Come gli alchimisti trasformavano il ferro in oro… voi potete trasformare l’oscurità in luce. Siete tutte benvenute.

mercoledì 28 ottobre 2009

Domanda #3: Lavori in corso

“C’è stato un momento preciso in cui hai cominciato a combattere contro l’anoressia piuttosto che subirla? Oppure è avvenuto tutto in maniera molto fluida, man mano che ti facevi i tuoi ricoveri? In che cosa consiste la tua battaglia giornaliera contro l’anoressia?
Te lo chiedo perchè sto vivendo un momento in cui non mi sembra di stare “attivamente” combattendo… come se mi stessi adagiando sui progressi fatti e lasciassi semplicemente scorrere in avanti la mia vita.

e
ti dedichi unicamente alla lotta contro l’anoressia?”

Ho promesso di rispondere ad ogni domanda, quindi oggi tocca a quelle che mi ha rivolto Wolfie. Mantenendo fede alle mie parole, chiunque voglia aggiungere qualche altra domanda, lasci un commento a QUESTO POST. Un po’ alla volta, state certe che risponderò a tutte.

Non posso indicare a dito un momento preciso in cui ho iniziato a combattere l’anoressia, poiché più volte ho avuto questo proposito, ho iniziato un percorso di ricovero, e poi mi sono smarrita per strada; tuttavia ognuna di queste volte il tutto è iniziato nel momento in cui mi sono resa conto che l’anoressia occupava talmente tanto spazio nella mia vita da aver cancellato ogni altra cosa. Il desiderio di riappropriami della mia vita – o meglio, di costruire qualcosa di nuovo, è sempre stata la molla che mi ha spinto a reagire, perché con l’anoressia stava finendo tutto, e io non volevo che tutto finisse così. Certo, quella contro l’anoressia è una battaglia che si compone di più fasi: una cosa è abolire i comportamenti restrittivi nel confronti del cibo, forse, per certi aspetti, la parte “più facile”, un’altra è confrontarsi con gli aspetti “mentali” dell’anoressia.

Per quanto riguarda la mia battaglia giornaliera, cerco di esautorare l’importanza dell’anoressia sulla mia vita: tento di oppormi ai comportamenti disfunzionali che tendo ad avere nei confronti del cibo, che cerco di visualizzare come una “medicina”, m’impongo di mangiare tutto quanto prescritto nell’ “equilibrio alimentare” che mi ha assegnato la mia dietista, mi dico “No!” quando mi assale la tentazione di fare checking, e cerco di evitare tutte le situazioni che potrebbero mettermi ansia e farmi riprecipitare nel pattern mentale dell’anoressia. Inoltre, tengo questo blog in cui cerco di dare una mano alle persone che stanno combattendo la mia stessa battaglia, e che mi aiuta a mantenermi nella giusta direzione.

Penso che tenere questo blog sia una parte molto importante nel mio percorso di ricovero: se non mi sforzassi ogni giorno di lottare contro l'anoressia, non riuscirei a darvi una mano come sto cercando di fare. Se dentro di me non ci fosse ancora la convinzione che combattere contro l'anoressia val la pena, credo proprio che non potrei scrivere i post che scrivo con una tale convinzione e sincerità. Non riuscirei ad esprimermi in questo modo, e non riuscirei a darvi consigli che, per esperienza personale, capisco essere funzionali.

Penso che, Wolfie, quando tu dici che ti senti come se non stessi "attivamente" combattendo, ma semplicemente facendo fluire la tua vita, questo significhi che in realtà hai già fatto molti passi avanti sulla strada del ricovero. Quando la vita va avanti ed è semplicemente vita, vuol dire che i pensieri indotti dall'anoressia si stanno poco a poco affievolendo. Io adesso ho un peso corretto, ma mi rendo conto che mi capita di ricadere nei tipici trip dell'anoressia: perciò uso regolarmente rinforzi positivi che mi aiutano a continuare ad andare avanti nella giusta direzione. Anche se è passato del tempo dall'ultima volta che ho ristretto l'alimentazione, certi pensieri continuano a tornare. E' per questo che sto tuttora combattendo.

