venerdì 18 dicembre 2009
Domanda #10: Le armi del ricovero
La 10^ domanda è quella di una ragazza che preferisce rimanere anonima e che scrive:
“Io non posso (per delle buone ragioni) rivelare ai miei genitori che ho un DCA. Per questo motivo, anche se credo ne avrei bisogno, non posso richiedere un ricovero in un centro specializzato, o loro lo verrebbero a sapere. Quali armi pensi potrei utilizzare, data questa mia situazione, che mi potrebbero aiutare nel dover operare da sola il ricovero?”
Bene, non mi metterò a discutere con te riguardo quelle che tu dici essere delle “buone ragioni” per non rivelare ai tuoi genitori il tuo DCA, ma c’è una cosa che comunque voglio dirti: non sottovalutare i tuoi genitori. Con un DCA, hai bisogno di tutto l’aiuto possibile, soprattutto se non sei ancora un’adulta (accidenti, anche quando SEI un’adulta!) e se c’è anche una sola, minima, unica possibilità che loro possano essere supportivi, è una possibilità da cogliere al volo. Detto questo, non ti voglio assolutamente spingere a parlarne per forza con i tuoi dato che ovviamente non conosco la tua situazione familiare. Personalmente, penso che mi darebbe estremamente fastidio se qualcuno cercasse di darmi consigli senza conoscere i dettagli, quindi a questo proposito mi fermo qui ma, per favore, ricordati di questo: sarà sempre molto difficile utilizzare le armi del ricovero disponibili se devi tenere segreto il tuo DCA. Perché il più grande ostacolo alla strada del ricovero è proprio la segretezza. Il cuore dei DCA è il silenzio. Romperlo è veramente importante.
Dunque, quali sono le armi del ricovero da poter utilizzare nella tua situazione?
- Voglio essere sincera qui – l’arma principale è il supporto. Se non puoi in nessun modo parlare ai tuoi genitori del DCA, per favore trova qualcun altro con cui parlarne:
Uno psicoterapeuta, un’amica o un amico di cui ti fidi, un insegnante, un allenatore, un collega di lavoro, una qualsiasi persona che pensi possa esserti di supporto e d’aiuto. Qualcuno. Cercalo, raccontagli la tua storia, appoggiati a lui/lei affinché possa supportarti. Non è mai facile fare qualcosa da sole, e la strada del ricovero sarà decisamente più semplice se riesci a crearti una “rete di supporto” con altre persone.
Nota a margine: Per chiunque stia cercando una psicoterapia ma pensa che rivolgersi ad uno psicologo/psichiatra sia troppo costoso, sappiate che le USL sono una grande risorsa. Non storcete il naso prima di fare un tentativo. Gli psicoterapeuti della USL lavorano gratuitamente anche per una psicoterapia di lunga durata, per cui non avrete preoccupazioni da un punto di vista economico. Inoltre, la vostra privacy sarà totalmente tutelata. Non c’è niente che possa fermarvi dall’usare questa risorsa, no?!...
- ANAD. Qui si possono trovare gruppi di supporto on-line per persone con DCA, guidati da moderatori esperti nel campo dei disordini alimentari, e affiliati all’ANAD che sono detti “resource people”. Ciò significa che loro possono fornirti contatti ed informazioni a proposito dell’ANAD, dandoti nomi, numeri di telefono ed indirizzi e-mail di persone con cui poter parlare del DCA per farti dare una mano. Il tutto è in Inglese, ma se te la cavi con questa lingua provare a dare un’occhiata non guasta…
- Trova una via d’uscita, un’attività alternativa da opporre ai pensieri ossessivi che l’anoressia mette in testa. Scrivi. Disegna. Leggi. Fai fotografie. Ascolta musica. Guarda un DVD. Fai un giro in auto. Crea un blog. Telefona ad un’amica. Fai qualcosa che ti faccia sentire bene. Un po’ come ho suggerito QUI. Questo ti aiuterà a non scaricare rabbia, ansia e frustrazione sul tuo corpo, e ti aiuterà a capire come puoi prenderti cura di te stessa.
- Trova un gruppo di supporto. Prima ho citato l’ANAD, ma ce ne sono tanti simili nel web. Non implicano nessun tipo di ricovero o di psicoterapia, ma possono servire semplicemente come valvola di sfogo, il che è pure importante. Hanno anche un bonus: sono gratuiti, e non è obbligatorio rivelare la propria identità.
