Come gli alchimisti trasformavano il ferro in oro… voi potete trasformare l’oscurità in luce. Siete tutte benvenute.

mercoledì 15 ottobre 2008

Siete tutte nate perfette... solo che l'avete dimenticato

Forse non l’ho mai scritto prima di adesso, ragazze, ma volevo semplicemente divi che vi voglio tanto bene. Che provo per voi tanto affetto. Un amore senza fine. Vi amo tutte, e mi si spezza il cuore a sapere quant’è dura la vostra battaglia quotidiana contro l’anoressia e la bulimia, quant’è dura questa tortura. Questo è un sintomo che vorreste abbandonare… eppure, allo stesso tempo, siete terrorizzate all’idea di mollarlo… perché, per quanto possa essere distruttivo, è rimasta l’unica cosa che vi dà sicurezza.

Vi siete mai chieste: “Cosa sarei senza il mio DCA?”. So che l’avete fatto… E io adesso ho la risposta da darvi. Potreste dire: “Gasp, TU?”… bè, lo so che io non sono nessuno, e perciò non ho pretese di verità assoluta. Ma, dopo tanti anni d’inferno, forse qualcosina l’ho capita. E la risposta è: ROMPETE IL CIRCOLO VIZIOSO!

Invece di porvi quella domanda, chiedetevi questo: “Cosa sarebbe il mio DCA senza di me?”. Ecco, non sarebbe assolutamente un cazzo. Voi dite “Io non sono capace di vivere senza il mio DCA”. (E intanto eludete da voi stesse la domanda che più vi riempie la testa: “Sono invisibile, ora?”) NO! Non è vero che non siete capaci di vivere senza l’anoressia o la bulimia! E’ il vostro DCA che è incapace di vivere senza di voi!! Se voi dite “Sono un’anoressica/sono una bulimica”, voi definite il vostro DCA! Ed esso diventa così una profezia che sia auto-avvera, una catena che da sole vi stringete attorno al corpo.

Voi dite “Ho bisogno del mio DCA”... NO!!! È il vostro DCA che ha bisogno di voi!
Prendete le mie mani, tesori… vi farò vedere quello che veramente è… Vi farò vedere com’è riuscire a convivere con i DCA senza più esserne sopraffatte… vi farò vedere che è possibile vivere senza le ossessioni dell’anoressia… vi farò vedere che è possibile combattere giorno dopo giorno, senza arrendersi…

Vale la pena di salvare me stessa… Vale la pena di salvare ognuna di voi.
E poi, pensateci… il vostro DCA vi ha davvero dato esattamente tutto quello che volevate facendovi ottenere una vita perfetta come prometteva? Siete sicure che è proprio questo ciò che volete? Siete sicure che l’anoressia vi darà la felicità assoluta? Perché tante persone sono MORTE d’anoressia… e ancora non erano felici.
Come noi abbiamo bisogno dell’aria per respirare, i DCA hanno bisogno di un corpo e di una mente per trovare il loro sostegno per vivere e proliferare. Noi nutriamo il nostro DCA. La nostra fame psicologica, la nostra fame emozionale, la nostra fame mentale. Spirituale, intellettuale, interiore. Parola chiave: fame. I DCA sono parassiti. Ci succhiano tutto. Ci succhiano la vita. E vi assicuro che, per esperienza diretta, so cosa significa essere all’ultima fermata. State cadendo? Care, lasciate questa vita dietro di voi. Fate vedere al mondo di che pasta siete fatte (dopo il DCA). Siate le vostre proprie eroine. Vale la pena salvarvi.

Il mondo è insano. Ma ci renderà forse più sane permetterci di essere le marionette di disagio, malattia, tortura, solitudine, caos, sofferenza, dolore, autocommiserazione? Nessuno merita questa tortura. Voi non siete così vuote come credete. E’ facile sentirsi vuote. È per questo che è difficile vedere quanto valete. È più facile correre via che affrontare la realtà. Morte. Questo è ciò che succede se seguite gli standard di un DCA tanto a lungo. Potrete croniccizzare, sopravvivere, ma sarete sempre morte dentro.

