venerdì 8 gennaio 2010
La storia infinita: il ricovero
Ciao a tutte, sono Veggie, e sto percorrendo la strada del ricovero da DCA. Anoressia restrittiva, per la precisione, connessa a problemi di autolesionismo. Scrivo che sto percorrendo la strada del ricovero, e so che è un qualcosa che scriverò per tutta la mia vita, perché su questa strada non potrò mai dirmi arrivata a meta. Semplicemente perché si può vivere “normalmente”, in salute, venendo a patti con noi stesse, accettandoci per quello che siamo, ciò non significa che siamo totalmente guarite. Perché l’anoressia è un qualcosa che sta certo ben più nella testa che nel corpo.
Se la strada del ricovero fosse una linea, come questa
------------------------V------------------------
ecco, io mi trovo da qualche parte là in mezzo (“V”). Sto combattendo giorno dopo giorno, certo, ma non penso che sia corretto dire che sono guarita. Ci ho pensato su per un po’. Penso sia normale per tutte avere delle piccole ricadute o delle giornatacce in vari punti del nostro percorso di ricovero. Penso anche che sia abbastanza presuntuoso dire “Sì, sono guarita”, perché è un po’ come dire “Sono arrivata fin qui, ho combattuto tutte le battaglie che c’erano da combattere, ho fatto tutto quello che c’era da fare, e ora sto vebe – e nessun errore è permesso”. Quello che dico io, invece, è: “E’ vero, sono arrivata fin qui, ho combattuto un sacco, ho fatto del mio meglio, ma non penso che sia finito tutto qui, come in uno schiocco di dita. Adesso devo continuare a mantenermi su questa strada e in questa direzione per tutto il resto della mia vita”.
Certo, sicuramente sono riuscita a fare qualcosa e, certo, tante battaglie le ho combattute, ma nonostante tutto mi torna sempre in mente l’analogia dell’alcoolista. Se sei un’alcoolista, puoi rimanere sobria per 15 anni, ma sei sempre un’alcoolista. Sei felice e stai bene, ma sei sempre un’alcoolista. Un solo bicchiere può far colare a picco la situazione. Perciò devi lavorare sul tuo percorso di ricovero giorno dopo giorno cercando di evitare a tutti i costi ogni qualsiasi bevanda alcoolica. Magari, col passare del tempo, frenare l’impulso di bere diventa sempre più facile, ma c’è comunque bisogno di farlo. Ogni giorno, ogni settimana, ogni mese, anno in cui VOI esercitate il controllo anziché lasciare che l’anoressia controlli VOI, state facendo continui progressi. Non c’è un punto d’arrivo. Non è “tutto finito” se state “meglio” per un certo periodo di tempo. Il ricovero non è un evento, è un processo… un processo che continua per tutta la vita. Si vive, s’impara, e si combatte. Giorno dopo giorno.
Camminare sulla strada del ricovero significa riuscire a controllare giorno dopo giorno l’impulso di restringere. Controllare tutti gli impulsi che ci rimandano all’anoressia. Mangiare quello che si deve mangiare, anche se questo non ci rende felici e non ci fa sentire una meraviglia. Certi pensieri rimarranno per sempre nella nostra mente, lasciando graffi e cicatrici indelebili: la nostra forza dovrà consistere allora nel confinarli lì, senza permettere più che prendano il sopravvento nei nostri atteggiamenti esteriori.
Detto questo – è ovvio che io non possa considerarmi guarita. Sono vulnerabile all’anoressia, come lo ero un anno fa e come lo sarò tra uno, due, dieci anni. Il punto è: io sono una guerriera della luce. Sto combattendo per vivere la MIA vita, e non quella che l’anoressia aveva scelto per me. Sono là, da qualche parte, in mezzo alla strada del ricovero. Ma non sono arrivata. Non arriverò mai alla fine. Questo per me è comunque positivo, perchè significa che avrò sempre qualcosa da imparare. E avrò sempre un obiettivo per cui combattere. Un persona che si definisce “guarita”, secondo me, ammette implicitamente di non avere più nulla da apprendere e più niente per cui vale la pena combattere.
Io, invece, ho ancora tanto da imparare, da tutte voi. E ho anche tanto da condividere.
Continuiamo a percorrere questa strada infinita insieme.
Se la strada del ricovero fosse una linea, come questa
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ecco, io mi trovo da qualche parte là in mezzo (“V”). Sto combattendo giorno dopo giorno, certo, ma non penso che sia corretto dire che sono guarita. Ci ho pensato su per un po’. Penso sia normale per tutte avere delle piccole ricadute o delle giornatacce in vari punti del nostro percorso di ricovero. Penso anche che sia abbastanza presuntuoso dire “Sì, sono guarita”, perché è un po’ come dire “Sono arrivata fin qui, ho combattuto tutte le battaglie che c’erano da combattere, ho fatto tutto quello che c’era da fare, e ora sto vebe – e nessun errore è permesso”. Quello che dico io, invece, è: “E’ vero, sono arrivata fin qui, ho combattuto un sacco, ho fatto del mio meglio, ma non penso che sia finito tutto qui, come in uno schiocco di dita. Adesso devo continuare a mantenermi su questa strada e in questa direzione per tutto il resto della mia vita”.
Certo, sicuramente sono riuscita a fare qualcosa e, certo, tante battaglie le ho combattute, ma nonostante tutto mi torna sempre in mente l’analogia dell’alcoolista. Se sei un’alcoolista, puoi rimanere sobria per 15 anni, ma sei sempre un’alcoolista. Sei felice e stai bene, ma sei sempre un’alcoolista. Un solo bicchiere può far colare a picco la situazione. Perciò devi lavorare sul tuo percorso di ricovero giorno dopo giorno cercando di evitare a tutti i costi ogni qualsiasi bevanda alcoolica. Magari, col passare del tempo, frenare l’impulso di bere diventa sempre più facile, ma c’è comunque bisogno di farlo. Ogni giorno, ogni settimana, ogni mese, anno in cui VOI esercitate il controllo anziché lasciare che l’anoressia controlli VOI, state facendo continui progressi. Non c’è un punto d’arrivo. Non è “tutto finito” se state “meglio” per un certo periodo di tempo. Il ricovero non è un evento, è un processo… un processo che continua per tutta la vita. Si vive, s’impara, e si combatte. Giorno dopo giorno.