Quando ho cominciato a combattere contro l'anoressia, non mi sono resa conto immediatamente che stavo meglio, ma poco a poco ho cominciato a stare meglio (mentalmente, emozionalmente e fisicamente) per un lasso relativamente lungo di tempo. Ovviamente non ho la pretesa nè la presunzione di riuscire a staccarmi totalmente dal mio vissuto, ma voglio essere quanto più sicura possibile che non avrò altre gravi ricadute, che non mi farò più influenzare da cose e persone, che proverò a vivere unicamente per me stessa in maniera sana.

Anche se sono stata ricoverata in un centro specializzato per DCA 5 volte, ho continuato ad avere ricadute, miriadi di pensieri disfunzionali e distorti, e anche se in certi momenti mi sentivo meglio, non stavo veramente bene. Ho cominciato a combattere seriamente poco più di un anno fa, Maggio 2008, e ancora non riesco a vedere tutto con chiarezza. Però credo che combattere sia già una vittoria.

Una precisazione - e questa per chiunque stia leggendo: non pensate neanche per un attimo che io sia una persona particolarmente forte, o determinata, o definitivamente fuori dal trip dell'anoressia. Non pensate che io non abbia momenti più tranquilli e momenti neri, come ogni qualsiasi essere umano. E non pensate che non ci siano giorni in cui, mettendomi davanti allo specchio, detesti il mio corpo. Mi sto confrontando con l'anoressia esattamente come tutte voi, ed è come se mi portassi appeso alla schiena un cartello con su scritto: "Lavori in corso". Ma sto combattendo... e potete farlo anche voi. Credetemi quando vi dico questo. Se mi aveste conosciuta, non so, anche solo 2 o 3 anni fa, avreste pensato che non avrei mai potuto essere la ragazza che sono oggi. Avreste visto una ragazza sottopeso, in perenne lotta contro se stessa, priva di speranza, completamente preda dell'anoressia. Avreste visto una persona con una marea di problemi tenacemente aggrappati ad un corpo troppo sottile per sostenerne il peso. Avreste visto l'ossessione, la distorsione, la perversa determinazione, il vuoto. Avreste visto una ragazza di fronte alla quale i medici scrollavano le spalle sussurrando: "Ah, la Veggie... bè, ma tanto quello è un caso cronico...". Oggi sono diversa. E' per questo che so che è possibile combattere e cambiare la propria vita. Se non lo sapessi, non scriverei su questo blog. on avrei tutta questa sicurezza e convinzione quando vi dico che potete farcela TUTTE.

Per chiunque stia pensando che io sia la wonder woman dell'anoressia, sappiate che sono assolutamente una ragazza "normale". Nè più e nè meno, esattamente come ciascuna di voi. Per questo so che ce la potete fare tutte quante. Perchè io lo sto facendo.

19 commenti:

Vele Ivy ha detto...

Un saluto a Wolfie a cui va tutto il mio sostegno ^___^
Non stancarti mai di combattere, hai già fatto tanti progressi, sei sulla strada giusta!

Anonimo ha detto...