Per favore voi tutte, meravigliose creature, scegliete la vita… afferrate la mia mano… lasciatevi libere… Siete tutte nate perfette… solo che l’avete dimenticato. Ma siete davvero tutte bellissime. Bellissime dentro. Che è l’unica cosa che conta.

26 commenti:

Clelia ha detto...

Il titolo e' perfetto! Hai colto nel segno! Questo post dovrebbe essere pubblicato in uno di quei centri che aiutano le ragazze con questi problemi!

Buona serata


Clelia

kay ha detto...

avevo appena finito di leggere questo post e trovo il tuo commento al mio...beh sì forse siamo un po' telepatiche!!
ancora una volta mi hai emozionato e ancora una volta mi sono sentita in colpa per questo " male" che mi faccio...
ci sono momenti in cui sottoscriverei ogni tua parola, ma poi...ecco che me lo dimentico...e nell'inesorabile incontro-verità con lo specchio e con me stessa torno a perdere...
sento un continuo alternarsi di emozioni e convinzioni contrastanti...perchè come dici tu...ci arrivo con l'intelligenza, ma non con i sentimenti...
una cosa però credo di averla capita...
non è tanto il desiderio di piacere agli altri che mi porta a tutto questo, quanto piuttosto il desiderio di piacere a me...il mio giudice peggiore...
qualcuno cerca di spiegarlo dicendo che mi sono sentita rifiutata e quindi ora sono io che in primis mi rifiuto...altri dicono che ho avuto dei termini di paragone troppo forti e che questo mi ha creato questo grande senso di inadeguatezza...
personalmente credo che entrambi abbiano torto e ragione allo stesso tempo...
ma più di tutto credo che la cosa parta proprio da qualcosa che c'è dentro di me...senza cercare di dare colpe a qualcun altro...

Pallina ha detto...

Come va oggi Veggie? Io benino, in confusione totale come al solito... ma può una a 42 anni essere così???
Baci buona serata

Anonimo ha detto...

Bellissimo post! Emozionante e profondo, e il sentimento che c'è dietro ogni parola è vivo e leggibile. Davvero complimenti, scrivi molto bene! Buona serata!

Anonimo ha detto...

Quanta verità che leggo nelle tue parole amica mia… E’ il DCA che ha bisogno di voi, che non esiste senza di voi, che è niente senza di voi… Mai il contrario… E’ subdolo, ambiguo, si traveste da compagno, fa sorrisi e promesse da amico, ma segretamente pianifica la vostra caduta… Per essere forte vi rende deboli, per sentirsi appagato vi ruba tutto ciò che è il vostro mondo … Fino a sostituirsi ad esso… Vi isola, non condivide…Vi vuole solo per se’, è geloso ed egoista… Ed è esigente, non si accontenta, si circonda, si “nutre” solo di persone speciali…E allora voi, piccole speciali creature, abbiate il coraggio di dire basta… Siate davvero le eroine e gli eroi di voi stessi, e combattete la battaglia più grande… Quella contro il DCA, che vi si insinua dentro facendovi credere che il nemico da sconfiggere non è lui, ma voi stesse…Quella per la felicità, quella vera, quella che rimane anche quando le luci si spengono… La battaglia più grande… Quella per la vita…


@kay: Sentirsi inadeguata, non essere mai abbastanza… Per gli altri e soprattutto per se stessi… La terribile sensazione di non appartenere a niente e a nessuno, sentirsi persi, senza mai trovare il proprio posto… Ma c’è, credimi, il tuo posto intendo… Forse non è là fuori, nel mondo, forse si trova dentro di te… Tu appartieni a te stessa, è la cosa più bella che hai… Non farti del male, per favore...Ti sei stata affidata, tuo è il compito di proteggerti e averne cura… Di prenderti per mano quando ti senti cadere e di esserci sempre quando avrai bisogno d’aiuto… Tuo è il compito di amarti e di insegnare agli altri a farlo… Amarsi per essere amati… Perché come ha detto Veggie… Tu sei nata perfetta, solo che lo hai dimenticato… Chiudi gli occhi e prova a ricordare…
Un abbraccio forte... Ce la farai, lo so...