- Unisciti a un forum di lotta contro i DCA. Sono fermamente convinta che l’unione faccia la forza, quindi non c’è niente di meglio che il supporto reciproco tra persone che stanno combattendo contro lo stesso problema. Uno di questi, per esempio, è il Joy Project. Qui puoi trovare supporto, incoraggiamento per lottare, e fare progressi rimanendo comodamente a casa tua.
- Su YouTube ci sono molti video (oltre ai miei) che promuovono la lotta contro l’anoressia: guardarli giornalmente potrà servire a rafforzare la tua determinazione.
- Inoltre, se hai un po’ di tempo per dare un’occhiata a questo blog, potrai trovare diversi post che ho scritto in cui do suggerimenti sulle armi da usare nel ricovero. Per esempio, puoi dare un’occhiata QUI, QUI o QUI.
Tieni conto però dell’importantissimo fatto che NIENTE di tutto questo è sostitutivo né efficace al pari di medici specializzati nel trattamento di DCA, che ti consiglio comunque di consultare, se hai modo di farlo, perché sono veramente gli unici che possono dirti quali sono le cose giuste da fare nel tuo caso specifico.
Ad ogni modo, ti faccio un enorme in bocca al lupo. Percorrere la strada del ricovero è tremendamente difficile, ma ce la puoi fare. Te lo assicuro.
“Io non posso (per delle buone ragioni) rivelare ai miei genitori che ho un DCA. Per questo motivo, anche se credo ne avrei bisogno, non posso richiedere un ricovero in un centro specializzato, o loro lo verrebbero a sapere. Quali armi pensi potrei utilizzare, data questa mia situazione, che mi potrebbero aiutare nel dover operare da sola il ricovero?”
Bene, non mi metterò a discutere con te riguardo quelle che tu dici essere delle “buone ragioni” per non rivelare ai tuoi genitori il tuo DCA, ma c’è una cosa che comunque voglio dirti: non sottovalutare i tuoi genitori. Con un DCA, hai bisogno di tutto l’aiuto possibile, soprattutto se non sei ancora un’adulta (accidenti, anche quando SEI un’adulta!) e se c’è anche una sola, minima, unica possibilità che loro possano essere supportivi, è una possibilità da cogliere al volo. Detto questo, non ti voglio assolutamente spingere a parlarne per forza con i tuoi dato che ovviamente non conosco la tua situazione familiare. Personalmente, penso che mi darebbe estremamente fastidio se qualcuno cercasse di darmi consigli senza conoscere i dettagli, quindi a questo proposito mi fermo qui ma, per favore, ricordati di questo: sarà sempre molto difficile utilizzare le armi del ricovero disponibili se devi tenere segreto il tuo DCA. Perché il più grande ostacolo alla strada del ricovero è proprio la segretezza. Il cuore dei DCA è il silenzio. Romperlo è veramente importante.
Dunque, quali sono le armi del ricovero da poter utilizzare nella tua situazione?
- Voglio essere sincera qui – l’arma principale è il supporto. Se non puoi in nessun modo parlare ai tuoi genitori del DCA, per favore trova qualcun altro con cui parlarne:
Uno psicoterapeuta, un’amica o un amico di cui ti fidi, un insegnante, un allenatore, un collega di lavoro, una qualsiasi persona che pensi possa esserti di supporto e d’aiuto. Qualcuno. Cercalo, raccontagli la tua storia, appoggiati a lui/lei affinché possa supportarti. Non è mai facile fare qualcosa da sole, e la strada del ricovero sarà decisamente più semplice se riesci a crearti una “rete di supporto” con altre persone.
Nota a margine: Per chiunque stia cercando una psicoterapia ma pensa che rivolgersi ad uno psicologo/psichiatra sia troppo costoso, sappiate che le USL sono una grande risorsa. Non storcete il naso prima di fare un tentativo. Gli psicoterapeuti della USL lavorano gratuitamente anche per una psicoterapia di lunga durata, per cui non avrete preoccupazioni da un punto di vista economico. Inoltre, la vostra privacy sarà totalmente tutelata. Non c’è niente che possa fermarvi dall’usare questa risorsa, no?!...
