martedì 13 ottobre 2009
Aspettare la fine della tempesta
Quando la vita, mentre state lottando contro un DCA, diventa una totale confusione, e vi sentite ad un soffio dal commettere un passo falso ricadendo nell’anoressia a piè pari, incoraggiate voi stesse a fermarvi per un momento. Lasciate che le sensazioni di sopraffazione, di oppressione, di ansia, vi attraversino e passino oltre. Lasciate che nuovi pensieri trovino spazio nella vostra mente. Datevi il diritto di prendervi una pausa e di riordinare le idee per poter ricominciare a combattere con ancor più forza e decisione di prima.
Una delle cose peggiori che possiate fare quando la strada del ricovero sembra farsi troppo dura, è cedere alle antiche tentazioni e ricominciare a restringere. Sapere che cosa succede, poi?
Una collisione.
Fermarsi a riflettere, perciò, è sicuramente un risultato migliore.
Quando sentiamo che siamo sul punto di cadere e di andare in mille pezzi, o nel momento in cui ci rendiamo conto di essere cadute, dobbiamo solo raccogliere i pezzi e incollarli di nuovo insieme. Nel momento in cui una tempesta è al massimo della sua violenza, è impossibile mettere le cose a posto senza che il forte vento un attimo dopo le porti via di nuovo. Allora, dobbiamo aspettare fino a che la tempesta non sarà finita. Non possiamo avvicinarci ad una tromba d’aria e sperare di non esserne portate via insieme a tutto quello che ci circonda. Non possiamo rimettere insieme i pezzi durante una tempesta. Dobbiamo aspettare fino a che la tempesta non sarà finita. E poi, quando il peggio sarà passato, possiamo rimetterci in piedi e rimettere insieme i pezzi andando incontro al sereno.
Aspettare è difficile. Molto difficile. Quando sentiamo che stiamo per ricadere, non è facile fare un respiro profondo ed aspettare. È molto più facile cedere all’ansia, al panico, alle antiche abitudini, e ricominciare a restringere.
Dobbiamo resistere a questa scorciatoia (che poi è un vicolo cieco).
Dobbiamo aspettare la fine della tempesta.
La pioggia smetterà di cadere è il vento smetterà di soffiare, prima o poi… e a quel punto, si potrà cominciare ad aggiustare quel che si è rovinato, e a costruire un altro pezzo della strada del ricovero.
P.S.= Il video sulla nostra "Thinspo Reverse" (per chi non sapesse di che cosa sto parlando, date un'occhiata all'omonima sezione sulla colonnina di destra del blog... ne vale la pena, fidatevi!! ^__^) is yet to come... Ancora qualche giorno di pazienza... ^^"
Una delle cose peggiori che possiate fare quando la strada del ricovero sembra farsi troppo dura, è cedere alle antiche tentazioni e ricominciare a restringere. Sapere che cosa succede, poi?
Una collisione.
Fermarsi a riflettere, perciò, è sicuramente un risultato migliore.
Quando sentiamo che siamo sul punto di cadere e di andare in mille pezzi, o nel momento in cui ci rendiamo conto di essere cadute, dobbiamo solo raccogliere i pezzi e incollarli di nuovo insieme. Nel momento in cui una tempesta è al massimo della sua violenza, è impossibile mettere le cose a posto senza che il forte vento un attimo dopo le porti via di nuovo. Allora, dobbiamo aspettare fino a che la tempesta non sarà finita. Non possiamo avvicinarci ad una tromba d’aria e sperare di non esserne portate via insieme a tutto quello che ci circonda. Non possiamo rimettere insieme i pezzi durante una tempesta. Dobbiamo aspettare fino a che la tempesta non sarà finita. E poi, quando il peggio sarà passato, possiamo rimetterci in piedi e rimettere insieme i pezzi andando incontro al sereno.
Aspettare è difficile. Molto difficile. Quando sentiamo che stiamo per ricadere, non è facile fare un respiro profondo ed aspettare. È molto più facile cedere all’ansia, al panico, alle antiche abitudini, e ricominciare a restringere.