Camminare sulla strada del ricovero significa riuscire a controllare giorno dopo giorno l’impulso di restringere. Controllare tutti gli impulsi che ci rimandano all’anoressia. Mangiare quello che si deve mangiare, anche se questo non ci rende felici e non ci fa sentire una meraviglia. Certi pensieri rimarranno per sempre nella nostra mente, lasciando graffi e cicatrici indelebili: la nostra forza dovrà consistere allora nel confinarli lì, senza permettere più che prendano il sopravvento nei nostri atteggiamenti esteriori.
Detto questo – è ovvio che io non possa considerarmi guarita. Sono vulnerabile all’anoressia, come lo ero un anno fa e come lo sarò tra uno, due, dieci anni. Il punto è: io sono una guerriera della luce. Sto combattendo per vivere la MIA vita, e non quella che l’anoressia aveva scelto per me. Sono là, da qualche parte, in mezzo alla strada del ricovero. Ma non sono arrivata. Non arriverò mai alla fine. Questo per me è comunque positivo, perchè significa che avrò sempre qualcosa da imparare. E avrò sempre un obiettivo per cui combattere. Un persona che si definisce “guarita”, secondo me, ammette implicitamente di non avere più nulla da apprendere e più niente per cui vale la pena combattere.
Io, invece, ho ancora tanto da imparare, da tutte voi. E ho anche tanto da condividere.
Continuiamo a percorrere questa strada infinita insieme.
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29 commenti:
BuonGiorno a te Veggie.
Ho letto tutto il tuo post.
Sono felice che tu parli così della tua vita.
Che non ti abbatti.
Che sei sicura di quello che dici.
Che sei forte.
Sono felice di sentirti dire queste cose.
Però avrei una domanda.
Non offenderti. E' solo una grande curiosità.
...
Come ti senti tu in confronto agli altri?
Cioè. ... Ti manca la vita che facevi prima di cadere nell'anoressia?
Stai male pensando che le persone vicino a te non devono fare la tua stessa strada e Non devono combattere come te?
Sei invidiosa?
Se ti va di rispondere.
Sai dove trovarmi.
Se no fa lo stesso.
Sarei solo tanto curiosa.
Ci rifletterei tanto su.
Ho pensato questo sta notte
Notte insonne.
E guarda tu.
Posti un post bellissimo..
Un Abbraccio.
Grazie di esserci.
Ti voglio Bene. ♥
Cara Veggie, cosa dirti? Dico che ti sento battagliera e decisa di andare avanti è poco. Quello che spero è che lascerai anche che sia la vita a sorprenderti e tutto ciò che ti circonda.Io spesso mi trovo meravigliata a osservare delle piccole cose e lì creo storie, creo legami e queste storie e legami mi nutrono e mi aiutano ad andare avanti.
Se tu vorrai parlarmi, mandarmi dei miei messaggi, hai la mia e-mail e sai che sarai sempre la benvenuta nel mio blog.
Ho fiducia in te.
Si c'è sempre tanto da imparare per tutte, tu ad ogni modo ci stai dando ,come sempre, degli insegnamenti preziosi senza tuttavia averne la pretesa, ma solo mostrandoci la tua esperienza...
Io ho una specie di rifiuto per la parola "RICOVERO", tu la usi spesso, e ovviamente in un senso che è molto più ampio di quello specificatamente ospedaliero, però a me rimanda inevitabilmente quello! (questo probabilmente te l'avranno già detto molte ragazze) Non so, mi sa che è una cosa mia psicologica ,scusa, però volevo dirtelo perchè mi ispiri sincerità... Comunque il tema della lotta quotidiana lo vivo fortissimamente sulla mia pelle, non sempre è una lotta per il "bene", ma l'importante è mettere in gioco delle forze per combattere, perchè sì: non ci si può mai dire "guarite"!!
M.
Forse davvero, imparare è la cosa che non si smette mai di fare, fino alla fine.
C'è un mondo di cose da capire conoscere, c'è un mondo al nostro interno, un mondo fantastico e anche tragico, sì, pieno di magia e di solitudini.
Affrontare le cose a testa alta e di petto, senza nascondersi continuamente e mentire a se stessi è sempre la cosa, alla fine, anche se non sembra, meno dolorosa, nonchè più saggia.
Un abbraccio forte donzella
iO e Alice
"Certo, sicuramente sono riuscita a fare qualcosa e, certo, tante battaglie le ho combattute, ma nonostante tutto mi torna sempre in mente l’analogia dell’alcoolista. Se sei un’alcoolista, puoi rimanere sobria per 15 anni, ma sei sempre un’alcoolista. Sei felice e stai bene, ma sei sempre un’alcoolista. Un solo bicchiere può far colare a picco la situazione. Perciò devi lavorare sul tuo percorso di ricovero giorno dopo giorno cercando di evitare a tutti i costi ogni qualsiasi bevanda alcoolica."
Esattamente in casa ne ho l'esempio, mio fratello.
Comunque non sono d'accordo con te.
Non è vero che non c'arriverai mai alla fine del percorso, non è neanche vero che è infinito, non è neanche vero che così hai sempre qualcosa da imparare.
Quel che devi imparare è accettare anche il fatto di non essere più malata e iniziare a camminare sulle tue gambe, ricostruendo tutto.
Così sembrava proprio dicessi che alla fin fine non si ha mai la guarigione completa.
Non è così.