Tintarella di... Luna ha detto...

E' vero ogni donna è speciale a prescindere...peccato che poi nessuna se ne rende conto e che tutte ci sottovalutiamo.
Scusate l'ignoranza ma volevo sapere cosa fosse il DCA.
Un abbraccio

Evaviolata ha detto...

Ti ringrazio tanto per queste parole davvero dolci... a volte ne ho bisogno anche io...
Un abbraccio

Anonimo ha detto...

Dopo che hai passato degli anni ad abbuffarti o a contare le calorie, ad azzerarle e a vivere contando sul fatto che la debolezza fisica è il miglior sintomo della propria forza interiore, non ricordi più nemmeno come sia fare un pasto normale. Perdi completamente di vista il “senso” del cibo. Quando hai cominciato sapevi bene perché lo stavi facendo, sapevi perché quello stomaco andava lasciato vuoto. Ora per lo più lasci che questo vuoto accada, quasi senza un motivo. Questa malattia, quando si sedimenta dentro di te, finisce col venire a patti con la salute. Diventa un nuovo regime di salute, e a questo punto perdi anche la voglia di cercare un modo per uscirne. Oltre l’anoressia non c’è nulla, ti dici. E se c’è qualcosa, non è granchè. Forse è qualcosa di sconosciuto. Forse abbiamo dimenticato com’è che si vive. Siamo dei geni della sopravvivenza, questo è innegabile. Io ho preso ad andare avanti rimuovendo. Prima pensavo solo a come uscirne, ora vivo come se questa Cosa non ci fosse. Vivo come se vivessi davvero, anche se sono cosciente che questa non è vita e questa vita non è vera. Come hai scritto tu Veggie, quando la malattia si cronicizza mostra il suo lato peggiore, quello più innocuo. Cessa di essere compresa e vissuta come una malattia e diventa un’imitazione della vita, è la malattia che vive per noi e siamo noi che moriamo per lei. Uscire dall’anoressia non so se sia possibile, non credo. Ma uscire dalla vita fasulla che l’anoressia prepara per noi è possibile, anche se è la cosa più difficile da fare. Quando la malattia diventa inevitabile, la vita che ti regala diventa necessaria. Alla fine ti convinci che non si può vivere senza morire un po’ alla volta. Si tratta di una farsa, ma è così fortemente vissuta che ci si rifiuta di interrompere il gioco anche quando lo si è compreso in tutta la sua serietà. Credo che per uscirne non basti la coscienza che la malattia è sbagliata. Bisogna soprattutto convincersi che la vita è giusta. Io non so se la vita è bella, questo si vedrà. Dico che è giusta, perché viverla è un atto di giustizia e di amore verso se stessi, verso noi tutti che, in fondo, coincidiamo con la nostra vita e non siamo nulla al di fuori di essa, al limite soltanto corpi, o anime, o roba che vive senza avere più un’idea di com’è vivere a contatto con la vita. Per quanto mi riguarda, nell’indifferenza alla vita in cui questa Cosa mi ha trascinato, sono tuttora arrivato a pensare che la malattia è sbagliata, e mi sembra già un bel progresso. Leggendo le bellissime parole che scrivi, ho avuto almeno coscienza che c’è la possibilità, e per ora soltanto quella, che la vita sia giusta, se siamo noi a volerlo. Il problema è volerlo, appunto: volere la vita, o magari volere voler la vita, desiderare di desiderare di vivere. Non è facile, ma prima di adesso non credo di aver mai creduto che fosse possibile. Grazie di cuore Veggie per tutto quello che fai, è qualcosa di straordinario.
(ops ho scritto un romanzo, scusa! Era un sacco che non riflettevo su queste cose…)

@ddormentata ha detto...

