamo a combattere per usare la nostra voce. È molto più forte di quello che a volte possiamo credere.
Quando abbiamo bisogno di qualcosa, quando abbiamo bisogno d’aiuto, proviamo a chiederlo con le parole. Quando vogliamo qualcosa, proviamo a chiederlo con le parole. Quando abbiamo bisogno di qualcuno che ci stia vicino, le parole ci aiuteranno a trovarlo.
Il nostro corpo ci serve per pensare, respirare, muoverci… in una parola: VIVERE.
Non abbiamo bisogno che l’anoressia dica nient’altro… è per questo che ci è stata data una voce.
Le parole hanno un grande potere, una grande forza e, soprattutto, una volta imparato ad usarle, non sono distruttive come lo è l’anoressia.
E quando le parole non bastano, quando le parole cadono, possiamo gridare. Quando le parole cadono, possiamo piangere. E quando anche questo non dovesse funzionare, si tratta dunque di prendere una pausa, riorganizzare i pensieri, e riprovare. Ma soprattutto, non dobbiamo più lasciare che il nostro corpo si faccia messaggio di quello che non riusciamo a dire con le parole. Il nostro corpo non è il nostro bersaglio. Perciò, cerchiamo d’imparare a farlo diventare la nostra arma. Non lasciamo che il nostro corpo continui a parlare per noi.
L’anoressia può funzionare per un po’, ma poi fallisce anche in questo. Perciò, cerchiamo di tirare fuori la nostra voce e di usare le nostre parole prima che l’anoressia ci riduca completamente al silenzio. Per sempre.
È la vostra vera voce l’unica che po’ dire le cose come stanno veramente.
Io sto cominciando a parlare, adesso. Sto cominciando a parlare a me stessa. Alla vera Me Stessa. Fatelo anche voi.
Siamo persone intelligenti, valide, creative, e non c’è alcun motivo per cui le persone non ci stiano a sentire se abbiamo qualcosa da dire. Perciò, dobbiamo prenderci il tempo di dirlo.
Le persone non hanno bisogno che ci sia il nostro corpo a dirgli fin dal primo acchito quanto sia forte il nostro dolore, la nostra rabbia, la nostra sofferenza… diamo una possibilità alle nostre parole di dirlo. Cominciamo a combattere per usare la nostra voce. È molto più forte di quello che a volte possiamo credere.
Quando abbiamo bisogno di qualcosa, quando abbiamo bisogno d’aiuto, proviamo a chiederlo con le parole. Quando vogliamo qualcosa, proviamo a chiederlo con le parole. Quando abbiamo bisogno di qualcuno che ci stia vicino, le parole ci aiuteranno a trovarlo.
Il nostro corpo ci serve per pensare, respirare, muoverci… in una parola: VIVERE.
Non abbiamo bisogno che l’anoressia dica nient’altro… è per questo che ci è stata data una voce.
Le parole hanno un grande potere, una grande forza e, soprattutto, una volta imparato ad usarle, non sono distruttive come lo è l’anoressia.
E quando le parole non bastano, quando le parole cadono, possiamo gridare. Quando le parole cadono, possiamo piangere. E quando anche questo non dovesse funzionare, si tratta dunque di prendere una pausa, riorganizzare i pensieri, e riprovare. Ma soprattutto, non dobbiamo più lasciare che il nostro corpo si faccia messaggio di quello che non riusciamo a dire con le parole. Il nostro corpo non è il nostro bersaglio. Perciò, cerchiamo d’imparare a farlo diventare la nostra arma. Non lasciamo che il nostro corpo continui a parlare per noi.
L’anoressia può funzionare per un po’, ma poi fallisce anche in questo. Perciò, cerchiamo di tirare fuori la nostra voce e di usare le nostre parole prima che l’anoressia ci riduca completamente al silenzio. Per sempre.
È la vostra vera voce l’unica che po’ dire le cose come stanno veramente.
Io sto cominciando a parlare, adesso. Sto cominciando a parlare a me stessa. Alla vera Me Stessa. Fatelo anche voi.
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23 commenti:
Innanzitutto auguri cara Veggie.
Hai ragione,la voce da un'impressione più forte a quello che vogliamo dire,lo dimostra la voce del silenzio,ma rimaniamo comunque animali e anche il corpo ha il suo modo di comunicare,la voce è il mezzo con cui si esprime l'anima,attraverso la bocca e gli occhi,il corpo è ciò che la contiene.