Poi magari ho interpretato male, ma le tue parole sotto la forza con cui dici che il ricovero sia la cosa giusta c'è anche tanto smarrimento.
E' giusto non pensare d'esser gia guarite ma neanche di lasciarsi additare sempre l'aggettivo "malata" anche quando non ne hai davvero più bisogno.
Nel tuo percorso farai ovviamente un introspezione, un altra tra i miliardi di volte in cui l hai fatta, e arriverai anche a capire le cause e le origini di tutto..
Arrivando a questo i conflitti di personalità spariranno..
Perchè si può risolverli, slegare i nodi.
Che poi abbiate percorso anni con degli schemi precisi che non riguardano il "normale vivere" è ovvio, non si cancellano i ricordi..
Però la tentazione non c'è più, se si capisce davvero cosa significa essere anoressiche o bulimiche o quantaltro..
Faccio un esempio con la mia vita per scrivere ciò che penso.
Bene.
Dopo aver fatto questo discorso
ti saluto e ti abbraccio forte.
Non prenderla a male.
Era solo una riflessione.
Ciao Veggiuzzina,
è passato molto tempo da quando ti ho trovata e tante altre anime hanno attraversato la mia strada. Ma io sono sempre qui. Ora un pò più vicina. Ora non più anonima. E.
ciau veggie, è vero, hai proprio ragione, grazie mille del sostegno :)
ciao cara,
bhe con le converse fai di tutto,combatti Voldemort,giochi a basket,conduci stricia...beh le converse..sec me si dovrebberò chiamare Universe,perchè son del mondo dai!!!!
Poi vabbè il pc è la mia droga ultimamente...
cmq volveo dirti che ho letto questo post che sto commentando che non sentendolo vicini al mio problema,che è atipico in questi blog,non avrei saputo ne cosa scrivere ne come sentirmi a riguardo.
Adesso io vivo un percorso che so finirà,il punto per me è imparare a vivere,nel percorso, per poi lasciarlo.
Cmw su internet ho trovato questi esercizi.
Voglio mostrarteli,perchèquando li ho visti ho pensato a te.
Tu qui sei a disposizione e di aiuto a tutti.Sei un po' come le converse/universe.
Allora avevo pensato di darti una cosa che viene da me,che io ho trovato per te.Così ti sento anche un po' mia.
ti lascio il link
http://www.anoressia-bulimia.it/autoaiuto/primo-esercizio/
questo è il primo ma anche gli altri promettono bene
Ciao carissima,
sono contento che tu riesci a lottare e ci sto provando anche io con tutte le mie forza, la mia psicologa mi ha consigliato di farmi aiutare da mia madre per fare almeno un pò di colazione, ma ho paura a prendermi la responsabilità nei confronti di quella povera donna che quando vedrà che per l'ennesima volta ha vinto l'anoressia rimarrà ancora delusa da me, e io mi sentirei in colpa. Ti spiego meglio: io la mattina 6:45 mi alzo e bevo un tè e un caffè tutto senza zucc. e poi vado a scuola dove non mangio nulla, torno a casa barcollando alle 14:35 e mi cucino un pò di verdure, poi fino alle 20:00 ora di cena (che fino a poco fa facevo chiuso in camera da solo!) mi cucino un cavolfiore, bollito, e da li inizia il mio riempimento quotidiano: 1kg di carote, 2 di pomodori, comunque solo e soltanto verdure e coca light...
fino all'indomani mattina e durante tutta la notte, questo vai e vieni dal frigo. vorrei smetterla perchè è un anno che vado avanti così ma mi spaventa molto cambiare e non sono molto motivato, perchè non riesco a trovare nulla di me per cui valga la pena cambiare.... ti prego dammi dei tuoi preziosi consigli se puoi... do un abbraccio e un bacio a tutte e chiedo scusa se ho descritto troppo la mia situazione ma è per far capire come ci si riduce, non hai più voglia di nulla, non hai più forze, stimoli, sempre fiacco!!!
COraggio ragazzi dobbiamo farcela, sono sicuro che ce la faremo
P.S. Guardate il sito www.vocidellanima.it, è il sito di un'associazione di DCA della sardegna (l'unica dell'isola) fatto da genitori e parenti di persone con DCA, e ci battiamo per costruire un centro specializzato anche al sud italia, dove i malati sono costretti a fare i viaggi della speranza...
Per Contra:
Sicuramente tu ci credi in quello che hai scritto, ma io nelle tue parole vedo soprattutto una grande ingenuità.
Non è che non faccia piacere leggerle, perché ci vedo tutte le tue buone intenzioni e tutta la tua voglia di aiutare Veggie e le altre.
Ma, e dico davvero, dalla dannata anoressia NON si guarisce. Ci si convive, si può anche arrivare a stare meglio, ma NON si guarisce.
Perchè ne sono così convinta?
Perchè ci sono dentro da troppi cazzutissimi anni.
Perchè ho una discreta quantità di conoscenti con lo stesso maledetto problema da altrettanti e anche più anni, e ci sono tutte ancora dentro.
Perchè una di queste conoscenti ci è morta, cazzo.
E perchè sempre all'interno di queste conoscenti, tolte quelle in condizioni accettabili, come me, ce ne sono almeno 3 che fanno avanti e indietro dallo schifo di ospedale per essere alimentate con il sondino o con la flebo.
Peso medio 35/40 chili.
Infine, di quelle che si possono tutto sommato considerare "guarite" dalla vera e propria forma grave di anoressia, non ce n'è nemmeno una che non abbia conservato una quantomeno discutibile alimentazione e un rapporto alterato con il cibo e il proprio corpo.
Parlando potabile, hanno smesso di entrare e uscire da schifossisime cliniche e stronzi di ospedali, hanno recuperato qualche chilo, tanto da essere comunque magre, ma non in condizioni tali da rischiare la vita, oppure hanno un peso normale ma continuano ad avere gli stessi merdosi problemi psicologici relativi alla malattia, e quando mangiano, si parla di yogurt magri, insalate, fettine di carne ai ferri.