Grazie per queste calde parole, sono spiragli di sole in una nottata uggiosa...

Anonimo ha detto...

Dolce, dolce, dolce Veggie:-) come sono belle le tue parole! e quanta forza c'è in esse:-)
Grazie anche per il bellissimo commento che mi hai lasciato sul blog:-)
Una delle cose che ti rendono persona meravigliosa è proprio il fatto che tu sai amare non a parole ma coi fatti:-)
Ti voglio bene, mia coraggiosissima amica:-) e ti abbraccio con immenso affetto e amicizia:-)
Marco

Anonimo ha detto...

Cgli nel segno, e hai ragione. Appena ho letto il titolo, ho avuto un sobbalzo, e la mia mente ha rievocato qualche cognizione ormai andata. la storia è questa: gli Orfici credevano che il corpo fosse la gabbia dell'anima, e che l'anima fosse precipitata nel corpo senza più avere ricordo di se. ( in realtà ha natura divina, ma se l'è dimenticato.)L'anima beve da due fonti. la prima è Mnemosine, la fonte della memoria. Se l'anima avvicina le labbra e si disseta, ricorda di essere stata Dea, un tempo.
la seconda fonte è il Lete, dove sgorga l'oblio, e l'anima dimentica tutto, di essere Dea, di essere umana.
E noi non abbiamo solo bevuto dal Lete, ma ci abbiamo fatto proprio il bagno dentro, perdendoci. Infondo sarebbe bastato ricordare di essere già perfette, di natura. Dee.
Grazie. mi hai fatto tornare in mente questa cosa. Spero possa servire.
In bacione
Lety

Lindylinda ha detto...

.. passo in punta di piedi a lasciarti un grazie ed un abbraccio..

Anonimo ha detto...

anche io ti penso sempre e ti voglio tanto bene ..
mi emozioni sempre con le tue parole.
sei una persona bellissima..
tu sarai felice un giorno..
insieme ce la faremo..

Anonimo ha detto...

Sei grandiosa tesoro!!!!
aaa
dimenticavo Rocco e i suoi nuovi amici musi schiacciati ti ringraziano e ti mandano un leccotto con tanto di scodinzolatina!!!!

johnny ha detto...

mi viene in mente un vecchio fumetto molto sperimentale in cui c' era una droga naturale che regalava la felicità: altro non era che una pillola che faceva perdere la memoria. a volte basta non pensarci, basta convincersi che le cose non esistono. ma è una bugia.

Alfa ha detto...

Un parassita, un virus che succhia energia distruggendo il suo ospite e contagiando altre vittime...
Un'immagine terribile, ma probabilmente hai colpito il bersaglio.
Anche nell'individuare l'autostima come vaccino e cura.

Sei una lottatrice forte, Veggie, e piena di sensibilità.

Grazie anche per i tanti commenti che mi lasci.

Veggie ha detto...

@ Pallina – Un bacio anche a te… vedrai che risolverai i tuoi problemi… perché anche tu sei perfetta così come sei…

@ Clelia – Magari! Sarebbe una cosa bellissima… poter aiutare quante più ragazze possibile con le mie parole…

@ Balua – Grazie a te per le tue dolci parole…

@ Morena – GRAZIE!! Grandiosa mi sa proprio di no, ma non importa… faccio solo del mio meglio…

@ @ddormentata – Mi fa veramente piacere…Grazie a te per il tuo commento…

@ Ludovica – Grazie per le tue parole… certo che lo sento, non potrei mai scrivere cose che non penso!…