..l'anoressia fin'ora mi è servita a mentire...a far vedere agli altri che io, così brava..sempre 'a posto' in tutto (io che ero riuscita a minimizzare la possibilità di una critica nei miei confronti), forse in fondo ero degna della loro attenzione...anche se in realtà dentro di me non mi sono mai sentita brava e 'a posto', per niente...
la voce, credo di non avere ancora imparato ad usarla...ma forse si, con qualcuno, in determinati casi...la cosa più importante credo sarebbe dire la verità a me stessa, volte mi mento senza nemmeno rendermene conto...
un abbraccio forte ^^
eccomi in anticipo perché non credo di farcela domani ...buona pasqua
Ciao mia dolcissima amica:-) per passare una Pasqua con tutte le persone che mi sono care bisognerebbe che ci fossi anche tu, splendida Veggie:-)
Ti abbraccio forte e ti auguro una serena Pasqua:-)
marco
La voce è un ottimo mezzo di comunicazione, dal suoi toni alle note che si produce. Dal timbro all'intercalare.
Buona Domenica Santa! Un sorriso.
veggie hai sempre un pensiero dolce, TI RINGRAZIO!!
purtroppo non ho più potuto scrivere, ma un'idea se pur vaga di bellezza ce l'ho e mi piacerebbe comunicarla, dunque puoi contarci.
Buona Pasqua anche a te e...
ah la voce...
i codardi hanno la voce smorzata, sai. La lingua fa da ostacolo e, tanto per usare un'espressione scopiazzata dalle mie letture, è come una sorta di salma dentro una cassa orlata di denti.
Parlare non è facile, o meglio, parlare compiutamente non lo è. E forse per paura, o timore, o istinto di egoistica autoprotezione, quando si sta male coi dca o con la depressione tutto diventa silenzio. Un silenzio strano, che contorto ti urla in testa cose che non puoi tirare fuori. O non vuoi. Non lo so, non l'ho mai capito...
e neanche ora sai infondo.
lety
Brava veggie, siamo gli unici esseri viventi ad avere il dono della parola. Usiamola, pertanto, adeguatamente. La sua potenza è unica.
Cara, ti auguro di trascorrere una Pasqua serena.
Un abbraccio
annarita
sarebbe bello non aver paura di usare la propria voce...
Molte persone scelgono il silenzio, che equivale a solitudine. Abbiamo il grande dono di saper comunicare con gli altri, dunque utilizziamolo, condividendo con gli altri le nostre esperienze.
Un saluto ed un augurio Veggie
E' vero..quando c'è qualcosa che non va dobbiamo esprimerlo..anche se non è sempre facile.
Felice Pasqua.
Pachucha.
Ciao tesoro.... scusa se non mi sto facendo sentire proprio.
Ti rispondo qui...
L'idea che ho io di bellezza è precisa..
La bellezza è nella felicità...
Se tu sei felice divnti bellisima..il corpo trasmette quello che senti, se sei felice , una luce nuova risplende intorno a te...
Ti auguro,in questo giorno di festa, ma non solo in questo giorno,di ritrovare la luce che si è nascosta in te...
In te c'è tanta bellezza, tirala fuori....
TI VOGLIO BENE ..
UN AUGURIO DI FELICITà A TUTTI...
Ciao, mi sembra che tu sia riuscita a comunicare molto bene con questo blog... stai dando un aiuto validissimo e sentito a chi soffre della malattia, e aiuti tutti gli altri a capire un po' di più cosa vuol dire soffrire di questo disturbo.
PS: buona Pasqua!
Quando le parole vengono spese bene! Ho trovato in rete questa bella storia, la condivido con te, mi pare proprio che capiti a fagiolo con questo post...
http://www.river-blog.com/2009/04/12/i-dream-the-dream-sorpresa-sul-palco/
Ciao!
E' vero, fa paura... usare le parole...
Ti fa sentire così piccola, di fronte a un mondo che ti preme, ti schiaccia dentro una morsa infinita...
di stereotipi, di apparenze che di sostanza non hanno nulla, di finto interessamento agli altri che si rivela effimero disinteresse, eterna superficialità.
E in mezzo a questo casino, si, usare la voce è pericoloso.
Ma forse, hai ragione, è l'unica ancora di salvezza che ci rimane. L'unica che, al momento, ci siamo lasciate.