Ora, per me, questo significa essere fuori dall'aspetto più grave della dannata anoressia, ma non significa essere guarite.
Cazzo, non posso certo parlare a nome di tutte le anoressiche del mondo!, posso solo riportarti la mia esperienza e quelle delle persone con cui mi è capitato di avere a che fare.
E dalla mia esperienza, che tu lo consideri giusto o meno, io traggo la conclusione che NO, dalla stramaledetta anoressia non se ne esce mai del tutto.
Non sarà bello sentirselo dire, ma non voglio raccontare stupide favolette.
Del resto ti garantisco che anni ed anni vissuti così, sono un medio-piccolo inferno, personale e non.
Se bastasse un po’ d’introspezione qualche nodo da sciogliere, non dovrei andare ogni ogni 3/4/6 mesi in un qualche dannatissimo ospedale, a sperare di non dover aggiungere altre lapidi a quella a cui faccio visita di media 2/3 volte l'anno.
Jonny
Mumble mumble..... Non avevo mai preso la cosa sotto questo punto di vista, Veggie, ci sto riflettendo, il buio mi rassicura, non è che lo amo..Mumble mumble...A proposito grazie,hai il dono di incoraggiarmi e farmi sentire meglio, mi piace l'aggettivo sfavillante!
Questo post è LUMINOSO!Sei già arrivata ad un ottimo punto e oltre ad aiutare te stessa aiuti anche noi, meglio di così! I tuoi esempi sono pratici e molto utili, riesco a capirli persino io e mi stanno aiutando un sacco!
Un'altra frase mi ha fatto riflettere.. "Sto combattendo per vivere la MIA vita, e non quella che l’anoressia aveva scelto per me." Altro che libertà...L'anoressia e anche la bulimia e anche tutti gli altri signori dca ti condizionano la vita...Ad esempio, stamattina ero a scuola e non ho resistito, ho mangiato una pizzetta bianca e un kinder...Poi c'era latino e io continuavo a guardare l'orologio perchè volevo andare in bagno a vomitare quelle cose e devi sapere che ho la fissa di vomitare dopo 25minuti...Non l'ho mai detto a nessuno questo, mi sento strana a metterlo per iscritto...Dopo un pò però, la prof è passata da ognuno di noi a commentare il compito in classe e spiegarci gli errori...Si è messa a parlare anche della tesina e di come si imposta...Guardo l'orologio ed erano passati più di 45 minuti...troppo tardi....All'inizio mi sono arrabbiata e mi sono maledetta mentalmente per non aver pensato ad una cosa così "Importante",sentivo i pantaloni stringersi e la nausea perchè avevo mangiato come sempre troppo veloce,anche se molto poco rispetto al solito, poi però mi sono sentita idiota, ho guardato il taglietto che mi ero fatta con i denti 3 giorni fa e....Mi sono attraversati tanti pensieri nella mente e oggi la tua frase sembra proprio capitare a pennello!
Aiuto, ho paura di cliccare pubblica commento! Mi sento altamente stupida! Pazienza....
Grazie per tutto il tuo affetto Veggie, grazie di cuore!
Ti abbraccio stretta stretta!
E la vita..la vita non ti fa abbattere? Come trovi la forza di.. cominciare ogni giorno con un sorriso, con una forza, come un promemoria che ti dice: vai avanti, sei splendida così.
Come fai a non ricaderci più? Come fai a mangiare come fai a comportarti in modo da non influenzare la tua salute? Come fai? C'è un segreto, o è solo la tua grande forza di volontà?
Anch’io sto percorrendo questa strada! Non sempre però è facile seguirla, e così capita che mi ritrovo a sbandare, però cerco sempre di rimettermi in pista quanto più rapidamente possibile!
Io non so se e quanto la mia situazione attuale potrà migliorare cambiando, ma so per certo che bisognerà che io la cambi se voglio che migliori, e quindi sto cercando di darmi sempre da fare, per quello che posso. Ecco, sto cercando anch’io di riprendermi la mia vita, e di capire cosa voglio veramente, perché il dca mi ha messo in testa una tale confusione da farmi dimenticare anche quali sono i miei desideri, quali erano i miei sogni prima che la bulimia avesse inizio. Ogni giorno provo a scoprire qualcosa di me, e a volte è molto faticoso, però per ottenere le cose belle bisogna sempre darsi da fare, no? Quindi, ragazze, io ci do dentro! Diamoci dentro!!!!!
A Francesco:
Scusa se mi permetto d’intervenire anche se non conosco di preciso quella che è la tua situazione, volevo solo dirti che secondo me fare colazione con tua mamma sarebbe un’ottima idea, e te lo dico per esperienza, perché anch’io prima avevo difficoltà a fare una cosa del genere, mi dava quasi fastidio, credevo che mia mamma pensasse chissà che cosa, e quasi mi vergognavo. Poi, però, ho capito che l’unica cosa a cui mia mamma pensava era a come avrebbe potuto essermi utile per farmi stare meglio; e magari anche tua mamma sta pensando la stessa cosa, ed è ansiosa di poterti aiutare! E poi, se mangiate insieme, magari dialogate, così non ti concentrerai sul cibo e ti risulterà più facile mangiare! Per esempio, se mentre fate colazione insieme parlate di qualcosa che vi piace e tu intanto mangi, magari ci pensi di meno a quello che mangi! Per me è stato così, quindi ti consiglio di provarci! In bocca al lupo, comunque, anche per l’apertura del centro per dca! Sarebbe davvero molto bello! (Anche se io sono del nord!)
per wolfie:
figurati, grazie per avermi visto e risposto, apprezzo molto, veramente.... è da anni che soffro di anoressia e i miei ormai sono stanchi e hanno perso la voglia di dirmi di mangiare, solo quando mi vedono stare molto male (a livello fisico si intende) mi obbligano, altrimenti se non vogliono bisticciare con me... è meglio non dirmi nulla, questa malattia mi fa reagire molto male ai consigli degli altri, che vedo solo come imposizioni e voglia di fregarmi!!! mi sento un vigliacco ma tiro avanti e mi trascino a tutti gli appuntamenti nella speranza di trovare un valido aiuto almeno psicologico.