@ Marco – Purtroppo, molto spesso tra parole e fatti c’è un gap enorme… Io da qui posso agire solo con le parole, per comunicare a tutti coloro che mi leggono… ma qualsiasi cosa possa fare, sicuramente la faccio con tutta me stessa… Spero che la forza delle mie parole possa arrivare anche a tutte le altre ragazze che stanno lottando…

@ Evaviolata – E le mie parole saranno sempre qui per te… Vieni ogni volta che senti di averne bisogno… Le mie braccia sono sempre spalancate…

@ Tintarella di… Luna – Sì, siamo tutte speciali… e speciali perché siamo semplicemente noi stesse, con i nostri pregi e i nostri difetti… speciali perché lottiamo… speciali perché riusciamo ad andare avanti pur essendo “normali”… ad affrontare la vita giorno dopo giorno senza arrenderci…
(D.C.A. = Disturbo del Comportamento Alimentare)

@ Alfa – Un immagine terribile, forse, ma l’unica che può rendere veramente l’idea di che cos’è un disturbo alimentare… E non c’è vaccino, non c’è prevenzione, ma solo una cura: combattere. Sempre.

@ Johnny says – Bè, in effetti è proprio questa la prerogativa di ogni qualsiasi DCA: raccontare bugie in modo da farci chiudere gli occhi alla realtà. Ma le cose non smettono di esistere solo perché noi le ignoriamo, solo perché facciamo finta di non vederle. È per questo che, per quanto possa essere difficile, dobbiamo cercare di aprire gli occhi: è l’unico modo per vedere la luce…

@ Mel – Anche le tue parole sono preziose, tesoro… E leggere i tuoi commenti è sempre un’emozione per me… Anche tu sarai felice, lo sarai sicuramente, nessun dubbio! Perché noi ci terremo strette per mano e combatteremo insieme… sempre.

@ Lety – Grazie per aver condiviso questo tuo scampolo di memoria… E’ assolutamente tutto vero… non a caso si dice sempre che le leggende abbiano un fondo di verità… Sì, è vero, ci siamo totalmente immerse nel Lete… ma non siamo affogate. E adesso stiamo imparando a nuotare. Oh, è vero, siamo state immerse tanto a lungo, e adesso la corrente ci ha portate lontane da riva… Ma a poco a poco, una bracciata dopo l’altra, potremo toccare nuovamente la terra…

@ Duccia – Grazie per quello che hai scritto… le tue parole sono un rinforzo positivo incredibile… Ragazze, leggete cosa scrive questa donna meravigliosa, perché lei non mente… lei dice assolutamente la verità… Dobbiamo davvero essere le eroine di noi stesse… e combattere questa battaglia per noi stesse… perché alla fine, in caso di vittoria, ci attende un premio enorme… non un medaglia d’oro, non una coppa, non un trofeo… ma noi stesse. Le VERE noi stesse. Senza più DCA. Semplicemente NOI.