"Il desiderio di riappropriami della mia vita,o meglio, di costruire qualcosa di nuovo, è sempre stata la molla che mi ha spinto a reagire." Devo cercare anch'io di riappropriarmi della vita,sta andando tutto a scatafascio, Veggie, e io sono impotente. Sto prendendo insufficienze a scuola, ho smesso di muovermi,fisso il vuoto e basta, non sono più io! Io ci provo a studiare ma la concentrazione è inesistente,sto delle ore sui libri e non concludo nulla, ci provo a controllarmi ma il cibo è la mia droga,sono del tutto dipendente da lui, ieri ero riuscita con grande sforzo a controllarmi tutto il giorno, avevo mangiato normale, arrivano le otto di sera e mi prende la crisi, scendo in pigiama, senza giacca, come un'automa, a prendere del cibo sotto casa, in quei momenti è impossibile ragionare, la lucidità non c'è.. Non ce la faccio più, ho bisogno di una pausa.Questa è l'unica cosa che so. Ho bisogno di fermarmi ma non posso!Sono esausta.. Ho due interrogazioni al giorno, come faccio ad affrontarle?Ho paura.. Sono sola ad affrontare la quotidianeità, il mio ragazzo (solo da due mesi) abita a 350 chilometri di distanza e ci possiamo sentire solo per telefono (che è una delle mie fobie fra l'altro), mia mamma sta peggio di me, ha ricominciato anche lei con la fase bulimica,la mia amica è incasinata con lo studio e io intanto annaspo..Voglio essere abbracciata, voglio avere qualcuno vicino..Sono le 19 e 55 e in questa casa c'è un silenzio terribile. Scusa per lo sfogo,Veggie.. Non sono mai stata così..Questa non sono io..Aisling un tempo era determinata, reagiva alle difficoltà..Aisling correva su e giù se una persona cara stava male, mollava tutto e andava da lei, era sempre pronta a dare consigli, faceva sport, progetti..Perchè non riesco ad aiutare me stessa ora? Perchè non riesco a vedere un pò di luce? Non mi è mai successa una cosa così, non ho mai desiderato di morire, c'era sempre una soluzione a tutto.. Leggendo il tuo post un'idea mi è venuta ma non so come metterla in pratica. Tu dici che cerchi di vedere il cibo come una medicina.. Forse vale anche per le bulimiche.. Forse dovrei cercare di vedere il cibo in modo più distaccato..Vorrei tanto che fossi qui vicino a me, Veggie! Un forte abbraccio... Aisling

Leda ha detto...

vorrei rispondere al tuo commento al mio post...
e scusa se magari sarò brusca, è che sono davvero molto molto incazzata. mica con te, sia chiaro.
hai scritto che mi sto piangendo addosso.
sì, cazzo, è vero!!!! è fottutamente disgustosamente vero!!!!
che schifo che mi faccio tutto d'un colpo...davvero sono io quella che scrive certe cose? davvero sono io quella che s'inventa un problema che non esiste solo per GODERE della commiserazione degli altri, per GODERE del dolore che provoca a tutti?
roba da rompersi la testa contro il muro.
mi dicono: mangia e risolvi tutto.
già. mangiare...
tra tutte le soluzioni possibili e immaginabili, proprio quella che non vorrei.
-mangia, Alessia, mangia!-
-ehm...soluzione di riserva?-
che viscida.
vorrei sempre una cazzo di soluzione di riserva per rifugiarmi nel mio fottutissimo egoismo.
ma da domani...da domani la smetto di piangermi addosso.
da domani o "guarisco" da questa malattia che non c'è o per questa malattia che non c'è accetto di morirci senza lamentarmi.

Leda ha detto...

scusa...forse sono stata troppo sgarbata....

NORD ha detto...

veggie...scusami...co che forse questo mio commento non centra molto...ma ho disperatamente bisogno di un aiuto...tempo fa la mia dottoressa...una persona fantastica...mi diceva sempre di chiamarla se avevo bisogno...e poi, visto che io quando è il momento di chiamare qualcuno o parlare sono molto titubante a farlo,un giorno mi ha telefonato lei...l'ha fatto per un po' di tempo...fino a pochi giorni fa non sentivo il bisogno di sentirla...ma poi ieri quando l'ho vista in macchina...avrei tanto voluto sentirla...parlarle...chiederle aiuto...appoggiarmi a lei...ma non riesco a chiamarla...perch?!?...perchè ho paura...io di solito gli aiuti mi limito ad accettarli,per me chiederli è fuori discussione...più che altro...tempo fa quando stavo iniziando a fidarmi di lei...non si è più fatta viva...e boh io mi sono sentita come abbandonata...ho paura a chiamarla...cerco di farmi passare quest idea del cazzo ma non ci riesco...inoltre...cosa che mi preoccupa assai di èpiù è che siccome domani vado dal mio cavallo...solo che tornerei a casa alle3 e alle4 devo andare mia madre mi ha detto di portarmi dietro qualcosa x mangiare...ma io ho gia pensato a tutto...a tutto il programma...mi faccio il panino per farla tacere...poi lo butto via e vado ugualmente a montare...tanto per una volta non muore nessuno...però dio mio...una volta è stata quella che mi ha portata dove sono ora...ci provo a dirmi per una volta posso anche mangiarlo quel dannato panino...ma no...nulla,io, il mio cervello,non riesce a fare a meno di pensare che la cosa giusta da fare sia digiunare...cosa faccio ora!!!!!!!scusami