Dobbiamo resistere a questa scorciatoia (che poi è un vicolo cieco).
Dobbiamo aspettare la fine della tempesta.
La pioggia smetterà di cadere è il vento smetterà di soffiare, prima o poi… e a quel punto, si potrà cominciare ad aggiustare quel che si è rovinato, e a costruire un altro pezzo della strada del ricovero.
P.S.= Il video sulla nostra "Thinspo Reverse" (per chi non sapesse di che cosa sto parlando, date un'occhiata all'omonima sezione sulla colonnina di destra del blog... ne vale la pena, fidatevi!! ^__^) is yet to come... Ancora qualche giorno di pazienza... ^^"
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20 commenti:
Ciao, anche i tuoi passaggi dal mio blog per me sono come una raffica di vento.
E' da un anno che da peggior nemica di me stessa mi sono trasformata in un'alleata, che non significa migliore amica perche' ci si allea anche solo per interesse.
Il mio interesse finora e' stato sconfiggere un male devastante al pari dell'anoressia, ovvero l'altra faccia della medaglia.
E gia' mi sento vincente quando mangio un po' piu' al di fuori dei miei soliti schemi e riesco ad impormi un sano stop, prima che la situazione mi sfugga di mano.
Finora mi sono accontentata di questo.
Ora non mi basta piu'.
Perche' le catene si sono allentate ma cio' non significa che la schiavitu' sia cessata, anzi.
Ho vinto una battaglia, non la guerra.
Ho sconfitto un sintomo, non un'idea sbagliata.
Mi e'rimasta impressa una frase detta da una psicoterapeuta in un servizio trasmesso in TV: " guarire un sintomo e' la parte meno dura del mio lavoro, quella piu' difficile e' sradicare un'idea.".
E se la prima parte di questa lotta sono riuscita a portarla avanti con le mie sole forze, mi rendo conto che ora mi muovo su un terreno minato e ho bisogno di essere guidata per non saltare in aria.
Mi trovo a dover fare i conti con una vocina che dentro di me non fa' che ripetere in continuazione:" tu basti a te stessa, perche' abbassarti a chiedere aiuto?".
E non mi rendo conto, o meglio, me ne rendo conto, ma fatico ad accettarlo, che chiedere aiuto e' proprio un segno di forza e non di debolezza.
Intanto ti ringrazio perche' per me e per tantissime altre sei un punto di riferimento qui dentro.
L'ultima volta mi hai scritto che, anche se da lontano, mi tieni per mano.
Continua a tenermela, ti prego.
Non sai quanto ne ho bisogno.
Ora chiudo perche' mi inizia a scendere una lacrima.
Un affettuoso abbraccio
Vi prego, Musi, Enigma, Milly, Veggie, Lisa, PiccolaTy, Pupottina, Vale, Imperfect... ho bisogno di voi. Almeno sull'argomento di oggi.
Ciao... ho letto il post che mi hai chiesto... rispondo a 1 domanda alla volta.
1) cosa intendo dicendo che ci sono diversi tipi di blog pro ana: la maggior parte dei blog che si definisce pro ana hanno varie caratteristiche in comune:
- il diario alimentare del giorno
- foto di modelle magrissime, spesso adeguatamente modificate con il computer
- consigli su come vomitare, come ingannare gli altri affinchè non si accorgano
- la scritta a caratteri cubitali SE NON SIETE PRO ANA SIETE PREGATI DI ANDARVENE
- un generale senso di odio nei confronti di tutti quelli che non sono d'accordo al 100% (ma noto che anche in questo blog si rasenta la maleducazione, quando qualcuno osa esprimere un parere alternativo..dunque deduco che tale caratteristica purtroppo si ritrovi molto + spesso di quanto credevo)
Bene... NON è sempre così. Ci sono blog pro ana, e credimi ce ne sono davvero, solo che si mettono meno in mostra, in cui al dimagrimento ci sono solo accenni, sfoghi che cercano appoggio e nessun consiglio su come farsi del male, perché se uno lo vuole fare ci riesce anche senza chiedere agli altri e senza ostentare le proprie intenzioni pro ana. In suddetti blog si parla un po' di tutto (vacanze, film, scuola, lavoro, attualità), anche se sono frequentati e scritti da persone che si reputano pro ana. Come dire "so che stai come me, so che ti senti come me, so che hai gli stessi miei problemi ed obiettivi, e anche se parliamo di viaggi, mi sento vicina a te"... di norma tali blog sono civili e parzialmente educati nei confronti delle altre persone...