@ rdv – Ma ci mancherebbe! Sentiti pure libero di scrivere tutto quello che vuoi, e non preoccuparti assolutamente per la lunghezza! Questo tuo “romanzo”, come lo hai definito, è estremamente importante! E, fratello, lascia che te lo dica: ti sei cantato tutto da solo. Posso solo aggiungere che nonostante tutto, non devi perdere la voglia di combattere, non devi credere alle bugie che l’anoressia ti racconta. Innanzitutto: non sei un soggetto cronico e, quindi, impossibilitato ad uscirne. L’anoressia non è una malattia che cronicizza. È il pensiero che può cronicizzate, non l’anoressia. Sei tu che decidi se uscirne o rimanerne in mezzo. Tutte le cose che hai scritto sull’anoressia sono assolutamente vere… è il principio di fondo che è sbagliato, cioè il fatto che l’anoressia abbia, in fin dei conti, ragione… perché, no, non ne ha affatto. L’anoressia è la scelta del minore dei mali. L’anoressia è la scelta dell’evitamento, della rimozione. L’anoressia ti trova delle scuse, ti giustifica, ti permette di non assumerti responsabilità, di essere accudito, di sentirti “diverso”, di sentirti come se fossi forte e stessi controllando la tua vita… è per questo che è così difficile uscirne. Perché l’anoressia regala un’illusione che di fronte alla realtà sembra così bella che la preferiamo senza indugi. Il problema è che, appunto, si tratta di un’illusione, e non della realtà. Certo, l’anoressia è comoda una volta che sei entrato nel meccanismo. Ti aiuta sotto un sacco di punti di vista. Se così non fosse, del resto, è evidente che non l’avremmo tirata avanti fino a questo punto. Ma la verità è che l’anoressia non è la nostra scelta. L’anoressia è la scelta di non scegliere. La scelta di non avere responsabilità, di non crescere. La scelta di rimanere immobili, bloccati, per essere sicuri che non succeda niente. Perché, è ovvio, se non si fa mai niente non si rischia mai niente. E quindi scegliamo di non scegliere. Scegliamo l’anoressia. Evitiamo i problemi trinceandoci dietro Il Problema. Ergendo uno scudo per proteggerci dal resto del mondo. Noi abbiamo scelto di non scegliere. Abbiamo scelto l’anoressia. Ma adesso lo sappiamo che questa non è vita. Certo, gli somiglia così tanto che abbiamo finito per credere che lo fosse… ma non lo è. La vita, quella vera intendo, è un’altra cosa. Prendiamoci per mano. Facciamo la nostra scelta. Io e te insieme, perché abbiamo entrambi paura di vivere, in realtà. Prendiamoci per mano e facciamo un passo in avanti… e, forse, scopriremo che non c’è il baratro, ma terra battuta pronta a sostenerci.

@ Kay – Quoto in pieno quello che scrive Duccia… E aggiungo… No, tesoro, non ti devi sentire in colpa… Perché non lo fai apposta… Nessuno sceglie consapevolmente un male sapendo che è un male… ma lo sceglie soltanto se lo considera un bene rispetto ad un male maggiore. Tu, forse, hai scelto un male… ma lo hai fatto per proteggerti da quello che ti sembrava un male più grande… perciò non devi sentirti in colpa… perché paradossalmente, questo male che ti sei fatta era nel tentativo di proteggerti, era un atto d’amore verso te stessa… e tutto quello che si fa per amore è al di là di ogni giudizio di valore. Ma adesso hai la consapevolezza che per evitare un problema, hai finito per creartene un altro… perciò, parti da qui e prova a ricostruire tutto da capo, un mattone dopo l’altro, senza fretta. Tu non perdi, non puoi perdere, perché stai lottando, e anche solo questo ti rende una vincente. Non puoi guardarti allo specchio e pretendere di adorare tutto di te… finiresti solo per odiarti ancora di più. Cerca, perciò, piuttosto, di scoprire quelli che sono i tuoi punti di forza (hai dei begli occhi? Delle belle labbra? Delle belle mani?...) e valorizzali concentrandoti su quelli… Possono anche essere solo delle piccole cose, ma che ti faranno sentire un po’ meglio con te stessa… Io non so quali possano essere stati i tuoi problemi relazionali in passato, perciò non voglio addentrarmi in ipotesi in tal senso… Posso però sicuramente dirti che, è vero, l’ambiente circostante c’influenza, ma il problema alla fin fine parte da noi. E questo può sembrare uno svantaggio, ma in realtà è un gran punto di forza, perché significa che se abbiamo veramente la volontà di uscirne, allora possiamo farcela davvero. Sì, hai centrato in pieno il bersaglio: il principale problema è piacere a noi stesse… l’anoressia è un enorme tentativo di piacere a noi stesse… Il problema è che non è cambiando esteriormente che arriveremo a piacerci, perché quello che non va, quello che sentiamo “brutto” ce l’abbiamo dentro… Prova perciò a concentrarti sulle cose del tuo carattere che vorresti cambiare… e prova a lavorarci. Un cambiamento radicale è ovviamente impossibile, ma si possono fare dei miglioramenti. E, soprattutto, abbassa la sbarra: non puoi pretendere di saltare l’ostacolo se lo poni a 10 metri da terra…

Anonimo ha detto...

grazie per le tue parole, sono sempre così belle..
è bellissimo come scrivi, la forza che sai dare.
un abbraccio

cristina ha detto...