Anonimo ha detto...

A me invece sembra di essere uno di quei cantieri che vengono aperti con tutte le migliori intenzioni, e poi giacciono lì abbandonati nella piu' totale desolazione...
UNO SPRECO,per dirla in una parola...
Fortunatamente non c'è una data entro la quale consegnare l'opera ultimata...quindi sono sempre in tempo ad iniziare!
A proposito della tua ultima visita da me, mi e' piaciuto il paragone con il caffe' amaro...e non e' vero che non e' merito tuo se ora ho un obiettivo ben chiaro e sano da raggiungere...una bella spinta me l'hai data, grazie a questo blog...che aiuta noi ma anche te stessa ad essere coerente anche quando fare un passo indietro verso l'inferno a volte sembra la soluzione...
Allora buon lavoro, a te che hai gia' iniziato e sei in piena attivita'!
Ti abbraccio forte anch'io

Veggie ha detto...

@ Vele/Ivy – Mi unisco… ^__^

@ Aisling – Innanzitutto, non devi scusarti di niente… questo blog è qui anche e proprio per raccogliere ogni parola, ogni sfogo… Quindi, hai fatto benissimo a scrivere qui di getto tutto quello che ti veniva in mente… Almeno l’hai sfogato, l’hai buttato fuori, l’hai messo nero su bianco… non è più dentro che ti fa male, è fuori, adesso… Sai, nelle tue parole hai già scritto la soluzione: hai bisogno di una pausa. Bene, prenditela. È tutto quello che devi fare. Te lo devi. Non è vero che non puoi. Non te lo permetti. Ma questo è tutto un altro paio di maniche. Perciò, adesso, spezza il circolo vizioso. Di botto, senza esitazioni né ripensamenti. Fai qualcosa che va fuori dal tuo schema quotidiano. Sarà terribilmente ansiogeno e ti farà terribilmente male. Ma ti accorgerai che non morirai. Sopravviverai. E ripetere la cosa la seconda volta sarà più facile. Lascia perdere tutta la gente che ti sta intorno, non concentrarti su di loro, non usarli come scusa per non pensare a te stessa. Adesso sei tu quella che ha bisogno d’aiuto… perciò, devi aiutarti. In ogni modo. Mandando a puttane tutto il resto e prendendoti cura di te. perché il mondo va avanti anche se tu non sei superefficiente/supercontrollata/superpresente, sai?!... Il problema non è affrontare le interrogazioni della scuola… il problema è affrontare gli interrogativi che tu poni a te stessa… E sono su questi che devi concentrarti. Perché è solo quando avrai trovato queste risposte che sarai in grado di allargare di nuovo lo sguardo su tutto ciò che ti circonda. Non pretendere troppo da te stessa e non demonizzare le ricadute… i DCA sono una reale dipendenza, questo è appurato… e, come ogni dipendenza, non è facile tagliare il cordone ombelicale… poiché, come tutte le dipendenze, ci rimaniamo invischiate con l’ostinazione con cui ci si attacca solo alle cose che fanno male… Nessuno pretende che tu risolva il tuo problema dall’oggi al domani… quindi, non pretenderlo neanche tu da te stessa. Non porti obiettivi a breve termine, non ha senso, serve solo ad aumentare l’ansia e a farti sentire inadeguata e incapace. Concentrati sui piccoli cassettini che puoi fare ogni giorno, e non pensare ad altro. Se cammini piano ti ci vorrà di più per raggiungere il traguardo, ma lo raggiungerai comunque… quindi stai tranquilla e non metterti fretta, okay?!... In quanto al considerare il cibo come una medicina… guarda, per me è un espediente d’importanza fondamentale, mi aiuta un sacco… Pensa che non devi mangiare, ma devi NUTRIRTI… per fare qualcosa di positivo per te stessa, fornendo al tuo corpo tutti i nutrienti di cui ha bisogno per essere in salute… E, un’ultima cosa… C’E’ sempre una soluzione a tutto… solo che a volte la cerchi con così tanta foga e ansia che è proprio per questo che non la vedi. Un po’ come quando cerchi gli occhiali, e sei così fogata nella ricerca che non ti accorgi che li hai già sul naso. La soluzione c’è. Basta solo trovare il coraggio di metterla in pratica. E, detto fra noi, io credo che tu quel coraggio ce l’abbia tutto… FORZA!
P.S.= Anche a me farebbe piacere poterti abbracciare sul serio… se mi mandi una mail (veggie.any@alice.it) e mi dici di che parte d’Italia sei, magari scopriamo che stiamo più vicine di quanto si pensi…