Ciao a tutte, ciao a te Veggie, mi chiamo Donatella e sono bulimica.
Sto percorrendo la tua stessa strada, credevo di essere giunta alla fine, invece e' quando non me l'aspettavo piu' e' arrivata una brutta ricaduta...
Non ho saputo gestire dei sensi di colpa in maniera costruttiva, e sono tornata a distruggermi.
Solo i passi avanti compiuti finora anche grazie al tuo aiuto mi hanno impedito di sprofondare nuovamente: ho fatto ricorso alla forza di volonta', ho comunicato ed esternato le mie sensazioni, ho elaborato cio' che mi ha indotto ad assumere l'errato comportamento alimentare, mi sono fermata, mi sono guardata attorno e ho riflettuto...
Poi ho mi sono risollevata ed ho ripreso il cammino, consapevole che lavorare sulla mia insofferenza interiore e' il passo piu' difficile e doloroso per guadagnare terreno e non rimanere sempre indietro...
La mia vita si trasformera' senza piu' il fantasma incombente di questo mostro.
Le mie giornate saranno piene e non misere ed estenuanti.
Il tempo sara' mio e dei miei pensieri, non suo.
Il mostro non mi dilaniera' piu'.
Saro' intoccabile e lo guardero' con compassione perche' mi rendero' conto che e' piccolo, un insignificante microbo rispetto a me e alla mia forza.
In fondo al cuore restera' un po' di paura...quella sana paura che mi preservera'.
Un abbraccio Veggie, amo le persone che sanno amare come me...
Il ricovero può essere tanto un pantano, quanto una via d'uscita. A volte l'abitudine di una rinnovata regolarità, come quella di un piano prestabilito e da rispettare a menadito, più che dare una mano rischia di fare affondare nell'ennesima tabella di marcia che, se infranta, genera sensi di colpa e porta ad una doppia tortura di compenso, di qualunque forma si possa parlare. E', come, credo, tutte le cose, un'arma a doppio taglio, e i pro vengono dati solo dalla buona volontà di chi vi lavora: ma credo che sia importante, per te e per tutti in bilico al centro di questo cammino, avere un obiettivo. Che possa farci sentire frustrati ad un eventuale retromarcia ed allontanamento dal suddetto, ma che possa farci sorridere ad ogni passo in sua direzione .. Dipende tutto da noi.
ti scrivo solo per dirti che capisco quando parli di analogia con l'alcolismo. io sono bulimica, dico sono e non "sono stata" perchè non si smette mai... anche adesso nonostante non mi metta più due dita in gola dopo aver mangiato dal pan grattato allo zucchero a cucchiaiate, quando mi sento giù quando intorno a me vedo crollare le mie certezze, corro al cibo e mangio di tutto... non si smette mai ma si riesce a controllare. è come camminare sul filo, dopo un po' di allenamento lo fai quasi tranquillamente, ma devi sempre prestare attenzione perchè basta un soffio di vento non calcolato e cadi giù..coraggio, ci vuole coraggio e determinazione e amore...
Credo che ognuna di noi abbia delle ricadute durante la strada del ricovero.. non sarebbe umano il contrario.. Giorno dopo giorno affrontiamo sfide differenti, problemi differenti, situazioni differenti.. è normale inciampare ogni tanto.. In fin dei conti siamo come dei bimbi che stanno iniziando a camminare, a muovere i primi passi.. L'importante è non rimanere a terra ma rialzarsi e continuare a camminare.. Costa fatica, energie.. molto spesso ci si stanca e si vuole solo un attimo di riposo, ma purtroppo a noi non è concesso.
Sono d'accordo con te.. il tarlo dell'anoressia rimarrà sempre, ma credo che la cosa importante sia domarlo e gestirlo..
Tu hai una grande forza Veggie..una grande forza dentro e lo dico perchè giorno giorno ti fai un mazzo così per combattere, perchè non molli la presa nonostante gli inciampi e le tentazioni, perchè aiuti tutte noi!
Un abbraccione..
buona domenica!!!
^___________^
sono sicura che quella V tra un po' arriverà al traguardo
ne sono sicurissima!!! :)
A Francesco:
Grazie a te per la tua risposta, temevo di essere stata troppo diretta e indiscreta con le mie parole! Menomale che non te la sei presa, invece! Comunque, dai, cerca di tirare fuori un po’ di positività! Anch’io è da tanto anni che sono alle prese con la bulimia, ma non per questo mi do per vinta! Anzi, continuo a cercare di fare le cose per bene, perché non voglio permettere alla bulimia di governare in pieno la mia vita come faceva qualche anno fa. Se veramente lo vuoi, vedrai che ce la fai ad uscirne! Però devi volerlo tu con tutto te stesso! Questa è la cosa fondamentale!
E non pensare che gli altri vogliano fregarti. Anch’io l’ho pensata così per un certo periodo, perché non mi fidavo, però poi mi sono accorta che i miei genitori sono le persone che mi vogliono più bene al mondo, che sarebbero disposti anche a morire per me, e se mi dicono qualcosa (anche se magari è un qualcosa che a me non piace) lo fanno a cuore aperto e nel mio completo interesse. Quindi non pensare che gli altri stiano tirando a fregarti: è il dca che ti fa pensare questo, ma come tutti i pensieri dovuti al dca, è solo una bugia!