- ANAD. Qui si possono trovare gruppi di supporto on-line per persone con DCA, guidati da moderatori esperti nel campo dei disordini alimentari, e affiliati all’ANAD che sono detti “resource people”. Ciò significa che loro possono fornirti contatti ed informazioni a proposito dell’ANAD, dandoti nomi, numeri di telefono ed indirizzi e-mail di persone con cui poter parlare del DCA per farti dare una mano. Il tutto è in Inglese, ma se te la cavi con questa lingua provare a dare un’occhiata non guasta…
- Trova una via d’uscita, un’attività alternativa da opporre ai pensieri ossessivi che l’anoressia mette in testa. Scrivi. Disegna. Leggi. Fai fotografie. Ascolta musica. Guarda un DVD. Fai un giro in auto. Crea un blog. Telefona ad un’amica. Fai qualcosa che ti faccia sentire bene. Un po’ come ho suggerito QUI. Questo ti aiuterà a non scaricare rabbia, ansia e frustrazione sul tuo corpo, e ti aiuterà a capire come puoi prenderti cura di te stessa.
- Trova un gruppo di supporto. Prima ho citato l’ANAD, ma ce ne sono tanti simili nel web. Non implicano nessun tipo di ricovero o di psicoterapia, ma possono servire semplicemente come valvola di sfogo, il che è pure importante. Hanno anche un bonus: sono gratuiti, e non è obbligatorio rivelare la propria identità.
- Unisciti a un forum di lotta contro i DCA. Sono fermamente convinta che l’unione faccia la forza, quindi non c’è niente di meglio che il supporto reciproco tra persone che stanno combattendo contro lo stesso problema. Uno di questi, per esempio, è il Joy Project. Qui puoi trovare supporto, incoraggiamento per lottare, e fare progressi rimanendo comodamente a casa tua.
- Su YouTube ci sono molti video (oltre ai miei) che promuovono la lotta contro l’anoressia: guardarli giornalmente potrà servire a rafforzare la tua determinazione.
- Inoltre, se hai un po’ di tempo per dare un’occhiata a questo blog, potrai trovare diversi post che ho scritto in cui do suggerimenti sulle armi da usare nel ricovero. Per esempio, puoi dare un’occhiata QUI, QUI o QUI.
Tieni conto però dell’importantissimo fatto che NIENTE di tutto questo è sostitutivo né efficace al pari di medici specializzati nel trattamento di DCA, che ti consiglio comunque di consultare, se hai modo di farlo, perché sono veramente gli unici che possono dirti quali sono le cose giuste da fare nel tuo caso specifico.
Ad ogni modo, ti faccio un enorme in bocca al lupo. Percorrere la strada del ricovero è tremendamente difficile, ma ce la puoi fare. Te lo assicuro.
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19 commenti:
Da te c'è sempre qualcosa da imparare.
Quando, oltre un anno fa', ho deciso di riprendermi la mia vita, l'ipotesi della psicoterapia gia' sperimentata inutilmente in passato l'ho immediatamente scartata.
Allora ho cominciato a navigare su Youtube, ho trovato i tuoi video e molti altri, e qualcosa dentro di me ha iniziato a smuoversi.
Da lì ho scoperto l'esistenza dei blog a sfondo Dca, mi sono immersa nelle loro letture, mi sono ritrovata nei dolori e nelle sofferenze raccontate, e anche se ci ho impiegato parecchio a decidermi, alla fine anche in me e' scattata la molla per creare un mio spazio personale in questa immensa piattaforma, una delle poche cose buone che credo di aver fatto quest'anno...perche' ne ho tratto unicamente dei benefici, utilizzando il blog sia come valvola di sfogo che come terminie di confronto con chi vive realta' simili alle mie, e perche' no?, anche per sentirmi meno sola in mezzo al vuoto che mi sono creata con le mie stesse mani, allontanando tutti da me.
Se oggi inizio a stare meglio e a credere finalmente in un futuro piu' roseo, lo devo in parte a me stessa e in parte a chi ha voluto condividere qualcosa di se' con me.
Non conoscevo Anad e non ho mai frequentato forum di lotta contro i Dca, ma come ogni tuo consiglio non me lo lascio scappare.