2. Il tuo post su pro ana/pro ricovero: sono d'accordo. si.. davvero, sono profondamente d'accordo. solo che "noi" (io, più altre persone come me) dobbiamo ancora raggiungere la vostra soglia. dobbiamo ancora convincerci di quello di cui siete convinte voi. dobbiamo ancora soffrire COSI' tanto da dire BASTA..
siamo a metà del guado, e non sappiamo ancora da che parte andare.
...è un piacere discutere con te, veramente.
...ops, dimenticavo l'ultima risposta.
3) "tutte le donne che – al di là dei DCA – vogliono perdere peso per vedersi in una maniera “migliore” sono “pro-ana”?Se il dimagrire è la chiave per raggiungere la “pseudoperfezione”, perché non farlo, appunto, rivolgendosi ad una dietista/nutrizionista? "
...no, non tutte sono pro ana. e non mi rivolgo a un dietologo perché riterrebbe il mio BMI troppo basso per necessitare di una dieta dimagrante...
ma anche qui, chi l'ha detto qual'è il GIUSTO bmi?! ...io con il peso ideale (quello che i medici considerano tale) ci sto male... mi sento molto a disagio. ecco perchè opto/otiamo x la "soluzione fai da te"..
i tuoi commenti sono sempre essenziali ed efficienti ;)
i tuoi post invece divini e veritieri
che mix perfetto
:)
.. più del post, che è sempre un'iniezione di vitalità, sono colpita dal commento di Bea..
.. spero che tu, come altre, superiate davvero in fretta la metà del guado, come lo definisci, e prendiate la direzione corretta..
"non cedere"
Altra chiave....E tu, conosci anche questa e la consegni a noi tutti.
Con delicatezza vengo sempre a trovarti...leggendoti nel margine...
margine perchè non mi posso collocare nei target specifici del tuo blog...
Ma non posso che estrapolare sempre da ciò che scrivi, qualcosa che insegna e da lezioni anche a me.
Come ancora una volta hai fatto...
Quel "non cedere" la dice lunga su quanto poi, sia duro, per tutti, ogni ampio e generico specifico percorso.
"non cedere" è anche un mio motto...
Dirti sempre grazie credo sia poco.
Ti abbraccio tesoro.
Ciao Veggie! Non so quanto c'entri ( forse nulla)ma questo post e soprattutto la metafora con la tempesta mi ha fatto venire in mente una poesia di Leopardi che adoro e mi ha trasmesso una grande serenità! Ma secondo te sarebbe utile scriverle da qualche parte queste sensazioni di sopraffazione, oppressione e ansia? Anche se sono sconnesse? Te lo chiedo perchè ho una grande confusione in testa, sono piena di emozioni contrastanti, passo dall'euforia alla disperazione nel giro di pochi minuti e faccio molta fatica a ragionare o a pensare a qualsiasi cosa e questo mi crea non poche difficoltà, soprattutto a scuola e a contatto con gli altri, ogni tanto è come se il mio cervello andasse in "Stanbay", le voci iniziano ad essere distanti, la vista si offusca e non sento più il mio corpo..Riguardo al commento precedente, credo che tu abbia ragione sul dietista, la forza di volontà da sola non basta, io faccio quasi ogni giorno quelli che chiamo "Piani d'attacco" (diari alimentari sani, piccoli obiettivi da portare a termine..)ma resisto 2, massimo 3 giorni e poi immancabilmente cedo o alle abbuffate o alla restrizione..Trascorro dei periodi in cui mangiare poco è facile e altri ( il periodo che sto attraversando ora) in cui mangerei qualsiasi cosa, ho come un vuoto dentro di me, un bisogno spropositato di cibo, se non mangio iniziano gli attacchi di panico, mi graffio ma se mi abbuffo iniziano i sensi di colpa, la respirazione si fa affannosa e la mia balbuzie peggiora.. E' un circolo vizioso e non so da che parte iniziare ad aiutarmi, a volermi bene e a non vivere come un'ameba inutile..Un CALDO abbraccio (anche perchè qui fa un freddo polare per essere ottobre!) Aisling
