martedì 14 aprile 2009
Ricadere nella ricaduta
Le ricadute ci sono spesso. Io stessa ne sono l’esempio più evidente. E non c’è niente di male, niente di sbagliato in questo. Le ricadute sono parte integrante del ricovero. Davvero.
E allora, come venirne a capo e rialzarsi?
Punto n°1: Imparate a non sentirvi frustrate o arrabbiate con voi stesse se vi capita di riadottare alcuni comportamenti disfunzionali: siete umane, la perfezione non esiste. Ogni tanto ricadere capita, e va bene. Va davvero bene. Ve lo assicuro.
Punto n°2: Tenete sempre presente il fatto che se avete una ricaduta, ciò non significa che siete tornate al punto di partenza. Ogni progresso che avete fatto, ogni piccola cosa che siete riuscite a conquistare, non svaniscono solo perché c’è stata una ricaduta, ma rimangono sempre a costituire il vostro background. Tutti i vostri progressi NON sono negati, NON sono mandati a puttane dalla ricaduta. Anzi, potete utilizzarli come basi per ripartire nel vostro processo di ricovero, in maniera tale da prendere consapevolezza di quello che vi ha fatto ricadere, imparando così ad evitarlo. Imparando a stare più attente. Usate i vostri progressi. Vi porteranno esattamente dove volete arrivare. Potrà volerci molto tempo. Potrà essere dannatamente difficile. Ma ci arriverete.
Le cose contro cui state combattendo si riveleranno alla fine le più remunerative. La vostra vita è IMPORTANTE, e voi state combattendo per la salute e per la felicità, adesso… e quando raggiungerete la vostra meta… sarà fantastico.
Punto n°3: Non arrendetevi. Trovate il coraggio e la forza di rialzarvi anche se la caduta è stata brutta. Se avete bisogno d’aiuto, non vergognatevi a chiederlo. Avere l’umiltà di ammettere di essere in difficoltà è segno di vera intelligenza. Certe volte rialzarsi sarà particolarmente duro, ma non mollate. Ne vale la pena, alla fine. Perché la fine può essere il vostro nuovo inizio.
E allora, come venirne a capo e rialzarsi?
Punto n°1: Imparate a non sentirvi frustrate o arrabbiate con voi stesse se vi capita di riadottare alcuni comportamenti disfunzionali: siete umane, la perfezione non esiste. Ogni tanto ricadere capita, e va bene. Va davvero bene. Ve lo assicuro.
Punto n°2: Tenete sempre presente il fatto che se avete una ricaduta, ciò non significa che siete tornate al punto di partenza. Ogni progresso che avete fatto, ogni piccola cosa che siete riuscite a conquistare, non svaniscono solo perché c’è stata una ricaduta, ma rimangono sempre a costituire il vostro background. Tutti i vostri progressi NON sono negati, NON sono mandati a puttane dalla ricaduta. Anzi, potete utilizzarli come basi per ripartire nel vostro processo di ricovero, in maniera tale da prendere consapevolezza di quello che vi ha fatto ricadere, imparando così ad evitarlo. Imparando a stare più attente. Usate i vostri progressi. Vi porteranno esattamente dove volete arrivare. Potrà volerci molto tempo. Potrà essere dannatamente difficile. Ma ci arriverete.
Le cose contro cui state combattendo si riveleranno alla fine le più remunerative. La vostra vita è IMPORTANTE, e voi state combattendo per la salute e per la felicità, adesso… e quando raggiungerete la vostra meta… sarà fantastico.
Punto n°3: Non arrendetevi. Trovate il coraggio e la forza di rialzarvi anche se la caduta è stata brutta. Se avete bisogno d’aiuto, non vergognatevi a chiederlo. Avere l’umiltà di ammettere di essere in difficoltà è segno di vera intelligenza. Certe volte rialzarsi sarà particolarmente duro, ma non mollate. Ne vale la pena, alla fine. Perché la fine può essere il vostro nuovo inizio.