La strada da percorrere e' ancora lunga e tutta in salita, e sapere che posso trovare l'ennesimo supporto al di fuori di uno studio medico contribuisce ad alleggerire la mia ansia quando mi chiedo se ce la faro' mai...
Per questo ti ringrazio infinitamente di avere colmato le mie lacune!!!
Un abbraccio
Dony
Sono pienamente d'accordo con te, Veggie, quando dici che il rapporto con i genitori e il loro supporto sono un grande aiuto. Qualunque genitore "sano" soffre se il figlio o la figlia soffrono e farebbe di tutto pur di aiutarli.
Però se si è maggiorenni e si vuole, si può anche scegliere di non appoggiarsi a loro e fare tutto da sole. Naturalmente la cosa più importante, come hai detto tu, è affidarsi a specialisti, a gente che sa cosa sta facendo ed ha esperienza in materia.Spero che la nostra amica riesca presto ad aprirsi, a non tener più tutto nascosto, e iniziare a percorrere la strada verso la luce.
P.S.: sì, ho cambiato "casa"! Periodo di gandi cambiamenti per me questo...sentimentali e non... In realtà non ci trovavamo più bene su quel sito, perché in quanto bloggers venivamo trascurati, e allora abbiamo deciso una migrazione di massa.
Un bacione.
...veggie hai ragione...i genitori ti aiutano tantissimo...io se non avessi al mio fianco mia mamma e mia sorella non so se sarei ancora qua...alla fine io continuo anche per loro...soprattutto per loro...perchè se io non ci fossi...soffrirebbero troppo...soffrono già a vedermi così...e non so se sia meglio che non mi vedano proprio più in queste condizioni...ma sono la mia vita...soprattutto mia sorella...e sono io che probabilmente senza di loro non resisterei nemmeno un secondo...mi hanno davvero aiutata tantissimo...e per questo non smetterò mai di ringraziarle...cmq sai hai ragione...anche per qll che mi hai scritto sul blog...però è difficile continuare ad andare avanti senza avere più accanto una persona che era quasi come un fratello...senza la persona con cui sei cresciuta...a volte mi mancano i suoi abbracci o il correre da lui a raccontargli tutto...non riesco a farmene una ragione...perchè?!?!?!forse dovrei crescere e riuscire a superare la cosa...ma mi manca tanto...il suo sorriso...poterlo solo rivedere per un istante...non ce la faccio a superarlo...come faccio...aiutami ti prego...dimmi qualcosa!!!!!!!
Ciao Veggie! Un altro post prezioso! Ho una notizia buona e una un pò meno buona1 Cominciamo da quella buona? Sono andata dalla dietistaaaaaa! Ho scritto tutto sul mio blog, comunque pensavo peggio, mi aspettavo ramanzine su ramanzine, ecc ecc, invece mi ha ascoltato con attenzione e ha rispettato la mia scelta di non voler sapere il peso.. I risultati degli esami e test che mi ha fatto si sanno entro una settimana e la "Dieta" che lei ha chiamato regime alimentare, inizierà da dopo le feste...appena so qualcosa ti dico tutto quanto, ovviamente!
La notizia non molto buona è che ieri mi sono pentita di aver chiesto aiuto a mia mamma....Premetto che avevo avuto una giornata di M,altre insufficienze, difficoltà un pò ovunque...Ho avuto una crisi in cui avevo voglia di abbuffarmi,più tremenda del solito, solo che stavolta non avevo soldi...Mi sono messa a rovesciare tutta la casa alla ricerca di sti benedetti soldi ma niente.Piangevo, ho preso l'elastico e l'ho tirato sul polso, nel tentativo di farmelo passare, sono uscita ma niente.... In preda al panico ho chiamato mia mamma e le ho detto singhiozzando,non ricordo esattamente cosa, qualcosa a proposito di soldi e che stavo male... lei ha chiamato il mio vicino di casa che è venuto da me e mi ha dato qualche soldo... Sono corsa sotto e ,dopo avee mangiato di tutto, mi sono calmata....