Ciao cara Veggie
baci
...bellissimo post...
quanto è dura però..
un bacio
Io amo da sempre la parole.
Da quando avevo 12 anni scrivevo poesie. I miei temi erano letti in classe dalle professoresse sia alle medie che alle superiori.
Le parole mi aiutavano a tirar fuori quel "caos danzante" che avevo dentro, a dargli forma ed ordine.
Le parole incatenavano i n forma solida il dolore, lo rivestivano e lo liberavano.
Perdere le parole è l'esperienza peggiore che abbia affrontato. E quando non bastavano più e scrivevo il dolore sul mio corpo col sangue mi sentivo un urlo muto di un metro e 73 rivestito di dolore inciso sulla pelle.
Poi trovi la forza di tornare a parlare, trovi il coraggio di cecare altre vie per canalizzare il disagio ed il dolore.
Hai ragione, dobbiamo imparare ad usare le parole, la ragione, e non abbandonarci a ciò che proviamo affinchè non ci distrugga.
Come sempre un'altra via c'è, al termine della notte.
Veggie, il post è meraviglioso.
Un abbraccio
Quello che dici in questo post non vale solo per chi ha problemi alimentari, ma per chi ha qualsiasi tipo di problema, davvero. E' un 'ottima cosa parlarsi...e lo fanno davvero in pochi!
@ NERO_CATRAME – Il corpo ha sicuramente un suo linguaggio, ed esprime certo una parte di noi… ma non dobbiamo lasciare che il corpo si sostituisca completamente alla nostra voce, portando tutto il suo carico di rabbia e di sofferenza… Invece di tenerci chiuse dentro quello che ci fa stare male e proiettarlo sul nostro corpo, abbiamo la possibilità di esprimerlo con le parole… Usiamola!!
@ Francesca – Penso che la menzogna sia la più grande eredità dell’anoressia… mentire agli altri, ma soprattutto, mentire a noi stesse… Imparare ad usare la voce non è facile e nemmeno immediato, però è un qualcosa che, a poco a poco, si può imparare a fare… L’anoressia è il trionfo dell’apparenza, di quello che può essere espresso senza utilizzare la voce, cercando così di mascherare in ogni modo l’ineluttabile sofferenza sottesa… Ma, alla fine, quella sofferenza c’è… E se rimane dentro, rischia solo di continuare a farci del male… E allora, usare la voce: per dire la verità, adesso, agli altri, ed in primis a noi stesse… già questo è un paso fondamentale… Il resto, poi, viene a poco a poco col tempo… Bisogna lavorarci su e non molare… Che spesso tirare fuori le parole è difficile e intimorisce… Ma poi quando queste parole si sono tirate fuori ci si accorge che non sono così terribili come lo sembravano quando stavano nella nostra testa… E che, soprattutto, una volta che quelle parole sono fuori, quelle parole piene di spigoli, non ci urtano più dentro e possiamo cominciare ad avere cura di noi…
@ Pupottina – Anche a te… ^__^
@ Marco – Troppo buono… ^^”… Buona pasqua anche a te…
@ Squilibrato – Assolutamente vero! Per questo dobbiamo cercare di imparare ad usarla il più possibile…
@ Lety – Figuarti… sono io che ringrazio te per essermi sempre vicina… Aspetto la tua mail per il post sulla bellezza, allora… Comunque, sono perfettamente d’accordo con te su quel che hai scritto a proposito dell’usare la voce. Usare la voce è difficile, molto difficile. Finché le cose rimangono dentro, in effetti, nessuno può usarle contro di noi… e, paradossalmente, a quel punto siamo noi che iniziamo ad utilizzarle contro noi stesse… Non potere e non volere… In fin dei conti, sono 2 cose estremamente simili… s’intrecciano… e non è facile vedere dove finisce l’una e comincia l’altra… Eppure, non c’è niente come il corpo che faccia rumore che spezza questo silenzio… ma anche la nostra voce è in grado di fare rumore… e dire quello che dice il corpo e anche di più… La voce può parlare… La voce deve parlare… Lasciamole spazio… Tiriamo fuori il nostro coraggio…
@ Annarita – Hai ragione, non ci avevo pensato, la parola è anche un grande dono… Un qualcosa che ci permette di tirare fuori esattamente quello che vogliamo… Non dobbiamo più sprecarlo…