Comunque, fai bene a continuare ad andare dalla psicologa: anch’io vado da una psicologa, e mi è molto d’aiuto! Quindi, anche tu aiuta la tua psicologa ad aiutare te stesso! Forza!!!!!!!!!
Cara Veggie,
il tuo post, come altri, non è limitato all'esperienza di cui parli.
Per tutte le cose ottenute vale ciò che hai scritto: quando si conquista qualcosa, non ce l'hai per sempre, se non la mantieni e soprattutto se non vigili, se non combatti per essa, se dimentichi il suo significato e il percorso fatto per ottenerla.
Un abbraccio
Grazia
E' bellissimo il messaggio che hai trasmesso, piccola guerriera della luce. Continua le tue battaglie, giorno dopo giorno, per vincere un domani la guerra. Perché io sono sicura che la vincerai, e come te dovrebbero fare le altre piccole guerriere della luce: lottare per la propria vita.
Ti abbraccio
annarita
@ La Felicità – Ma certo che ti rispondo… e perché non dovrei?!... Dunque… Parlando di “vita prima dell’anoressia”, bisogna tornare a quando avevo al più 13 anni… il che significa, veramente un sacco di anni fa… Ed è difficile mettere a fuoco, quando è passato tanto tempo… Fino a quell’età sei ancora una bambina, fai cose da bambina, non hai una vita propriamente strutturata… Sicuramente sarò stata più spensierata, però mi è difficile pensarmi ora come la 13enne che sono stata tanti anni fa, perché nel mezzo ci sta un abisso… E l’abisso, appunto, si chiama anoressia… La battaglia che sto combattendo ora tutti i giorni non ne è che il risultato. Se non avessi scelto l’anoressia, sicuramente la mia vita si sarebbe svolta in maniera differenze… sarebbe stata tutta un’altra cosa… Sarebbe stata migliore? Sarebbe stata peggiore? Non lo so. Non lo so perché non si può sapere quello che non abbiamo vissuto… e la vita non si costruisce con i “se”… Quindi, tutto quello che posso fare, è basarmi su quello che ho vissuto, su quella che è stata la mia esperienza, e cercare adesso di lavorare su di essa, per rimediare quanto possibile a quelli che percepisco come errori, e cercare di migliorarmi un po’ giorno dopo giorno… Invidiosa degli altri? Non potrei mai… Il fatto che le persone che mi circondano non abbiano vissuto l’anoressia, non significa comunque che non abbiano i loro problemi, altrettanto gravi e seri… Ognuno ha i propri demoni contro cui combattere… Non credo che la vita regali niente a nessuno, penso che ciascuno, ognuno a suo modo, debba farsi il culo per ottenere quello che desidera fronteggiando i propri problemi e i propri demoni, quali che siano… Gli altri non li potrei mai invidiare… Semmai, li rispetto perché se vanno ancora avanti, nonostante i problemi che la vita di tutti i giorni pone certo di fronte a loro, allora significa che sono dei veri guerrieri… e in questo hanno tutta la mia ammirazione…
@ Almacattleya – Ti ringrazio tantissimo per il tuo appoggio e la tua solidarietà… E ti dico che farò tesoro del tuo consiglio e cercherò di cogliere tutte le piccole cose che nascondono universi incredibili… GRAZIE…
@ Musidora – Forse non ci crederai (o magari sì, invece…) ma ti assicuro che io imparo sempre tantissimo dai tuoi commenti e da quello che scrivi sui post del tuo blog… E ti ringrazio per questo, perché quello che scrivi mi aiuta a fare introspezione, che è una cosa di cui credo ci sia sempre bisogno… In quanto alla parola “ricovero”… sì, non sei stata l’unica a dirmelo… penso che sia un fattore psicologico comunque a molte, e ti dirò che anche per me all’inizio era così, soprattutto perché ho fatto 5 ricoveri nel senso proprio del termine, quindi sono partita con un pesante condizionamento… Poi, però, ho scoperto che l’equivalente Inglese di “ricovero” è “recovery”… e qui mi si è aperto un mondo, perché nonostante l’evidente assonanza e somiglianza dei 2 termini, la concezione di fondo è sottilmente eppure abissalmente differente: in Italiano la parola è statica… In Inglese ha un’accezione estremamente ampia… ecco, è quella che io intendo quando parlo di “ricovero”… Spero di essere stata un po’ più chiara… ^^” E spero che continueremo a combattere insieme la nostra battaglia quotidiana… ^__^
@ Alice and my world – Qualcuno una volta ha detto “So di non sapere…” e credo che sia assolutamente vero… Questa è anche una delle mie certezze… Così come la voglia d’imparare ancora un po’ da tutte voi… Forse non ci conosceremo mai fino in fondo… ma mai dobbiamo fermare questo viaggio di scoperta… E se farà male, sai cosa? Alla fine potremo dire che ne è valsa la pena…
@ CONTRA – Contraaaaa!!! ^__^ Ma figurati se me la prendo a male, ci mancherebbe!!... Non sono proprio il genere di persona, guarda… Finché le cose vengono dette con educazione e con rispetto, e adducendo motivazioni intelligenti a sostegno delle proprie parole, io non me la prendo mai, figurati!... Quindi, hai fatto benissimo a scrivere tutto quello che ti sentivi… Se la pensassimo tutte allo stesso modo su tutto, non saremmo persone, saremmo cloni!... E poi questo blog è uno spazio libero, e ognuna può scrivere esattamente come la pensa… Detto questo, per rispondere al tuo commento, faccio una (forse ovvia) premessa… Quando scrivo, mi riferisco ovviamente in primis a quella che è la mia esperienza e la mia situazione personale… Quindi, anche il termine “non guarire”, lo associo a quelle che sono le complicanze fisiche che mi ha lasciato l’anoressia e che sono, nel mio caso, alcune purtroppo irreversibili… Quindi, per parlare di guarigione in senso “fisico” del termine, personalmente so già che non portò averla… Ma non mi cruccia più di tanto, perché alla fine ho fatto tutto da sola, e quindi adesso devo prendermi le mie responsabilità ed affrontarne le conseguenze… Per il resto, credo dipenda da cosa intendi col termine “guarigione”… Se intendi che tutto torna a com’era prima dell’anoressia, senza nessun tipo di pensiero su cibo/corpo, senza alcuna fisima in tal senso, allora mi sembra altamente improbabile… Ma se per “guarire” intendi il riuscire a resistere ogni giorno ai pensieri che ti dà l’anoressia e che ti potrebrebbero a comportarti in un determinato modo errato, allo sì… perché è quello che sto cercando anch’io di fare… e quello che cercherò sempre di fare…