Mia mamma alla sera è tornata a casa con gli ochi gonfi di pianto e la faccia stravolta.. Ha detto che non ho forza di volontà, che sono viziata, che la farò morire, che sembro una drogata, di smettere la scuola e andare a lavorare, che ho una doppia personalità perchè maschero con gli altri, che voleva cercarsi una casa lontano da mio padre, ha tirato fuori di tutto, in modo contraddittorio e farfugliando...Mio padre era furioso... ha detto che la dietista era una scema, che i DCA non esistono e decidiamo noi, con la nostra testa, se mangiare, non mangiare e quanto mangiare...Non capiscono niente..Niente da fare.. Devo mascherare anche con loro, non basta a scuola, ora anche con loro... Non ho scelta.... Mi hanno fatto stare peggio, ero riuscita a calmarmi da sola, forse non nel modo più giusto ma stavo già un pò meglio, loro mi hanno solo fatto stare peggio...
Sono d'accordo sul chiedere aiuto ma alle persone giuste....Mia mamma è troppo fragile in questo momento.....E io la sto distruggendo. Fra le due la più forte sono io e credo anche la più lucida quindi devo farcela senza di lei, non da sola ma non con lei.....
Domani è l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze, meno maleeeeeeeee!
Ti abbraccio forte, Veggie.... Riesci a farmi togliere un mucchio di pesi!
Ciao veggie..grazie x essere passata=)
cmq hai ragione riguardo ai miei..il fatto è k qst terapia preoccupa molto ank me..dv sempre capire se è perchè mi sn attaccata trp alla pschiatra che mi segue, e quindi ho paura di allentare i rapporti e di perderla, o se è perchè veramente nn voglio inziare questo genere di percorso.
Purtroppo non ho un rapporto intimo e profono cn i miei, aprirmi significherebbe davvero tanto e so che andare oltre la superficie potrebbe essere davvero utile, ma non so qnt voglio farlo. E non è un passo indietro nei confronti del dca.
Forse lo è più verso di loro.
So che il mio DCA si basa molto sul rapporto con loro ma questa cosa mi spaventa tantissimo.
Probabilemnte sn un pò tt e due le cose.
A volte penso che rimarrà sempre cosi questa continua maledetta altalena.
Per ora aspetto mercoledi che ho l'ultima seduta prima delle vacanze!
ps: lun pome terrò il telf vicinissimo=) in bocca al lupo x l'esame!!!!
ti abbracciO forte
Sono completamente d’accordo! Riuscire ad affrontare il dca col supporto della famiglia è fondamentale! O, almeno, per me lo è stato. O meglio, in un primo momento è stato devastante, perché mi sono trovata a dover ammettere di fronte alle persone cui voglio più bene, i miei genitori, quello che mi stavo facendo, e sapevo che li avrei fatti soffrire. Però nel momento in cui sono riuscita a spartire il mio dolore con loro, mi sono accorta che quel fardello era molto più leggero se lo portavamo insieme rispetto a quando lo portavo da sola! Ed è stato così anche nel momento in cui ne ho parlato con il mio ragazzo e con la mia più cara amica. In definitiva, ritengo che l’auto-aiuto sia utilissimo ai fini del contrastare il dca nella pratica di tutti i giorni, però per essere veramente efficace va affiancato alla psicoterapia. Insomma, sono d’accordo con quello che ha scritto Veggie!
che bello, il "joy project". Già solo il nome... è una cosa bellissima.
uff...ma sono tutti in english i forum!
comunque sono d'accordissimo con te su tutto!
ROMPERE IL SILENZIO... E' quello l'ostacolo!
p.s ti ho anche risp sul mio blog.
Veggie? ma io ho proprio voglia di incontrarti!!
se riesco a convincere le altre a scendere un po' ci saresti quindi?
Poi... curiosità: ma tu cosa avresti in mente per Capodanno?
ti abbraccio fortissimo
Veggie, tanto tempo, come al solito.
Come stai?
Volevo solo avere tue notizie.
Un abbraccio.
Hai ragione Veggie quando affermi che Il cuore dei DCA è il silenzio. Romperlo è veramente importante.
La ragazza anonima dovrebbe trovare la forza di romperlo questo silenzio perché deve ricorrere necessariamente a qualcuno che sia in grado di sostenerla con interesse sincero e con affetto. Parlare con i genitori è fondamentale.
Veggie hai dato dei consigli concreti e utili, suggerendo il link dei gruppi di supporto.
Un abbraccio
annarita
ciaoooooooooooo Veggieeeeeeeeee
quanti ne hai visti al cinema dei tre che ti piacevano?