Ah! Dimenticavo! Per quanto riguarda mio padre, mi vuole molto bene, lo so, e da quando ho cercato di guardarlo con occhi meno accusatori, ho capito che ha molti complessi anche lui,l'aspetto fisico,vuole avere sempre tutto sotto il suo controllo, è molto chiuso e non sa affrontare neanche i piccoli problemi e odia i contrattempi, va letteralmente in panico quando ci sono di mezzo le persone a cui vuole bene, mentre se si tratta di aiutare degli sconosciuti è riflessivo e metodico..Però sono un pò stanca di essere sempre la figlia perfettina,ubbidiente, l'amica che si fa in quattro per gli altri e ha sempre un sorriso per tutti anche quando dentro di lei vorrebbe esplodere, mentre da loro non ricevo nessun tipo di aiuto, solo giudizi e invidia ( da mio padre e dalle "Amiche") e lacrime (di mia mamma) tranne che dalla mia amica "Storica".. Sono pensieri egoisti lo so e non vado fiera di questo...Aisling
ciao veggie...
ancora una volta hai ragione. io sto nel mezzo della tempesta, in un certo senso, ma mi sto affannando in due sensi opposti, sia a dimagrire che a farmi salvare, e alla fine...solo un gran casino. non so più cosa voglio nè chi sono.
che cosa vuol dire, in concreto, aspettare, è però una cosa difficile. a volte il panico è tale che non fare nulla sembra peggio che nuocersi...
in ogni caso...hai pienamente ragione...
Ciao Veggie un saluto forte...
Già, aspettare la fine della tempesta... sai cos'è il difficile, quando ci sei dentro ti sembra che non finirà mai (parlo anche di altre situazioni, ovviamente, credo che a tutti capiti di sentirsi "in mezzo alla tempesta" almeno una volta nella vita). E' questione di tempo e pazienza... e quando torna il sereno, ci si sente rinascere.
Non può piovere per sempre e voi rinascerete e rispenderete di una bellezza rara.
Clelia
arriva sempre la tempesta, ma finisce sempre prima o poi...
^_____________^
Dici che mi devo munire di un ombrellONE?
Però se aspetto ho l'impressione che non finirà mai...
Più che altro non bisogna cedere... A volte cedo e mi racconto che non è vero!
Poi me lo fanno notare allora me ne rendo conto...
"Ma si dai, solo per oggi" penso... e il giorno dopo commetto lo stesso errore!
Va bè, domani andrà meglio!
un abbraccio grande grande
@ evaluna – Guarda, secondo me il passaggio da nemica a alleata è già di per sé un passo enorme. E’ vero, come dici tu, ci si allea pur per interesse… ma se hai interesse per te stessa, vuol dire che a te stessa ci tieni, no?!... E, hai ragione, non ti devi accontentare: non bisogna mai accontentarci, ma sempre ricercare il proprio meglio, il massimo che possiamo dare senza pretendere, raggiungere il nostro limite per migliorarci ed imparare. Dici che hai vinto una battaglia ma non la guerra… però stai continuando a combattere, no?!... E già questa è la più importante delle vittorie… Abbiamo combattuto contro noi stesse per un sacco di tempo… Non possiamo pretendere che le situazione si ribalti all’improvviso. Ci sarà da lavorare tanto, da farci un culo come un rosone, da soffrire, sarà inevitabile… ma se si continua a combattere, questa sarà già la più grande delle vittorie che potremo conseguire. In quanto al chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta… so perfettamente quanto sia difficile. Non so se hai letto il post che ho scritto al riguardo lo scorso Settermbre… se ti va di dare un’occhiata, lo trovi qui… http://anoressiabulimiaafterdark.blogspot.com/2009/09/psicoterapia.html . Io credo davvero che chiedere aiuto richieda molto più forza del continuare ad inventarsi scuse per procrastinare… ma credo anche che questa forza tu ce l’abbia tutta quanta… devi solo tirarla fuori…
Non devi ringraziarmi di niente, ci mancherebbe altro! Anzi, semmai sono io che devo ringraziare te per le tue parole, la tua dolcezza, la tua sensibilità, e la tua voglia di vivere nonostante tutto che prorompe dalle tue parole e trasmette un’enorme energia positiva… GRAZIE…
Ma certo che ti tengo per mano. Ti tengo sempre per mano. In qualsiasi momento tu abbia bisogno… se allunghi la tua mano, troverai sempre la mia pronta a stringersi intorno alla tua. Perché siamo più forti se ci sosteniamo a vicenda.
