sabato 20 settembre 2008
Possibile
Volevo condividere con voi qualcosa che ho scritto alcuni giorni fa. Consideratelo una sorta di… mantra. Una specie di dichiarazione. Un qualcosa che vi dico con tutta convinzione e che spero possiate tenere nel cuore.
Il ricovero è possibile.
Anche se scegliere di ricoverarsi in una clinica specializzata per DCA oppure scegliere di fare dei colloqui con uno psicoterapeuta, oppure decidere di mettersi nelle mani di una dietista, o scegliere di affrontare un disturbo alimentare da sola (qualsiasi cosa voi intendiate per “ricovero”) può far paura, è possibile. Non è una garanzia. È una possibilità. Non è semplice. Affatto. Anzi, è difficile, e talvolta sembra davvero impossibile. Non è un qualcosa di rapido, una corsa di 100 metri in discesa. Al contrario, è una lunga maratona, una corsa in salita con tante curve e strade senza uscita… strade che non sapete imboccare perché non riuscite a vedere dove si trovano. Il ricovero non è uguale per tutte. Non è sempre un processo felice. Non è sempre un processo triste. È un processo che vi rende forti. Che vi fornisce armi per combattere al meglio i disturbi alimentari. Non insegna a compiacere gli altri. Non riguarda gli altri. È un qualcosa che riguarda unicamente VOI. Non riguarda la perfezione. Riguarda le emozioni. Riguarda l’onestà nel leggersi dentro. Riguarda l’autostima e la scoperta di se stesse. Non riguarda ciò che non avete, ma come potete usare al meglio ciò che avete. Non riguarda il nascondere. Riguarda il rivelare e il capire, il rielaborare tutti i vissuti. Non si tratta di un qualcosa che dura un paio di mesi e poi ogni disturbo alimentare sarà risolto. Il ricovero non è una bacchetta magica, i prodigi non esistono. Si tratta di una qualcosa che va avanti per tutta la vita, che passo dopo passo può accompagnarvi nella scoperta di voi stesse e di ciò che può rendervi veramente felici. Non riguarda l’aspetto fisico o quello che si può vedere dal difuori. Riguarda quello che c’è dentro ognuna di voi. Non è una follia. Se solo lo volete, è assolutamente realtà.
Il ricovero è possibile.
Quando l’ho riletto per la prima volta, dopo averlo scritto, ho sentito ogni parola. E quando l’ho riletto di nuovo, stamattina, le ho sentite ancora di più. Penso che rileggere questo “mantra” possa essere un buon modo per continuare a vedere le cose nella giusta prospettiva.
Spero che trascorriate delle belle giornate. Siete costantemente nei miei pensieri.
Il ricovero è possibile.
Anche se scegliere di ricoverarsi in una clinica specializzata per DCA oppure scegliere di fare dei colloqui con uno psicoterapeuta, oppure decidere di mettersi nelle mani di una dietista, o scegliere di affrontare un disturbo alimentare da sola (qualsiasi cosa voi intendiate per “ricovero”) può far paura, è possibile. Non è una garanzia. È una possibilità. Non è semplice. Affatto. Anzi, è difficile, e talvolta sembra davvero impossibile. Non è un qualcosa di rapido, una corsa di 100 metri in discesa. Al contrario, è una lunga maratona, una corsa in salita con tante curve e strade senza uscita… strade che non sapete imboccare perché non riuscite a vedere dove si trovano. Il ricovero non è uguale per tutte. Non è sempre un processo felice. Non è sempre un processo triste. È un processo che vi rende forti. Che vi fornisce armi per combattere al meglio i disturbi alimentari. Non insegna a compiacere gli altri. Non riguarda gli altri. È un qualcosa che riguarda unicamente VOI. Non riguarda la perfezione. Riguarda le emozioni. Riguarda l’onestà nel leggersi dentro. Riguarda l’autostima e la scoperta di se stesse. Non riguarda ciò che non avete, ma come potete usare al meglio ciò che avete. Non riguarda il nascondere. Riguarda il rivelare e il capire, il rielaborare tutti i vissuti. Non si tratta di un qualcosa che dura un paio di mesi e poi ogni disturbo alimentare sarà risolto. Il ricovero non è una bacchetta magica, i prodigi non esistono. Si tratta di una qualcosa che va avanti per tutta la vita, che passo dopo passo può accompagnarvi nella scoperta di voi stesse e di ciò che può rendervi veramente felici. Non riguarda l’aspetto fisico o quello che si può vedere dal difuori. Riguarda quello che c’è dentro ognuna di voi. Non è una follia. Se solo lo volete, è assolutamente realtà.
Il ricovero è possibile.
Quando l’ho riletto per la prima volta, dopo averlo scritto, ho sentito ogni parola. E quando l’ho riletto di nuovo, stamattina, le ho sentite ancora di più. Penso che rileggere questo “mantra” possa essere un buon modo per continuare a vedere le cose nella giusta prospettiva.
Spero che trascorriate delle belle giornate. Siete costantemente nei miei pensieri.
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5 commenti:
Vengo a leggerti sempre e mi sento più forte ogni volta, anche se non commento...
In effetti è difficile trovare parole per commentare le tue parole. Hai detto molto...
...mi hai fatto pensare a moltheni, un cantautore italiano, nello specifico a "suprema", una sua canzone...ma, sarà deformazione professionale:) se ti capita ascoltalo, è pieno di poesia!
stammi il meglio che puoi
Per l'encomiabile impegno che metti nell'aiutare le persone ti stimo immensamente,Veggie:-)
Ti abbraccio fortissimo e ti auguro una serena e deliziosa domenica:-)
Che splendida persona che sei:-)
@ Veronica - Sono veramente felice di leggere queste parole... Vieni quando vuoi... e sentiti libera di commentare o meno... Sarai sempre la benvenuta!
@ Alfa - E adesso dobbiamo dirlo in tante... tutte insieme... e a voce alta...
@ Johnny says - Ci darò un ascolto, grazie per l'input...
@ Marco - Grazie mille... parole che non merito... Buona domenica anche a te... E a tutte quante!! ^_^
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