Ciao Veggie!
Non mollare mai ci siamo tutti noi a sostenere la tua lotta e la tua solidarietà!
Io posso fare ben poco.. solo pubblicizzare il tuo blog!
Anche se servirà a poco, anche solo una ragazza, avrai salvato una vita, anzi due:anche la tua.
Baci tvtttb Cristina

Anonimo ha detto...

sono convintissima ke le tue ragioni siano vere...ho paura di lasciarmi abbracciare dalla vita senza sapere in ke cosa andrò incontro...sono diffidente ormai da troppo tempo e buttarmi in mezzo al niente proprio non mi riesce ma prima o poi...xke ci deve essere qst poi oltre all'anoressia...io trovero la mia alternativa a qst mio appoggio sul dca...x ora nn ho altro ma sto cercando consigli...dammi una buona alternativa ke mi dia sfogo,felicità e soddisfazione...e io abbandonerò qsta insulsa prospettiva di bellezza senza neanke pensarci due volte ma prima devo trovare la mia alternativa senza di qll sono persa e non possiedo la forza di liberarmene...un abbraccio giulia\lintuccia

Anonimo ha detto...

Sei un caro angioletto, Veggie.
Un bacio grande.

Veggie ha detto...

@ ChloeNoelle & ClarinetteM - Grazie ragazze... le vostre parole sono meravigliose... e gli angeli siete voi... angeli senza ali, ma non per questo meno meravigliosi...

@ Cristina - Guarda che stai già facendo tantissimo anche solo per come sostieni la mia lotta e quella di tutte le altre ragazze! Grazie mille...

@ Lintuccia - Sì, un "poi" dopo l'anoressia ci dev'essere necessariamente... perchè questa diffidenza che senti di possedere te l'ha data l'anoressia... Trovo triste leggere che hai paura a lasciarti andare, che hai paura a "buttarti in mezzo al niente"... perchè, evidentemente, non riesci a vedere che intorno a te non c'è il niente, ma presone pronte a sorreggerti se dovessi cadere, e ad aiutarti se solo glielo permettessi... Scrivi che per ora non hai altro... e, nonostante questo, non vuoi ancora staccarti dall'anoressia? Se non hai altro, significa che l'anoressia ti ha portato via tutto... vuoi continuare a premetterle di fare terra bruciata attorno e dentro di te? Dalle tue parole traspare la tua voglia di reagire, finemente intrecciata ad una grande paura di quello che potrebbe succedere... Il fatto è che se non ti decidi a molare gli ormeggi, non potri mai avvenutarti in mare aperto... e non saprai mai cos'è la liberta... Di alternative all'anoressia potrei dartene milioni, ma non funzionerebbero perchè sarebbero cose che provengono da me, e non da te stessa. Sei tu che devi trovare qualcosa, anche piccola, che possa dare un senso alla tua vita oltre l'anoressia. Non te la posso dire io e non te la può dire nessuno, perchè altrimenti lotteresti per me o per qualcun altro... e invece devi lottare er te stessa. Sei tu che devi scoprire quanto vali. Il resto del mondo lo sa già... sei tu che devi convincertene. Tutto quello che posso darti io è uno spunto, una domanda: che cos'hai da perdere? Voglio dire, se molli l'anoressia, cosa perdi? Da quello che hai scritto, mi sembra che peggio di così non potresti stare, quindi... Prova a dedicarti a una qualsiasi altra cosa che sia fuori dall'anoressia. Magari non serve a niente. Ma, di sicuro, peggio di così non potrebbe andare, quindi se fai un tentativo non hai niente da perdere e, eventualmente, tutto da guadagnare... Sì, la forza per liberarene ce l'hai: è tutta dentro di te. E' la forza che ti ha fatto scrivere il tuo commento su questo blog. E' la forza che ti fa dire che c'è un "poi" oltre l'anoressia. La forza ce l'hai: non aver paura di tirarla fuori...
E, se hai bisogno, io sono sempre qui... Un abbraccio forte...