@ Mari – Sono arrivata, hai visto… un po’ in ritardo (ma come al solito, eh… ^^”) ma sono arrivata… ^__^
@ Bea – Potrei dire lo stesso sul piacere di discutere con te… ^^” Avrai visto, anche leggendo gli altri post sull’argomento “pro-ana”, che i commenti delle ragazze che si definiscono “pro-ana”, in realtà, scarseggiano… e, se ci sono, purtroppo non sono affatto comunicativi e pronti alla discussione…
Comunque, sì, è vero, i blog “pro-ana/mia” vengono identificati in quanto tali per quella che è una serie di caratteristiche comuni, tra cui quelli che anche tu hai elencato… e, per quanto riguarda la seconda tipologia di blog, io li riterrei, da come tu li hai descritti, allora più che altro una sorta di “diario personale” scritto on-line anziché su materiale cartaceo… perché è ovvio che la vita di ciascuna di noi si compone un po’ di tutto, momenti positivi, interessi dei più svariati, e anche momenti neri e sfoghi… se però questo non trascende nell’istigazione a determinati comportamenti auto-lesivi, non ci vedo niente di male… Poi, come hai giustamente detto anche tu, è ovvio che farsi del male è una cosa che ti viene dall’interno piuttosto che dall’esterno… però, ci sono anche ragazze più giovani (non so quanti anni hai tu, ma dal tuo modo di scrivere mi sembri abbastanza “grandicella”…) che purtroppo sono molto influenzabili e, accecate dal proprio dolore e dalle proprie difficoltà, si aggrappano a qualcosa che leggono in determinati blog, e prendono il male dall’esterno rivolgendolo paradossalmente verso l’interno… catalizzando così un processo auto-distruttivo che magari, in assenza di detti stimoli, non si sarebbe neanche mai innescato… E’ per questo che mi sono espressa sfavorevolmente nei confronti dei blog “pro-ana”…
In quanto al “giusto BMI”… e qui ti rispondo da protomedico quale sono… Ci sono numerosi studi scientifici che dimostrano inequivocabilmente che il giusto BMI è quello compreso tra 18 e 25: la longevità è maggiore e il tasso di malattie/mortalità entro questo range è marcatamente ridotto rispetto a quello delle persone che hanno un BMI inferiore/superiore. Il sentirsi bene o meno con un determinato peso cui corrisponde un determinato BMI, poi, è altro discorso… poiché il sentirsi bene col proprio corpo è una cosa che esula totalmente dal BMI… Io sono seguita da una dietista, una persona in gamba, e ti assicuro che se becchi una dietista in gamba non è quella che ti vuole con un certo BMI a tutti i costi, (persona che, evidentemente, non sa fare il suo lavoro), ma quella che, con un corretto stile alimentare e di vita, riesce a modellare il tuo fisico in maniera tale da apprezzarti nel momento in cui hai un BMI nella norma… Saprai bene anche tu che, a parità di BMI, si possono avere aspetti fisici completamente differenti… la dietista in gamba è quella che riesce a sviluppare la tua massa muscolare a sfavore della massa grassa in maniera tale da avere un corretto BMI in un corpo magro. Non so se hai visto le mie foto in questo blog (ne ho disseminate un bel po’ qua e là…)… e non so quale sia, vedendole, l’idea che ti sei fatta della mia fisicità in termini di magra/regolare/grassa… Ti posso comunque assicurare che attualmente il mio BMI è nel range di norma… ecco cosa intendo quando dico di avere una dietista in gamba…
(continua...)