Etichette:
anoressia,
auto-aiuto,
bulimia,
dca,
disturbi alimentari,
no pro-ana,
pazienza,
rialzarsi,
ricaduta,
ricominciare,
ricovero,
salute,
supporto,
valore,
vita
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
18 commenti:
D'altro canto la vita non è che questo: andare avanti, cadere e rialzarsi cercando, con le unghie e con identi di strappare il nostro pezzo di felicità, il nostro scampolo di cielo azzurro da stringere nei momenti più bui.
E più cadi giù, più poi è facile, una volta rialzati, sentirsi più forti e consapevoli.
Imparare significa sapersi guardare indietro non con nostalgia o angoscia, ma con la serenità di chi ce l'ha fatta e riconosce errori e meriti, insomma, tutti i passi fatti sia in avanti che indietro.
PS: ma sarai mica di Arezzo quindi? Non lo sapevo! E non sapevo nemmenos arei passata di lì, lo ammetto... ^_^
Siamo tutte delle fenici...
----
Perchè niente uovo? Che storia è questa?? :D io lo sto mangiando nonostante non mi garbi il cioccolato... non oso immaginare che pelle avrò tra qualche giorno. Altro che Pimpa!
E si rinasce sempre,dalle proprie ceneri che portano con se i passi del passato,sia le sconfitte,sia le vittorie.
questi tre punti sono fondamentali...
a tutti capita di ricadere in un errore.... si dice che errare è umano.... l'importante è non perseverare.... e soprattutto non arrendersi e lottare per la guarigione
^____________^
un abbraccio e grazie
Grazie, per tutto quello che dici e che fai, sempre.E' vero che te lo scrivo in ogni commento, ma mi si apre il cuore a leggere quello che scrivi.
Ti mando un abbraccio grande e ti auguro un buon rientro dalle vacanze di Pasqua!
:*
Lizard :)
cara, mi ci sono rivolta eccome. è il dietologo che mi ha consigliato di scrivere un diario, ma sicoome sono disordinatissima, l'ho fatto in un blog, così non lo perdo ;) evviva la tecnologia!
hai ragione sul non mangiare sano, ma non perchè non mangio, ma l'esatto contrario!
ciao e cavoli, complimenti per la forza che sprigiona questo blog!
Grazie Veggie per tutto quello che fai =)
A tutti capita di cadere..l'importante è non rimanere a terra, ma trovare la forza di tornare in piedi...
Un abbraccio. Pachucha.
"Sognando ad occhi aperti vedo il mondo che vorrei..
Racchiuso in un sorriso di chi non sorride mai..."
i miei sogni diverrano realtà...io starò bene e potro alzare la testa e sorridere dentro...
utilissimo.grazie splendida!!!
Ricadere? Presuppone un rialzarsi. Io non lo so come si fa a rialzarsi. L’ho dimenticato, o forse non l’ho mai saputo. La mia cazzo di vita è una perenne ricaduta nella ricaduta. Più in basso del fondo. Ce le vorrei avere delle fottutissime ricadute, io! Perché ricadere significa rimettersi prima in piedi. Ma nel mio perenne ricadere nella ricaduta, il rialzarsi è maledettamente oltre. Invidio tutte quelle che ci riescono. Ma va bene così, se riuscite a stare in piedi. Vi auguro di riuscire ad arrivare lontano.
Una persona con le chiappe perennemente a terra.
Cadere non vuol dire fallire. Bisogna rialzarsi e riprendere a lottare più motivate di prima!
@ La Ely – La vita ci offre continue occasioni di ricaduta, continue "buche" dalle quali porre attenzione... Ma che, una volta cadute, rialzarsi diventa l'unica cosa da fare... Per non restare dentro la boca per sempre... per non restare per sempre nel limbo, incapaci sia di vivere sia di morire... E allora, andare avanti diventa la parola d'ordine: imparare dalle ricadute dove abbiamo sbagliato per non riptere quello sbaglio, e proseguire... Perchè tutto ciò che non ci distrugge ci fortifica...