Hieina ha detto...

cara Veggie... le tue parole sono vere e profonde... però... mi accorgo di una cosa... che non tutti siamo caduti nell'orrore per le stesse ragioni e mi sento un pò strana.....
io ho vissuto 10 anni nell'emarginazione totale a causa del mio aspetto fisico, ero grassissima, la gente non si faceva problemi a dirmi "non ti vogliamo", "sei grassa", "sei brutta", "rimarrai bassa","non diventerai mai bella"..... 10 anni... fino a ke non sono caduta in quello che viene definito incubo... però quest'incubo mi ha fatto inserire nella vita... e tutte le volte ke ho provato a staccarmene mi sono sempre sentita a disagio e ogni volta ke mi accadeva qualcosa di brutto era perkè "l'avevo tradita" e me lo meritavo, meritavo la gente che mi uccideva psicologicamente... quando poi mi ribbandonavo alle sue braccia(quelle della bulimia) mi sentivo sicura e camminavo a testa alta, xk mi sentivo sicura, nessuno poteva ferirmi perkè lei mi proteggeva ma nessuno lo sapeva... troppe persone mi hanno abbandonata ma se lei era con me... trovavo subito il coraggio di cercare... ma ana e mia sono mutuamente esclusive... e mia ha preso il posto di ana dal momento in cui ho messo piede in università, altra mia grande fissazione... avevo bisogno di troppe energie e ana nn me ne dava, mia era molto + affidabile sotto questo punto di vista... ho provato a liberarmene + volte ma sono sempre rimasta sola...

Hieina ha detto...

dimenticavo... un mio amico psicologo dell'aba... venendo a conoscenza dei miei problmi mi ha abbandonata... è avvenuto poki giorni fa... mi ha ucciso...

Veggie ha detto...

@ Hieina - Premesso che, sicuramente, le cause che portano all'anoressia non sono per tutte le stesse... il che è ovvio, visto che siamo tutte persone diverse... quando ci siamo dentro, siamo tutte sulla stessa barca. A parte questo, lascia che te lo dica: "ana" e "mia" non esistono. Chiamiamo le cose con i loro nomi. Esistono l'anoressia e la bulimia. Ed esistono nella nostra mente, non come entità a sè stanti che sono capaci di muoverci come burattini: siamo noi che facciamo tutto questo a noi stesse, solo noi. I vezzeggiativi, certo, fanno meno paura... ma poi i vezzeggiativi cadono, e resta solo la malattia. Io posso solo provare ad immaginare la sofferenza che tu, bambina, hai provato quando ti venivano rivolti simili commenti... perchè i bambini sono crudeli non volendo... perchè sono schietti... Ma ascoltami un attimo: sei lascia spago alla gente e dai retta a quello che dice, finiranno per trovare sempre il pelo nel tuo uovo senza vedere la trave nel loro occhio. Perciò, lascia che la gente parli e non ci fare caso: infangare è uno sport, fa sentire meglio gli insoddisfatti.
E se qualcuno ti ha tirato bidone, bè, lascialo perdere: chi non ti vuole, non ti merita!

Hieina ha detto...

sei un tesoro

 
Clicky Web Analytics Licenza Creative Commons
Anoressia: after dark by Veggie is licensed under a Creative Commons Attribution-NoDerivs 3.0 Unported License.