Veggie ha detto...

@ Leda – Non da domani, Ledina, da OGGI. Perché quando si dice “lo faccio domani”, è quando in realtà ua cola non la si farà mai… Hai concretizzato che ti piangi addosso e questo ti fa arrabbiare perché non ti va. Benissimo! Usa quella rabbia per reagire. Non è vero che MANGIARE è l’unica soluzione. La soluzione di riserva c’è: è NUTRIRSI. Che è una cosa ben diversa dal mangiare. Perciò, io non ti dico “Mangia, Alessia, mangia”. Io ti dico: nutriti. Abbi cura di te. La cura che una persona meravigliosa come te merita tutta. Lo sai? Sono contenta che il mio commento ti abbia fatta arrabbiare… perché se ti arrabbi vuol dire che ci senti. E se ci senti, allora sei ancora da qualche parte. Scopriti, tirati fuori. Fatti aiutare, se senti che non ce la fai da sola… è segno di grande coraggio, intelligenza e maturità. Doti che io credo tu abbia assolutamente. Sicura di voler morire? Pensi che risolverebbe davvero qualcosa, in tutta onestà?... Sai, a morire non ci vuole davvero niente. Te lo dico per esperienza. Ma non ci vuole neanche coraggio. O, tutt’al più, il coraggio di un attimo. Vivere, invece, è il coraggio di sempre. Vivi, Leda. Vivi davvero. Ti abbraccio forte...