P.S.= Forse non mi sono espressa molto bene… Credo che Gabry e Fiordimagnolia e, a suo modo, Jonny, esprimano con più chiarezza quello che è anche il mio pensiero…
P.P.S.= Chiedo scusa se con l’analogia dell’alcoolista posso aver urtato la tua sensibilità… non sapevo di tuo fratello… Mi spiace davvero… Scusami per l’indelicatezza…
@ Lena – Tesoro mio! Che bello ritrovarti di nuovo!... Sono veramente felice… Io ti penso sempre e ti sento sempre vicina… Le nostre strade s’intrecciano e procedono di pari passo… e ne sono estremamente onorata e felice…
@ Lady Sissi – Ciao, grazie a te per le tue parole… Mi fa sempre piacere sentirti vicina…
@ Memy – Ehi, grazie mille per il link… Non sai quanto mi ha fatto piacere… Io credo tantissimo nell’efficacia dell’auto-aiuto, specie se supportato da specialisti… ma comunque, anche chi non vuole ricorrere agli specialisti, credo che sia comunque importante l’auto-aiuto, perché almeno è una prima dimostrazione della voglia di prenderci cura di noi stesse… Quindi, GRAZIE MILLE davvero per il link!!... E mi fonderò anche sugli altri, ovviemont…
P.S.= Io come le Converse?!... Ehi, fantastico!... E’ uno dei complimenti più belli che abbia mai ricevuto, sul serio!... Allora adesso posso anche andare a combattere Voldemort…! ^__^”
@ Francesco – Guarda, io credo che non potesti mai deludere tua mamma… Perché lei ti AMA, per quanto tu possa crescere sarai sempre il suo bambino, e qualsiasi cosa può fare per te, se può in qualche modo darti una mano, io credo ne sarebbe più che felice… Se tu hai bisogno del suo sostegno e glielo chiedi… credo che davvero lei sarebbe al settimo cielo e farebbe di tutto pre poterti aiutare a stare meglio… Quindi, tutto sommato, credo che la psicologa ti abbia dato proprio un buon consiglio… Anche perché, pensaci: non è forse vero che l’unione fa la forza?!... E quindi, se tua mamma si unisce a te nella battaglia contro l’anoressia, insieme potete essere più forti… e non sarà più l’anoressia a vincere… Non fraintendermi, lo so che chiedere aiuto ti spaventa… è normale, è una cosa che spaventa tutti… Eppure io credo che chieder aiuto sia la cosa che richiede più coraggio in assoluto… Un grande coraggio e una grande responsabilità e maturità… E sono comunque convinta che sono doti che a te non mancano… Perché nel momento in cui dici di voler combattere, hai giù nelle tue mani la chiave della vittoria… E proprio perché il nemico è forte, è importante avere l’appoggio di una persona che ti sta vicino e ti vuol bene come tua mamma… Lo so che cambiare fa paura… in fin dei conti, l’anoressia è proprio la scelta del non-cambiamento per eccellenza, perché ti cristallizza… Ma prova a pensare: sei proprio sicuro al 100% che cambiamento = peggioramento?... Io non credo… Anche perchè, oggettivamente, peggio che con l’anoressia, come può andare?!?... Magari, da un punto di vista alimentare, potresti farti aiutare anche da un dietista… Per me la dietista (che mi segue tuttora) è stata veramente fondamentale per ritrovare un equilibrio da un punto di vista alimentare… e ti posso assicurare che regolarizzarsi da questo punto di vista è il primo e fondamentale passo per stare poi meglio anche di testa… Perché non si riesce a ragionare bene se il nostro corpo non ha tutti i nutrienti necessari, e ogni cosa pesa il doppio… Francesco, io credo che tu sia una persona meravigliosa, quindi prova a prenderti un po’ cura di te… Perché l’unico motivo per cui vale la pena di cambiare sei solo ed unicamente te stesso. Perché tu vali… e parecchio.
@ Jonny – Non discuto il tuo dolore e le tue parole, anche perchè sono rivolte a CONTRA e non a me… Quindi lascio a lei spazio bianco per risponderti… Mi sento solo di dire che comunque per lo meno MIGLIORARE è sempre possibile… Bisogna lavorarci su, ed è difficile, ma è possibile… e questo vale per TUTTE…
@ Aisling – Ma figurati se sei stupida… Tu sei tutt’altro che stupida, ragazza mia… Perché una persona stupida non sarebbe mai capace dei pensieri e dei ragionamenti che fai tu… Quello che hai scritto a proposito della pizzetta, io credo sia semplicemente l’ennesima “distorsione” che deriva dal DCA… Razionalmente sai che non funziona così, per, irrazionalmente, con i sentimenti, non ci arrivi… e ci stai male… Lo so perché per tante cose capita così anche a me… Però, credo che arrivare alla razionalizzazione sia un importante primo passo… Per capire, e poi, successivamente, per accettare… Perché tu hai tutto il diritto e le capacità per ricostruire la tua vita liberandola da tutto ciò che adesso ti fa stare male… Perché sei speciale e lo meriti… E non preoccuparti di quanto tempo ti ci vorrà… vedrai che ce la farai… Perché anche tu sei davvero a buon punto… Forse neanche te ne rendi conto di quanto sei a buon punto… ma ci sei, davvero… Ci stai dentro con tutte e 2 le gambe… e ti mantieni in piedi… Camminare è estremamente difficile, lo so… Ma tu pensa che la cosa più complicata è sempre il primo passo… Poi, tutti gli altri verranno da sé… Io camminerò accanto a te e ti terrò sempre per mano… Ti abbraccio forte…
@ Con Orrore – La forza di volontà E’ il segreto… Che poi, in realtà, tanto segreto non è… Tutto lavoro di gomito… e che lavoro!… Non fraintendermi, non penso affatto di essere splendida, non mi piace il mio aspetto fisico (eh bè, del resto oggettivamente non sono un granché fisicamente, avrai visto le foto…), non mi è facile seguire il mio “regime alimentare” e non mi diverto un sacco… Però, tra la cosa più facile e la cosa più giusta, adesso ho deciso di scegliere la cosa più giusta.