;-)
io nessuno. torno ora dal centro commerciale ed ancora con i regali siamo in alto mare: poveri noi!!!!
se non riesco a passare nei prossimi giorni.... BUON NATALEEEEEEEEE!
Io concordo con Veggie sul fatto di non sottovalutare i genitori. A volte quello che ce li fa apparire distanti è solo la mancanza di comunicazione. Penso che il lavoro di genitore non sia per niente facile!
Quello che posso dire è che nel mio percorso di 'guarigione' l'aiuto degli altri è stato fondamentale.
E' difficile autoaiutarsi e limitarsi a questo, per farlo serve una certa consapevolezza di se stessi... e devo dire che quando stavo male non ce l'avevo, anzi credevo di averla ma era solo un'idea distorta, che peggiorava giorno per giorno.
Solo quando ho avuto il coraggio di chiedere aiuto le cose hanno iniziato ad andare meglio.
E se ho superato l'anoressia, o meglio i cardini attorno a cui essa ruota, è in buona parte grazie alla presenza costante degli altri. Con senno di poi capisco che chiedere aiuto non è da deboli, ma da forti.
carissima sono sempre francesco....
ho apprezzato molto che tu mi abbia risposto, davvero...
scusa se non risp subito io ma sono un pò imbranato coi blog..
mi piacerebbe unirmi a voi nella lotta coi dca perchè è da anni che tento di risolvere i miei problemi con quella che a me sembra la soluione...
anche se non riesco e ho troppa paura di vomitare, da tre anni sono un sali scendi di peso e restrizione e sono seguito a livello ambulat dopo molti ricoveri andati a male.
ora sto prendendo in considerazione di farmi seguire da una dietologa perchè quella dell'ambulatorio l'ho mollata che mi sgridaava e basta ogni volta che non rispettavo...
aspetto notizie... forza ragazzi che ce la DOBBIAMO fare. un abbraccio fortissimissimo
francesco
Le USL?????????? Sto ancora aspettando!!! Ho un po' di problemi e non avendo soldi mi sonorivolta a loro! Se ne sbattono!!! Ho chimato un sacco di volte e non mi hanno mai ricontanttata per quel famoso appuntamento!!!
Le USL fanno pietà e non dico altro!
I tuoi genitori non ti tradiranno mai!
@ Evaluna – Il percorso di ricovero è un qualcosa di personale, un qualcosa che ognuna di noi deve scegliersi su misura… Non c’è giusto e non c’è sbagliato… Farsi aiutare, in qualsiasi modo, è secondo me fondamentale perché da sole, in quanto “interne” al problema, magari non riusciamo a vedere appigli e soluzioni che invece chi ha uno sguardo “esterno” può fornirci… A differenza di te, io sono fortemente convinta dell’efficacia della psicoterapia perché mi è stata molto utile… Però capisco perfettamente che chi ha vissuto una realtà diversa dalla mia può aver avuto esperienze – e, quindi, feedback – diversi… L’importante, in fin dei conti, credo sia cercare di fare qualcos di positivo per noi stesse per cercare di contrastare il DCA… quando si tende in questa direzione, qualsiasi cosa facciamo va bene… Ti abbraccio anch’io, forte forte… e ti dico che ce la farai SICURAMENTE…
@ sorridente – Certo, ognuno fa le sue scelte… io do i miei consigli in base alla mia esperienza, ma è ovvio che non ha e che non può avere una valenza “universale”… Secondo me avere il supporto da parte di persone vicine è molto importante perché questa è una battaglia che non possiamo combattere da sole… perché il nemico è più grande e più forte di noi… quindi si ha bisogno di tutto l’aiuto e il supporto possibile… Mi unisco con te all’augurio per l’autrice della domanda di questo post…
@ SRIJPB – Credo che, in un modo o nell’altro, in un modo diverso per ciascuna di noi, ovviamente, la famiglia possa essere veramente di grande aiuto nella lotta contro il DCA…
Sai, io credo che anche se tua mamma e tua sorella possano starci male per certe cose, l’amore che provano per te supera tutto il resto… e quindi tutto quello che fanno per te lo fanno con tutto il loro amore… e loro non vorrebbero non vederti!... Anzi, penso che averti vicina, vederti, e poterti dare una mano, sia la cosa che fanno più volentieri… perché ti amano… magari in maniera goffa, magari non come vorresti tu… però ti amano indubbiamente…