@ SRIJPB – Qualsiasi cosa tu ti senta di scrivere, scrivila sempre senza pensare cosa c’entra o cosa non c’entra… Questo blog è qui per questo…
Ad ogni modo… guarda che non so se ci hai fatto caso, ma ti sei già risposta da sola al tuo dubbio… ^^” Dici che la tua dottoressa è una persona fantastica… e già questo la dice lunga su come la pensi su di lei e sulla mano che può darti… quindi… sei ancora qui a leggere? Cosa stai aspettando ad acchiappare quel telefono e chiamarla? Se è difficile… prova a pensare che quella dottoressa sono io. Sì, io. Tu hai scritto su questo blog, hai lasciato questo commento… In un certo senso, è come se mi avessi chiesto un piccolo aiuto, no?!... E lo sai cosa ho pensato io quando ho letto il tuo commento? Mi ha fatto piacere che tu l’avessi scritto perché significa che, in un certo senso, fai affidamento su di me… Ecco, pensa che anche la tua dottoressa è una persona come me, e quindi non può che farle piacere se tu le telefoni e se riesce ad esserti utile in qualche modo… Perciò, io credo che se la chiami la farai davvero contenta… Perché se la chiami, lei potrà darti una mano… E io sono felice quando posso dare una mano a qualcuno… quindi lo sarà sicuramente anche la tua dottoressa… Hai scritto che una volta la dottoressa non si è fatta viva… bè, però, prova a vedere la cosa in prospettiva: e se l’hai beccata un giorno in cui non stava bene o in cui aveva qualche impegno di lavoro? Io non credo che ti abbia abbandonata, affatto… solo che magari in quel momento non poteva, tutto qui… nessuno di noi può essere disponibile 24 ore su 24, siamo tutti esseri umani… Non penalizzarla e non giudicarla per questo, chiamala e lascia che lei possa esserti di nuovo d’aiuto…
In quanto al panino… Non ti dirò qual è la cosa giusta, perché tanto la sai da sola… l’hai scritto anche tu che l’hai già fatto e ti ha portato a dove sei ora, quindi lo sai già… Allora, invece di dirti questo, ti propongo un compromesso: perché non mangi il panino insieme al tuo cavallo? Scommetto che lui vuole un fantina in gamba, e per essere energica e concentrata sulla cavalcata devi dare al tuo corpo il giusto nutrimento… Mangia il panino proprio lì, davanti al tuo cavallo, magari mentre mangia anche lui, fagli vedere chi sei e dimostragli che il tuo mangiare il panino è un gesto d’amore che fai per te stessa e per lui… Dai che ce la fai!!

Wolfie ha detto...

Veggie, ma io che ti dico? Un “grazie” mi sembra riduttivo!
No, non sei Wonder Woman… io quando penso a te ti vedo piuttosto come Clark Kent! :-)
Grazie per essere sempre pronta a tirarmi su di morale anche quando mi sento più giù. Non sai quanto questo mi salva la vita ogni giorno! Grazie per essere il mio supereroe! Ti voglio bene, lo sai, vero?

Marie ha detto...

Io voglio un'etichetta perchè io non sono niente, io non sono nessuno.

Anonimo ha detto...

Zero dispiacere per voi anoressiche e bulimiche. Affaracci vostri, ve la siete cercata. E poi ci venite pure a rompere le palle con questi post mielosi con le frasine a effetto…oh poverine, che dispiacere…
Ma per favore!!

NORD ha detto...

veggie...alla fine non sono riuscita a fare la cosa giusta...non ce l'ho fatta...sai non sono troppo convinta...nel senso...non ha mangiato...eppure oggi a cavallo ho saltato125cm...non l'avevo mai fatto...mi sentivo forte...la migliore...riuscivo ad arrivare davanti al salto tranquilla nonostante l'altezza e mi sembrava di volare di là...è andata bene nonostante tutto...ho paura che si possa spezzare questo magico equilibrio...oggi mi sento la migliore...ma per entrambe le cose...forse ho fatto un errore ad abbandonare la vecchia strada...qll sicura dove non c'era il rischio di cadere per terra e farsi male...non so più cos è giusto e cosa no...non so più nulla...non sono più certa di nulla...non so che pensare!!!!

Anonimo ha detto...

Per Anonimo:

Lurida sgualdrinella o grandissimo frociazzo ti farei mangiare merda, sempre che non la mangi già, faccia di culo.
Se non te ne frega un cazzo, perchè leggi e commenti ‘sti post? Quanto sarai idiota sempre a giudicare e non capire un cazzo.
Sei un/a coglione/a di quelli/e che a dirgli coglione/a dovrebbe ringraziarti vita natural durante. Sperando di averne una breve, peraltro.
E vai a commiserare tua sorella, idiota, che qui dei tuoi pietismi e delle tue cretinate non ce ne facciamo proprio un sega.
E abbi la palle per firmarti, per lo meno, cagasotto.
È proprio vero che la mamma degli imbecilli è sempre incinta.

Jonny

sorridente ha detto...