(...continua)
In quanto al “punto numero 2” (sono andata in ordine sparso, sorry!)… innanzitutto, ti ringrazio per aver avuto la pazienza di leggere anche quel post… Comunque, certo, capisco cosa intendi dire… La mamma dice al bambino che se mette la mano sul fiammifero si scotterà e si farà male… però il bambino ce la mette comunque. Chi di noi non si è scottata da bambina, anche se le nostre mamme ci avevano detto quel che sarebbe successo se avessimo toccato il fuoco?!... Ecco, penso sia un po’ un discorso del genere. Finché una cosa non la provi sulla tua pelle, non la credi vera davvero… Anche se tutte le persone che ci sono passate prima di te ti dicono la stessa cosa, se tu non la vivi non te ne convinci fino in fondo… Ma, forse, è anche per questo che ho aperto questo blog: non posso pretendere di convincere chi non ha toccato il fuoco che il fuoco che il fuoco scotta. Ma posso stare qui con la pomata anti-ustioni in mano nel momento in cui tutte quelle che hanno toccato il fuoco si saranno scottate… E sappi che posso essere qui anche per te…
@ Virgi – E tu sei troppo dolce e gentile, mia cara… Mi aduli, te lo dico io… Spero davvero che i miei post possano darti una mano, in qualche modo… Per qualsiasi cosa, sai dove trovarmi… Ti abbraccio forte…
@ Balua – Bè, dato che le tue parole sono rivolte a Bea, lascio a lei la arola… Intanto, i ringrazio per il complimento come mi fai… Troppo buona, non lo merito…
@ DarkSecretInside – Sono io che ringrazio te per leggermi e per lasciarmi i tuoi commenti… Guarda, io credo che “non cedere” sia fondamentale nella vita di ciascuno di noi… perché, soprattutto nei momenti più duri, viene ovviamente più facile e naturale gettare la spugna… Ma se lo si fa, allora sì che ci metteremo nei guai… Per questo è necessario stringere i denti proprio quando le cose si fanno più dure… perché se ce la facciamo… allora davvero abbiamo la forza per fare molto di più…
@ Aisling – A quale poesia di Leopardi fai riferimento? Mi piacerebbe leggerla, ma purtroppo sono molto ignorante in tema di letteratura… (ho sempre fatto e sto facendo studi sull’altro versante, quello scientifico…). Comunque, mi fa veramente piacere che questo post ti abbia trasmesso serenità… e spero che questa serenità possa accompagnarti a lungo anche nei prossimi giorni…Se penso che sia utile scrivere le proprie sensazioni? ASSOLUTAMENTE SI’!! Quali che esse siano… Mettere nero su bianco aiuta ad estrapolare i pensieri, a renderli ancora più chiari a te stessa… se li scrivi, vedrai che già una buona fetta della confusione che senti di provare in questo momento se ne andrà… Inoltre, scrivere le cose te le fa concretizzare, ti permette di vedere quali sono le tue reali difficoltà, in modo tale da potertici rapportare direttamente e in maniera mirata, evitando di disperdere preziose energie su altre cose che magari al momento hanno un’importanza più relativa… Ogni volta che ti salta un pensiero più fisso in testa, ogni volta che senti che stai per metterti in standby… scrivi! Scrivere è, tra l’altro, anche un’ottima arma da un punto di vista prettamente terapeutico: se scrivi, tiri fuori! Il “nemico” sarà così davanti ai tuoi occhi, incastrato in quella pagina di carta, e non più dentro di te… e così, guardandolo dritto negli occhi, potrai batterlo… In quanto al circolo vizioso… hai ragione, romperlo è la parte più difficile… è stato così anche per me… Ma è proprio perché un circolo vizioso non è altro che una coazione a ripetere, che dobbiamo cercare di spezzarlo il prima possibile… perché sennò poi ci si abitua a correre sempre sulle stesse