In quanto al tuo amico, lo so quanto è dura… anche io ho perso una persona cara… Ma tu non devi superarlo, no… Non devi superarlo affatto né fartene una ragione… Devi continuare a pensarlo vivo… Devi continuare a farlo vivere in te… perché se lo superi, quella scintilla d’affetto che provi per lui, si spengerà… Invece tu devi tenere dentro di te tutta l’amicizia e tutto l’affetto che provi per lui… e devi ricordarlo com’era quando stava bene, quando eravate insieme, solo tu e lui e nient’altro… Continua a fare quello che facevate quando eravante insieme… e lui continuerà a vivere in te e attraverso di te…
@ Aisling – Ehi, bella, sono già passata dal tuo blog a dirti della dietista… Immagino tu abbia letto quel che ti ho scritto lì… Vorrei tante che avesse ragione tuo papà, che i DCA non esistessero… Invece purtroppo esistono… e tu che stai convivendo con uno stai facendo del tuo meglio per combatterlo… e andare dalla dietista è sicuramente un ottimo modo per combatterlo… Se la cosa ti fa stare più tranquilla e ti aiuta a ritrovare un equilibrio per lo meno da un punto di vista alimentare, fai benissimo a farlo… Devi ascoltare te stessa e fare quello che ti fa sentire più tranquilla in questo momento… Sai, io non credo che tu abbia fatto male a telefonare a tua mamma in un momento di crisi… Sei riuscita a buttare fuori, a condividere… non hai lasciato che la rabbia implodesse su te stessa… e già questo vuol dire tantissimo… E non pensar neanche per un attimo che avresti fatto meglio a non parlarle!... Aisling, lei è la tua mamma… La tua MAMMA, capisci? Non sei TU la MADRE, la MADRE è LEI… Potrà anche avere un carattere fragile, ma è grande, autonoma e vaccinata abbastanza da potersi prendere cura di te, se solo tu glielo permetti… Non crescere prima del tempo… Non essere tu la madre di tua mamma, questo è un ruolo che non ti compete… E’ a te che devi pensare, non a lei, adesso… In quanto alle cose che lei ti ha detto, non credo che ne pensasse neanche mezza… L’hai scritto tu stessa, del resto, che le ha dette in un momento in cui era sconvolta… Quindi, credo fossero dettate solo dallo “shock” del momento, ma non credo proprio le pensi davvero neanche per sbaglio… E’ solo che ti vuole bene, ed ha paura per te… Vorrebbe solo il meglio per te… E, in realtà, crede in te profondamente… e non è la sola. ANch’io credo in te, e ci credo molto perché tutti i progressi che hai fatto sono l’inequivocabile segno delle tue capacità e della tua forza… Le ricadute capitano e capiteranno, sono inevitabili, ma fintanto che ti rialzi sarai tu quella che vince… Ti abbraccio fortissimo…
@ Fighter – Tesoro, io penso che tu debba prenderti un po’ di tempo per fare chiarezza dentro te stessa… per cercare di capire cosa veramente ti “spaventa” in questa terapia familiare… E tieni conto del fatto che questo tipo di terapia comunque non compromette assolutamente il tuo percorso individuale, che continuerai comunque a fare con la tua psichiatra e che darà sicuramente i suoi frutti… Purtroppo, nel momento in cui si affronta una situazione del genere, non si può prescindere dal nostro background… Non si può negare il fatto che, venendo da una determinata realtà, quello che siamo è conseguenza di questa realtà… E allora bisogna rimboccarci le maniche e cercare di affrontarla… Per quanto possa essere dura e difficile, sono la prima a dirlo… ma è anche necessario… Perché le cose non se ne vanno se non le affrontiamo, se non le prendiamo a calci nel fondoschiena… Non rimarrai sull’altalena, e sai perché? Perché hai tutte le possibilità e la capacità di allungare una gamba e poggiare il piede a terra fermando quello che adesso ti fa oscillare… Prenditi il tuo tempo, e vedrai che ce la farai… Tranquilla, perché tu ce la puoi fare sicuramente…
@ Wolfie – Ti ringrazio… Sai, penso che tu abbia fatto la cosa migliore ad aprirti con i tuoi… perché quando si combatte con chi ci vuol bene al nostro fianco, ogni montagna si abbassa un pochinino… e diventa superabile… Ti auguro di tenere sempre duro come stai facendo adesso… Ti abbraccio forte…
@ Mari – Vero?!... Io l’ho trovato estremamente utile… è bello sapere che esistono cose così…
@ Enigma – Sì, sono in Inglese… In Italia, non so perché, non è ancora arrivata molto, in tema di DCA, questa “cultura della condivisione” e dell’auto-aiuto, che secondo me è invece un supporto estremamente importante…
Anch’io ho un sacco voglia di incontrarsi… Se tu e le altre scendete verso Bologna/Genova prometto che farò di tutto per esserci… Un bacio!!