Io vorrei rispondere al commento di "anonimo", anche se non meriterebbe nessuna risposta. Non si deve parlare così, e il tuo modo di esprmerti denota una totale assenza di sensibilità da parte tua. Non ci sono frasine ad effetto, sono parole di persone che vivono sulla loro pelle una lotta contro qualcosa di più grande di loro ( non dimenticarti che i disturbi alimentari sono delle malattie, non dei capricci). Se non ti va, nessuno ti obbliga a leggere, ma facci il sacrosanto favore di portare rispetto verso chi non ha la fortuna di stare bene come te, e lotta tutti i giorni per la sua vita. Adesso, guardati pure allo specchio e fatti i meritati cinque minuti di vergogna.
Per Veggie: lo sappiamo che non sei una superdonna, e nessuno si sognerebbe di pretendere questo da te, ma sappiamo quanto sei speciale, nella tua "normalità". Baci.

Alice and my world ha detto...

iO e Alice ci sentiamo piccole piccole... di fronte al tuo grande coraggio...e ti diciamo non sarai wonder woman, ma sei una guerriera.
Sostegno totale e se hai voglia di fare un salto da noi sei ben accetta.

Veggie ha detto...

@ evaluna – Quello del cantiere è un paragone che decisamente mi piace… Perché un cantiere è un posto in cui si COSTRUISCE qualcosa… E, ecco, e proprio questo che devi fare: iniziare pian piano a costruire la tua vita… Senza scadenze, no, che le scadenze non servono a nulla, se non a far aumentare l’ansia da prestazione… L’obiettivo c’è. Con grinta e determinazione e tanto tempo a disposizione, lo raggiungerai sicuramente. E’ come una partita di calcio: non conta se fai goal ai primi 10 minuti o in zona Cesarini. L’importante è che arrivi a rete. E tu ci arriverai sicuramente. Continuiamo a lavorare insieme…

@ Wolfie – Grazie, tesoro… Anch’io, lo sai… Sono sempre qui per te, quando vuoi… Clark Kent al tuo servizio, mia cara! ^__^

@ LoveToBeBones – Okay, se proprio vuoi un’etichetta la tua etichetta dovrà essere “TE STESSA”. Nessun’altra. Se pensi di non essere niente e nessuno… bene: è arrivato il momento di scoprire chi sei e cosa vuoi dalla tua vita prima di avere rimpianti, perché questa vita è così breve, non c’è tempo per sciuparla… Un bacio…

@ Anonimo – Immagino sia una provocazione bella e buona, quindi non mi abbasso a rispondere. Già l’anonimato e la mancata voglia di discussione mi sembrano chiari indizi sull’interlocutore virtuale, quindi lo ritengo perfettamente inutile.

@ SRIJPB – Bè, prova a pensare positivo… pensa che anche se oggi non sei riuscita a fare la cosa giusta, questa è solo una defaillance momentanea e che riuscirai a fare di meglio domani… Aver perso una battaglia non significa aver perso la guerra… si perde a guerra solo se si smette di combattere! E poi, pensa… hai saltato 125 cm… ma benedetta ragazza mia, ma lo sai che super-salto avresti fatto se avessi mangiato e il tuo corpo avesse funzionato perfettamente a dovere?!... oh, la prossima volta ti mangi quel panino e poi mi fai vedere come sai volare con il tuo cavallo, eh! (A proposito, come si chiama?). E comunque, sappi che non hai fatto nessun errore ad abbandonare la vecchia strada dell’anoressia… anzi, hai fatto la cosa più giusta della tua vita… Sai perché con l’anoressia non cadevi? Perchè in realtà stavi col culo in terra già da un pezzo e mangiavi la polvere… Continua ad andare avanti sulla strada del ricovero, e vedrai che più avanti andrai, più capirai che è la cosa giusta… per te stessa! Ti abbraccio forte forte…

@ Jonny – Se vogliamo dirlo così… Dritto al dunque, se non altro…

@ sorridente – Grazie mille, non sai quanto mi abbia fatto piacere leggere le tue parole… Sei una grande donna… Grazie per essermi “vicina”…

@ Alice – Benvenuta, Alice, e grazie per le tue parole… Ma certo che farò un salto dalle tue parti appena mi sarà possibile!… Ma tu non devi sentirti piccola… perché, se ci consideriamo singolarmente, siamo tutte piccole… ma è mettendoci insieme che possiamo costruire qualcosa di grande dandoci una mano a vicenda… Un baciotto!