@ Coniglia Mannara – Bellissima l’immagine delle fenici!... Mi è piaciuta un casino!!... Hai ragione, possiamo rinascere ogni volta dalle nostre ceneri… e non c’è mai fina alle volte in cui possiamo ricominciare…
------
No, niente uovo per me… non ancora… Ma non ti preoccupare per la tua pelle… in fin dei conti, la Pimpa piace a tutti, no?! ^__-
@ NERO_CATRAME – Tutto quello che abbiamo fatto, in positivo e in negativo, è parte di noi e lo sarà sempre… Dobbiamo solo riuscire a trarne le giuste conclusioni, e a comportarci di conseguenza… Vedere gli errori ed evitarli, e cercare di ricominciare ogni volta…
@ Pupottina – In ogni qualsiasi percorso di ricovero le ricadute sono inevitabili… fanno parte del ciclo naturale di “lapse & relapse”… L’importante è riuscire a guardare all’errore nella giusta ottica… non come a un fallimento, ma come a un qualcosa che ci può insegnare cos’è bene non ripetere… E che ci può dare la spinta per avere una rivalsa su noi stesse, continuando sempre e comunque a dar battaglia… Grazie a te per le tue parole…
@ Lizard – Ti ringrazio per le tue parole… e sappi che la cosa è assolutamente reciproca… Spero che anche tu abbia avuto un buon rientro dalle vacanze… E che adesso tu sia più pronta e più determinata che mai a combattere… Ti abbraccio stretta stretta…
@ sidereis – Ciao sidereis! Hai fatto bene a tenere un diario alimentare, se è questo che ti ha consigliato il tuo dietologo… Lo so che non è facile, ma cerca sempre di seguire le sue indicazioni, che ti aiuteranno certamente a dimagrire in maniera sana e fisiologica, gradualmente ma correttamente… Vedrai che con il suo aiuto e con la tua forza di volontà riuscirai a venire a patti con il cibo… che non è più forte di te, te lo assicuro! Grazie per i complimenti e per le tue parole, un abbraccio…
@ Chiara – No, tesoro, grazie a te per le tue parole e per essermi sempre vicina… Ti abbraccio forte forte…
@ Pachucha – Le ricadute le direi “normali” in un processo di ricovero… Quasi necessarie… errori dai quali dobbiamo imparare, da non prendere nella maniera sbagliata, ma da cui trarre insegnamento per non ripeterli… E forza per continuare ad andare avanti… Anche tu, continua così, Pachucha… Stai andando bene…
@ Jessica (Follemente Me) – Bellissime parole, grazie per averle condivise… Soprattutto l’ultima frase… Davvero stupenda… Grazie… Sì, tu ce la farai… Portai trasformare tutti i tuoi sogni in realtà, ed essere fiera e felice di te stessa per quello che sei riuscita a fare… Ti abbraccio forte…
@ Skinny Angel – Grazie a te, tesoro!! Mi fa veramente tanto piacere che ti sia stato utile… Forse e coraggio, e non mollare mai, eh!... Sempre in gamba, mi raccomando…!!
@ La persona con le chiappe perennemente a terra – Puoi rialzarti. Magari sei già in piedi, solo che non te ne accorgi. Se continui a vedere nero, tutto quello che ti sta intorno è nero. Ma solo perché l’hai deciso tu. Hai tutte la capacità, tutte le armi per rialzarti e per andare lontano né più e né meno come chiunque altra di noi. Devi solo provarci. Devo solo volerlo. Devi solo trovare dentro di te la forza per rialzare quelle chiappe da terra, come dici tu… E lo so che fa paura, e lo so che è difficile… perché un culo a terra è un appoggio più stabile di 2 esili gambette… Ma sono solo quelle gambette che poi ti portano lontano… esattamente dove tu vuoi arrivare. Le armi per combattere ce le hai. Una di queste è la rabbia. Usala. Per te, e non più contro di te…
@ sorridente – Sono assolutamente d’accordo… E dobbiamo cercare di trasformare ogni ricaduta il una situazione d’apprendimento per un nuovo passo in avanti…
Hai ragione... perfettamente!!!
Ad Anonimo:
E a te stessa cosa auguri???
@ Imperfect – Grazie… Spero che tu te ne renda conto a pieno… E che possa fare tue queste parole in ogni momenti di difficoltà… Ti abbraccio…
quello che stavo cercando, grazie
molto intiresno, grazie
Posta un commento