@ Wolfie – E a chi non capitano gli sbandamenti?!... La perfezione, anche nel ricovero, non esiste… Tutto quel che possiamo fare è cercare di fare del nostro meglio per mantenerci in piedi… Come si suol dire, barcollare e non mollare… Io credo che dentro di te i tuoi sogni ci siano ancora tutti, e tutti intatti, devi solo riscoprirli e tirarli fuori.. E vedrai che riuscirai sicuramente a realizzarli…
@ Evaluna – Cara Donatella, mi hai scritto delle cose così belle che dopo questi giorni non troppo facili, dove mi sono accucciata tra la curva di un punto interrogativo e l’altro, è come se mi avessi regalato uno splendido punto esclamativo finale che riesce a cambiare magicamente l’andamento di una frase… Io non so che aggiungere, perché hai già scritto tutto da sola… Sai, anch’io tendo a considerare adesso l’anoressia come uno “eensy weensy monster”, come ho imparato a definirla… Un qualcosa che posso guardare negli occhi e controllar, senza che abbia più la meglio su di me… esattamente come puoi riuscire a fare tu… Come possiamo tutte… Perciò, rialziamoci dopo ogni ricaduta, anche se fa male… perché è solo così facendo che si potrà andare avanti… Sempre.
@ Tsuyoi – Che bello leggere un commento del genere… M’illumina la giornata!... Grazie!... Comunque, sono d’accordo con te: ogni qualsiasi cosa si faccia nella vita ha pro & cons… l’importante, perciò, credo sia cercare di mediare tra gli uni e gli altri… Stilare una lista, vedere quel che prevale, e comportarsi di conseguenza… In questo caso nella fattispecie, io credo che l’obiettivo comune sia quello di stare meglio… E solo noi possiamo realizzarlo giorno dopo giorno mettendoci tutto il nostro impegno… Ti abbraccio…
@ Gabry – Che dire, Gabry, mi hai rubato le parole dalla tastiera… vabbè, il mio problema è l’anoressia e non la bulimia, ma tolto questo potrei dire esattamente quel che hai scritto tu… Perché quando le cose vanno male, effettivamente il primo impulso che viene è quello di restringere l’alimentazione… Come una sorta di meccanismo di compensazione automatico… L’equilibrio, poi, su quel filo, lo si trova… come dici tu, appunto, si controlla… Ma non bisogna mai abbassare la guardia… Del resto, anche questo è parte della nostra battaglia, no?!... Una battaglia che, spero, io, te e tutte le altre, continueremo a combattere per tutta la nostra vita, giorno dopo giorno, senza mai arrenderci… Ti abbraccio forte…
@ fiordimagnolia – Penso che tu abbia proprio ragione su tutto quello che hai scritto sul nostro percorso… Non bisogna distrarsi, e se si cade bisogna semplicemente cercare di rialzarci… anche perché è l’unica cosa sensata da fare… E andare avanti… Perché solo così possiamo essere noi a vincere l’anoressia, e non il viceversa…
@ Pupottina – Grazie tesoro… Ti auguro di trascorrere una stupenda settimana…
@ Virgi – Io cerco semplicemente di fare un passo dopo l’altro senza pormi traguardi… Sarà quel che sarà, e quando sarà il momento l’affronterò…
P.S.= Ma io credo che c’è anche un’altra “V” che si sta muovendo per quella strada, giusto?!... In bocca al lupo, piccola!... Metticela tutta, perchè anche tu ce la puoi fare…
@ Pheqof – Ti ringrazio per le tue parole, che mi hanno fatto molto riflettere… Credo proprio che tu abbia ragione… Nella vita non ci si può adagiare sugli allori… Bisogna combattere per tutto ciò cui teniamo fino all’ultimo respiro…
@ Annarita – E’ quello che anch’io auguro a tutte: continuare a combattere per noi stesse… e non smettere mai di credere nel domani…
Grazie Mille Veggie.
Davvero.
Ti mando un Grandissimo Bacione. ♥
A Francesco.
Scusami se mi intrometto pure io. Ma non ce l'ho fatta a non farlo.
Secondo me dovresti aprirti un po di più alla gente.
Conversare di più dico... Magari passare del tempo con loro...
So che è difficile.
Ma potrebbe aiutarti.
Magari all'inizio ti sembrerà di no. Xò col tempo capirai anche tu che gli altri ti distolgono dai tuoi pensieri, dalle tue ossessioni e paure. Dal continuo pensare al cibo.
Se un giorno tu ti sei rinchiuso in te stesso, in casa, da solo, nel tuo mondo, è perché sentivi il bisogno di essere solo per concentrarti sul cibo e su quello che mettevi in bocca.
Beh insomma... Secondo me ora devi fare l'incontrario. Cioè tutto il possibile per distoglierti dal cibo.
Un Abbraccio. ♥
E scusami se mi sono intromessa.
Se ti va rispondimi sul mio Blog.
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