Annarita ha detto...

Questo post è illuminante. Il racconto della tua esperienza quotidiana nella lotta contro l'anoressia ha un potere quasi terapeutico. Non sto esagerando.

Ho segnalato da un pezzetto il tuo blog ad una ragazza che vuole rimanere nell'anonimato, e..., miracolo, ha iniziato la fase del ricovero che prima rifiutava.

Ti ringrazio da parte sua. E un grazie infinito da parte mia, che, come educatrice, non posso che apprezzare sommamente il lavoro "educativo" che stai svolgendo egregiamente.

Un abbraccio cumulativo a tutte.
annarita

Una V nel piatto ha detto...

Ciao, non ti conosco e sono approdata nel tuo blog, così per caso... Anch'io come te sto cercando di combattere e se ho voluto cominciare ad aiutare, come stai facendo tu con il tuo blog, tante ragazzine e ragazze che stanno male e sono ancora perennemente vittime dell'anoressia, è perchè, come sta succedendo a te, aiutare altre person ch soffrono del mio stesso male , mi aiuta anche a me a lottare e crederci per non mollare. Come te, vivo degli alti e dei bassi, è difficile ma ci sto provando con tutta me stessa.. Ho letto questo tuo post e mi sono completamente immedesimata in quello che hai scritto.. Stesso stato d'animo e stessi pensieri. Vorrei prendere contatti con te, vorrei parlare con te, vorrei confrontarmi con te..Vorrei che qualcuno aiutasse anche me , oltre io ad aiutare le altre... Voglio VIVERE E TORNARE A SORRIDERE CON LA STESSA SPENSIERATEZZA DI 2 ANNI E MEZZO FA... Il mio contatto, se non ti disturbo, è : mydarlyn@hotmail.it

Veggie ha detto...

@ Annarita – Grazie, carissima… Hai fatto una cosa davvero MERAVIGLIOSA… sei grande… Non immagini neanche quanto mi faccia piacere leggere di quella ragazza… Sono io che ringrazio lei, piuttosto! Perché il percorso che ha scelto d’intraprendere e il coraggio e la determinazione che ha dimostrato nel farlo sono esclusivamente opera sua… e sono armi importantissime che la aiuteranno a procedere su questa strada difficile anche quando le cose si faranno dure… Poiché nel momento in cui si trova un “perché” per fare una cosa, si riesce a sopportare qualsiasi “come”… Sarà dura, sarà difficile, e non sarà affatto divertente… ci saranno scivoloni, momenti “NO”, voglia di mollare… e ci sarà da stringere i denti, ogni giorno… ma è una cosa che si può fare. Lo si può fare assolutamente. E ne vale la pena. Io non so molte cose della vita, ma questa la so per certo. Fai da parte mia un “in bocca al lupo” enorme, smisurato a quella ragazza e dille che ha tutta la mia stima e la mia ammirazione… Io faccio il tifo per lei!

@ Mimì – Ciao Mimì, benvenuta! Figurati se mi disturbi, ci mancherebbe!! Anzi, mi ha fatto veramente piacere che tu abbia lasciato qui il tuo commento… So cosa provi, e mi farebbe tanto piacere provare a starti vicino… la mia e-mail è: veggie.any@alice.it , puoi scrivermi qui se ti va… Purtroppo io non ho un computer personale, devo utilizzare quelli dell’Internet Point, e non ho modo di farlo tutti i giorni, quindi non sempre controllo l’e-mail… Però, se hai un po’ di pazienza, prometto che ti risponderò sempre e ti starò vicina… E se vuoi scrivermi qui sul blog, che controllo più spesso della posta elettronica, non farti problemi… Non sei sola. Io sono qui. Quando vuoi. Per te. Sempre. Ti abbraccio forte…

 
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