piste… e allora sì che abbandonarle diventa difficile! Più si fa una cosa, più è difficile staccarsene… Anche in questo mi è stato fondamentale l’aiuto della mia dietista… perché, insieme, abbiamo stabilito delle “regole” sull’alimentazione… in maniera tale da bloccare il mio circolo vizioso della restrizione… da sola dicevo che avrei smesso e che avrei mangiato normalmente, ma la tentazione di restringere era più forte e prima o poi finiva sempre per riemergere… Invece, grazie alla dietista, ho visto che seguendo le sue indicazioni era possibile avere un’alimentazione sana e riprendere peso in maniera molto graduale… e questo è servito a stemperare l’ansia e a sbloccare il loop… Perciò, per iniziare ad aiutarti… inizia a farlo! Fai una cosa, una cosa qualsiasi, non importa quale… un piccolo gesto d’aiuto e d’amore per te stessa, quale che sia, basta che tu lo percepisca come tale… e poi, continua a fartene… perché ne meriti tanti…
In quanto a tuo padre… mi viene da sorridere perché, per certi versi, la descrizione che hai fatto di lui mi ricorda un po’ anche mio papà… In ogni caso, è perfettamente normale che tu abbia dei pensieri “egoisti”.. siamo esseri umani, l’egoismo è una delle nostre caratteristiche basilari ed è fondamentale per la nostra sopravvivenza nonché per la vita sociale… So quanto possa essere difficile essere semplicemente le Vere Noi Stesse… ma, se proverai a farlo… se proverai ad essere quella che sei davvero a prescindere da quello che gli altri si aspettano da te… ti accorgerai che le persone opportuniste se n andranno… ma che quelle che ti vogliono bene davvero ti resteranno sempre e comunque vicine… Perché ti apprezzano per la ragazza meravigliosa che sei…
@ Leda – Cosa vuol dire aspettare? Sedersi e prendere tempo per riflettere. E aspettare che, di fronte a te, si aprano 2 strade. E, a questo punto, scegliere quale delle 2 imboccare. C’è una sola possibilità di scelta, e indietro non si torna. Finché sei nel mezzo della tempesta, non riesci a vedere con chiarezza le alternative che si aprono davanti a te… questo è perfettamente normale, è così per tutte… Non si può vedere il fondo del lago se non si smette di turbare la sua superficie… Prenditi perciò tempo per te stessa. Aspetta che cali il vento. Non ascoltare la voce dell’anoressia, ma cerca di tacitarla per ascoltare la tua vera voce. Ci vuole tempo per entrare in contatto con se stesse. Ci vuole tempo, pazienza e coraggio. Ma tu ce la puoi fare. Puoi arrivare alla fine di questa tempesta, e far risplendere un nuovo sole nella tua vita…
@ UIFPW08 – Ehi, grazie! Un saluto anche a te…
@ Vele/Ivy – Sì, è così… Nel momento in cui si vede nero sembra che la vita si chiuda, e si ha paura ad andare avanti perché si teme di non essere capaci di sopportare ciò che ci aspetta… Ma la realtà è che non può piovere per sempre… e che siamo solo noi a decidere quando spostare le nuvole per far tornare il sereno…
@ Clelia – E’ quello che auguro a tutte le ragazze che seguono questo blog è stanno combattendo contro l’anoressia…
@ Pupottina – Sì, finisce nel momento in cui decidiamo di farla finire… e possiamo TUTTE far risplendere il sole…
@ Enigma – Lo so che aspettare è tremendamente difficile… ma se ti metti in viaggio quando infuria la tempesta, sarà molto più probabile che tu facci un incidente, non credi?!... Sì, non cedere è fondamentale, direi… ma siamo umane, e a volte capita di farlo… Ma è il ricominciare ogni volta dopo che abbiamo ceduto che ci permetterà di andare avanti e di fare sì che domani sia “a brand new day”…
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