@ invisibile – Ed è possibile. Certo, non succede dall’oggi al domani, ma a poco a poco quella paura può essere allontanata… Non facendo uscire un fiume di parole, ma cominciando con una parola alla volta, magari iniziando col dire le cose che ci fanno meno paura e che ci generano meno ansia… Per poi cercare di approfondire il nostro mondo interiore portandolo fuori invece che proiettare il dolore per tutto ciò che non si riesce a dire sul nostro corpo… Parlare non necessariamente con tutto il mondo, anzi, ma piuttosto con le persone di cui ci fidiamo, con le persone che sappiamo ci vogliono bene e ci stanno vicine… Provando a dare loro un po’ di fiducia… ma soprattutto provando a darla a noi stesse… E alla fine saremo sorprese di quante cose si riescono a dire con la voce, e di quanto questo ci fa stare molto meglio di quando si utilizza il corpo come mezzo d’espressione… Ti abbraccio forte…
@ pheqof – Ci si barrica dietro il silenzio perché si ha paura di esporci, di dire qualcosa che ci potrebbe ferire, o ci si potrebbe rivoltare contro come un boomerang… Ma se non si corre il rischio di dire quello che ci fa stare male, non si correrà nemmeno il rischio che qualcuno possa aiutarci… Perciò, nonostante tutto, vale la pena provar a tirare fuori la nostra voce…
@ Pachucha – Proprio così!... Non è mai facile dire quello che ci teniamo dentro… del resto, le cose giuste da fare non sono mai quelle più facili…
@ Mel – Non ti preoccupare… Sappi che io ti sono sempre vicina, anche col pensiero… E ovviamente aggiungerò la tua opinione sulla bellezza a quella delle altre ragazze nel “post di gruppo”!... Spero che da oggi in poi tu riesca ogni giorno a tirare fuori la tua bellezza… Perché sei quello che sei… e sei bellissima così… Ti voglio bene…
@ Vele/Ivy – Sì, scrivere è un altro modo di “usare la voce”… E io spero di riuscirci, anche tramite questo blog, nel migliore dei modi possibili… Aiutando qualcuno… Fosse anche una sola persona…
@ don Luca – Bene o male, è secondario… l’importante è riuscire almeno a tirarle fuori, quelle parole… già questo è un grande paso avanti…
@ Ilaria – Sì, usare la parole fa paura… e fa paura perché le parole possono essere fonte di frainteso. E se noi vogliamo dire una cosa, ma poi quando la diciamo gli altri intendono qualcos’altro, e finiamo per rimanere ferite? Quest’eventualità è terrorizzante… E’ per questo che si finisce per utilizzare il corpo… a primo acchito, sembra più univoco messaggero… Solo che, poi, a ben pensarci, anche il corpo è estremamente ambiguo… perché, in fin dei conti, se il corpo portasse subito a tutti il messaggio che vogliamo dare, allora non ci sarebbe bisogno di perpetrarlo… non ci sarebbe bisogno di continuare a farci male… Per questo è importante imparare ad utilizzare la voce. La voce può lanciare messaggi che possono essere equivocati… ma che, poi, possono essere anche chiariti. È la voce l’unica cosa che ci permette di esprimerci davvero e in maniera precisa… non il corpo…
Un bacio grande grande anche a te, bellissima…
@ TulipanoNero – Ti ringrazio… Lo so che è dura… è una delle cose più dure e più difficili che ci capiterà di dover fare nella nostra vita… Ma di una cosa ne sono certa: ne vale la pena. DEVE valerne la pena… Un bacio anche a te…
@ La Ely – La forza delle parole è enorme ed imparare a usarle nel modo giusto sarebbe importantissimo… Talvolta la vita ha la meglio su di noi, e ci sembra che tutte le parole del mondo non riescano ad esprimere la rabbia, l’astio, il dolore, la paura, la fragilità che abbiamo dentro, e allora lasciamo che il corpo si faccia portatore di questo messaggio… Ma le parole ci sono. Ci sono sempre. Sono dentro di noi. Basta ritrovare il coraggio di tirarle fuori…
@ Balua – Grazie, tesoro… Un abbraccio anche a te…
@ Veronica – Sì, penso che parlare di quello che non va siamo molto importante per non tenerci dentro cose che, alla lunga, finiscono poi per farci stare male… Non è facile farlo, è un qualcosa che richiede molto coraggio ma, un po’ alla volta, possiamo riuscirci tutte quante…
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