@ Bia – Non ti preoccupare… prenditi tutto il tempo di cui senti di aver bisogno per te stessa… E quando ti va di passare di qui, sappi che sarai sempre la benvenuta…! Spero che le cose ti vadano sempre meglio… Un abbraccio forte…
@ Annarita – Lo penso anch’io… Ovviamente non sapendo chi sia la persona che mi ha rivolto questa domanda, mi è difficile dare suggerimenti in merito, perché viene da una situazione che non conosco… Comunque, è ovvio che niente e nessuno può sostituire un equipe apposita per il trattamento di DCA… Però, se per qualche ragione che non sto a sindacare questo non fosse proprio possibile, si può perlomeno cercare comunque di fare qualcosa per noi stesse…
@ Pupottina – Ciao bellissima… Ti leggo affaccendata nello shopping natalizio… Spero che tu trascorra comunque dei giorni tranquilli, per quanto possibile… Senza ansie, e circondata dalle persone cui vuoi più bene…
@ Vele/Ivy – Altrochè, penso sia uno dei più difficili del mondo… Del resto, l’unico modo per sbaragliare i muri della mancata comunicazione è proprio provare ad iniziare a cercare di trovare il modo migliore per riuscire a instaurare con loro un dialogo…
@ Ilaria – Sono d’accordo con te che chiedere aiuto richieda molta forza… è per questo che è così difficile farlo… Ma quando il nemico è così grande da non poterlo battere da sole, quella resta l’unica e la più importante cosa da fare… Quando si distorce una cosa, proprio perché ne siamo “interne”, è difficile vederla correttamente… e in questo l’aiuto degli altri può essere fondamentale per “aggiustare il tiro”…
@ Francesco – Figurati, non ti preoccupare per il ritardo, ci mancherebbe… Mi dispiace davvero leggere che le terapie che hai fatto sinora non si sono rivelate funzionali… Purtroppo quando si va in terapia quelle che ci stanno di fronte sono persone come noi, e non sempre scocca la scintilla dell’empatia, e può capitare quindi di trovarsi male e di aggiungere ulteriore danno ad una situazione già difficile… Quello che mi sento di dirti e di non arrenderti: assecondare la tua idea di farti seguire da una dietologa, e continuare a provare a cercare persone valide per una psicoterapia… perché la persona “giusta” per te esiste… Ci vuole solo tanta pazienza per trovarla… In ogni caso, non devi mai scoraggiarti e perdere la voglia di farcela… perché sono queste le vere armi che ti porteranno un giorno alla vittoria… Ti abbraccio forte…
@ Anonima – Non so da che parte dell’Italia mi scrivi… Immagino che non dappertutto la copertura sanitaria abbia la stessa efficienza, purtroppo… Nella zona dove vivo io, la USL è decisamente efficiente, per lo meno sotto questo punto di vista: non c’è bisogno di telefonare per prenotazioni, la visita è diretta al consultorio che è aperto 2 giorni la settimana, ed è garantito l’anonimato… Inoltre, la USL è convenzionata con cliniche specializzate nel trattamento di DCA… Purtroppo il tuo commento testimonia che non dappertutto è così, e questo è davvero vergognoso… un’ulteriore prova che nel nostro Bel Paese sono decisamente molteplici le cose che non funzionano…
@ Roberta – Penso che al tuo commento possano rispondere un po’ le parole che ho scritto nel commento precedente… In quanto ai genitori… sono perfettamente d’accordo con te.
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